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Messaggi - anthonyi

#31
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
07 Settembre 2025, 11:29:40 AM
Citazione di: daniele22 il 07 Settembre 2025, 09:45:08 AM
 Ma visto il comandamento "non rubare", quello che proprio non capisco è cosa c'entri la spiritualità con la proprietà privata. Possibile che Dio, ma anche Gesù, abbiano avallato questa frattura provocatrice di inimicizia tra gli uomini?
La religione é sempre stata ordine sociale proprio al fine di ridurre le inimicizie tra gli uomini. In sé, oltretutto, il principio non rubare non é una difesa ideologica di un certo tipo di proprietà che non é definito, esso infatti si può applicare anche a una proprietà pubblica o comunitaria che non può essere sottratta da un privato. 
E' chiaro che questo principio presuppone un patto tra gli uomini che definisca un certo ordine proprietario, e ne impone il rispetto, e lo fa per garantire l'armonia sociale. 
Chi rompe l'armonia sociale é  invece chi va a raccontare che quel patto fra gli uomini é ingiusto ed inefficiente, cosa certamente possibile, anche perché tante volte nella storia gli uomini hanno rivisto il loro patto sociale, e nella gran parte dei casi hanno preferito i sistemi di proprietà privata, anche perché le poche volte che sono stati sperimentati patti con proprietà pubblica I risultati economici non sono stati buoni. 
#32
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
07 Settembre 2025, 11:08:01 AM
Citazione di: daniele22 il 07 Settembre 2025, 09:33:47 AMQuesta che dici è una fagianata.. anthonyi tesoro. Il buddhismo si pone senz'altro in una posizione di critica nei confronti dell'induismo
Intanto ho premesso che non ne so molto, e non ho certo negato l'esistenza di dialettiche nelle culture e religioni orientali.
Purtuttavia esse non hanno mai conosciuto una situazione di contrasto globale come quella che si realizza nel passaggio tra mondo antico e Cristianesimo, un contrasto che poi si evolverà nel tempo in pensiero ermetico e poi nella massoneria. 
#33
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
06 Settembre 2025, 18:37:30 PM
Citazione di: Phil il 06 Settembre 2025, 18:00:37 PMLa duplicità dell'interpretazione della realtà, fra esigenze pragmatiche sociali e approfondimenti teoretico-esistenziali, ha infatti una sua storia, sia in Occidente che in Oriente. E se ci chiediamo se questa distinzione sia vera o falsa, è perché non abbiamo capito in cosa consista la sua duplicità.

Non conoscevo la duplicità del pensiero Orientale, comunque osservando il riferimento che hai dato ho l'impressione che non vi sia la sofisticazione che caratterizza l'approccio ermetico. Considera oltretutto che la particolarità del pensiero occidentale, che evolve nel contrasto tra una preesistente cultura pagana, e la successiva cultura cristiana, evidenzia un maggior livello di "confronto critico", mentre nelle culture orientali questo contrasto non ha mai avuto luogo. 
#34
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
06 Settembre 2025, 15:12:13 PM
Citazione di: InVerno il 06 Settembre 2025, 11:35:17 AMPare che Voltaire abbia detto di preferire un barbiere che crede in Dio, soprattutto se munito di un rasoio affilato. E' una fissa di un certo tipo di intellettuale sul paternalistico andante pensare che "al popolino" Dio faccia bene, tanto quanto che le religioni si "inventino" e si possano imporre al solito popolino. E c'è un fondo di verità, un fondo che anche Marx che delirava di persone che si svegliano pescatori e si addormentano poeti non ha mai capito. C'è una buona parte di persone che in assenza di un orario fisso e un obbiettivo imposto si perdono come pesci fuor d'acqua, non si può essere tutti imprenditori di sé stessi. Chi sostiene che senza Dio non c'è fondamento morale, che senza Dio tutto è permesso, non si rende conto di qual confessione sta facendo agli altri di sé stesso, di quanto il servilismo gli sia permeato nelle ossa e di che grama persona pensa di essere, lo dice lui stesso. Pensare con la propria testa brucia un sacco di calorie, 
Anche Giordano Bruno la pensava così, in una visione elitista pensava che I dogmi erano per il popolo, mentre i filosofi come lui dovevano scorazzare liberamente col pensiero. E questa é la filosofia del pensiero ermetico, Dell'esistenza di una verità doppia, una pubblica, per tutti, e una ermetica, solo per gli iniziati.
E io ti dirò, inverno, in buona parte quest'idea la condivido. La rappresentazione della verità é funzionale alle capacità di  colui che la ascolta. 
Ci sono persone che senza punti di riferimento semplici e certi si smarriscono, e allora che c'é di male a darglieli, questi punti di riferimento. 
Poi per quelli che si sentono superiori c'é la libertà di farne a meno, di sviluppare il pensiero critico, come dice jacopus. 
Con una domanda: se nei millenni passati non ci fossero stati quei punti di riferimento siamo proprio sicuri che gli jacopus di oggi avrebbero avuto tutta questa capacità e possibilità di elaborare ed esprimere pensiero critico? 
#35
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
06 Settembre 2025, 10:24:59 AM
Citazione di: Jacopus il 06 Settembre 2025, 07:51:25 AML'uomo ha bisogno di attaccarsi a verità se è manipolabile e non ha esercitato il proprio pensiero critico.


