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Messaggi - InVerno

#3001
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
11 Novembre 2019, 12:47:31 PM
Citazione di: baylham il 11 Novembre 2019, 11:51:28 AM
Citazione di: InVerno il 11 Novembre 2019, 10:30:39 AM
Per migliaia di anni lavorare con la terra voleva dire poter difendere il proprio territorio, oggi lo si può fare solo con pratiche "non letali" a meno di non partecipare in uno "sport". Eliminare la caccia cosi come è svolta oggi, e rendere possibile la "legittima difesa" letale dei propri terreni è la soluzione.

Non c'è soluzione come premessa.

L'agricoltore o pastore o allevatore non sono specializzati nella caccia, mentre i cacciatori si. Inoltre la caccia è regolata, mentre la difesa "spontanea" dei proprietari no.

Certamente non spetta al singolo proprietario, agricoltore o pastore o allevatore che sia, stabilire quali siano le difese da adottare contro i predatori o parassiti.
Se una collettività ha stabilito ad esempio che è importante salvaguardare gli orsi o i lupi o qualunque altra specie, a queste regole si deve attenere il proprietario dei terreni. I danneggiati dalla predazione mi risulta siano adeguatamente risarciti. Faccio presente che molte attività agricole sono ampiamente sovvenzionate dalla collettività, senza le quali non starebbero in piedi.
Dovresti raccontarlo ai miei amici, che hanno cominciato un azienda qualche mese fa, tutti contenti e giulivi hanno comprato una decina di capre, e la mattina dopo se le sono trovate dilaniate sul pascolo. Potrebbero essere stati animali su cui hanno lavorato mesi, "fortunatamente" sono sparite in una notte, lasciandogli solo due migliaia di euro di debito. Non credo verranno rimborsati, ma se lo saranno sarà sul prezzo del capo, nessuno rimborsa il lavoro che eventualmente c'è dietro e se lo si facesse realmente sarebbero milioni di euro. "Fortunatamente" invece che chiedere rimborsi una tantum, la gente semplicemente smette le attività a meno  che non abbia intenzioni industriali, e quindi poter accedere a risorse tali da difendersi anche su piccola scala. La difesa su piccola scala può essere un misto di  difesa tra non-letale e letale, il letale è necessario per creare pericolo nelle zone limitrofe ai terreni. I pastori mongoli appendono pellicce di lupi tutte intorno ai pascoli come dissuasore, e funziona molto bene, evitano di doverne uccidere a centinaia. Gli animali sanno dove esistono rischi letali e cercano altre zone,  con l'ossessione per il non-letale ormai pascolano nel centro delle città perchè non avvertono rischi.
Se il sistema ha un predatore apex al suo interno (l'uomo) renderlo inattivo non fa altro che far crollare l'intera piramide. Gli animalisti possono piangere tutte le lacrime che vogliono, in alcune zone il lupo è proliferato a tal punto che serve solo un incidente, un bambino o un anziano morso, e tutta italia vedrà la caccia aperta al lupo il giorno dopo. Se l'uomo agisse da regolatore anche sui lupi, non esisterebbe emergenza.E l'unico modo per farlo agire come regolatore responsabile è quello di legare la sua azione alla difesa dei terreni, non un metro più in la.
#3002
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
11 Novembre 2019, 10:30:39 AM
L'equilibrio della fauna è ampliamente instabile, la reintroduzione di diverse specie e il loro sovrappopolamento hanno già difficoltà a trovare un equilibrio da sole, ci si aggiunge la caccia come variabile umana. I cinghiali sono tanti perchè dovevano essere una certa quota per i cacciatori, la reitroduzione del lupo li ha limitati in alcune zone, e li ha fatti riprodurre a dismisura in altre. I "cacciatori" spesso si danno a pratiche che nulla hanno a che fare con il "fair play" che una certa etica di caccia vorrebbe, questo costringe al rilascio di ulteriori capi e la continua alterazione dell'equilibrio. Ci sono zone letteralmente infestate dai cinghiali, altre dai lupi, altre dai caprioli, è tutto sbilanciato. I tartufi crescono da soli, ma vegetali e animali "da fattoria" richiedono mesi di lavoro, e possono sparire in una notte e i cinghiali non pregano dopo averti distrutto un anno di lavoro. Le battute di "caccia riparativa" sono la conseguenza del fatto che allevatori\agricoltori non possono difendere il loro territorio con mezzi letali, per uccidere devono partecipare a battute di caccia che vanno ad alterare l'equilibrio in zone a casaccio. Per migliaia di anni lavorare con la terra voleva dire poter difendere il proprio territorio, oggi lo si può fare solo con pratiche "non letali" a meno di non partecipare in uno "sport". Eliminare la caccia cosi come è svolta oggi, e rendere possibile la "legittima difesa" letale dei propri terreni è la soluzione.

