Citazione di: Alberto Knox il 07 Agosto 2025, 21:37:11 PMintendo dire che non basta dirsi sostenitori della teoria del caso o sostenitori della teoria Divina . Se non si spiega niente che differenza c'è fra le due possibilità?Le due teorie potrebbero essere logicamente equivalenti, ma il fatto stesso di avere forma diversa ( forme diverse logicamente equivalenti significa che si può ottenere una dall'altra attraverso passaggi logici) secondo me comporta diverse conseguenze comportamentali.
Quindi sono in ogni caso diverse nei fatti che ne conseguono.
Il fisico Feynmann è famoso per aver riscritto la teoria elettromagnetica in diverso modo, apparentemente quindi un semplice esercizio di stile, ma per questo ha preso il premio Nobel, perché agli effetti pratici è aumentata la nostra capacità di manipolare la realtà attraverso quella riscrittura, come se avesse inventato una nuova teoria.
Nelle diverse narrazioni della realtà è facile vedere le differenze che ce le fanno opporre l'una all'altra. Più difficile vederci l'evoluzione dello stesso racconto.
E' facile vedere le zebre e gli elefanti come cosa in se, talche le specie non sarebbero un escamotage narrativo di una storia che è continua, ma che non si può che raccontare che a salti, perchè raccontarla nella sua continuità significherebbe tenere un diario, che neanche Matusalemme potrebbe scrivere.
Il racconto, nella misura in cui non può fare a meno di interpretare i fatti, nel farne il riassunto, non essendoci un solo modo per farlo, implica già in se conseguenze normative, sul come cioè conviene comportarsi, diverse.
Se disponiamo di più racconti contemperamente, quello religioso e quello scientifico, ad esempio, questo è un problema per chi crede nella verità, ma una ricchezza di punti di vista per chi non ci crede.

