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Messaggi - ricercatore

#31
Credo che i riti e le preghiere siano un tentativo per tenere "sotto controllo" quello che non è sotto il nostro controllo e che ci crea dentro un'ansia enorme.
Nelle situazioni critiche dove non abbiamo alcun potere di intervento (malattie, carestie, miserie, etc.) , la preghiera è forse l'arma più efficace contro questa sensazione di impotenza: rivolgendoci alla Divinità (offrendole sacrifici, doni, voti,...) in qualche modo trasformiamo parzialmente quella "tensione nervosa" in azione.
E questo ci fa stare meglio.

Per la mia visione attuale (mi definisco un ateo credente), credo che la preghiera abbia un grande valore se la si vede come un gesto di apertura nei confronti della Vita e di tutto ciò che verrà.
Quel "sia fatta la Tua Volontà" è fondamentale per coltivare quest'attitudine di apertura: accetto tutto ciò che la Vita mi metterà davanti, sia quello che considero buono, sia quello che considero cattivo.
Non credo in Dio, perciò non credo che ci sia un'entità dotata di volontà ed intenzione che muove i fili dell'Universo.
Credo che la Vita sia un Mistero e che questo Mistero vada contemplato.
Questa è la preghiera.
#32
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
12 Marzo 2023, 12:37:47 PM
@Phil
Mi immagino che un giorno possa diventare un'Autorità, l'incarnazione tecnologica del Grande Padre (archetipo che detiene la conoscenza in un certo ambito).
Penso che ciò avverrà quando sarà sviluppata una sorta di proto-coscienza (cosa che ancora non è presente, per fortuna!?) in grado di giudicare-valutare le informazioni contenute nel suo stesso database.
Sono d'accordo con te che la parte "calda" - per fortuna - è una nostra esigenza profonda e pertanto non potrà mai essere minacciata la ricerca di una relazione con l'Altro.

@bobmax:
Dimmi se ho capito bene: chi è interessato a mettersi in gioco (=entrare in relazione) lo farà indipendentemente dall'Algoritmo.
Il problema non è tanto nello Strumento, ma in ciò che c'è a monte: questa apatia nascosta da perbenismo.
Non è anche questo però un "effetto collaterale" della Tecnologia che ci insegna a "voler piacere" per ottenere in cambio la nostra dose quotidiana di dopamina? (i like)

@Jean / J4Y:
In queste ultime settimane ci ho giocato un po' e mi sono "abituato" allo strumento, di conseguenza quell'inquietudine è diminuita.
Oggi ChatGPT3 ha una bella mappa di associazioni alla quale accediamo tramite un linguaggio naturale: la cosa incredibile è che "ti capisce", converte quella richiesta in "query" e ritorna un'aggregazione di risultati in forma comprensibile.
Un domani ("ChatGPT50") potrebbe avere un organo aggiuntivo in grado di osservare-valutare-correggere le sue stesse risposte, sviluppando così una sorta di "coscienza": questo sarà davvero inquietante.
#33
Tematiche Spirituali / Re: Distacco
21 Dicembre 2022, 12:30:04 PM
Citazione di: bobmax il 21 Dicembre 2022, 09:39:03 AMRiguardo alla citazione di Ratzinger, dipende se con Dio si intende un ente oppure il Bene assoluto.

Nel primo caso è proprio perdendo Dio che l'uomo ritrova se stesso.
" Prego Dio che mi liberi da Dio" invoca Meister Eckhart.

Ma nel secondo caso l'uomo rimane non essere.


"Se incontri il Buddha per la strada uccidilo!"
#34
Scienza e Tecnologia / Chat GPT
21 Dicembre 2022, 12:28:15 PM
Nelle ultime settimane ha fatto molto parlare di sé un progetto chiamato "Chat GPT" realizzato dall'azienda Open AI.
Questa "Chat GPT" è un'intelligenza artificiale, addestrata con dati aggiornati fino al 2021, simile a Siri, Alexa, Google Assistant, Cortana ma è superiore a queste di almeno un'ordine di grandezza.

Si può provare gratuitamente (basta iscriversi al sito) e sono certo che vi stupirà, come ha stupito a me.
Se non volete iscrivervi, basta cercare su Youtube e troverete molte persone che ci stanno giocando.

