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Messaggi - Dario

#31
come dimostri l'esistenza di qualcosa di indefinibile? Dovresti dare un esempio, ma per farlo dovresti definirlo e quindi non puoi fare l'esempio. Possiamo accettare l'esistenza di qualcosa senza esempi?
#32
Percorsi ed Esperienze / Re: Meditazione sottrattiva
22 Agosto 2023, 22:29:42 PM
Si certo, è un corso di meditazione che si può fare online da casa comodamente c'è sempre un insegnante per 4 volte al giorno tutti i giorni e ci si può connettere su Zoom e fare meditazione guidata tutti insieme. Molto del pensiero di questo corso è racchiuso in questo libro

https://amzn.to/45ytuKo

Il metodo di meditazione è "segreto", io ho frequentato per un anno e mezzo e ho notato dei miglioramenti, ma giustamente non sono ancora arrivato in fondo al percorso perchè ho meditato per troppo poco tempo. Il metodo è incentrato sull'eliminare la falsa mente del sé in modo da "riconnettersi" con il vero Sé. Per farlo vanno eliminate le immagini false che la mente accumula "scattando foto" al mondo.

Ci sono dei video che spiegano queste cose meglio di me.

https://youtube.com/playlist?list=PLfexibd1A0tNUsaPLqUUoMiqKwO9c7Ogq
#33
Percorsi ed Esperienze / Meditazione sottrattiva
22 Agosto 2023, 19:43:58 PM
Io sto provando questo tipo di meditazione, si tratta di un percorso dove alla fine si trova l'illuminazione. Vi tengo aggiornati è un anno e mezzo che medito per ora mi manca ancora un pò per arrivare alla fine. Se funziona lo scriverò qui :)
#34
Citazione di: Eutidemo il 24 Giugno 2023, 13:17:07 PM
La "psicosi persecutoria delirante" è una patologia psichiatrica molto grave; ma non è affatto così rara come si potrebbe pensare,  perchè colpisce fino al 3% della popolazione, senza distinzione di sesso o di età.
Attenzione, dove hai preso questo dato? secondo me non è aggiornato. Inoltre soffrire psicosi persecutoria non implica automaticamente il denudarsi. Per quanto riguarda li fenomeno del denudamento credo che la percentuale sia piccolissima. Non è che il 3% delle persone si denuda.. Non ho trovato un dato sulle psicosi, ma la % di schizofrenici è dell'1%. Degli schizofrenici solo una parte sarà con psicosi persecutoria. Quindi in realtà la % di persecutori deliranti dovrebbe essere minore dell'1% e di questi a loro volta solo una percentuale piccolissima è denudante... questo ci suggerisce che ogni vittima trovata nuda, dovrebbe essere investigata primariamente come omicidio. Il comportamento bizzarro rilevato da eventuali testimoni non dovrebbe essere indice di alcunché. In primis la persona può essere stata drogata, in seconda battuta può benissimo essere subentrata una psicosi (che spiegherebbe l'eloquio disorganizzato) prima che la persona venisse ammazzata. Se poi l'assassino è uno stalker lo stress che causa nella vittima essere perseguitata può causare una psicosi.
#35
Citazione di: bobmax il 22 Agosto 2023, 18:53:52 PMUn altro ancora: Dio
Personificazione di una forza universale che può influenzare tutto l'universo. Mi hai fatto tutti esempi di cose definibili a meno che ci sia dietro una volontà di abbandonare la definizione. Per questo mi chiedo se forse l'unica cosa indefinibile sia l'indefinibile stesso? E su questo mi piacerebbe ragionare, magari insieme raggiungiamo la conclusione che non può esistere l'indefinibile

Citazione di: Alberto Knox il 22 Agosto 2023, 18:44:07 PMNon penso che il Tao sia una meta da raggiungere, esso stesso è il sentiero, la via, il percorso. Piu che una definizione etimologica della parola è più utile conoscere il concetto centrale del taoismo.
Be sarebbe anche quel concetto una definizione. Per questo non credo che il Tao sia inconoscibile, ma che questa inconoscibilità sia una presa di posizione "a priori". La mente umana ragiona per simboli, e poi converte i simboli in parole. Un simbolo può essere rilevato da una particolare attivazione di neuroni tramite risonanza magnetica. Quindi se il Tao è stato conosciuto da qualcuno, egli lo ha necessariamente convertito in simbolo, pertanto poteva esprimerlo a parole. Oppure possiamo concludere che il Tao in realtà non sia stato conosciuto da nessuno e in tal caso non ha senso nemmeno arrovellarsi su tale concetto.
#36
Per quanto riguarda il lavoro di traduzione di Biglino, c'è un video di Roberto Mercardini che tratta egregiamente il lavoro di traduzione controllandolo a sua volta, io non mi sono mai trovato d'accordo con Biglino perché mi è sempre sembrata una forzatura della lettura la sua. Ma se guardi il video di Mercadini, ti fai a tua volta un'idea sull'accuratezza della traduzione.

