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Messaggi - acquario69

#301
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
04 Luglio 2017, 12:53:59 PM
Citazione di: InVerno il 04 Luglio 2017, 09:59:19 AM
Citazione di: Fharenight il 03 Luglio 2017, 12:44:07 PM(Platone con la collaborazione di Fharenight)
Continui a citare Platone come se avessi trovato lo strenuo difensore della democrazia dalle cui labbra pendere e i consigli ascoltare, peccato che se avessi letto Platone invece di fare copia incolla da google sapresti che Platone (e Socrate) erano contrari alla democrazia perchè l'uguaglianza degli uomini era contraria al principio di competenza. Il paradosso è che citando a caso Platone dimostri la tua incompetenza, e se dovessimo ascoltare Platone,tu dovresti aver meno diritto di parola degli altri. Peccato che come tutti i critici dell'egalitarismo, critichi succhiando dalla mammella dei diritti da esso ricevuti. Parafrasando un noto detto popolare "tutti fascisti col culo degli altri".

da dove hai dedotto che fharenight nel suo intervento abbia inteso che Platone era a favore della democrazia? 
a me sembra proprio il contrario
E poi perché secondo te dovrebbe per questo aver meno diritto di parola degli altri?
Qui tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni nelle regole civili e del rispetto altrui..se poi queste opinioni non piacciono non e' certo un problema di chi le ha scritte ma in quel caso di chi le legge e può pure benissimo evitare di leggerle, ed anche questo non glielo impedisce nessuno.

Siamo andati OT (io compreso e me ne assumo la responsabilità)
#302
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
04 Luglio 2017, 03:54:15 AM
Citazione di: maral il 03 Luglio 2017, 21:21:00 PM
Citazione di: acquario69 il 03 Luglio 2017, 00:42:59 AM
no maral,forse hai solo preso la parte più superficiale di quello che avrei provato a dire io
Spiegami la parte più profonda allora. Sono d'accordissimo sul punto che l'individualità vada difesa da ogni individuo per ogni individuo. Il problema è su quei punti che al primo incontro appaiono inconciliabili, come ci si regola: vale la legge del più forte? Si finge di ignorarsi costuendo per ognuno il proprio recinto? Si tenta una modulazione? Altre opzioni?

I principi fissi che dicevo io hanno ben poco a che vedere con l'individualita (se non come un riflesso conseguente) e che in quel caso ognuno (ogni singola individualita) sarà per forza di cose portato a credere (o a vedere) soltanto al suo specifico punto "fisso"..e cosi ci saranno tanti punti "fissi" quante sono le individualita.

Ecco perché accade che ad ogni possibile incontro appaia sin da subito l'inconciliabilita,anzi direi proprio che e' la sola a poter apparire, pur ammettendo da parti di alcuni la buona fede e la buona volontà.

Il problema quindi e' la visione estremamente riduttiva al solo ambito individuale ed e' venuta a mancare quella intera ed "organica" di cui fa parte..e' come se prendesse per vera la parte,trascurando il tutto..quello attuale e' perciò uno stato di allucinazione...e viene cosi spiegato pure il processo di distruzione ed autodistruzione che inevitabilmente l'accompagna in tutte le sue logiche manifestazioni conseguenti...una metastasi.

L'individuo perciò non può essere qualcosa di isolato e separato dal resto e potrà esprimersi effettivamente per quello che e' nella sua specifica individualita soltanto quando tornerà ad avere coscienza della sua reale natura...come lo sarebbe quella di una cellula con le sue funzioni nell'insieme dell'organismo che lo ospita.

L'ordine e' quello cosmico e tutto e' regolato da principi e leggi universali.

Conformarsi a questi principi non equivale ad una subordinazione, come credo venga,(al limite e se può ancora succedere), male interpretato,ma e' la "Via" (come viene pure indicata nel Tao) che garantisce ordine, equilibrio ed armonia.

