Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - bobmax

#31
Citazione di: Eutidemo il 21 Settembre 2024, 12:16:02 PM
ad esempio, dopo sei o sette volte che è uscito il "nero" alla "roulette", sebbene la pallina "non abbia memoria" e quindi possa senz'altro uscire ancora  il "nero", tuttavia è più "probabile" che esca il "rosso".


No, la probabilità è sempre la stessa.

La probabilità è diversa prima che sei o sette volte è uscito il nero
#32
Eutidemo, nel caso D il principe dona 100 fiorini al filosofo perché ha predetto in verità che gli avrebbe donato 100 fiorini.
Dove è la verità della predizione, nel momento in cui il principe la verifica per poi donare i 100 fiorini?
Visto che diventa vera solo dopo essere verificata vera?

È un cortocircuito logico.

Presente anche nella tua soluzione.

Che si può solo provare a nascondere, come predire fiorini non donati epperò sì, ma la fallacia resta.

PS
Viste le passate esperienze, non mi aspetto di convincerti.
Sono intervenuto solo per le illogicità manifeste.
Mi fermo qui.
#33
Se predíco con "verità" tu farai D.
Ma tu farai D soltanto se io lo avrò prima predetto. In nessun altro caso tu farai D.

Se predíco B o C non sarà mai verità. In quanto non possono avvenire: se veri risulterebbe D.

Se invece predíco come verità A, A non può avvenire perché in tal caso dovrebbe invece avvenire D. Ma se avviene D, la predizione è falsa e dovrebbe allora avvenire A. Ma allora la predizione A è vera... Avanti nel loop.

L'unica possibilità è perciò predire D.
Che tuttavia non può essere predetto vero, perché significa: predire in verità ciò che è vero soltanto "dopo" che è vero.
#34
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
19 Settembre 2024, 14:16:57 PM
Citazione di: anthonyi il 19 Settembre 2024, 04:28:17 AME' questo che io non riesco a concepire, ne capire, ne accettare.
Una delle principali caratteristiche del maligno é quella di sedurre, di far apparire bello il male, di ingannare. È la menzogna che conduce all'inferno.


Ritengo di comprendere i motivi della tua perplessità e del tuo rifiuto.
Ma ti assicuro che ciò dipende da un fraintendimento.
Perché non vi è nessuno che ti condanni all'inferno, se non te stesso.

Infatti non si va all'inferno per il male commesso di per sé, bensì per il riconoscimento di questo male.
Il malvagio non va all'inferno semplicemente perché malvagio, ma solo quando diventa consapevole della propria malvagità e ne ha orrore!

Questa consapevolezza poi agisce su di noi sempre più in profondità, fino a causare, si spera, la metamorfosi.

Difatti di persone bugiarde, cattive, ve ne è a iosa. E non sembrano per nulla in crisi. Probabilmente non hanno neppure una volta assaggiato l'inferno.

Guarda un Putin, non si può mai esserne certi, ma mi sembra davvero difficile che abiti l'inferno.
E pure qui, le assurdità che vengono scritte con sprezzo sia del bene e sia della verità, non mostrano forse la mancanza di una pur minima consapevolezza della propria cattiveria?

Un'altra peculiarità dell'inferno è che una volta entrati non è possibile tornare indietro.

Perché?
Perché io non tornerei mai indietro a quando me ne stavo allegramente fuori?

Perché dove sono ora, cioè all'inferno, è la Verità.
E nulla vale quanto la Verità.

PS
Interessante il nostro scambio di vedute, che permette di chiarire, anche a me stesso, un aspetto fondamentale della esistenza.
L'inferno è il passaggio necessario che fa sì che la vita abbia un senso.
Un passaggio che nulla assicura abbia una lieta conclusione.
Ma è il tesoro nel campo, nulla vale quanto la Verità.
Grazie
#35
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
18 Settembre 2024, 22:40:10 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Settembre 2024, 19:04:23 PMConfesso di avere spesso difficoltà a comprendere il senso di quello che scrivi.
Mi sono interessato al tuo post perché l'ho visto affine alla concezione psichica e interiore che ho degli argomenti spirituali.
Magari l'inferno può essere anche circondato dal bene, solo che chi ci sta non ha la capacità di vederlo e di comprenderlo, non capisce cosa sia l'amore, e quindi non può rimpiangerlo.
Si é all'inferno perché, oltre ad aver trascurato l'amore, si é nutrito l'odio. Poi certo ci saranno anche tante situazioni a metà, situazioni nelle quali l'anima riesce a rimpiangere l'amore trascurato, e allora ecco il purgatorio, l'opportunità di recuperare.
Sono comunque convinto che l'inferno non sia, e non possa essere, una prigione. Ci sta chi vuole starci, chi non accetta di mettere in contraddittorio le parti del suo essere incompatibili con l'amore.

È proprio quando incomincio a vedere e  comprendere veramente l'amore, che mi ritrovo all'inferno.
Finalmente comprendo!
Ma è troppo tardi.

