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Messaggi - giona2068

#31
Citazione di: Mario Barbella il 04 Ottobre 2017, 10:01:49 AM
Citazione di: altamarea il 01 Ottobre 2017, 17:51:43 PM
Mario, in due righe spiega cosa vuoi dire e cosa vuoi sapere. E' inutile ammantare di filosofia un concetto banale.

Chi ti assicura che sia la parola di Dio e non di chi l'ha scritta ?

Ti basta la fede ? Se ti dà questa certezza allora è inutile che chiedi l'opinione altrui
.
Chi ha scritto la Parola di Dio non è questo o quel tale, intanto sarebbero, se mai, questi o quei tali. Con ciò voglio dire che la Parola è un'elaborazione (in senso complesso) della coscienza umana, meglio sarebbe dire: dell'IO Cosciente. Chi vuole può riconoscersi in esso e comprenderne da sé il senso profondo.
Così parla e ragiona chi adora il "dio" idea e non conosce in Spirito e Verità il Signore Dio Onnipotente,  se non come fantasia mentale.
#32
Citazione di: Mario Barbella il 02 Ottobre 2017, 11:05:31 AM
Temevo che le cose dette nel mio post di apertura potesse non essere molto chiaro e così è stato.
La "parola di Dio" non può che essere di Dio (almeno per chi non è un comune miscredente, ma la scrittura, intendendo, con ciò la concretizzazione e la diffusione non può essere di un uomo singolo che una mattina decide di elaborarla e scriverla anche se questa persona possa esistere, ma una siffatta persona non è Dio ma scrive del suo. Io invece penso è una elaborazione tutt'altro che individuale o di un gruppo anche numeroso, ma un'elaborazione lunghissima e ipersedimentata nei secoli alla maniera di una sedimentazione simil-darwiniana che domina la vita dell'universo nella sua totalità. In questa prospettiva si vedono e si possono sedimentare e fermentano pensieri non certo di singoli ma della totalità "sedimentante" delle menti e delle coscienze nell'Universo (che mi piace chiamare "Osservatore")., un Ossrevatore impersonale. Non so e non credo di essere stato capito con queste poche  parole...!, in ogni caso grazie per l'intervento. :)
Ma tu hai capito quello che ho scritto?
#33
Le cose si complicano quando vogliamo trattare con la mente, dico mente e non cervello, le cose che appartengono al cuore.
La certezza che la parola del Signore  Dio sia quella riportata dalla sacra bibbia ci viene data quando osserviamo che mettendola in pratica viviamo in pace,  sentiamo l'amore per il nostro prossimo e nel contempo sentiamo l'amore per Lui stesso. L'amore è vita, se sentendo l'amore sentiamo un'immensa vita dell quale siamo parte vuol dire che  il Signore  è proprio Colui  che ci  ha parlato e oltretutto che ciò che chiamiamo amore è amore vero.
Mi fanno pena quelle persone che sottopongono ad esegesi ogni versetto delle sacre scritture  e si accapigliano quando non trovano riscontro negli altri della loro interpretazione.  L'errore che commettono e che vogliono applicare la "logica"   umana alla logica divina. Un po' come se un criminale analizzasse il taglio di un chirurgo e pretendesse di criticarlo dicendo che il taglio che avrebbe fatto lui sarebbe più lungo o più corto, ma dimenticando che lui uccide e il chirurgo fa vivere la persona.

L'unico modo per leggere la parola del Signore Dio è quello di colui che  ha scoperto che è schiavo del peccato e sta cercando una via per liberarsi.  In chi cerca la sua liberazione c'è la disponibilità a mettere in discussione/rinnegare  se stesso. Questo gli frutta l'amicizia del Signore Dio il Quale lo guida e lo illumina affinché  arrivi a credere in Spirito e Verità.  
In ogni caso la parola del Signore Dio assume un significato diverso in ogni persona che  cerca veramente la sua salvezza. Il Signore parla ad ognuno  un linguaggio  a lui comprensibile e utile.
Chi si affida alle proprie capacità di comprendere e si istruisce , non per cercare la sua salvezza ma per essere più colto e capace di impressionare chi lo ascolta,  finisce fuori strada credendo di sapere tutto pur non avendo compreso nulla. La peggiore delle tenebre! Vedi scribi, farisei e teologi.
Che la parola   del Signore Dio sia sempre oggetto di elaborazione,  critica e riflessione è un'affermazione troppo pesante perché in questo caso l'uomo, il più delle volte legno secco per il fuoco dell'inferno,  diventa così superbo ed orgoglioso da pensare di poter correggere il Signore Dio!!! 
Non dimentichiamo che il Signore in persona ha detto che saranno maledetti quelli aggiungono o tolgono a quanto da Lui detto.
E' vero in ogni caso che le sacre scritture hanno subito manomissioni operate dai colti del momento, ma noi crediamo nel Signore Dio Onnipotente che non consente che venga stravolto il messaggio di base pur consentendo piccole modifiche delle quali qualcuno risponderà a Lui direttamente.
In ogni caso per credere non occorre gran conoscenza della teologia - vedi apostoli - basta  la conoscenza del primo comandamento o la croce quale simbolo di rinuncia al mondo che è la stessa cosa del primo comandamento.
Buona notte.
#34
Citazione di: acquario69 il 06 Settembre 2017, 15:25:04 PM
Citazione di: giona2068 il 06 Settembre 2017, 14:43:24 PM
Citazione di: acquario69 il 06 Settembre 2017, 14:19:44 PMCerto che si può contemplare ogni cosa , ma una cosa è contemplare per  arrivare all'adorazione e ben altra cosa  è contemplare per scoprire la meraviglia del creatore. Nel secondo caso non si sfocia nell'adorazione perché il cuore è pieno di Lui. Per questo il comandamento dice di adorare solo Lui. Adorare solo Lui  è gioia per Lui e gioia per noi; La Sua gioia scaturisce dall'aver ritrovato un figlio e la nostra  dall'aver ritrovato un Padre che è immensa vita eterna.  Il cantico delle creature diventa così il nostro canto: Dolce sentire che non son più che son parte di un'immensa via....
In ogni caso adorare solo Lui è secondo  la nostra vera natura ed è per questo che chiunque adora Lui vive la PACE.