Se le cose sono mutevoli,l'orientamento che garantisce pure la stabilita e la continuità sta nel comprenderne i principi immutabili che li autoregolano e su cui ci si dovrebbe attenere (il rapporto tra il fisso ed il mutevole che dicevo prima)
#303
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
04 Luglio 2017, 03:51:07 AM
Citazione di: maral il 03 Luglio 2017, 22:28:17 PM
Citazionein cui la demagogia dell'uguaglianza rende impraticabile qualsiasi selezione, ed anzi costringe tutti a misurare il passo delle gambe su chi le ha più corte

E questo è sacrosanto, perché le gambe più corte le abbiamo tutti, ognuno nel suo rispetto, ognuno, prima o poi, nel suo momento.

l'adeguamento al basso (o al ribasso) non mi pare pero che abbia prodotto gli effetti sperati ma al contrario l'affermazione della stupidita che diventa pure norma
#304
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
03 Luglio 2017, 00:42:59 AM
Citazione di: maral il 02 Luglio 2017, 18:51:21 PM
Sì, dobbiamo tenere dei punti fissi di riferimento (o forse sono i punti fissi che ci tengono), altrimenti il cammino si perde. Ma questo vale per ognuno. E i punti fissi non sempre coincidono, occorre prenderne atto. Come occorre prendere atto del fatto che oggi, proprio perché siamo nell'etere, o nella società gassosa (come dici), non è più possibile recintarsi dentro quella nicchia solida dove è solo il mio punto fisso a valere.
E allora ne consegue che dovremmo imparare a spiegarci l'un l'altro, a chiarire all'altro perché quel punto fisso per me (per noi) è così fondamentale, sperando che l'altro mi ascolti e mi comprenda senza limitarsi a giudicare dal suo punto fisso che rigetta a priori il mio in nome di un'etichetta e viceversa. Dobbiamo predisporci a sentirci ascoltatori in cerca di ascoltatori.
In questo confronto allora sarà possibile modularsi gli uni agli altri senza rinnegarsi. Poi magari si arriverà a vedere che quei punti fissi non erano poi così fissi, che vengono a palesarsene di altri che ci appartengono e che possono fare da riferimento a quello che siamo, mutandoci, ma restituendoci sempre l'integrità di noi stessi, la nostra individualità unica, che non è per se stessi, ma per l'altro che accade e quindi anche per se stessi.

no maral,forse hai solo preso la parte più superficiale di quello che avrei provato a dire io
#305
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
02 Luglio 2017, 12:56:20 PM
Citazione di: maral il 02 Luglio 2017, 10:19:24 AM
Amin Markouf non dice che l'identità si riduce ad essere alla sola appartenenza, Acquario, ma dice:
"Quella che riduce l'identità a una sola appartenenza, radica gli uomini in un atteggiamento parziale, settario, intollerante...". E' la riduzione dell'identità a una sola appartenenza il problema (ridurre a "questo è un musulmano e nient'altro", "questo è un cristiano e nient'altro", "questo è un negro e nient'altro" e pure "questo è un fascista o un comunista e nient'altro", ecco il problema e quindi tutto il peggio che  consegue, insieme al voler essere musulmani e nient'altro, cristiani e nient'altro, negri o bianchi e nient'altro ...).
Il problema è in "quella che riduce" e non l'identità, l'identità è la vittima che subisce la riduzione, non il soggetto che riduce. E spesso "quella che riduce" è la paura e l'alienazione che si rifugia nella ferocia dello spirito tribale, l'ottusità più proterva che esige a noi, uniti nella stessa etichetta, l'annientamento dell'altro immaginando così una giusta nemesi che ripaga torti subiti e certamente da subire.
Non c'è quindi alcuna contraddizione nel ritenere fondamentale l'identità (è quello che siamo, o meglio, è quello che stiamo diventando in ogni istante della nostra vita senza esserlo mai, poiché solo all'ultimo istante lo saremo, forse) ma abominevole l'etichetta che è cosa diversa. L'etichetta (musulmano, cristiano, ateo, africano e via dicendo) è una parte dell'identità assunta come tutto di quell'individuo, quindi non è l'identità, ma la sua contraffazione di comodo, è violenza sull'identità, anche quando a compierla siamo noi stessi pensando di definirci insieme per avere la forza dell'insieme. L'etichettatura dell'altro esige la nostra etichettatura, quindi la violenza compiuta sull'identità dell'altro è sempre violenza che compiamo su noi stessi. Certo, che tutti abbiamo in noi la possibilità di commettere questa violenza distruttiva e autodistruttiva, l'Africano, come l'Europeo, io e Maakouf compresi, e quindi è vero, la si vede prima di tutto in se stessi, fa parte del modo di essere dell'umano, ma la diversità sta nel rendersene conto, quindi nel prenderne le distanze, nel capire che  "Quella che riduce l'identità a una sola appartenenza", pur agendo in tutti, compresi noi stessi, ha conseguenze tremende sulle nostre esistenze e, soprattutto oggi, sull'esistenza della intera comunità umana. Quindi, se ce ne rendiamo conto potremo regolarci di conseguenza per mantenere sempre l'apertura nell'incontro inevitabile, che come dici, pone dei limiti, ma in cui nessun limite è invalicabile, nessun limite chiude e conclude, al contrario ogni limite fa apparire il suo oltre limite, ogni limite è solo un punto di partenza e quello che siamo sarà diverso e questo diverso è proprio quello che siamo, ma anch'esso con il suo limite e così via.
L'alternativa è solo volere la morte. Morte di ogni altro, ossia morte di se stessi, riassunti in etichette come zombie mutilati che, affamati di vita, possono vivere solo del loro odiarsi e del loro annientarsi.