Ps. Sono d'accordo che la caccia all'inglese sia una assurdità ma finchè è così è inutile prendersela con chi addestra i cani a farla. Il mio cane non è allenato, è tornato un giorno a casa con un buco che gli perforava due intestini fatto da una zanna di un cinghiale. I cinghiali non sono "allenati alla violenza" ma la esercitano eccome. Rendere illegale (per esempio) questo tipo di allenamento avrebbe come risultato solo una montagna di cani morti.
#3003
Citazione di: viator il 09 Novembre 2019, 00:27:31 AM
Salve Niko. Hai voglia discuterne tra di noi. Impossibile intendersi poichè tu e molti altri affrontano questi problemi armati di buoni sentimenti e pieni di attenzione per i (comprensibilissimi e rispettabilissimi) problemi esistenziali dei SINGOLI COINVOLTI.
In poche parole, voi privilegiate il particolare, l'umano, il sentire.

Io e qualche altro - invece - pur consapevoli che risulteremo ingiusti od offensivi per i singoli, ci concentriamo sul problema sociale COLLETTIVO, senza riguardo per casi singoli, poichè il problema nel suo insieme NON SI PUO' RISOLVERE ACCONTENTANDO TUTTI QUELLI CHE HANNO BISOGNI, ALTRIMENTI SI SPARGE LA VOCE E NEL GIRO DI UN PAIO DI ANNI ARRIVEREBBERO TRE O QUATTROCENTO MILIONI DI PROFUGHI, TUTTI - secondo il vostro punto di vista - bisognosi e meritevoli di tutto quello che a casa loro manca.

L'atteggiamento pietistico rappresenta solamente il suicidio sociale, demografico, economico del Paese che lo adottasse.

Ecco perchè questi problemi vanno affrontati come i tanti altri argomenti di ampio respiro che una politica, un'etica, un governo dovrebbero affrontare. IN MODO POSSIBILMENTE EQUO PER TUTTI MA SENZA BADARE AI CASI PERSONALI DI NESSUNO.
Si chiama dura lex sed lex. Saluti.
Chi pensa ancora più collettivamente di te dice spesso che i migranti ci servono per sostenere il calo demografico, la Merkel li ha fatti entrare per farli lavorare se ci riesce, mica perchè è pietista. In quel caso a lamentarsi sono gli individui, che magari puntano il dito verso notizie di piccola criminalità o di destabilizzazione sociale, e non capiscono i "grandi disegni" per contenere il calo demografico. Se non badiamo ai casi personali di nessuno, quando un migrante verrà a rubarti in casa i carabinieri ti diranno "non badiamo ai casi personali, pensiamo in grande :la criminalità è in calo". Ci sono molti più fattori sul campo di quanti ne ha impostato Salvini, ma siccome è lui il capo della comunicazione sulle migrazioni, dopo dieci anni siamo ancora all' aut-aut.
#3004
Citazione di: altamarea il 07 Novembre 2019, 08:39:12 AMQuella parvenza di colonialismo dell'Italia in Libia, Eritrea, Somalia, Etiopia, fu di breve durata. Fu l'occasione per dare terre da lavorare ai contadini e ad artigiani italiani.   In cambio, in quegli anni, abbiamo costruito strade, ospedali, anche cinema. Il padre del mio vicino di casa fu uno di quelli che costruirono sale cinematografiche in Eritrea e Somalia. Ha portato la modernità in quelle zone. Che sbaglio !
Che è l'equivalente di esportare pesci, anzichè insegnare a fare canne da pesca (o qualsiasi altra variante della metafora si voglia usare).
L'idea che la modernità possa essere esportata come un astronave aliena che sbarca in territori vergini è parecchio comica. Assomiglia all' uso di esportare "democrazia" che finisce sempre con il ritrovarsi con delle dittature. Cosa va storto?
Selassié aveva già intrapreso opere di modernizzazione prima dell'arrivo dei "modernissimi", dalla fondazione della prima università alla graduale abolizione della schiavitù, alla riforma del sistema feudale, la biografia di Selassié è costellata di interventi di modernizzazione del paese, in cui l'intervento italiano è solo una pagina nera di stop. Gli Italiani parteggiavano per i "medievalissimi", provarono persino a ristabilire il precedente reggente per ribaltare il governo di Selassié . Gli avrebbe fatto comodo uno stato pupazzo per mettere la cannuccia nel milkshake. Fallito, decisero poi di invadere, con la differenza che Selassié stava al fronte,  e il Duce aveva già intrapreso quell'andazzo modernissimo del "armiamoci e partite, io resto a casa".
Il fratello di mio nonno era presente durante l'invasione etiope, qualcosa so dell'esportazione della modernità col gas nervino, salvò una donna i cui genitori erano stati massacrati e la sposò in Italia. Questi migranti proprio non vogliono stare al loro posto quando passa l'aereo col gas nervino, hanno pure la pretesa di spostarsi di lato!
#3005
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
07 Novembre 2019, 10:19:44 AM
Ciò che è più fastidioso in realtà dei film hollywoodiani è la pulizia, la fobia del germe, la barba pulita, i colori nitidi, i costumi impeccabili, le motivazioni vitree.
E' uno stile che ben si adatta alla mitologia, anche moderna, come nei film dei supereroi,
ma cosa ha a che fare con i film "realistici" e "storici" ?
E sopratutto cosa ha a che fare con l'arte?

