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Messaggi - Kephas

#31
Citazione di: Jacopus il 23 Novembre 2022, 21:17:30 PMSe i sogni sono la dimostrazione dell'anima, le teologie cristiane (e tutte quelle che hanno una visione antropocentrica) devono aggiornarsi e dotare di anima anche gli animali, che sognano esattamente come noi. Probabilmente tutti gli animali sognano ma almeno da cinquanta anni è stato dimostrato che i mammiferi superiori come i gatti, sognano. Anche i ragni però, nel sonno hanno fasi REM, che sono essenziali per sognare. A questo punto però occorre capire come coordinare i libri sacri con queste nuove conoscenze scientifiche.


Ti dico quello che so!...o che credo di sapere!
sembrerà strano se dico che certamente tutti gli animali sognano!
Sognano perché anche loro hanno un'anima.
C'è veramente una vera incomprensione su questo argomento.
L'uomo si differenzia dagli animali non dall'anima, ma dallo spirito, ovvero dalla Scintilla divina che Dio ha donato all'uomo e posta nel cuore dell'anima
  "Le anime degli animali, come pure quelle delle piante, non sono tanto rigidamente separate dalla Vita spaziale di Dio, e sono atte, in grazia alla percezione interiore animica, e senza alcun ammaestramento, a far ciò, a cui sono state destinate, secondo la loro costituzione e disposizione.
Ogni animale conosce qual'é il nutrimento che le si confà, e sa anche trovarlo; esso ha le sue armi, e sa molto bene usarle, senza alcun esercizio speciale.
Cosi pure lo spirito delle piante, conosce esattamente la sostanza che sta nell'acqua, nell'aria e nel terreno, che essa deve assorbire, per la vita della sua specifica e particolare individualità.
lo spirito naturale della quercia, non attira a se, la sostanza della quale il cedro si serve per produrre il suo essere nella sua natura.
Chi insegna  ad una pianta, come deve fare per attirare a se, costantemente, soltanto la sostanza ad essa confacente?
Vedete, questa è l'opera della somma Intelligenza della Vita spaziale universale; ed è da essa che ogni anima delle piante e degli animali, attinge la speciale intelligenza, ad essa connessa, ed poi attiva, secondo le indicazioni che da Essa riceve."
da G.V.G. vol.8





#32
Citazione di: Alberto Knox il 21 Novembre 2022, 22:33:52 PMGià , l attimo del qui ed ora . e l attimo di un secondo fa è diventato nulla ? no persiste nella memoria sottoforma di ricordi, ma esiste ancora quindi? . di che materia son fatti i ricordi , di quale sostanza e qual è la loro natura? Quando si parla di pensiero, memoria e mente in generale si parla di qualcosa di fisico ...o di metafisico?
Giusta riflessione!
Si potrebbe anche dire: di che materia sono fatti i sogni?
Eppure anche a distanza di anni, alcuni di questi, belli o brutti rivivono ancora nella nostra memoria.
Dunque! se non sono di materia, sono però sostanziali, in quanto sostanza non è sinonimo di materia.
Quindi (secondo me) da dove è generata questa sostanzialità se non dal nostro uomo interiore (anima)

Uomo interiore che naturalmente non è fatto di materia.
#33
Citazione di: Freedom il 11 Novembre 2022, 18:14:43 PMMeno male che siamo nella sezione "Spiritualità" perchè se fossimo in quella di "Filosofia" qualcuno potrebbe eccepire sulle conclusioni, perlopiù soggettive, argomentate come incontrovertibili e inoppugnabili.

Credo sarebbe tuttavia molto apprezzato, anche in "Spiritualità", specialmente dalla maggioranza silenziosa che legge e non scrive, una maggiore delicatezza intellettuale. Nel senso che quando qualcuno afferma l'esistenza del libero arbitrio o la sua non esistenza si assume una bella responsabilità di fronte a tutti. Infatti è noto che, almeno sul pianeta Terra, la discussione tra servo arbitrio e libero arbitrio non è ancora arrivata ad un esito definitivo e condiviso. Ahimè è ancora aperta. E' forse irrilevante che quantitativamente sia più nutrito, nella storia di questa civiltà umana, il gruppo dei libero arbitristi. Magari hanno ragione quelli che lo negano.

