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Messaggi - InVerno

#3031
Ho paura che lo sforzo per non attualizzare la questione sia tanto lodevele quanto vano, infatti il tuo argomento Davidintro si costruisce e si mescola coi nomignoli e le tesi delle supposte fazioni del dibattito, "buonisti" e "cattivisti", che mi paiono prese paro paro dalla recente discussione sulla prescrizione. Detto questo, a me pare che in Italia la presunzione di innocenza nei tribunali sia rispettata secondo le forme del diritto e con i limiti del caso. Dove non è rispettata è semmai nei media, e nella retorica di una certa politica che più che demolire la presunzione di innocenza si preoccupa di creare mostri contro i quali ergersi paladini, un trucco per raccimolare consenso editoriale e politico vecchio come il mondo, che ho paura difficilmente verrà mai completamente estinto. E comunque, esiste anche la strumentalizzazione opposta, ovvero quella che tira fuori la presunzione di innocenza ogni qualvolta qualcuno propone di aumentare delle pene, e ci viene ricordato ossessivamente dalla lobby protettrice degli ipotetici colpiti da queste nuove norme, che queste pene potrebbero capitare anche a noi  ("noi" innocenti per definizione) e perciò dovremmo andarci piano. Andiamoci piano. Io semai mi preoccuperei del fatto che sulla presunzione di innocenza possono far leva diversamente, soggetti con diverse capacità economico\clientelari. Non a caso c'è un intera classe politica ed economica che sulla presunzione di innocenza ci ha marciato allegramente, lo dicono i dati che fotografano le demografia carcercaria,  finendo sì per inviperire la popolazione, e di riflesso politici e media. Per quanto riguarda me, le carceri sono stracolme di innocenti,  particolarmente tutti quei poveracci sbattuti in galera per qualche grammo di qualche sostanza che molto probabilmente verrà legalizzata nei prossimi decenni. Le prigioni sono piene di questi criminali efferatissimi, cosicchè tutti gli altri ne stiano perfettamente alla larga motivando la loro allegra astensione con il fatto che non c'è posto.
#3032
Tematiche Spirituali / Re:Quale Chiesa Cattolica?
27 Gennaio 2020, 17:03:38 PM
Citazione di: Sariputra il 27 Gennaio 2020, 16:21:55 PM
Ma il protestantesimo, che ha accettato e fatto proprio lo spirito del mondo, come sta di salute?
Peggio, molto peggio della Chiesa Cattolica, vien da dire, osservando cifre e statistiche...
Io non ne sarei sicuro sicuro http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/10/17/news/un-business-chiamato-gesu-1.285938
Un conto è la situazione dei protestanti europei, un conto è la situazione dei protestanti americani, che ritornano nel vecchio continente  a suon di "prosperity gospel", più ricco sei più carte hai nel regno dei cieli. Ovviamente uno è libero di giudicare come gli pare, ma "osservando cifre e statistiche", i pentecostali sono tra le uniche denominazioni cristiane in crescita, se è coi numeri che bisogna giudicare.
#3033
Tematiche Spirituali / Re:Quale Chiesa Cattolica?
27 Gennaio 2020, 09:14:03 AM
Questo doveva essere un tempo propizio per i cambiamenti, con un papa che si era appena dimesso per manifesta impotenza e una Chiesa ai minimi storici proprio dopo decenni di governo conservatore, uno avrebbe ipotizzato che almeno in queste condizioni avrebbero lasciato provare "gli altri". Invece, seppur la gran parte dei "cambiamenti" siano solo retorica, dichiarazioni di intenti, e afflati politici, i conservatori hanno tirato fuori l'artiglieria bombardando con "fine della chiesa" "Bergoglio anticristo" "scismi" etc  Uno può solo immaginare cosa accadrebbe se dagli intenti si passasse ai fatti. Mi spiace per chi in buona fede spera in un rinnovamento verso una Chiesa della mistica, che abbandona la creduloneria popolare, e che si apre a capire anzichè a giudicare.. ma ho proprio paura che dal prossimo papato vedremo l'esatto contrario, il riflusso della marea.