Per curarsi di cotanto asetticismo mentale, si può fare una cura con l'ultimo sforzo di Alexei German (2013) "Difficile essere un Dio" - Hard to be a God

https://www.youtube.com/watch?v=11sMDQIgggA

Non meraviglia sapere che le riprese del film sono durate sei anni, ogni singola inquadratura è un capolavoro di arte visiva, grottesca e surreale. E' come prendere un dipinto di Hyeronimus Bosch, togliergli i colori e metterlo in movimento. Senza cadere nel divertissment, sulle orme di Tarkovskji.

Un gruppo di scienziati approda su un altro pianeta, e trova un umanità parallela, ferma ad un epoca prerinascimentale. E' un film sporco, un letamaio da cui nascono fiori, che contrasta bene i diamanti hollywoodiani da cui non nasce niente.
#3006
Citazione di: anthonyi il 07 Novembre 2019, 08:14:51 AMDiversamente dalla visione Marxista, che crede che l' economia sia standardizzabile, la realtà economica è disomogenea, fatta di tante opportunità che poi gli individui, a seconda delle situazioni, delle capacità e della volontà, possono cogliere. Per cui non sta scritto da nessuna parte che quelle che possono essere opportunità per un Africano che sta sul posto lo siano anche per chi vive a migliaia di chilometri e ha altri tipi di opportunità. E poi non è vero che gli Europei non valorizzano le opportunità che l'Africa offre, lo fanno, e lo fanno anche i Cinesi e i Canadesi, caricandosi dei rischi connessi (E' di oggi la notizia che un convoglio di una multinazionale Canadese in Africa è stato assalito) ciascuno secondo le proprie convenienze. Un Africano può impegnare i soldi che ha per organizzare meglio l'attività che già esiste dalle sue parti, naturalmente sono tanti gli africani che questo già lo fanno, infatti quelli che prendono la strada del viaggio verso l'Europa sono una piccola minoranza rispetto a quelli che restano.  
Un saluto
Non c'è bisogno di teorie economiche per spiegare perchè le persone migrino in direzione del capitale, non a caso gli Italiani non migrano verso l'UK ma verso Londra, che sono due cose molto diverse. Mi perplime tuttavia questo paternalismo del "potrebbero fare business li", così come tutte le varie distinzioni tra migranti economici e non, particolarmente in un paese dove un intera generazione sta emigrando per cause economiche, e nessuno si sogna di credere che questi "figli della nazione" siano delle specie di parassiti ma bensì "cervelli". I calabresi evidentemente hanno diritto di cercare miglior vita, i somali no.
[Ben inteso che io non sono per nulla a favore dell'immigrazione incontrollata, neanche e soprattutto quando è giustificata con motivi demografici, ma si può essere razionali senza ricorrere a narrative pretestuose]
A marzo avrei la possibilità di andare un mese in Kenya, mi piacerebbe pagarmi il viaggio vendendo qualche articolo, ma onestamente sono così preso dalla noia al solo pensiero che penso di desistere.A parte qualche convoglio ribaltato, sappiamo bene cause e motivi di quel che succede, non c'è niente di nuovo da raccontare, ci sono solo orecchie che non vogliono sentire. Si può fare tutte le piramidi di bicchieri che si vuole, ma quando nel bicchiere di testa c'è una cannuccia che beve il milkshake (cit. il petroliere) è difficile che in fondo arrivi qualche goccia. Situazione che tralaltro si sta ripetendo anche in europa, cosa di cui sicuramente  gli africani andrebbero avvisati.
(Ps. la Farnesina sconsiglia vivamente di anche solo avvicinarsi al confine somalo, perchè c'è il rischio di sparire come è accaduto a Silvia Romano, ma evidentemente anche questi rischi valgono solo per gli Italiani, gli africani ne sono immuni)
#3007
La questione sull'illegalità è triviale, stando come ad oggi i flussi. La mia compagna rinnova visti su visti da sei anni e non mi sembra di vedere molte altre alternative legali se non sposarla, e non viene dall'africa, anzi rinuncia ad un posto di lavoro sicuro e ben pagato per questo buco in depressione economica. Ha due lauree e parla sei lingue, ma il nostro sistema  è così all'avanguardia che dovrei passare dal prete per certificare la sua attitudine al suolo italiano. Con un sistema come questo, l'illegalità è quasi un vanto.

