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Messaggi - Jacopus

#3031
Alcuni pensieri a ruota libera sull'argomento. Il primo è relativo alla vicinanza che sento, paradossalmente, io ateo, per le opinioni espresse da Kobayashi e Donquixote. Non conosco bene la storia delle religioni ma la figura di Cristo, nell'ambito delle tre religioni del libro è unica. E' unica nel sottolineare la difesa degli oppressi e degli ultimi, al punto dal farli diventare i "primi". E' unica, correggetemi se sbaglio, nel sottolineare il dovere religioso di offrire sostegno e aiuto anche ai professanti un diverso credo.
Di fronte a questi principi di base non è possibile svicolare. Il sofferente va aiutato. Sembra un discorso da libro "cuore" o come si usa ora, "da buonista", un discorso vetusto, attaccato anche da sinistra, perché sottolinea l'amore come principio di fratellanza e non lo stato di diritto e lo stato sociale.
Tutte le persone di mezza età hanno introiettato in Italia quei valori e restano inevitabilmente dentro di noi, magari declinati in modi non convenzionali, come chi sostiene: "prima gli italiani". Ma altre forze culturali agiscono ora e andrebbero stanate. Forze culturali che neutralizzano "nel cristiano medio" (fra cui mi pongo anch'io, per estrazione culturale italiana) il principio di solidarietà, soprattutto verso chi è "straniero".
Intanto il primo aspetto critico da considerare è quantitativo. I pochi stranieri fino agli anni '80 dello scorso secolo, facevano tenerezza e simpatia. Ora il flusso imponente può generare delle preoccupazioni. Il principio ideale del cristiano si scontra con la prassi della vita quotidiana: e' inevitabile. E' sempre stato così.
Ma in modo sotterraneo agiscono altre forze. E la principale è la seguente. I migranti sono la prova vivente del fallimento del progetto occidentale. E'  questo che ci lascia estrefatti e bisognosi di trovare una soluzione o un capro espiatorio. Come sarebbe bello se ritornassero nei loro paesi e noi potessimo di nuovo concentrarci nel "progetto occidentale".
In una canzone dei Baustelle c'è la strofa: "Cosa rimane di noi, ragazzini e ragazzine, la domenica dentro le chiese ad ascoltare la parola di Dio. Il futuro era una nave tutta d'oro che noi pregavamo ci portasse via lontano.
La nave d'oro è la macchina occidentale. Una macchina terribile e meravigliosa, che spesso ha rischiato di incepparsi, di sfasciarsi, di creare mondi terribili, ma che ci ha anche donato a noi pochi privilegiati (un miliardo contro sei, circa), un livello di benessere mai sperimentato prima dall'uomo con questi numeri.
I migranti, con la loro identità meticcia, fra natura e occidente, ci ricordano il possibile ritorno ad un mondo "selvaggio". In un passaggio Anthony esprime proprio questa preoccupazione, se non ricordo male.
I precedenti confronti conto l'Occidente, quello con il comunismo e con il nazifascismo, furono diversi, perchè si scontravano due macchine, anzi tre, tre Leviatani, allevati all'ombra del pensiero occidentale. Il migrante invece è davvero uno "straniero", in tutti i sensi, la metafora della natura, senza la sua bellezza, una natura che non si lascia dominare dall'uomo come credeva Ulisse e che ora ci rovescia addosso il cambiamento climatico e milioni di profughi (anche climatici).
Questa è la mia visione del problema, almeno quella relativa all'origine dei nostri sentimenti di paura, rabbia ed espulsione. Una visione che si è in parte formata proprio leggendo i vostri interventi. Resta comunque senza risposta la domanda "Cosa fare?".
#3032
Buonasera Viator. Nel 400 A.C. o giù di lì fu rappresentata per la prima volta una tragedia intitolata Antigone. Gli eroi, rappresentanti di due visioni della legge, erano Antigone e Creonte. Si tratta quindi di un "minestrone" piuttosto antico e prezioso. Detto questo, comprendo benissimo la tua posizione pro-Creonte, e non voglio disquisire su di essa, sulla linea che giunge da lì fino ai totalitarismi del XX secolo. Tu esprimi in modo coerente una visione positiva delle leggi. Positiva nel senso di "legge scritta" di giuspositivismo contrapposto a giusnaturalismo. Pertanto, socraticamente saresti disposto a bere la cicuta, qualora la legge te lo imponesse, magari perché un legislatore folle ha prescritto di non andare in giro con i calzini, ma la legge positiva è tale perché è scritta, non perchè abbia un contenuto morale.
