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Messaggi - Eutidemo

#3031

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Citazione di: sapa il 31 Marzo 2022, 20:02:38 PMCiao viator, concordo con te, ma solo per questa sezione del forum. Attualità, infatti, si presta particolarmente a interventi frequenti e istintivi. Mi pare abbastanza normale. A presto.
Hai ragione, però ho notato che stiamo andando un po' troppo O.T. (a cominciare dal sottoscritto).
#3032
Attualità / La ""Wolfsangel" e i suoi significati
01 Aprile 2022, 06:39:45 AM
C'è qualcuno che, in questo FORUM, insiste a postare il simbolo "Wolfsangel", adottato dal battaglione AZOV, sostenendo che esso abbia un "unico significato esclusivo"; il che non è affatto vero, perchè tale simbolo significa parecchie cose, e non una sola.

***
Tale tecnica, cioè quella di ricordare solo "alcuni" significati di tale simbolo,  corrisponde esattamente alla "terza direttiva" metodologica della "dezinformaciją", adottata prima dallo NKVD (nel 1923), poi dal KGB, e, attualmente, dall'FSB russo, e da chi agisce per suo conto.
Ed infatti, la "terza direttiva" della "dezinformaciją", molto sinteticamente, suona così: "Fornire informazione corrette, ma incomplete, in modo da indirizzare il destinatario verso la tesi che vogliamo imporgli."
***
Nel caso di specie, infatti, è verissimo che la  "Wolfsangel" fu utilizzata:
- "anche"  come simbolo ufficiale del partito nazista dei primissimi anni (per pochissimo tempo);
- "anche", successivamente, come simbolo ufficiale della seconda divisione panzer SS.
Tutto ciò è assolutamente "corretto"; però, è anche "incompleto", in modo da indirizzare chi legge verso la tesi che  vogliono sostenere gli amici di Putin (e, cioè, che bisogna  "denazificare" l'Ucraina).
***
Ed infatti:
1)
La "Wolfsangel" ( (in tedesco letteralmente gancio per lupi), era una trappola per impedire a lupi di oltrepassare i confini di una tenuta agricola, al fine di predarla.

2)
Successivamente, con una barra centrale, venne per secoli utilizzata per delimitare i  confini di qualsiasi genere; ed infatti, per delimitare il proprio territorio, ed evitare che il confine venisse "illecitamente" superato da invasori, tale simbolo veniva inciso, come avvertimento, su appositi "cippi" posti alle frontiere (vedi NOTA).

Il significato era equivalente all'attuale "NO TRESPASSING" (vedi NOTA)

3)
Nel XV secolo fu anche il simbolo di una rivolta contadina contro l'oppressione dei mercenari stranieri che devastavano i loro territori.
4)
La ""Wolfsangel" non c'entra assolutamente niente con la "Svastica" (o croce uncinata), la quale è un antico simbolo religioso originario delle culture dell'Eurasia, non solo di matrice indoeuropea; ma il suo significato è tutt'ora controverso.
Ed infatti:
- secondo alcuni rappresenta il "sole nascente", in quanto i bracci ne indicherebbero il movimento;
- secondo René Guénon, invece rappresenta le stelle fisse che ruotano attorno al polo nord celeste, e solo secondariamente il Sole quale funzione riflessa del polo.
I due simboli si somiglino solo molto vagamente, in quanto la svastica, graficamente, somiglia molto di più ad una croce cristiana, che non ad una "wolfsangel"; in ogni caso, anche a voler sostenere una cosa del genere, per le ragioni sopra esposte, si tratterebbe di una semplice coincidenza
***
Ciò premesso, più volte il portavoce del battaglione Azov ha sostenuto che il simbolo il questione si richiama ai significati sub 1), 2) e 3), e non ad un simbolo nazista; ed infatti, secondo le sue dichiarazioni, il battaglione Azov  deve fungere da "cippo confinario" e da "trappola", per impedire ai "lupi mercenari russi" (tra cui molti autentici "neonazisti", come il nostro Andrea Palmeri) di invadere il loro territorio.
***
E, in effetti, la "wolfsangel" non era affatto il simbolo esclusivo della seconda divisione panzer SS, ma anche di molte truppe regolari "non naziste".
E, cioè, per numero divisionale:
19. Infanterie-Division (divisione di fanteria)
19. Panzer-Division (divisione corazzata)
33. Infanterie-Division (divisione di fanteria)
206. Infanterie-Division (divisione di fanteria)
256. Infanterie-Division (divisione di fanteria)
***
A volte, la "wolfsangel" viene sovrapposta al simbolo "slavo" del "sole raggiato", che non è affatto un simbolo nazista, bensì è un simbolo identificativo delle popolazioni "slave"; quali, appunto, sono etnicamente gli Ucraini.

Come ben spiegato sul seguente sito.
https://ita.agromassidayu.com/obereg-chernoe-solnce-znachenie-u-slavyan-i-ispolzovanie-page-734091
Non mi risulta che Himmler utilizasse un simbolo del genere, soprattutto considerando che era tipico degli slavi; però, visto che era molto superstizioso, non posso escludere che lo usasse come talismano personale (tutt'ora in uso in tutto il mondo, per il suo presunto valore "protettivo").

***
Comunque, se devo essere sincero, pur volendo accettare la spiegazione del portavoce del battaglione Azov circa la "wolfsangel" (con sole o senza), il quale ha sostenuto che il simbolo il questione si richiama ai significati sub 1), 2) e 3) (il che è indubbio), secondo me, bandiera a parte, nel battaglione AZOV ci sono senza dubbio:
- sia semplici patrioti ucraini;
- sia estremisti nazionalisti ucraini;
- sia veri e propri "neonazisti" ucraini.
In quale percentuale nessuno di noi è in grado di dirlo; però, secondo me, sono più o meno nella stessa percentuale che si riscontra nelle truppe mercenarie russe.
***
Per cui, simbolo a parte, io non ho mai negato che nel battaglione AZOV, oltre ai "nazionalisti estremisti", ci siano anche dei "neonazisti" veri e propri; così come anche ci sono dei "neonazisti" veri e propri nelle "truppe filorusse" del Donbass.
Tra i quali spicca documentatamente la sinistra figura del noto "neonazista" italiano Andrea Palmeri, già leader di Forza nuova, ricercato dall'INTERPOL, e resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere e per l'arruolamento di mercenari "neonazisti" al soldo di Putin; poi finito anche lui a combattere nel Donbass tra i mercenari filorussi agli ordini di Putin.
Eccolo qui assieme ad altri mercenari neonazisti filorussi nel Donbass!