La questione che avevo posto era di opportunità economica, non mi hai risposto, ma se vuoi la espando. Se con cinquemila euro si apre una startup in Kenya, perchè nessun europeo sfrutta lo spazio economico lasciato dai "choosy" africani? Perchè i calabresi non vanno in Mozambico o in Etiopia? Se i neri non conoscono le loro ricchezze, approfittiamone noi!
#3008
Citazione di: anthonyi il 06 Novembre 2019, 07:44:20 AM
Ciao Niko, c'è una cosa che accomuna gli Italiani, la faziosità. Il fatto che una volta che hai preso una posizione di parte accetti solo i ragionamenti che sono da quella parte. Io non sono fazioso, sono razionale e non riesco a concepire razionalmente come un tizio possa essere alla fame e spendere 5000 dollari per un viaggio verso l'Europa. Con 5000 dollari in Africa non si può solo mangiare, si può anche organizzare un'attività d'impresa in loco. Il punto è che venire in Italia conviene, perché si usufruisce dell'assistenza pubblica e poi magari si arrotonda con l'accattonaggio o con lo spaccio di droga (Naturalmente non mi sono dimenticato di chi viene in Italia per lavorare, nel rispetto della nostra legge sull'immigrazione, ma riguardo a questi, che sono i soli che assomigliano ai nostri emigrati di un tempo, io non ho nulla in contrario).
Un saluto
Lo stesso si applicherà anche agli Italiani, il prezzo del biglietto per Londra o l'Australia è nettamente inferiore, ma nessun italiano parte con la prospettiva del marciapiede, e almeno 5-10mila prima di partire li mette da parte. Perchè non fanno una startup in calabria invece che partire?
#3009
Attualità / Re:Questione ILVA
06 Novembre 2019, 18:34:58 PM
Citazione di: Elia il 06 Novembre 2019, 14:51:53 PM
Riporto un articolo non mio, ma di un collega che vive a Taranto:

"Se l''acciaio è così importante per il paese Italia, che allora il governo (che ce l' ha costruita 50 anni fa) la rilevi con tutti gli oneri di pensare ai suoi dipendenti, alla sua sostenibilità, e all'impatto ambientale con le sue bonifiche tecnologiche che esistono certamente, o la trasformi In una mini acciaieria come stanno facendo negli Stati Uniti per soddisfare il fabbisogno interno.
Ce lo vedo DiMaio andare in Germania a chiedere uno "slancio" di 10miliardi per favorire i concorrenti sul mercato, compreso le recenti brindate con Winnie, auguro tanta fortuna al signore tarantino.
http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/la-bomba-ilva-un-altro-regalo-alla-cina-esplode-proprio-mentre-di-maio-brinda-con-xi/
https://europa.today.it/lavoro/acciaio-europa-crisi.html
#3010
Attualità / Re:Questione ILVA
05 Novembre 2019, 19:05:02 PM
L'ILVA è una questione europea, qualora l'EU abbia mai ambito ad essere uno stato, essendo l'acciaio una risorsa strategica fondamentale nel caso vi fosse una corsa al riarmo. Siccome l'EU è una banca, può permettersi di pensare di subappaltare tutta la produzione in Cina, senza preoccuparsi che andando a creare un monopolio simile, un giorno i rubinetti dell'acciaio potrebbero essere chiusi, tanto a difendersi con le fionde ci andrebbero i poveracci (qualcuno crede). Eventuali dazi alle importazioni cinesi non possono essere affrontati su scala nazionale, ma lo saranno molto presto, Taranto si appresta a diventare un pozzo senza fondo di voti per nazionalisti, sempre che gli stessi, un giorno alzeranno il naso dai migranti e lo rivolgeranno all'estero.
#3011
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
04 Novembre 2019, 10:53:38 AM
Ho visto qualche giorno fa
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_professore_e_il_pazzo

Il soggetto era sicuramente molto interessante, e per quanto riguarda l'interpretazione di Penn e la sceneggiatura del suo personaggio mi pare che si sia fatto un ottimo lavoro. E' Gibson a rovinare il film, il suo personaggio oltre ad essere generalmente sottotono rispetto ad un contraltare drammatico così forte, spende e spande tempo della pellicola al voler dipingere un aura cristiana intorno al personaggio, salvato da un "miracolo", di famiglia numerosa, etico e saldo di fronte all'irrazionale maniaco, dispensa battutine sulla provvidenza.

Non era necessario fare questa ricerca, trattandosi di Gibson, ma per scrupolo ho consultato due biografie di Murray e non ho trovato la benchè minima indicazione che la fede fosse in qualche un fatto rilevante della sua vita, semplicemente non è mai menzionata in alcun modo. Nel Murray Gibsoniano abbiamo invece un personaggio diviso a metà tra la sua attività di studioso e il suo spirito di credente, ovvero un personaggio che diventa ancora più pallido nei confronti di quello di Penn. Poco o nessun spazio lasciato a questioni linguistiche di cruciale importanza che invece dovrebbero essere il fulcro del personaggio di Murray.. Gibson si conferma il solito mistificatore fondamentalista, capace di appiattire qualsiasi personaggio di fronte alla croce.
#3012
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Civiltà occidentale
03 Novembre 2019, 12:28:19 PM
Nel papiro di Ipuwer (ca. 2000 ac) uno scriba Egizio si lamenta che il mondo si è capovolto, una donna che prima si specchiava nell'acqua ora lo fa in uno specchio, la donna che non aveva una scatola ora ha un armadio, e il nobile è ora in mutande. La legge non è più rispettata o creduta, dice Ipuwer, indicando i profanatori di tombe, e chiede esplicitamente che il Dio-sole intervenga e distrugga questo mondo immorale, e che vengano restaurati i vecchi tempi, dove tutto era verde. Il papiro si interrompe, ma esistono intere biblioteche di cosidetti "lamenti" (alcuni sumeri anche del 4.000ac) che puntano il dito verso la corruzione della materia (specchi\armadi etc), la svalutazione dei forti  (in mutande) e la perdita dell'etica, invocando la fine del mondo. Addirittura in questo, essendo che i soggetti negativi sono femminili, si intravede una critica alla "femminizzazione della società" che è un altro cavallo di battaglia. Addirittura nella prima letteratura russa (scritta su cortecce di albero) si trovano le stesse invocazioni e lamenti, evidentemente pur avendo mezzi modesti, non trovavano di meglio da scrivere se non lanciare anatemi verso il nichilismo. Questo non vuol dire che lamentarsi oggi non ha senso, ce l'ha eccome, ma anche che facendolo in una certa maniera ci si inserisce in un intero genere letterario "umano troppo umano" e vecchio tanto quanto la scrittura..il rischio è quello del famoso "al lupo! al lupo!". Il nichilismo difficilmente è qualcosa di nuovo..