La rinuncia di cui si parla non quella che  indicherei io, ma quella indicata dal Padre Celeste che è Sapienza infinita. In ogni caso se  come tu dici. l'attaccamento alla rinuncia, diventasse un ennesimo attaccamento , in verità non sarebbe un ennesimo attaccamento ma l'unico attaccamento  verso cui la nostra anima tende e che conduce alla Pace perché, come già detto, sarebbe secondo la nostra vera natura.
Quando s'inizia il cammino della rinuncia al mondo si diventa consapevoli di quanto il maligno ci ha dominati e quanto domina il mondo. Per questo rinunciare  diventa cosa difficile. Quando  stiamo vincendo  si scatenano le persecuzione,  se il maligno non riesce a fermarci con i suoi inganni e le sue lusinghe, cercherà di fermarci scatenando contro di noi la persecuzione  tramite i suoi strumenti.
Nel cammino di rinuncia c'è la chiamata dell'Onnipotente senza la quale non se ne parla proprio. Se c'è la chiamata vuol dire che c'è anche il Suo aiuto dal quale nasce la nostra certezza di vincere e poter  gridare alleuja.  Questo è il cammino verso la vita e fino quando non intraprenderemo questo cammino chiameremo vita la morte/vegetare.


Io non ci vedrei nessuna differenza sostanziale e nel cantico delle creature se non sbaglio sarebbe proprio quella comunione con tutte le cose del creato,percio e' l'unione con Dio nelle sue manifestazioni.

Per capirci dobbiamo imparare a distinguere l'ammirazione, il rispetto e le meraviglie oggetti  dall'adorare. Adorare vuol dire aprire il cuore a Colui che tutto può  e tutto ha creato, noi compresi,  rispettare, ammirare e meravigliarsi vuol dire rispettare, ammirare e meravigliarsi del creatore. S. Francesco chiama fratello sole , sorella luna  ecc.. perché riconosce che tutti siamo  sue creature., ma non dice di adorarle. Se guardi bene nel Santo  Vangelo è scritto che chi ama suo padre, sua madre, la sua figlia ecc.. più di Lui non è degno di Lui. Figuriamoci se potremmo esserlo amando le cose da lui create.
credo che sia il nostro io-ego a permettere un certo attaccamento alle cose, ma non le cose in se (vedi appunto sopra)..ed e' in quel caso specifico che sono appunto le cose a impossessarsi di noi (ad esempio i vizi) ed e' in tal senso che rappresenterebbero il maligno appunto perché ci "separa" (diavolo = diabballon = separatore)


Si è proprio così, è il nostro io che permette alle cose e/o ai vizi di impossessarsi di noi, ma il nostro ego altro non è che la  disubbidienza ai Suoi comandamenti perché genera la nostra volontà e soffoca la Sua che si manifesta attraverso la coscienza.
In altri termini ciò che s'impossessa di noi riesce ad impossessarsi di noi con il nostro consenso consapevole o inconsapevole.  La storia comincia con Eva  e il serpente antico - satana - e continua come se fosse il primo giorno.  Come quella volta  non poté imporre ad Eva di mangiare la mela/mondo perché non ne aveva il potere  per farlo ma dovette convincerla sottomettendo la sua volontà, così oggi fa con ogni  uomo che glielo consente e fino a quando glielo consente. E' bene ricordare che c'è un punto di non ritorno!
Lo scopo del demonio è proprio quello che dici tu: Separarci da LUI. Quando ci separiamo da Lui diventiamo deboli e schiavi del diavolo. Ai nostri tempi  la pubblicità è il mezzo per arrivare al suo scopo.
#35
Citazione di: acquario69 il 06 Settembre 2017, 14:19:44 PM
Citazione di: giona2068 il 06 Settembre 2017, 10:14:06 AM
Noi uomini viviamo due mondi in contemporanea: Quello invisibile e quello visibile, ma non ce ne rendiamo conto. Indi e per cui a volte  ci sbagliamo. Nel caso del quale si sta parlando  a volte pensiamo che le cose belle, se belle sono,  le contempliamo ma non  le adoriamo. Per scoprire se veramente le cose stanno come pensiamo, c'è un solo modo: Rinunciarci!

