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Messaggi - Ipazia

#31
Trascendiamo pure, ma con moderazione. Avendo sempre presente la differenza tra realtà e immaginazione. A tutti farebbe comodo un nume salvifico che si occupi proprio di noi, della nostra personale salvezza, ma non funziona così. Ormai dovremmo saperlo e tale consapevolezza è l'argomento definitivo contro la nascita di nuove religioni. Persino la Scienza (Dio) ha mostrato in più occasioni il suo alter ego satanico ($cienza) e quindi, parafrasando Heidegger, solo noi ci possiamo salvare, coi nostri poveri mezzi cognitivi evolutivi. Lezione di Darwin, Marx e Nietzsche, passando dalla natura al trascendentale.
#32
Citazione di: fabriba il 29 Agosto 2025, 12:47:03 PMIl bisogno di una religione si perde nella notte dei tempi, io darei addirittura per scontato che è parte dell'animale umano, e non vedo una discontinuità tale nel nostro tempo da suggerire che sia ora venuto meno.
Vedo una discontinuità culturale piuttosto che potrebbe aver reso le vecchie religioni obsolete. Io direi che questo potrebbe addirittura essere un periodo particolarmente fertile per la creazione di nuove religioni

L'obsolescenza mi pare abbia colpito il significato della religione in toto e ciò spiega pure la discontinuità culturale. E' il valore stesso della trascendenza che è venuto meno insieme alla illusorietà di un mondo dietro (e sopra) il mondo dopo le lezioni di Marx e Nietzsche. Le caste religiose riesumate si confondono sempre più con le società per azioni della società capitalistica dominante e, prive di una propria vitalità, dipendono dagli stati (capitalistici o teocratici) che le sponsorizzano.

CitazionePerò se pensiamo al cristianesimo ci sono voluti secoli dalla fondazione alla popolarizzazione, quindi magari delle religioni che vengono fondate oggi, le pochissime che dureranno millenni sono ancora una nicchia e non le abbiamo mai sentite nominare.

Se pensiamo al cristianesimo c'è voluto un impero che lo riconoscesse come sua ideologia funzionale perchè si affermasse (in hoc signo vinces), e regni e imperi a sua immagine perchè durasse. Finchè la rivoluzione borghese illuminista non ha decretato che l'ipotesi Dio non è necessaria per spiegare l'universo e senza quella ipotesi è cambiato ben poco nelle relazioni umane, anche perchè le teocrazie furono e sono tutt'altro che specchi di virtù. Al feticismo residuale hanno provveduto i miti liberal-liberisti e purtroppo anche le degenarazioni del pensiero socialcomunista.
Quindi meglio restare coi piedi per terra come raccomandano Marx e Nietzsche, e praticare il NO GOD NO MASTER del comunismo verace.
#33
Citazione di: InVerno il 28 Agosto 2025, 21:50:26 PMIl capitalismo non è una religione per il semplice fatto che è oggetto di un altra religione, il marxismo, nessuno ma proprio nessuno usa questo termine fuori da una cornice marxista per il semplice fatto che senza quella cornice non ha alcun senso, non si sa neanche cosa sia; è un pò come il satanismo, ha senso solo se ci accetta la cornice cristiana che prevede Satana sia da qualche parte.

Il liberalismo nasce fondamentalmente dal fatto che dopo la riforma protestante i vari re europei sono stati costretti a trovare un tetto comune per protestanti e cattolici e perciò a gradualmente permettere la libertà di culto, fin qui non è una religione ma la sua decostruzione, però nei secoli ha accumulato abbastanza materiale da camminare con le sue gambe, a differenza del satanismo, è diventato una religione\ideologia a sua volta.
Il capitalismo ha carattere religioso per il semplice fatto che ha posto il capitale come valore supremo,  il profitto come "grazia" e il capitalista come celebrante del sacro rito economico. Il liberalismo è nient'altro che la versione capitalistica della schiavitù sdoganata nella forma dello sfuttamento di lavoro servile per grazia del sommo nume Capitale. La feticizzazione del Capitale lo eleva dalla mera dimensione economica strombazzata dal riduzionismo apologetico liberal-liberista e lo rende un soggetto religioso a tutti gli effetti.
Soggetto religioso che non ha nessuna voglia di abdicare, dopo aver sottomesso tutti gli altri numi e cosche religiose.
Basta questo per comprendere la difficoltà di affiancargli nuove religioni che in ogni caso entrerebbero ben presto nel ciclo liturgico del profitto perdendo ogni loro identità, come accaduto alle forme più o meno imborghesite di socialismo,sempre pronte a svendere i diritti sociali dei popoli di fronte alle emergenze imposte dal Capitale e dal suo ecumenico Stato multinazionale. Senza ritegno fino alle mostruosità belliche imperialistiche.