Siccome desisto dall'idea di rispondere a tutto ciò che Don ha scritto, richiederebbe venti pagine senza essere generici all'inverosimile, vorrei perlomeno rispondere a tre frasi sull'argomento Natura. Se poi si continua in monologhi mi stufo anche io.. ma oggi piove senza sosta  ::)

Si può notare invece che l'uomo si comporta esattamente all'opposto, e adotta nei confronti dell'ambiente un atteggiamento aggressivo,  che è il contrario di un atteggiamento adattativo.

Qui la generalizzazione chiave è "l'uomo". Ci sono gli uomini del mondo produttivo, che effettivamente rispondono a questa descrizione, e il restante 90% che consumano, e che non mi pare che rispondano a questa descrizione, anzi nella maggior parte dei casi hanno un idea di natura talmente naif da essere quasi patetica. Perlomeno quelli europei. Perchè esiste un nesso tra il benessere e quanto la natura sia percepita come importante, le nazioni in via di sviluppo generalmente tendono a fregarsene altamente, mentre è raggiunto un certo livello di benessere che le questioni ecologiche diventano un imperativo. Si può consultare in tal senso ad esempio le statistiche riguardo al riscaldamento globale, sono i cittadini delle nazioni più benestanti a considerarlo un problema, mentre le nazioni in via di sviluppo generalmente hanno una sensibilità nettamente inferiore fino a fregarsene altamente.
https://en.wikipedia.org/wiki/Climate_change_opinion_by_country
Che poi questa sensibilità viva una sorta di ipocrisia perenne, riassumibile in "si indigna, si impegna, e getta la spugna" è tutto un altro paio di maniche.

fino alla cosiddetta "rivoluzione neolitica"  non abbiamo praticamente notizie di cosa facessero gli uomini, ed è ragionevole pensare che se non le abbiamo  è perchè non hanno lasciato segni visibili nell'ambiente, dunque vivevano più in simbiosi con esso come del resto fanno le ultime sparute comunità che stanno  per essere definitivamente distrutte dal "benessere" della civilizzazione

Si ma anche loro ad un certo punto si sono trovati a dover piantare la zappa nel terreno. L'agricoltura è una fatica che si fa solamente se il nomadismo cessa di essere sufficiente, in africa subsahariana non hanno avuto bisogno della ruota fino al 1800, ma eventualmente abbassata la mortalità con le medicine e sviluppato un boom demografico sono usciti anche loro dal neolitico. In ogni non capisco di preciso quale sia il suggerimento, tornare ad essere un milione su tutto il globo e vagare nelle tende? Se i luddisti non sono riusciti a fermare neanche le macchine da tessere, questa è sicuramente una sfida degna di nota. Accettata la sedentarietà e l'agricoltura\industria bisogna convivere le problematiche connesse, che son sempre esistite, non si costruisce il Partenone o le Piramidi nel "rispetto della natura".

Solo nell'era moderna si è cominciato a considerare la natura come "matrigna"
Nel mondo antico sono onnipresenti miti della natura benevola perduta (quale l'Eden) ma eventualmente tutti sono stati cacciati dall'Eden e sono arrivati nella natura "attuale", che matrigna o meno, di sicuro non va presa sottogamba. I culti apocalittici della regione mesopotamica infatti (da cui il pensiero cristiano è evidentemente derivato) promettono la fuga da questa realtà, finta e malevola, per un ritorno alla natura benevola dell'eden o del paradiso. Il culto del giardino mesopotamico prevede una natura benevola perchè contenuta tra mura e organizzata antropicamente, non è la natura della savana. Gilgamesh intraprende un viaggio alla ricerca dell'immortalità, cioè la fuga dalla mortalità naturale, e gli esempi sarebbe centinaia di migliaia altri.