E perché mai le cose qualora si arrivi a contemplarle non si dovrebbero adorare?..a me viene da pensare addirittura che sia proprio la contemplazione a scaturirne l'adorazione e che senza questa contemplazione non sarebbe nemmeno adorazione ma in quel caso attaccamento,che pero e' cosa completamente diversa

Certo che si può contemplare ogni cosa , ma una cosa è contemplare per  arrivare all'adorazione e ben altra cosa  è contemplare per scoprire la meraviglia del creatore. Nel secondo caso non si sfocia nell'adorazione perché il cuore è pieno di Lui. Per questo il comandamento dice di adorare solo Lui. Adorare solo Lui  è gioia per Lui e gioia per noi; La Sua gioia scaturisce dall'aver ritrovato un figlio e la nostra  dall'aver ritrovato un Padre che è immensa vita eterna.  Il cantico delle creature diventa così il nostro canto: Dolce sentire che non son più che son parte di un'immensa via....
In ogni caso adorare solo Lui è secondo  la nostra vera natura ed è per questo che chiunque adora Lui vive la PACE.

Per cui non vedrei nemmeno il motivo che porterebbe alla rinuncia...e in tal senso allora anche la rinuncia che indicheresti tu equivarrebbe secondo me ad un ennesimo attaccamento.

La rinuncia di cui si parla non quella che  indicherei io, ma quella indicata dal Padre Celeste che è Sapienza infinita. In ogni caso se  come tu dici. l'attaccamento alla rinuncia, diventasse un ennesimo attaccamento , in verità non sarebbe un ennesimo attaccamento ma l'unico attaccamento  verso cui la nostra anima tende e che conduce alla Pace perché, come già detto, sarebbe secondo la nostra vera natura.
Quando s'inizia il cammino della rinuncia al mondo si diventa consapevoli di quanto il maligno ci ha dominati e quanto domina il mondo. Per questo rinunciare  diventa cosa difficile. Quando  stiamo vincendo  si scatenano le persecuzione,  se il maligno non riesce a fermarci con i suoi inganni e le sue lusinghe, cercherà di fermarci scatenando contro di noi la persecuzione  tramite i suoi strumenti.
Nel cammino di rinuncia c'è la chiamata dell'Onnipotente senza la quale non se ne parla proprio. Se c'è la chiamata vuol dire che c'è anche il Suo aiuto dal quale nasce la nostra certezza di vincere e poter  gridare alleuja.  Questo è il cammino verso la vita e fino quando non intraprenderemo questo cammino chiameremo vita la morte/vegetare.

#36
Citazione di: acquario69 il 06 Settembre 2017, 07:26:46 AM
Citazione di: Sariputra il 05 Settembre 2017, 20:33:23 PM
Posto un breve dialogo tra il monaco Nagasena e il re Milinda ( forse il greco Menandro...) sull'argomento nutrimento:

"Nagasena, qual'è la differenza tra l'uomo appassionato e l'uomo senza passioni?"
"Uno è legato, l'altro è distaccato."
"Che cosa intendi dire?"
"Uno desidera, l'altro non desidera."
"Ecco come capisco la cosa: l'uomo appassionato e l'uomo senza passioni desiderano entrambi ciò che è buono (per esempio il nutrimento), ma non ciò che è cattivo."
"L'uomo appassionato, oh re, quando mangia, gusta il sapore e la passione del sapore; l'uomo senza passioni gusta il sapore, ma non la passione del sapore".
(tratto dal Milindapanha).

Appunto,dice bene Nagasena
..trovo assurdo che si dovrebbero rifiutare le cose buone (e belle) del mondo..
Un conto sono le passioni un altro le cose belle e buone del mondo e a maggior ragione non bisognerebbe rifiutarle a prescindere...quello si che secondo me sarebbe un vero peccato  :)
Noi uomini viviamo due mondi in contemporanea: Quello invisibile e quello visibile, ma non ce ne rendiamo conto. Indi e per cui a volte  ci sbagliamo. Nel caso del quale si sta parlando  a volte pensiamo che le cose belle, se belle sono,  le contempliamo ma non  le adoriamo. Per scoprire se veramente le cose stanno come pensiamo, c'è un solo modo: Rinunciarci!
#37
Citazione di: Sariputra il 05 Settembre 2017, 20:33:23 PM
Citazione di: giona2068 il 05 Settembre 2017, 00:09:46 AM
Citazione di: Freedom il 04 Settembre 2017, 20:31:47 PM
Citazione di: giona2068 il 04 Settembre 2017, 19:06:40 PMPer eliminare il piacere dalla propria vita occorre innanzitutto scoprire che esso non procede dal bene ma dal male.
Il piacere che si prova nel mangiare? Hai abbandonato anche questo?
Il piacere del cibo è il più insidioso dei piaceri perché si abbina ad una necessità giornaliera dell'essere umano. Attenzione ! Se una cosa è piacevole da mangiare non posso dire che fa schifo o esercitarmi a dire che fa schifo. Se un cibo è buono è buono e basta. Il problema nasce nel momento in cui divento adoratore del piacere e cerco di soddisfarlo con l'alcool, la droga, il fumo, la pigrizia, il sesso e/o il cibo. Se in me entra la luce che il piacere non piace alla mia anima, che non è carne, quando mangio un cibo buono, o bevo un bicchiere di buon vino ecc.. le papille gustative sentono qualcosa ma il cuore non viene interessato. Per questo San Paolo, parlando dei romani dice: Il loro ventre è diventato il loro "dio". Le conseguenze le conosci già! Il danno più grave che crea il piacere è l'anestesia satanica che va vivere la persona da indifferente come un robot. L'indifferente non si preoccupa neanche di se stesso. Esempio: Su ogni pacchetto di sigarette è scritto che il fumo uccide, ma si continua a fumare.

