Sono all'inizio del percorso teologico, ma avanzo per amor di dialogo, anche se mi prendo gli strali del mio secondo maestro, che giustamente dice che non bisogna giocare con le parole (e ti credo c'è in ballo la salvezza), la mia ignorantata greve da iper-novizio.
Il problema è che l'idealismo è la filosofia che mi ha scelto, più che io ho scelto lei.
Come sapete l'unico filosofo che scelgo è Nietzche, per me non ne esistono altri. Anche se Leopardi e Kierkegaard sono della stesso livello di magnitudine, sono più dei compagni di viaggio, che degli ispiratori.
Io amo le profezie.
Dicevo l'idealismo; e non c'è niente da fare è l'idealismo che ragiona insieme a Cartesio, portando con sè, sebbe ben nascosto, il peccato originale: ossia il pensiero duale.
La teologia cristiana rigetta Hegel, e io come ho detto al maestro del mio secondo maestro, ho dato anche ragione, anzi mi sono emozianato, un teologo ha capito quello che un filosofo ancor oggi non capisce.
Ossia che Hegel sia uno gnostico.
La filosofia cessa di essere tale quando smette di ragionare sulla verità, quando cioè si mette a giocare con le parole, con la dialettica.
Nella dialettica hegeliana il male fa parte necessaria del bene.
Questa affermazione è talmente stupida che si fa fatica a capire come mai la filosofia non la intenda (come tale, ossia come stupidaggine assoluta).
Il problema affonda nel passato, prima ancora che Cartesio è stato il nostro Bruno a cominciare a pensare una materia che pensa.
Quelle vecchie intuizioni idiote oggi vengono portate avanti su, su fino alla neuroscienza, che ancora perde tempo a capire come questo possa avvenire.
L'incapacità di distinguere il trascendentale dal trascendente è l'errore maximo che la filosofia istupidita del novencento si porta avanti, infettando nefastamente anche la teologia.
La vera teologia, che mi dicono essere quella di Tommaso (
??) invece parlava d'altro.
Si sapeva che Tommaso come prova per seguire i suoi insegnamenti mostrava una mela. A tutti quelli che iniziavano a dissertare sul fatto che la mela non è rossa perchè all'interno in realtà è bianca. Tommaso li buttava fuori dal corso.
E' ovvio che all'interno una mela è bianca, ma non si può negare che essa viene rivestita da un manto rosso.
Le minch***e di Husserl, idolatrato dalla filosofia massonica gnostica dei nostri filosofi, praticamente tutti, da Cacciari a Sini, passando per il famigerato Galimberti copia tutto, io non le ho mai sopportate.
Un ente è solo un ente si chiede Husserl? Non vedete, delirava il nostro, come chiede di essere contemplato, girato, ascoltato?
A lui e alla filosofia paccotiglia del novecento rispondo: ma non mi stressare con ste ca***te!
A Heidegger Adorno manca rispondeva, c'erano cose assai più gravi da analizzare (tipo il nazismo....che heidegger ha leggermente frainteso.)
Quando la filosofia si mette a pettinare le bambole, è ovvio che combatte la filosofia, quella vera, che ragiona dei grandi problemi del nostro tempo.
Filosofia che combatte la filosofia fino alla consunzione?
Si se la filosofia seria risponde a queste bertucce del pensiero.
Facciamo come Adorno, ignoriamo i pettinatori di bambole.
La teologia che è invece una cosa seria, capisce al volo che il problema è la gnosi, ossia il dualismo.
Non ci può essere dualismo nè nella filosofia e tantomeno della teologia.
Risponderi questo ai professori woke che cominciano a smin****e le pa**e di questo umile servitore del bene.
ciao caro, la questione è assai vasta, io gli ho dato il solito tocco di pepe sul sale, amo il polemos.
Il problema è che l'idealismo è la filosofia che mi ha scelto, più che io ho scelto lei.
Come sapete l'unico filosofo che scelgo è Nietzche, per me non ne esistono altri. Anche se Leopardi e Kierkegaard sono della stesso livello di magnitudine, sono più dei compagni di viaggio, che degli ispiratori.
Io amo le profezie.
Dicevo l'idealismo; e non c'è niente da fare è l'idealismo che ragiona insieme a Cartesio, portando con sè, sebbe ben nascosto, il peccato originale: ossia il pensiero duale.
La teologia cristiana rigetta Hegel, e io come ho detto al maestro del mio secondo maestro, ho dato anche ragione, anzi mi sono emozianato, un teologo ha capito quello che un filosofo ancor oggi non capisce.
Ossia che Hegel sia uno gnostico.
La filosofia cessa di essere tale quando smette di ragionare sulla verità, quando cioè si mette a giocare con le parole, con la dialettica.
Nella dialettica hegeliana il male fa parte necessaria del bene.
Questa affermazione è talmente stupida che si fa fatica a capire come mai la filosofia non la intenda (come tale, ossia come stupidaggine assoluta).
Il problema affonda nel passato, prima ancora che Cartesio è stato il nostro Bruno a cominciare a pensare una materia che pensa.
Quelle vecchie intuizioni idiote oggi vengono portate avanti su, su fino alla neuroscienza, che ancora perde tempo a capire come questo possa avvenire.
L'incapacità di distinguere il trascendentale dal trascendente è l'errore maximo che la filosofia istupidita del novencento si porta avanti, infettando nefastamente anche la teologia.
La vera teologia, che mi dicono essere quella di Tommaso (

Si sapeva che Tommaso come prova per seguire i suoi insegnamenti mostrava una mela. A tutti quelli che iniziavano a dissertare sul fatto che la mela non è rossa perchè all'interno in realtà è bianca. Tommaso li buttava fuori dal corso.
E' ovvio che all'interno una mela è bianca, ma non si può negare che essa viene rivestita da un manto rosso.
Le minch***e di Husserl, idolatrato dalla filosofia massonica gnostica dei nostri filosofi, praticamente tutti, da Cacciari a Sini, passando per il famigerato Galimberti copia tutto, io non le ho mai sopportate.
Un ente è solo un ente si chiede Husserl? Non vedete, delirava il nostro, come chiede di essere contemplato, girato, ascoltato?
A lui e alla filosofia paccotiglia del novecento rispondo: ma non mi stressare con ste ca***te!
A Heidegger Adorno manca rispondeva, c'erano cose assai più gravi da analizzare (tipo il nazismo....che heidegger ha leggermente frainteso.)
Quando la filosofia si mette a pettinare le bambole, è ovvio che combatte la filosofia, quella vera, che ragiona dei grandi problemi del nostro tempo.
Filosofia che combatte la filosofia fino alla consunzione?
Si se la filosofia seria risponde a queste bertucce del pensiero.
Facciamo come Adorno, ignoriamo i pettinatori di bambole.
La teologia che è invece una cosa seria, capisce al volo che il problema è la gnosi, ossia il dualismo.
Non ci può essere dualismo nè nella filosofia e tantomeno della teologia.
Risponderi questo ai professori woke che cominciano a smin****e le pa**e di questo umile servitore del bene.
ciao caro, la questione è assai vasta, io gli ho dato il solito tocco di pepe sul sale, amo il polemos.