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Messaggi - Claudia K

#301
Citazione di: Eutidemo il 04 Aprile 2023, 12:22:48 PM
il che non significa che, oggi, Bergoglio ne sia stato informato.
Cosa di cui dubito molto, perchè, altrimenti, puro e "sempliciotto" com'è, avrebbe già fatto la fine di Papa Giovanni Paolo I!
Muovo da questo passaggio perchè forse è un po' la "summa" di proiezioni differenti che tu ed io potremmo  aver rafforzato nel tempo: che possa pensarsi  "sempliciotto" un Gesuita...per me è un ossimoro (anche quando sceglie di chiamarsi Francesco) .  ;)

Mi par di capire, in compenso, che nessuno di noi due abbia subito il "fascino" di GP II , e con ciò mi sento in ottima e qualificata compagnia.  :)

Tornando strettamente al caso Orlandi, l'unica cosa che parzialmente non mi quadra è il perchè (almeno) Bergoglio non accordi una pubblica udienza per esporre una volta e per sempre le cognizioni vaticane in merito. Peraltro : fosse vera la teoria STASI...il Vaticano avrebbe da derivarne la consacrazione del proprio ruolo di vittima in nome dell'evangelizzazione! (che ab origine non sembrava dispiacere affatto)

Per il resto...bah...che dire, Eutidemo? 
In 40 anni sono state ipotizzate tutte le piste pensabili e un qualche "ruolo" è stato rivendicato anche dai personaggi meno inquadrabili (penso al tipo che fece avere il presunto flauto della ragazza, come alla ex moglie di De Pedis...e come tanti altri di cui ho certamente perso memoria anch'io).

Nelle cortine fumogene della disinformazione credo di poter dire (come per GP II) che non la vediamo in modo troppo diverso. Solo che che - per me - chi è cresciuto nella cultura et imperio delle cortine fumogene...è ben difficile che si redima (anche perchè gli costerebbe la vita, a sistema di disinformazione imperante ed immutato). Per cui propendo al leggere come ennesimo strato di cortina fumogena quel che mi arriva da mega-professional della creazione e e manutenzione delle cortine fumogene.

In parallelo resta che nella realtà reale, purtroppo, i casi di bambini e adolescenti scomparsi misteriosamente contano grandi numeri, in borghi paciosi come in convulse metropoli, e il più delle volte (se non addirittura nella totalità dei casi) c'è dietro "soltanto" un folle di cui si tentava "perbenisticamente" di negare la realtà di folle e pericoloso, anche con la complicità omertosa di interi contesti sociali (sto pensando al caso Claps)... 

#302
Citazione di: daniele22 il 03 Aprile 2023, 21:53:23 PMil rischio che corre il filosofo è quello di precipitare in una forma filosofica patologicamente solipsistica, cioè quella di abbracciare una sostanza rifiutando l'altra senza rendersi conto in pieno della loro natura indivisibile
Su questo non posso che concordare.

L'aspirante filosofo che, ignorando o addirittura rifiutando (!) una parte del sapere, si illudesse di fare Filosofia (che non è affatto  l'esegesi della storia della filosofia) ...farebbe "filosofismo"  nè più nè meno di quanto farebbe "scientismo"  lo scienziato che  assolutizzasse  la propria visione in ciò che conosce o spera di conoscere dal solo  mondo scienza.
#303
Citazione di: Socrate78 il 03 Aprile 2023, 21:59:56 PMAnche voi avete quest'impressione?
Francamente no, non ho questa impressione.
La mia impressione è che fattori quali personalità-vivacità-autonomia abbiano il loro oggettivo fascino, e che sia molto più agevole immaginarli in chi non è protocollare, rispetto a chi lo è.
Nelle relazioni concrete si aggiunge sempre il fattore sessualità e dintorni, più che idoneo a cementare in area manipolatoria anche le più astruse assurdità.
E' solo l'esempiuccio più facile, ma prova a chiederti quale possa essere l'appeal, presso la donna che si senta invisibile all'altro sesso, dell'essere persino segregata da quello che è "geloso" anche della propria ombra...

