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Messaggi - viator

#3016
Salve Ipazia. Quali tue inadeguatezze ? Sia la tua che quella di Sariputra sono adeguatezze profondamente indipendenti (non reciprocamente indipendenti.....indipendenti dal resto del mondo).

Entrambi create (eventualmente) l'eventuale inadeguatezza altrui.

Vedi, io sostengo che sia meglio essere come me (modesto, vero?).
Nel senso che, essendo io uno con poche idee, tutte sbagliate ma estremamente chiare, mi preferisco a quelli che hanno molte idee, tutte giuste ma completamente confuse.

In effetti io trovo che il lavoro di Kubrick non sia fantascienza ma fantafilosofia. Il monolite è l'effetto ultimo (della scienza) destinato a costituire la causa prima (di una nuova filosofia).
E Hal non è una intelligenza artificiale. E' un coscienza artificiale. Salutoni.
#3017
Salve Jean ed Ipazia. A proposito della "nota umoristica" di Jean (l'umorismo è un  formidabile grimaldello per la verità), condivido in modo speciale per quanto riguarda Ipazia.

Ciascuno ha il proprio stile, per carità. Poi il proprio bagaglio ( ho detto bagaglio, non bavaglio) culturale, poi tante altre belle cose.

I linguaggi troppo culturalmente indirizzati hanno in genere (consapevolmente od inconsapevolmente) dei tre scopi l'uno : sovrastare l'interlocutore oppure svolgere del narcisismo intellettuale (non sono questi due, mi sembra, i casi di Ipazia) oppure escludere gli inadeguati.

Il fatto è che l'esclusione degli inadeguati può costituire sia un arricchimento che un impoverimento del Forum. Meglio un forum "d'èlite" poco comprensibile ma profondo od uno "democratico" ma pieno di superficialità ?

E' il solito problema. La definizione di "radical chic" insegna". Ai posteri l'ardua sentenza. Salutoni.
#3018
Salve. Bravo Kobayashi. In fondo che ne sappiamo della gerarchia che potrebbe legare le artificialità o presunte tali) alle naturalità (o presunte tali) ? Noi in fondo viviamo tra le nebbie dell'ignoranza. Saluti.
#3019
Esiste la donna ? - di Simone de Beauvoir -il Saggiatore -1976

Interessantissima analisi della condizione femminile realizzata dall' autrice (compagna d J.P.Sartre) in un momento storico estremamente propizio. Un vero classico del materialismo di genere.

La de Beauvoir ci fa capire quanto possa essere fecondo il contributo intellettuale di una donna libera e culturalmente formata, al di là della sua evidente propensione ideologica che tuttavia non deforma in maniera sostanziale le problematiche sociali del rapporto di genere.
#3020
Salve Ipazia. Noto con sarcasmo che il concetto filosofico di materia non riconosce ad essa una qualche parentela con la sua gemellina eterozigote, l'energia. Per il filosofo sembra proprio che l'energia esista sì, ma sia figlia di genitori diversi che abitano in un altro continente.

Invece una ipotesi assai seria, secondo me, è che la materia generi ciò che la "trascende" sotto forma di energia mentre l'energia genererebbe ciò che la "immanizza" (ti piace il termine, o preferisci "trascende" ?).

Eh già...perché molti trattano di materialismo evitando di ipotizzare che lo spiritualismo potrebbe forse venir chiamato energismo. Certo lo spiritualismo non scalda e non aiuta a svolgere un lavoro, ma ciò solo perché all'interno del proprio ambito esso funge solo a livelli energetici molto molto bassi (e questo è anche elogiativo della sua insuperabile efficienza).

Il problema è l'ostinata separazione che troppe dottrine insistono nel mantenere tra "materia" e "spirito", dovuta in parte ad interessi umani ed in parte a mancanza di fantasia.
#3021
Scienza e Tecnologia / Re:anima - genetica gemella ?
02 Dicembre 2018, 19:08:52 PM
Salve Enrico 200. Grazie per aver fornito delle notizie circa il tuo sviluppo psicoculturale.

Mi chiedi perché non credo nell'esoterismo. Perché il razionalismo e l'esoterismo partono da presupposti diversi.

Il razionalismo parte dall'ignoranza di cosa ci sia all'origine e cerca di raccogliere per strada un po' di dati e metterli in ordine per poter capire se stiamo andando da qualche parte.

L'esoterismo e la religione partono invece da "verità" sotto forma di affermazioni o dogmi e cercano di adattare la vita a tali verità.

Quindi la ragione va dall'ignoto al noto, mentre esoterismo e religione compiono il percorso opposto.