Inoltre non è la comprensione a modificare il mio agire.
Neppure ora che qualcosa comprendo.
Perché agisco per ciò che sono, non per ciò che conosco.
E così inizio a odiarmi.

Sì, non sono in una prigione.
Semplicemente odio me stesso.
Un me stesso che non è ciò che, lo vedo sempre più chiaramente, dovrebbe invece essere.

La Verità conduce all'inferno.
Ma la Verità può "forse" pure farlo svanire.

Dal non essere all'Essere.
#36
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
18 Settembre 2024, 17:53:48 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Settembre 2024, 17:30:29 PMEri partito bene, bobmax, poi però cadi in questa negativizzazione. Chi percepisce la verità, certamente percepisce l'inferno, ma non per questo ci finisce dentro. L'inferno è un luogo buio, isolato, privo di una vita di comunità, non può insegnare nulla.
Chi AMA la verità, quella interiore, come quella universale, non può che andare dall'altra parte, e ci va proprio perchè AMA la verità, in quello che qualcuno ha definito il Regno delle Anime, dove appunto le anime si relazionano tra loro, andando avanti nella strada della ricerca della verità.

L'inferno non è affatto un luogo buio, isolato, privo di vita in comunità. Tutt'altro.
L'inferno è viceversa circondato dalla bellezza e dall'amore.
Quell'amore che, stando all'inferno, capisco ormai di aver trascurato ingiustamente.

Perché ogni creatura è degna d'amore.
Ma ho negato questo amore.
Questo è il motivo per cui sono all'inferno.

All'inferno il Bene è certissimo!
Ce l'hai davanti.
Non vi è più alcun dubbio.

Solo che... lo hai perduto per sempre.

PS
Ho l'impressione, Anthony, che tu stia interpretando erroneamente ciò che scrivo. Così come altre volte, voli basso.
Evita la malizia e guarda senza pregiudizi.

Sì... vi è il rischio di andare all'inferno.
#37
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
18 Settembre 2024, 16:29:44 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Settembre 2024, 14:35:16 PMMa siamo sicuri che questa esperienza sia necessaria? Io non credo.
Io penso che la percezione del bene e del male, è quindi dell'inferno e del paradiso sia già dentro di noi, e che la religione serva solo a ricordarcelo.
Un po' come la poesia, più in generale l'arte, che evoca percezioni e sensazioni dentro di noi, cioé le risveglia dallo stato inconscio in cui sono sopite.

Sono anch'io convinto che l'etica sia già dentro di noi.
D'altronde dove altro mai potrebbe essere?
Il bene e il male non sono tali perché lo dice qualcun'altro.
Solo io, in perfetta solitudine, posso stabilire cosa è bene e cosa è male.

La religione, la filosofia, qualsiasi autorità, non sono in grado di forzare il mio giudizio.
Neppure Dio stesso, se comparisse e mi dicesse che una cosa è bene, mentre per me non lo è, potrebbe convincermi.

In ballo vi è sempre la Verità.
Che non conosco del tutto, ma che è dentro di me. Dove altro potrebbe essere?

Ma cosa significa "dentro di me"?

Non può che significare che è me stesso.
Cioè io sono necessariamente la Verità.
Verità = Essere

Tuttavia vado all'inferno...
Come mai?

Vado all'inferno in quanto constato di non essere ciò che dovrei essere.

Ma chi constata la mia colpa e perciò mi condanna all'inferno?

La Verità, cioè l'Essere, ciò che veramente sono.
#38
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
18 Settembre 2024, 14:23:37 PM
Occorre poi considerare la peculiarità dell'inferno, che lo rende prezioso più di ogni altra possibile esperienza.
Perché solo una volta all'inferno l'uomo smette di perdersi in pensieri fatui.

Ora ha ben chiaro quanto sia assurdo chiedersi il perché dell'etica.
Ora che l'Assoluto è certissimo!

Prima, quando ancora non aveva provato l'inferno, viveva inconsapevole di se stesso. Sragionava sul bene e sul male, considerandoli meri epifenomeni del mondo fisico.
Era cioè in sostanza un pre-adamitico. E soprattutto un pre-caino.

Dopo, ogni dubbio è ormai dissolto!
Dio è certo, sebbene perduto per sempre.

Come osserva Margherita Porete, l'uomo è al sicuro soltanto in due luoghi: il paradiso e l'inferno.

Mi devo accontentare dell'inferno...
#39
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
17 Settembre 2024, 16:41:40 PM
Vi sono ulteriori aspetti da approfondire riguardo all'inferno. Inteso come luogo di espiazione eterna per i peccati commessi (la sofferenza per carestie, uccisioni, ecc... non c'entra nulla con l'argomento che è stato aperto).

Una volta chiarito che all'inferno mi ci condanno io, in perfetta autonomia, posso constatare come questa mia condanna si riproponga sempre più frequentemente col passare del tempo.
Le occasioni per riscontrare una mia colpa si moltiplicano. Basta un niente, una idea, un fatto che richiamino eventi anche lontani, per sollevare subitanea la condanna.
La condanna all'inferno è infatti continuamente ripetuta, ogni volta che appare la verità di una mia colpa.
Non importa se grave, gravissima o veniale, è sufficiente che colpa sia.