Poi (anzi prima) trovo che andrebbe attentamente disambiguato il concetto di "bravo ragazzo/uomo".
Ma questa sarebbe infinita.
Pillola giusto per : esclusi violenti e maneschi, nel mio vedere restano una miriade di "bravi ragazzi/uomini" che non hanno proprio nulla in comune tra loro. Si va dal protocollare assoluto che...la terza volta che lo senti al telefono sbadigli già da quando capisci chi è (ma puoi contarci che non salti una sola reverenza) a quello che ha affinato l'arte di sembrare uno splendido  e ha già fatto tutti i conti di quanto ci guadagnerà se ci caschi come spera, a quello che magari è il meno protocollare e più splendido di tutti, che magari è quello che sa dire con garbo "questo lo condivido e questo no", denotando il massimo felicitante  rispetto della propria ed altrui personalità...
#304
Buonasera Eutidemo,
sono più che mestamente perplessa.
Anche perchè ormai è proprio radicato il mio convincimento che questa vicenda abbia subìto tanti di quei depistaggi e falsificazioni in  40 anni da non essere più dipanabile.

Sbaglierò e sarò colpevomente ingenua, ma mentre il feeling Vaticano-Magliana è comprovato e spiegabilissimo con cointeressenze prettamente economiche...a me sembrano molto fantasiose sia l'ipotesi della "lezione" STASI & Co." e sia quella dei festini Vaticani (non perchè pensi che non ce ne siano, ma perchè storia dimostra che hanno sempre saputo saziare appetiti indegni nel più attento studio psicologico delle vittime e senza generare alcun pubblico clamore).
Solo per il piacere di ragionare : mi resta che tra l'ipotesi STASI e quella "festini" , continuerebbe a sembrarmi più verosimile - se proprio mi fosse data la certezza che la risposta E' in una delle due ipotesi - quella dei festini.

Non possiamo, da osservatori, obliare il fatto che questa vicenda sia tenuta viva dalla Famiglia Orlandi e soprattutto da Pietro.
E che l'idea che "in Vaticano sanno tutto" sia sua.
Non lavoro in Vaticano e della vicenda so soltanto quello che tutti possono sapere dalla cronaca di 40 anni, e ho il massimo rispetto di questa Famiglia che cerca una spiegazione. Mi pare di averci aperto anche un thread, tempo fa, schierandomi totalmente a favore della Famiglia, a fronte di un Vaticano che...di Papa in Papa...finisce per ignorare le legittimissime istanze di questa Famiglia.
Poi, però, mi viene anche un dubbio, e cioè : ma se a Pietro Orlandi fosse stato illustrato in tutte le lingue del mondo che il Vaticano non ne sa nulla e punto...penso che anche il più santo degli umani potrebbe reagire (per semplice sopravvivenza) prendendo ad ignorare le istanze (assurde in tal caso) di chi insistesse in un surreale "non è vero! tu lo sai e non me lo dici!".
Ma questo non è dato sapere per via mediata dall'informazione.

Il fatto che la vicenda sia tenuta viva da Pietro implica anche l'obbligo intellettuale di un'altra considerazione, e cioè : a livello estorsivo-ritorsivo-dimostrativo (ipotesi STASI) l'operazione avrebbe avuto la teorica possibilità di un "ritorno" prossimo allo zero. Traduco in tre fasi :
1) scompare da Roma una bella adolescente volitiva; e che importanza avrebbe potuto avere, se non  le fosse stata affibbiata per fare "caso cult", il fatto che fosse cittadina vaticana?
2) se il Vaticano non avessse in prima battuta avallato l'ipotesi (pro domo sua) del proprio conoinvolgimento da "vittima eroica" ...questa ipotesi non vivrebbe più neanche nel mondo della più sfrenata fantasia; ma soprattutto
3) la tenacia di Pietro non era affatto prevedibile, tant'è che dall'altra ragazza scomparsa si ha menzione soltanto "a rimorchio" del caso Orlandi, essendo tra le umane e prevedibii reazioni che una Famiglia tanto crudelmente provata...finisca ben presto raccogliendosi nel proprio dolore e sparendo dalla scena mediatica.