La mia domanda però si rivolge ad una diversa platea, ovvero a coloro che riconoscono l'importanza del giusnaturalismo, poichè la tradizione cristiana e quella religiosa in genere, ritiene che la legge divina sia superiore a quella umana e che quindi quella umana si debba conformare ad essa, perlomeno cercando di imitarla. Non a caso, tornando a Sofocle, Antigone protesta la sua adesione alle leggi divine per la sepoltura di suo fratello a dispetto della norma stabilita da Creonte.
Quindi mi chiedo come fanno coloro che apparentemente credono in Cristo a condividere decisioni politiche e visioni politiche di completo disconoscimento di quel messaggio, a meno che non si faccia riferimento a Genesi 9-20-27, ovvero alla maledizione di Noè, contro Cam, per cui i Camiti possono essere considerati "maledetti" e quindi degni di soffrire.
La tua invece, Viator, è una posizione chiaramente hobbesiana, su cui potremo discutere volentieri in una diversa discussione.
#3033
E' famosa l'immagine di Salvini che agita un rosario o di Di Maio che bacia la teca del sangue di san Gennaro. Conosco anche una moltitudine di persone comuni che si professa cristiana ma che adora le scelte leghiste riassumibili in "stop immigrazione selvaggia" con le conseguenze non-umantarie di questi giorni.
Non ho mai capito come siano conciliabili queste due visioni del mondo e mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse. Lo dico senza sarcasmo. Magari mi puo' servire per capire meglio una logica che mi sfugge.
#3034
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Europa
06 Giugno 2018, 18:31:16 PM
Sono d'accordo con Paul quando chiede maggiore integrazione politica ma bisogna fare i conti con la realta'. Viviamo in un'epoca in cui e' l'economia a dettare l'agenda politica. Non possiamo pensare di tornare ad una moneta nazionale perche' sarebbe comunque un passo indietro che affliggerebbe, come ha spiegato Anthony le classi  medie e quelle povere, rendendoci complessivamente ancora piu' servi delle istituzioni finanziarie transnazionali.
#3035
Attualità / Re:Opposizione ? Fine del PD ?
05 Giugno 2018, 07:31:18 AM
Buongiorno Anthony. In un'ottica sistemica puoi avere ragione. La sinistra assume il ruolo "adattivo" di contralto al grande capitale, facente parte dello stesso coro, talvolta strettamente imparentato con il direttore d'orchestra, come abbiamo sperimentato. E' una sorta di legittimazione politica delle profonde disparita': c'e' il Pd  = c'e' democrazia = c'e' liberta'' = siamo legittimati a farvi fessi e contenti.
Ma al di fuori di questo schema temo che il capitalismo (il mercato suona meglio vero?), come spesso gli accade, sia preda del suo istinto all'onnipotenza e alla crescita senza limiti.
Rispetto al passato questo processo e' caratterizzato da una grande vittoria, quella sul socialismo reale, da un'arma affilatissima, il pubblico intrattenimento, in grado di inviare i piu' disparati messaggi ai piu' diversi livelli e da un incontestabile aumento delle risorse, attraverso il quale far "sgocciolare" ricchezza dall'alto verso il basso.
Premesso che non credo a una societa' definitivamente felice e soddiafatta e accettato il fatto che il capitalismo e' il modo piu' razionale per affrontare "economicamente" e "socialmente" i problemi dell'umanita', occorre dare una "coscienza" allo stesso. Nel suo stesso interesse.
Questo intento pero' si scontra con i tanti capitalismi in essere nel mondo globalizzato. Se in Vietnam il capitalismo e' cinico e' ovvio che sara' piu' concorrenziale del capitalismo con "coscienza".
Si potrebbe dire che proprio la vittoria contro il socialismo reale e' stato il fondamento dell'attuale situazione: non avendo piu' un modello alternativo "concorrenziale", il modello capitalistico e' diventato un monopolio economico e culturale con tutti i difetti che cio' comporta.
