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Messaggi - green demetr

#3031
Citazione di: InVerno il 18 Aprile 2016, 21:48:04 PMPosto che penso nessuno abbia mai inteso la teoria dell'evoluzione come una "teoria del tutto" esente da interrogativi e da rielaborazioni, forse sarà supponenza il tono mio e di sgiombo, ti esorto però allora a dare una definizione del tono di chi fa leva su alcuni di questi interrogativi come il buco sotto il sasso, dove si mette il bastone e si rovescia tutto "megabufala"!!11 buchi neri!!1coercizione!" Questo che tono è? A uno viene voglia solamente di dire "bene sei bravo, scrivi pubblica e prendi il nobel " se riesci a sfuggire alla polizia darwinista si intende.

Si ma appunto a parte i toni polemici (ignoro perchè Donald Duck si arrabbi tanto) resta il fatto che anche per te, è solo una teoria.
Non la pietra miliare su cui basare il nostro intendere: perchè poi diventa darwinismo sociale.
Uno insomma qualche domanda dovrebbe farsela.
#3032
In fin dei conti è il problema che Heidegger ha sollevato è il seguente: che il conoscente si è appiattito alla conoscenza.
L'errore fondamentale che continua a verificarsi da 3500 anni a questa parte, è che che la domanda di chiedersi non è del conoscente (che ne è solo una modalità rispetto ad un oggetto), ma dell'interrogante.
(in questo senso l'interrogante non è un oggetto come gli altri oggetti)
Heidegger iniziò pure un lavoro iniziale sull'interrogante, ossia a partire dalla sua inautenticità come conoscente.
Ma poi nella sua famosa "svolta" si rese conto che la Tecnica ossia la "modalità della conoscenza" era diventata un problema troppo serio e urgente, per non farci i conti subito.

Oggi questa ondata senza senso di voler unire scienza e filosofia, mi pare l'ennesima prova di incapacità della filosofia di rispondere ad alcunchè di niente: voglio dire o si fa scienza o si fa filosofia.
Heidegger ci ha avvisato, ma si fa ancora una gran fatica ad intenderlo.
#3033
Citazione di: Donalduck il 18 Aprile 2016, 13:03:09 PM
Green Demeter ha scritto:
CitazioneIn effetti sarebbe da indagare questa moda dilagante che riguarda il darwinismo
Moda dilagante? Direi qualcosa di più, molto di più. Anche perché nessuna moda dura per quasi un secolo, come capita per la teoria evoluzionistica neodarwiniana.
...
Vedi ad esempio questo recente articolo di Micromega sui risvolti filosofici e politici del darwinismo.
Si parla di "rivoluzione darwiniana" come di un autentico caposaldo della scienza, della cultura e della civiltà attuale, mentre a mio avviso si tratta della più madornale bufala pseudoscientifica che sia mai stata concepita, e che continua a perdurare a dispetto di ogni logica, e mina fortemente la credibilità, se non della scienza in sé, di una parte consistente di quel magma variegato chiamato "comunita scientifica".

Probabilmente sono proprio queste indebite associazioni ideologiche che hanno determinato l'incredibile diffusione del neodarwinismo, anche come reazione, inizialmente, all'ingerenza delle religioni in ambito scientifico, ma finendo, in questa foga reattiva, per gettare non acqua ma benzina sul fuoco del fideismo (che a mio parere, è un vero cancro del pensiero).

Concordo assolutamente, siamo in presenza di una pseudo-scienza spacciata per tale.

Certamente leggendo il libro di leori-ghouram ci rendiamo conto sopratutto delle bufale che accompagnano la "teoria" scientifica, ossia ogni volta che compare un nuovo reperto, si ha un continuo slittamento della teoria con la sua eventuale validazione scientifica.
L'ultima delle quali pubblicata su Scienze nel 2015 (la rivista leader americana scientifica), in cui si sono trovate tracce di uomini su un isola nel pacifico, che metteva in discussione tutto, come sostenuto da Pievani (il pessimo Pievani) (non doveva essere l'africa la culla della civiltà bla bla bla bla....).

