Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - verdeidea

#31
Riflessioni sull'Arte / Re:Poesie modificate...
04 Settembre 2016, 18:36:21 PM
E a proposito di sera . . .      (Chiedo venia a Foscolo e Leopardi)





Forse perché della fatal quiete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
Oh sera!

E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei...

Così tra questa immensità si annega il pensier mio:

Questo è il mondo?
Questi i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi?
Questa la sorte delle umane genti?

... E  intanto fugge  questo reo tempo!

E mentre guardo la tua pace
Si risveglia ancor
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.






#32
Attualità / Re:Burkina
03 Settembre 2016, 11:02:23 AM
Ecco, Galli Della Loggia, Nicola Panebianco, questo è RAGIONARE. Questi sono gli intellettuali, usano cioè l'intelletto basato sulla cultura, tenendo quanto più ampio possibile la capacità oggettiva di considerare e valutare. E questa è la conquista della nostra cultura, della cultura occidentale. L'altra conquista della nostra cultura è la libertà e la sensibilità che, affinché vengano mantenute su un livello di civiltà e non vengano degradate occorre che siano sempre sostenute dall'intelletto, dalla saggezza.
Molti giovani di oggi non ragionano in maniera oggettiva e valida, ma si lasciano trasportare dal pensiero dominante con scarse capacità critiche (vedasi i giovani dei centri sociali).
Ci stiamo talmente abituando a non ragionare più che ci è sfuggito di rilevare che il Burkini sarebbe espressione delle proprie scelte SE le donne maomettane fossero davvero libere da ogni condizionamento e scegliere di conseguenza di indossarlo o indossare il bikini, se indossare il telo o no. Ma se fossero finalmente libere da ogni condizionamento, avrebbero motivo di indossare il burqa o altro abbigliamento simile? Se tutti i maomettani avessero la libertà assoluta di scegliere la propria religione o se essere ateo senza subire alcuna conseguenza negativa, quanti sarebbero i musulmani? (Anche se in realtà stavo per aggiungere al mio precedente post che accetterei il burkini solo nel momento in cui anche nei paesi islamici consentissero la massima libertà non solo alle occidentali ma pure alle stesse donne del luogo di vestirsi come meglio credono, di indossare il bikini).
Ripeto e ribadisco, (e ci sarebbe da aprire un nuovo filone per argomentare su tutti gli aspetti negativi del multiculturalismo.)Il problema principale che crea tutti gli altri problemi è la società multiculturale che non consente l'integrazione ma permette che nuove ingiustizie e inciviltà si radicano in paesi dove inciviltà e ingiustizie erano state se non eliminate del tutto, di certo ridotte al minimo. Questo porta ad un'altra conseguenza negativa, che la società siffatta rimane per troppo tempo bloccata nelle sue contraddizioni e quindi non  consente alle altre culture di emanciparsi facilmente  perché ogni comunità presente sullo stesso territorio a maggior ragione si chiude in sé stessa per difendere la propria identità. Inoltre c'è il problema della inconciliabilità  della loro visione del mondo e della società con le nostre leggi, le nostre sensibilità.
Ecco, Galli Della Loggia parla di integrazione, ma siamo tutti coscienti che questi NON vogliono affatto integrarsi ma, lo hanno anche detto spudoratamente in tv, vogliono "purificarci", cioè vogliono cambiarci, vogliono farci simili, anzi, uguali a loro. Vi piacerebbe essere uguali a loro? A me no, affatto. Ci rendiamo conto allora in quale labirinto ci stiamo infilando? Nel senso che sarà sempre più difficile governare una società così fatta.

