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Messaggi - Suttree

#31
Citazione di: Assenzio il 21 Marzo 2018, 18:02:35 PM
Citazione di: Suttree il 21 Marzo 2018, 12:52:33 PM
Ho sempre pensato al viaggio nel passato come severa violazione del secondo principio della termodinamica. Questo me lo fa ritenere impossibile, molto più degli ipotetici paradossi temporali. Tornare insomma ad uno stato precedente più ordinato all'interno di  un sistema chiuso come l'universo.
Ciao Suttree,  per quanto un fenomeno sia irreversibile come dici tu giustamente, con la giusta quantità di energia e con il giusto processo è possibile renderlo reversibile. Vedasi la violazione appunto del secondo principio della termodinamica utilizzando un semplicissimo ciclo frigorifero. L'entropia del sistema diminuisce con l'apporto di lavoro esterno, in questo caso utilizzando un compressore. In questa trasformazione l'entropia nel condensatore diminuisce e non aumenta.


Ciao :) Ma il frigorifero non è un sistema chiuso, per creare ordine al suo interno ottiene energia dalla rete elettrica. L'universo, per quel che oggi sappiamo (lasciamo le divagazioni matematiche del multiverso ai fisicifilosofi), invece è un sistema chiuso, e non è possibile allacciarlo a nessuna rete elettrica per diminuirne l'entropia. Quindi non vedo come si possa tornare indietro ad uno stato più ordinato. Si è passati da un singolo inindagabile start, nascosto oltre il tempo di planck in cui il cosmo era ordinato semplice e ricco di informazione, al casino attuale. Indietro non si torna.
#32
Citazione di: iano il 21 Marzo 2018, 03:56:08 AM
Non possiamo saperlo.
Eccone una.

Forse la domanda giusta è: c'è qualcosa che possiamo davvero dire di conoscere?
#33
Citazione di: viator il 21 Marzo 2018, 13:09:19 PM
Salve. Per Suttree : ma quanto sei cinico, Suttree ! Vuoi privarci del piacere insito nelle discussioni sul sesso degli angeli e sul viaggio nel tempo. Qualcuno di noi sa che il viaggio nel tempo rappresenta l'assurdo per antonomasia, qualcun altro lo crede possibile, altri ancora sperano che divenga possibile, altri altri ancora sono pronti a sostenere che qualcuno l'ha già compiuto..........

Secondo me, che sono il più sciocco di tutti, noi tutti stiamo già viaggiando nel tempo. In avanti. Ma qualcuno non si accontenta.
Non capisce che, se anche si riuscisse a viaggiare nel tempo anche all'indietro, nessuno potrebbe accorgersene (vedasi mia risposta nr.85 alla pag 6 di questa discussione).

è come per la reincarnazione (di cui parlava di là)... anche se esistesse, chi se ne accorgerebbe? :) ma non sono cinico, solo schiavo della malvagia entropia come tutti noi. I suoi effetti nefasti si imparano fin da bambini quando si gioca al telefono senza fili :D Ad ogni modo, appena incontrarò un angelo proverò a verificare!
#34
Ho sempre pensato al viaggio nel passato come severa violazione del secondo principio della termodinamica. Questo me lo fa ritenere impossibile, molto più degli ipotetici paradossi temporali. Tornare insomma ad uno stato precedente più ordinato all'interno di  un sistema chiuso come l'universo.
#35
Citazione di: InVerno il 15 Marzo 2018, 13:03:11 PM


Normalmente non sopporto la necromanzia (le cosidette "citazioni") e mi piace lasciare i morti in pace, ma la firma di Sariputra mi fa tornare in mente il postulato fondamentale di Krishnamurti "Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente." Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata,  e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero"

