Citazione di: anthonyi il 28 Luglio 2019, 15:10:04 PMCitazione di: Kobayashi il 28 Luglio 2019, 11:58:07 AMAnche se sono convinto che Francesco d'Assisi sia stato toccato da Dio, teorizzare che la sua opera sia il prodotto dello Spirito di Dio, e non piuttosto della sua umanità stravolta da quel tocco (da cui, tra l'altro non si torna indietro, nella quiete della normalità delle cose), è un azzardo teologico che bisognerebbe evitare.Ciao Kobayashi, direi che è l'esatto contrario. La Teologia dello Spirito Santo, e della sua azione tramite gli uomini è la parte più forte della teologia cristiana. L'idea che invece queste siano potenzialità umane, sia pur alterate, prelude a spiegazioni totalmente umane del fenomeno della fede.
Ma non ci può mai essere alcuna prova di questa azione divina, per cui la costruzione di una teologia del genere non può che essere pura invenzione umana, o al limite, se vogliamo essere generosi, forzatura interpretativa di qualche espressione biblica (che è essa stessa interpretazione umana dell'incontro con Dio, se si crede che la rivelazione sia avvenuta realmente, come fatto materiale, non come evento simbolico).
E infatti ogni teologia che pensa di poter conoscere il suo oggetto (Dio) non fa che trasformarlo o in un'immagine metafisica o in una proiezione antropomorfa idealizzata.
Chiaro che da qui, se si vuole essere conseguenti, non rimane che ammettere la verità dell'ateismo.
Che è ciò che accaduto storicamente.
Quindi bisogna tornare ai paradossi biblici dell'incontro tra Dio e l'uomo. L'unica teologia possibile è una riflessione priva di speranze sistematiche su questa vicenda enigmatica.