Dimmi tu come si fa ad andare contemporaneamente avanti ed indietro. Impossibile, no ? Quindi ciascuno di fa la scelta che la sua psiche gli suggerisce.

Per quanto riguarda te, trovo solo che il cocktail nonnetta+E.T. dovrebbe essere dei più micidiali. Stai attento alle sbornie.

Sulla base delle tue conclusioni, direi quindi di escludere la reincarnazione. Purtroppo però non mi vengono altre ipotesi.
Speriamo che qualche altro utente ci aiuti. Intanto, ti saluto.
#3022
Salve Jacopus. Evidentemente tu manchi di fantasia ed io sia di fantasia che di buonsenso.
Sai che non ci avevo mai pensato, prima di stendere il mio intervento di poco fa ?

Poiché l'ergastolo a noi due (e tanti altri, inclusi i condannati - alcuni dei quali aspettano solo di tornare in libertà per vendicarsi) non piace, voilà, eliminiamolo senza stare tanto a sbatterci.

E' il Sommo Pontefice - assieme alle Dame di S.Vincenzo - che - possedendo assai più fantasia e buon senso di noi - ci hanno preceduti.

C'è gente che, potendo, eliminerebbe pure la morte (non parlo della pena di morte, ma della vera ed universale morte biologica), pensando di aver gloriosamente eliminato un grandissimo problema senza averne creati altri che io considero pure peggiori. Saluti.


#3023
Tematiche Culturali e Sociali / L'ergastolo in Italia
01 Dicembre 2018, 18:05:35 PM
Salve. Poco fa udivo in televisione la (ennesima) citazione delle parole del Santo Padre circa la tematica in argomento. "L'ergastolo è contrario alla dignità umana".

Si tratta di un concetto che, anche se non molto originale, mi trovo a condividere.

In effetti la stessa nostra Costituzione (nominalmente laicheggiante) promuove la dignità umana, e non si vedrebbe quindi come giustificare una simile contraddizione tra due aspetti contenuti all'interno del medesimo corpo del Diritto (Penale e Costituzionale).

A livello sociale e pratico poi, la pena dell'ergastolo comporta problematiche assai complesse e pure assai onerose (pericolo di evasione, spese di custodia e di mantenimento del detenuto etc. etc.).

E' un vero peccato che da noi in Italia si parli tanto e si concluda poco e male.

Se non fosse così, secondo me una soluzione che possa contemperare :

1 - il principio etico di salvaguardia della dignità personale;
2 - la coerenza tra il dettato e lo spirito Costituzionale e quello Penale;
3 - il punto di vista della Chiesa Cattolica espresso dal Sommo Pontefice;
4 - l'espiazione di una pena eventualmente non definitiva e di durata non indeterminata;
5 - la tutela sociale dei cittadini italiani nei confronti della pericolosità dei condannati..............

si potrebbe trovare e potrebbe essere la seguente :

I condannati all'ergastolo vengono privati della cittadinanza italiana.

Lo Stato Italiano e la Città del Vaticano stipulano una Convenzione (se Italia e Chiesa Cattolica sono riusciti a stipulare i Patti Lateranensi, non dovrebbero avere problemi a mettersi d'accordo su altra pattuizione di carattere così altamente più etico), Convenzione che preveda, per i condannati all'ergastolo in Italia, l'automatica attribuzione della cittadinanza vaticana.

Il Vaticano si impegna ad accettare il soggiorno coatto a tempo indeterminato, all'interno dei propri confini, di tali persone.
Gli oneri di sorveglianza di tale prescrizione (rigido controllo delle uscite dallo SCV ) a cura e spese dell'Italia (punto 5).
Oneri di accoglienza e di ricovero per tali nuovi cittadini vaticani, a carico dell'Italia.
Oneri di mantenimento di tali persone, sempre a carico dell'Italia.
Lo SCV si impegna a salvaguardare la dignità di tali nuovi "ospiti" (punti 1 e 3).
Lo SCV, essendo tali persone diventate suoi cittadini, potrà provvedere discrezionalmente ed unilateralmente a modificare od annullare la pena già irrogata ad essi in Italia (punto 4).
In caso di annullamento della pena, il condannato all'ergastolo italiano ed ora cittadino vaticano, potrà - unicamente dietro proprio consenso - rientrare in Italia  riacquistadone automaticamente sia la cittadinanza che la soggezione alla pena dell'ergastolo in passato irrogatagli, la quale quindi tornerà ad essere esecutiva.

