Casualmente ,Umano troppo umano , sto finendo di studiarlo(insieme a Metafisica di Aristotele). Viene scritto da Nietzsche fra il 1874-77, nel periodo in cui romperà l'amicizia con Wagner. Viene scritto soprattutto a Sorrento.
E' un momento di solitudine dove viene evocato in alcuni aforismi lo "spirito libero".
Nella prima parte, intitolata "Delle prime ed ultime cose", l'argomento è la filosofia metafisica di cui Nietzsche è contrario. Sono aforismi, a mio dire, poco esplicativi, anche perché una filosofia soprattutto come la metafisica non può essere argomentata per aforismi, per "battute", manca l'articolazione logica argomentativa per poter fare filosofia.
Nietzsche è convinto che la modernità porterà allo scetticismo , poiché ritine irrazionale l'intellettualismo del pensiero umano. Dal momento in cui l'uomo interpreta, rappresenta la natura, il mondo, le cose, la realtà , la verità non può essere il modello interpretativo rappresentato ,è solo una somma di errori dell'intelletto. Scrive: " Ad un mondo che non è nostra rappresentazione, le leggi dei numeri sono completamente inapplicabili: esse hanno soltanto valore nel mondo degli uomini.
Scrive: "Non il mondo come cosa in sé, ma il mondo come rappresentazione (cioè come errore) è così ricco di significato ,profondo, meraviglioso, e porta nel suo grembo la felicità e l'infelicità. Questo risultato conduce ad una filosofia di negazione logica del mondo: la quale del resto può tanto bene unirsi ad una affermazione pratica del mondo quanto al suo contrario."
Scrive: " Non esiste nell'uomo un impulso verso qualche cosa o contro qualche cosa senza un sentimento di volere ciò che ci avvantaggia e di ripugnanza da ciò che ci danneggia, un impulso che non si accompagni ad una specie di valutazione, fatta per mezzo della conoscenza , sul valore della meta. Noi siamo a priori illogici e quindi creature ingiuste e possiamo riconoscere ciò: è questa una delle maggiori e più insolubili disarmonie dell'esistenza.
Scrive: " Nessuno è responsabile dei suoi atti , nessuno della sua natura; giudicare equivale ad essere ingiusti. Ciò vale anche quando l'individuo giudica se stesso. Questa proposizione è chiara come la luce del sole e tuttavia ognuno preferisce qui indietreggiare nell'ombra e nella contro verità: per paura delle conseguenze."
E scrive ancora: " La bestia che c'è in noi vuole essere ingannata: la morale è una menzogna necessaria ad impedire che noi veniamo sbranati dalla bestia. Senza gli errori che consistono nelle ammissioni della morale, l'uomo sarebbe rimasto bestia."
Altri aforismi a mio parere interessanti delle prime parti:
"La ragione per cui il potente è riconoscente è questa. Il suo benefattore ha, per così dire, col suo beneficio violata la sfera del potente e si è introdotta in essa: ora, in compenso, il potente viola la sfera del benefattore mediante l'atto della riconoscenza. E' questa una più mite forma della vendetta."
"L'infelice prova una specie di piacere in questo sentimento di superiorità, che apporta alla sua coscienza l'attestato di compassione."
"Molti uomini hanno tanto desiderio della società: essa dà loro il sentimento della loro forza."
"La cattiveria e la benevolenza sono un potente mezzo di eccitazione della vita."
"Non esiste un'eterna giustizia."
"Si sbaglierà di rado se si ricondurranno le azioni estreme alla vanità, le mediocri all'abitudine e le meschine alla paura."
Il mio parere è che Nietzsche sia contraddittorio come pensatore. Bene. bene nel senso che forse è propria questa la verità della condizione umana nel mondo . Il suo modo di scrivere è un miscuglio fra ragione e sentimento, non è un argomentatore logico ,poichè ha rifiutato la ragione umana, l'intellezione, come strumento di verità, è più un esteta.
E' un momento di solitudine dove viene evocato in alcuni aforismi lo "spirito libero".
Nella prima parte, intitolata "Delle prime ed ultime cose", l'argomento è la filosofia metafisica di cui Nietzsche è contrario. Sono aforismi, a mio dire, poco esplicativi, anche perché una filosofia soprattutto come la metafisica non può essere argomentata per aforismi, per "battute", manca l'articolazione logica argomentativa per poter fare filosofia.
Nietzsche è convinto che la modernità porterà allo scetticismo , poiché ritine irrazionale l'intellettualismo del pensiero umano. Dal momento in cui l'uomo interpreta, rappresenta la natura, il mondo, le cose, la realtà , la verità non può essere il modello interpretativo rappresentato ,è solo una somma di errori dell'intelletto. Scrive: " Ad un mondo che non è nostra rappresentazione, le leggi dei numeri sono completamente inapplicabili: esse hanno soltanto valore nel mondo degli uomini.
Scrive: "Non il mondo come cosa in sé, ma il mondo come rappresentazione (cioè come errore) è così ricco di significato ,profondo, meraviglioso, e porta nel suo grembo la felicità e l'infelicità. Questo risultato conduce ad una filosofia di negazione logica del mondo: la quale del resto può tanto bene unirsi ad una affermazione pratica del mondo quanto al suo contrario."
Scrive: " Non esiste nell'uomo un impulso verso qualche cosa o contro qualche cosa senza un sentimento di volere ciò che ci avvantaggia e di ripugnanza da ciò che ci danneggia, un impulso che non si accompagni ad una specie di valutazione, fatta per mezzo della conoscenza , sul valore della meta. Noi siamo a priori illogici e quindi creature ingiuste e possiamo riconoscere ciò: è questa una delle maggiori e più insolubili disarmonie dell'esistenza.
Scrive: " Nessuno è responsabile dei suoi atti , nessuno della sua natura; giudicare equivale ad essere ingiusti. Ciò vale anche quando l'individuo giudica se stesso. Questa proposizione è chiara come la luce del sole e tuttavia ognuno preferisce qui indietreggiare nell'ombra e nella contro verità: per paura delle conseguenze."
E scrive ancora: " La bestia che c'è in noi vuole essere ingannata: la morale è una menzogna necessaria ad impedire che noi veniamo sbranati dalla bestia. Senza gli errori che consistono nelle ammissioni della morale, l'uomo sarebbe rimasto bestia."
Altri aforismi a mio parere interessanti delle prime parti:
"La ragione per cui il potente è riconoscente è questa. Il suo benefattore ha, per così dire, col suo beneficio violata la sfera del potente e si è introdotta in essa: ora, in compenso, il potente viola la sfera del benefattore mediante l'atto della riconoscenza. E' questa una più mite forma della vendetta."
"L'infelice prova una specie di piacere in questo sentimento di superiorità, che apporta alla sua coscienza l'attestato di compassione."
"Molti uomini hanno tanto desiderio della società: essa dà loro il sentimento della loro forza."
"La cattiveria e la benevolenza sono un potente mezzo di eccitazione della vita."
"Non esiste un'eterna giustizia."
"Si sbaglierà di rado se si ricondurranno le azioni estreme alla vanità, le mediocri all'abitudine e le meschine alla paura."
Il mio parere è che Nietzsche sia contraddittorio come pensatore. Bene. bene nel senso che forse è propria questa la verità della condizione umana nel mondo . Il suo modo di scrivere è un miscuglio fra ragione e sentimento, non è un argomentatore logico ,poichè ha rifiutato la ragione umana, l'intellezione, come strumento di verità, è più un esteta.