Il compito della sinistra e' quindi, a mio parere, sì sistemico ma attraverso una prospettiva critica e in grado di modificare lo sbilanciamento di potere attraverso l'apparato normativo e non attraverso lo scimmiottamento di modelli conservatori.
Che tutto cio' sia di una difficolta' estrema lo dimostrano i risultati elettorali in tutta Europa. Credo che se non ci saranno correzioni, i prossimi passi saranno sempre piu' indirizzati verso partiti di destra, autoritari, intolleranti, in grado di dare risposte semplici a frustrazioni provenienti da cause complesse e velate, riassumibili nel concetto rudimentale di "sfruttamento globalizzato"
#3036
Attualità / Re:Opposizione ? Fine del PD ?
04 Giugno 2018, 22:59:39 PM
Vedi Bluemax, è proprio di oggi la notizia che l'incendio della Greenfell Tower a Londra è stato provocato dal rivestimento altamente infiammabile aggiunto all'immobile per abbellirlo e non far perdere di valore agli immobili dal valore milionario adiacenti. Il Greenfell Tower era una specie di "casa popolare" che il Comune di Londra deve garantire in ogni quartiere. Fatto sta che per tutelare il valore degli appartamenti vicini in uno dei quartieri residenziali di Londra è stato applicato un rivestimento altamente infiammabile, che ha provocato 70 vittime, fra cui due italiani di venti-trenta anni.
Finchè accadranno cose come queste, e finchè il prosciutto che abbiamo sugli occhi non si incollerà definitivamente sulle palpebre, i partiti di sinistra continueranno ad esistere in una inevitabile e produttiva dialettica. Se il PD nel frattempo sarà scomparso non mi metterò sicuramente a piangere. Quello che mi sgomenta è il grandissimo patrimonio politico che è stato sperperato da un soggetto (Renzi) e dai suoi accoliti.
#3037
Attualità / Re:Opposizione ? Fine del PD ?
04 Giugno 2018, 19:37:26 PM
La fine del PD e' possibile. La fine della sinistra anche ma e' sicuramente un compito piu' arduo. Del resto un pensiero unico, aziendalista, plebescitario o conservatore che sia, senza una opposizione, sarebbe la fine del discorso politico.
La distinzione destra/sinistra non e' così facile da sopprimere perche' e' collegata con dei valori tipici della modernita'. Liberta' vs Giustizia. Potrebbe essere superata solo adottando un regime dittatoriale classico o  un regime teocratico o un regime neofeudale. Gli ultimi due non sono razionalmente compatibili con una economia moderna (lasciamo perdere i diritti civili). Il primo apparentemente si a giudicare dalla Cina. Occorre stabilire se un modello cinese possa attecchire alle nostre latitudini, se esso sia idoneo a promuovere sviluppo o se semplicemente sia da considerarsi eticamente accettabile.
#3038
Presentazione nuovi iscritti / Re:Salve
03 Giugno 2018, 16:39:45 PM
Anche noi abbiamo da imparare da te. Benvenuto.
#3039
Prendendo spunto dall'intervento di Inverno si potrebbe dire che e' in corso un globale processo di meridionalizzazione del mondo. L'appiattimento verso i valori economici  + "democrazia come conteggio" sono alla base di questo percorso. Paradossalmente sentirsi parte di una elite, aristocrazia o setta protestante che sia, facilita il mantenimento di comportamenti virtuosi, poiche' si deve dimostrare di essere all'altezza di quella reputazione.
Detto questo, l'economia sommersa tedesca e' di poco piu' grande di quella italiana ma essendo il pil tedesco molto piu' alto, conquistiamo tranquillamente il primo posto. Del resto basta andare in Germania o anche in Francia per vedere la differenza che si da al "senso del dovere" e al rispetto delle regole. E' altrettanto vero che c'e' chi parassitizza questa posizione (ad esempio le banche tedesche, veri artefici della disparita' in Europa) ma i popoli nordeuropei hanno caratteri generali molto diversi da noi latinos, nel bene e nel male. La Francia, se posso permettermi, e' una ideale via di mezzo.
#3040
Ciao Anthony. Genio contro ordine e' una classica contrapposizione resa famosa, fra gli altri da Orson Welles, con la sua battuta sugli orologi a cucu' svizzeri.