Ciao Giona ben ritrovato!
Posto un breve dialogo tra il monaco Nagasena e il re Milinda ( forse il greco Menandro...) sull'argomento nutrimento:

"Nagasena, qual'è la differenza tra l'uomo appassionato e l'uomo senza passioni?"
"Uno è legato, l'altro è distaccato."
"Che cosa intendi dire?"
"Uno desidera, l'altro non desidera."
"Ecco come capisco la cosa: l'uomo appassionato e l'uomo senza passioni desiderano entrambi ciò che è buono (per esempio il nutrimento), ma non ciò che è cattivo."
"L'uomo appassionato, oh re, quando mangia, gusta il sapore e la passione del sapore; l'uomo senza passioni gusta il sapore, ma non la passione del sapore".
(tratto dal Milindapanha).

Forse intendevi anche tu, con parole diverse e con riferimento ad una visione cristiana, lo stesso concetto?
Certamente, ma vado un po oltre. Non  avere passione per il sapore  corrisponde  a non cercare il  piacere.  Quando viene a mancare la ricerca del sapore, o se vuoi  la passione del  gustare,  nel tempo si attenua la sensibilità delle papille gustative e si finisce per gustare meno il sapore o per non cercarlo o addirittura ad esserne infastidito perché ogni cosa che non interessa il cuore perde d'importanza e genera rifiuto.
In Abruzzo, sotto il gran sasso,  c'è il santuario di San Gabriele  dell'Addollorata - sede dell'ordine dei Passionisti. Bene, questo santo  che si chiamava Gabriele,  prima del suo percorso verso la santità era ghiotto di gnocchi.  Da quando cominciò il suo cammino spirituale, ogni volta che in convento gli preparavano gli gnocchi lui si procurava un vasetto di cenere da mettere  sugli gnocchi stessi  al posto del formaggio perché, dopo aver gustato la gioia della comunione con il Signore Dio,  sentiva che il piacere e quanto lo genera disturbavano la sua gioia. 
Questa è la spiritualità  della quale si è discusso fino a poco tempo fa.
#38
Citazione di: Freedom il 04 Settembre 2017, 20:31:47 PM
Citazione di: giona2068 il 04 Settembre 2017, 19:06:40 PM
Per eliminare il piacere dalla propria vita occorre innanzitutto scoprire che esso non procede dal bene ma dal male.
Il piacere che si prova nel mangiare? Hai abbandonato anche questo?
Il piacere del cibo è il più insidioso dei piaceri perché si  abbina ad una necessità giornaliera dell'essere umano. Attenzione ! Se una cosa  è  piacevole da mangiare non posso dire che fa schifo  o esercitarmi a dire che fa schifo. Se un cibo è buono è buono e basta. Il problema nasce nel momento in cui divento adoratore del piacere  e cerco di soddisfarlo con l'alcool, la droga, il fumo, la pigrizia, il sesso e/o il cibo.  Se  in me entra la luce che il piacere non piace alla mia anima, che non è carne, quando mangio un cibo buono, o bevo un bicchiere  di buon vino  ecc..   le papille gustative sentono qualcosa  ma il cuore non viene interessato. Per questo San Paolo, parlando dei romani dice: Il loro ventre è diventato il loro "dio". Le conseguenze le conosci già! 
Il danno più grave che crea il piacere è l'anestesia satanica che va vivere la persona da indifferente come un robot. L'indifferente non si preoccupa neanche di se stesso. Esempio: Su ogni pacchetto di sigarette è scritto che il fumo uccide, ma si continua a fumare.
#39
Citazione di: Freedom il 03 Settembre 2017, 14:17:19 PM
Dici Giona che quando c'è piacere non c'è Dio. Dunque se c'è Dio non c'è piacere. Come detto non ho grandi verità in tasca e dunque vorrei esplorare la tua posizione e domandarti: come fai o come hai fatto ad eliminare il piacere dalla tua vita? Non mi riferisco agli spiriti della droga, dell'alcool e di quant'altro si auspica di non dover usare. Mi riferisco al tema del thread (sessualità) e, per esempio, al suo parente stretto che è la gola intesa come amore del cibo.

