Prego tutti i partecipanti a questa discussione di centrare gli interventi sull'argomento e sulle idee proposte, evitando di alludere in modo negativo su alcuni iscritti in modo generalizzante e privo di ogni arricchimento al dibattito. Grazie.
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Mostra messaggi MenuCitazioneSalve. Per Jacopus (risposta nr.10): Ho esposto la mia visione di ciò che secondo me sta alla base delle diversa condizione esistenziale (e quindi anche culturale) di maschi e femmine i quali, una volta inseriti all'interno di una struttura sociale, vengono poi chiamati uomini e donne. Naturalmente, trattandosi di personale visione, non posso e comunque non sono tenuto a dimostrare alcunché. Ovviamente, come io non potrò dimostrare vero ciò che ho detto, nessuno potrà dimostrarlo falso.
Così è se piace e non è se non piace.
La ragione per cui al nord si previlegia il capire ed al sud il sentire è legata al clima, al territorio, alla abbondanza di acque, in sintesi alla maggiore o minore facilità con cui si può sopravvivere nell'ambiente.
Questa mia tesi non solo non la dimostrerò, ma proprio non mi darò la pena di illustrarla. Salutoni.
CitazioneverissimoMai da 20000 anni a questa parte vi è stata una diminuzione della violenza nei paesi occidentali, come negli ultimi 70 anni.infatti sono "quei recenti studi" che secondo me sono volutamente forzati, annacquati da una concezione forzata secondo la quale "tutti uguali è bello". Analizzando le dinamiche storiche ad esempio MAI da 20.000 anni a questa parte (naturalmente stando a quel che la storia ci racconta) vi è stata una confusione tale sui ruoli maschile e femminile come negli ultimi 40 anni. Permetti che mi ponga un perchè ?
. Mi ripeto... per me i generi maschile e femminile funzionano solo se ne vengono esaltate ed apprezzate le differenze che indubbiamente vi sono anche se vogliono essere forzatamente livellate ed appiattite. (opinione personale e per giunta opinabile
) non a caso si parla di crisi della cultura occidentale che da troppi anni non ha piu' nulla da proporre (almeno questo è quello che leggo sempre piu' spesso
CitazioneNon esistono padri che non abbiano l'obbligo di ammettere di essere anche fratelli, cioè persone che hanno anch'esse bisogno di imparare e correggersi.Nessun padre ha l'obbligo di ammettere di essere fratello. Anzi questa sovrapposizione di ruoli è, a mio parere, patologica. Come quando i genitori dicono di essere gli amici dei figli. I genitori devono fare i genitori e questo significa essere responsabili e decidere. Magari capiterà anche di sbagliare qualche volta e il bravo genitore cercherà indubbiamente di correggere l'errore, ma comunque una volta detta una cosa, impartita una prescrizione, quella deve essere, altrimenti assistiamo a quel gioco delle parti in cui è il padre a chiedere al figlio il permesso per fare le cose. E il figlio, talvolta può credere che tutto giri intorno a lui. E' proprio in un'ottica di interiorizzazione del principio di autorità che occorre fare questo, a meno che non si creda in un mondo dove vige l'anarchia e i figli dei fiori (ma gli esperimenti in questo campo sono stati tutti piuttosto fallimentari) e il "siamo tutti uguali" (ma non siamo tutti uguali).
CitazioneAh sì? E perché, fin'ora, come si è operato, di grazia, potrei saperlo? Il Buonismo è fallito, ora cosa facciamo, si può essere ancora più buonisti? Credo di sì. Credo che chi segue una certa mentalità di sinistra non sia più capace di vedere limiti, (come si evince dai commenti di Cannata, di Jacopus e dai quasi a mio avviso deliranti commenti di baylham), pertanto continuerà a sbattere la testa contro i muri, si vedrà sanguinante e rintontito e continuerà a sostenere che i muri sono una creazione della mente, finché non morirà a causa dei ripetuti traumi cranici.
CitazionePrincipi assoluti si/noLe masse sono manipolabili anche attraverso principi assoluti. La storia ci fornisce una serie impressionante di dati in questo senso. Invece proprio laddove vige il relativismo è più difficile riscontrare violenza sia dall'alto che dal basso. Vorrei ricordare ancora una volta che viviamo, nel mondo occidentale, nell'epoca in cui è più basso il livello di violenza e che è anche uno degli intervalli più lunghi in cui non si è scatenata una guerra. Nel terzo mondo, dove invece sono dominanti i modelli assolutistici, religiosi e politici, la violenza mi sembra leggermente superiore.