Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 14:49:26 PMCitazione di: giona2068 il 09 Novembre 2016, 13:14:52 PMPerchè non esistono neppure nell'uomo vivo, se non come mere illusioni create dal cervello... sono semplici reazioni chimiche che il cervello identifica come "emozioni". Le emozioni servono unicamente per stabilire se una qualsiasi azione (che ricordiamoci non deriva in alcun modo da libero arbitrio) ha effetto benefico sul corpo oppure no. Anche l'amore materno, che molti identificano come la piu' grande forma di amore, è del tutto semplice frutto di evoluzione.Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.
Non c'è spiritualità, non c'è dolore ne gioia (se non ricompense chimiche volute dall'evoluzione), non c'è mente se non processi cerebrali, ma sopratutto non vi è un Se' un io... se non come sovrapposizione di mappature tra quel che l'occhio vede e quel che il corpo prova (è il mondo a muoversi o la testa ? Per valutare questo serve la creazione di un IO illusorio).
E non c'è amore, non c'è odio, non c'è Libero arbitrio...
la filosofia muore lentamente, l'arte pure, la spiritualità diviene inutile di fronte la realtà dei fatti... ossia che non siamo molto differenti da un minerale...
E già, ma chissà perché queste sensazioni/sentimenti nei minerali e nell'uomo morto/senza anima non esistono!
Pare che a differenza dei rettili che deponevano uova, e che quindi si disinteressavano della prole, i mammiferi (tutti) abbiano sviluppato la secrezione di certe sostanze all'interno del cervello (che noi definiamo amore perchè ricompensano con oppiacei quindi contentezza) quando la prole era al sicuro. Altrimenti i mammiferi non avrebbero potuto evolversi (come del resto chissà quante prove fallimentari nella scala evolutiva vi sono state).
Quindi, pare che non vi sia alcun chè di magico, trascendentale, inspiegabile al di fuori del cervello.
Cervello e mente coincidono. Superstizioni, Religioni, Credenze... tutto frutto di serotonina con il semplice scopo di far progredire la specie.
Anche la bontà e aggressività fanno parte di tutto questo...
insomma... a quanto pare è finita l'era della filosofia e della spiritualità in quanto prettamente superate dai fatti...
questo inizialmente angoscia (come ogni nuova idea che distrugge credenze precedenti pensate come vere ed inconfutabili) ma dopo aver assimilato il concetto (e visto che non c'è alternativa) devo ammettere che tutto diviene.... sereno...
ma inizialmente l'angoscia è notevole...
Questo sarebbe vero se i pensieri li consideri come "TUOI".
Penso invece che i pensieri non sono affatto tuoi ma presi in prestito da altri. Entrano, usano il tuo cervello e se ne vanno.
Come dicevo penso che i pensieri o riflessioni in realtà non sono assolutamente i "tuoi" (dove per tuo intendo un qualcosa che ti appartiene o generato da un tuo << Sè >> che abbiamo visto non esistere) ma possono essere paragonati ad ospiti che per motivi causali (diverso da casuali) utilizzano il tuo cervello come ambiente per svilupparsi e nulla di piu'.CitazioneInnanzitutto la "morte della filosofia" é già stata proclamata innumerevoli volte da svariati scientisti, e la filosofia é sempre viva e vegeta più che mai!
Poi non é affatto appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che "il tutto" avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.
Ciò che é appurato oltre ogni ragionevole dubbio (e non senza alcun dubbio in assoluto; dubbio che la scienza deve sempre coltivare autocriticandosi continuamente per poter progredire) é che necessariamente a una certa determinata condizione di una certa determinata esperienza fenomenica cosciente corrisponde sempre necessariamente una certa determinata condizione (neuro-) fisiologica di un certo determinato cervello e viceversa; che é ben altra cosa da una pretesa identificazione di eventi di coscienza ed eventi cerebrali (nell' ambito -direttamente o più spesso di fatto indirettamente- di determinate esperienze coscienti): non é la coscienza (con i suoi elementi mentali e del tutto parimenti con i suoi elementi materiali) ad essere nel cervello, ma al contrario é il cervello (sono i cervelli) ad essere nella coscienza (nelle coscienze). Fin che non si renderanno conto di questo, fin che non compiranno questa necessaria "rivoluzione copernicana" neurofisiologi in vena di proclami filosofici e filosofi della mente monisti materialisti non faranno che affermazioni errate.
Il cervello é un insieme di sensazioni direttamente esperite o di deduzioni da sensazioni direttamente esperite circa sensazioni in linea teorica direttamente esperibili.
Esattamente come "spiritualità", dolore e gioia (e altri sentimenti) e come la mente (in generale la "res cogitans"), proprio allo stesso identico modo, anche i corpi e gli eventi materiali (in generale la "res extensa"), e in particolare i cervelli, sono insiemi e successioni di sensazioni facenti parte di esperienze fenomeniche coscienti: gli uni non sono in alcun modo più reali degli altri: entrambe le "cose", "extensa" e "cogitans" sono del tutto ugualmente reali fenomenicamente, come insiemi e successioni di sensazioni (presentemente in atto o potenzialmente esperibili come tali).
E in questo davvero non c' é proprio nulla di magico e inspiegabile (di trascendente sì, perché per la chiusura causale del mondo fisico eventi materiali non possono interagire con eventi mentali e viceversa, ma solo, per così dire, "divenire parallelamente, di pari passo su piani diversi e incomunicanti, ovvero reciprocamente "trascendenti").
Inoltre nel cervello non entrano affatto "pensieri" o "riflessioni", ma solo impulsi elettrici condotti lungo i nervi sensitivi (che sono ben altre cose!); e così pure ne escono solo impulsi elettrici condotti lungo nervi motori o comunque efferenti (idem!).
E i pensieri e le riflessioni (come anche i sentimenti, i ricordi, le immaginazioni, i desideri, le aspirazioni, ecc.), mentre accadono, sono una cosa; mentre le trasmissioni di impulsi lungo fasci di assoni, le eccitazioni ed inibizioni trans-sinaptiche, ecc. che necessariamente vi corrispondono biunivocamente in determinati cervelli sono un' altra, diversa cosa, anche se le due "cose" necessariamente coesistono" (tra identificarsi e coesistere c' é una bella differenza!).