#3034
Ultimo libro letto / Re:"L'altra metà di Dio"
26 Gennaio 2020, 19:51:11 PM
Citazione di: Ipazia il 26 Gennaio 2020, 15:25:11 PMIl dio Padre è invece un'operazione meramente ideologica
La rivoluzione agricola, che praticamente fissa la data (su tutto il globo) della perdita di centralità delle divinità femminili e il loro progressivo ibridamento (non sostituzione) con divinità androcentriche o androgine, non è una invenzione ideologica, è un fatto storicamente riconosciuto che ha sconquassato gli ordini sociali e i ruoli di genere, dando risalto al genere che in guerra e al lavoro poteva vantare migliori prestazioni fisiche, fino all'industrializzazione. Ideologiche sarebbero state quelle comunità agricole che avessero riconosciuto centrali le donne, nonostante il lavoro dei campi e la forza militare fosse principalmente espressa da uomini, il che le avrebbe rese facili prede degli "ideologhi" del vicinato. Le dee madre sono state o ibridate (come nel caso di Atena, che da dea uccello partenogenica riceve lancia e scudo) o sono rimaste indipendenti sotto forma di "regine" come nel caso peraltro della Madonna cristiana, che per moltissimi credenti è più centrale di Cristo stesso.
#3035
Ultimo libro letto / Re:"L'altra metà di Dio"
26 Gennaio 2020, 10:23:19 AM
@Anthonyi, sono due ottime obiezioni. L'iconografia femminile pre-agricola rappresenta quasi il 98% dei ritrovamenti archeologici, per questo si ritiene di sottolineare che la femminilità avesse una importanza preminente, tuttavia è un iconografia quasi sempre legata alla fertilità e non presenta riconoscibili esempi di potere perciò dovrebbe in teoria essere scorretto parlare di matriarcato, ma qualcuno ne parla lo stesso (vedi Gimbutas) per ipotizzare che le donne esercitassero il loro potere in maniera totalmente non violenta ed esente dall'oppressione e che tutti a quel tempo facessero il bagno in cascate di gelato e panna. Invero a giudicare da quello che vediamo oggi nelle società preagricole sopravvissute, per la maggior parte si organizzano egalitariamente e il potere viene espresso in base al merito e alle sfere di influenza. Un ipotetico "matriarcato" dove la matrona seduta sul trono si interessa e comanda a distanza le attività tipicamente maschili (tipo la caccia) solamente perchè ha una vagina, è una fantasia femminista molto simpatica, ma irrealistica.  Il termine matriarcato perciò a mio avviso ha senso solo nel contesto del pantheon religioso, dove evidentemente tutto ciò che era legato alla fertilità e alla morte aveva una predominanza simbolica e di obbiettivi delle comunità, che appunto si interessavano di sopravvivere, non di elucubrare teorie marxiste-sessiste del mondo.
Riguardo alla seconda obiezione, sono d'accordo che fra mille anni un archeologo troverà una nostra bottiglia di whisky e leggendo l'etichetta penserà che fossimo convinti di poter mettere degli "spiriti" dentro le bottiglie. Non sono d'accordo che l'idea della sopravvivenza dopo la morte necessiti di elucubrazioni teologiche particolarmente complicate. Gli uomini posseggono memorie, i morti tornano a trovarci in sogno, la sopravvivenza alla morte dentro le teste dei vivi è un fatto che non necessita di una cosmologia dedicata e precisa, accade e gli uomini devono farsene una ragione.

Riguardo al tempio di Tel Arad, che sono contento altamarea abbia apprezzato, specifico: si tratta di un tempio periferico rispetto a Gerusalemme, ed essendo l'unico "non fa primavera", inoltre gli studiosi sono da sempre combattuti sulla traduzione di Astarte, tra oggetto di culto e divinità.. E' possibile che quella di Tel Arad fosse una variante politeista periferica, ma che non rappresentasse un culto israelitico anteriore poi soppiantato da Salomone, quanto una semplice "scheggia impazzita".