Grazie maral....questo si che e' confrontarsi.
Hai ragione...dice "quella" che sottintende appunto l'etichettatura...e l'identità con l'etichetta non centra appunto niente ed e' pure quello che sottolineavo io dall'inizio e mi era sembrato invece che sull'identità fosse interpretata solo come la causa delle cose peggiori che ne possono venir fuori..e questo pericolo come e' facile riscontrare esiste ma non per questo va eliminata l'identita (o l'illusione di poterla eliminare) che sarebbe, forse all'opposto,un altrettanto grave errore
Ed e' anche su questo che concentravo le mie riflessioni sull'argomento.
si, l'identita cambia,perche tutto cambia in continuazione ma nello stesso tempo credo non possono non esserci punti "fissi" di riferimento su cui ci si dovrebbe sempre orientare..per non perdere la bussola...e proprio per la stessa identita che altrimenti non potrebbe esser nemmeno più tale...insomma in altri termini se esiste il movimento, o il mobile, e' perché si relaziona all'immobile e viceversa...cosi come il limite all'illimitato..senza l'uno viene meno pure l'altro.

CitazioneLa società non è già più gassosa, Acquario, è nell'etere.

Io li vedrei benissimo come sinonimi..e forse come ho detto appena sopra, se tutto e' diventato gassoso e' proprio perché a un certo punto e' venuto meno quel rapporto tra il fisso e il mutevole.
#306
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
02 Luglio 2017, 03:03:19 AM
Citazione di: Fharenight il 01 Luglio 2017, 23:33:45 PM
Non sapevo che ci fossero ancora i fascisti... Acquario, Altamarea, voi li avete visti? Ma 'ndò azz stanno?  :D  
Dovrebbero avere all'incirca almeno 90, 95 anni... e a quanto pare devono essere ancora arzilli.

Di coglioni residenti in Italia vedo quelli dei cosiddetti centri sociali che sono violenti e fanno pure danni, sono quelli i fascisti da fogna? Boh. Io non ne conosco.  

Eh sì, l'identità non è che non esiste o che sia una cosa sbagliata... solo che... è qualcosa di cangiante, ora sono nero, domani sono bianco, oggi sono donna, domani mi sento un maschio, dopodomani mi sento femmina ma lesbica, il giorno dopo mi sento femmina ma etero... oggi mi sento occidentale e indosso la minigonna, domani mi sento islamica e indosso il burka e vado a pregare in moschea, magari qualcuno mi invita a sgozzare i cristiani e mi tocco decapitare mia madre che sta pregando la Madonna. Il giorno dopo incotro un crociato che mi incita a prendere a schiaffi la mia amica che proprio quello stesso giorno si è convertita all'islam... Poi, siccome siamo un'amalgama mista e assortita di società, mi innamoro di un cristiano e il matrimonio è monogamo. Lui mi tradisce e io divorzio. Poi mi innamoro di un islamico e mi sposo ma mi tocca avere altre tre rivali, le sue altre tre mogli.... Il figlio avuto dal marito cristiano vive con me, il padre si è convertito all'islam e si è portato via la figlia in Arabia Saudita. Nel frattempo il marito musulmano si è convertito al cristianesimo e non so quale delle mogli sarà l'unica sua moglie..... I figli, avuti con l'ex islamico, erano atei, poi si sono convertiti all'islam e, essendo io tornata cristiana, loro non mi riconoscono più come  madre.... Insomma, il manicomio una volta era un luogo chiuso per pochi reclusi, poi  sarà la società voluta dai sinistri progressisti.... Come si fa a non essere felici?  :D
Già adesso siamo una massa di sbandati il cui unico scopo è corrompere ed essere corrotti... Figuriamoci come saremo felici quando non ci sarà più nulla di stabile  e stabilito...
Oh, tutto questo nella migliore delle ipotesi eh!