Pensavo a come nei prossimi anni questo strumento possa diventare un Oracolo, un'entità alla quale chiedere qualsiasi cosa: informazioni, consigli, ispirazioni.

In passato il giovane chiedeva al vecchio informazioni, consigli, ispirazioni.
Oltre ad ottenere ciò che desiderava sapere, si creava una relazione.
C'era un arricchimento sia nel giovane sia nel vecchio.
C'era l'Altro.

Già oggi, senza ChatGPT, mi rendo conto che quando ho bisogno non ricorro all'Altro, ma all'Algoritmo.
L'Altro non c'è, sono chiuso autisticamente nel mio mondo, solo con lo Strumento.

Non ho una domanda specifica da porvi, volevo soltanto esternare la mia inquietudine e sapere il vostro punto di vista in merito a ciò.
#35
Citazione di: viator il 08 Dicembre 2022, 19:23:47 PMSalve. Riflessione :


  • Il politeismo è fede-convinzione che induce al fatalismo. Il fedele ha a che fare con una quasi sempre mostruosa burocrazia teologica, in cui esistono deità troppo numerose e litigiose, le quali si occupano di ogni minuto aspetto della vita e dei destini. Meglio lasciar fare agli dei, e quel che deve essere sarà.


  • Lo spiritualismo è atteggiamento-convinzione che tende a rifuggire dall'affermazione della esistenza di uno o più deità, preferendo privilegiare il trascendentalismo. Esso sembra proprio che voglia occuparsi essenzialmente di una visione non teistica, ma che che si esprima concentrandosi su valori etici e filosofici di specie metafisica e fondati sulla sensibilità personale assai più che su dogmi dottrinali.


  • Il monoteismo (le tre grandi religioni, cristianesimo, ebraismo, islamismo) sembra proprio fatto apposta per accentarsi sul fanatismo. Richiamandosi alla assolutezza di un unico un Dio, esso inevitabilmente accentua la negazione quanto più – appunto - possibilmente assoluta di ogni e qualsiasi alternativa (arrivando spesso a perseguire e perseguitare ogni genere di dubbiosità dottrinale e gerarchica ed essendo (sempre il monoteismo) costantemente tentato ad ergersi in teocrazia (forse la storia passata e presente ci dice qualcosa in proposito).


Riflessioni vostre ?. Saluti.

Ritorno nuovamente alle scimmie.
Quando abbiamo mangiato la Mela e la coscienza si è affacciata, abbiamo iniziato a notare cosa succedeva fuori e dentro di noi.

Il politeismo è una prima interpretazione del Mondo.
Accadono cose, a volte belle, a volte brutte.
Dentro di me sento delle cose, a volte belle, a volte brutte.
Devono dunque esserci degli esseri superiori che spingono oggetti, animali e persone da una parte o dall'altra.
C'è dunque una lotta tra gli dei che è in realtà una lotta psichica interiore.

Nella pratica - riportandolo all'oggi - è come quando l'azienda per cui lavoro mi offre una promozione se sono disposto a trasferirmi all'estero.
Se accetto ho più soldi, ma meno tempo e meno possibilità di stare in famiglia.
Se non accetto ho meno soldi e meno prestigio, ma più tempo per me e la mia famiglia.
Vincerà il dio della carriera o il dio della famiglia?

La lotta psichica interiore si risolve eleggendo il più forte tra tutti gli dèi: il Dio degli dei, il più potente, il più saggio, il più giusto.
Ecco il monoteismo: la sintesi delle migliori qualità che in centinaia e centinaia di anni abbiamo sperimentato e riassunto, l'esito finale della lotta tra gli dèi.

Riportandola all'oggi: chi è il mio dio? quale è il valore per me più importante di tutti? quello che mi fa prendere tutte le decisioni?

Lo spiritualismo è la corrente che mi porta sulla strada della consapevolezza: non devo credere in nessun racconto, in nessuna storia, in nessuna mitologia. Posso osservare me stesso (ciò che accade in me) e il mondo (ciò che accade fuori di me).
#36
Concordo con voi.

Entrambe sono motivate, ma mentre per la tristezza la causa è chiara, per la depressione la questione è molto più profonda.