Il feticcio capitalistico ha preso il posto dei feticci storici nella vita reale e nell'immaginario ideologico del pianeta e dopo il fallimento del progetto comunista ci vorrà ben altro che operazioni meramente ideologiche per scalzarlo. 
#34
Attualità / Re: Il giorno della memoria
28 Agosto 2025, 16:17:03 PM
Tornando al tema, " i giorni della memoria " si stanno moltiplicando mostruosamente e il genocidio etnico di Gaza ne sta scrivendo uno che si sposa perfettamente con la maledizione che chiude la poesia di Primo Levi, incipit di "Se questo è un uomo".

Il regime sionista ha ereditato il peggio della prassi politica nazifascista, chimera naturalissima, visto il collante capitalistico dei rispettivi deliri suprematisti. Collante virale anche oggi, in marcia verso una nuova guerra mondiale con Europa o Israele in versione Saraievo.
#35
Il sincretismo tra cristianesimo e capitalismo, mitologie incluse, risale alla riforma protestante. Quello tra cristianesimo e potere vige fin dai primordi: "dà a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", consolidato da secoli di imperi e regni cristiani.

Di retorica ne vedo poca, si chiama storia, peraltro ben documentata. Bergoglio che sposa la $cienza e non sente la puzza di zolfo percepibile anche dagli atei è storia di oggi e riconferma la relazione tra dominante e dominato.

Col che si entra nella relazione classica tra struttura e sovrastruttura. Sovrastruttura abbondantemente coperta da marchingegni tecnoideologici e orde di influencer che rendono decisamente anacronistica la forma religiosa; argomento "last but not least" per ritenere improbabile il sorgere di nuove religioni.  Anche il basso impero bizantino e l'assolutismo regio dovettero servirsi di quella esistente: un cristianesimo quattrostagioni adattabile pure alle campagne napoleoniche, coloniali e $anitarie. Perfino la Russia postsovietica ha riciclato l'ortodossia e la Cina  paracomunista non disdegna più la sua antica tradizione filosofico/religiosa.

Urge semmai una nuova etica, possibile solo con nuove relazioni sociali ed economiche.
#36
Una nuova religione ha probabilità di attecchire quando le vigenti sono in crisi. La religione dominante, il capitalismo,  mostra segni di logoramento,  ma la fede nel Capitale, sostenuta dalle gerarchie religiose finanziarie e dai corpi armati e di repressione statale, rimane dure da scalfire, e procede all'insegna del mantra di tutte le religioni armate: "extra ecclesiam nulla salus". Si riforma il nume monetario in forme più arcane ed esclusive attraverso gli strumenti informatici,  eliminando la più corrompibile e popolare moneta contante, rafforzando al contempo la sottomissione coatta dei fedeli e l'ortodossia religiosa. Si finanziano nuove crociate contro gli eretici e infedeli orientali,  mentre l'imperatore sponsorizza i vertici delle religioni tradizionali occidentali e i papi diventano informatori farmaceutici.
Spazio per nuove religioni ne vedo poco ("in hoc signo vinces") e la dominante ha i mezzi per comprare, imprimendo il suo marchio, anche le nuove, oltre le antiche.
#37
Tematiche Filosofiche / Re: Fallacia naturalistica
24 Agosto 2025, 22:56:18 PM
Infatti ho parlato sempre di neuroni animali relazionati alla cultura, non solo di quelli umani. Il fattore determinante per emergenze culturali è la natura sociale di una specie,  non esclusivo della specie umana. Le cure parentali sono il primo stadio di apprendimento "culturale" per il cucciolo, al di là di fattori esclusivamente biologici (naturali) come dna e istinto.
#38
Citazione di: fabriba il 24 Agosto 2025, 11:53:47 AMPerò questo accade in maniera abbastanza bipartisan, quindi la tua tesi è che essenzialmente tutte le parti politiche coinvolte sono "complici" ed questo processo è parte di uno svuotamento della democrazia, se ti seguo correttamente.