Ma bando alle ciance...
Intanto qualche info dalla vita reale, non dalle visioni idilliache di qualcuno che sogna:
http://www.videoelinkdivertenti.com/nave-inglese-scarica-immigrati-italia-la-domanda-e-perche/
http://www.ligurianotizie.it/francia-respinge-migranti-gendarmerie-usa-cani-lupo-ed-elicottero-per-stanarli/2017/06/28/252138/
https://adessobasta.org/2017/06/28/lue-non-ferma-gli-sbarchi-anzi-impone-un-obbligo-allitalia/


Gli sbarchi intanto aumentano sempre più di giorno in giorno, il Governo sembra imbranatamente in soggezione, non sa cosa fare, e la disastrosa  Ue se ne infischia, anzi, pare che i capi di Stato godano nel vedere che pure l'Italia, cenerentola della Ue, è sempre piú in affanno con le sue istrioniche richieste di aiuto e di collaborazione.
Intanto pare che gli unici a dimostrare di avere un po' di sale in zucca siano gli stessi immigrati che si stanno ribellando per l'arrivo di nuovi sbarchi. Siamo alla farsa assoluta.
http://www.lavocedivenezia.it/scoppia-la-protesta-al-centro-di-cona-i-migranti-non-vogliono-altri-arrivi-di-migranti/



La globalizzazione, (cioè la riduzione del mondo ad ipermercato e dove i suoi mortiferi effetti cominciano concretamente ad avvertirsi anche da noi) dunque la sua società gassosa come hai già descritta tu sopra,procede parallela sia "all'esterno" che "all'interno"...all'esterno appunto come detto pocanzi,all'interno invece significa nelle coscienze e con gli stessi effetti devastanti...fino ad arrivare a non avercela nemmeno più una coscienza.

avremo raggiunto finalmente l'uguaglianza..cosi come metaforicamente sarebbe vedere la linea piatta di un encefalogramma
#307
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
01 Luglio 2017, 14:28:18 PM
Prima concordi col fatto che le identità sono fondamentali e poi mi sembra ti contraddici asserendo che sarebbero solo delle etichette e arrivi addirittura a dire che non esistano nemmeno tra uomo o donna, maschio femmina.

e poi lo dice Amin maakouf che secondo lui l'identita si riduce ad essere alla sola appartenenza e che questa sia portatrice di atteggiamenti parziali, settari,intolleranti..insomma tutto il peggio che possa venir fuori da un essere umano....ecco e allora cosa sarebbero queste affermazioni se non pregiudizi, esattamente come li ha elencati lui..parziali,settari e intolleranti...si dev'essere guardato allo specchio e gli e' ritornato il riflesso della sua stessa immagine.

Per potersi mettere al posto degli altri (come dice lui) bisogna prima averla un identita, altrimenti diventa impossibile...e' questa la funzione dell'identità


lo ribadisco qui sotto (per l'ultima volta -da parte mia- visto che non credo di poter aggiungere altro)