Ossia non c'è nessuna validazione scientifica definitiva.

In realtà la scienza funziona così! nella sua forma meno ideologica, si tratta di un continuo studio e verificazione dei reperti, non ce l'ho con la scienza come metodo di indagine: ma con la scienza come ideologia.

Che poi sfoci del darwinismo sociale dei vari libri americani BEST SELLER, sta a testimoniare solo di come la filsofia seria, sia morta e sepolta. Ma questo è un altro discorso.


Citazione di: Loris Bagnara il 18 Aprile 2016, 18:46:07 PMCome si spiega, scientificamente, l'esistenza dell'autocoscienza? Secondo il darwinismo, tutte le strutture biologiche e le loro funzioni e proprietà si conservano perché, sorte ad un certo punto casualmente, si sono poi rivelate di qualche utilità, giusto? Non ci può essere un'altra risposta, per il darwinismo. Ma, domando io, qual è l'utilità dell'autocoscienza? Non dell'intelligenza, ma dell'autocoscienza.
........
La fisica ci insegna che l'entropia è necessariamente in aumento, intendendosi anche l'entropia dell'informazione. Ma la vita nel suo complesso costituisce un sistema fisico dove l'entropia è da miliardi di anni in costante e in incessante diminuzione. Da dove viene la spinta che organizza l'informazione delle strutture biologiche in forme sempre più complesse? Ritengo, insomma, che i dubbi espressi da Donalduck siano tutt'altro che retrogradi.

Se ho tempo (e voglia) cercherò di scrivere qualcosa di quello che scrive Sini a proposito non tanto dell'autocoscienza, ma di come sia possibile che l'autoscienza funzioni in quanto mutazione genetica.
Questione in lettura da parte del sottoscritto, ma sicuramente questione che dice che la teoria non è ancora scienza: la scienza non può spiegarlo.

Stesso discorso sull'entropia, cosa può far coincidere l'orologio di Dio/dell'autocoscienza con quello della Natura?
Qualche teoria c'è, ma non è scienza.

E direi che questo è il punto. (roba per pochi smaliziati, per elites)
#3034
Tematiche Filosofiche / Re:La direzione della storia
16 Aprile 2016, 06:56:37 AM
La direzione della storia è progressiva, semplicemente perchè, questa è proprio l'idea del cristianesimo.
E nessuno di noi può non dirsi cristiano in tal senso.
Nasciamo già in una storia, ce la decantano dalla nascita, e ce la ripropongono come metafisica dopo la morte.
Il ciclo era questione degli antichi greci, del paganesimo, è questione dell'induismo (non so dire se del buddismo, del taoismo, del confucianesimo e dello scintoismo).

Ovviamente in quanto ideologia è sempre frutto di una violenza, spacciata per Bene.(anche se fosse ciclica!) Ma qui passa la parola alla cultura giudaico-romana, che ancora ci vessa, con le sue pretese e menzogne.

Invece sulla questione del suo farsi storia, cultura e quindi nel suo farsi analisi, apriremmo pagine dense di tutta la filosofia della storia, a partire da quella Hegeliana, per finire a quelle Marxiane.
Storia nel suo farsi dialettico, razionale. (certo ci metteremmo dentro anche Aristotele o Kant.)
O in parallelo a quella costruita dalla scuola di Milano, con Banfi-Paci-Sini, come transito e vita.
E cioè la storia come resto, come Doxa diceva infine anche Husserl.(appunto la questione del raccontarsi, la dimensione autobiografica).


Dipende di cosa vogliamo parlare.(in effetti è troppo vasto)

(tra l'altro mi viene in mente anche la domanda dello storico, che infine nota come la storia sia sempre dei vincenti e mai dei perdenti. Dunque la storia come politica.)
#3035
In effetti sarebbe da indagare questa moda dilagante che riguarda il darwinismo
Sopratutto perchè per me è solo un modo della tassonomia, con cui l'uomo si diverte a dividere la vita, dal sua nuda proprietà. In altri termini, riguarda anche il 3d  sulla tecnica.