***
La differenza fondamentale, però, è che le truppe regolari e le truppe mercenarie russe stanno invadendo, come lupi, un territorio nazionale altrui, mentre il battaglione AZOV lo difende.
Su questo non ci piove!
***
Simboli a parte, comunque, io personalmente  depreco la presenza in Donbass (e non solo lì, purtroppo) dei "neonazisti", da qualsiasi parte essi combattano; per cui condanno senz'altro anche i "neonazisti" del battaglione Azov, e spero che prima o poi essi vengano tutti perseguiti dalla Corte Penale Internazionale e severamente puniti.
Ma ritengo che fornire informazioni "incomplete" al riguardo, sia solo una subdola forma di disinformazione.
***
NOTA
Sembra che Hitler abbia voluto abbandonare quasi subito la "Wolfsangel" come simbolo del partito nazista, proprio per il suo significato prettamente "difensivo" dei confini; che lui, invece, non voleva affatto limitarsi a difendere, bensì volera  ampliare il più possibile.
Come, appunto, sta adesso cercando di fare Putin.
#3033
Ciao Daniele22 :)
Non è affatto vero che in Italia a giudicare siano i "pubblici ministeri", i quali, invece, sono i "magistrati" chiamati a sostenere l'interesse pubblico nel processo e nelle fasi preliminari ad esso, ma non possono emettere alcun giudizio; ed infatti, nel nostro ordinamento giudiziario, è  il "giudice" l'organo (monocratico o collegiale) chiamato a decidere delle controversie, e non certo il "pubblico ministero".
***
Quanto al reato continuato si configura quando un soggetto "viola una o più disposizioni di legge, con azioni diverse, per realizzare un medesimo disegno criminoso" (art. 81, co. 2 c.p.); ma non capisco cosa c'entri con il nostro tema.
***
Per il resto, sebbene parrebbe evidente che l'"invasione militare" intrapresa nei confronti di un paese indipendente possa rientrare nel "crimine di aggressione", è tuttavia anche vero che, per questo particolare crimine, la giurisdizione della Corte Penale incontra una restrizione particolare; ed infatti nell'accordo di Kampala del 2010, il "crimine di aggressione" è stato inserito attraverso emendamenti alla Convenzione, prevedendo però delle "particolari limitazioni" alla giurisdizione della Corte penale.
***
Ed infatti l'art. 15 bis paragrafo 5 sancisce che "Con riferimento a uno Stato non Parte del presente Statuto, la Corte non esercita il proprio potere giurisdizionale su un crimine di aggressione quando quest'ultimo è commesso da cittadini di tale Stato o sul suo territorio".
***
Tale formulazione della norma fu chiaramente dovuta alla preoccupazione delle grandi potenze di essere coinvolte nella giurisdizione della Corte Penale per crimini di aggressione: anzi, in effetti, fu proprio una specifica richiesta degli Stati Uniti, ad escludere l'automatica giurisdizione della Corte penale sui crimini di aggressione, imponendo che entrambe le parti (la nazione che aggredisce e quella che è aggredita) abbiano accettato gli emendamenti di Kampala.
L'unica strada percorribile dalla Corte penale internazionale sarà  dunque quella di procedere per crimini di guerra e per crimini contro l'umanità commessi da singoli individui.
***
Un saluto! :)
***
#3034
Ciao Daniele22  :)
Hai ragione nello scrivere che la Russia ha violato, invadendo l'Ucraina, le norme del diritto internazionale; e di questo si è già occupata la "Corte Internazionale di Giustizia", condannandone decisamente la condotta (vedi mio apposito topic).
Per quanto, invece, riguarda i misfatti ed i crimini che a causa di questa violazione si sono compiuti, non sarà la "Corte Internazionale di Giustizia" a giudicarli, bensì sarà  la  "Corte penale internazionale".
***
Ed infatti, la "Corte Internazionale di Giustizia", istituita nel 1945, non va assolutamente confusa con la "Corte penale internazionale", istituita nel 2002 (non legata all'ONU, ma anch'essa con sede all'Aia), il cui compito è invece quello di giudicare individui ritenuti colpevoli di crimini internazionali.
***
In particolare:
a)
la "Corte Internazionale di Giustizia" ha il compito:
- di dirimere le dispute fra gli Stati membri delle Nazioni Unite;
- di  esercitare una funzione giurisdizionale riguardo all'applicazione e all'interpretazione del diritto internazionale.
Per cui essa emette sentenze di carattere non penale nei confronti delle istituzioni nazionali, e non di singoli individui.
b)
La "Corte penale internazionale", invece, non ha affatto il compito:
- nè di dirimere le dispute fra gli Stati membri delle Nazioni Unite;
- nè di  esercitare una funzione giurisdizionale riguardo all'applicazione e all'interpretazione del diritto internazionale.
Essa, invece, ha il compito esclusivo di di giudicare i singoli individui ritenuti colpevoli di crimini internazionali; e, pertanto, in analogia a qualsiasi Tribunale Penale, si avvale di Procuratori, i quali assumono la veste di Pubblici Ministeri durante il processo penale che si celebra davanti al Giudice.
Per cui essa emette sentenze di carattere penale nei confronti di singoli individui, e non delle istituzioni nazionali; in base al principio penale universale per il quale "Societas delinquere non potest".
***
Per il resto, io, da giovane, sono stato un fervente "anarchico"; e, in un certo senso, essendo un convinto "giusnaturalista", fondamentalmente lo sono ancora.
Di conseguenza, poichè per me la cosa più importante è la "libertà individuale" (ovviamente, purchè non leda quella altrui), è ovvio che, in mancanza della realizzazione -in  verità un po' utopica- di uno "Stato Anarchico" "ideale", tra le forme "reali" esistenti di Stato preferisco senz'altro le "Democrazie Liberali" rispetto alle "Democrature", alle "Dittature" e allo "Stato Etico" in generale.
Ed infatti le "Democrazie Liberali", sebbene entro certi limiti (alcuni dei quali non condivido affatto), tuttavia sono quelle che consentono un grado di libertà individuale di gran lunga superiore a quello consentito dalle "Democrature", e dalle "Dittature".
Mi ha sempre sorpreso come possa esserci qualcuno così ciecamente ottuso, da non rendersi conto di una verità oggettiva così evidente; la quale è talmente eclatante che ritengo un perdita di tempo starne persino a discutere.
***
Un saluto :)
***
P.S.
Sebbene su questo bisognerebbe aprire un topic a parte, non bisogna assolutamente confondere:
- il "liberismo", il quale, sostanzialmente, è un fenomeno di carattere "economico";
- il "liberalismo", il quale, è un fenomeno di carattere "politico", il quale consiste nel consentire ai cittadini il massimo di "libertà individuale" possibile, compatibilmente con quella degli altri cittadini, e del benessere collettivo.
E' naturale che poi, in concreto, nessuno dei due fenomeni si realizza mai in modo "perfetto" (come tutte le cose umane).
Ma, almeno per me,  il peggior "liberalismo" resta pur sempre preferibile al miglior  "coercitivismo" di uno Stato totalitario.
#3035
Ciao Alexander :)
Sotto il profilo logico:
- se veramente tu sei "lungi dall'equiparare le due posizioni";
- ne consegue che inevitabilmente devi "parteggiare, in maggiore o minore misura, per l'una o l'altra parte".
Altrimenti cadi in contraddizione!
***
Per quanto mi riguarda, invece, io non ho dubbi di sorta: ed infatti, essendo io ben lungi dall'equiparare le due posizioni, conseguentemente parteggio in modo deciso per la parte Ucraina.
***
Ed infatti si tratta, contemporaneamente:
a)
Di una nazione sovrana che ne aggredisce un'altra, senza previamente cercare di risolvere a suo favore la controversia ricorrendo alla Corte Internazionale di Giustizia.
b)
Di una dittatura, spalleggiata da un'altra dittatura, che aggredisce una democrazia; la quale ha chiesto aiuto alle altre democrazie (delle quali faccio parte anch'io e con cui mi sento solidale).
***
Per quanto, invece, riguarda la guerra Iraq-Iran, ricorreva solo la condizione sub a), ma non quella sub b); ed infatti si trattava di una dittatura che aggrediva un'altra dittatura (forse anche peggiore della prima).
Pertanto, sebbene l'aggressore fosse indubbiamente l'Iraq (laico), all'epoca non mi sentii minimamente di parteggiare per un regime dittatoriale e fanaticamente religioso come quello di Khomeyni; che è quanto di più ripugna alla mia "Weltanschauung" etico-politica.
***
Ed infatti, non appena al potere, nel '79, in IRAN:
-  vennero banditi bevande alcoliche, gioco d'azzardo e prostituzione (il che mi sarebbe anche  potuto andare bene)
- iniziarono le persecuzioni contro gli omosessuali, il quale reato divenne punibile con l'"esecuzione capitale" alla quarta infrazione (il che è puro e semplice oscurantismo medievale);
- venne imposta la pena di morte per l'adulterio (sanzione, secondo me, un tantino eccessiva);
- venne imposto alle donne di coprire braccia e gambe con abiti non succinti, e di coprire il capo con un velo, nascondendo rigorosamente i capelli (imposizione che trovo semplicemente ripugnante).
***
Per cui non riuscivo assolutamente a provare simpatia per un simile regime, allo stesso tempo:
- dittatoriale;
- totalitario;
- fondamentalista;
- oscurantista;
- retrivo.
***
Pertanto non ritengo assolutamente omologabile quella guerra, con quella attuale; nella quale una spietata dittatura "semiorientale" cerca di imporsi con le armi ad una libera democrazia; per giunta di una nazione europea.
"Does not match!"
***
Fermo restando, ovviamente, che non mai avuto la benchè minima simpatia per Saddam (che, anzi, ho sempre detestato).
***
Per quanto riguarda i crimini commessi dai battaglioni ultranazionalisti ucraini avevo  letto anche io l'articolo sul sito di Amnesty International.
Al riguardo, però, osservo:

1)
In tale articolo, si parla dei "crimini di guerra commessi dai battaglioni <<volontari>> che operano <<accanto>> alle forze armate di Kiev", e, quindi, al di fuori del controllo diretto del Comando delle forze armate stesse; dettaglio, questo, non secondario per quanto riguarda le responsabilità di tali crimini.

2)
Sempre in tale articolo, si deprecano tali abusi da parte di detti combattenti volontari ucraini, in quanto essi "non devono replicare l'assenza di legge e gli abusi ricorrenti nelle aree precedentemente controllate dai separatisti"; con ciò Amnesty espressamente denuncia anche gli abusi ed i crimini commessi dai  separatisti filorussi.
In cui abbondavano i "neonazisti", come il nostro esimio concittadino Andrea Palmeri; qui ritratto assieme ad altri suoi "camerati" mercenari al soldo di Putin.

***
Ovviamente i "crimini di guerra" vanno tutti puniti, ivi compresi quelli considerati "falli di reazione"; ed infatti gli abusi commessi dai separatisti filorussi e dei mercenari a loro affiancati da Putin, non giustificano assolutamente le "vendette criminali"  commesse dal battaglione Azov e Aidar.
***
Ed infatti, a quanto mi risulta, alcuni inviati della Corte Penale Internazionale stanno attualmente indagando sia sugli uni che sugli altri abusi; in quanto, se si tratta di crimini accertati, essi dovranno essere tutti puniti allo stesso modo (a prescindere dalla "bandiera" di chi li ha commessi).
***
Peraltro occorre tenere ben presente che "la responsabilità penale è sempre e solo personale", sia per il diritto interno che per quello internazionale; varia soltanto il grado di responsabilità, e la gravità dei crimini commessi.
Cioè:
- dei crimini commessi sporadicamente da singoli gruppuscoli di fanatici, ne risponderanno i loro membri e i loro caporioni (senza che la responsabilità penale possa ricadere nè sul governo di Mosca nè su quello di Kiev, salva diretta istigazione);
- dei crimini commessi sistematicamente e su larga scala, come i bombardamenti indiscriminati su scuole, ospedali, croce rossa, civili fuggitivi ecc., dovranno invece rispondere i generali che hanno impartito i relativi ordini, e, eventualmente, i vertici politici che hanno loro comandato di impartire ordini del genere.
***
Vedremo cosa deciderà, a tempo debito e dopo gli accertamenti del caso, la Corte Penale Internazionale.
***
Un saluto :)
***
#3036
Ciao Alexander. :)
Hai ragione!
Ed infatti anche io avevo scritto che, "a sostegno  del sospetto che il filmato sia autentico, c'è anche il fatto che il video in questione  "sembra" ambientato ad Olkhovka (o Vilkhivka); laddove è stato catturato un certo numero di prigionieri russi, in seguito ad un riuscito assalto da parte del battaglione Azov."
***
Al riguardo, tu scrivi:
"In un rapporto OSCE del 2016 in cui si ritiene il battaglione, ora forza di milizia territoriale, responsabile dell'uccisione di massa di prigionieri, di occultamento di cadaveri nelle fosse comuni e dell'uso sistematico di tecniche di tortura fisica e psicologica. Dal 2016 il battaglione "Azov" viene addestrato e finanziato, come altri corpi delle forze armate ucraine, dagli Stati Uniti d'America. Il battaglione ha rapporti con diverse organizzazioni di estrema destra in Europa e negli Stati Uniti. In Italia ha contatti con Casapound."
***
Però, verificando con il "cercaparole" il rapporto OSCE del 2016, almeno da una mia prima ricerca, non mi sembrano affatto apparire:
- nè la parola "uccisione di massa di prigionieri";
- nè la parola "fosse comuni";
- nè la parola "Stati Uniti d'America";
-  nè la parola "Casapound"
Appare invece spesso la parola "tortura"; in quanto, almeno stando ad alcune testimonianze (da verificare), alcuni reparti del battaglione AZOV l'hanno talvolta praticata; come la Corte Penale Internazionale, e gli stessi Tribunali Penali ucraini, dovranno a tempo debito accertare.
https://www.osce.org/files/f/documents/e/7/233896.pdf
***
Ad ogni modo, almeno secondo me, non cè dubbio alcuno che nel battaglione AZOV, oltre ai "nazionalisti estremisti", ci sono anche dei "neonazisti" veri e propri; così come anche ci sono dei "neonazisti" veri e propri nelle "truppe filorusse" del Donbass.
Tra i quali spicca documentatamente la sinistra figura del noto "neonazista" italiano Andrea Palmeri, già leader di Forza nuova, ricercato dall'INTERPOL, e resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere e per l'arruolamento di mercenari "neonazisti" al soldo di Putin; poi finito anche lui a combattere nel Donbass tra i mercenari filorussi agli ordini di Putin.
Qui lo vediamo teneramente abbracciato con la figlia di un oligarca russo vicino a Putin, Vladislav Osipov, di nome Irina Osipova.

La stessa Irina Osipova, che qui vediamo abbracciata, anche se con maggiore "aplomb", ad un noto politico italiano.

Ed è la stessa Irina Osipova che Giorgia Meloni inserì nelle liste elettorali del comune di Roma nel 2016.
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***
Quanto al fatto che dalle mail di Hunter Biden (rampollo di casa Biden) "sembrerebbe" confermata la notizia che avesse rapporti con un biolaboratorio ucraino specializzato nella "ricerca su malattie che causano pandemie da utilizzare come armi", per ora:
- si tratta solo di mero "complottismo" non suffragato minimamente da prove decisive in un senso o nell'altro (come nel caso del filmato);
- in ogni caso, ammesso e non concesso che il collegamento sia vero (come anche io sono portato a pensare), non si trattava affatto di un biolaboratorio ucraino specializzato nella "ricerca su malattie che causano pandemie da utilizzare come armi", bensì di un biolaboratorio ucraino specializzato nella "ricerca su come difendersi da malattie che causano pandemie da utilizzare come armi".
***
Ed infatti, non ci sono prove di sorta della presenza di laboratori per la "guerra biologica attiva" in Ucraina, se non nelle "fake news" supportate dall'FSB; semmai ce ne sono per la "guerra biologica passiva", e, cioè, per difendersi da eventuali virus e batteri creati nei laboratori russi.
I quali ultimi, da sempre, sono stati specializzati nella "guerra biologica attiva".
***
Ed infatti, solo per fare un esempio dei più eclatanti, al centro di quel che è rimasto del lago Aral, c'è l'isola di Vozrozdenie, detta l'isola della morte, sulla quale per decenni (almeno  fino al 1992, se non anche successivamente), è stata attivo un laboratorio biologico russo, più volte oggetto dei rapporti dei servizi segreti delle "intelligence" occidentali.
In questa base i Russi hanno studiato e sperimentato per decenni armi batteriologiche, in grado di produrre peste, vaiolo siberiano, tularemia, brucellosi, morva e febbre del Queensland; nonchè potenziato alcuni dei batteri che provocano queste malattie, rendendoli resistenti agli antibiotici disponibili.
Non si sa se tali laboratori siano ancora in funzione (si spera di no), e, eventualmente, di che cosa si occupino.
Però è un fatto documentato che:
- sulle 700.000 donne residenti, ben il 97% soffre di anemia (percentuale aumentata di 5 volte negli ultimi 50 anni);
- i casi di cancro al fegato sono aumentati del 200%;
- la mortalità infantile è dieci volte quella italiana.
file:///C:/Users/elzde/Desktop/AAAHHH/ARMI%20BATTERIO.pdf
Però può trattarsi anche di una semplice coincidenza.
***
Come giustamente scrivi tu, la realtà è molto più complessa di come ce la raccontano ogni giorno i media; per cui anche a me sembra di sentire fetore provenire da ogni direzione, ma, almeno attualmente soprattutto quello portato dal vento dell'EST.
***
Ed infatti, se è vero che la realtà è molto più complessa di come ce la raccontano ogni giorno i media, la verità, però, è molto più semplice: la Russia ha aggredito ed invaso una nazione vicina, il che è in contrasto sia con il diritto internazione, sia col diritto delle genti.
***
Ed infatti, se la Russia aveva qualche valida ragione di contrasto con l'Ucraina, prima di aggredirla, avrebbe dovuto quantomeno cercare di risolvere a suo favore la controversia ricorrendo alla Corte Internazionale di Giustizia; cosa che, invece, si è ben guardata dal fare, ed ha aggredito direttamente la nazione vicina con  missili, bombardieri e carri armati.
Cioè, sarebbe come se io, avendo una controversia di confine con il giardino del mio vicino, senza minimamente ricorrere al giudice:
- spostassi arbitrariamente il muro separatorio di due metri nel suo giardino;
- gli sparassi in caso di sua resistenza.
***
E' EVIDENTE che le due posizioni non possono essere messe sullo stesso piano: ed infatti l'uno avrebbe torto anche se avesse avuto ragione, l'altro avrebbe ragione anche se fosse stato in torto!
***
Un saluto! :)
***
#3037
Ciao Sapa :)
Hai ragione!
Ed infatti, ammesso e non concesso che si tratti di una "messinscena", l'alto comando russo potrebbe aver avuto una duplice intenzione.
E, cioè:
- di screditare l'avversario, addebitandogli un occasionale atto di ferocia, per controbilanciare quelli molto più numerosi e sistematici commessi da lui (bombardamenti di scuole e ospedali);
- di impaurire i suoi stessi soldati, per ammonirli che lasciarsi prendere prigionieri fa sì finire, per loro, la guerra, ma li fa cadere in mani crudeli, con il rischio di rimanere, se va bene, storpi per tutta la vita!
***
Ed infatti entrambi gli espedienti sono stati usati in entrambe le due guerre mondiali; e, il secondo, soprattutto nella prima!
***
Un saluto! :)
***
#3038
Ciao Anthony. :)
Hai ragione!
Ed infatti, se si fosse trattato di un autentico episodio di ferocia di alcuni combattenti ucraini:
- sarebbe stato sciocco, da parte loro, limitarsi a gambizzare i prigionieri, i quali, in futuro avrebbero così potuto testimoniare la cosa davanti alla Corte Penale Internazionale (che sta già indagando in zona sui crimini di guerra);
- sarebbe stato molto  più logico, da parte loro,  uccidere cinicamente i prigionieri, evitando, così, che potessero testimoniare la cosa davanti alla Corte Penale Internazionale (che sta già indagando in zona sui crimini di guerra).
***
Tuttavia, poichè alcuni individui, oltre ad essere dei criminali, sono anche dei perfetti imbecilli, non si può solo per questo escludere che l'episodio sia autentico; senza considerare che, anche per dei soggetti "border line" un conto è ferire qualcuno alle gambe, ed un altro conto è arrivare ad ucciderlo a sangue freddo (psicologicamente è molto diverso)!
***
Un saluto! :)
***
#3039
Ciao Sapa. ;)
Ti rispondo con due osservazioni:

1)
Consentimi di correggere la tua formulazione ipotetica, in quanto, secondo me, andrebbe così riformulata:
- NON: "Se gli ucraini gambizzano i prigionieri, al di là delle motivazioni, sono peggio degli animali"
- BENSI': "Se <<alcuni>> ucraini gambizzano i prigionieri, al di là delle motivazioni, <<quelli>> sì che sono peggio degli animali".
Ed infatti, come noto, il sofisma "ab uno disce omnes" (Aen. II, 65-66), è palesemente fallace; in quanto non si possono certo imputare ad una intera popolazione le nefandezze di singoli individui.
Altrimenti, dallo stupro di gruppo avvenuto la settimana scorsa nel Frusinate (e non solo da quello), si potrebbe desumere che il nostro è un popolo di stupratori; il che, per fortuna, non corrisponde affatto alla verità.

2)
Se, invece, si tratta semplicemente di "dezinformacija" russa:
- non c'è alcun bisogno di pensare che i Russi scelgano delle vittime tra le proprie schiere e sparino loro alle gambe, mascherati da soldati Ucraini (il che sarebbe assurdo);
- ed infatti, per l'"intelligence" russa sarebbe un gioco da ragazzi "simulare" una "sceneggiata" del genere con armi a salve e sangue finto (come già è stato fatto in analoghe circostanze).
Quando  vedi una sparatoria in un film poliziesco, pensì forse che qualcuno rimanga ferito sul serio (a parte il caso di Alec Baldwin)?

***
Un saluto! ;)
***
#3040
Su Telegram circola un video in cui si vedono quelli che sembrano prigionieri russi "gambizzati" da uomini con l'uniforme ucraina; al riguardo, però, almeno nel momento in cui scrivo, non ci sono ancora certezze circa l'autenticità del video, il quale potrebbe anche essere una messiscena della propaganda russa.
Tuttavia, secondo me, possono esserci argomenti a favore o contro l'una o l'altra tesi.
Cerchiamo di vedere quali.

1)
Visto che, ovviamente, il video è stato effettuato dai presunti feritori ucraini, e non certo dai presunti prigionieri russi (legati e gambizzati), non si capisce bene per quale motivo, se la scena è vera, i presunti criminali abbiano voluto diffonderlo "online".
A meno che non si tratti :
- di "tafazzisti" che smaniano per essere processati e condannati per crimini di guerra davanti alla Corte Penale Internazionale;
- di "sabotatori" della reputazione del loro Paese in guerra, che smaniano per fare un favore alla propaganda russa.
Pertanto, ragionando strettamente in termini di "cui prodest", si sarebbe senz'altro portati a pensare che sia tutta una montatura della "dezinformacija" russa; della quale, in effetti, ha tutte le caratteristiche.

2)
Tuttavia, secondo me, non sì può neanche sottovalutare il cieco "fanatismo" di certi combattenti ucraini (come il battaglione Azov); i quali, forse, hanno immaginato che un video del genere, se pubblicato online, potesse "spaventare" e "intimidire i soldati russi invasori.
Non c'è limite alla stupidità e alla crudeltà umana; la quale non è certo appannaggio di una specifica nazionalità (russa o ucraina che essa sia).
A sostegno di tale sospetto, c'è anche il fatto che il video in questione  "sembra" ambientato ad Olkhovka (o Vilkhivka); laddove è stato catturato un certo numero di prigionieri russi, in seguito ad un riuscito assalto da parte del battaglione Azov.

3)
Sotto il profilo meramente "circostanziale", alcuni "debunker":
- sostengono che il sangue che si vede sul video non si trova dove dovrebbe trovarsi dopo gli spari.

- manifestano dubbi anche sulle fasce blu e bianche che identificherebbero alcuni presunti soldati ucraini.
Da parte mia, nel video, ho invece notato un soldato "non prigioniero", che portava al braccio una fascia arancione (immagine a destra) che avevo già visto sulle uniformi di alcune unità russe (immagine a sinistra); il che è molto strano.