A parte casi patologici gravi, penso che la depressione sia messaggera di un qualcosa che necessita di essere approfondito.

"Rendi conscio l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino." (Carl Gustav Jung.)
#37
Tematiche Spirituali / Re: Distacco
13 Dicembre 2022, 11:53:08 AM
Citazione di: Socrate78 il 11 Dicembre 2022, 19:07:11 PMSecondo me state dicendo un sacco di sciocchezze logiche, come si fa a distaccarsi dalla volontà? Nemmeno un'isola deserta si può, perché si deve sopravvivere, quindi si deve VOLERE. Anche se io decidessi di non volere più, farei comunque una scelta, quindi non mi distaccherei mai dalla mia volontà pur credendo di averlo fatto! Quindi paradossalmente anche scegliere di non volere significa fare un atto di volontà.  Oltretutto chi l'ha detto che non esiste alcun Io? Soltanto perché gli scienziati non sono riusciti a vedere e a percepire dove l'Io ha sede ciò non significa che esso non esista, anzi, l'esistenza dell'Io secondo me rappresenta una verità immediata di cui si ha certezza per intuizione, e la conoscenza per intuizione rappresenta un grado di verità superiore a quello che si ha per ragionamento mediato. A mio avviso l'Io coincide con l'anima, mentre invece è semmai l'EGO ad essere negativo, l'Ego è quella parte dell'Io in cui hanno sede i desideri più egoistici e meschini, quindi è l'EGO che bisogna semmai tenere a bada e tacitare, non l'Io che invece ci fa essere persone.


Ok, dunque non sei libero di "volere" o "non volere".
Puoi solo "volere" e non puoi "non volere".
Quindi non sono libero davvero di scegliere: ho raggiunto il mio limite.

E' un po' come l'essere spontaneo o non spontaneo.
Anche quando non sono spontaneo in realtà sono spontaneo.
Non decido io: mi viene spotaneo non essere spontaneo.

Dunque in realtà mi è impossibile non essere spontaneo, come mi è impossibile non volere.

Per me è l'avere questa consapevolezza il vero Distacco.

Parentesi evoluzionistica.
Noi deriviamo dalle scimmie, a quanto pare.
Osservando gli animali vediamo come loro agiscano e basta, senza sapere cosa stanno facendo (mangiano, bevono, si riproducono, muoiono)
Anche noi eravamo così, agivamo senza sapere cosa stavamo facendo, passeggiavamo nel giardino dell'Eden così come oggi ancora passeggiano gatti, cani e uccellini.
Poi abbiamo mangiato la Mela proibita e ci siamo svegliati: ci siamo accorti di quello che stavamo facendo.
E abbiamo iniziato a "volere", senza più possibilità di "non volere".

Tuttavia la consapevolezza ci fa ritornare a passeggio con Dio nel giardino dell'Eden.


Dunque:
- senza coscienza (animali) -> non c'è libero arbitrio
- con la coscienza (uomini) -> pare esserci il libero arbitrio
- con la coscienza della coscienza (buddha) -> rimetto le cose a posto e mi rendo conto che non c'è libero arbitrio
#38
Citazione di: anthonyi il 25 Agosto 2022, 18:55:41 PME perché poco compatibili? Sono vie consequenziali indirizzate a differenti livelli di coscienza, come dici tu, appunto, la coscienza del bambino è quella della persona matura.
Anche in termini storici possiamo considerare la via della morale che caratterizza l'ebraismo che viene rinnovata dalla via della liberazione di Gesù. Poi certo nella chiesa trovi sia l'una che l'altra visto che ha a che fare con soggetti di tipo differente.

La tua obiezione mi sembra corretta: le due vie sono vie consequenziali.

La mia percezione di "incompatibilità" è data dal fatto che le due vie sono in carico ad una stessa entità (la Chiesa), che è più proiettata verso la via della morale, lasciando davvero poco spazio alla via di liberazione.