Una simile soluzione secondo me sarebbe perfettamente adeguata a soddisfare ogni genere di perplessità etica e morale circa la liceità della pena dell'ergastolo, permettendo inoltre di sanare quindi anche l'aspetto qui sopra indicato al punto 2.
Inoltre non credo potrebbe risultare più onerosa - per il nostro Paese - della situazione attuale.
Da tale ultimo punto di vista comunque la considerazione economica non dovrebbe avere alcuna importanza, visto il peso assolutamente preponderante delle considerazioni etiche, morali, dottrinarie che dovrebbero presiedere a simili scelte di civiltà.


Non trovate ? Saluti a tutti.
#3024
Salve Anthonyi.  Ora comprendo il taglio da te dato all'"eguaglianza". Purtroppo il criterio di "pari opportunità" (bellissimo ed apparentemente  sensatissimo) è fuori da ogni realtà pratica. Esso sta e giace su bellissime pergamene costituzionali dai bordi dorati.

Realizzare le "pari opportunità" significherebbe costruire un mondo al cui interno le condizioni oggettive di vita (le opportunità) siano governate dall'egualitarismo mentre quelle soggettive (le potenzialità di ciascuno) vengano lasciate intatte,  evidentemente variegate e quindi in sè possano generare il privilegio individuale.

Occorrerebbe quindi costruire un mondo in cui le cause (sociali) siano uguali per tutti mentre gli effetti (sociali) dovrebbero risultare variegati.

Ti sembra realisticamente possibile ? Saluti.
#3025
Salve Jacopus. In effetti il privilegio, essendo una funzione interna alla meccanica dei rapporti umani così come generatasi dalla meccanica naturale, è del tutto impersonale.

La natura è "ciecamente" "ingiusta". Questa almeno l'impressione di noi umani, che tendiamo a voler crearci il privilegio di poterci sottrarre (in nome del nostro "libero arbitrio") al "caos" "cieco" ed "ingiusto" che non ci piace.

Ne abbiamo non il "diritto", bensì la facoltà, nel tentarlo. Auguri.

Come mai alcuni di noi hanno il privilegio di riuscire a riprodursi ed altri no? Imperscrutabile iniquità della natura. Alla natura frega proprio nulla del nome e cognome e desiderio di prole di tizio e di caia.

Essa funge attraverso meccanismi che devono a tutti costi garantire la perpetuazione, non importano strumenti, modalità, interpreti. Così deve essere (per ragioni fisiche e filosofiche che ovviamente non tratto) e così - ora o dopo, qui od altrove - accadrà.

Lo strategia usata per realizzare ciò consiste nella diversificazione, nel creare innumerevoli occasioni diverse, nel generare appunto - al nostro livello - anche degli evidentissimi privilegi.

L'uniformità, l'invarianza, l'egualitarsno è invece la condizione tendenzialmente sterile che porterebbe alla morte del mondo.

Perchè è apparsa la riproduzione sessuata ? Perchè il "caos" prodotto dalle combinazioni genetiche tra soggetti diversi produce varietà al cui interno di realizzerà la massima differenziazione delle resistenze nel confronti di agenti patogeni. Una causa che potrebbe uccidere alcuni non riuscirà ad uccidere tutti. Quindi autotutela della vita.

A proposito dei concetti di "ordine" e "caos", il primo rappresenta semplicemente il lato da noi comprensibile ed augurabile delle cose, il secondo le relazioni per noi insensate. Ma non per questo meno efficienti. Il mondo deve a tutti i costi privilegiare il caos.

Quindi il problema per noi (che abbiamo il diritto di comportarci egoisticamente) non è l'eliminazione dei privilegi, ma la loro modulazione, la loro "funzionalizzazione" ottenuta attraverso il riconoscimento della loro ineliminabilità.

Tenendo presente che l'egoismo individuale (tendente al privilegio) non può che fare a pugni con l'egoismo di specie (o sociale, tendente all'egualitarismo).

Per questo, NO AL CAPITALISMO SELVAGGIO, NO ALL'EGUALITARISMO, SI' AD UN PUTROPPO LUNGHISSIMO E FATICOSISSIMO PERCORSO DI MODERAZIONE.

Caro Jacopus.......ti sembrano discorsi da sofista, i miei ? Salutoni.
#3026
Salve InVerno. In Italia la conoscenza, la padronanza, l'appropriatezza della lingua italiana è ormai quasi un disvalore. A me, parlando di argomenti quotidiani con i termini che uso qui in Logos, (e comunque di naturale abitudine) più di una volta è capitato, da parte di giovani diplomati, di sentirmi chiedere "ma come parli ??!!".
Quasi nessuno saprebbe rispondere d'acchito sulla diversità di significato tra "eguaglianza" e "parità". Una volta certe cose si sapevano per averle lette. Ora si "sanno" per sentito dire. Magari da parte baldi giovani ubriachi di comunicazione ad ogni costo. Saluti.
#3027
Salve Sgiombo. Prendo nota della tua replica. Vorrà dire che mi sono sbagliato nel soppesare le tue inclinazioni psicologica e mentale.