Solo miei pensierini sparsi. Buona serata. :)
#305
Citazione di: davintro il 03 Aprile 2023, 19:51:54 PMIo penso che un deficit di cultura scientifica va a colpire la completezza del bagaglio culturale di una persona, ma non le sue competenze filosofiche
E non ti sembra che il deficit, nel momento preciso in cui colpisce la completezza del bagaglio culturale, fiacchi inevitabilmente le competenze filosofiche, che più di tutte le altre puntano proprio alla visione d'insieme ?
Il che, nella mia visione, non corrisponde affatto al dover essere fisici-matematici per riflettere sui quesiti eterni della filosofia. Bensì equivale soltanto ad aver visione (anche) dei traguardi conseguiti dalle varie branche del sapere umano.
Scusami se torno all'esempio della parente defunta: per ragioni ignote e che mi restano incomprensibili...quella signora svelò involontariamente, con una domanda accorata, la propria filosofia ai circa suoi 70anni.
Se fece un letterale "strike" , tanto sul fronte scientifico che su quello religioso, fu proprio (come qui giustamente rilevato da molti) perchè aveva bellamente obliato tanto i dogmi della dottrina cattolica quanto le più basiche acquisizioni astronomiche.

Citazione di: davintro il 03 Aprile 2023, 19:51:54 PMDovremmo togliere la qualifica di filosofia a S. Agostino, Kierkegaard, Rosmini, tutto l'esistenzialismo cristiano, l'idealismo, lo spiritualismo perché nella loro filosofia fanno a meno di utilizzare categorie della scienza
Ma no, perchè qui si vira sulla pura spiritualità (come peraltro in moltisisme filosofie orientali) , e con il sacro crisma della infalsificabilità (che è tuo merito aver genialmente evidenziato in altro thread) si può teorizzare di tutto, senza tema di smentita.
Non è un caso che spiritualismi e religioni siano a migliaia e si moltiplichino ogni giorno, ciascuno con la propria "verità" e i propri dogmi o "rivelazioni"... al galoppo nelle immense praterie dell'infalsificabile.
#306
Citazione di: Jacopus il 03 Aprile 2023, 19:35:39 PMrovescio la domanda: quante strane prospettazioni genera una cultura scientifica che manchi dell'ABC di quella umanistica?
Sottoscrivendo il tuo post da cui ho tratto il quotato, una cultura scientifica che mancasse di quella umanistica non avrei dubbi che comporterebbe gli stessi deliri del suo inverso. 

Solo perchè la Conoscenza umana è di mille affluenti che sfociano nello stesso mare, e se ci appostiamo sull'affluente (quale che sia) mancherà sempre la visione del mare. 
#307
Citazione di: davintro il 03 Aprile 2023, 15:33:50 PMl'interesse che ho sempre nutrito per la filosofia io l'ho sempre percepito in me, e non trovo giusto che questo mi debba essere tolto perché a questo non si accompagnava un forte interesse per le scienze naturali
Replico per la parte in cui questo concetto possa essere attribuito al postato da me. 
Personalmente non ne faccio una questione di <forte interesse> per le scienze (io stessa non ho mai avuto alcuna passione per la fisica, mentre ero ammaliata dalla chimica, per dire). Dico soltanto che quell'amore del sapere che è (addirittura etimologicamente) la filosofia...finirebbe per contraddire se stesso nel momento in cui ignorasse interi comparti del sapere. Il che non vuol dire contribuire a produrli, ma quanto meno aver contezza di loro contenuti e acquisizioni. 
Nella stessa direzione mi porta anche la storia della filosofia  dalle origini, puntellata com'è dal ruolo e spessore di Filosofi che furono per lo più anche matematici, astronomi, alchimisti. 
E non mi sembra fantasioso ipotizzare che l'impulso alla speculazione filosofica sia sorto da quel "voler sapere ancora e oltre, sapendo il massimo del possibile nelle varie epoche". 
In mancanza di questa visione d'insieme del sapere (che è perenne work in progress)...più che Filosofia...rischia di diventare la versione presuntosa dell'opinionismo ad uso talk-show. 
(Prova di intelligenza data da una ospite al programma TV di Geppi Cucciari : viene presentata come filosofa e prontamente replica "filosofa?  :-[ Sono laureata in Filosofia e ho qualche pubblicazione. Tutto qui!" )