Riguardo all'evoluzione graduale, qualcosa contrario a questa idea l'ha scritta Gould, che parla di "salti".

Sinceramente mi sembra tutto assai ridicolo. Ogni teoria che si presenti sarà solo e sempre una presunta teoria, in quanto non vi sono documenti diretti.
A partire dalle recenti metodiche per risalire alle datazioni storiche, cosa che a sua volta, presuppone, un dibattito tecnico etc...etc..etc...

In generale queste sono cose che generano una ideologia. Sarebbe da capire perchè, se non fosse che per me la questione è oziosa, al limite della noia più totale.

Posso solo ricordare che nelle indagini di Leroi-Gourhan l'uomo non deriva dalla scimmia.
Ogni specie nasce ed evolve all'interno delle sue possibilità.
Ad oggi con lo studio del DNA la cosa è ancora più evidente: le teorie della evolution-devolution, determinano come impossibili qualsiasi progressività della evoluzione.
L'evoluzione avviene perciò a salti, come ridefinizione del dna in un altra cosa.
Da una specie ne viene fuori un altra per mostruosità, non per somiglianza.
Le evoluzioni dell'uomo sono perciò ascrivibili come adattamento alla natura, nel senso di liberazione della mano, a favore del cervello. Questione già insita nell'uomo come praxis.

La vera domanda è come possibile che vi sia l'esplosione delle specie in un solo periodo storico (Gould).

Domanda che con un minimo di conoscenza della fisica sappiamo poter derivare dalla esposizione alle radiazioni.(per esempio, ma che ne sappiamo che la fisica scoprirà altre proprietà?).
A che serve parlare di meteoriti e altre sciocchezze simili: semplicemente ancora non lo sappiamo.
Il ridicolo ovviamente è il credere fortemente che questa tassonomia, che dovrebbe essere solo di comodo, sia scienza pura e dura: ma mi facciano il piacere!

Tra l'altro mentre cercavo il nome di -Gourhan (che mi sfuggiva, non interessandomi più) mi sono imbattuto in quello di Levi Bruhl, che fa notare come il concetto stesso di evoluzione sia un concetto meramente culturale (aggiungo figlio del cristianesimo), totalmente sconosciuto ai gruppo etnici cosidetti autoctoni. Come dire; ma certo qualsiasi teoria della evoluzione è una teoria delle ideologia.

Saluti!
#3036
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
15 Aprile 2016, 17:32:17 PM
Ma poi perchè fanno una domanda da test di ingegneria, ad un test di psicologia???????

Almeno a Filosofia gli esami di logica li devi fare, ma a psicologia non credo proprio!!! MAH!!!
#3037
Io invece francamente non capisco come siamo ancora qui a parlarne.
La crisi è esplosa nel 2007, ormai sono passati 10 anni. E ancora qui a chiederci cose, che al massimo dovrebbero risolversi in 2 righe.

E' molto semplice: le banche private prendono il ruolo di quelle pubbliche, con il beneplacito dei governi di tutto il mondo. Le banche private investono solo nelle grandi aziende, dando una prima spallata alle economie locali. Oltreoceano hanno la brillante idea di formare istituti simil-bancari di prestito. SI crea un movimento di emissione del denaro che crea l'inflazione. I mediocri economisti statali (già esautorati del loro potere decisionale) chiedono agli stati di effettuare un blocco sulle emissioni di denaro pubblico (l'unico loro rimasto). Ossia vanno ad intaccare (e tutt'ora continuano!!) la classe dei servizi, la quale era quella che consumava: risultato, crollano le economie reali.

Ora è ovvio, lo capirebbe anche un bambino che ci vorrebbe una riappropriazione dello stato sovrano, ossia le banche centrali dovrebbero poter ridare i soldi alla gente. (al di là che è un controsenso storico)

Peccato, che siccome i brillanti economisti dicano Inflazione, non si può fare!