#3036
Ultimo libro letto / Re:"L'altra metà di Dio"
25 Gennaio 2020, 18:38:53 PM
Nel tempio di Tel Arad, che è l'unico tempio israelita coevo a Salomone attualmente scoperto, l'altare è composto da due steli votive, suggerendo che accanto al culto di Jahvé venisse adorata anche la sua "paredra", Asherah.
#3037
Attualità / Re:Le domande a risposta univoca!
25 Gennaio 2020, 09:39:44 AM
Il livello del dibattito politico in Italia (e non lo deduco da questo topic, ma dal fatto stesso di questa citofonata e la settimana di discussione che ne è uscita fuori, di cui ho letto poco più dei titoli) è così basso, ma così basso, che calzerebbe a pennello per qualche elezione di una qualche  provincia annoiata e popolata da vecchietti pronti a saltare sulla sedia per "lo spacciatore" - "lo sparatore" - "lo scassinatore" .. Ironicamente i cosidetti "nazionalisti" sono i primi a far la corsa giù per questa china, condannando questo paese ad abbandonare qualsiasi velleità nazionale, ma relegandosi ad essere una provincia d'Europa, i cui interessi principali e i poteri esercitati riguardano principalmente il traffico,  il rispetto dei margini delle aiuole, la piccola criminalità, le dogane, gli scontrini del panettiere e tante altre questioni su cui il pubblico è ormai costretto a confrontarsi settimanalmente, anche per via di un giornalismo da cronaca rosa-nera-gialla che segue al guinzaglio gli espendienti di qualsiasi "attention whore" si presenti sullo schermo del proprio telefonino. E' imbarazzante fino al vomito, penso che dedicherò la mia attenzione politica futura a seguire di qualche altro paese, seppur non potendovi votare.
#3038
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
24 Gennaio 2020, 15:16:26 PM
La notizia è che secondo uno studio, in Svezia e in Danimarca l'introduzione del matrimonio gay ha ridotto del 50% i suicidi tra gli omosessuali.

Quello che manca, è una foto delle facce in Vaticano, indecise se esultare per i meno suicidi, o indignarsi per i matrimoni gay.
#3039
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
24 Gennaio 2020, 09:24:26 AM
E l'inVernino d'oro al migliore attore va a...

William Dafoe - The Lighthouse
https://www.youtube.com/watch?v=Hyag7lR8CPA

Pattinson anche da ottima prova di se, ma Dafoe davvero brilla di luce propria.
Decisamente l'interpretazione migliore che abbia visto nel 2019, nessuno riuscirà a dubitare che quello a schermo è un ex marinaio scozzese che barcamena la sua psiche tra canti marinareschi e alcool.

Il film si fà notare anche per la fotografia e l'estetica - un vero e proprio tripudio del grottesco - viene sponsorizzato come un horror ma dubito fortemente di questa etichetta, in quanto trattasi di thriller psicologico al limite con il psichiatrico.

Penso, credo e spero che non verrà doppiato in Italiano - in ogni caso un paio di sottotitoli saranno certamente disponibili e necessari, e in questo caso tutte le mie preghiere vanno al traduttore che dovrà tradurre dallo scozzese vernacolare marinaresco all'italiano, un impresa titanica di cui personalmente non mi sono fidato, optando per sottotitoli in inglese, pur avendo difficoltà a seguire talvolta.