Perciò all'inferno è un continuo andare.
Poi però si torna, si potrebbe obiettare...
Non proprio, diciamo che si continua a vivere, e si continua pure a peccare. Ma pian piano non si è più quelli di prima. Perché si vede sempre più chiaramente il proprio stato reale: un non essere.
Io sono un non essere, perché non sono ciò che dovrei essere. E non lo potrò essere mai: è troppo tardi.

Un'altra caratteristica dell'inferno, una volta che lo si frequenta assiduamente, è che vi sono solo io.
Cioè nessun altro può davvero meritare l'inferno. Perché per quel poco che vedo, in realtà, è innocente.
Ne intravedo infatti i condizionamenti, la sua non libertà. E seppure non so tutto di lui, mi sembra evidente che non possa essere colpevole al punto di meritarsi l'inferno.
Mentre nel mio caso non vi è alcuna giustificazione, nessuna attenuante, in quanto avrei potuto non peccare.

Una situazione logicamente paradossale. Ma qui la logica nulla può. Ciò che comanda è la brama di Verità.

Sono convinto che sia impossibile lasciare l'inferno. E vi ci si sprofondi sempre più.
Tuttavia ritengo pure che tutto ciò abbia comunque uno scopo.

Cioè dall'inferno non si può uscire, ma l'inferno stesso può svanire assieme a me stesso.
La forgia dell'inferno deve avere infatti lo scopo di annullare l'io.
Raggiunto lo scopo, scompare l'inferno.

Nulla volere, nulla credere, nulla sperare, questo è ciò che deve avvenire.

E allora, Dio entrerà in me, vorrà al posto mio.
#40
"Entro stasera non mi darai alcun fiorino"
#41
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
16 Settembre 2024, 17:52:40 PM
In effetti l'idea dell'inferno, in quanto luogo eterno di sofferenza dopo la morte, è alquanto inverosimile. È incongruente con la ragione stessa che fa postulare la sua esistenza: il Bene.
Se Dio, il Bene assoluto, è, come può condannarti ad una dannazione eterna?

Ma questa è una idea distorta dell'inferno. Che è un luogo senz'altro esistente, senza però che si debba attendere l'aldilà per andarci.
Perché l'inferno è accessibile qui e ora. È infatti un luogo reale, più reale della stessa realtà fisica, è un luogo dell'anima.
E non vi è nessuno che ti condanni all'inferno, sei solo tu che decidi di andarvi. Per la semplice ragione che così è giusto.

Ritengo che la ricerca della Verità implichi necessariamente di andare all'inferno.
È la inevitabile conseguenza della evoluzione spirituale. Che mi porta man mano davanti al Bene.
Il Bene diventa sempre più luminoso, importante, fondamentale, proprio quando è perduto per sempre.

L'inferno è il riconoscimento di aver perso la preziosa, unica occasione offerta dalla vita di seguire il Bene.

Sono colpevole di aver negato amore.
E a questo punto, se voglio la Verità, sono perduto per sempre.
Il male commesso se ne sta incastonato in quel momento che fu, non posso più cancellarlo, è per sempre.

#42
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il mondo dei sogni
15 Settembre 2024, 21:55:50 PM
Citazione di: Visechi il 15 Settembre 2024, 21:39:47 PMMi dovrò far carico dei terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, tsunami, maremoti. Perciò, assolvendo Dio, a lui domanderò perdono.

Sì, l'inferno.

Sebbene forse infine sarai perdonato.
Ma non saprai quando.

Dio ama se stesso.
#43
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il mondo dei sogni
15 Settembre 2024, 19:53:18 PM
Citazione di: Visechi il 15 Settembre 2024, 19:18:44 PMDio deve aver mangiato peperonata per fare sogni così distopico... più che un sogno, l'incubo divino.

Se oltre al rifiuto, ti coglie la compassione per questo mondo dolente, perché non incominciare a chiederti chi sei tu?

Non sei forse tu, proprio tu, all'origine di tutte la cose?
#44
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il mondo dei sogni
15 Settembre 2024, 18:24:28 PM
I sogni mostrano la nostra capacità, embrionale, di creare mondi.

Suggeriscono come questo nostro mondo non sia anch'esso che un sogno, il sogno di Dio.
#45
Se poi non si ha una chiara idea di cosa l'etica sia, allora non resta che cercare la Verità.
Il che vuol dire una lotta continua alla contraddizione, soprattutto la propria.
Senza cioè mai adagiarsi sul proprio pressappochismo.

Pure la lettura dell'Etica di Spinoza può essere d'aiuto.
Così come i dialoghi di Platone o i sermoni di Meister Eckhart. Insomma la filosofia. Poiché la Storia è soprattutto quella del pensiero umano.

Se viceversa proprio non si vede la profonda relazione tra Etica e Storia, nell'attesa che chissà qualcosa cambi... buona chiacchierata.