La cosa più comica e drammatica, è che quando si vedono le economie reali affossarsi, si veda come un boomerang l'inflazione crescere....quindi siamo al ridicolo.
E invece c'è di peggio, di fronte all'inflazione che galoppa, ovviamente gli stati emettono liquidità, che va però non nelle tasche di chi deve far ripartire l'economia reale, appunto la gente, ma va nelle tasche delle banche private!!!!! Sulla carta l'inflazione scende, e invece semplicemente si ferma, salvo poi, poichè i soldi le banche private li investono nella finanza, invece che nelle aziende (a cui vanno solo in parte, come incentivo)....salvo poi dicevo continuare a galoppare (ovviamente, nessuna azienda, senza ritorno, da soldi alla gente).
Problema dello stato, problema delle banche, problema delle aziende...ognuno pensa ai propri interessi.
E se le ultime 2, hanno tutto il diritto di farlo (cosa sinceramente questionabile, visto che fanno parte del problema!!!), è il primo che fa arrabbiare tanto.( ma a che serve??? la politica come le teorie filosofiche insegnano ormai è solo mera burocrazia, non ha più nessun potere decisionale)

Come dire in 2 righe la soluzione democratica sarebbe quella di far ripartire il carrozzone statale.
(ma appunto scandalo sarebbe!!!!! e allora teniamoci tutti i disoccupati di questo mondo!
tra l'altro solo in europa è così, perchè l'abe economics, è proprio quello che ho detto sopra, e la FED nonostante si dica contraria, sta continuando ad emettere denaro liquido nella comunità, oltre che alle banche, ovvio. (vedi la tormentata battaglia di obama, che almeno nella sanità, ha ottenunto una seppur parziale vittoria democratica), è pur sempre l'america, con la sua forbice insostenibile di poveri e ricchi.
Noi siamo sulle sue tracce, meno male che la dissoluzione ha ancora un pò di resistenza in ciò che rimane come Risparmio.
)


In realtà appunto il sistema non è affatto paralizzato, esso continua in quanto lotta per il potere delle materie prime (compresa l'acqua).
Il progetto Europa, è un progetto ambizioso, probabilmente troppo. Troppi interessi locali.
Ci vuole una visione economica che superi l'intero teatrino che mi sorbisco da anni. Non è detto che non sia già in fieri. Basterebbe pensare al futuro prossimo: tra 20 anni il boom demografico sarà di fronte a tutti. Il movimento di migrazione di massa, direi che senz'altro fa parte di questo grande manovra economico politica. Per pareggiare in numero le esplosioni demografiche asiatiche  africane e sud americane.
Abbiamo bisogno di compratori.( e quindi fa tenerezza come gli stati stiano facendo finta di prendere contromisure, non è affatto un problema).
Ma queste sono mie intuizioni ascoltando qualche conference americana di new economy ad harvard.
Di fatto non ho ancora sentito una visione all'altezza di quello che sta succedendo.

Stiamo qui  a parlare di cose ovvie.

Tra l'altro dimenticandoci per un attimo che è l'economia a comandare. ( e quindi si tratterebbe di intendere il suo orizzonte).
Il politico non è affatto così scontato.
Perchè sinceramente la democrazia sta dando prova di tutta la sua falsità, e ipocrisia.
Troppo facile essere un uomo di destra in questi tempi.
(come se la destra con il suo nazionalsimo datato, non sia altrettanto ridicolo).

No! direi che siamo nel dibattito pubblico (intendo anche l'intellighenzia) di fronte ad una cecità mai vista prima!

(almeno il pensiero unico dà delle sicurezze, perchè se non fosse, avremmo una crisi delle identità che farebbe rovinare un intero popolo, come si è visto sociologicamente parlando, nel caso di intere tribù africane).


Bene scusate lo sfogo! ciao!
#3038
Ben ritrovato Garbino.

Io per parte mia sto tentando di riprendere Umano troppo Umano, libro che evidentemente ho sottovalutato,
 perchè nella seconda parte ha avuto una improvvisa "accelerazione di senso" che mi ha portato in grave ammenda interpretativa.

Rileggendo i primi 4 aforismi, posso già dirti, che il titolo da te scelto è perfetto.

