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Messaggi - bobmax

#301
Il capitalismo può contribuire a scatenare una guerra, ma soltanto se ritiene di trarne direttamente o indirettamente profitto.
Guerre per la conquista di mercati commerciali oppure per l'appropriazione di risorse del territorio conquistato, hanno quasi sempre una spinta capitalistica.
Anche i produttori di armi o comunque di beni il cui valore si accresce con una guerra, posso favorirla.

Tuttavia ritengo che la causa di gran lunga predominante sia da ricercarsi nella brama di potere.
Potere che si vuole prendere, potere che non si vuole perdere.

Il nemico è lo strumento più utile per conservare e accrescere il potere di regimi autoritari.
Se poi il nemico, magari appositamente creato, appare sufficientemente debole, meglio ancora! Si può impunemente arrischiare una guerra.

Guerre commerciali potranno senz'altro avvenire in futuro. Ma attualmente il capitalismo non ne gioverebbe. Anzi, il profitto è favorito dalla pace.
La pace è di gran lunga l'opzione preferita dal capitalismo.
Per la semplice ragione che il profitto deriva dai consumatori. I quali, per consumare il più possibile, devono stare tranquilli.

Attualmente la guerra per motivi economici non conviene pressoché a nessuno.

E questo è il grande errore, a mio avviso, nella gestione della guerra in Ucraina.
Perché sarebbe sufficiente che l'Occidente dichiarasse ufficialmente coinvolta la Cina, per il suo supporto alla Russia, e applicasse perciò le relative sanzioni, per far cessare subito la guerra.
Essendo proprio il capitalismo cinese a determinare la politica estera della Cina.
#302
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del tracciato
08 Marzo 2024, 17:11:14 PM
Bello!
#303
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del tracciato
08 Marzo 2024, 16:02:49 PM
Le 16 linee mi vengono facilmente, ma i 76 tratti di penna no...
Sono sempre di meno.
Mannaggia!
#304
La questione del libero arbitrio non è un falso problema.
Perché, anche solo dubitare della sua esistenza, può mettere in crisi la nostra usuale interpretazione del mondo e della vita.

Questa rivoluzione può però avvenire solo se si riesce a tener ferma l'idea. Almeno fino a farla davvero nostra.
Vincendo la repulsione che suscita.

Dopo, inevitabilmente, si ritorna allo stato usuale, dove vi sono io che scelgo questo piuttosto che quest'altro.
Ma nel frattempo una nuova consapevolezza incomincia a svilupparsi.
Domande antiche, sepolte senza alcuna risposta, si rifanno ora vive.

Chi sono allora io?

È questo mondo un puro deserto senza senso... oppure vi è di più, molto di più?

Questa stessa comprensione, della non esistenza del libero arbitrio individuale, donde proviene e... a chi è rivolta?

Una metamorfosi che per avvenire necessita solo di una cosa: fede nella Verità.

#305
Citazione di: Il_Dubbio il 07 Marzo 2024, 18:42:33 PMnon dire poi che non ti rispondo.

Io ti ho risposto, ma in cambio non ho ricevuto alcun elemento di riflessione.
Quello che ho evidenziato è la tua riflessione a seguito della mia. Ma non so cosa hai detto, non corrisponde neanche 1% a ciò che ho scritto. Che vuol dire che Copernico avrà avuto un cervello induttivo particolarmente performante?  Questa sarebbe la risposta filosofica?

passo

Visto che rispondi.
Può esservi libero arbitrio individuale se tutto quello che avviene è dovuto alla necessità o al caso?
Puoi dare una risposta, tramite la logica che tanto auspichi?

#306
@Phil

Non puoi citare mettendo i puntini di sospensione per tralasciare laddove vi è il concreto concetto.

Ho scritto:
"Ma la ricerca scientifica con il suo rigore veritativo è ricerca etica. Cioè ricerca che non vuole ingannarsi."

L'etica è amore per il Vero.
E la scienza è rinuncia al possesso della Verità, ma in nome della Verità!

D'accordo che hai sempre affermato che per te la Verità non è.
E questa è una negazione che richiede inevitabili escamotage...

Epperò un po' di fede nel Vero per un minimo di comunicazione è indispensabile, suvvia...
#307
Citazione di: Il_Dubbio il 07 Marzo 2024, 14:53:02 PMnon ho letto una risposta a me direttamente almeno non in questi termini.

E comunque, mi sembra che i piani siano un po' diversi. Tu sei gia arrivato al pensiero complesso.
Ora dimmi se tu non fossi cosciente del Sole, e poi della Terra , ovvero di un corpo celeste lontano da noi che brilla, come potresti immaginare (come fece Copernico) che l'Astro non girano attorno alla Terra, ma semmai è la Terra che gira attorno al Sole.
Tu non sei cosciente, perchè mai deve interessarti una cosa cosi complessa?