E sulla base di quali criteri, postulati, principi si esercita questo pensiero critico?
Si può esercitare pensiero critico soltanto se si pensa di avere una verità dentro che si contrappone a quella che si presenta all'esterno. Chi critica il sistema "Capitalista" lo fa perché pensa di avere dentro di sé l'immagine di un mondo socialista "vero". 
#36
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
06 Settembre 2025, 07:12:17 AM
Citazione di: Jacopus il 06 Settembre 2025, 01:58:18 AMLa verità ha a che fare con quella necessità di non contraddizione e di ricerca indiscutibile di un fondamento dotato di un senso pieno. Ma proprio per questo può diventare un messaggero culturale di ogni totalitarismo. È curioso come l'organo di partito dello Stato Sovietico si chiamasse "pravda" (in russo, verità).

Io credo che però bisognerebbe riflettere sulle effettive relazioni causali.
Non é l'idea di verità che genera il totalitarismo, ma é il totalitarismo che costruisce un modello di verità per attuare meglio il suo dominio. 
Lo fa perché l'uomo ha un bisogno di verità al quale attaccarsi. 
Non é un caso che le dittature fasciste si affermano in momenti di insicurezza sociale, momenti in cui l'idea di verità é in crisi. 
#37
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
05 Settembre 2025, 16:17:14 PM
Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 09:25:38 AMDal punto di vista logico, la tua affermazione è una tautologia.
Cioè non hai detto niente.
Comunuqe nel dubbio che sia tu ad avere ragione, allora mi sarei espresso male, e quindi provo a dirlo diversamente:
''La verità è un concetto superfluo''.
Faccio un esempio.
I matematici dicono:
''Se è vero A allora si dimostra che è vero B''
e questo lo si può scrivere come:
''Dato A allora segue B''
oppure
''Se A allora B.''











Detto così non é illogico, é solo una tua opinione, che però non cambia molto sulla questione dell'esistenza e dell'essenza della verità. Tu puoi ritenerla più o meno importante, ma per come essa é correntemente definita é indipendente da qualsiasi tua opinione o visione del mondo. 
#38
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
05 Settembre 2025, 04:48:20 AM
Citazione di: iano il 05 Settembre 2025, 00:06:55 AMLa verità è il discrimine, perchè c'è se ci credi, e per ciò in cui credi sei disposto a lottare.
Però, noi atei, che alla verità non ci crediamo,  l'amore continuiamo a provarlo. Quindi forse questo inscindibile legame fra amore e verità non c'è.


Completamente illogico, iano. Se la verità esiste, esiste a priori e non dipende dalla tua credenza. 
E il fatto che tu che non credi provi amore dimostra che quell'amore é verità, anche se tu alla verità non ci credi. 
#39
Ma che domanda, Inverno, il dolore umano é un problema e i medici ne prescrivono la cura migliore possibile. In fondo ti sei risposto da solo, la droga é una forma di medicazione non appropriata, che però, sotto controllo medico, può essere meno dannosa, almeno si spera! 
#40
La domanda può anche essere generalizzata, vizi come quello della droga si affiancano all'abuso di alcool, al vizio del gioco, alla dipendenza patologica dal piacere sessuale, e, sono convinto, anche a comportamenti istintivi aggressivi di sfogo, come quelli che si realizzano in famiglia. 
In tutti questi casi, infatti, abbiamo un individuo che si porta dentro una profonda sofferenza interiore e che cerca di trovare a questa un rimedio in maniera sbagliata. 
#41
Direi che certamente, alla condizione del drogato contribuisce un bisogno di amore non corrisposto, ma possono contribuire anche elementi culturali modernistici come un certo spirito edonistico, di ribellione, e di superamento degli schemi morali.
Poi ci sono i mass media, nella mia vita, il 90 % degli spinelli che ho visto erano in un film o in una fiction, segno che i media comunicano un mondo che non é quello reale, è che di fatto fa pubblicità alla droga.
Probabilmente la scelta é dovuta al fatto che l'argomento droga rende in termini di share, in effetti potremmo modificare la regola delle 4 S, sesso, soldi, sangue, successo, per la riuscita di  uno show, aggiungendo una quinta S, stupefacenti.
Non credo invece, jacopus, che il parallelo con la condizione infantile sia molto utile.
A differenza del drogato, infatti, il bambino può essere educato, ha cioé una elasticità neuronale che permette di trasmettergli modelli di comportamento che al drogato non si possono trasmettere.