Nel mio caso, com'è noto da quanto scritto nel Topic, affermo che è la temperanza e non l'eliminazione del piacere la corretta condotta. Non ho nessuna difficoltà, tuttavia, a rivedere la mia convinzione. So bene infatti quanto siamo bravi ad auto giustificarci........
Caro Freedom, non posso non dirti che trovo unico il tuo modo dolce, rispettoso, non polemico, semplice e conseguentemente umile  di approcciarti al problema  e la contemporanea disponibilità ad ascoltare le altrui esperienze.  Mi fa anche piacere trovare una persona disposta a dialogare senza scivolare nella discussione la quale consisterebbe nel voler prevalere a prescindere. 
Per eliminare il piacere dalla propria vita occorre innanzitutto scoprire che esso non procede dal bene ma dal male.  Il piacere riguarda il corpo mentre noi siamo anima quantunque incastrati in un corpo che prima o poi dobbiamo abbandonare. Il piacere non è altro che la "gioia" del maligno quando s'impossessa del corpo della persona  facendo sembrare alla persona stessa  che sia una cosa a lei gradita. Vedi chi fuma, ma vuole smettere, chi beve ma vuole smettere e chi si droga ma vuole smettere. Idem per il  sesso che purtroppo viene chiamato amore anche quando non è per concepire.   Scoprendo questa verità,  ossia che il piacere non è cosa buona per l'anima, si crea il rifiuto spontaneamente  che sarà forte a secondo di come credo in questa verità.  Credendo comincerò a sentire il bisogno della gioia che è una dimensione dell'anima che s'incammina verso la purezza.  In ogni caso la vera gioia consiste nella fiducia in se stessi in quanto figli del Signore Dio e suoi eredi.
Questa è la fierezza di stessi in spirito e verità e porta al rispetto di altri, cioè alla pace,  perché se io sono fiero di me stesso perché figlio del Signore Dio, allo stesso modo lo è anche ogni persona che vive nella tenda celeste il cui tetto è il cielo e il cui pavimento è la terra.
#40
Citazione di: Carlo Pierini il 15 Agosto 2017, 17:08:03 PM
Citazione di: giona2068 il 15 Agosto 2017, 16:33:51 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 15 Agosto 2017, 13:23:24 PM
Citazione di: giona2068 il 15 Agosto 2017, 12:47:05 PM

Ognuno scelga a chi credere, ma ti sembra credibile che un messaggio così pregno di sapienza e capace  di sollevare i sofferenti  sia stato "inventato" da qualcuno che neanche si qualifica?
Il serpente sta girando intorno a voi come un leone feroce per portarvi al suo carcere, è scritto. ma io aggiungo che non gira intorno agli umani per portarli al suo  carcere bensì per impedire loro di uscirne.  Per far questo si avvale di chiacchieroni che pensano di sapere tutto pur non avendo compreso nulla:
Gli artisti che si suicidano in genere sono quelli che, come te, non credono che la fonte di ispirazione della bellezza e della significatività di cui essi hanno il privilegio di essere veicolo e strumento, sia di origine divina. Ma non i grandi autori di arte sacra medioevale e rinascimentale (Dante, Leonardo, Giotto, Michelangelo, Botticelli, ecc.).
Per il resto, quel "voi" che usi per elevarti al di sopra di qualunque altro tuo simile la dice lunga sull'incertezza della tua condizione esistenziale-spirituale.
Guarda che il "voi" non l'ho usato io per, a tuo dire, elevarmi, ma è un pronome compreso nel versetto!!
Errori di questo tipo capitano ai chiacchieroni e/o  ai logorroici che non si accorgono neanche di un versetto, nonostante sia stato indicato, perché sono presi dalla vanità!
Io non vedo né virgolette, né indicazione della fonte. ...Siamo un po' sbadatelli, eh?
Il versetto è ben noto a tutti, ma per gli "sbadatelli"  l'ho evidenziato in rosso!
#41
Citazione di: Carlo Pierini il 15 Agosto 2017, 13:23:24 PM
Citazione di: giona2068 il 15 Agosto 2017, 12:47:05 PM

Ognuno scelga a chi credere, ma ti sembra credibile che un messaggio così pregno di sapienza e capace  di sollevare i sofferenti  sia stato "inventato" da qualcuno che neanche si qualifica?
Il serpente sta girando intorno a voi come un leone feroce per portarvi al suo carcere, è scritto. ma io aggiungo che non gira intorno agli umani per portarli al suo  carcere bensì per impedire loro di uscirne.  Per far questo si avvale di chiacchieroni che pensano di sapere tutto pur non avendo compreso nulla:
Gli artisti che si suicidano in genere sono quelli che, come te, non credono che la fonte di ispirazione della bellezza e della significatività di cui essi hanno il privilegio di essere veicolo e strumento, sia di origine divina. Ma non i grandi autori di arte sacra medioevale e rinascimentale (Dante, Leonardo, Giotto, Michelangelo, Botticelli, ecc.).
Per il resto, quel "voi" che usi per elevarti al di sopra di qualunque altro tuo simile la dice lunga sull'incertezza della tua condizione esistenziale-spirituale.
Guarda che il "voi" non l'ho usato io per, a tuo dire, elevarmi, ma è un pronome compreso nel versetto!!
Errori di questo tipo capitano ai chiacchieroni e/o  ai logorroici che non si accorgono neanche di un versetto, nonostante sia stato indicato, perché sono presi dalla vanità!
#42
Citazione di: Carlo Pierini il 15 Agosto 2017, 12:10:43 PM
Guardate questo dipinto di Giotto (il Giudizio finale):