#33
Attualità / Re:Burkina
03 Settembre 2016, 01:05:23 AM
Ma non hai detto dove caspita vivi, Gibran. Mi rendo benissimo conto di come scrivo, come mi sto rendendo conto che, di fatti, sei presuntuoso e maleducato. Le mie opinioni sono comunque  lette e valutate come ognuno crede opportuno e a seconda della propria cultura, ideologia e, soprattutto, della propria intelligenza. Penso che chi legge si sia fatta un'idea negativa più di te che di me. E, a proposito di linearità nel ragionamento, vedo che stai dando i numeri: n 14, n 15,  Ma come caspita dialoghi? Non ci ho capito niente. Vuoi avere per forza ragione e non accetti le osservazioni degli altri. Brutto segno. Non ho espresso nessuna opinione di pancia. Uso la ragione e difendo la mia sensibilità, e credo che il rispetto non debba mai mancare. Se sono ospite di una persona mi comporto nei suoi confronti con tutto il riguardo possibile e mi adeguo alle regole di casa sua, non mi permetto di girare vestita in un certo modo sapendo che il mio abbigliamento non è conforme al suo modo di vivere, alla sua educazione e alla sua mentalità. Di conseguenza anche la persona che mi ospita gradirà il mio comportamento e userà verso di me altrettanto rispetto. Se così non fosse, avrebbe tutto il diritto di cacciarmi di casa. Il rispetto bisogna guadagnarselo, non lo si guadagna con l'arroganza, specie se ti trovi in un ambiente estraneo.Se poi ci sono degli italiani che queste elementari norme sociali non le capiscono o non ne danno valore e difendono anche l'indifendibile, magari per ideologia,  beh, è un loro problema. Non sono io che devo preoccuparmi della sensibilità della maomettana in Italia, me ne preoccupo io per prima se mi vado in un paese islamico, per educazione e riguardo, ma nel mio Paese è la maomettana (e il suo padrone) che per prima deve sentire il dovere o almeno la delicatezza di rispettare la mia sensibilità. Mai sentito parlare di reciprocità? Se non capite più questi argomenti o non vi interessa che gli altri abbiano rispetto di noi, allora davvero siamo completamente rincretiniti.  Purtroppo io dico le cose in maniera schietta e poco diplomatica, specialmente in questi argomenti perché già c'è troppa bontà, troppo senso di sopportazione, troppa arrendevolezza, remissività e rassegnazione. Non ho nessuna causa da sostenere. La mia discussione è su un piano razionale anche se mi esprimo in maniera colorita, evidentemente sono ancora viva, a differenza di molti altri che pensano di stare già in un cimitero.Finché c'è il coraggio di inquietarsi, c'è libertà.
Per quanto riguarda il bikini, avevo precisato che in quegli anni ancora non si usava, proprio per sottolineare l'assurdità del tuo racconto. Forse vivi in Sicilia? Per fortuna io no. Col due pezzi che si usava allora in Italia (non parliamo delle spiagge famose per i ricchi tipo quelle francesi dove si lanciavano le mode più ardite) molto casto, mi pare impossibile che si sia chiamato addirittura il carabiniere.
Lo dico perché ricordo benissimo i racconti di mia madre, nonna ecc. che all.epoca indossavano un normale costume intero ma vedevano i due pezzi indossati dalle giovanissime (parlo degli anni fine 50 e tutti i 60.Poi il due pezzi negli anni 70  era già diventato il bikini ini ini.  Ma figurati! Se già nel 64 fu lanciata la minigonna!
Ma per favore! Il nostro senso del pudore era simile a quello delle popolazioni maomettano odierne? Spero tu lo stia dicendo per pura diplomazia. Tutto ciò che riguarda il mondo musulmano è un problema molto serio. Anche il belfagor e il burkini in quanto sono il segno esteriore della schiavitù della donna, fatta schiava dall'uomo e fatta schiava di sé stessa. Nel mondo maomettano questo è spudoratamente ed oltraggiosamente ancora molto reale ed evidente.
#34
Attualità / Re:Burkina
02 Settembre 2016, 18:02:20 PM
Ho cancellato la battuta sul ghetto, anche perché mi ero dimenticata di aggiungere la faccina per sottolineare che voleva essere solo una battuta, come dire "ma dove vivi"? Spero non ti sia offeso.
Comunque, non per essere pignola, ma negli anni 58, 60 non esisteva ancora il bikini, c'era il normale "due pezzi", molto meno succinto del bikini.
#35
Attualità / Re:Burkina
02 Settembre 2016, 16:24:59 PM
Gibran, ma in quale luogo vivi? Non ho  girato tutta l.Italia ma essendo meridionale conosco bene usi e costumi del Sud o comunque dello mia regione e della mia città. No, la mia famiglia non è blasonata né appartiene all'alta borghesia. Il tuo ink non fa che confermare quello che ho detto. Neppure il costume dell'Ottocento è paragonabile alla cretinata del burkini. E nessun pazzo pensò di coprire pure la testa. Insomma, invece di fissati con me perché non pensi all.'idiozie scritte da Gasacchino?Ma penso che stia scherzando perché è evidente la totale banalità del burkini, oggi e in Occidente. Il problema vero è l'assurdità  del multiculturalismo che provoca queste  spiacevoli  contraddizioni quando non conflitti. Certo, ognuno è libero di fare quello che vuole ma, appunto, a casa propria. Ognuno nel paese proprio, che gli è più consono. Io sono italiana e vivo in Italia, un paese che non ha e non vuole avere nulla a che fare con l'islam che grazie alle sante e benedette Crociate ci siamo tolti definitivamente dalle scatole. È mi dà tremendamente fastidio vedere una  belfagor o una burkina, offendono la mia sensibilità di donna occidentale e la mia dignità di donna. Ognuno deve vivere coi propri simili riguardo alla religione, gli usi, i costumi, le tradizioni, la visione del mondo, la politica. SIAMO TROPPO DIVERSI, e io non ci sto a farmi prendere per i fondelli da questa gente che si crede padrona in casa nostra. Quando anche nel resto del mondo e specialmente nei paesi musulmani anche noi occidentali saremo del tutto liberi di fare ciò che vogliamo e vestire come meglio crediamo, allora, forse, ne possiamo parlare. Non è né odio né razzismo.
#36
Attualità / Re:Burkina
02 Settembre 2016, 13:53:35 PM
Non è che ti sei inventato tutto, ti sei confuso. Probabilmente nei paesini dell'interno era meno diffusa la moda di andare al mare ( ma parliamo di un periodo storico che va molto oltre 50 anni fa) e all'epoca c'era comunque un abbigliamento più morigerato in tutto, le scollature che mostravano il seno non si usavano più da un pezzo. Insomma, la nostra storia è diversa anche nel pudore. Come si dice: non mischiamo frutto e scorze.
#37
Attualità / Re:Burkina
02 Settembre 2016, 12:05:29 PM
Gibran, non si tratta di onore o disonore, si tratta di non dire falsità o inesattezze. Che l'usanza della balneazione sia abbastanza recente questo lo sappiamo, ma che nel sud Italia fino a 50 o anche 80  anni fa si andava al mare vestiti è una falsità, al limite, c'era chi ci andava vestito perché non intendeva prendere il sole o, molto più probabilmente, perché aveva paura di farsi il bagno, perché non sapeva nuotare, in generale non c'era un tabù nello spogliarsi, perlomeno non tra i più giovani, era soltanto diverso l.'approccio con la spiaggia, non ci si sentiva obbligati a spogliarsi e c'era chi si accontentava di una semplice passeggiata. All'epoca (ma anche fino a pochi decenni fa) erano molte le persone che non sapevano neanche nuotare. Quindi il confronto con le burkine musulmane non regge.
#38
Attualità / Re:Migranti
02 Settembre 2016, 11:28:21 AM
Donquixquote, il  pressapochismo è tuo e non capisco perché scrivete a vanvera, così, tanto per riempire di post  un filone. È una tua interpretazione. Non ho detto che la giustizia è una virtù teologale, ma mi riferivo alla relazione che c'è tra la giustizia e la carità pure appartenendo la prima alle virtù cardinali e la seconda alle teologali. Ho detto che la pratica della carità viene dopo quella della giustizia in ordine alla loro intrinseca relazione. Le virtù teologali sono dette tali perché appartengono alla sfera divina e avvicinano l'uomo a Dio. Quindi sono il massimo che una persona credente può esprimere. Ma prima di arrivare a questo livello supremo del perfetto fedele occorre aver compiuto gli altri livelli che sono appunto le cosiddette virtù cardinali. Non per niente sono dette "cardinali" , cioè sono le colonne portanti su cui si basa la persona che desidera essere e comportarsi da buon Cristiano.  Se non sei capace di essere giusto, di praticare la giustizia, non ha molto senso la carità, è un'ipocrisia. Giustizia e carità si basano sulle relazioni con il prossimo, la prima si può sintetizzare nel dare ciò che è dovuto, nel dare all'altro ciò che è suo, la seconda invece si basa nel dare all'altro ciò che è nostro. La carità supera la giustizia ma non la distrugge, anzi la esige.
Buona giornata
#39
Attualità / Re:Burkina
02 Settembre 2016, 00:00:38 AM
Citazione da Gibran: "Del resto anche nei paesi del sud italia dove io abito, fino ad una cinquantina di anni fa nessuno andava al mare, o se ci andavano restavano vestiti."

