'ìoccidente è tecnologicamente più progredito di quanto non siano i paesi del terzo mondo e questo progresso attrae. il nostro modo di vivere risulta seducente. alcuni vengono qui perché scappano da guerre, ma la maggior parte scappa solo dalla povertà e dalla arretratezza. più dalla arretratezza che dalla povertà. vengono qui da clandestini anche dalla nigeria. ma che bisogno avrebbero di venire su barconi pericolosissimi? con la nigeria ci sono collegamenti aerei regolari. basta andare al consolato e chiedere un regolare visto di ingresso. se vengono su barconi è perché il nostro consolato negherebbe il visto. c'è un solo motivo per il quale il nostro consolato nega un visto di ingresso: avere subito condanne penali. sono convinta che la maggior parte delle persone di colore che sono arrivate clandestinamente in italia siano ex-galeotti. non nego che il colonialismo sia stata una bruttissima cosa, credo però che come colonialisti gli italiani siano stati abbastanza incapaci e sfigati. non hanno sfruttato proprio niente. l'unica colonia dove ci sarebbe stato qualcosa da sfruttare era la libia, ma gli italiani non si erano accorti del petrolio. non hanno sfruttato neanche il petrolio libico. se l'etiopia, l'eritrea e la libia fossero rimaste sotto l'italia sarebbero diventate probabilmente delle rinomate località balneari o qualcosa del genere. siamo bravissimi a costruire località balneari attraenti anche dove il mare è orrendo. la riviera romagnola ne è un ottimo esempio. meglio così. ci hanno tolto le colonie e non si è dovuta versare una sola goccia di sangue in inutili guerre di liberazione. bene. sono settanta anni che gli italiani non hanno più colonie. vorrei capire cosa eritrei, libici ed etiopi abbiano ancora da recriminare. c'è rimasto ancora qualche vecchietto che ancora si ricorsa che quando era bimbo c'erano gli italiani, ma la maggior parte degli abitanti è nata e cresciuta in un paese libero. non è colpa degli italiani se la arretratezza culturale ha impedito di raggiungere progresso e benessere.
quanto all'occidente esso è vulnerabile proprio a causa del suo progresso tecnologico.
basterebbe un guasto su internet e nessuno riuscirebbe più a espletare alcune normali attività.
senza collegamenti non funzionerebbe il bancomat. non riuscirei a fare la spesa.
se poi ci dovesse essere un black out elettrico si rischierebbe veramente la catastrofe.
in molti villaggi africani non hanno l'energia elettrica e vivono sempre in uno stato che qui causerebbe svariati milioni di morti.
capisco che vogliano venire qui. chi vuol venire qui secondo me non si rende conto di quanto possa essere pesante la vita in un paese tecnologicamente progredito.
non si farà tanta fatica fisica, ma in compenso si vive sempre di corsa. da noi è tutto complicato e la complicazione nasce dall'essere tecnologicamente progrediti. l'interrelazione è più forte e si è in correlazione anche con chi non si conosce affatto. la mia sicurezza per esempio dipende anche dall'autista del bus o della metropolitana senza che io abbia la più pallida idea di come si chiami o che faccia abbia.
la vita nel villaggetto agricolo sarà sicuramente fisicamente più dura, ci sono però molte meno interrelazioni e quelle che ci sono sono più dirette e più forti.
la nostra tecnologia ci rende più vulnerabili. basterà un black out protratto per un po' di tempo e la nostra nazione crollerebbe. non si riuscirebbe ad organizzare l'esercito. basterebbero poche migliaia di barbari armati rozzamente ed essi avrebbero la meglio sul nostro esercito.
l'esercito romano era efficiente, ma la sua efficienza era anche garantita dai loro impianti tecnologici. ai barbari è bastato demolire qualche pezzo di acquedotto per scatenare a roma epidemie e pestilenze come da secoli non se ne vedevano.
il nostro progresso tecnologico ci ha reso vulnerabili e questa vulnerabilità sarà per un motivo o per un altro la nostra fine.
chi ci sconfiggerà non avrà né le conoscenze né le competenze per adottare il nostro stile di vita e proprio per questo riuscirà ad annientarci.
ci stermineranno con la arroganza e la presunzione di essere in grado di possedere tecnologie sofisticate e poi non sapranno costruire neanche un normalissimo schiaccianoci o una normalissima bottiglia di vetro.
quante fabbriche di bottiglie di vetro o di posate esistono ad addis abeba? provo ad indovinare. neanche una. chissà... magari... se ci fossero stati gli italiani forse le cose sarebbero andate meglio.