E questo è anche il mio pensiero, e se tu mi dici che per te la reincarnazione "ha senso", io ti dico (nel paradosso) che allora non ne hai capito il senso. :)
Ma una tale Verità, necessariamente irraggiungibile e illimitata in cosa si differenzia dal caos? Definirla in tal modo alla fin fine non equivale a negare la sua esistenza?
#36
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
20 Marzo 2018, 14:05:51 PM
Citazione di: Apeiron il 19 Marzo 2018, 15:15:22 PM
Citazione di: Suttree il 19 Marzo 2018, 13:48:22 PM
Scusate, sarò fatto del peggior coccio, ma io davvero non riesco a capire una cosa: se tutto, ma proprio tutto è impermanente, che senso ha parlare di rinascita? Dopo la morte il nostro fisico torna polvere, e questo lo sappiamo. Ma se tutto è transitorio, se anche dei nostri pensieri, la nostra memoria, il nostro Sè superiore non resta alcuna traccia... beh allora basta leggere un Giacomo Leopardi o un Sartre  :)
Potete spiegare in parole povere ad un povero ignorante che differenza sostanziale c'è tra il nichilismo e il buddismo, nell'ottica della morte annientatrice?

Provo io... ;)

Quella che viene chiamata "esperienza" non è una "cosa" bensì un processo. Dunque, anche se non si trasmette nessuna sostanza da una vita all'altra il processo continua. Non c'è una "sostanza" ma questo non significa che il processo si debba arrestare. La morte per il Buddhismo non è la fine di questo processo, perchè il processo è mantenuto dalla "sete" (tanha). In realtà la morte secondo il Buddhismo è piuttosto simile al sonno e la "rinascita" è simile al risveglio dal sonno. Chiaramente c'è continuità tra un giorno e l'altro. Dunque per un Buddhista c'è continuità tra una vita e l'altra.
Inoltre, come nelle altre religioni indiane c'è l'idea che una mente ben allenata possa ricordare le "vite precedenti" e stabilire che c'è vita dopo la morte. Non a caso nel testo che ho citato nella mia risposta precedente si dice che è corretta visione dire che: "ci sono dei bramani e degli asceti che, comportandosi rettamente e praticando rettamente, proclamano questo mondo ed il successivo dopo averlo conosciuto direttamente e realizzato personalmente'."

Comunque riguardo al Sé superiore come dicevo a @Loris... Per molti pensatori induisti l'unica cosa che non muore è il Principio Universale, Brahman - l'unica cosa che esiste veramente è proprio Brahman mentre la molteplicità è illusoria. Dunque anche in questo caso non c'è veramente "reincarnazione" ma solo "rinascita" degli "individui". Altri pensatori indiani invece dicevano (e dicono) che ognuno di noi possiede un elemento indistruttibile (il nostro Sé). Solo ammettendo questo si può veramente parlare di "reincarnazione".
Intanto ti ringrazio :) oddio scusami ma davvero non riesco a seguire... tu parli di processo, ma un processo è una trasformazione od un trasferimento, nel tempo, di materia o di un'informazione. Se facciamo l'analogia del sonno, come da te proposto, c'è continuità perchè il processo è mantenuto vivo e dinamico dalla fisicità del cervello che mi garantisce la sua continuità tra l'addormentarmi e lo svegliarmi.
Dici che il processo è mantenuto in piedi dalla sete (immagino del desiderio). Ma se con la totale dissoluzione della morte non c'è più nulla del soggetto che possa esercitare il desiderare, cosa significa in concreto ciò? Se invece come dici, secondo alcuni pensatori indiani, il Sè non si dissolve... allora il discorso cambia radicalmente.
#37
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
19 Marzo 2018, 13:48:22 PM
Scusate, sarò fatto del peggior coccio, ma io davvero non riesco a capire una cosa: se tutto, ma proprio tutto è impermanente, che senso ha parlare di rinascita? Dopo la morte il nostro fisico torna polvere, e questo lo sappiamo. Ma se tutto è transitorio, se anche dei nostri pensieri, la nostra memoria, il nostro Sè superiore non resta alcuna traccia... beh allora basta leggere un Giacomo Leopardi o un Sartre  :)
Potete spiegare in parole povere ad un povero ignorante che differenza sostanziale c'è tra il nichilismo e il buddismo, nell'ottica della morte annientatrice?
#38
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
16 Marzo 2018, 13:27:49 PM
Citazione di: Loris Bagnara il 16 Marzo 2018, 13:18:30 PM
Citazione di: Apeiron il 16 Marzo 2018, 12:55:45 PM