Poi, per carità, qualche illuminato, qualche mistico, è giunto ad un risultato finale dirimente. Non posso saperlo. Posso tuttavia sapere che qualora fosse così non è condivisibile. Altrimenti lo sapremmo tutti.

Mah!!
Secondo me, sempre in spiritualità e non in filosofia
per un credente cristiano, pur non essendo ne mistico ne illuminato, non pare poi così difficile percepire il giusto significato di "libero arbitrio". Basta leggere attentamente l'importantissima Parabola del "Figliol Prodigo".

E' pur vero che in diverse opere mistiche e spirituali si trovano spiegazioni diverse tra di loro, forse magari con parole diverse.
Per esempio nel libro "Alla ricerca di Dio"  parole raccolte e annotate su Shrì RamaKrishna (1836-1886)
E' scritto!!:

993--- Trovando difficile il conciliare le opposte dottrine del libero arbitrio e della grazia di Dio, due discepoli si recarono da Shrì Ràmakrishna per chiedergli la soluzione del problema.
    Egli disse loro: << Perché parlate di libero arbitrio? Tutto dipende dalla volontà del Signore. La nostra volontà è legata alla Sua come una vacca alla catena. Certamente noi abbiamo come la vacca, una certa dose di libertà, ma entro una determinata cerchia, L'uomo si immagina che la sua volontà sia libera. Convincetevi che essa dipende da quella di Dio.

Mentre nella grande opera lorberiana, lo Spirito del Signore stesso da questa spiegazione.

" L'uomo, quale immagine Mia, deve avere una volontà completamente libera, con la quale egli deve trasformare, rafforzare e render libero se stesso dalla Mia Onnipotenza, per poter un giorno, quale un essere forte, libero, indipendente e dotato di potenza propria, stare vivere e operare beatamente accanto a me.
Dal più profondo inferno, al sommo Cielo di Dio, c'è su questa Terra, la via libera dello sviluppo dell'uomo; e se così non fosse, l'uomo non potrebbe mai raggiungere la figliolanza di Dio."
#34
Citazione di: Socrate78 il 07 Novembre 2022, 18:57:30 PM@Anthony: Se l'al di là viene creato dall'anima, come immagini l'al di là di un malvagio, ad esempio di una persona sadica e crudele? Se il malvagio prova piacere nel fare il male agli altri, allora per lui l'inferno che si creerebbe dovrebbe essere una specie di premio, perché in esso potrà dar sfogo alle sue peggiori pulsioni provando appunto soddisfazione e piacere nel male. Come risolvi questo paradosso?
Da qualche parte ho letto queste parole che mi sono rimaste nella memoria!

Paradiso, e non Cielo che è ancora altro.
Paradiso = stato di quiete dell'anima.
Inferno = esattamente il suo contrario, l'anima arde nel fuoco della propria ira.
Forse gli antichi pittori simboleggiavano cosi l'anima nel proprio inferno, ... immersi nel fuoco!!
Forse cosi come gli angeli venivano raffigurati con le ali; simbolo della venuta dal Cielo alla Terra (mondo spirituale/mondo materiale)
#35
Citazione di: Dubbioso il 26 Settembre 2022, 12:15:16 PMLe prime testimoni del Gesu' risorto sono delle donne nei Vangeli,  in particolare Maria di Magdala.

Mi chiedo se i fatti fossero stati inventati,  perche' scegliere proprio delle donne come testimoni? A quei tempi le donne non venivano prese in considerazioni,  in particolare la loro testimonianza.

Voi cosa ne pensate? E' possibile che i fatti siano andati proprio cosi letteralmente  e non ci siano state  invenzioni? Grazie
Vediamo cosa dicono i quattro Evangeli sulla risurrezione, e le testimonianze delle donne.