Io pero' sottolinerei un'altra contrapposizione, quella di un nord autopercepito dai suoi componenti come un tutto formato dalle sue parti, ognuna delle quali e' sacrificabile per il tutto e quella di un sud autopercepito dai suoi componenti come un tutto formato da una unione instabile di singoli individui che cercheranno nelle diverse contingenze di sacrificare il tutto a favore degli individui.
Entrambi i modelli hanno pregi e difetti e, parafrasando Montesquieu, forse la virtu' consiste nella ricerca di una via mediana fra questi due tipi ideali, rinforzando uno o l'altro dei modelli a seconda delle necessita', attraverso un idealistico processo di ingegneria sociale.
Nel suo intimo credo che ognuno di noi privilegi uno di questi due modelli.
#3041
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Europa
30 Maggio 2018, 07:43:46 AM
L'Italia dall'unione con l 'Europa ha ottenuto un notevole salto verso la deprovincializzazione, anche se il livello di oscurantismo continua a sussistere. L'Italia vive la condizione di un paese di forti diversita'. Luoghi dove vige una cultura semifeudale e luoghi che possono competere con il Giappone.
Molte normative sono state accolte e sviluppate solo attraverso l'interazione con gli altri paesi membri che ci hanno spesso offerto una pietra di paragone con i nostri costumi.
Ormai pensare di affrontare la globalizzazione come stato singolo avrebbe come conseguenza l'impoverimento inevitabile dell'Italia. Un impoverimento strutturale ben piu' forte di quello determinato dall'euro forte. L'euro forte infatti ha delle conseguenze benefiche che vanno ben al di la' degli effetti nocivi.

Sui motivi della nascita della UE, ti soffermi sulle motivazioni economiche, effettivamente presenti, ma all'epoca della fondazione vi erano anche fortissime motivazioni politiche, ovvero il tentativo di non vedere piu' nascere una guerra sul territorio europeo. Intento che si e' sostanzialmente avverato.
L'UE pero' un errore forse lo ha commesso nel suo eccessivo allargamento. Vediamo ora come i paesi dell'ex cortina di ferro siano gestiti in modo autoritario e demagogico. E' una unione che ora dovrebbe accellerare sui processi di unificazione prevedendo magari due Unioni a velocita' di integrazione diverse.
Ad esempio pensare di avere una moneta unica e tanti diversi debiti pubblici e' poco razionale e crea un motivo di opposizione estremamente valido a favore di coloro che desiderano l'uscita dall'Ue.
Pero' per creare una vera federazione occorre una storia comune, perfino una mitologia comune e questo processo e' appena iniziato.
#3042
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Stupore
29 Maggio 2018, 21:54:59 PM
Ciao Viator:
1) Il latino ha contribuito a conformare la mente e la cultura di tutte le società di lingua romanza. Francia, Spagna, Portogallo, Italia e Romania. Pertanto non direi che si tratta di una gloria del passato. Se i francesi o gli spagnoli o gli italiani pensano in un certo modo lo devono al latino. Il latino inoltre è stata la lingua dei colti fino al 1600 e anche questo non è passato invano. A meno che non si ritenga la storia come inutile.
2) Il Rinascimento è un epoca fondamentale dello spirito umano. Non la definirei gloria del passato. E' stato il primo momento "moderno", contrapposto al momento "medievale". Definirlo gloria del passato significa non comprendere la sua importanza universale. Se proprio vogliamo essere venali, immagina solo il ritorno di immagine commerciale dal fatto di poter definire un prodotto italiano, cioè della stessa terra che ha dato i natali a Raffaelo Sanzio, a Leonardo da Vinci, a Michelangelo. E' un patrimonio economico inestimabile.
3) oltre ad essere ben sfruttabile il patrimonio artistico-archeologico, se fossimo un popolo diverso, dovrebbe fondare il nostro orgoglio di essere italiani.
4)Anche l'Inghilterra non si è cercata il merito di essere protesa nell'Oceano, ma questa fu la sua fortuna.

Sui rimanenti punti mi dai sufficientemente ragione e quindi non aggiungo altro.
#3043
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Stupore
29 Maggio 2018, 19:02:52 PM
Mi stupisco anch'io. Un paese che e' una eccellenza nel mondo nonostante le seguenti irredimibili patologie:
1. Abbiamo creato la lingua latina. La lingua piu' diffusa nel mondo dall'anno 0 d.c. al 1600 (la diffusione globale dell'inglese ha una durata venticinque volte inferiore).