A proposito invece della mia pretesa inclinazione agli atteggiamenti magistraldidattici (matitona rossa e blu) mi sembra impossibile per chiunque il trovare nel mio intervento un qualche genere di valutazione quantitativa E MEN CHE MENO ETICA O MORALEGGIANTE circa i comportamenti dei personaggi dei quali ho parlato od alluso.

Sai, questo Forum mi piace anchè perchè in esso non ho ancora incontrato un interlocutore che io possa trovare antipatico.

Quindi coinvolgo anche te nel mio apprezzamento complessivo dell'ambiente. Salutoni.
#3028
Salve Anthonyi. Non capisco il senso della tua precisazione. L'egualitarismo è una visione del mondo (che può essere singolare o condivisa, solo eticamente sentita od ideologicamente strutturata) che afferma il primato, l'utilità, la positività (e magari anche la possibilità) dell'eguaglianza materiale e sociale. Non vedo quindi dove riscontrare l'assenza del concetto di eguaglianza-uguaglianza. Saluti.
#3029
Scienza e Tecnologia / Re:anima - genetica gemella ?
30 Novembre 2018, 21:19:08 PM
Salve Enrico 200. Dunque ci hai spiegato in modo più dettagliato le circostanze di contorno della tua esperienza. Essa da un lato non presenta in sè una qualche eccezionalità, ma è il suo vissuto da parte tua che, a quanto sembra, ha assunto un peso notevole.

Sarebbe interessante conoscere le tue personali convinzioni culturali, filosofiche, fideistiche per cercare di capire quanto queste possano eventualmente averti influenzato. Non è che noi vogliamo conoscere i fatti tuoi ( è bene precisarlo, in questi tempi di caccia sfrenata agli altrui dati personali) ma sulla base delle tue convinzioni si potrebbero escludere alcuni aspetti legati alla suggestionabilità umana.

Io non credo negli esoterismi, nella reincarnazione etc. ma rispetto le convinzioni di chiunque ed accetto - almeno in linea astratta - anche ipotesi basate sulla metafisica.

Ad esempio : e se la estrema somiglianza asessuata da te riscontrata nella figura di apparenza femminile che hai incontrato fosse un'incarnazioni di vite precedenti ?

Cerco di spiegarmi : tra i tuoi ascendenti, i tuoi avi, ci saranno state due o più di essi che erano tra loro molto somiglianti (non importa di quale sesso) destinati a reincarnarsi.
Uno di loro potrebbe essere rinato incarnandosi in te, L'altro si è reincarnato in altro vivente sempre a te molto somigliante.
E tu l'hai incontrato. Ripeto che il sesso non ha alcuna importanza poichè la dottrina della reincarnazione può prevedere nuove esistenze (del nostro spirito) anche cambiondo il sesso o addirittura variando la specie zoologica di appartenenza. Per essa il corpo è solo un temporaneo vestito.

Cosa ci dici di una simile ipotesi ? Intanto ti saluto.
#3030
Salve Sgiombo. Dopo la lettura di un certo numero di tuoi interventi (non tutti e spesso non interi - trovo la tua prosa poco adatta all'intrattenimento, aspetto che io invece amo) mi sono formata l'opinione che tu sia un robusto idealista.

Io trovo che gli idealisti vivano fuori della realtà. E non perché non la conoscano, solamente perché la realtà corrente che non piace può venir modificata solo dal suo esterno, non standoci seduti dentro.

Leggendo che "credo che in questo senso Lenin e Stalin abbiano agito in maniera fortemente etica" mi sono sorpreso a sorridere solitariamente.

Quindi avremmo (se non mi sono grossolanamente sbagliato, per carità) un idealista che si è infatuato di due smaglianti emblemi della prassi materialistica (a meno che tu sostenga che i due fossero anch'essi degli idealisti).

E' vero che al cuor non si comanda, ed è ugualmente vero che le probabilità di infatuarsi dei simili (attrazione per affinità) risulta esattamente pari a quella di infatuarsi degli opposti (attrazione compensativa), ma la cosa mi ha ugualmente moderatamente impressionato.

Certo comunque una virtù assoluta ti deve venir riconosciuta. La coerenza.

NOTA : io l'etica la lascerei perdere, visto che essa consiste in un insieme di valori rigorosamente individuali (che magari possono anche coincidere per molte persone, ma che restano sempre sovranamente personali). Lenin e Stalin e chiunque altro si sono comportati in modo fortemente coerente alla propria etica, cioè appunto quella del più sfrenato pragmatismo. Salutoni.