Oh, ma che stai a di'? Non ti ci mettere pure tu adesso...  >:(
Anche io abito al Sud e non ho mai sentito una sciocchezza del genere.
Le mie nonne ed altre parenti anziane del Sud mi hanno sempre raccontato delle loro belle gite al mare in normale costume da bagno intero e amavano farsi delle belle nuotate al largo oppure si divertivano a remare sulla barca prestata loro da amici o conoscenti e, una mia antenata in particolare, si dilettava nei tuffi dal trampolino più alto di uno stabilimento balneare. Allora il costume da bagno era di lana!! Sulle bellissime spiagge ancora incontaminate degli anni '30, '40, '50, '60... Estremo Sud, tutto sole e mare!
#40
Attualità / Re:Burkina
01 Settembre 2016, 18:06:13 PM
E meno male che sei ateo, bayllam! Scusate, però molti si dichiarano atei, ma pochi lo sono realmente. Molti di voi più che atei sono anticlericali, anti italiani, anti cultura occidentale, multiculturalisti e mondialisti, il che è molto diverso che essere atei e basta. In realtà siete un grosso danno per la nostra Civiltà che bene o male ha saputo elevarsi sulle altre.

L'ateo ha una visione più critica, distaccata, ma razionale della società, non crede all'esistenza di Dio ma non considera le religioni tutte alla stessa stregua, perché le differenze tra le religioni ci sono e sono importanti. L'ateo pur non credendo in nessuna fede religiosa sa discernere e comprende che l'essere umano ha comunque bisogno di credere in qualcosa per cui pensare di eliminare con un colpo di spugna tutte le religioni è alquanto improponibile. Il vero ateo si limita a rilevare il paradosso, le contraddizioni, gli aspetti negativi che impoveriscono e limitano la crescita dell'essere umano a causa degli aspetti negativi delle religioni, non fa il tifo per l'una o per l'altra giusto per contrappeso.
Tu come altri che vi definite atei non siete super partes ma sostenete una religione come contrappeso di un'altra, sostenete in qualche modo l'islam per contrastare il cattolicesimo; questo non è ateismo, è politica, è viltà, è mala fede, è ideologia e pochezza intellettuale.