Torno al mio esempiuccio di partenza della defunta parente (insegnante) : non so quanto possa aver influito già allora qualche decadimento cognitivo da invecchiamento, ma era donna che abitualmente viaggiava da sola in auto per lunghe percorrenze...
Potevano in lei  aver ripreso consistenza schemi infantili, tipo la volta celeste immaginata come la carta blu a stelline che si usa per i presepi o il Dio che tanto amava collocato fisicamente in qualche posto fisico tra capanna e volta di carta del presepe? 
Certo è che se per cultura generale (che doveva necessariamente avere) le fosse stato chiaro che l'universo è ben altro che Terra-Luna e che per il Cattolico Dio è ovunque e non visibile...della battuta attribuita a Gagarin in propaganda ateista...avrebbe solo potuto ridere. 
Mentre l'apparente oblìo/decadimento soggettivo del suo sapere d'insieme la condusse a perplessità del tutto risibili (e rilevabili nella risibilità persino dai bambini). 


#308
Citazione di: iano il 03 Aprile 2023, 13:22:52 PMLa stessa visione no, ma magari superiore o potenzialmente superiore alla tua,
Faccio rapida eccezione allo scivolamento dei tentativi di aggressione, sol per chiederti : da quale fonte, tra nick ?  :))


Citazione di: iano il 03 Aprile 2023, 13:22:52 PMQuello che io vedo che è che quelli che vengono dl classico hanno una marcia in più, perchè evidentemente in qualche modo che non sò sono stati meglio dotati della capacità di comprendere le cose in modo autonomo.
Questo è uno dei più deleteri luoghi comuni. 
Lo studente del classico, oggi come trenta anni fa, è solo uno che DEVE studiare (più o meno obtorto collo) una serie di materie morte da secoli o millenni, mentre la vita va...e va per per flussi VIVI in cui non è di alcun supporto l'allenamento allo studio, SE dello studio VIVO viene a mancare l'oggetto e ogni sua conoscenza. 

Citazione di: iano il 03 Aprile 2023, 13:22:52 PMChe lo esterni o meno è inevitabile per uno scienziato filosofare, mentre un filosofo può ben fare a meno di fare scienza, però poi non si capisce cosa stia facendo veramente.
E' proprio quel che penso!


Citazione di: iano il 03 Aprile 2023, 13:22:52 PMLa separazione fra classico e scientifico è quanto di peggio potessimo inventarci a livello scolastico.
Più che concorde. E infatti...fu la genialata di filofofo ad elevatissino potenziale di ideologizzazione!  :))
#309
Citazione di: Ipazia il 03 Aprile 2023, 08:31:52 AMAver fede nella comunità scientifica è ancora più deleterio a suicida che "credere nella scienza ".
Che questa sia la tua opinione non si possono aver dubbi; neanche per chi avesse cominciato ieri a leggere le pagine di questo Forum. 
Opinione che, nella sua pretesa di assolutezza/verità, vedi bene non essere sposata da molte persone non meno pensanti di te. 
E questa tua opinione, brandità come <verità> , è quanto di più prossimo a una fede/religione io riesca a concepire. 
Religione che peraltro è professata e predicata, a quanto pare, sull'ostinazione a presumere le posizioni altrui in modo del tutto difforme rispetto a quanto analizzato e dichiarato dall'altro. 
Non si sa più come rappresentarti che fisica e metafisica hanno oggetti e metodi del tutto diversi, o che aver fiducia nella scienza in base ai traguardi da essa conseguiti non ha parentela con il <credere> fideistico, o che <scienza> e <scientismo> non sono sinonimi...

A volte mi chiedo anche quale sia la tua idea di "comunità scientifica", perchè a me sembra fortemente improntata all'idea preconcetta del <complotto di poteri forti> in ogni dove. 
Mentre la comunità scientifica - di per sè - vive semplicemente dell'interscambio planetario tra scienziati di studi e ricerche che abbiano dignità di pubblicazione scientifica per il puro e semplice pre-requisito di rispondere al Metodo scientifico (= logica e  dimostrabilità). 

Citazione di: Ipazia il 03 Aprile 2023, 09:20:07 AMUn apicale della "comunità scientifica" che si occupa di salute umana per l'intero pianeta:

Tedros Adhanom Ghebreyesus
Penso di non annunciarti nulla di nuovo nel ricordare ancora una volta il <fattore umano>, che peraltro è proprio quello che non ha nè può avere nessuna storia nell'ambito della comunità scientifica, mentre può rivelarsi nefastamente determinante in chi politicamente gestisce informazioni e ne deriva decisioni politiche. 