Si può non essere d'accordo con ciò, ma questo non significa che non si può fare a meno di una spiegazione religiosa. Infatti la scienza spiega "perchè esistiamo?" senza andare a parare "teleologie" di vario tipo. Ciò non significa, chiaramente, che non esistono. Ma quello che voglio dire è che la spiegazione dei fenomeni non necessariamente deve essere teleologica e, anzi, nella scienza non lo è.
Se mi dici che la scienza afferma la possibilità che l'universo emerga per caso dal nulla, ebbene, questa NON è una spiegazione, e l'universo della scienza allora NON è intelligibile.
A parte il fatto che trovo singolarissimo che lo scienziato trascorra la vita a cercare le cause dei fenomeni e poi, giunto al Big Bang, trovi coerente affermare che "è nato tutto per caso"... no?

Che poi si guarda bene dal dire così, perchè la cosiddetta fluttuazione quantistica del vuoto è molto diversa dal nulla. Il vuoto quantistico in realtà è assai pieno  :) Nessuno scienziato può dire che l'universo sia emerso dal nulla, se lo dice fa un'affermazione filosofica non scientifica.
#39
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
16 Marzo 2018, 13:14:47 PM
Intanto vi ringrazio per le risposte  :)  Nonostante mi affascinino, è molto difficile per me seguire questi discorsi, per la mia formazione strettamente scientifica (sono un asino filosofico  :D)... mi mancano gli strumenti di base.
Di mio tendo a pensare che qualunque informazione perchè non vada dispersa necessiti di un supporto fisico. Mi piace immaginare il nostro cervello (o forse meglio l'intero corpo), come un decoder (con un mac andress unico) che riceva da un Hub e decodifichi  la sua stretta ed unica porzione di segnale, da uno generale irradiato. Non quindi creatore, ma ricevitore di coscienza. Cosa sia poi questo Hub, vallo a sapere. Ora, se così fosse, quando il decoder si arrende al secondo principio della termodinamica, anche l'informazione si disperde. A meno che... oltre a ricevere possa (finchè funzioni) anche trasmettere verso la fonte.
Tutto altamente antiscientifico, so bene  :)
#40
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
16 Marzo 2018, 11:43:18 AM
Se l'Io non sopravvive e si dissolve col corpo fisico dopo la morte, quale effettiva differenza c'è tra la reincarnazione ed il nulla?
#41
Citazione di: jsebastianB il 14 Marzo 2018, 23:52:45 PM
Citazione di: Suttree il 14 Marzo 2018, 16:34:28 PM
Gesù se ne fregava dei costumi, e se c'è qualcosa che davvero odiava era l'ipocrisia. Tutta la sua predicazione ha come bersaglio l'ipocrisia.

In verita' ben prima dell' avvento del Rabbi storico - gli stessi autori dei Libri dei Profeti (siano essi Maggiori che quelli Minori) - hanno sempre rivolto pesanti critiche al corrotto clero, reo di essere indegno nell' espletare le funzioni liturgiche.  

Isaia, per le sue petulanti critiche, fu segato in due - cosi' come Geremia che fu lapidato..ecc..

E' la solita solfa.. da sempre chi detiene il potere (sia politico, religioso,..eccc..) tendera' a "zittire" quello che lui reputa Nocivo !

Il Gesu' della storia non ha fatto altro che seguire quelli che lo hanno Pre-ceduto !

