stupefacente come l'umano riesca ad immaginare scenari futuri.
Chi ha dato ad Ansimov l'idea di creare una legge sui robot negli anni 40' ?
Come funzionavano questi robot? Dovevano avere un cervello positronico, che a me ricorda tanto un cervello sintetico, fatto della stessa specie di quelli che poi Turing immagina per la sua macchina.
Al centro sta l'informazione che viaggia in modi diversi o in strutture diverse, ma che poi dovrebbero dare lo stesso risultato.
Oggi, come ieri, il concetto non è cambiato. La qualità non sta nella struttura (di cosa è fatto il contenitore) o nello sviluppo (come si evolve il contenuto). Sta nella organizzazione. Nella supervisione del contenuto.
Cosa è buono e cosa è cattivo; cosa sia elegante e cosa sempliciotto. Il mio gusto personale o perfino la mia idea immaginativa di un prossimo futuro.
Le cose che si immaginano, si pensano, che non esistono ancora.
Non esiste un test per certe cose. Il test di Turing era gia troppo semplicistico allora.
Oggi servirebbe una teoria scientifica prima ancora di aver un test. Oggi abbiamo dei test (anche diversi rispetto a quello proposto da Turing) ma non abbiamo una teoria. O meglio, ne avremmo solo una, che l'elaborazione delle informazioni in un cervello umano possono essere imitate da una "macchina intelligente". Cioè che un cervello umano funziona in un modo per cui tutto possa essere riproducibile da una struttura equiparabile ad una AI.
Chi vuole fornire una tesi contraria deve farsi carico di una teoria antitetica, ovvero spiegare che il cervello umano funziona in un modo che non è equiparabile a quello di un AI.
Cosa stiamo facendo noi, giustamente diciamo, ma allora le macchine sono coscienti?
Noi diciamo di no... ma manca il motivo per cui non potrebbero esserlo.
la sintesi della sintesi
Chi ha dato ad Ansimov l'idea di creare una legge sui robot negli anni 40' ?
Come funzionavano questi robot? Dovevano avere un cervello positronico, che a me ricorda tanto un cervello sintetico, fatto della stessa specie di quelli che poi Turing immagina per la sua macchina.
Al centro sta l'informazione che viaggia in modi diversi o in strutture diverse, ma che poi dovrebbero dare lo stesso risultato.
Oggi, come ieri, il concetto non è cambiato. La qualità non sta nella struttura (di cosa è fatto il contenitore) o nello sviluppo (come si evolve il contenuto). Sta nella organizzazione. Nella supervisione del contenuto.
Cosa è buono e cosa è cattivo; cosa sia elegante e cosa sempliciotto. Il mio gusto personale o perfino la mia idea immaginativa di un prossimo futuro.
Le cose che si immaginano, si pensano, che non esistono ancora.
Non esiste un test per certe cose. Il test di Turing era gia troppo semplicistico allora.
Oggi servirebbe una teoria scientifica prima ancora di aver un test. Oggi abbiamo dei test (anche diversi rispetto a quello proposto da Turing) ma non abbiamo una teoria. O meglio, ne avremmo solo una, che l'elaborazione delle informazioni in un cervello umano possono essere imitate da una "macchina intelligente". Cioè che un cervello umano funziona in un modo per cui tutto possa essere riproducibile da una struttura equiparabile ad una AI.
Chi vuole fornire una tesi contraria deve farsi carico di una teoria antitetica, ovvero spiegare che il cervello umano funziona in un modo che non è equiparabile a quello di un AI.
Cosa stiamo facendo noi, giustamente diciamo, ma allora le macchine sono coscienti?
Noi diciamo di no... ma manca il motivo per cui non potrebbero esserlo.
la sintesi della sintesi