i barbari poi non potranno più avere nemmeno il desiderio di recarsi in un posto dove basta toccare un interruttore con un dito per avere luce anche di notte oppure aprire un rubinetto per avere acqua a volontà. non ci sarà più nessun posto del genere, avranno ammazzato tutti quelli che sapevano come si faceva ad avere energia elettrica e acqua - è così che fecero in buona approssimazione i barbari con i romani -. il nostro occidente amato e vituperato verrà ridotto a cumuli di macerie, devastato da questi nuovi barbari, che noi con una buona dose di imbecillità continuiamo a chiamare immigrati e clandestini. chiamiamoli con il loro nome: barbari, barbari che ci stanno invadendo. barbari che ci ammazzeranno. barbari che vorranno il nostro mondo e che lo distruggeranno.
i barbari in fondo volevano solo vivere come vivevano i romani, non avevano chiaro che quello stile di vita era stato possibile grazie a intensi studi e ferrea organizzazione.
i barbari di allora e gli immigrati di adesso non hanno né una cosa né l'altra.
quanto all'occidente esso è vulnerabile proprio a causa del suo progresso tecnologico.
basterebbe un guasto su internet e nessuno riuscirebbe più a espletare alcune normali attività.
senza collegamenti non funzionerebbe il bancomat. non riuscirei a fare la spesa.
se poi ci dovesse essere un black out elettrico si rischierebbe veramente la catastrofe.
in molti villaggi africani non hanno l'energia elettrica e vivono sempre in uno stato che qui causerebbe svariati milioni di morti.
capisco che vogliano venire qui. chi vuol venire qui secondo me non si rende conto di quanto possa essere pesante la vita in un paese tecnologicamente progredito.
non si farà tanta fatica fisica, ma in compenso si vive sempre di corsa. da noi è tutto complicato e la complicazione nasce dall'essere tecnologicamente progrediti. l'interrelazione è più forte e si è in correlazione anche con chi non si conosce affatto. la mia sicurezza per esempio dipende anche dall'autista del bus o della metropolitana senza che io abbia la più pallida idea di come si chiami o che faccia abbia.
la vita nel villaggetto agricolo sarà sicuramente fisicamente più dura, ci sono però molte meno interrelazioni e quelle che ci sono sono più dirette e più forti.
la nostra tecnologia ci rende più vulnerabili. basterà un black out protratto per un po' di tempo e la nostra nazione crollerebbe. non si riuscirebbe ad organizzare l'esercito. basterebbero poche migliaia di barbari armati rozzamente ed essi avrebbero la meglio sul nostro esercito.
l'esercito romano era efficiente, ma la sua efficienza era anche garantita dai loro impianti tecnologici. ai barbari è bastato demolire qualche pezzo di acquedotto per scatenare a roma epidemie e pestilenze come da secoli non se ne vedevano.
il nostro progresso tecnologico ci ha reso vulnerabili e questa vulnerabilità sarà per un motivo o per un altro la nostra fine.
chi ci sconfiggerà non avrà né le conoscenze né le competenze per adottare il nostro stile di vita e proprio per questo riuscirà ad annientarci.
ci stermineranno con la arroganza e la presunzione di essere in grado di possedere tecnologie sofisticate e poi non sapranno costruire neanche un normalissimo schiaccianoci o una normalissima bottiglia di vetro.
quante fabbriche di bottiglie di vetro o di posate esistono ad addis abeba? provo ad indovinare. neanche una. chissà... magari... se ci fossero stati gli italiani forse le cose sarebbero andate meglio.
i barbari poi non potranno più avere nemmeno il desiderio di recarsi in un posto dove basta toccare un interruttore con un dito per avere luce anche di notte oppure aprire un rubinetto per avere acqua a volontà. non ci sarà più nessun posto del genere, avranno ammazzato tutti quelli che sapevano come si faceva ad avere energia elettrica e acqua - è così che fecero in buona approssimazione i barbari con i romani -. il nostro occidente amato e vituperato verrà ridotto a cumuli di macerie, devastato da questi nuovi barbari, che noi con una buona dose di imbecillità continuiamo a chiamare immigrati e clandestini. chiamiamoli con il loro nome: barbari, barbari che ci stanno invadendo. barbari che ci ammazzeranno. barbari che vorranno il nostro mondo e che lo distruggeranno.
i barbari in fondo volevano solo vivere come vivevano i romani, non avevano chiaro che quello stile di vita era stato possibile grazie a intensi studi e ferrea organizzazione.
i barbari di allora e gli immigrati di adesso non hanno né una cosa né l'altra.