Citazione da : " Inoltre è bene che ci sia concorrenza tra le religioni e che nessuna di loro sia sostenuta attraverso contributi pubblici e privilegiata, come quella cattolica in Italia a partire dalla Costituzione illiberale in materia."

Concorrenza? Ma roba da matti! Non stiamo mica parlando di partite di calcio, di trasmissioni televisive, di pubblicità. La religione appartiene alle fondamenta della cultura di un Paese, se la sostituisci con un'altra (perché questo accade) si sconvolge tutto e distruggi non solo le cose negative ma anche tutto ciò che di buono ha donato all'umanità. Inoltre qui si parla di islam non di, per esempio, buddismo, l'islam non è neppure considerabile come una religione, e vorresti darle pari dignità? l'islam è una filosofia guerresca basata sulla segregazione sessuale, l'oppressione, la misoginia e il dominio. L'islam non è una vera religione, lo capirebbe anche un bambino. Ma quale ateo ragiona cosi? E' come dire che tutte le bevande sono uguali e non c'è' differenza tra il bere un litro di aranciata e un litro di vino o scolarsi mezzo bottiglia di wisky. Che anche il cattolicesimo abbia espresso il peggio di sé nel passato, questo è dovuto all'essersi istituzionalizzato e divenuto tutt'uno col potere temporale, cosa che non aveva nulla a che vedere col cristianesimo e cosa che è invece fondamentale nell'islam.
Ma voi siete completamente fuori di testa se ragionate così. Una certa ideologia ha tolto a molti l'uso della ragione.
Qualcuno mi ha rimproverato di essere troppo aggressiva nel dialogo con gli utenti, ma non posso farne altrimenti, non è mancanza di rispetto ma indignazione derivante dall'orrore nel leggere certe idee raccapriccianti.


Quanto a maschilismo le altre principali religioni hanno poco di meglio da offrire. In ogni caso i religiosi vantano la loro fede, cioè la loro sottomissione a Dio, per cui non vedo le ragioni di discriminare le donne di religione islamica rispetto alle altre sull'abbigliamento.

Ossignore! C'è da mettersi le mani nei capelli! Tutto questo è pazzesco.  Cioè un ateo mi dice che visto che le religioni vantano la loro sottomissione  a Dio e la sottomissione della donna, lasciamoli fare perché impedire la sottomissione della donna. Roba da matti! E tu saresti un ateo?  o piuttosto un musulmano sotto mentite spoglie?
Il tuo è solo odio anticlericale, null'altro. A parte il fatto che la sottomissione a Dio la vuole l'islam, che poi sarebbe sottomissione all'uomo e a chi comanda. Il cristianesimo non parla di sottomissione. Islam vuol dire sottomissione, Cristo ha reso umano Dio che è sceso tra gli uomini facendosi uomo e lasciandosi mettere in croce. "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno"! In Cristo non c'è neppure vendetta per la propria morte in croce. Ma che stai a farneticare? Attento che c'è il maschilismo nascosto in ogni uomo che vuol essere liberato; fa parte della cultura della prevaricazione sulla donna che ci portiamo dietro da troppo tempo, ma noi non intendiamo cedere ed arretrare, non possiamo buttare via decenni di emancipazione e progresso solo per far spazio ad una pseudo religione barbara e medievale voluta e favorita da una ideologia di sinistra che sta solo procurando disastri a non finire.

Cit."Mi domando se le donne siano sottomesse agli uomini a causa delle principali religioni o se siano le religioni ad essere condizionate da tale sottomissione. Secondo me prevale la seconda ipotesi."
Le donne sono vittime delle religioni che sono sorte sulla cultura patriarcale. D'altronde non è un caso che i fondatori delle religioni siano tutti uomini. Maometto poi era pure collezionista di donne, tra mogli e concubine tra cui una bambina di soli 6 anni. Un conquistatore assassino che trucidò l'ultima comunità ebraica di Medina decapitando personalmente più di 600 uomini. Altro che Hitler!
Ma oggi tra cristianesimo e islam saltano proprio i termini di paragone, c'è' troppo divario. Persino tra islam ed ebraismo non c'è più possibilità di paragone perché gli ebrei hanno saputo reinterpretare e distinguere con intelligenza i dettami della loro fede.

Del resto chi forma le proprie idee sulla base di emozioni e sentimenti non può che finire nella più sciocca contraddizione.

Cit ".Infine agli angosciati antislamici chiedo se conoscono quale sia il numero degli islamici e il tasso di fecondità delle donne islamiche in Italia e in Europa."