Se penso alla Chiesa, penso infatti al dogma, al peccato, ai comandamenti: è qualcosa di granitico, rigido, protettivo.
Se penso a Gesù, penso invece al fatto che il Figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo.
#39
Tematiche Culturali e Sociali / Re: cicap...
25 Agosto 2022, 18:12:40 PM
Citazione di: anthonyi il 20 Agosto 2022, 07:57:25 AMAl limite questo dimostra che non ci sono persone interessate al denaro che hanno il controllo sul paranormale, non certo che il paranormale non esiste.
Ricordo che era l'82 del secolo scorso, e io leggevo in un libro che interpretava le profezie di Nostradamus, che ci sarebbe stata una importante rivoluzione, una caduta delle bandiere rosse, realizzatasi senza spargimento di sangue, entro il 1999, ed effettivamente così é avvenuto 7 anni dopo. Il riferimento poi al 1999 é interessante, perché é una delle pochissime date presenti nelle centurie di Nostradamus, dove lui parla dell'avvento di un re del terrore. Pensandoci, il 1999 é l'anno in cui Putin va al governo in Russia.

Quante però delle profezie di Nostradamus NON si sono avverate?

E' un po' come la questione dei miracoli, su cui spesso si è pronunciato lo stesso CICAP.
Guardiamo sempre il numeratore, ma non il denominatore.
Ci sono state X guarigioni a Lourdes, ma quanti sono stati quelli che NON sono guariti?
E quanti sono quelli che sono guariti ma che non hanno pregato?

@hystoricum: anche io la vedo come te, nel dubbio meglio stare alla larga da certe cose.
Tuttavia ho lo stesso dubbio di sopra: quante altre volte Piero Angela è stato male nella sua vita?

Molte volte correliamo dei fatti che sono tra loro semplicemente casuali, questo perché abbiamo innata in noi la capacità di creare storie, ma soprattutto il Caso non ha nulla da insegnarci e lo detestiamo profondamente.
Ammettere che sia il Caso infatti, ci toglie potere, ci fa rimanere in una pozza di impotenza.
Meglio allora trovare una Causa.

Penso sia questo alla base della magia, della scaramanzia, della superstizione.
Non accetto il fatto che esista un mondo Ignoto, Incontrollabile, Misterioso: mi fa troppa paura, mi mette troppa ansia.
Allora voglio controllare tutto, voglio prevedere tutto, voglio avere il potere di piegare la realtà come dico io.
E allora mi invento che se spezzo delle corna di muflone in direzione NORD-EST in una notte di luna piena, allora le cose mi andranno bene.

Il bello è che talvolta questa cosa funziona.
Se ci credo davvero faccio sì che la profezia si autorealizzi.
Sono talmente convinto che le cose mi andranno bene (oppure male) che le cose andranno davvero bene (oppure male).
E io avrò creato la correlazione tra le corna di muflone in direzione NORD-EST nella notte di luna piena e la fortuna che ho avuto.
#40
Citazione di: Socrate78 il 17 Agosto 2022, 09:20:55 AMNella religione cristiana vi è il precetto che recita di amare il prossimo, tuttavia a me sembra che questo amore venga IMPOSTO dalla religione cristiana stessa, tuttavia a ben guardare si tratta di qualcosa di assurdo, come di una violenza al cuore umano. Essendo l'amore un sentimento, dire "devi amare" non ha senso, perché io posso anche non provare assolutamente questi sentimenti verso l'umanità e quindi non mi pare giusto che venga imposto a tutti, senza tener conto delle disposizioni della persona. Una persona che ad esempio ha visto nel prossimo cattiveria, egoismo, manipolazione, ovviamente non è disposta ad amare l'umanità e non è giusto forzarla in tal senso, oppure sbaglio? Trovate anche voi molto "fastidiosa" questa tendenza del Cristianesimo ad imporre sentimenti e stati d'animo, anche se sono socialmente utili?

Sono d'accordo con te.
L'errore del cristianesimo - a mio avviso - sta nel voler perseguire contemporaneamente due vie poco compatibili:
- la via della morale, rivolta al Bambino, affinché si comporti in modo adeguato e possa stare in una Civiltà pacifica
- la via della liberazione, rivolta all'Adulto, affinché possa prendersi la responsabilità della sua Vita e trasportare il peso che la libertà porta con sé, essere presente al 100%

Per il mio modo di vedere le cose, Gesù è sintonizzato sulla 2°, sul superamento della Legge e sull'assunzione della responsabilità in modo attivo, mentre la Chiesa è maggiormente sintonizzata sulla 1°, sul contenimento del Caos in favore dell'Ordine.