http://2.bp.blogspot.com/-Q13GAtrymd8/UhdErnKgoMI/AAAAAAAAAKA/pOPH-oHIr9Y/s1600/Giudizio+Finale,+Giotto.jpg

...e ditemi cos'altro potrebbero suggerire quei due angeli (in alto a desta e a sinistra della figura), se non un significato del tipo: "...i racconti biblici non sono dei resoconti di eventi storici reali, ma dei miti, cioè delle messe in scena da noi allestite (ánghelos = messaggero)  e ispirate all'artista per aiutarvi a comprendere l'esistenza"?
Del resto, gli artisti di ogni epoca parlano di una "Musa" ispiratrice, cioè di una istanza extraumana che ispira loro immagini grandiose contenenti spesso dei significati misteriosi che gli artisti stessi a volte stentano a comprendere, ma che, malgrado ciò, sentono di dover esprimere nelle loro opere così come si sono presentate alla loro immaginazione poetica.

Ebbene, lo stesso messaggio contenuto nel dipinto di Giotto è stato espresso anche in altre forme. Per esempio: nelle seguenti rappresentazioni il personaggio mitico è rappresentato come "immagine nell'immagine", per sottolineare, appunto, che il soggetto non appartiene alla storia reale, ma si tratta di un simbolo, cioè, di una immagine inserita nella storia reale:

http://3.bp.blogspot.com/-C_JKu8ibTog/UhfH3WpJdbI/AAAAAAAAAKU/1tR4zdLRwG0/s1600/13+Veronica+sorretta+da+due+angeli+2.png

http://4.bp.blogspot.com/-WWQeIbFUMhY/UhfH3KjH2dI/AAAAAAAAAKQ/E20PBAShKvw/s1600/12+van+der+Weyden,+Cristo-veronica+1,+dal+Trittico+Crocefissione,+sec.+XV,+particolare.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-iFKUsFcg1fo/UhfH6veVfCI/AAAAAAAAAKo/3gQmq0pnR-Q/s1600/14+Madonna+della+Vallicella.jpg

In altre espressioni artistiche, invece, si vuol sottolineare la a-temporalità degli eventi biblici (cioè la loro natura di metafore e non di cronache di fatti appartenenti al passato) trasportandoli in un *altro tempo*, per esempio, nel presente dell'autore del dipinto:

http://3.bp.blogspot.com/-7l5wmS0M5qE/UhCWhdMjG1I/AAAAAAAAAIo/AdvANjukJOA/s1600/01+Cristo+chiavi,+Perugino.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-T-x1QzO9lTM/UhCWO8NTsXI/AAAAAAAAAIA/UE3EQ3VWiiw/s1600/02+Annunciazione,+van+der+Weyden.jpg

http://4.bp.blogspot.com/-4JPQLsKf9Os/UhCWUZ1hpUI/AAAAAAAAAIQ/LH76d4yoXNQ/s1600/03+Annunciazione,+van+Eyck.JPG

http://3.bp.blogspot.com/-peGEp7uwrnc/UhCWTvyOr9I/AAAAAAAAAII/-DuhF85MVGM/s1600/04+Annunciazione,+Botticelli.jpg

http://4.bp.blogspot.com/-WrdZtseFk38/UhCWanRYxXI/AAAAAAAAAIY/U2UfJVH3Wbw/s1600/05+Crocifisso,+Giovanni+Bellini.jpg

http://4.bp.blogspot.com/-cuEfMxJ1CGo/UhCXDHsDnAI/AAAAAAAAAJw/dnkWWVwOFKE/s1600/06+Madonna+con+Bambino,+Cima+da+Conegliano.jpg

http://2.bp.blogspot.com/-T0yDm1sZje0/UhCWgGapi-I/AAAAAAAAAIg/BlvL8WFUskY/s1600/07+Nativit%C3%A0,+David,+1515.jpg

Nella seguente Natività del Ghirlandaio, sull'estremità della colonna centrale è addirittura scolpita in caratteri romani una data: 1485

http://3.bp.blogspot.com/-bfYfaEKcJjw/UhCWliLGpuI/AAAAAAAAAIw/IQ0HTMr40Tc/s1600/08+Nativita,+Ghirlandaio.jpg