Questo tasto davvero mi fa imbestialire. Innanzitutto è l'ennesima dimostrazione che la donna nell'islam è sottomessa, in quanto è considerata una fattrice, un oggetto, un animale da riproduzione e per il piacere sessuale del maschio. Infatti, il maschio, potendo godere di più di una donna a sua disposizione mette più facilmente al mondo dei figli che nel suo paese di origine soffrirebbero quasi la fame, mentre qui vengono a sfruttare il nostro walfare. Se un giorno fossero loro in maggioranza (speriamo che arrivi la fine del mondo prima) e si accorgessero di non poter più mantener il tenore di vita al quale si saranno nel frattempo abituati (grazie a noi), vedrai che limiterebbero le nascite anche loro, magari imponendo la sterilizzazione alle donne.


In Italia dagli anni '60 in poi, con l'avvento del Sessantotto, ma specialmente dagli anni '70 ed 80 si faceva propaganda per limitare le nascite, si fece quasi del terrorismo psicologico per non mettere troppi figli al mondo perché, si diceva, non avrebbero avuto un futuro, che col tempo l'offerta di lavoro sarebbe gradualmente diminuita. Anche per questo si sono ridotte drasticamente le nascite.
Ed oggi mi si viene a rimproverare le donne o le coppie italiane perchè non fanno più figli? Lo sanno gli addormentati pro-islamici quanti italiani sposati hanno un lavoro precario, o quanti rimandano il matrimonio per trovare prima una occupazione? Lo sanno quanti italiani in questi ultimi anni si sono suicidati a causa della mancanza di lavoro?
Forse era da considerare un male esserci emancipati nel desiderare di mettere al mondo figli solo se avrebbero potuto godere di un maggior benessere rispetto alla vita miserabile dei genitori? Ti ricordo che fino agli anni 50 gli italiani figliavano da un minimo di 4 ad un massimo di 10, 12 figli, molti dei quali vivevano nella povertà o nella miseria e con un alto tasso di analfabetismo.
Mi viene in mente in proposito l'episodio del film "Oggi, ieri e domani" con Sophia Loren nella parte di una popolana napoletana che per non finire in carcere mette al mondo una sfilza di figli (fatto realmente accaduto).

Cit.: "I conflitti culturali sono comunque inevitabili in qualunque società, è bene cercare le mediazioni che ne limitino le conseguenze dannose e violente."
Ma piantatela con queste idiozie che non ci crede neppure un imbecille. I conflitti stanno nascendo adesso e saranno sempre più gravi in futuro proprio perché si è voluto il multiculturalismo.
Non esiste mediazione che tenga, è proprio la società multiculturale che è impossibile da realizzare in maniera non conflittuale. Le conseguenze dannose e violente le partorisce inevitabilmente perché le differenze sono troppe e troppo incisive per cui sono inevitabili i rapporti di forza fra i gruppi.

Lo stiamo già vedendo. Nelle periferie statunitensi le lotte di quartiere tra etnie diverse sono all'ordine del giorno. Ma questo accade anche in Francia. Naturalmente i radical-chic, i ricchi e benestanti non sentono il problema da vicino.

Sempre la solita solfa, che non sopporta più nessuno.
#41
Attualità / Re:Burkina
01 Settembre 2016, 00:42:29 AM
Sin da bambini ci insegnano le favole. Le favole hanno un loro recondito significato, hanno il compito di insegnarci una morale. La favola di Cappuccetto Rosso ad esempio ci insegna a stare attenti alle apparenze perché sotto le sembianze di persone  buone o fragili si può nascondere il lupo, cioè la persona furba e poco benevola che intende approfittare della nostra buona fede. Ecco, gli islamici sono così, qui da noi in Occidente si fingono fragili,  minoranza che reclama rispetto e diritti. Diritti che però nei paesi islamici non hanno e non reclamano. Allora c'è da chiedersi qual è il vero islamico, quello che vive nei Paesi islamici o quello che vive in Occidente? A me sembra che siano più integralisti quelli che stanno mettendo radici in Occidente. Ieri leggevo che a New York una società  di tassisti musulmani sta procurando sempre più problemi nel quartiere dove operano perché sempre più spesso gli autisti lasciano l'auto parcheggiata in doppia fila o dove capita durante il giorno per recarsi in Moschea a pregare. Nonostante le rimostranze degli abitanti del luogo, lè autorità non hanno ancora preso provvedimenti. Informandomi anche attraverso testimonianze di chi vive o ha vissuto in Medioriente, pare che nei paesi musulmani queste stranezze non capitano quasi mai. Lo stesso discorso possiamo riferirlo alle amanti del burka e del Burkini. Quale necessità c'è per una donna musulmana che vive in Occidente, che dice di essere e sentirsi libera nonostante i divieti impartiti dalla sua religione, di coprirsi integralmente il corpo su una spiaggia, al mare e sotto il sole? Cosa ne guadagna? Penso che ci rimetta soltanto. Lasciamo stare i motivi estetici, ma prendendo in considerazioni solo i motivi salutari, cosa c'è di più bello, di godibile che lasciare la pelle libera dagli indumenti e farla respirare a contatto diretto con l'aria, con la brezza marina, col sole, con l'acqua del mare? E non ne parliamo poi in piscina. Posso capire che si desideri indossare un costume più casto, che non attiri troppo gli sguardi altrui, ma per questo un normale costume da bagno intero e non troppo scollato andrebbe bene. Al limite si potrebbe rispolverare la moda degli anni  20 o 30 del costume intero col gonnellino. Ma il burkini che copre dalla testa alle caviglie come una tuta da sub mi pare fanatico e pazzesco. È solo desiderio di distinguersi dalle occidentali, quindi è espressione di apartheid.  Secondo un sondaggio americano infatti, gli individui  più razzisti al mondo pare siano gli islamici. È inutile in questo caso appigliarsi alla libertà, perché è risaputo che l'ossessione che gli islamici hanno di coprire il  corpo della donna deriva dal fatto che lo considerano  peccaminoso, e che la donna è considerata un oggetto simile ad un cioccolatino da scartare e gustare solo in privato. Di fatti poi nell'intimità del privato accade di tutto e di più, persino che un padre stupri la propria figlia minorenne o che la doni a chi gli piace. A mio avviso, in Occidente dovremmo abbandonare i governi deboli id inconcludenti e tornare a forme di governo  più autorevoli e decisi, altrimenti finiremo ben presto col perdere la bussola e, in definitiva, perdere tutte le libertà conquistate. La libertà assoluta non appartiene alla democrazia, appartiene all.anarchia, ma anche questa per poterla realizzare con successo occorrerebbe una lunga preparazione  culturale e civica che non abbiamo, e men che meno l'hanno i maomettani, i simpatizzanti di una ideologia inventata da un guerriero sanguinario.