ma apertura va ricordato ancora una volta che non significa affatto che non debbano più esserci dei limiti (identità diverse). le identità non vanno appunto distrutte per far si che al loro posto subentri un mondo cosmopolita del nulla, spacciato invece per "umano"...che di umano in questa maniera non rimarrebbe proprio più niente!
#308
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
01 Luglio 2017, 08:42:28 AM
Citazione di: maral il 30 Giugno 2017, 22:51:24 PM
Sono perfettamente d'accordo Acquario, ma proprio per l'importanza fondamentale che riveste l'identità di ciascuno occorre cominciare a prenderla non per categorie (gli islamici e i cristiani o gli occidentali, presi tutti insieme astrattamente in ragione della sola provenienza, credo o sangue), ma esattamente a partire dalla singolare individualità che concretamente la esprime, solo così non finiamo per essere ridotti a marionette a disposizione dei burattinai di turno. Occorre riconoscere che l'identità è una cosa estremamente complessa e non è mai definitiva, ma sempre in via di definizione. L'identità è un percorso che dura tutta la vita e termina solo con la morte in cui solamente l'identità è compiuta. Inoltre l'identità è così complessa proprio in quanto sono gli altri a darcela, sono gli altri che ci mostrano quello che siamo e con il loro riconoscimento o disconoscimento ci fanno diventare quello che siamo. Non solo gli altri che incontriamo al presente, ma anche tutti gli altri che ci precedettero. L'essenza è essere per l'altro, ove il "per" può significare sia complementarietà e comprensione che opposizione, anche la più radicale, perché anche opponendosi si è comunque per l'altro. Ed essere per l'altro è il solo modo per essere, pure per se stessi, Non è rinuncia a sé, ma il contrario.
L'identità è negata dalla chiusura e per questo ogni chiusura significa solo morte. Dobbiamo riuscire a sentirci forti a sufficienza non per rintanarci dietro un muro ben chiuso, ma per reggere l'impatto delle altrui identità che rimodula inevitabilmente la nostra, proprio come ciascuno di noi rimodula la loro, senza illuderci di poterci rifiutare ad essi, senza rifiutarci di continuare a diventare quello che siamo.
E' questo che a mio parere deve significare quell'essere più forti che dice Inverno. Non per prendere di più, ma per poter reggere insieme alla reciproca presenza interagente che continuamente ci rimodula, senza rifiutarsi ad essa.
Poi ovviamente ha ben ragione Inverno quando parla dei nostri abitanti delle periferie, perché sono proprio costoro i più esposti e a cui si richiede la forza più grande nell'incontro con l'altro. Per questo dovremmo andare insieme all'incontro proprio nelle periferie, non per difesa, ma guidati da una coraggiosa fiducia, proprio come la loro, quella dei profughi e dei migranti che attraversarono il deserto e il mare, portando con noi i nostri morti, i nostri naufragi da cui scaturiscono ancora le nostre speranze come loro si portano con sé i loro presenti tanti morti, i loro presenti tanti naufragi e le loro tante speranze da evocare gli uni per gli altri insieme.

Ok siamo d'accordo..cosi almeno sembra :)   e innanzitutto apertura e non chiusura...ma apertura va ricordato ancora una volta che non significa affatto che non debbano più esserci dei limiti (identità diverse). le identità non vanno appunto distrutte per far si che al loro posto subentri un mondo cosmopolita del nulla, spacciato invece per "umano"...che di umano in questa maniera non rimarrebbe proprio più niente!

Forse da questo punto sopra potrebbe esserci una sottile diversa interpretazione che può sembrare simile ma magari non lo e' o che comunque solleva altri interrogativi.
entrando più nei particolari  sottolineavo infatti che tali identità devono esserci entrambi, mentre la mia impressione e' che l'una (cioè nel caso quella degli autoctoni) non se ne debba più tener conto, come se fosse diventata e all'improvviso inesistente, quasi da eliminare,perche non si avrebbe manco il diritto di affermare le proprie radici.. ...un semplice esempio in tal senso,puo essere quello del crocefisso che va tolto dalle scuole, a prescindere dall'essere credenti o meno, qui e' il "criterio" ad essere preso in esame ,perche,cosi si dice o viene fatto passare, che sarebbe discriminatorio per appartenenti ad altre religioni, ad altre identità ...e non sarebbe pure una discriminazione al contrario?
inoltre l'identita non credo sia soltanto una questione individuale e non credo nemmeno che sia qualcosa che si stabilisce per decreto legge da un momento all'altro...sarebbe forse questo il modo per integrare ed integrarsi? be' del resto siamo già avviati ad essere dei codici a barre..quindi attenzione, dico io.