Secondo MATTEO, Gesù apparve soltanto alla Maddalena ed all'altra Maria, quando esse sono già sulla via di raggiungere gli Apostoli ed i discepoli, non lontano dal sepolcro.

Secondo MARCO, Egli apparve dapprima alla Maddalena, e non viene detto se Egli è apparso poi alle altre, ma vi viene accennato soltanto in modo vago, dove si dice: <<dapprima alla Maddalena>>, così che si dovrebbe
comprendere da sé: <<e poi alle altre>>.

Secondo LUCA, a quelle donne, Gesù non apparve affatto, mentre Pietro si affretta ad andare al sepolcro senza Giovanni, appena dopo avuto la notizia;

Mentre secondo GIOVANNI, soltanto la Maddalena va sola dagli Apostoli, e dice loro che la pietra è stata rotolata via, e dopo che Pietro e Giovanni se ne sono andati via, il Signore appare ad essa soltanto; vieta ad essa che insisteva a volerLo toccare, e non si parla di nessun altro.

La risposta a questi quesiti, la dà il Signore stesso in un'opera spirituale:

"Come tutto quello che precede, anche in ciò ha in particolar modo, una profonda ragione interiore, ed esclusivamente spirituale.
Per quanto si riferisce alla storia, affettivamente fu soltanto la Maddalena che vide Gesù, quale la prima, e poi anche Maria Giovanna.
Dunque, in un primo tempo, quando la Maddalena voleva senza indugio precipitarsi su di Me, ma venne respinta, appena allora Maria Giovanna Mi vide, e insieme alla Maddalena Mi cadde ai piedi, che vennero abbracciati da tutte due la donne contemporaneamente.
Maria, Giacomo, e Salomè non videro nulla, bensì percepirono soltanto la vicinanza dello Spirito del Signore.
Infine le altre tre non si accorsero affatto dell'apparizione del Signore, tanto è vero che strada facendo, fecero il possibile per dimostrare alle altre due, che la loro visione non era altro che opera della loro fantasia eccitata".

Chissà!!, forse la Maddalena vide il Signore per prima, per il grande amore che portava per Gesù. Che sia l'amore che dischiude i cancelli dell'anima??

da un'opera "estratto supplementare evangelico"


#36

Alberto Knox:  "Il tempo è compiuto, il regno di Dio è imminente, convertitevi."
Queste parole attestano, la ferma convinzione di Gesù riguardo la venuta del regno di Dio"
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Ma certamente che Gesù sapeva della venuta imminente del Regno di Dio.
Ma cosa si intendeva per "Regno di Dio?"

Forse la giusta spiegazione la si trova ..secondo me, nel Vangelo di Matteo (27;50-51) :
"...e  Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rende lo Spirito;
ed ecco la Cortina del Tempio si squarciò in due, da cima a fondo"

Simbolicamente: La Cortina del Tempio era la barriera che separava il  "Santissimo" dal resto del tempio, e solo il gran Sacerdote poteva penetrarla, a chiunque era proibito oltrepassarla, in sintesi, nessuno poteva avvicinarsi a Dio.

Con la morte ed il sacrificio di Gesù, da quel momento a chiunque desiderava e desidera avvicinarsi al Signore
non c'è più nessun ostacolo che lo impedisce.

naturalmente sempre secondo la mia convinzione
#37
Citazione di: viator il 02 Luglio 2022, 20:57:39 PMSalve Mauro. Una sola, piccola osservazione : non riesco a capire coloro che credono che il  Mondo sia un Condominio ospitante sia Dio che l'Anticristo.

Mi sembra che l' antagonismo tra tali due figure/entità non possa che risultare limitante e relativizzante per entrambi.