#3040
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
23 Gennaio 2020, 08:56:34 AM
Sospetto che il termine ecclesiam sia proficuo nell'allargare i confini della discussione, ma che porti con sé una dose di indeterminatezza legata ai propri bias e a quale sia la ecclesia "modello" in base alle proprie conoscienze\esperienze. Suppongo che la maggior parte ne riferiscano in relazione alla chiesa cattolica, eppure il mondo della spiritualità ne offre di molto diversi, e questo genera una certa confusione terminologica (Ipazia addirittura introduceva lo stalinismo).  Detto questo, riconoscere il valore individuale dell'esperienza spirituale significa inequivocabilmente riconoscere che per alcuni la scelta ricade proprio intra ecclesiam, e con piena legittimità, proprio per questo non ho granchè da dire riguardo all'argomentazione di Freedom..  a ognuno il suo. Tuttavia non posso non notare che gran parte del corpus conoscitivo che costituisce poi la tradizione spiritualistica, sia si conservato, vissuto e condiviso all'interno di un ecclesia, ma che spesso e volentieri i maggiori contribuenti a questa tradizione siano elementi esterni, riconosciuti dai posteri, marginali in vita, perseguitati etc. I cattolici poi, avendo Gesù come riferimento massimo, sfruttano una personalità particolarmente extra ecclesiam, sia quella del suo tempo che quella dei posteri. Il problema ancora una volta è la possibilità di un rapporto maestro-discepolo, che poi questi discepoli siano tanti e si organizzino in "collettivi" è di secondaria importanza, quanto invece rimane cruciale capire quanto l'esperienza spirituale possa effettivamente comunicata a terzi attraverso il logos, oppure si tratti semplicemente di illusioni verbali e di "wishfull thinking". E' già così difficile, se non impossibile, essere maestri di sé stessi, che si capisce bene perchè alcuni individui vengano attribuiti del divino, per supportare l'ipotesi che possano essere maestri di qualcun altro.
#3041
Percorsi ed Esperienze / Re:"Mangiamaccheroni"
22 Gennaio 2020, 11:07:29 AM
A casa ho un vecchio torchio per trafilare al bronzo, con una serie di filtri per diverse forme di pasta.. tipo questo

non l'ho mai usato e al di là della pasta fresca che si può fare a coltello,
non ho mai assaggiato le forme di pasta torchiabili fresche invece che secche..
mi hai fatto quasi venire in mente di provarlo
#3042
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
21 Gennaio 2020, 19:48:29 PM
Citazione di: Phil il 21 Gennaio 2020, 17:04:55 PM
Concordo che fuo se fuori dall'ecclesia non c'è dottrina spiritual-collettiva, cosa resta dello "spiritualismo" esportato fuori dal suo habitat "naturale"?
O meglio: per «spiritualismo» intendiamo la riflessione esistenziale individuale (orizzonte di senso dell'esistenza, etc.) o ci riallacciamo all'esistenza ulteriore, non metaforica, di uno "spirito" (anima o altro) di cui l'intuizione o l'induzione (da una dottrina o cultura, magari poi rinnegata), è ciò che vogliamo approfondire con la "ricerca spirituale"?
«Spiritualismo» ed «esistenzialismo» sono sinonimi affidabili extra ecclesiam, pur avendo il primo un certo "residuo dottrinal-ecclesiastico"?
Per dirla fenomenologicamente: qual'è la condizione di possibilità di fondare un discorso sullo "spirito" trapiantato fuori dall'ecclesia che lo ha generato e contestualizzato in una visione del mondo religiosa?ri dall'assemblea dell'ecclesia, ci sia l'individualità, la singolarità à la Quasimodo. Eppure (senza voler deviare sui tratti e le dinamiche della suddetta "fruttuosità")
Riconoscere la realtà individuale dell'esperienza spirituale significa anche accettare che per alcuni (direi la maggioranza se non avessi paura di attirarmi critiche di elitismo) il percorso religioso, della ripetizione e della religatura comunitaria, è un percorso più che valido, forse l'unico capace di rispettare le proprie inclinazioni personali. Huxley asseriva che esistono tre tipi di percorsi spirituali, quelli "pratici" legati alla ritualistica e alla ripetizione, quelli teologici, strettamente legati alla teoria e lontani dalla prassi, e quelli mistici, un tertium datur. Dei primi si può comprendere molto bene la funzionalità e la comodità comunitaria, dei secondi e dei terzi, il modello  individuale mi pare sia preminente e capace di originare distinguo determinanti, oltre che a offrire qualcosa che i primi solamente ricevono. "Extra" non significa automaticamente anti perchè stare fuori non significa negare automaticamente un valore  a ciò che l'ecclesia produce ma anzi, confrontarvisi continuamente in un dialogo. Il paradosso è che seppur normalmente l'ecclesia sia vocata alla conservazione e al conformismo, necessita terribilmente di elementi estranei, così come una caserma dei pompieri necessita dei piromani e viceversa.