Ci sarebbe anche da chiedersi il perché verrebbe incitato (dall'alto delle istituzioni  :o ) il voler a tutti i costi una società che sembra avere come obiettivo principale quello di eliminarle le identità, (e non e' solo questioni di immigrati) e di far si che le persone si riducano a qualcosa di indistinto, al nulla cosmopolita come scritto sopra...
in realtà e' solo una grande truffa che viene presa al contrario per la cosa migliore.
#309
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
30 Giugno 2017, 15:12:32 PM
Citazione di: maral il 30 Giugno 2017, 11:53:17 AM
Inverno, non me ne può fregare di meno di essere tacciato di terzomondismo buonista. So bene che il problema è estremamente grave e non ammette semplificazioni di nessun genere, ma rivendico l'assoluta necessità di riuscire a costruire un percorso insieme, per l'interesse dell'umanità tutta. Non ho certo difficoltà a riconoscere le argomentazioni fasciste e razziste di chi assume certe posizioni citando continuamente, cinicamente e a vanvera il termine "democrazia", "consenso popolare", "diritto della maggioranza", oltre al fatto di  venire qui solo per motivi di propaganda, dato che non è capace di postare altro, di riferirsi ad altro, con richiami alla più classica immondizia pseudo culturale che sempre accompagna le falsificazioni storiche e sociali. E credo che, nel momento attuale, nel contesto di quello che oggi viene accadendo (conseguenza diretta della storia da cui proveniamo, ma, beninteso, la storia non ha colpe) questo "etno-fascismo" sia oggi più che mai rischioso. E' una faccenda enorme che non può in alcun modo venire sottaciuta per evitare "figure ingenue" in società.
E se questo vuol dire essere terzomondista buonista mi va assai bene esserlo, proprio in quanto personalmente non nutro nessunissima ambizione.

CitazioneNon ho difficoltà a ripeterlo, l'unica via con cui si eviterà il massacro reciproco non è certo quella dell'ognuno a casa propria o della difesa etnica (termine già di per sé ributtante, perché puzza di caterve di cadaveri e fosse comuni), ma quello del trovarsi per camminare insieme, riconoscendosi nelle differenze, gli uni per gli altri


Scusa maral..lasciando da parte il fascismo, il comunismo, la destra, la sinistra il sopra,il sotto, i buoni da una parte e i cattivi da un altra, e per quanto possa importare la mia opinione, condivido che bisogna ritrovarsi insieme, riconoscersi nelle differenze che e' pure motivo di crescita e gli uni per gli altri..lo trovo giusto, anzi direi sacrosanto perché trovo che non ce differenza sostanziale, nella fattispecie tra un cosiddetto immigrato ed un autoctono..siamo tutti abitanti di questo pianeta.
siamo uguali ma allo stesso tempo per essere uguali si deve esprimere la differenza...non so se mi sono spiegato

credo bisogna ammettere che accadono cose assai strane intorno alla questione...se vogliamo si può definire come un fenomeno troppo brusco e violento per cui mi sembra altrettanto legittimo in tali circostanze anche prenderne le dovute difese, per non venirne travolti, insomma il concetto fondamentale e' che non ci si può annullare..annullarsi significa forse confronto, dialogo, condivisione?
io credo di no,che significherebbe esattamente il contrario, (nel momento in cui annullo la mia identità e' giocoforza che si annulla pure il confronto) questo non va bene, e' un controsenso, una autentica follia.
Le identita, proprio per la loro diversità e la loro fondamentale funzione (riconoscersi nelle differenze, come sottolineato sopra) ci devono essere e vanno appunto rispettate...e cosi come stanno procedendo le cose non mi sembra che venga tenuto conto di questo...pare invece che si stia facendo di tutto per eliminarle..e questo a mio avviso e' davvero sospetto,poiche annullare (ed annularsi) le proprie identità ci fa essere degli esseri amorfi..delle marionette dei sub-umani ideali per qualsiasi tipo di assoggetamento.
#310
Riflessioni sull'Arte / Re:Arte moderna?
29 Giugno 2017, 04:16:54 AM
Citazione di: Isfrael il 28 Giugno 2017, 16:14:43 PM
Beh acquario, tu mi sembri molto più pessimista di me.
Non penso che sia l' umanità ad essere sprofondata, probabilmente sono i valori odierni a non essere più quelli di un tempo, l' arte come settore è in crisi perchè non ha più la forza dirompente di un tempo, anche perchè è stato già fatto tutto; quando si toccano vertici altissimi sia in pittura che in scultura ma anche in musica  ;) , inevitabilmente si cade poi nel commerciale , scadente, o peggio ancora banale.

L' arte però c'è ancora, basta saperla riconoscere, certamente quel barattolo pieno di pennelli fatto diventare opera con un costo altissimo per me non è arte...

CitazionePuò essere che si tratti di linguaggi che non tutti sanno comprendere?