#42
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
03 Settembre 2025, 17:43:45 PM
Citazione di: Mel Fed il 03 Settembre 2025, 16:25:19 PMSarò rivoluzionario, ma a me la logica non dà nessuna delusione. Intendo quella derivante dal semplice linguaggio, comprensibile anche all'uomo della strada, in quanto le religioni sono indirizzate a tutti, con buona pace di questo Godel, che non so e non mi interessa sapere chi sia. Le affermazioni o i pensieri che semplicemente hanno senso, contro quelle che non ce l'hanno, l'incoerenza.
Per quanto riguarda il Dio=Amore, siamo sempre lì: Se il Dio è il Bene assoluto, la mia tesi è che l'idea del Bene implica quella del Male, per cui per liberarsi del secondo non si può fare riferimento soltanto al primo, ci vuole un criterio superiore. È ciò che avviene nel Cristianesimo, dove la proposta di Bene assoluto convive necessariamente con il Male assoluto della sofferenza di Cristo, che fa da calamita a tutto il Male del mondo per permettere il primo. Ma quel tipo di Male può risultare insopportabile dal punto di vista teologico, e causare guerre di religione. Giustamente, dico io.
Per cui se si trovano dei criteri superiori al Bene e al Male, se si va cioè al di là del Bene e del Male (come propongo io), e Dio si trova lì, si può forse trovare una religione accettabile da tutti.
Invece, Mel fed, visto che tu colleghi la logica al linguaggio, dovresti interessarti del ragionamento di Godel. Se posso sintetizzartelo egli afferma che esistono problemi che possono essere definiti in un sistema di linguaggio logico, ma che, con lo stesso linguaggio logico non possono trovare soluzione. C'é cioé la necessità di costruire un metalinguaggio ad hoc per risolvere un dato problema, con tutte le conseguenze di relativismo del linguaggio logico, che invece tu ritieni un assoluto, e con il quale vuoi costruire una religione universale, auguri!  ;D
#43
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
03 Settembre 2025, 08:03:03 AM
Citazione di: daniele22 il 02 Settembre 2025, 17:01:03 PM
Ma di quali convenzioni parli anthonyi? Di quelle in uso tra i raccoglitori cacciatori? Certo, la sete di giustizia è atavica. La giustizia di cui parli tu è già sovrastruttura, ideologia. La mia tesi potrà essere sbagliata, ma non assurda. Fino a oggi il sistema che tu difendi è ancora in atto, anche se questa nostra pseudo-democrazia è ormai alla frutta. E non potrebbe essere diversamente visto che tra i liberal democratici il mare è ancora in burrasca nonostante il crollo del comunismo.
Giustizia. Bisogna dare ragione della dimensione emotiva in cui si muove l'individuo. Ovverosia l'invisibile (la giustizia) che realizza per necessità il visibile muovendolo.
Noi non siamo fermi e sterili a scrutare le opportunità del mondo. Lo sguardo sul mondo è sempre mosso da interiorità e il distacco da questa è problematico.
Nel qui e ora, nel momento di una scelta, saremmo dunque sempre spinti dalla sfera emotiva (semplificata in desiderio/paura). Saremmo finalizzati infine a compiere la giustezza (giustizia) della nostra azione in relazione al movente. Giustizia = Successo.
Nel momento in cui qualcuno ha detto "questo è mio", certificandolo in legge con altri che lo assecondano "a patto che..." , ecco, Costui ha provocato una frattura nell'ordine del cosmo innescando un potenziale stato di guerra.
Da questo momento, la giustezza dell'azione dell'individuo non si compie più assecondando una finalità originaria rivolta più che altro a soddisfare sé stesso (giustezza=giustizia), venendo invece intercettata da colui che ha stabilito che tutto questo è suo, individuo e cosa. Sempre Costui quindi, certificato il suo stato di diritto, diviene colui che stabilirà la giustezza dell'azione dell'individuo. E fin qui più o meno ci si può anche stare se il sovrano è un umanista illuminato. Ma siccome pure il sovrano, illuminato o no che sia, è costantemente mosso dalla coppia desiderio/paura, sarebbe del tutto naturale che egli stesso si sostituisca al cosmo dettando che alcune cose sono buone e altre no. In capo alla sua sfera emotiva quindi, tutti i suoi dettami sarebbero comunque subordinati alla salvaguardia del suo essere giudice, del suo essere giustizia.
Una volta consolidato questo castello, l'amministrazione della giustizia diventa affare per pochi.. alta techne ... e questo dura ancor oggi nonostante la nostra democrazia pensi di poter sostenere il contrario
Saluti