Ugualmente non penso di annunciarti nulla di nuovo nel ricordare (anche senza istituire primati di nefandezza, sebbene sia fortissima la mia tentazione di aggiudicare il primato di nefandezza ai filosofi ideologizzati, molto più che agli scienziati) che ogni più disumano regime (facciamo nazismo, giusto per restare nel recente?) abbia avuto tanto i propri filosofi/ideologi  quanto i propri scienziati, nel migliore dei casi accomunati da un <fattore umano> declinabile soprattutto in termini di delirio (personale e anche di interesse psichiatrico) di onnipotenza! 

-------------------------
Torno al tema del thread, e confesso una enorme perplessità che in realtà mi porto dai tempi del liceo, ma che da alcune letture anche in questo Forum, ma non soltanto, mi ritrovo ingigantita a dismisura. 
Molto easy esternare la perplessità. 
Io liceo scientifico, mio fratello (due anni meno di me) liceo classico. 
Alcuni testi in comune (tra cui quello di filosofia, Adorno nel mio/nostro  caso). 
Non sono mai stata una "secchiona" (e in qualche misura oggi e non da oggi mi dispiace un po'). 
Ammetto di aver vissuto moooolto di rendita sul fatto di essere "da 10" sia in matematica che in italiano scritto (pur con Prof che cambiavano ogni anno). 
La matematica (al pari di biologia, chimica, fisica, geografia astronomica) mi intrigava proprio. Non era faticosa, piuttosto era entusiasmante. 
Lo scritto di lettere, poi,  era proprio una passeggiata di salute e ammetto di aver avuto anche privilegi: mai fatto un compito di "letteratura"...ebbi anche il privilegio, nell'ultimo triennio,  che la docente (a noi giunta dal classico, dopo aver meritato il titolo di  "il terrore del liceo classico") dettasse ad ogni compito i tre titoli alla classe e poi ne aggiungesse uno, che apertamente diceva "questo lo aggiungo per Claudia K e Tizia, se hanno piacere di svilupparlo". Era normalmente un tema davvero libero quanto una tesi sperimentale, su base sostanzialmente filosofica. E ...a Cladia K e a Tizia sembrava dono meraviglioso avere questa licenza che abbracciavamo con tutto il cuore e il cervello e l'entusiasmo...
Il non essere mai stata "secchiona" ha il suo prezzo, e lo pago: io ho carenze di geografia da analfabeta, ma anche in storia sono assai lontana da ogni libera docenza; non so come ho fatto ad essere molto più che sufficiente in inglese, perchè in effetti so di non essermici mai applicata abbastanza, sebbene traduca molto meglio di qualcuno in famiglia che ha fatto anche la Kaplan...bon. 
Sta di fatto che all'ultimo anno di liceo scientifico provai una forma di Felicità che derivava dalla sensazione nitida di aver avuto tutti gli strumenti per pensare, nella meraviglia di constatare come tanta metematica e fisica si coniugassero alla perfezione, esprimendo il cammino umano della conoscenza, con la letteratura quanto con la storia della filosofia che includeva Einstein e la Relatività.

E' da allora che mi chiedo: come avrebbe mai potuto mio fratello, con un classico che per la matematica si limitava al refresh delle scuole medie inferiori, avere la stessa visione ? 

#310
Citazione di: Jacopus il 02 Aprile 2023, 22:30:13 PMla malattia mentale ha una concausa sociale
Sulla/e CONcausa/e della malattia mentale...ci può stare tutto e anche di più.
Dire, invece e come Socrate, che LA causa sia sociale...e no, ma proprio no.
Sono passati i tempi dell'elettroshock che produceva effetti anche se nessuno sapeva perchè.
Oggi una terapia farmacologica di ambito psichiatrico è perfettamente mirata a ripristinare squilibri organici, e non funziona "bromurando", bensì consentendo al sofferente psichico di recuperare per questa via condizioni di vivibilità anche del tutto liete e godibili.
E poi...basta pensare al bipolare per aver prova che le cause del suo disturbo siano anzitutto endogene : il bipolare che vive ogni giorno la stessa identica vita...è quello che in fase up ne è felicissimo ed euforico, e che poi, in fase down che può subentrare dopo una notte di sonno pure goduto...vede la stessa realtà a rovescio e vuole solo farla finita.
E non recita in nessuna delle due fasi.