Ma non sono i valori (che rimangono gli stessi da sempre e per sempre, indipendentemente e a prescindere) ma l'uomo,specificatamente moderno, che non li "vede" più o pensa appunto che siano qualcosa di separato o da cui può separarsi. (quanta ingenuità'!!)
Stesso paragone credo valga per l'arte, che ce',esiste ancora,perche e' sempre presente,ma anche qui a mio avviso e come dici tu va riconosciuta ma se invece succede che a qualcuno viene in mente di mettere molliche sul tavolo o fare dei buchi sulla parete per decretare a suo ed esclusivo insindacabile giudizio che quella sia arte...e se a mostre del genere vi sono pure piene le sale, allora (siamo freschi!) vuol dire davvero che ci siamo rincretiniti di brutto, che stiamo vivendo sulle nuvole che non sappiamo più discernere ed usare la nostra testa,che si fanno le cose solo per conformismo assoluto..magari perché anche l'arte e' stata relegata ad una stupidissima moda come ce ne sono tante ...ed e' significativo che a dimostrarlo sono proprio quei due protagonisti che nell'adoperarsi alle loro semplici funzioni hanno dimostrato e senza manco volerlo tutta la fuffa e la vacuità e il no senso a cose del genere.

PS: saro pure pessimista, forse pero questo mi permette pure di vedere l'altra faccia della medaglia, quella che non si nota a prima vista e quando vedo "l'intero" finisco per scorgere tutto il paradosso e mi viene proprio da ridere! ...guardati il video qui sotto :) 

https://www.youtube.com/watch?v=lj438bBpX9w
#311
Citazione di: myfriend il 28 Giugno 2017, 14:37:31 PMAcquario...le cose devono avere una logica.
Come è possibile portare in piazza centinaia di migliaia di persone - questo sono state le primavere arabe - in paesi in cui non controlli nè la stampa nè la tv?
E poi che fai? Porti in piazza centinaia di migliaia di persone per abbattere un dittatore a te fedele, per indire libere elezioni, per poi abbattere la tecorazia islamica per rimettere al suo posto un altro dittatore? (questo è avvenuto in egitto) Non ha alcun senso.
Le primavere arabe sono state sostenute dall'occidente (da Obama in modo particolare), ma sono state un atto di ribellione endemico. Obama le ha cavalcate e sostenute sperando che potessero affermarsi dei regimi democratici.
Speranza vana.
La democrazia è un concetto totalmente estraneo all'islam. Non per ragioni storiche, ma per ragioni religiose. L'islam è una religione che incorpora un modello sociale e politico e questo modello è la teocrazia. Per abbattere le teocrazie islamiche occorre abbattere l'islam come religione. Cosa assai improbabile.

secondo me la logica ce e sta proprio in quello che hai appena descritto.
tra parentesi mi ricordo pure che fu l'uso di internet che rese possibile scavalcare i media..

Forse la tua idea di regime democratico non coincide con quella che a me risulta tutt'altra cosa e cioè come nel caso delle primavere arabe usata come cavallo di troia a mio avviso anche per strumentalizzare la ribellione...come del resto serve a strumentalizzare anche noi!  (Credo che per altri versi vi sarebbe una certa analogia anche con quello che e' successo in ucraina) e Se sono state sostenute dall'occidente non l'hanno certo fatto ("per beneficenza") e nella speranza di un affermazione "democratica"..tra l'altro sapendo benissimo, e proprio come dici tu,che un tale intervento, proprio a motivo di tale incompatibilità avrebbe poi generato il caos

E aggiungo pure che tale caos sta (sempre intenzionalmente) entrando in europa...che e' esattamente lo step successivo 
#312
Citazione di: myfriend il 28 Giugno 2017, 13:24:38 PM
Barak Obama e noi occidentli abbiamo sostenuto le "primavere arabe" per favorire l'ascesa di governi democratici. In Egitto, dopo la caduta di Mubarak, è stato avviato un processo democratico che ha portato a libere elezioni. Libere elezioni vinte dai "fratelli mussulmani" che hanno cambiato la Costituzione reintroducendo la "teocrazia islamica".
E' ovvio che ciò è inaccettabile. Non si può sostituire una "monarchia laica" con una "teocrazia" come quella dell'iran.
L'errore dell'occidente è stato quello di pensare e sperare che, con le primavere arabe, le popolazioni islamiche fossero pronte a sostituire delle monarchie assolute figlie della guerra fredda con dei regimi democratici. Un errore clamoroso. Nell'islam non esiste il concetto di "democrazia", ma solo quello di "teocrazia".

