Citazione di: Jacopus il 22 Dicembre 2023, 08:37:32 AMRiprendo questa discussione partendo da una rilettura di Recalcati:
"Se nell'animale la violenza scaturisce dal programma dell'istinto....nell'uomo essa appare innanzitutto come una tentazione: quella di liberarsi dal peso della presenza dell'alterità dell'altro".
Recalcati, secondo me, è in errore.
Si evita la fatica nel relazionarsi con l'altro semplicemente attraverso l'allontanamento. O meglio, in termini psicoanalitici, investendo pochissima libido nelle relazioni, che infatti vengono chiuse senza dover elaborare alcun lutto non appena si manifesta un conflitto. Diciamo che nel nostro tempo affetto da narcisismo la maggior parte della libido è rivolta a se stessi, quello che rimane poi viene distribuita su un certo numero di relazioni effimere.
Non c'è quindi alcun bisogno di far ricorso alla violenza.
Si può però dire che proprio per questa scarsa propensione alla frustrazione del confronto con l'altro, frustrazione che è inevitabile, che è sempre una lotta per passare da una forma di coercizione all'altra, che è sempre scontro di potere, con tutto ciò che ne consegue in fatto di negoziazioni, strategie, dialogo, retorica etc., dicevo che proprio per questa scarsa abitudine alla frustrazione si possono comprendere gli scoppi di violenza improvvisi futili e devastanti.