Il Moskva (Москва), un possente incrociatore da battaglia, costituiva la nave ammiraglia della flotta russa del Mar Nero; era lungo quasi duecento metri -quasi il doppio di un campo di calcio-, largo circa 20 ed alto più di 6, ed era armato con artiglieria da 130mm, siluri, missili, e mezzi aerei (un Kamov KA-27SP).
A quanto mi risulta, è la più grande nave da battaglia affondata dalla seconda guerra mondiale in poi; ed infatti era più imponente dell'incrociatore "General Belgrano" argentino, che fu distrutto dalla marina inglese nel 1982, durante la guerra delle Falkland.

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La classe a cui appartiene il Moskva ha un sistema di intercettazione S300 molto efficiente per far esplodere in volo i "missili antinave" in arrivo, però ha un difetto; ed infatti il suo radar missilistico antiaereo, che intercetta automaticamente gli aerei e i missili in arrivo con i suoi razzi S300, ha un campo visivo, rotante, di soli 180 gradi.
Per cui, sembrerebbe che tale radar antiaereo sia stato appositamente "distratto" e "concentrato" su un drone Bayraktar TB-2, in funzione di "specchietto per le allodole dal lato del mare, per consentire ad uno o due missili R-360 Neptun provenienti dalla costa di colpirlo "dal lato scoperto".

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E' strano, però, che la nave ammiraglia della flotta non fosse "schermata" da fregate e caccia di scorta.
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Il missile "R-360 Neptun" non è un missile fornito agli Ucraini dalla NATO (come alcuni hanno erroneamente detto), bensì è un missile da crociera antinave ucraino sviluppato dall'Ufficio Statale di Progettazione "Luch" di Kiev; ed infatti il suo vero nome, in ucraino (non in russo) è "Р-360 Нептун"

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Il Cremlino, ovviamente, nega che il Moskva sia stata colpito da missili ucraini, sostenendo che un incendio divampato "casualmente" a bordo, avrebbe coinvolto "accidentalmente" la "santa barbara" della nave (cioè, i depositi di munizioni presenti a bordo), provocandone l'affondamento.
Il che corrisponde esattamente alla "terza direttiva" metodologica della "dezinformaciją", adottata prima dallo NKVD (nel 1923), poi dal KGB, e, attualmente, dall'FSB russo.
Ed infatti, la "terza direttiva" della "dezinformaciją", molto sinteticamente, suona così: "Fornire informazione corrette, ma incomplete, in modo da indirizzare il destinatario verso la tesi che vogliamo fargli credere."
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Ed infatti è verissimo che l'affondamento del Moskva è stato provocato dall'esplosione della "santa barbara" della nave; però, sembra proprio che l'incendio che l'ha coinvolta sia stato provocato da uno o due missili Neptun, e che, quindi, non sia stato affatto "accidentale".
I quali missili, molto probabilmente, hanno seguito l'esempio del "tiro a palombella" della Bismarck sul ponte della Hood, che era meno corazzato delle fiancate; il che pure provocò ll'esplosione della "santa barbara" della Corazzata Hood, provocandone l'affondamento.
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D'altronde le bugie del Cremlino hanno sempre un po' "le gambe corte", perchè, a differenza dei loro predecessori sovietici, gli attuali dirigenti nazional(social)isti russi sono notevolmente più "babbioni".
Ed infatti, il giorno successivo all'affondamento definitivo del rottame della Moskva (che si stava cercando di rimorchiare in salvo in mezzo a una tempesta), Putin, per la rabbia dello smacco subito, ha fatto bombardare per la prima volta Vysneve - piccolo centro nella regione di Kiev- colpendo proprio la fabbrica che produce i missili Neptun (cioè gli stessi che hanno causato l'affondamento di Moskva). Per cui è evidente che si è trattato di una vendetta per l'affondamento dell'incrociatore russo.
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In tal modo, Putin, ha fatto una tripla figura di "cacca":
- si è fatto affondare la nave ammiraglia della sua flotta del mar Nero (che, come "segno di malaugurio", si chiamava proprio come la sua capitale), da una nazione priva di flotta da guerra;
- ha detto una bugia molto stupida , sostenendo che si era trattato di un incendio casuale a bordo (con il che la marina russa ci faceva una figura di inefficienza ancora peggiore);
- ha praticamente rivelato che si trattava di una bugia, bombardando subito dopo, per vendetta, la fabbrica che costruiva i missili che avevano affondato la sua ammiraglia.
Senza considerare che, se l'avesse bombardata prima (invece di bombardare criminalmente le abitazioni civili), forse i missili che hanno affondato la sua ammiraglia non sarebbero mai stati costruiti.
Cioè, ha chiuso la stalla dopo che i buoi erano già fuggiti!
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Chapeau!
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Ovviamente le mie sono solo congetture e deduzioni, tratte dalle poche notizie trapelate al riguardo dalle fonti più disparate; ma si saprà con certezza come è andata, solo quando, tra decenni, si potranno controllare "de visu" le condizioni del relitto sommerso.
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AVVERTENZA
Ogni commento che non riguardi specificamente l'affondamento del Moskva, verrà considerato OFF TOPIC
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A quanto mi risulta, è la più grande nave da battaglia affondata dalla seconda guerra mondiale in poi; ed infatti era più imponente dell'incrociatore "General Belgrano" argentino, che fu distrutto dalla marina inglese nel 1982, durante la guerra delle Falkland.