***
CONCLUSIONE
Il governo ucraino ha promosso "indagini immediate" per verificare l'autenticità del video in questione.
Per cui, almeno secondo me:
- se ammetterà che è vero, e punirà immediatamente i colpevoli, non ci saranno più dubbi sulla sua autenticità;
- se, invece,  dichiarerà che è falso, salvo prove inconfutabili della sua falsità, i dubbi sulla sua autenticità permarranno invariati (almeno per me).
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#3041
Ciao Bobmax. :)
I droni sono principalmente un'arma ideata per distruggere i carri armati e le altre vetture corazzate; però, poichè i Q.G. mobili russi usano un particolare tipo di "camper" blindato, facilmente riconoscibile, la tua idea è senz'altro fondata.
A me non era proprio venuta in mente!
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Questo è il tipico "camper" blindato russo, con il quale si spostano i generali con il loro "stato maggiore"; e dove, probabilmente, ne è anche morto qualcuno colpito da un drone (il quale difficilmente colpisce bersagli individuali, mentre passeggiano in strada)

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Un saluto! :)
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#3042
Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2022, 12:38:31 PMCi sono alternative. Tra le quali, la possibilità che vengano mandati sul fronte precipuamente per eliminarli e accentrare il controllo dell'esercito nelle mani di Putin, per punizione ai risultati militari, ma anche in ottica di un colpo di stato eliminando possibili rischi. Oppure che il sistema militare russo richiede che i generali si espongano per risolvere problemi di comunicazione ed impartire ordini direttamente in caso di malfuzionamento dei sistemi di comunicazione. Non sono mutualmente esclusive !
Condivido!
Anche questi sarebbero aspetti da approfondire! ;)
#3043
Qualche giorno fa il giornale "putiniano"  "Komsomolskaya Pravda", ha pubblicato ONLINE la notizia che, al 22  Marzo, il numero complessivo dei soldati russi morti in battaglia era di circa 10.000 unità (senza considerare i feriti, i prigionieri e i disertori);  entro poche ore, però la notizia è stata subito "rimossa", in quanto in contrasto con i "bollettini di guerra" ufficiali.
Se è stato un errore, il giornalista se la vedrà brutta;  ma se ha rivelato volontariamente la verità, perchè si era stancato di raccontare balle, se la vedrà molto peggio.
La cosa più strana, però, è l'inspiegabile  falcidia dei comandanti russi (circa 80 a qualche giorno fa); cerchiamo di capirne la possibile ragione.
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La strage degli ufficiali russi, aggiornata anche dai servizi segreti dei paesi Nato,  arriva a circa una ottantina di nomi; tra i quali ben 7 generali.
Cifra, questa, non proporzionata alle perdite complessive russe, nonchè al numero di generali inviati da Mosca sul campo per dirigere le operazioni militari;  che sarebbero stati, almeno in origine, circa 20.
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Come si trova scritto nei manuali, i generali dovrebbero pensare "strategicamente" ed agire "tatticamente"; tenendosi, però, ben lontani dalla linea del fuoco.
Ed infatti, sempre nei manuali, è previsto che i tre obiettivi principali dei cecchini devono essere, nell'ordine:
- gli ufficiali nemici, a cominciare da quelli di grado più elevato;
- gli addetti nemici alle comunicazioni;
-  gli addetti nemici alle artiglierie.
Per cui, quantomeno i generali, dovrebbero starsene ben rintanati nelle immediate retrovie del fronte, senza esibire troppo i loro gradi; anche considerando che sulla linea di fuoco ci sono molti altri rischi, oltre a quelli rappresentati dai cecchini.
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Come si spiega, quindi, un così elevato numero di generali ed alti ufficiali russi uccisi in battaglia?
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Poichè sia le "effettive" perdite russe sia le loro condizioni di battaglia, sono solo parzialmente note, e, in buona parte, soltanto presuntive, non possono farsi che mere congetture (dalle meno probabili alle più probabili); le quali vi propongo, "tutte quante" con "cautissimo" beneficio d'inventario.

1)
Partendo dall'ipotesi che i generali e gli alti ufficiali russi si siano tenuti ben lontani dalla linea del fuoco, si potrebbe immaginare:
a)
Che alcuni di loro siano stati uccisi dai loro stessi soldati, in quanto è presumibile che buona parte di questi ultimi  si sia notevolmente "risentita" di trovarsi lì; e, soprattutto, di dover combattere contro un popolo fratello.
b)
Che alcuni di loro siano stati uccisi non dai loro stessi soldati, bensì da agenti dell'"intelligence" ucraina travestiti da soldati russi (così come sembra che anche alcuni agenti dell'"intelligence" russa si siano a loro volta travestiti da soldati ucraini), in quanto la somiglianza somatica e linguistica favorisce grandemente tale stratagemma.
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Tale seconda ipotesi mi sembra più plausibile della prima; almeno per la maggior parte dei casi.
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2)
Partendo, invece, dall'ipotesi che i generali e gli alti ufficiali russi si siano effettivamente  spinti troppo vicino alla linea del fuoco, si potrebbe immaginare:
a)
Che, visto che la guerra non stava andando secondo i piani di Putin, gli alti ufficiali hanno preferito "farsi avanti" il più possibile per controllare "al meglio" la situazione sul campo, avendo più paura di Putin che non dei cecchini ucraini; ed infatti si ricordano bene che, a causa delle "purghe" di Stalin, l'idolo di Putin, le forze armate sovietiche persero 3 marescialli su 5, 8 ammiragli su 8, i 9 decimi dei comandanti di corpo d'armata e ben 35.000 ufficiali di vario grado (tutti fucilati).
b)
Ovvero, che l'afflusso al fronte di tagliagole prezzolati siriani, ceceni ecc., abbia fortemente "irritato" le truppe regolari russe; sia perchè lo hanno considerato un insulto alle loro capacità belliche, sia perchè, presumibilmente, si sentono molto più affini agli Ucraini che a quei mercenari di altra etnia e religione.
Il che può aver richiesto la presenza di alti ufficiali più vicino alle truppe combattenti, al fine di evitare situazioni di attrito eccessivo.
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Tale seconda ipotesi mi sembra più plausibile della prima; almeno per la maggior parte dei casi.
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                        CONCLUSIONE
Ribadisco che le mie sono soltanto mere congetture, le quali, pur non escludendosi affatto l'una con l'altra:
- potrebbero essere tutte sballate;
- alcune potrebbero essere meno sballate di altre.
- qualcuna potrebbe anche corrispondere al vero.
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Comunque, quello che questa guerra dimostra, almeno secondo me, è che i soldati e i comandanti russi:
a)
Danno il meglio di sè quando combattono per difendere il territorio della loro patria, come nel caso dell'invasione nazista.
b)
Danno, invece,  il peggio di sè quando combattono per invadere un territorio altrui, come nel caso dell'aggressione sovietica alla Finlandia, che venne, sì, vinta ma facendo fare una pessima figura allo strapotente aggressore sovietico.
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NOTA:
Il cecchino finlandese Simo Häyhä, detto "La morte bianca", in circa tre mesi fece fuori più di 500 soldati russi; tra i quali non pochi ufficiali superiori sovietici.

L'esercito Ucraino, invece,  può disporre del cecchino più letale del mondo, conosciuto con il nome di "Wali"; il quale  ha fatto registrare il record di uccisione a distanza remota, pari a 3.540 metri.