Come se Dio risultasse mutilato della sua assolutezza, se la sua luce non riuscisse ad illuminare tutti gli angoli dell'esistente, lasciandone bui alcuni (quelli occupati dall'Anticristo). Tu che spiegazione ne daresti ?. Saluti.
Non sono Mauro, però voglio rispondere a questa domanda
viator, certo che fai domande alquanto strane. :)

Gesù Cristo: "Io sono la VIA, la VERITA', la VITA"

Se Gesù Cristo è la Verità, l'Anticristo non può essere che la menzogna.

Se guardiamo ai nostri tempi attuali, quanti Anticristi (menzogne) ci vengono propinati in questo Condominio che è il Mondo.

Quindi.. secondo me.. la sola Via per una vera Vita è nella Verità e non nella menzogna.
#38

bobmax:  "Secondo me, nella ricerca della Verità è indispensabile evitare di forzare il gioco. Cioè occorre resistere alla tentazione di affermare cosa la Verità sia."
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Penso che sia una proposta molto saggia!
Infatti anch'io leggo!.(opera spirituale)

"L'eterna Verità divina viene sempre data soltanto velata, perché se la Verità venisse data scoperta, gli uomini la potrebbero sopportare altrettanto poco, come la luce di mezzodì con il Sole negli occhi. Gli uomini in primo luogo devono imparare a pensare, poi a cercare, ed infine trovare da sé medesimi, la Luce interiore della Vita. Neppure mille maestri gli servirebbero a qualcosa;  poiché, l'uomo deve bensì ricevere una spinta per indurlo a cercare la verità; ma, la piena Verità così all'improvviso, Giammai."

E' però anche scritto: " Chi vuol scoprire la Verità attraverso l'indagine, sempre con amore per la Verità stessa, libera l'anima dai rozzi vincoli che la tengono prigioniera della materialità. Unendosi al suo spirito divino, si avvicina sempre più al centro vitale nel suo cuore, , dove incessantamente scorrono, Luce e Misericordia divine."
#39
Tematiche Spirituali / Re: L’anima e il corpo
05 Aprile 2022, 18:05:57 PM
Citazione di: bobmax il 05 Aprile 2022, 08:21:22 AML'anima individuale è una illusione dell'amore.

Nella sua evoluzione l'amore inizia come amore di sé. Poi allarga il suo raggio d'azione includendo altri.
Ma questo amore è comunque possessivo, egoistico. Sia verso se stessi sia verso chi si ama.

Questo amore è soprattutto struggente mancanza. Perché l'oggetto d'amore è in realtà inafferrabile.
Allora si ipotizza che amando, là dietro vi debba essere comunque qualcosa, l'oggetto d'amore.
Ecco l'anima!
La mia anima, l'anima degli altri.

Una volta inventata, l'anima può tornare utile per contrastare la disperazione dovuta alla caducità di ogni cosa.

La disperazione della perdita, avvenuta o che comunque avverrà, può essere alleviata credendo nell'esistenza dell'anima immortale.

Man mano che l'amore evolve, aprendosi al mondo, l'anima individuale perde di significato.
Fino ad annullarsi, non è mai esistita.

Allora l'amore regna sovrano e abbraccia ogni cosa.

È l'amore di Dio.
Gentile bobmax.
Sono convinto che sei in errore ritenendo l'anima e lo spirito una sol cosa.
L'Uomo è una trinità: corpo-anima- spirito (Scintilla divina)

Paolo nell'Epistola ai Tessalonicesi 5,23 parla chiaramente di spirito, anima e corpo dell'uomo.
Quasi tutti i teologi del medioevo distinguevano fra spirito e anima. Per i mistici medievali quali Eckehart, Giovanni della Croce, Teresa de Avila ed altri, la distinzione tra spirito e anima era cosa ovvia.
Specialmente Eckehart richiama costantemente alla piccola Scintilla che esiste nell'uomo.