Che vuol dire "di quali convenzioni"? Tutte le società umane sono caratterizzate da convenzioni, cioé forme di comportamento ripetitive ed abitudinarie che vengono accettate dalla comunità come tali.
Questo comportamenti definiscono l'economia, è quindi la struttura, prima ancora della legge scritta. Così é anche per il famigerato diritto di proprietà che non é il risultato del fatto che qualcuno ha detto "questo é mio", come il pazzo di nuovo cinema paradiso che ripete ossessivamente che la piazza é sua, ma del continuato possesso Ed azione di investimento operato sulle cose da tanti individui, che é stato successivamente protetto dal diritto di proprietà.
La convenzione genera un profondo rapporto col passato, e con comportamenti diffusi e necessari, che non permette di pensare che
 questi siano sovrastruttura.
Sovrastruttura é solo il diritto positivo, che diventa alieno nel momento in cui vuole imporsi in maniera contraddittoria con i comportamenti convenzionali in economia, come fa appunto il diritto basato sull'ideologia marxiana.
#44
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
01 Settembre 2025, 21:03:37 PM
Citazione di: daniele22 il 01 Settembre 2025, 18:55:02 PMGuarda comunque che quando ho detto che la "struttura" è la giustizia e la "sovrastruttura" è techne, non l'ho detto proprio a caso
Un saluto anthonyi


So che non l'hai detto a caso, ma questo non elimina l'assurdità della tua tesi. 
Di quale giustizia parli? La giustizia é fatta in gran parte di convenzioni, considerate valide proprio per il fatto che esistono. 
Non ti dico che é sovrastrutture solo perché la sovrastrutture, in senso Marxiano, per me non esiste. Tutte le convenzioni sociali per me fanno parte di logiche di necessità, sono strutturalmente necessarie, fino a prova contraria.
Ad esempio se i bolscevichi, facendo la rivoluzione in Russia, fossero riusciti a dimostrare che il loro sistema economico poteva crescere come quello dei paesi a convenzioni liberali, allora le convenzioni liberali si sarebbero rivelate non necessarie, ma cosí non é stato. 
#45
Citazione di: baylham il 01 Settembre 2025, 11:52:03 AMDietro le scelte di una assessora al welfare o ai servizi sociale normalmente ci sono tecnici che le elaborano.
Dato il contesto sociopolitico proibizionista e repressivo, l'iniziativa dell'assessora del Comune di Bologna è lodevole, è utile per avvicinare, agganciare i tossicodipendenti ai servizi socio sanitari.

Pensare di risolvere il problema delle tossicodipendenze è sostanzialmente stupido (l'alcool e il tabacco che cosa sono?), cercare di ridurne i danni è utile. Invece è stupido che un Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (che denominazione ridicola) promuova il vino che è a tutti gli effetti e quantità una droga dannosa.

L'AIDS non si trasmette con una stretta di mano, ribadirlo è socialmente utile per tutti.


Sono d'accordo sull'ultima, infatti puntualizzavo come l'assessora fosse in contraddizione con essa.
Combattere la dipendenza dalla droga é certamente difficile, anche se qualcosa ritengo si possa fare. 
Credo sia comunque profondamente sbagliato metterle sullo stesso piano di alcool e tabacco. 

Ogni sostanza ha le sue caratteristiche, e differenti livelli di pericolosità e problematicità, per cui sono necessarie strategie ad OK.
Non a caso io sono contrario alla consegna delle pipette, perché il crack é proprio una delle droghe più pericolose, se non la più pericolosa. La tesi per cui queste sono una scusa per "agganciare" I drogati non mi convince proprio, non mi convince cioé l'idea che qualcosa di buono possa provenire dai buoni rapporti sociali con il drogato, rapporti che creeranno in lui solo il convincimento di accettabilità delle sue scelte. 
Sono invece convinto che la percezione di una condanna morale della scelta di drogarsi possa avere effetto deterrente sull'uso di droga.