Siccome la coscienza non decide quello che vede o che sente, ma avverte quello che vede o sente, sorge spontanea la domanda, perchè scegliere di credere che il Sole giri attorno alla Terra se dopo tutto non si è liberi di farlo?
Ma anche se fosse vero che Coperinco in realtà non sceglie, ma è il cervell cheo gli comunica quello che ha pensato (quindi un pensiero che gira in una testa vuota probabilmente), dimmi perchè il cervello gli avrebbe dovuto suggerire che il Sole gira attorno alla Terra, se lui Copernico non ha mai avuto coscienza della Terra e del Sole?

La difficoltà non è nella complessità, ma nella semplicità.
La vera difficoltà è nel semplice.
È sempre difficile afferrare ciò che è semplice.

Viceversa ciò che è complesso si può pian piano comprenderlo, analizzandolo. Cioè scomponendolo in parti. E man mano ricostruirne le caratteristiche.

Mentre il semplice non lo si può scomporre. E così possiamo coglierlo solo con l'intuizione.

-----

Vorrei chiarire che sono convinto della esistenza della libertà.
Libertà assoluta non limitata da alcunché.
È la libertà con infinite possibilità, dove nulla è impossibile.
Questa libertà è ciò che davvero sei.

È la libertà dell'Essere. Che tu sei.
Che altro saresti mai?
Sei Essere!

Questa libertà assoluta non lascia spazio ad alcun'altra.
Il libero arbitrio individuale è una illusione.
Lo è, proprio perché tu sei assolutamente libero!

Ma a questo punto dovremmo capire chi sei...

----

Ogni scoperta scientifica non dice nulla riguardo al libero arbitrio individuale.
Il sole, i pianeti, i loro movimenti, sono tutti fatti che determinano dei ragionamenti, delle ipotesi.
Ma queste ipotesi non sono che il risultato di induzioni, cioè in sostanza sono l'effetto di azioni e reazioni nella nostra mente.

Copernico avrà avuto un cervello induttivo particolarmente performante...

Sì, la mente può risultare essere una scatola vuota.
Ma è constatando quel vuoto che possiamo, forse, tornare a noi stessi.
#308
Citazione di: Phil il 07 Marzo 2024, 14:16:58 PM@bobmax

Secondo me, se si chiamano in causa la teodicea, il peccato, gli ideali illuministici, etc. usiamo un approccio filosofico; se invece chiamiamo in causa l'osservazione ed analisi di dati, siano essi di antropologia culturale o neurologia, siamo in ambito scientifico (al netto delle differenze metodologiche per cui  una scienza non vale l'altra, così come una filosofia non vale l'altra).
Anticipo solo che non ho interesse a ricominciare a parlare delle differenze fra "liberi-di" e "liberi-da", libertà d'azione e libertà di scelta, meccanicismo dell'arbitrio e arbitrio del meccanicismo, etc. come ricordato prima, "ho già dato" molte pagine fa.

Ritengo di comprendere la tua posizione, che tuttavia risente a mio parere di un pregiudizio.
Cioè si dà per scontato che filosofia e scienza siano separate. E poi si va a vedere le differenze dei loro interessi, i rispettivi campi di indagine.

Sono viceversa convinto che l'origine del filosofare e della ricerca scientifica sia la stessa.
Entrambe sono animate dal medesimo fuoco.
E questo fuoco è la Verità.

La scienza si chiede il come funziona il mondo, la filosofia è attratta dal perché.
La scienza guarda quello che c'è, la filosofia quello che non c'è, ma è necessario per dare significato a quello che c'è.

Quindi, sì, l'etica caratterizza la filosofia, mentre la scienza è focalizzata sulla logica dei dati di fatto.

Ma la ricerca scientifica con il suo rigore veritativo è ricerca etica. Cioè ricerca che non vuole ingannarsi.
E per non ingannarsi, deve sempre tenere presente la metafisica su cui si fonda. Metafisica che è la stessa filosofia.

E la filosofia, che sia davvero tale, deve fare continuamente i conti con i dati di fatto. Così come li interpreta la scienza.
Cioè una filosofia, che non consideri indispensabili le osservazioni e le analisi dei dati, non è filosofia.

E invece... vi è una moltitudine di cosiddetti filosofi che blatera di scienza e tecnologia, senza saperne proprio niente.
E pseudo scienziati che non hanno alcuna consapevolezza della loro stessa metafisica di riferimento.

#309
Citazione di: Il_Dubbio il 05 Marzo 2024, 21:40:10 PMCitazione di: bobmax il 5/3/2024, 13:30:58Che c'entra la coscienza con il pensare una cosa piuttosto che un'altra?
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Di tutto quello che si è scritto dopo i miei interventi ho capito veramente poco.  Non so si stava solo rispondendo alla domanda generale o si stava cercando di trovare un modo per controbattere alla mia proposta.

Proposta che è ancora valida. Io ho dato una mia lettura, di contro chi volesse contribuire potrebbe incominciare a valutare le due domande che ho fatto: il libero arbitrio è necessario? / il libero arbitrio è inutile?

continuo a leggere cose parecchio confuse.