In ogni comunità umana di ogni luogo e tempo si trovano persone che ritengono l'uomo prevalente rispetto all'ambiente, o il proprio interesse più importante rispetto a quello di chiunque altro, o la ricchezza materiale più sensata rispetto a quella culturale o spirituale, ma se in tali comunità costoro erano deplorevoli e condannate  eccezioni nella società occidentale moderna sono la glorificata e invidiata regola.
Se si va in UK si chiede cosa è la "cruna dell'ago" buona parte risponderanno che è il nome di una porta di Gerusalemme attraverso la quale un cammello passa tranquillamente. Non è stato difficile piegare le scritture al punto da permettere ai ricchi di entrare in paradiso, c'è un intera branca di "prosperity gospel" che promettono ricchezza ai credenti di Gesù. Diversamente l'Australia è stata l'unico paese ad introdurre ed eliminare (dopo due anni) la carbon tax. Indovina chi sta chiedendo che venga reitrodotta? Gli ecologisti? No.. gli imprenditori! Gli stessi che non volevano fosse introdotta. Perchè si sono resi conto, dati alla mano, che era una tassa che li aveva costretti ad efficientarsi, e questo aveva migliorato i loro profitti (diminuinedo la co2 nel frattempo).

Se quello che ci interessa è provare a salvare la baracca, si deve lavorare bene e con strumenti efficienti nel cambiare la società, non c'è cruna dell'ago che sia sufficientemente stretta.
#3013
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Civiltà occidentale
01 Novembre 2019, 11:33:45 AM
Citazione di: Freedom il 01 Novembre 2019, 10:42:21 AM
I genitori sacrificherebbero la propria vita in favore dei figli spinti dall'istinto di autoconservazione della specie che supererebbe quello personale? Sarebbe una grande prova di spirito comunitario ma ahimè, così non è. I genitori lo farebbero perché i figli sono pezzi e core. Tutti i genitori lo sanno.
A proposito di foreste e funghi. Gli alberi "madre" trasferiscono nutrienti ai germogli "figlio" (attraverso la rete fungina) con molta più propensione rispetto ad individui anche della stessa specie, ma di altra "madre". Inoltre le madri sacrificano spesso spazio radicale per fare posto ai "figli" in modo tale che crescano sulla stessa rete e possano aiutarli trasferendo nutrienti. E' ovvio che fare paralleli con il comportamento mammifero necessita di tutte le virgolette possibili, ma con una certa licenza poetica possiamo affermare che l' "istinto materno" è presente anche nei vegetali (a proposito della scienza "antropocentrica") . Se vuoi approfondire puoi seguire il lavoro di Suzanne Simard.
#3014
Citazione di: donquixote il 31 Ottobre 2019, 14:23:30 PMSolo a mo' di precisazione, vorrei sottolineare che non ha alcun senso un esempio come quello dell'acqua, perchè chiunque dovrebbe sapere che in tempi passati il sistema immunitario era molto più sviluppato di ora e certi batteri che ora sono pericolosissimi allora magari non lo erano affatto o tutt'al più avrebbero causato la diarrea. Più batteri si eliminano artificialmente dalle nostre vite quotidiane e più il sistema immunitario si disabitua a combatterli e si indebolisce, e poi basta un batterio di cui un tempo nessuno si sarebbe accorto per causare gravi problemi. Fino a qualche decina di anni fa i bambini qui da noi sguazzavano nel fango e mangiavano ogni cosa trovassero in giro, eppure sopravvivevano più sani di quelli di ora. Prova adesso a vedere cosa accadrebbe se facessero la stessa cosa.
Io da bambino gattonavo nel letame, così come la persona che è stata attaccata da questo batterio che è sempre vissuta a contatto con le cose delle natura, e che forse si salverà per non aver mai usato antibiotici nella sua vita, ma questo non lo ho reso magicamente immune, ne mi pare che che gli aborigeni siano immuni alle malettie, anzi spesso muoiono come mosche. Più interessante è la tua risposta a Jacopus, ma non voglio rispondere al posto suo e prenderò solo qualche estratto

[Tutte le previsioni della scienza nell'ambito delle dinamiche naturali che hanno un termine di qualche decina di anni (non secoli o millenni) si rivelano regolarmente sbagliate, tutte.]