2. Abbiamo avuto il Rinascimento. L'epoca di maggiore diffusione dell'arte nella storia umana;
3. Conserviamo piu' della meta' di tutti i beni storici, artistici, archeologici del mondo;
4. Abbiamo una diversita' di climi e di nicchie di biodiversita' uniche in cosi poco spazio;
5. Abbiamo una industria meccanica che e' fra le prime al mondo;
6. Siamo primi per produzione enogastronomica di qualita';
7. Abbiamo una mentalita' tollerante ed accogliente che finora ci ha evitato il dramma degli attentati di stampo integralista;
8. Le forze militari italiane sono le piu' richieste nei paesi del terzo mondo, perche' non evocano passati colonialisti;
9. Siamo uno dei paesi, secondo l'oms, con il miglior sistema sanitario;
10. La zona compresa fra Lombardia-Veneto-Emilia-Romagna e' considerata una fra le piu' ricche e prospere dell'intero pianeta terra.
11. La civilta' occidentale ha uno dei suoi fondamenti storico-culturali nell'impero romano, che aveva il suo centro nevralgico proprio da queste parti.
#3044
Attualità / Re:PDR
29 Maggio 2018, 03:26:30 AM
Una famiglia si indebita. Il marito va in banca e chiede un prestito: "sa devo comprarmi la casa e poi inizierò una attività". La moglie effettivamente inizia l'attività ma la casa non riescono a comprarla. Il marito spende infatti parte di quei soldi per divertirsi, donne, motori, feste, viaggi. La moglie continua a lavorare duramente e riesce perlomeno a pagare gli interessi sul debito, ma il marito ad un certo punto dice: "basta, mi sento sotto tutela da parte dei poteri forti, le banche non devono prendere il nostro (sic) denaro. Ora il denaro ce lo stampiamo da soli, non pago più le tasse e pretendo un sussidio di disoccupazione, perchè sono troppo impegnato a divertirmi per lavorare".
Al di sopra delle Alpi, la situazione italiana credo che venga riassunta in questo modo.
Da una libera interpretazione del famoso slogan del politico meridionale Cetto Laqualunque.
#3045
Attualità / Re:PDR
28 Maggio 2018, 21:29:11 PM
Non ho nessuna stima per la Lega e M5S ma concordo con quanto detto da Inverno. Mattarella ha dato la zappa sui piedi alla sua stessa causa. Rispetto ai Leghisti e ai loro accoliti, Mattarella è di molte spanne più nobile ma paradossalmente ha dovuto usare uno strumento autoritario per difendere una causa democratica. Di Maio e Salvini invece hanno buon gioco ad invocare la fine della democrazia, quella stessa democrazia che avrebbero probabilmente messo in pericolo con decisioni avventate.
Credo che la decisione di Mattarella sia un "punto di non ritorno". Comunque andrà, andrà male. Se alle inevitabili nuove elezioni dovessero perdere gli "homines novi" (circostanza molto improbabile), essi potranno parlare a ragione di democrazia falsata e quindi illegittima. Se dovessero nuovamente e maggiormente vincere, riproporrebbero il loro disegno politico, demagogico, non realizzabile, se non a costo di trasformare l'Italia in una sorta di Corea del Nord, sottposta all'imperio di non si sa quale Repubblica Popolare. Con in più l'incognita data dal potere discreto ma ovviamente non indifferente degli USA, che qui ha basi e interessi.
Tutto questo però non nasce dal nulla. Nasce da più di mezzo secolo di malgoverno della precedente classe politica. C'è una analogia inquietante, fra le altre cose, fra la dinamica di allora e quella di oggi. Montanelli coniò a suo tempo la famosa frase: "turiamoci il naso ma votiamo Democrazia Cristiana". Con questo intendeva dire: "sono corrotti, impresentabili, ambigui ma dobbiamo tenerceli perché l'armata rossa è proprio dietro Trieste".
Oggi, con nuovi attori, mi viene da dire "turiamoci il naso ma difendiamo il partito del Presidente, sono anch'essi ambigui e spesso impresentabili, ma alle porte premono nuovi barbari, con richieste che potrebbero piegare per lungo tempo la società italiana".
Vivere in un paese normale evidentemente non fa per noi.