Per quanto riguarda la tua domanda che ho posto in evidenza (che però non si comprendere per quale motivo nasca, visto che non c'è una struttura verbale che la sorregga) è ovvio che il contenuto del pensiero è in relazione all'esistenza della coscienza. Nel senso che è necessario che tu disponga di una coscienza per avere un pensiero.
Come non esiste una coscienza senza un pensiero non esiste un pensiero senza la coscienza.
E' altrettanto ovvio ritenere che pensieri diversi siano sostenuti dalla coscienza. Quindi semmai possono cambiare i pensieri ma il modo in cui essi diventano consapevolezza sarà identico.

La struttura verbale è molto semplice:
"Che c'entra la coscienza con il pensare una cosa piuttosto che un'altra?"
Come può la libertà del pensare derivare dalla coscienza?
Visto che la coscienza è consapevolezza di.

La coscienza può essere descritta come uno specchio.
Può uno specchio decidere cosa avviene in ciò che sta riflettendo?

Alle tue domande ho risposto.
Dicendo che tutto quello che avviene o era necessario avvenisse oppure è casuale.
In entrambi i casi ciò che avviene non ha nulla a che vedere con il libero arbitrio individuale.
(Individuale!)

Ma a questa considerazione non hai replicato.

Volevi un confronto logico.
Lo hai chiaramente specificato.
E invece è saltata fuori la coscienza. Che è libera di pensare questo piuttosto che quest'altro.
Su che base non si sa. Visto che la coscienza è pura passività.

E se invece si afferma che dietro la coscienza vi è altro, allora bisogna dire cosa è quest'altro.

Se no, non stiamo dicendo nulla di logico.
#310
Citazione di: Phil il 07 Marzo 2024, 12:26:26 PMcomunque le si intenda, l'approccio scientifico al libero arbitrio è molto difficile da confondere con quello filosofico.

Cioè?
Se perciò è facile non confondere i due approcci scientifico e filosofico, come si fa?
#311
L'evidenza della libertà etica non si fonda forse sulla realtà del bene e del male?
E questa libertà non si manifesta a me stesso proprio come scelta tra il bene e il male?

Se non ci fosse il male, non vi sarebbe etica. E poiché la libertà è logicamente impossibile, e il mondo fisico è necessariamente logico, non vi sarebbe alcuna libertà.

Se allora la libertà è reale solo in quanto etica, ma non fisica, questa libertà appartiene ad un altro piano, non riguarda come questo mondo funziona.
Non è una libertà nel mondo materiale. È una libertà spirituale.

Ma in che senso è spirituale?
Nel senso che materialmente io sono Uno con Dio.
Epperò ne sono separato a causa del male.
Io sono Uno e allo stesso tempo non lo sono.
E non lo sono a causa del male.

La mia libertà è tutta nel essere o non essere.
E io sono solo rifiutando il male.

E poiché il male è sempre e solo amore negato, torno a essere attraverso l'amore.

Prego il Padre di donarmi l'amore.
#312
Citazione di: Koba II il 05 Marzo 2024, 13:41:50 PMTi stai riferendo al mio intervento?
Se hai qualche obiezione esprimila in modo comprensibile, se no risparmiami queste petulanti lamentele sul fatto che gli altri non la pensino come te.
Quella che chiami comunicazione sembra essere in realtà una specie di proselitismo.
No, non è solo il tuo intervento, sei in buona compagnia.

Proselitismo, petulanti lamentele...
Ma non una volta che si sia in grado di affrontare una analisi.

Pressappochismo diffuso.
Non vi è nessuno capace di sviluppare un pensiero critico!

Proselitismo?
Cercare una mente che pensi è proselitismo?

A questo punto siamo arrivati.
#313
La consapevolezza, o coscienza che dir si voglia, origine del pensare?

Che c'entra la coscienza con il pensare una cosa piuttosto che un'altra?

Va beh, come si dice... ho sopravvalutato le possibilità di comunicazione.
#314
Che fare alle prossime elezioni?

Dopo aver dato una mano come semplice volontario per anni e aver sempre votato a sinistra, ora forte è la tentazione di non andare a votare.

Sono stato utile idiota, dei tanti furbacchioni che mentono spudoratamente, e a cui ogni volta ho creduto.
Vi ho creduto, perché non riuscivo a capacitarmi che una persona potesse essere così falsa!

Eppure ormai devo accettare l'evidenza: seguivano tutti i loro interessi personali. Sebbene proclamassero tutt'altro.
Sono disgustato.

Paradossalmente, non so più se vi sia maggior ipocrisia a destra piuttosto che a sinistra.
Ma quella che vedo a sinistra, ed è diffusissima, mi fa maggior ribrezzo.
#315
Gira e rigira... a cosa si aggrappa ogni volta la difesa del libero arbitrio?
A un fenomeno trascendente!

Cioè si è liberi perché vi è una causa che trascende questo mondo.

Che poi, se davvero di "causa" si tratta, non si capisce come questa causa possa produrre libertà...
Un assurdo.

Forse si intende invece un "dono".
Cioè la libertà è un dono della Trascendenza.
E va bene, siamo in linea con un credo religioso.

Ma che c'entra allora la filosofia?
Lasciamo almeno stare la filosofia, che con questi ragionamenti non c'entra nulla.

Se poi arriviamo ad attribuire alla consapevolezza la facoltà del libero arbitrio, siamo in piena magia...