Avendo fatto questo post, spero non penserai che io sono un determinista
https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/la-grotta/msg37054/#msg37054
Detto questo, esistono studi degli anni 50 (con ciò che ne consegue riguardo alle metodologie e strumentazioni) che sono particolarmente accurati nelle loro predizioni con una deviazione standard molto bassa, e sono 70 anni se la matematica non mi inganna. Alcuni esempi:
https://www.yaleclimateconnections.org/wp-content/uploads/2019/01/0219_DN_Ocean_heat_content.png
https://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2017/10/103017_1141_somefailedc1.png?w=700
Di solito sono quelli che vengono pubblicati sulle riviste più prestigiose, mentre ce ne sono effettivamente a valanghe pubblicati su topolino che sono totalmente sbagliati. Il problema qui sta nel non saper leggere le fonti, e dove andare a cercarle, cosa che spesso è utilizzata dai mistificatori per dire "la scienza non sa nulla" anzichè "sono io che non so leggere". Deterministi e catastrofisti sbagliano entrambi, in due diverse maniere, ma non è la stessa cosa che dire che non sappiamo predire tre giorni, questo è allarmismo senza prove a sostegno. Durante l'ultimo uragano avvenuto sulla costa americana le previsioni americane lo davano in riflusso sull'atlantico, le previsione europee lo davano entrare sulla costa, il confronto tra i due modelli ha poi fatto prevalere con una settimana di anticipo le previsione europee, e questo ha salvato perlomeno diecimila persone dalla morte certa. Davvero vogliamo comparare le predizioni scientifiche con le predizioni religiose? E' un terreno periglioso a dir poco.

[La scienza antica raccontava ai bambini che i folletti vivevano sotto i funghi e quindi quando si andava per i boschi bisognava rispettare le case dei folletti e non distruggerle, mentre la scienza moderna racconta che quei funghi sono velenosi e che quindi vanno distrutti, poichè l'unico punto di vista utile e sensato è quello umano]

La scienza moderna, particolarmente attraverso il lavoro di micologi, ha dimostrato che i funghi rappresentano la rete neurale della foresta, e che i singoli alberi utilizzano le micorizze per effettuare scambi di informazioni e nutrimenti. Questo ha avanzato la nostra conoscienza sulle foreste che ora vengono considerati come macrorganismi complessi (Stamett adirittura li considera coscienti!), al di la dei singoli individui funghi-albero visibili a occhio nudo e ha permesso la restaurazione di foreste secolari che erano state devastate da quelli che credevano nei folletti e ha migliorato enormemente la nostra capacità conservativa. Inoltre, essendo un fungaiolo posso dirti che mentre una volta i funghi tossici venivano bastonati per segnare le zone già battute, oggi esiste una maggiore consapevolezza della loro importanza, e i fungaioli esperti non prendono a bastonate i funghi tossici, quelli erano i nostri nonni che una volta smesso di credere nei folletti, si sentivano liberi di vibrare il bastone.

Infine ti chiedo: non ti sorprende che la cosidetta mezzaluna fertile sia un grosso deserto ben poco fertile? Se i credenti nei folletti della culla delle tre religioni abramitiche, avessero saputo che l'irrigazione per allagamento aumenta la salinità del terreno fino a trasformarlo in un deserto forse avrebbero.. utilizzato tubi di pvc per  l'irrigazione gocciolata? Improbabile, ma a quest'ora la mezzaluna fertile sarebbe ancora.. fertile!
#3015
Storia / Re:Austerity e storia
31 Ottobre 2019, 12:00:00 PM
Personalmente riguardo al ripetersi della storia aderisco alla visione di Kierkegaard, esaurite le cause è impossibile che esse si ripetano uguali, e perciò che la storia si ripeta ugualmente. Quindi niente ritorno dei nazi in senso stretto.. è la categoria del pensiero che mi interessa, ma anche qui sarebbe difficile accontentare tutti dovendo scegliere tra varie etichette..

Sia lo Zar (forse Kerensky meno), sia il re, sia Hinderburg in restrospettiva appaiono come "deboli" e incapaci di tenere la barra, ma questo è un giudizio facile da fare a posteriori.

Penso che ci sia molto da spiegare riguardo al cosidetto populismo moderno, perchè la teoria principale che va di moda è "persone che votano contro i loro interessi", razionalmente il sistema spiega il populismo come un immediato e repentino aumento della stupidità (che è la teoria più irrazionale che possa esistere) invece di capire che le ragioni profonde.

Nel frattempo che cercavo informazioni ho trovato un articolo di Krugman che praticamente mette in luce gli stessi fatti, non lo condivido perchè è su una pagina a pagamento.

Tuttavia, suggerisco un interessante lettura alternativa : https://keynesblog.com/2012/05/01/perche-eliminare-la-disoccupazione-non-conviene-a-tutti/