Infatti, nelle due seguenti raffigurazioni della Natività sono presenti due particolari che non dovrebbero comparire, se i dipinti volessero davvero rappresentare la nascita di un Cristo avvenuta 1500 anni prima: due immagini del Crocifisso. La prima (in Van der Weyden) è appesa sulla colonna centrale dietro alla Vergine:

http://4.bp.blogspot.com/--BHynI2sR4Q/UhCW77L8X4I/AAAAAAAAAJI/ywq6A2hNENM/s1600/09+Nativit%C3%A0,+Van+der+Weyden.jpg

...e la seconda (in L. Lotto) in alto a sinistra del dipinto:

http://4.bp.blogspot.com/-izAQhteksxI/UhCWqJpMwWI/AAAAAAAAAI4/oxE6aGHgN7I/s1600/10+Nativit%C3%A0,+Lorenzo+Lotto,+1523.jpg


Mi fermo qui, ma esistono molte altre opere rinascimentali che cercano di correggere/smentire il dogma cristiano - ancora oggi dominante - di un Gesù storico che ha *realmente* compiuto dei miracoli (moltiplicazione dei pani e dei pesci, trasformazione dell'acqua in vino, resurrezione di Lazzaro, ecc.) e che poi è *realmente* morto, risorto e salito al cielo.
In definitiva, l'arte ispirata non si limita a rappresentare passivamente i miti sacri, ma li reinterpreta e li chiarisce, come se essa stessa fosse "mito" o rappresentasse una estensione/continuazione del mito, la cui lettura è fondamentale per una interpretazione adeguata del mito stesso.
La cosa  strana in questa strana narrazione è che  chi crede nel messaggio cristiano, secondo te e quelli hai quali dai credito, tutto da rivedere, è che  i credenti di quanto si vorrebbe dissacrare vivono pieni di pace amore, umiltà, mitezza, dolcezza, bontà di cuore, svegli, attenti decisi precisi ecc.. che in altri termini si chiamano  esseri vivi.  Al contrario la gran parte degli artisti sono degli squilibrati che spesso arrivano al suicidio, ma criticano, interpretano ecc...!
Ognuno scelga a chi credere, ma ti sembra credibile che un messaggio così pregno di sapienza e capace  di sollevare i sofferenti  sia stato "inventato" da qualcuno che neanche si qualifica?
Il serpente sta girando intorno a voi come un leone feroce per portarvi al suo carcere, è scritto. ma io aggiungo che non gira intorno agli umani per portarli al suo  carcere bensì per impedire loro di uscirne.  Per far questo si avvale di chiacchieroni che pensano di sapere tutto pur non avendo compreso nulla:
#43
Citazione di: Amphitrite il 12 Agosto 2017, 10:30:27 AM
CitazioneMeno male che sei arrivato tu a dar "luce" a chi non ne ha!!!
Sinceramente non ho scritto una cosa simile né insinuata.
Oltre a non rispettare il tema di questa discussione (che è un confronto intellettuale di idee sulla spiritualità e sessualità - e non fanatismo e litigio), lei non ha risposto alle mie domande (retoriche, a dire il vero).
Secondo te si può dialogare con chi pensa che l'interlocutore legga ma non vede e sente ma non comprende?
Caro mio, non ho niente da dire con una persona convinta  che spiritualità e sessualità appartengono al mondo  intellettuale o delle idee, il mio dialogo intendo averlo con chi riconosce di aver sbagliato, anzi di essere sbagliato in quanto non santo,  come me e insieme vuol camminare per migliorarsi. 
I pavoni non sono fra questi!
#44
Citazione di: Amphitrite il 12 Agosto 2017, 00:14:57 AM
CitazioneFrancamente non ho capito cosa vuoi dire
Capita spesso (soprattutto quando si capisce solo che si vuole).

CitazioneUna delle cose che appartengono a mammona è il sesso/piacere

Allora la riproduzione stessa è un peccato, secondo lei? Provare piacere durante l'atto sessuale è un fatto assolutamente naturale che l'uomo detiene sin dall'inizio della Creazione. Sarà lei a non voler capire che il "piacere" nel libro menzionato è una metafora per la gioia spirituale, eh. Leggi ma non vedi. Senti ma non comprendi.