" L'anima umana è un prodotto spirituale che sorge dalla materia, poiché la materia da altro non è costituita se non appunto da elementi spirituali giudicati, in attesa della redenzione; Lo spirito puro però non è stato mai giudicato, e ciascun uomo possiede il proprio spirito assegnatoli da Dio, il quale tutto cura, tutto fa e tutto dirige nell'uomo in formazione, ma che si congiunge unificandosi con l'anima propriamente detta allora soltanto, quando questa sia di propria volontà rientrata completamente nel riconosciuto ordine divino, e sia per tal modo diventata essa stessa del tutto puramente spirituale."
Dall'opera: "la scena dei tre giorni"
#40
green demetr: "la parola "Sceol"  è stata per qualche tempo considerata come una parola in prestito Assiro-Babilonese...."
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Ti dò un'altra spiegazione del significato  di "Sceol"...naturalmente da aggiungere a tutte quelle già note. :)

Il concetto di "She oula"!!:
She o anche Shei, oppure Shea vuol dire: "ho sete"
Oul o anche voul vuol dire:"uomo abbandonato a se stesso"
Ma qual'è il significato generale di Shè' aula.?
Da questa parola l'israelita antico trasse in forma abbreviata il suo "Sheol", il greco la sua "Scole", il romano la sua "Schola", ed il persiano e l'indiano il loro "Schehol"

"E considerato che i savi antichi durante le loro visioni estatiche, si rendevano molto bene conto in quali deplorissime condizioni giungessero nell'aldilà dopo la deposizione del corpo le anime molto materiali e prese da eccessivo amore pel mondo e per se stesse, cosi si verificò che essi appunto un simile deplorevole stato lo chiamarono col nome di She oula, vale a dire Inferno."

Inferno che secondo me, è appunto una scuola per la Redenzione, dal momento che Dio ci ha creati per la Vita eterna, e non certo per l'eterna morte.


#41
Citazione di: Socrate78 il 12 Febbraio 2022, 10:06:37 AMEcco, come da titolo, non so se a voi capita, ma a me succede spesso di sperimentare un forte caos interiore, negli atteggiamenti ma soprattutto nei pensieri. Sono troppo versatile, e quindi posso essere molto estroverso oppure al contrario freddo ed evitante, anche la mia empatia e i miei giudizi morali cambiano molto: ad esempio in alcuni momenti non ho proprio compassione per gli altri e penso che chi è vittima di truffe, raggiri, bullismo/mobbing meriti tali atteggiamenti per la sua stupidità, ingenuità, mancanza di prudenza e avvedutezza, il ragionamento è :"Se soffri è giusto così perché devi imparare la lezione e sbattere contro il dolore" (è un pensiero cinico), poi però dentro di me mi pento di questa cosa e cerco di cambiare il modo di pensare, ma noto che tali pensieri comunque ritornano costanti, prima o poi, fanno parte di me . Oppure a volte penso che l'amore renda schiavo l'uomo perché lo fa dipendere dalle esigenze altrui (divento antisentimentale), mentre in altre circostanze penso l'opposto, cioè che l'amore renda liberi perché apre agli altri, e penso queste due cose con la stessa forza e intensità. Visto che siamo nella sezione spiritualità (e la psiche è spirito, o "anima" per i credenti), secondo voi è possibile eliminare le contraddizioni dalla personalità (il caos interiore appunto) e camminare verso la coerenza, la chiarezza e quindi la serenità? Oppure il caos interiore è qualcosa con cui tutti noi, in misura maggiore o minore, dobbiamo convivere?
Penso proprio che con il caos interiore tutti noi dobbiamo convivere. :(

Se però può interessare una buona risposta, leggi questa!!: si parla proprio dei pensieri.

Naturalmente non è mia, la si trova nell'opera spirituale: "il grande Vangelo di Giovanni"