Mi è molto chiaro come questo si applichi all'esempio dell'ampia applicazione delle leggi anti terroristiche.
Mi aiuti a capire meglio invece se la questione del movente dell'omicidio rientri in questa ipotesi?
Il movente dell'omicidio è  un indizio idoneo a orientare le indagini, ma non è una prova. L'inquisizione cattolica istruì miriadi di processi culminati in condanne sulla base di moventi veri o presunti. Anche l'astronomia divenne materia di processo alle intenzioni. O il possesso di un gatto nero.
#39
Tematiche Filosofiche / Re: Fallacia naturalistica
24 Agosto 2025, 14:33:41 PM
La condivisione attraverso la scienza è problematica se diventa $cienza,  come avvenuto alla grande in covidemia. La pietra d'inciampo si supera con l'onestà materiale e intellettuale del libero confronto scientifico alla luce di un metodo che si è affinato osservando la realtà è confrontando senza intromissioni autoritarie le ipotesi che emergono dall'osservazione. Il metodo scientifico è tale se garantisce a tutti i ricercatori pari condizioni nella ricerca e nella disputa.Secoli di inquisizione politico/religiosa/lobbistica ce l'hanno insegnato.
#40
Concordo con Jacopus,  ma condivido il disagio di green di fronte alla dogmatica politicamente/sessualmente corretta che produce dottrine totalitarie quanto le talebane. Penso che la soluzione stia in una onesta disamina dei fatti: biologici, psicologici e sociali. 

Senza scomodare la sinistra borghese, oggi presa da russofobia guerresca arcobaleno più che da gay pride.
#41
Tematiche Filosofiche / Re: Fallacia naturalistica
24 Agosto 2025, 09:03:08 AM
Il mondo/modo in cui viviamo sottintende la sua antropizzazione, ma si può fare ricerca anche senza trascendenti narrazioni antropiche. Limitandosi al trascendentale (natura per noi) kantiano della descrizione e a condivise ragionevoli prescrizioni.
#42
La mia non voleva essere una critica distruttiva e ringrazio Phil che ha segnalato le aporie in maniera più accurata e amichevole da meritare una risposta. Benvenuto in questa palestra del pensiero.
#43
Tematiche Filosofiche / Re: Fallacia naturalistica
23 Agosto 2025, 22:18:07 PM
Citazione di: iano il 23 Agosto 2025, 21:03:05 PMSe vogliamo raccontare la cultura come  salto, mi sembra più onesta una storia che chiami in causa la creazione, piuttosto che il caso.
 
Più che il caso ciò che muove i neuroni animali rendendoli creativi è la necessità. Imposta dalla natura. Una volta superato l'ostacolo c'è spazio pure per una creatività ludico sociale con cultura tramandata annessa. Nessun creazionismo trascendente richiesto.
#44
Mi pare che sul finale del manifesto si riveli in atto la natura totalitaria (con lettera maiuscola come si confà) del progetto,  che già si intuisce in potenza fin dall'inizio col riciclo dell'antico Totem divino.
#45
Citazione di: fabriba il 23 Agosto 2025, 09:12:33 AMMi sto interrogando su parecchi fronti al momento, come ad esempio (ma non solo)
  • quale è stato il momento in cui abbiamo sbloccato questa modalità, e
  • quali vantaggi** porta questo approccio, perché altrimenti non l'avremmo adottato.
1. quando si sono instaurate aggregazioni di potere oligarchiche in forma stato.
2. I vantaggi per chi detiene il potere sono di prevenire la perdita del potere, colpendo indiscriminatamente ogni dissenso, visto come potenziale minaccia. La persona giusta del processo (alle intenzioni) per chi non ha potere è la terza plurale, non la prima.