Secondo me invece anche le "primavere arabe" fanno parte della strategia del caos...quindi non e' stato un errore, ma sarebbe proprio quello che volevano intenzionalmente fomentare
#313
Riflessioni sull'Arte / Re:Arte moderna?
28 Giugno 2017, 07:08:48 AM
Citazione di: Isfrael il 27 Giugno 2017, 18:54:08 PM
Leggendo un pò in rete mi sono imbattuta in un articolo che parlava di una esposizione d' arte moderna o concettuale( ::)  ) e di come una donna delle pulizie avesse scambiato per rifiuti le briciole di biscotti a terra, spazzandoli via, mentre quella era un'opera d' arte e di come un operaio abbia stuccato per sbaglio un foro dipinto nel muro, sempre ad una mostra sull' arte contemporanea.

Sono inconvenienti che capitano quando non si riconosce più un'opera d' arte da oggetti di uso comune, ed anche quando questa "arte"non è capace di suscitare nello spettatore nessun tipo di emozione, messaggio, bellezza, armonia, sopratutto quando questa non comunica nulla.

La povera donna e l'operaio hanno fatto solo il loro lavoro, perchè inconsapevoli del concetto intorno a quella determinata opera, ma io penso che non sia colpa loro, io penso che l'arte quando c'è si vede e si sente, si riconosce... non ci si può sbagliare, indipendetemente dalla professione della persona.

Insomma, se ancora oggi guardare alla Gioconda scoprendo sempre nuovi dettagli e ammirarne l' armonia delicata ma incisiva, vuol dire che l'opera ha il valore di "resistere" al tempo e saper raccontare ad ogni osservatore, di ogni società, qualcosa di personale.

L' arte moderna, probabilmente questo compito non lo assolve.

Ciao pantera rosa  :)

Gli episodi si commentano da soli

L'umanita e' sprofondata..il rovesciamento e' ormai completo
Vale per l'arte come per tutto il resto.
#314
Citazione di: giona2068 il 25 Giugno 2017, 18:03:35 PM
Ci sono persone che nascono tonde ma non furono create tonde, bisogna vedere cos'è successo nel momento in cui l'anima si è incarnata nel corpo!! Il Karma.

sicuramente saprai già da te che quello e' un detto popolare (che di solito sono tanto snobbati e invece come ci azzeccano!) 
Precedentemente avevo scritto che ognuno di noi ha un suo specifico "stampino" e che ha più o meno lo stesso significato.

Quindi io credo che nasciamo già con una nostra "forma" e non si può modificare..sarai forse d'accordo con me che ogni albero può dare solo i suoi specifici frutti, percio volevo anche sottolineare che e' corretto concentrarsi e coltivare cio che e' in nostro possesso...penso sia al quanto inutile e pure dannoso provare ad essere qualcosa di diverso..lo stesso proverbio in siciliano, forse rende ancora meglio quello che ho appena detto e cioè;
"Cu nasci tunnu un po' moriri pisci spata"


tu invece cosa intendi quando dici che ci sono persone che nascono tonde ma non furono create tonde e che questo avrebbe a che vedere con il karma?
#315
Dunque si potrebbe (forse) riassumere cosi;

1) "chi nasce tondo non pò mori' quadrato" ..perlomeno in vita mia non ne ho ancora mai conosciuto uno

2) essere riflessivi e/o reattivi e' relativo, puo essere "bene o male" a seconda delle intenzioni o le circostanze

3) da quanto sopra si dovrebbe dedurre una doppia connaturata tendenza in noi, l'una verso la parte "superiore" e l'altra verso quella "inferiore" 

4) viviamo in un contesto che innanzitutto mi pare neghi il fatto stesso che abbiamo tale "doppia natura" ed inoltre allorché e in generale poco consapevoli di questo, viene favorita la prima e penalizzata la seconda ed a prescindere dalle diverse tipologie, come al punto 1

5) non mi sarebbe ancora chiara la cosiddetta categoria degli "indifferenti"

6) le cose che ho appena scritto non hanno alcuna pretesa di essere perfette perche tutto cio che si manifesta,noi compresi, non potrà mai esserlo 


7) buona domenica!