Cosi' era / e cosi' è !!
A parole, si. Ma qualcuno di questi si accompagnava a prostitute? O di fatto negava il sabato? Oppure andava contro Mosè cancellando il ripudio delle mogli? O frustava i cambiamonete del tempio? Oppure salvava adultere? O magari separava stato e Dio? O parificava giudei e pagani?
Poi libero di negare la novità delle azioni. Perchè a parole siam bravi tutti o quasi, ma riconosci i duri che cominciano a giocare quando ti accorgi che le loro azioni seguono le idee.
#42
Gesù se ne fregava dei costumi, e se c'è qualcosa che davvero odiava era l'ipocrisia. Tutta la sua predicazione ha come bersaglio l'ipocrisia.
#43
Sebastian, hai perfettamente ragione... amore, parola che riempie quasi sempre solo la bocca. Ed infatti l'originalità fu nell'applicazione delle parole. Altrimenti sarebbe stato uno dei tanti messia caduti nel dimenticatoio.
Ora, innanzitutto è bene sgombrare il campo dalle ipotesi: è inutile dire "se davvero disse ciò che disse...". O si parte dal fatto che la narrazione delle sue parole riportata dai vangeli è autentica (lasciando alla fede certi episodi) oppure è inutile discutere. Tu dici: disse veramente di essere figlio di Dio? Gesù lo disse talmente tante volte che il vero miracolo secondo me fu che arrivò a 33 anni  :D Cosa poi possa significare questa filiazione non ne ho la più pallida idea. Ad ogni modo, tentare di sminuire la novità portata da quest'uomo a mio modo di vedere ha davvero poco senso.
#44
L'originalità nella predicazione ci fu. Per provarla basterebbe la reazione suscitata nei sacerdoti, e non solo. Che non fu solo per la bestemmia inaudita di proclamarsi di fatto Dio (davvero una follia atroce per la società in cui viveva), ma anche nel porre l'uomo davanti alla legge (per compierla). Fu un ribaltamento totale, che si nota nelle azioni più che nelle parole. Il sabato, le donne, i bambini, l'adultera, le prostitute, i peccatori, i cambiavalute. E soprattutto il primato dell'amore su tutto il resto, nemici e pagani compresi.
E gli stessi rabbini anche oggi affermano con forza che si allontanò decisamente dalla Torah. Definire il tutto una minestra riscaldata è a dir poco riduttivo.
#45
Direi che la terza ipotesi fa paura a tutti, credenti o no. Ai primi perchè, in particolare nel vangelo di Matteo, fa ben capire che non basta la sola fede ma contano soprattutto gli atti per avere la speranza di salvarsi. E questi atti non è che siano particolarmente ben visti e praticati dalla stragrande maggioranza di chi si dice tiepidamente cristiano. Molto meglio, per quasi tutti, frequentare distrattamente la messa, e elargire, quando va bene, qualche elemosina. Non dico però che tutti i cristiani siano così, ci sono lodevolissime eccezioni, in cui alle parole si accompagnano le azioni.
Ai secondi , che te lo dico a fare... se fosse vero che Gesù era chi diceva di essere, cosa succederebbe dopo? L'unica speranza per me sarebbe appellarmi alla clemenza della corte  :)


Sugli esempi che porti, c'è da dire che sono certamente folli in quanto copie di un originale, non c'è trilemma di Lewis per loro, al massimo un dilemma tra follia e bugia.
 Gesù non può essere assimilato a loro neppure come analogia, in quanto (folle o meno) fu l'originale. Riprese molte idee del VT, ma la sua visione d'insieme fu indubbiamente originale.
Per quanto riguarda l'attendibilità di fondo dei vangeli, basterebbe pensare che tra i tanti imbarazzanti passaggi, non fu cancellato quello appunto della Parusia, che sarebbe avvenuta con diversi testimoni di allora ancora in vita. Nè altri non meno imbarazzanti. Io tendo a pensare che (viste anche le recenti datazioni decisamente più antiche di quelle supposte fino a poco tempo fa) siano verosimili nella narrazione. Poi ovviamente chi ha fede troverà testimonianza anche della loro parte trascendente.