Il tuo post mi ha fatto venire in mente le parole di Jung:

Il "tu devi", pertanto è una specie di prigione in cui le persone si attengono a una determinata norma, ma pensano in continuazione: "Se potessi liberarmi di quella norma, Dio solo lo sa quel che farei!". Non sapranno mai che cosa farebbero, se fossero liberi.
Senza libertà non c'è moralità, non può sussistere una decisione morale. C'è moralità solo quando sei in grado di scegliere, e se sei costretto, non sei in grado di scegliere.
#41
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
24 Maggio 2022, 19:00:51 PM
Citazione di: bobmax il 20 Maggio 2022, 09:51:48 AMVorrei ringraziare Ivo Nardi per avermi offerto la preziosa opportunità di partecipare a questo forum. Il mantenerlo attivo nonostante tutto mostra una dedizione ammirevole.

Grazie pure ai moderatori, che con impegno hanno mantenuto il dialogo nei limiti della decenza.

L'inutilità di partecipare è tuttavia, a mio parere, ormai arci evidente.

Un saluto.
Ciao bobmax, voglio manifestarti il mio dispiacere per questa tua scelta.
Trovo il tuo pensiero stimolante così come le tue risposte che sempre impreziosiscono le discussioni.

Pur rispettando la tua decisione, sono convinto che la tua missione qui non sia ancora terminata.
#42
@InVerno
Hai collegato benissimo!
Mi piace molto il lavoro e il pensiero di J.Peterson, trovo le sue lezioni davvero interessanti e ricche.
Sono rimasto affascinato anche dal lavoro di J.Campbell (L'Eroe dai Mille Volti), un libro (sempre junghiano) che fa una comparazione tra i miti (e religioni) di tutto il mondo ricavando gli elementi comuni.
Non è possibile pretendere una "scientificità" ovviamente, ma leggere quei testi con lo strumento psicoanalitico consente di estrapolare materiale molto prezioso per la crescita dell'Uomo.

La Parrocchia Laica è un'utopia, me ne rendo conto.
Tuttavia - dietro ai 280 caratteri - c'è molto altro che necessita di essere soddisfatto.
Osservando le persone intorno a me mi sembra di percepire, sotto lo strato superficiale, un bisogno di parlare e confrontarsi su certe tematiche.
Non so se è solo una mia proiezione, ma quando si toccano certe tematiche (legate alla crescita personale, spirituale, al (non)senso...) vedo occhi accendersi.

@Ipazia
I creatori di nuovi valori sono silenziosi e non fanno clamore.
Nella mia follia delirante, mi immagino Parrocchie fisiche, nei quartieri e nei paesi, dove sedersi in cerchio (tipo alcolisti anonimi) e dove un moderatore (il "parroco" laico laureato in psicologia o filosofia) possa proporre dei temi e possa coordinare il dibattito.
Gruppi divisi per età e saggiamente amalgamati.
Oltre ad essere uno strumento di crescita spirituale e personale, sarebbe un ottimo modo per fare comunità, per ripristinare quel senso di appartenenza ad un qualcosa, tipico di quando eravamo scimmie nei villaggi e probabilmente ci sentivamo molto meno soli.
E' un sogno e una fantasticheria, ma chissà.

PS: non so se sei una scrittrice professionista, ma hai un modo di scrivere davvero meraviglioso, resto a bocca aperta ogni volta.

@daniele22
E' il motivo per cui auspicherei quanto riportavo nel primo post.
"Dio" è una parola che può tradursi come "ciò che per l'Uomo è il Bene massimo in termini di gerarchia di valori"; non parliamo dunque di Enti Superiori, angeli, demoni, etc.
Percepisco la necessità di "ritornare" a parlare di certi argomenti (quelli tipicamente religiosi) ma con un linguaggio diverso.