In effetti anche in Umano troppo Umano, Nietzsche affronta in primis quello che a questo punto, con le tue aggiunte, è il suo problema futuro: la descrizione dei "nuovi uomini che verranno".

Egli stesso si rende conto della immane prova ermeneutica che lo attende.
Ed egli solo è ancora ad oggi, l'unico che è stato in grado di riuscirci (fin dove ha potuto).
#3039
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
14 Aprile 2016, 14:48:18 PM
Non vorrei travisaste la mia posizione.

Che sia il linguaggio formale delle tavole di verità (che appunto darebbero un altro risultato, ma appunto avevo sottovalutato la parola "dedurre") con il loro controllo veritativo.
Che sia il sillogismo aristotelico (come nel nostro caso) in cui si deduce logicamente tramite diverse scorciatoie (nel medioevo se ne sono studiate una marea), oggi come oggi si sa che sono semplice regoline formali, che non riescono a descrivere il reale nemmeno lontanamente.

Nella vita reale, tra l'altro, i 4 avrebbero litigato il giorno prima e non sarebbe partito nessuno.

Diciamo che mi diverto ogni tanto a confrontarmi con LE LOGICHE (quindi ve ne è più di una! si rassegni professoressa Franchella!!) per mero uso funzionale e cioè schematico, quando devo esprimere teorie altrimenti difficilmente intendibili con un solo sguardo.
#3040
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
13 Aprile 2016, 20:45:59 PM
" Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno valutando se partire per una vacanza. Si sa che: se parte Massimo, parte anche Patrizio; se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio; se parte Luciano parte anche Luigi: Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta?
a) Non parte nessuno
b) Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo
c) Partono Luciano e Luigi
d) Partono tutti
e) Se parte Luciano, parte anche Massimo

Usiamo le tabelle di verità  del se allora

A(falso)B(falso)  vero (la frase è vera)
A(falso)B(vero)   vero
A(vero)B(falso)   falso
A(vero)B(vero)    vero

In questo caso abbiamo A B C D   (Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio)

C(vero) D(vero)  vero
A(falso) D(falso) vero
A(vero)  B(vero) vero

Come vediamo abbiamo tre condizioni di verità. Quindi già sappiamo quale sarà la scelta corretta.

a)
Se non parte nessuno avremmo avremmo una condizione di falsità in un qualsiasi accoppiamento di verità, cosa che non si verifica mai.

b)
questa condizione essendo vera* dovrebbe avere una condizione di verità in un qualsiasi accoppiamento di verità succesivo, ma questo non ci è dato di sapere.

*B(falso) C(falso) vero  

c)
anche la c è come la b.

d)
dovrebbe verificarsi per ogni accoppiamento una condizione di verità. Ed è proprio ciò che succede (se partono tutti, non si può dare il caso che qualcuno non parta come nel caso precedente).

e)
anche la e è come la b.

ps
ah ben ritrovati a tutti!  ho fatto casino con le mail, ex greenandgraypocket.


pps
Comunque la risposta giusta era la B!!!!!



ftp://mac.uninav.it/Ingegneria/files%20obsoleti/Dispense/Logica%20e%20Metodo/Elementi%20di%20Logica.doc.


CitazionePossiamo risolvere l'esercizio 3.
             
            Formalizzando e simbolizzando le affermazioni dell'esercizio si ha:

"Massimo parte" = p,  "Patrizio parte" = q,  "Luciano parte" = r,  "Luigi parte" = s;

                                                 p  →  q
                                              ~ r  → ~ q    
                                                r  →   s
applicando alla seconda affermazione la regola di contrapposizione si ha:

                                                p  →  q
                                                q  →  r
                                                r  →  s

applicando la regola di concatenazione si ottiene

                                                p  →  q
                                                q  →  r
                                                 r →  s
                                            -----------------
                                                 p  →  s
applicando la regola di contrapposizione a  (p → s) si deduce  (~ s → ~ p) ossia se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo ( Risposta B).

PPS

Le regole sillogistiche aristoteliche sono una delle cose più inutili dell'intera storia filosofica!!!