Purtroppo queste sono le assurde contraddizioni e i conflitti che sorgono nella società multiculturale.  Non so quanto durerà ancora il multiculturalismo; sono convinta che in qualche modo tramonterà.
#42
Citazione da Gibran: "Forse se fossi intervenuto prima non saremmo giunti a questo punto."

Forse se fosse intervenuto prima non sarebbe cambiato un bel nulla, caro Gibran.

Sono in questo forum da poco e credo di aver capito la "filosofia" di Jacopus. Non è intervenuto prima perché non avrebbe mai voluto leggere neppure il titolo di questo filone ed è intervenuto alla fine, con quel fare giudicante, da atto finale di un'opera teatrale alla Eduardo De Filippo,  giusto per sigillare la chiusura dell'argomento con un sigillo da radical-chic.

D'altronde il sigillo già posto precedentemente da Paul11: "Ho pensato che questa discussione potesse da una prospettiva religiosa ,ma anche socio culturale , poter dire qualcosa,
Non lo ha detto, pazienza, la vita è fatta di tentativi."
 mi ero presa io  l'ardire di  strapparlo perché mi pareva ingiusto e che fosse stata impedita la conclusione di un pensiero che sembrava filare liscio come l'olio e che, volendo, poteva offrire sì una prospettiva e dire qualcosa di nuovo seppur dirompente.

Mi domando come mai noi tutti, da decenni, siamo bene agguerriti e pronti ad ogni piè sospinto a criticare e rivoltare come un calzino la nostra religione tanto amata, ma anche tanto odiata dagli anticlericali e dai moderni sedicenti atei, per poi chiuderci a riccio, essere presi da un timore nevrotico, da un pudore bigotto non appena si accenna all'islam, "religione" (chiamiamola ancora religione per convenzione) in sostanza molto più assurda e pregna di contraddizioni e di male (e questo nei fatti l'ha dimostrato sempre, non solo oggi). Mah, rimane per me  un mistero se non spiegabile con l'autolesionismo e il masochismo di cui ci siamo ammalati, o meglio, ci hanno fatto ammalare.
Riusciremo a guarire, a salvarci?
Non so, sinceramente mi sembra che la malattia stia ad uno stadio avanzato, che porta al coma e poi eventualmente alla morte. Un po' come un tempo agli ammalati di tifo il medico  diceva: "se passerà la notte, superando la crisi, potrà salvarsi". Il malato grave, il moribondo  in piena crisi e con la febbre molto alta, rivedrà la luce del nuovo giorno?
Qui sono tutti in coma e noi sembriamo due medici rimasti soli nel reparto di rianimazione...  :D
#43
Attualità / Re:Migranti
30 Agosto 2016, 23:10:10 PM
Era mia intenzione continuare coi miei interventi in questo filone e completare le mie osservazioni, ma non avevo abbastanza tempo; ora posso farlo e mi permetto di riprenderlo.



Citazione da Jacopus: "Il crocifisso non e' un gadget e andare a pregare non libera i credenti dai loro impegni religiosi."
Beh ma non sono affari che ti riguardano visto che sei un ateo. Un ateo che insegna come essere cristiani mi sembra una barzelletta.