"Tu puoi pensare quello che vuoi, però pensando non pecchi se il tuo cuore non trova compiacimento nel pensiero non conforme al buon ordine.
Ma se tu incominci a compiacerti di un cattivo pensiero, cosi facendo congiungi già la tua volontà al cattivo pensiero e spoglio d'ogni amore del prossimo, ed a questo punto non sei lontano molto dal tradurre in atto, un simile pensiero già animato dal tuo compiacimento e dalla tua volontà, qualora le circostanze ti appariscano favorevoli e tali da permetterne l'esecuzione senza pericolo esteriore per te!
Perciò il savio controllo dei pensieri sorgenti nel cuore umano a mezzo della purificata luce dell'intelletto e della pura ragione assume evidentemente un'importanza grandissima, in quanto il pensiero costituisce la semente dell'azione; ora questo necessario e savio controllo dei pensieri non potrebbe venire espresso altrimenti in una forma tanto appropriata, quanto appunto nella forma adoperata da Mosè, vale a dire dicendo: non concupire questo o quello!
Imperocché quando in te una brama si è già molto accentuata, è segno che il tuo pensiero ha incominciato a trarre copioso alimento fuori dal tuo compiacimento e dalla tua volontà, e allora avrai molto da lottare se vorrai soffocare in te completamente un simile pensiero fattosi ormai robusto e consistente.
Come detto prima, il pensiero o l'idea è certamente il seme dell'azione, la quale azione poi costituisce il frutto; ora una determinata semente non può produrre che un determinato frutto.
Tu dunque puoi pensare quello che vuoi, ma non vivificare mai nessun pensiero e nessuna idea cosi da tradurli in atto, prima di averli esaminati a dovere dinanzi al tribunale del tuo intelletto e della tua ragione."








#42
   Viator
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Forse Socrate 78 voleva dire, che la Coscienza nell'uomo è generata nel CUORE dell'ANIMA dalla Scintilla spirituale divina.
Come dovresti sapere..ma non lo sai, l'anima ha un cuore, due braccia, due gambe esattamente come una figura umana.
Pensa che si legge di numerose persone a cui è stata amputata una gamba e lamentano di sentire talvolta ancora dei dolori nel punto in cui un tempo c'era la gamba o il piede.
La medicina parla in questi casi di dolori-fantasma. In realtà, a quanto si legge in alcune rivelazioni, è l'anima e non il corpo che avverte tutti i dolori.
Naturalmente Tu non ci credi  :)


Come hanno scritto autorevoli cultori della divina Sapienza, l'attuale umanità invece , non percepisce più la differenza tra l'uomo interiore e l'uomo esteriore; essa immaginandosi che l'uno si confonde con l'altro, ha cosi alterato l'equilibrio spirito- materia.
Ci si sforza di ammettere l'esistenza di mondi sovrasensibili, solo a condizione di vederli e di percepirli per mezzo della conoscenza empirica comune.
Tutto l'errore che si è perpetrato per tanti secoli, sta nel fatto che si è considerato lo spirito come una categoria del pensiero, privo perciò di sostanzialità, la quale è invece necessaria se si vuole rendere lo spirito indipendente dal corpo materiale.
Si è in genere ammesso, che la sola via che permetta di arrivare ad una vera nozione dello spirito, sia quello di considerarlo come il contrario della materia.
E si è concluso: la materia ha una forma, quindi lo spirito non ce l'ha: la materia è una sostanza, dunque lo spirito non è una sostanza.
In questo modo si rifiuta allo spirito una sua esistenza.
Noi dobbiamo invece ammettere non solo l'esistenza dello spirito, ma che esso è sostanziale, e che questa sostanza ha una forma.
Perciò il mondo spirituale non è in un altro luogo, ma in un altro spazio: non ci si deve meravigliare se il mondo spirituale sia sostanziale.
Infatti la materia che cosa è?
La parola 'sostanza' non è sinonimo della parola 'materia'.
La sostanza è quella che è, indipendentemente dalle molecole materiali.
Quello che da forma alla materia è la vita: la vita non si produce da sè; essa deriva da una sorgente spirituale che si trova nei Cieli.
La materia del nostro mondo fisico è un stato dello Spirito, precisamente il più infimo (spirito degradato), e si passa da questo a quella, per degradazione della nostra personale percezione interiore.
Cosi la materia spirituale sottile, ridotta per degenerazione in materia terreste grossolana, non si ritrova 'con' quest'ultima ma 'in' quest'ultima.
La materia è quindi formata da particelle spirituali involute; le quali devono ritornare, attraverso un processo di Redenzione, e per una via diversa (il processo di evoluzione non ripercorre alla rovescia quello di involuzione), alla loro materia primordiale.
Ora tutto è spirito, come d'altra parte tutto ciò che è spirito assume corpo.
Ne deriva, che tutto quello che esiste sopra la terra ha la sua corrispondenza eterea nel Regno Superiore; di modo che la parte inferiore reagisce quando agisce su di lei la parte superiore predominante.