Meno male che sei arrivato tu a dar "luce" a chi non ne ha!!!
#45
Citazione di: Amphitrite il 11 Agosto 2017, 21:31:22 PM
Citazione di: giona2068 il 09 Agosto 2017, 16:54:30 PM
Per poter meglio comprendere questo argomento dobbiamo tener presente che la gioia appartiene alla sfera spirituale dell'individuo e nasce dallo spirito senza relazione alcuna con la carne. Il piacere  appartiene al corpo ed al  mondo materiale in generale.
Probabilmente  la santa di d'Avila si riferiva alla gioia chiamandola impropriamente  piacere, ma è solo un errore d'italiano che sottintende un concetto diverso.
Posto questa premessa, possiamo dire che la spiritualità e la sessualità  si escludono a vicenda.   Non è un caso che la nostra Mamma Celeste è considerata la vergine immacolata perché non ha vissuto il piacere bensì la gioia nonostante i nostri antenati romani abbiano crocifisso il Suo Figlio.  
In ogni caso la gioia - che vita per l'uomo - nasce solo  dalla fiducia in se stessi in quanto tempio del Signore DIO.
Beati quelli che lo scopriranno e vi crederanno.
Chi non scopre questa verità , avendo bisogno di qualcosa che lo faccia sentire vivo/vegeto, per sentirsi "vivo", segue il mondo il quale gli insegna che  che il piacere carnale è una "gioia" quindi comincia a vivere di questo surrogato o meglio di questo inganno.
Quanto detto è quanto si riscontra nel  nostro mondo il quale vive senza pace perché non è vero ciò che  crede possa dargli gioia.
E' vero che la carne ha un certo potere sull'uomo, come è vero che lo Spirito ha anche'Esso il Suo potere pur lasciando all'uomo il libero arbitrio.
In altri termini la carne ha grosso modo un 25%  di potere sulla volontà della persona, lo Spirito ha un'altro 25% , lasciando all'uomo stesso la facoltà di decidere della sua vita, e l'uomo ha il  restante 50% del potere volitivo. Risultato: Se l'uomo si associa allo Spirito ha il 75% del potere volitivo e vive una vita spirituale  piena di gioia e tutto il resto. Al contrario se si associa al volere della carne avrà ugualmente  il 75% del potere ma vivrà una vita di piaceri carnali fino al giorno che questi gli saranno tolti. Vivrà inoltre senza amore e senza pace costretto a rincorrere il mondo allo stesso modo in cui l'asino rincorre la carota.
Questi, se non si convertirà, sarà un candidato alle malattie mentali: Ansia, depressione, esaurimento ecc...
Nel momento in cui si sceglie una cosa si esclude l'altra, per questo fra Spiritualità e sessualità non c'è relazione alcuna, se non nei termini  in cui ne ho parlato.

Non insisterò tanto, poiché lei ha già ricevuto delle risposte più chiare che mai.
Dal dialogo presentato da Carlo Pierini (se ho capito bene) il linguaggio metaforico di d'Avila  è stato interpretato letteralmente.
Non ho mai letto questo suo specifico libro, quindi non posso esprimere un giudizio completo; tuttavia, posso al massimo commentare sui frammenti menzionati.
Innanzitutto, noi abbiamo di fronte un'opera letteraria quindi, il linguaggio e i concetti perdono il loro senso denotativo al favore della connotazione "poetica".
Secondo, personalmente, non limiterei Eros soltanto a ciò che significa amore carnale. Per esempio, la cosiddetta fusione erotica degli dei mitologici (quindi entità spirituali) a vari mortali raffigura l'unione tra il Divino e l'Umano, il Divino santificando, dunque, l'essere umano - corpo e anima. Il risultato è un esaltazione dell'anima stessa, un "orgasmo" piacevole di beatitudine.
Terzo (siccome hai parlato più da una prospettiva religiosa che filosofica): La Chiesa cristiana-ortodossa chiama Cristo lo "Sposo" mentre l'anima umana è la sua "Sposa", pronta ad entrare nella stanza delle nozze. Tu, personalmente, interpreti queste metafore come "sessuali, quindi inammissibili" oppure "spirituali"?

CitazioneQuesti, se non si convertirà, sarà un candidato alle malattie mentali: Ansia, depressione, esaurimento ecc...
Stranamente ho visto quest guai ai farisei che stanno da mattina fino a sera nella chiesa che a quelli che pregano raro ma umilmente.
La Chiesa Cattolica dovrebbe far avvicinare il fedele alla Divinità (sgridandolo con gentilezza, quando necessario), e non allontanarlo con minacce tipiche dell'Inquisizione.
Francamente non ho capito cosa vuoi dire,  voglio farti notare che a riguardo della lista di attesa dei candidati alle malattie mentali, anch'io constato che i farisei o simili occupano il primo  posto, proprio perché sono per tradizioni falsi religiosi che appartengono alle categorie a rischio.. Portare le persone al credere non è compito della  chiesa Cattolica , ma del Signore  Dio. Infatti in Gv è scritto: Nessuno può venire a me senza la volontà del Padre mio. La chiesa ha il compito di guidare i chiamati dal Signore Dio e la prima cosa che dovrebbe insegnare è che non si può adorare il Signore Dio e mammona - cioè qualsiasi cosa che non sia il Signore Dio. Una delle cose che appartengono a mammona è il sesso/piacere. Inutile girarci attorno: Cristianesimo vuol dire purezza, chi non vuol essere puro è anticristo, gli piaccia o no, anzi se non  gli piace cambi! 
Comunque la chiesa è il cuore dell'uomo, per cui ogni uomo ha il dovere di essere un buon esempio. 
Proviamo ad immaginare la condizione  di chi predica la sessualità.
Se hai letto i post precedenti, avrai notato come ognuno giustifica in modo diverso pur di non perdere l'oggetto del divertimento perché non hanno capito da che parte è la gioia.
Dietro questo inganno chi c'è?
Qualcuno mi ha detto che le mie parole lo disturbano, secondo te perché?
Quella che tu chiami gentilezza serve fino ad un certo punto, ciò che serve è la verità intesa come vita vissuta.