#3043
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
21 Gennaio 2020, 15:57:13 PM
Magari non ho capito io il tema del topic, ma almeno dal titolo non mi pareva la ritrita tiritera dell'esistenza o meno di Dio, ma di quali cammini fossero possibili "extra ecclesiam", ovvero al di fuori di una comunità istituzionalizzata. A tal proposito la mia opinione è radicale, ovvero che un cammino spirituale massimamente fruttuoso sia possibile solamente extra ecclesiam, perchè concepisco un percorso spirituale solamente come esperienza individuale. La spiritualità collettiva è per me un assurdità impensabile tanto quanto un orgasmo di gruppo. In realtà non ho mai trovato grandi alleati che si facessero campioni "organizzati" di questa tesi, se non Jiddu Krishnamurti, di cui condivido la radicale diffida verso qualsiasi  forma di istituzione, e rimando alla sua opera per un versione più articolata e comprensiva di questa tesi. Ironicamente la figura di Krishnamurti viene costruita proprio con l'intento di addobbare intorno alla sua figura un altra comunità organizzata con tanto di prelati e decime. In generale ho sempre trovato massimo ristoro e conforto spirituale in quelle figure che in un modo o nell'altro si ponevano extra ecclesiam (non necessariamente "anti"), trovo invece nella maggior parte dei pensatori ecclesiastici, incontri particolarmente infruttuosi, quindi suppongo sia proprio una mia deformazione.
#3044
Tematiche Spirituali / Re:Cristo-Anticristo-Gnosi
18 Gennaio 2020, 23:25:48 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Gennaio 2020, 08:28:29 AMQuesto interagire si realizzava sotto l'ombrello dell'Assolutismo religioso (Nel senso della fede in Dio, non nella chiesa), che non permetteva a nessuno di questi poteri di diventare assoluto (Perchè lo spazio per l'assoluto era già saldamente occupato da Dio) e di bloccare questo processo evolutivo. Questo è quello che intendo quando dico che il Cristianesimo ha favorito l'evoluzione del pensiero liberale e democratico.
Anthony, è curioso che tu ti riferisci in metafora all'opposizione politica, perchè come ben saprai il significato della parola Satana che Abraxas ha citato è esattamente l'oppositore. Questa è la concezione dell'opposizione in una cosmologia teocratica, il male assoluto che si contrappone alla verità assoluta. Da queste basi è particolarmente complesso arrivare alla democrazia e al liberalismo. Non a caso spesso il satanismo  si è fatto portavoce di valori liberali quali la sacralità dell'individuo e il suo libero arbitrio, la sua ricerca gnostica ed edonistica, etc. Provocatoriamente direi pure, che se un marziano arrivasse sulla terra e senza preconcetti dovesse indovinare se il liberalismo ha più che a fare con il cattolicesimo o con il satanismo, comparandone semplicemente i principi, direbbe il secondo.
#3045
Mi pare difficile generalizzare, come se l'atto in sé avesse una valenza universale. Ci sono i tipici casi di una e dell'altra fenomenologia.. Per esempio esiste la fatidica sentenza "o facciamo un figlio o ci lasciamo" che incornicia perfettamente una delle due casistiche.. fortunatamente i figli non nascono tutti da questa premessa..
Personalmente sono molto più intrigato da quali siano le responsabilità verso la collettività che si hanno nel generare un figlio, tema che è tremendamente attuale in un mondo sovrappopolato. Generare è considerato un diritto inalienabile dell'uomo, e la collettività (sottoforma di stato) non ha in questa ottica nessun potere di regolamentazione a riguardo. Ma è giusto?