Citazione da Jacopus: "La prima virtu' teologale e' la carita'."

Per tua informazione la carità viene dopo la giustizia, questo può confermartelo anche il parroco della tua zona. Non ha molto senso la Carità se si disconosce e non si pratica la giustizia. E questo è l'errore di fondo in cui cadono i buonisti e cattocomunisti che credono di impietosire facendo leva sull'ignoranza e sulla dabbenaggine della gente. Prima si assicura ciò che è giusto, poi, se voglio, posso essere caritatevole. La giustizia mi fa sentire obbligato a perseguire ciò che è giusto, la carità non è un dovere, è qualcosa in più, è arbitraria, gratuita.
Se sono un datore di lavoro il mio dovere è dare la giusta ricompensa per il lavoro svolto, nessuno e niente mi fa sentire obbligato ad offrire di più del dovuto. Nel caso dell'immigrazione, anche dal punto di vista della giustizia, non vedo perché dobbiamo sentirci obbligati ad accettarne tanti. Anzi, in tal modo creiamo ingiustizie nei confronti degli italiani.
Se togli agli italiani poveri la possibilità di ottenere un alloggio popolare (nonostante le tasse bene o male pagate se non da chi chiede l'alloggio certamente dai suoi parenti o genitori) perché nel frattempo hai fatto entrare nel paese migliaia di stranieri nullafacenti e nullatenenti a cui non si è in grado di offrire una valida sistemazione e che in nessun modo hanno mai contribuito economicamente al sostegno dello stato sociale e gli garantisci pure la casa e il sostentamento economico per la sfilza di figli che questi si porta appresso, oltre ad aver fatto un torto al cittadino italiano negandogli un SUO sacrosanto diritto, hai anche aumentato la povertà e creato nuova miseria (aumento sia nel numero di persone povere che nel livello di povertà che sfiora la miseria). Questa è INGIUSTIZIA, non carità.  

Citazione da Jacopus: "Il fatto che i migranti vengano in Italia per spolpare l'osso e' una baggianata dalla quale possono trarre vantaggio solo coloro che vogliono davvero il male dell'Italia. Vengono in Italia o perche' sono perseguitati politicamente o perche' vogliono migliorare la loro posizione economica come tutti noi, facendo grandi sacrifici esistenziali"


All'ingresso di un supermercato vicino a casa mia ha messo radici un questuante del Ghana, è lì tutte le sere da almeno tre mesi. Qualcuno gli ha chiesto cosa facesse al suo paese e cosa sperasse di fare in Italia, ad entrambe le domande la sua risposta è stata la stessa: "niente".

Bene, prendiamo l'esempio di un richiedente asilo del Ghana, paese che non ha guerre in corso. Qualche anima bella potrebbe obiettare che lì soffrono la fame ed è giusto che cerchino un futuro migliore.
Dal Sole 24 ore, FACENDO QUALCHE RICERCA, si ricava che uno stipendio medio di un impiegato ganese è di circa 70 € mensili.
La cifra che viene elargita in Italia al gestore dei centri di accoglienza equivale giornalmente alla metà di uno stipendio mensile che, a fine mese, equivale a più di mille euro per ogni profugo, 1000 euro equivalgono dunque a 15 mesi di stipendi in Ghana.

Ora, anziché investire questi soldi in Italia arricchendo e alimentando il business del malaffare e accogliendo profughi dei quali non c'è nessun bisogno, se non quello di incrementare il numero dei questuanti fuori dai negozi, degli assistenti ai parcheggi quando non di peggio, perché non si promuovono iniziative importanti in quei Paesi?
Con l'equivalente di 18000 euro al mese per ogni profugo, quante cose si potrebbero acquistare o costruire in Africa? Infrastrutture, case, scuole, ospedali, medicinali, programmi di vaccinazione e altro.
E non ho messo i costi che derivano dalla vergognosa opera taxi della nostra "Dame della Carità" (ex marina militare).
Investire quei soldi nei loro paesi di origine, vorrebbe dire fare crescere nel benessere future generazioni!
Invece non solo non si pensa minimamente a quelle popolazioni dove c'è veramente gente che muore letteralmente di fame, ma si sviluppa la povertà creando nuova miseria qui da noi.

Continuare a dare soldi ai gestori delle cooperative, agli alberghi ecc. non è utile a nessuno se non a ingrossare le tasche degli affaristi, delle mafie dell'accoglienza...

Poi, se c'è qualche naufragio, si piange e si dice che, in fondo, è colpa nostra!
No, non è colpa nostra. La colpa è di chi continua ad illuderli che da noi si può stare meglio. Gli assassini sono coloro che non fermano quest'esodo. Tutti lupi, travestiti da anime belle.