Io penso che il concetto di Divinità e Alieni siano culturalmente intercambiabili in quanto entrambi sono archetipi generati dall'inconscio. Se ci pensiamo un attimo una divinità o un alieno sono due entità di complessità incredibile, quindi un incontro con esse dovrebbe essere vissuto come l'incontro con una persona molto colta e interessante. Invece ne diamo descrizioni allucinate perchè è l'inconscio a generarli. Ti posso dire tranquillamente che nessuno è stato a contatto con Dio o Alieni, e nessuno li ha visti perché chiunque racconta le esperienze di questi incontri si adegua a credenze archetipiche.

Nella storia umana ci sono già stati gli incontri con gli Alieni. Sono stati gli incontri con le tribù indigene di varie locazioni sparse per la terra, e noi ovviamente eravamo gli alieni con la tecnologia (e le malattie): un incontro con gli Alieni o con Dio dovrebbe essere sfaccetato e complesso, non archetipico.
In poche parole chi inventa le religioni, gli alieni e le divinità dovrebbe ispirarsi alle testimonianze degli indigeni quando hanno incontrato noi per generare racconti verosimili per lo meno, cosa che invece non capita. Non si sforzano nemmeno di raccontare storie che escono dagli archetipi. Eppure come ci si sente a incontrare un alieno lo possono ad esempio raccontare gli indiani d'America quando hanno incontrato noi.

Altri esempi di archetipi sono l'uomo nell'armadio e il mostro sotto il letto. Sai già che sono falsi perchè è proprio la forma di pensiero fatta in un certo modo a dircelo. Quando si presenta un pensiero fatto in un certo modo ti dovrebbe suonare il campanello di allarme "Guarda che vengo dall'inconscio". Jung identificava così le psicosi, erano archetipiche.

Per quanto riguarda le descrizioni che hai dato delle tecnologie può trattarsi di una coincidenza, si tratta di descrizioni fortemente archetipiche (la presenza del numero due, la morte, posso andare avanti all'infinito), inoltre non mi quadra la presenza di 2 poli, in internet trovi video di armi ad elettricità statica (coil gun) e non hanno 2 estremità, bensì una. E poi perché un'entità aliena dovrebbe costruire un generatore mortale, una macchina che ha il solo scopo di uccidere chi si avvicina e poi farla trasportare in giro? Sarebbe una stranezza, un desiderio curioso, un inutile orpello.
#37
Offirò una risposta laterale al quesito "Come mai Dio per perdonare richiede il pentimento".

Io sto studiando una nuova religione, si dice che il paradiso è a portata di mano e si può raggiungere mentre si è in vita, il pentimento consisterebbe nel meditare per eliminare il falso sé. In questo caso il paradiso può essere raggiunto solo tramite la meditazione quindi ci si pente del falso sé per eliminarlo. Meditando con una particolare tecnica quindi si può raggiungere il Nirvana, il paradiso. E' possibile quindi raggiungere il paradiso in vita se ci si pente. Secondo questa interpretazione la domanda può essere ridotta ad un "come mai devo camminare per salire in cima alla montagna". La risposta è che per salire in cima alla montagna bisogna camminare. Il pentimento non diventa più una precondizione, ma la strada da seguire. Così come procurarsi cibo è la strada da seguire per mangiare. Sempre secondo questa interpretazione siamo tutti peccatori perchè abbiamo un Falso Sé e il perdono è a portata di tutti, basta meditare. Pentirsi è seguire la strada che porta alla montagna. Invece di essere dispiaciuti per l'azione compiuta, si è dispiaciuti per aver vissuto nel Falso Sé.
#38
Buongiorno a tutti, di recente mi sono interessato di Taoismo, e volevo sapere se è possibile secondo voi avere un concetto che sfugge a ogni definizione come può essere il concetto di Tao.
Ovviamente parto dall'ipotesi che la mente crea rappresentazioni che non possono riflettere completamente il reale, ne tanto meno possono riflettere il reale le definizioni che di esso ne diamo. Tuttavia anche se la realtà tende a sfuggirci tra le dita noi ne possiamo dare una miriade di definizioni (ad es. cos'è un bicchiere o una forchetta etc.). Poi c'è il concetto di Tao

"Il Tao di cui si può parlare, non è il tao eterno"

Tutti i Taoisti esperti, rifuggono dal tentare di dare una definizione di cosa sia il Tao, e mi chiedevo se filosoficamente questo ha senso o se è solo una posizione presa da loro per mantenere la sacralità di tale concetto. Non volevo concetrare il discorso sul Taoismo ma sull'eventualità che qualcosa davvero possa sfuggire a ogni definizione. Anche perchè nel momento in cui non hai una definizione di Tao come fai a capire se hai raggiunto il Tao?