 
#311
Citazione di: Ipazia il 02 Aprile 2023, 21:52:30 PMl darwinismo sociale è scientismo, in quanto arbitraria estensione dell'evoluzionismo darwiniano alla società umana. Anche la lucina rossa di cui parlava green è scientismo: l'illusione di spiegare l'anima con un elettroencefalografo. O di spiegare l'attitudine al crimine coi tratti somatici (Lombroso) aggiornato e corretto con la genomica creativa. Per non parlare delle indebite estensioni della fisica, quantistica e astronomica, alle relazioni umane...
Citazione di: davintro il 02 Aprile 2023, 21:55:31 PMI social sono pieni di ragazzini saccenti che pongono il loro ateismo come basato su una superiorità scientifica rispetto alle credenze religiose e metafisiche, e questa posizione presuppone l'idea che la conoscenza scientifica non si limiti a indagare il mondo fisico, ma sia capace anche di entrare nel merito delle questioni filosofiche è giudicare, sulla base dei propri limiti, il valore di verità delle varie tesi.
Ecco però che tu, Ipazia, citi teorie che possono proprio definirsi modaiole del passato, e che sono state anche molto velocemente superate dalla stessa scienza, mentre tu, Davintro, ne trovi prova attuale presso i ragazzini sui social...

La realtà, però,  resta quella di una comunità scientifica che procede per studi e verifiche sulla sola realtà fisica, i cui membri non di rado sono credenti, e ancor più spesso sono indotti a interrogativi e riflessioni squisitamente metafisici...dalla constatazione sempre più stringente che di "casuale" non esista poi nulla! 

Indubbiamente ha poi ruolo determinante il <fattore umano> (in scienza come in ogni ramo dello scibile). E in scienza ci sarà lo scienziato che...alla fine è un ottimo e zelante tecnico...talmente preso dall'ambascia tecnica da perdere la visione d'insieme e sentirsi dio per una sua piccola conquista (accade in scienza, ripeto, e accade in qualunque ramo dello scibile). 
Un esempio che posso portare a titolo esclusivamente personale è la Hack : è un effetto che fece su di me, ma è verissimo : la considerai una povera aridissima quando fu categorica nell'escludere l'esistenza di Dio, e proprio nell'atteggiamento scientista del "la verità è quello che verifichiamo noi!". 
La stessa sensazione sgradevolissima riportai da Levi Montalcini, per ragioni parzialmente diverse: più la leggevo e più provavo tristezza e sconforto per una personalità che amava descriversi in voluta fuga da vita e sentimenti in nome "della scienza". 
Con o senza Nobel...mi viene anche da dire che l'indefessa applicazione al telescopio come al microscopio...certamente possono portare frutti, ma insomma...a nessuna delle due dobbiamo alcuna ipotesi geniale che abbia cambiato la Storia. 
Mentre chi lo ha fatto davvero (da scienziato) è spesso rimasto trafitto dal ben più ampio chiedersi "non è un caso" . 
#312
Citazione di: Jacopus il 02 Aprile 2023, 21:28:24 PMsi può perfino vincere un premio Nobel ed essere diagnosticati schizofrenici ( fatto vero, si chiamava J. Nash, se ricordo bene).
Tutto vero, ma sulla diagnosi di schizofrenia è doveroso ricordare che a Nash fu fatta molto prima che la psichiatra inquadrasse i disturbi dello spettro autitistico e particolarmente quelli ad <alto funzionamento> . 
Ed è l'autismo ad alto funzionamento che caratterizza veri e propri talenti soprattutto in ambito scientifico. 
#313
Citazione di: Socrate78 il 02 Aprile 2023, 20:35:17 PMla follia ha un'origine SOCIALE
??? In che senso?  ???

Può valere (parzialmente) per le nevrosi, ma non per le psicosi (e la depressione è proprio il parametro  meno illuminante, potendo essere tanto su base nevrotica che su base  psicotica). 