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La classe a cui appartiene il Moskva ha un sistema di intercettazione S300 molto efficiente per far esplodere in volo i "missili antinave" in arrivo, però ha un difetto; ed infatti il suo radar missilistico antiaereo, che intercetta automaticamente gli aerei e i missili in arrivo con i suoi razzi S300, ha un campo visivo, rotante, di soli 180 gradi.
Per cui, sembrerebbe che tale radar antiaereo sia stato appositamente "distratto" e "concentrato" su un drone Bayraktar TB-2, in funzione di "specchietto per le allodole dal lato del mare, per consentire ad uno o due missili R-360 Neptun provenienti dalla costa di colpirlo "dal lato scoperto".

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E' strano, però, che la nave ammiraglia della flotta non fosse "schermata" da fregate e caccia di scorta.
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Il missile "R-360 Neptun" non è un missile fornito agli Ucraini dalla NATO (come alcuni hanno erroneamente detto), bensì è un missile da crociera antinave ucraino sviluppato dall'Ufficio Statale di Progettazione "Luch" di Kiev; ed infatti il suo vero nome, in ucraino (non in russo) è "Р-360 Нептун"

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Il Cremlino, ovviamente, nega che il Moskva sia stata colpito da missili ucraini, sostenendo che un incendio divampato "casualmente" a bordo, avrebbe coinvolto "accidentalmente" la "santa barbara" della nave (cioè, i depositi di munizioni presenti a bordo), provocandone l'affondamento.
Il che corrisponde esattamente alla "terza direttiva" metodologica della "dezinformaciją", adottata prima dallo NKVD (nel 1923), poi dal KGB, e, attualmente, dall'FSB russo.
Ed infatti, la "terza direttiva" della "dezinformaciją", molto sinteticamente, suona così: "Fornire informazione corrette, ma incomplete, in modo da indirizzare il destinatario verso la tesi che vogliamo fargli credere."
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Ed infatti è verissimo che l'affondamento del Moskva è stato provocato dall'esplosione della "santa barbara" della nave; però, sembra proprio che l'incendio che l'ha coinvolta sia stato provocato da uno o due missili Neptun, e che, quindi, non sia stato affatto "accidentale".
I quali missili, molto probabilmente, hanno seguito l'esempio del "tiro a palombella" della Bismarck sul ponte della Hood, che era meno corazzato delle fiancate; il che pure provocò ll'esplosione della "santa barbara" della Corazzata Hood, provocandone l'affondamento.
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D'altronde le bugie del Cremlino hanno sempre un po' "le gambe corte", perchè, a differenza dei loro predecessori sovietici, gli attuali dirigenti nazional(social)isti russi sono notevolmente più "babbioni".
Ed infatti, il giorno successivo all'affondamento definitivo del rottame della Moskva (che si stava cercando di rimorchiare in salvo in mezzo a una tempesta), Putin, per la rabbia dello smacco subito, ha fatto bombardare per la prima volta Vysneve - piccolo centro nella regione di Kiev- colpendo proprio la fabbrica che produce i missili Neptun (cioè gli stessi che hanno causato l'affondamento di Moskva). Per cui è evidente che si è trattato di una vendetta per l'affondamento dell'incrociatore russo.
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In tal modo, Putin, ha fatto una tripla figura di "cacca":
- si è fatto affondare la nave ammiraglia della sua flotta del mar Nero (che, come "segno di malaugurio", si chiamava proprio come la sua capitale), da una nazione priva di flotta da guerra;
- ha detto una bugia molto stupida , sostenendo che si era trattato di un incendio casuale a bordo (con il che la marina russa ci faceva una figura di inefficienza ancora peggiore);
- ha praticamente rivelato che si trattava di una bugia, bombardando subito dopo, per vendetta, la fabbrica che costruiva i missili che avevano affondato la sua ammiraglia.
Senza considerare che, se l'avesse bombardata prima (invece di bombardare criminalmente le abitazioni civili), forse i missili che hanno affondato la sua ammiraglia non sarebbero mai stati costruiti.
Cioè, ha chiuso la stalla dopo che i buoi erano già fuggiti!



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Chapeau!
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Ovviamente le mie sono solo congetture e deduzioni, tratte dalle poche notizie trapelate al riguardo dalle fonti più disparate; ma si saprà con certezza come è andata, solo quando, tra decenni, si potranno controllare "de visu" le condizioni del relitto sommerso.
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AVVERTENZA
Ogni commento che non riguardi specificamente l'affondamento del Moskva, verrà considerato OFF TOPIC
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