Su Youtube, non a caso, spopolano molto i "guru" della crescita personale: la maggior parte di dubbia qualità, altri fortunatamente di livello più alto.
#43
@InVerno
Concordo: da questo punto di vista è impossibile essere atei, senza un "Dio" la Civiltà non è possibile.
Quello che io auspico, tuttavia, è credo sulla stessa linea di @Alberto Knox: io vorrei che si parlasse proprio della Bibbia, delle storie al suo interno, che sono storie di crescita personale e spirituale di un certo livello (collaudate e testate per centinaia di anni).
Parlo delle più emblematiche e significative del Vecchio Testamento (Genesi, Caino e Abele, Torre di Babele,...) e quasi tutto quello che c'è nei Vangeli.

@Ipazia
Da una lettura più laica, "dai a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare" sta a significare un po' il contrario: non mischiare il Potere con il materiale dello Spirito umano.
Gesù ribalta la gerarchia del potere militare-patriarcale: tutti gli uomini sono uguali dinanzi a "Dio".
E' il mattone base che oggi ci ha portato a parlare di parità e di diritti umani.
Che poi la Chiesa abbia fatto tutt'altro, questa è un altra storia.
Ma la bontà del messaggio dei Vangeli non può pagare le colpe delle Chiese.

@baylham
Il bello sta proprio qui: discutere sulle interpretazioni e sui significati di quei materiali.
Trovare quali sono le interpretazioni più "funzionanti", sulla base delle esperienze e delle conoscenze di oggi.
Pensa che bello sarebbe avere "Parrocchie laiche" dove dibattere di queste tematiche.

@Alberto Knox
Il Vecchio Testamento presenta un "Dio" più coerente con la realtà: dispensatore di benedizioni o maledizioni terribili. Non è forse questo quello che accade anche oggi? (pandemie e guerre, ricchezze e benessere)
Ci sono fortune e sfortune, da ateo direi dettate dal Caso.
Il Caso è più simile al Dio del Vecchio Testamento.
Il Nuovo Testamento cambia tutto e dice: affronta la vita come se tutto fosse una benedizione.
Questo è lo Spirito dell'Eroe, lo Spirito del Coraggio, lo Spirito di Fortezza: uno Spirito che ti predispone meglio ad affrontare la vita, nel bene e nel male.

#44
Citazione di: Alberto Knox il 22 Maggio 2022, 20:52:33 PMci sono varie deduzioni , una di esse è la parabola dei talenti , come la retifichiamo, perchè a uno viene dato tot talenti e ad altri meno? per fare un esempio.

La parabola dei talenti è una delle mie preferite, forse perché l'ho vissuta nel mio piccolo (sotto ti dico perché).

Osservando la realtà oggi (in famiglia, negli ambienti di lavoro, nella società) ci sono persone più capaci e persone meno capaci, è un dato di fatto.
Ciò che la parabola ci dice - probabilmente - è che per essere felici non conta il grado di capacità, ma conta il fatto di rispondere all'appello della vita: non nascondersi, non ritirarsi, non rimanere chiuso.




Riporto la mia esperienza personale.
Sono rimasto chiuso in me stesso per molti anni; tra "fare" e "non fare" ho preferito "non fare" per non rischiare di fallire, per paura di sbagliare e fondamentalmente per paura dell'ignoto.
Psicologicamente non sono stato affatto bene: il Padrone della vigna, vedendomi che avevo seppellito il mio talento sotto terra per paura, mi ha punito.
Da qualche tempo sto cercando di cambiare, di espormi ed aprirmi andando verso l'ignoto: ho sempre paura, ma sto facendo dei piccoli passi avanti.
Psicologicamente mi sento molto meglio: il Padrone della vigna, vedendomi che ho fatto fruttare quel singolo talento mi ha premiato.
#45
@Jacopus
Pur non essendo lo stesso concetto, ci sono dei "valori" che se violati comportano inevitabilmente decadimento, miseria e morte.
Sono dei limiti che abbiamo scoperto sulla nostra pelle (storia dell'umanità); non è stato alcun "Dio" a suggerirli o rivelarli.
Quel "Dio" è semmai la coscienza, quel meccanismo di feedback che spesse volte appare come una vocina: forse è quella la "voce di Dio", la voce della nostra auto-consapevolezza che ci fa dedurre cosa è bene e cosa è male.

Per il resto sono completamente d'accordo con te.