Beh! siamo in un forum di "spiritualità" e ho detto la mia!
#43
 X green demetr
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Rimanendo in Italia con la Bibbia che abbiamo a disposizione!
Genesi:


1-4  In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio ALEGGIAVA SULLE ACQUE.
Dio disse: <<Sia la luce!>>. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre,  e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina. primo giorno.


Confesso che non ho capito molto su questa Bereshit Bara.
Tu come intendi quanto scritto nei primi capitoli della Genesi?
Intendi giusta la forma letterale?, oppure esiste una spiegazione spirituale?
Cosa ne pensi : "che fu sera e fu mattina" si abbia dimenticato la "notte"
un sapiente ha scritto: "..perchè se la 'Lettera della Sacra Scrittura è come una riva senza Oceano' lo 'Spirito' della stessa è come 'un Oceano senza riva'. Infatti, la Parola è di infinita distesa.
#44



grenn demetr: "ma Dio non esiste, questo è il pensiero rivoluzionario giu.........."


"è chiaro che Dio esiste in quanto sta nel regno dei Cieli, come Gesù ha detto al popolino"
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Quando si parla di "Regno dei cieli" si dovrebbe leggere "Mondo spirituale--Regno dello Spirito"


Se come dici, Dio non esiste, di chi era la Voce che in tutti i tempi, uomini e donne puri nello spirito e devoti a Dio, era dato percepire nei loro cuori?
Nelle epoche posteriori all'età apostolica, molti fra i Padri della Chiesa, come S.Girolamo, S.Agostino, e più tardi i mistici del medioevo: S. Bernardo di Chiaravalle, Eckhart, Tauler Suso, Tommaso da Kempis ed altri, attribuirono grande valore alla rivelazione interiore.
Più vicini a noi, i teosofi Bohme e Swedenborg, scrissero in base a visioni e a rivelazioni ricevute.
In occidente veri uditori della Parola furono R.Merswin che scrisse il "libro delle Nove Rupi"(1350)
J:W.Petersen con "Le Mille Rivelazioni dello Spirito" (1700) e molti, molti altri.
Importanti e significative furono le rivelazioni fatte dal Signore per mezzo del veggente e profeta tedesco Jakob Lorber.
Ma anche in oriente tra i Sufi, con Niffari, nel "Libro delle Stazioni", e con il grande IbnArabi si ebbero elevate rivelazioni.
E il grande poeta e mistico iraniano Jalaloddin Rumi' con l'immenso "Mathnawi".


Come vedi per chi cerca di saperne di più, non esistono solo opere di filosofia
tratto da un prefazione .
#45



green demetr: "Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, ne Yhawè, ne altro), siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yhawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste."
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Ma sei proprio sicuro che Dio non ha un Nome?
Cosi ho letto in un'opera spirituale!!
Gli antichi (antica lingua illirica) pronunciavano bensi le vocali fra le consonanti, nella formazione delle parole, ma per un certo senso di riverenza non le scrivevano.
Ma perché non le scrivevano?
Perché le cinque vocali -I E O U A- formavano il Nome di Dio!
Chissà, forse non le scrivevano per riverenza verso il comandamento di non nominare il nome di Dio invano.


Nell'opera spirituale "la scena dei tre giorni" ad una domanda dell'anziano che aveva interloquito col Fanciullo Gesù, sul Suo Nome, Gesù rispose:  "Il Mio Nome è Gesù Emanuele, e lo Spirito Mio si chiama Geova Zebaot"