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AVVERTENZA
Il presente TOPIC è limitato alle sole  ipotesi circa l'anomala "morìa" di alti ufficiali russi; qualsiasi alla considerazione verrà considerata O.T.
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#3044
Ciao Alexander. ;)
Al riguardo, almeno per quanto mi risulta, posso dire solo due cose:

1) UCRAINA
Al momento si ignora ancora se in Ucraina le "bombe al fosforo" dei Russi siano state usate:
- su obiettivi militari;
- su obiettivi civili;
- su obiettivi militari siti all'interno di una "concentrazione di civili" (come, per ora, sembra più probabile)
Ed invero, affinchè il loro utilizzo fosse lecito, ai sensi dell'art.2 del Terzo Protocollo della Convenzione di Ginevra sul divieto o la limitazione dell'impiego di armi incendiarie", si sarebbe dovuto trattare  di obiettivi militari che non fossero siti all'interno di una "concentrazione di civili" (cioè in paesi, villaggi o colonne di profughi o evacuati).
Però non mi risulta che dalle videoregistrazioni effettuate sul luogo, dalle osservazioni satellitari, dal recupero dei residui dell'ordigno esploso, nonchè dall'autopsia degli eventuali cadaveri (che, come scrivi, è molto importante), siano per ora stati trovati indizi in un senso o nell'altro.
Per cui è troppo presto per esprimere un giudizio; anche perchè potrebbero davvero averle usate in "modo improprio", però per un mero errore, e non intenzionalmente per uccidere civili!

2) FALLUJA
Secondo un'inchiesta di Rai News 24, "Fallujah - La strage nascosta", in base ad informazioni raccolte da Ranucci, l'esercito americano avrebbe utilizzato armi incendiarie proibite nell'attacco a Falluja nel novembre 2004.
Al riguardo, infatti, sembrerebbe che:
- in parte sarebbe stato usato l'"MK-77" (nuova versione del napalm, proibito sin dal 1980);
- in parte il "fosforo bianco", che, in questo caso, era sì contenuto in razzi illuminanti, ma sarebbe stato lanciato (volontariamente o per errore) direttamente "in ricaduta diretta" sulla città.
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Ed invero il lancio di razzi illuminanti al "fosforo bianco" viene legalmente usato per illuminare una città di notte, al fine di consentire all'artiglieria di colpire soltanto obiettivi militari e non civili; però, se il lancio è troppo basso, il risultato può essere davvero disastroso.
Un po' come se per lanciare un razzo illuminante da una barca che affonda, invece di tirarlo in aria, sbagli la mira e centri la il capitano che si trova in alto sul cassero!
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Il Dipartimento di Stato Usa -ovviamente- ha negato l'uso di tali razzi in modo illegittimo, in un documento dell'ufficio di comunicazione del ministero degli Esteri.
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A Ranucci l'idea dell'inchiesta venne dalla visione di un gran numero di fotografie tenute dai registri cimiteriali di Falluja, di cadaveri ritrovati in città dopo la battaglia del 2004, i cui corpi erano bruciati, ma con i vestiti intatti; e poichè Mohammad Tareq al-Deralji, direttore di un centro studi su Falluja dichiarò che le bombe al fosforo "bruciano solo i corpi, ma non i vestiti", ne dedusse che quelle persone erano morte non per i normali incendi provocati da normali bombe, bensì "bruciati dentro" da "bombe al fosforo".
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Però, almeno a quanto mi risulta, le "bombe al fosforo" bruciano tutto, vestiti compresi, e non solo chi ci si trova dentro; quindi, evidentemente, i corpi carbonizzati di cui alle fotografie in questione, erano stati rivestiti "ex novo" prima di seppellirli (come si fa per i morti a causa di incendio in tutto il resto mondo).
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Nonostante questo, però, che fosse stato per errore o per scelta determinata, io, personalmente, all'epoca, mi ero convinto che veramente a Falluja fossero  ricadute bombe al fosforo sui civili (nè tutt'ora lo escludo).
Ed infatti, su molti siti che ritenevo attendibili, avevo letto che la parlamentare laburista Alice Mahon si dimise dopo che, nel 2005, su sua interrogazione alla Camera dei Comuni, il ministero della Difesa aveva ammesso pubblicamente che l'uso di fosforo bianco e dell' MK-77 era effettivamente avvenuto.
***
Dopo lunghe ricerche, però, ho invece trovato soltanto la seguente lettera del MOD (Minister of Defense) del Regno Unito del 13 giugno 2005, diretta ad  Alice Mahon, laddove c'era scritto che:
"Gli Stati Uniti hanno distrutto il loro stock rimanente di napalm dell'era del Vietnam nel 2001 ma, secondo i rapporti per 1 Marine Expeditionary Force (1 MEF) in servizio in Iraq nel 2003, hanno usato un totale di 30 armi MK 77 in Iraq tra il 31 marzo e il 2 aprile 2003, contro obiettivi militari lontani da aree civili. La bomba incendiaria MK 77 non ha la stessa composizione del napalm, sebbene abbia caratteristiche distruttive simili. Il Pentagono ci ha anche detto che a causa della precisione limitata dell'MK 77, è generalmente non utilizzato in terreno urbano o in aree dove sono radunati i civili".
***
Inoltre, ho avuto modo di accertare che la Mahon aveva rassegnato le sue dimissioni dal partito laburista nell'aprile 2009, non per il motivo riportato nei siti, ma per altre ragioni.
Ed infatti:
-  in una intervista a BBC News disse che aveva preso in considerazione l'idea di dimettersi già nel 2005, avendo "totalmente disapprovato tutto ciò che stava facendo Tony Blair ", ma era stata più ottimista nei confronti del suo eventuale successore, Gordon Brown; poi, però, delusa anche da lui, nel 2009 decise definitivamente di dimettersi.
- in una sua lettera all'Halifax Constituency Labour Party, per giustificare le sue dimissioni del 2009, scrisse testualmente: "Questo governo laburista dovrebbe abbassare la testa per la vergogna per aver inflitto il Welfare Reform Bill al pubblico britannico proprio mentre stiamo affrontando la più grave recessione che nessuno di noi abbia mai vissuto in una vita ."
- non ho  però trovato in nessun sito inglese che lei si sia dimessa a seguito di una sua interrogazione alla Camera dei Comuni, in risposta alla quale il ministero della Difesa aveva ammesso che l'uso di fosforo bianco e dell' MK-77 era effettivamente avvenuto.
L'unica risposta del ministero della Difesa alla Mahon che ho trovato, è quella riportata sopra.
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Però ho scoperto che Alice Mahon si era convinta dell'uso illegale di armi incendiarie a Fallujah, basandosi proprio sulla un'inchiesta di Rai News 24, "Fallujah - La strage nascosta", in base alle informazioni raccolte da Ranucci di cui parlavo sopra.
Ed infatti, in un suo articolo, scrive:
"In his documentary 'Fallujah – The Hidden Massacre', Sigfredo Ranucci, an Italian producer working for RAI, a public broadcasting company, documented in graphic detail the horror that was Fallujah." ("I bitterly regret not supporting the impeachment of Tony Blair'" Alice Mahon)
Traduzione:
"Nel suo documentario 'Fallujah - Il massacro nascosto', Sigfredo Ranucci, un produttore italiano che lavora per la RAI, un'emittente pubblica, ha documentato in modo dettagliato l'orrore di Fallujah".
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Tuttavia, occorre anche ricordare che il giornalista Darrin Mortensen, riportò a suo tempo la seguente notizia:
'Il Capitano Nicholas Bogart, un marine statunitense, ha ordinato ai suoi uomini di sparare esplosivi e fosforo bianco in città per due giorni, senza mai sapere cosa fossero bersagli o quali danni hanno causato le esplosioni risultanti".
Tale notizia, però, non ha avuto ulteriori riscontri.
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In conclusione, nel caso di Falluja:
- si sa senz'altro che gli USA hanno usato bombe incendiarie MK 77 e/o al "fosforo bianco";
- però non esiste alcuna prova eclatante che esse siano state usate in modo improprio o illegittimo, ai sensi dell'art.2 del "Terzo Protocollo della Convenzione di Ginevra sul divieto o la limitazione dell'impiego di armi incendiarie".
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Se vuoi la mia personale opinione (anche in base ad alcuni "indizi minori" sui quali per brevità qui sorvolo), io propendo a pensare che le abbiano usate "in modo improprio", causando così la morte o il ferimento di civili; se, però, lo abbiano fatto intenzionalmente o meno, questo, sinceramente, non saprei proprio dirlo.
In ogni caso, i miei, sono solo meri sospetti, non suffragati da "prove" di sorta!
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Un saluto! :)
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#3045
La "bomba al fosforo", che nel gergo militare è conosciuta come WP ("Willy Pete", ovvero "White Phosphorus"), è un ordigno esplosivo contenente il "fosforo bianco", il quale, a contatto con l'ossigeno presente nell'aria, produce "anidride fosforica"; la quale reagisce violentemente con i composti contenenti acqua, come il corpo umano (che, per il 60%, e composto d'acqua), e li disidrata producendo "acido fosforico". Il calore sviluppato da questa reazione brucia la parte restante del tessuto molle; per cui il risultato è il completo disfacimento del tessuto organico del corpo umano.