Inoltre: mentre penso che continui ad imperversare l'idea romantica del "genio e sregolatezza" in declinazioni di pura fantasia, perdonami ma mi sembra proprio che della malattia mentale non si abbia visione concreta e durissima, come è nella realtà. 
Ricucio i due cenni : il genio "sregolato" (guarda caso) poteva essere più o meno volutamente sregolato per tot consuetudini quotidiane e relazionali, ma era SEMPRE perfettamente "sul pezzo" della propria arte o scienza, e non gli capitava certo di affermare o tramandare farneticazioni. E persino la sregolatezza indotta da sostanze psicotrope (dall'assenzio all'LSD) ampliava il respiro di performances geniali. 
Nulla di ciò avviene nella malattia mentale (se)vera, in cui lo sconquasso di ogni possibile bussola si palesa in ogni gesto-pensiero-parola. 
E vale anche per le allucinazioni, le quali assurgono a dignità di sintomo psichiatrico quando e solo quando si inseriscono in un quadro d'insieme che è privo di ogni bussola (non a caso : dei tanti "veggenti" che molto coerentemente fondano una bella aziendina iperproduttiva...si pensa mica mai che siano schizofrenici! Si pensa che siano paracarri (= perfettamente sani di mente e con una faccia di granito). 
#314
Citazione di: Phil il 02 Aprile 2023, 20:01:29 PMLa scienza operativa, dal canto suo, invece non assolutizza bensì studia; ossia non afferma «tutto è materia», «non c'è nulla di metafisico oltre la fisica», etc. quanto piuttosto: «tutto ciò che finora abbiamo verificato o studiato epistemologicamente è stato materia, energia, etc.», posizionando così la meta-fisica nell'infalsificabile (come lo è la "totalità" di cui la metafisica parla) e quindi fuori dal campo di interesse delle scienze e dei loro metodi.
Infatti. E questa è scienza.

Ma si potrebbe gentilmente avere un esempio contemporaneo di "scientismo" o meglio di "scientista" ? Perchè continuo a sentirne parlare più del covid, senza che riesca a venirmi in mente un solo "scientista".
Grazie.
#315
Citazione di: Eutidemo il 02 Aprile 2023, 12:15:43 PMVoi cosa ne pensate?
Penso che la concomitanza di date sia suggestiva, ma che non sia alcun modo collegabile all'altra giovane cittadina vaticana che scomparve 40 giorni prima (Mirella Gregori) con modalità molto simili: due adolescenti (belline e volitive) scomparse nel nulla in pieno giorno...entrambe avendo intorno il classico sciame di corteggiatori o sedicenti tali...

Poi, e forse soprattutto, penso che i regimi interessati a contrastare l'opera di GP II avrebbero avuto mille modi e maniere per contrastarlo in modo più incisivo/persuasivo, anche operando direttamente e apertamente sul piano diplomatico.
Qui corro scientemente il rischio di apparire prosaico-primitiva, ma insomma...penso che :
A) per due adolescenti che scompaiono a Roma...il fatto che siano cittadine vaticane possa anche essere del tutto casuale; come dire che se un maniaco o una banda si fosse concentrata (per dire) su Parioli o su Garbatella...sarebbe potuta accadere la stessa cosa;
B) potremmo arrivare al 3023 di congetture, ma direi che è pure un fatto che l'abbinamento della vicenda al Vaticano come "vittima" non incontrò alcun ostacolo iniziale da parte vaticana. Anzi! E volendo malignare... si combinava mediaticamente molto bene con l'attentato dello sciroccato Agca ...per arricchire una sceneggiatura eroica che al GP II appassionato di Teatro...magari non dispiaceva affatto;
C) e potrei continuare col chiedermi, in terra-terra conclamato quanto voluto : ma poi alla fine, perchè mai il rapimento di una (anzi due) cittadine vaticane che erano belle ragazzine vivaci e che si vivevano Roma e la loro età avrebbe dovuto mettere in imbarazzo il Vaticano ?

In breve: per me il Vaticano si è messo in imbarazzo da solo per aver accettato di buon grado la prima versione "epica" che lo vedeva vittima attraverso queste due sue cittadine.
E poi non è più stato in grado di uscire da questa narrazione.
Ferme restando molte oggettive stranezze che hanno tutto il sapore di ben altri intrighi.
E sempre per restare in tema: la sepoltura De Pedis in Sant'Apollinare è un FATTO.
E tu ce lo vedi il Vaticano che sfonda il muro dell'assurdo...per dare onorevolissima sepoltura in territorio proprio...a chi fosse stato il braccio armato della STASI contro il Vaticano ?  (Io no).