Le associazioni per l'accoglienza gestite dalle coop ci guadagnano un milione al giorno. Da dove provenga questo fiume di denaro questo non si sa chiaramente. .. di sicuro c'è che se non ci fosse da lucrare qui non sbarcherebbe nessuno.
#44
Attualità / Re:Femminicidi
28 Agosto 2016, 00:36:50 AM
Citazione da Altamarea: "Il mondo resta ad impronta maschile, anche in ambito delle religioni. E l'immaginario può indurre degli uomini a degradare il ruolo e la dignità della donna, specie se sollecitato  anche dalla pubblicità che propone la "femmina-oggetto", compiacente nell'assecondare  i desideri del maschio dominante. "  

Di fatti, lo stavo aggiungendo come causa primaria! Poi mi sono fatta prendere da altri argomenti, ma mi ero riproposta di trattare l'argomento nei mie interventi successivi.
Noi donne soffriamo ancora della visione maschilista della società. Una società che è ancora a predomino maschile, persino società più avanzate come quella occidentale ed italiana. Anche se da noi le leggi dello Stato tendono sempre più ad eliminare ogni discriminazione tra uomo e donna, occorre tuttavia una maggiore educazione capillare affinché nella mente di ognuno sia inculcata ed assimilata la parità di valore e di considerazione. Ed ecco che tocca parlare ancora di religione.
E per questo compito chiamerei in causa proprio le religioni, poiché sono queste ultime strettamente legate alla strutturazione morale dell'individuo; (altro che "libertà per le minoranze"!) Poiché le società si sono basate, ad un certo momento della storia, nella struttura patriarcale, a questa struttura ha aderito a pennello l'idea di un Dio antropomorfizzato con caratteristiche maschili. L'Onnipotente ed unico vero giudice che ha potere di legiferare, potere di vita e di morte, prende così le sembianze del maschio per trasferire su di lui ogni potere (l'islam nudo e crudo...) Eh sì, caro Jacopus, purtroppo per voi e per loro l'islam che state accogliendo intende cambiare la fisionomia dell'Occidente per rimodellarlo a immagine e somiglianza del suo antico quanto improbabile Dio immaginario per continuare a detenere il potere soprattutto sulle donne. Ma noi donne occidentali non possiamo e non dobbiamo permetterlo, e non gli giustifichiamo un bel nulla. Abbiamo ancora da lavorare sui nostri uomini, occidentali, non possiamo accollarci anche il drammatico compito di erudire una mentalità rimasta indietro di millenni; non ce la possiamo fare.
Quindi di cosa vogliamo discutere sulle "libertà delle minoranze" se queste intendono gettarci indietro di millenni? Se sono in palese contrasto con la Dichiarazione universale dei diritti umani?
#45
Attualità / Re:Femminicidi
27 Agosto 2016, 16:16:33 PM
Chiedo scusa ad Altamarea per l'OT (non volevo rispondere apposta! Ho sbagliato...) ma non tutti posseggono il tuo savoir-faire per cui ad un certo punto non rispondi più.

caro Jacopo, "confessione di fede" di che? Le mie sono riflessioni che si basano su dati di fatto non su una "fede", non su una pura speculazione ideologica. Inoltre non ho alcuna ostilità nei tuoi confronti, semmai attacco le idee che esprimi e continuerò ad intervenire democraticamente anche nei tuoi filoni, e spero che non ti dispiaccia troppo...

L'Occidente ha creato grandi valori (ma anche disvalori) che attualmente sono messi a dura prova da un'ideologia della sottocultura di origine socialista (da cui è stato tratto anche il Manifesto di Ventotene): la globalizzazione del mondo, dalla politica alle religioni e con la privazione di alcune libertà dei cittadini che poco o nulla ha a che vedere con la vera democrazia (per intenderci quello che ha prodotto i radical-chic di Capalbio) e che sta precipitando la nostra situazione in maniera spaventosa.
Non tentare di cambiare le carte in tavola perché la "difesa delle minoranze" è diversa dalla "difesa dei più deboli", e difesa di una minoranza non può significar sottomissione della maggioranza praticando così nuove forme di ingiustizia. Inoltre il tanto parlare di "minoranze" ci riporta al multiculturalismo in cui le "tante" "minoranze" non sono poi più tanto "minoranze" ma diventano un vespaio poco gestibile
.
L'Impero Romano nei suoi domini lasciava abbastanza liberi i popoli conquistati che dovevano tuttavia rispettare le leggi Romane; non si può certo paragonare l'Impero Romano all'Europa attuale... che mi fai rivoltare nella tomba Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus... ;D
Le mie disquisizioni sono basate sui fatti che sono sotto gli occhi di tutti ma, come si dice terra terra, occorre togliersi le fette di prosciutto dagli occhi per rendersene conto.


Cit. da Jacopus: "Potresti mettere dentro i tuoi interventi anti-islam anche in un topic sulla scoperta della luna."
Infatti, pare che qualcuno sostenga che loro siano già stati sulla Luna prima degli americani...  :D  
Spiritoso...L'ho già detto che sei molto più bravo di me in questo, non pensare che sia concorrenza sleale, ma ho colto il tuo personale modo di esprimere le tue idee.