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Ciò premesso, occorre ricordare che il "Terzo Protocollo della Convenzione di Ginevra sul divieto o la limitazione dell'impiego di armi incendiarie" (le cui disposizioni qui riporto in modo estremamente sintetizzato):
a)
Ai sensi dell'art.1 comma 1 lett.a), classifica senz'altro le "bombe al fosforo" come "incendiarie", in quanto: "Si intende per «arma incendiaria» qualsiasi arma o munizione essenzialmente concepita per dare fuoco a oggetti o a persone mediante l'azione della fiamma, del calore o di una combinazione di fiamma e di calore, sprigionata dalla reazione chimica di una sostanza lanciata sul bersaglio."
b)
Ai sensi dell'art.1 comma 1 lett.b), le "armi incendiarie", però, non comprendono:
- le munizioni che possono produrre effetti incendiari fortuiti, ad esempio le munizioni illuminanti, traccianti, fumogene, o i sistemi di segnalamento;
- le munizioni in cui l'effetto incendiario non ha specificamente lo scopo di provocare danni alle persone, ma è destinato ad essere utilizzato contro obiettivi militari, ad esempio veicoli blindati, aeromobili, installazioni o mezzi di supporto logistico.
c)
Ai sensi dell'art.2 è vietato in qualsiasi circostanza di attaccare con armi incendiarie:
- la popolazione civile in quanto tale;
- i civili isolati;
- beni di carattere civile;
- obiettivi militare siti all'interno di una "concentrazione di civili".
L'art.1 comma 2, precisa che, per "concentrazione di civili" si intende quella che esiste nelle parti abitate delle città, o nei paesi o villaggi abitati, ovvero quella costituita da campi o colonne di profughi o evacuati.
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Pertanto, dalle videoregistrazioni effettuate sul luogo, dalle osservazioni satellitari, dal recupero dei reperti (dell'ordigno esploso), nonchè dall'autopsia degli eventuali cadaveri,  occorrerà verificare se ricorranno o meno, riguardo alle munizioni  usate da Russi  a Hostomel, Irpin, e Lugansk, le "circostanze esimenti" da me indicate nella lettera b).
E, cioè:
- che si sia trattato di effetti incendiari meramente casuali e fortuiti, dovuti a munizioni illuminanti, traccianti, fumogene, o a sistemi di segnalamento;
- ovvero che si sia trattato di esplosivi lanciati "esclusivamente" contro obiettivi militari (ad esempio veicoli blindati, aeromobili, installazioni o mezzi di supporto logistico).
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Presumo che la Corte Penale Internazionale, se adita al riguardo, dovrà pronunciarsi specificamente su tali punti.
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AVVERTENZA
Il presente topic riguarda esclusivamente le "bombe al fosforo", e la legittimità o meno delle loro modalità di utilizzo in Ucraina (sempre che venga dimostrato il loro utilizzo da parte dei Russi) . Qualsiasi commento che esuli da considerazioni riguardanti specificamente la questione in esame, verrà considerato OFF TOPIC, e, pertanto, non verrà recepito; così come verrà considerato UNDER TOPIC qualsiasi commento di carattere meramente "fuffogeno" o "benaltristico".
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Nota esplicativa
Per "fuffogenismo"  mi riferisco  a quell'espediente espediente dialettico il quale , invece di contro-argomentare una tesi con un ragionamento, gli contrappone soltanto dei vuoti slogan e clichè ideologici.
Per "benaltrismo", mi riferisco, invece,  a quell'espediente espediente sofistico che consiste nell'eludere il tema posto in una discussione, adducendo l'esistenza di altre tematiche affini, ma non specificamente pertinenti al tema in oggetto.