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Messaggi - Jacopus

#3061
Attualità / Re:I bulli e la scuola
22 Maggio 2018, 14:58:28 PM
Prego tutti i partecipanti a questa discussione di centrare gli interventi sull'argomento e sulle idee proposte, evitando di alludere in modo negativo su alcuni iscritti in modo generalizzante e privo di ogni arricchimento al dibattito. Grazie.
#3062
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 14:42:34 PM
CitazioneSalve. Per Jacopus (risposta nr.10): Ho esposto la mia visione di ciò che secondo me sta alla base delle diversa condizione esistenziale (e quindi anche culturale) di maschi e femmine i quali, una volta inseriti all'interno di una struttura sociale, vengono poi chiamati uomini e donne. Naturalmente, trattandosi di personale visione, non posso e comunque non sono tenuto a dimostrare alcunché. Ovviamente, come io non potrò dimostrare vero ciò che ho detto, nessuno potrà dimostrarlo falso.

Così è se piace e non è se non piace.

La ragione per cui al nord si previlegia il capire ed al sud il sentire è legata al clima, al territorio, alla abbondanza di acque, in sintesi alla maggiore o minore facilità con cui si può sopravvivere nell'ambiente.
Questa mia tesi non solo non la dimostrerò, ma proprio non mi darò la pena di illustrarla. Salutoni.

ciao Viator puoi benissimo non dimostrare niente. Gli antichi pensavano che la terra fosse piatta e sono andati avanti benissimo per secoli.
Saluti anche a te.
#3063
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
22 Maggio 2018, 11:49:09 AM
L'austerity per la crescita è effettivamente una contraddizione. Sotto, sotto, direi che nasconde un altro messaggio. "Gestiamo il presente e le differenze di ricchezza che si sono accumulate fra primo e terzo mondo (il secondo è scomparso)". Ci troviamo di fronte un momento molto critico: un miliardo di benestanti sono circondati da sei miliardi di indigenti. Promuovere gli indigenti allo status di benestanti significherebbe accelerare le incombenti e potenziali catastrofi ambientali, non promuoverli significherebbe ridefinire il mondo capitalistico moderno in termini neofeudali.
Fra le due alternative ci stiamo muovendo a grandi passi verso questa seconda, anestetizzata dall'uso sempre più pervasivo di "software" da intrattenimento ("l'hardware" è la forza militare, ovviamente).
L'Austerity per la crescita mi sembra in qualche modo un mantra per bilanciare interessi e spinte conflittuali piuttosto "pesanti", per usare un eufemismo.
#3064
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 11:25:49 AM
Citazioneverissimo infatti sono "quei recenti studi" che secondo me sono volutamente forzati, annacquati da una concezione forzata secondo la quale "tutti uguali è bello". Analizzando le dinamiche storiche ad esempio MAI da 20.000 anni a questa parte (naturalmente stando a quel che la storia ci racconta) vi è stata una confusione tale sui ruoli maschile e femminile come negli ultimi 40 anni. Permetti che mi ponga un perchè ? . Mi ripeto... per me i generi maschile e femminile funzionano solo se ne vengono esaltate ed apprezzate le differenze che indubbiamente vi sono anche se vogliono essere forzatamente livellate ed appiattite. (opinione personale e per giunta opinabile )  non a caso si parla di crisi della cultura occidentale che da troppi anni non ha piu' nulla da proporre (almeno questo è quello che leggo sempre piu' spesso
Mai da 20000 anni a questa parte vi è stata una diminuzione della violenza nei paesi occidentali, come negli ultimi 70 anni
Fare il gioco della tradizione e del passato è molto comune, ma è molto comune anche la risposta: "perchè non tornare a vivere sugli alberi e vivere di arachidi come i nostri illustri antenati tradizionali?".
La comprensione e l'accettazione delle differenze sono belle qualità, ampiamente condivisibili, ma spesso dietro questi ideali si nasconde il desiderio di comprimere i diritti, sulla base di differenze quasi organiche fra uomo e donna. L'unica differenza che posso considerare è quella relativa alla forza fisica, differenza tra l'altro che ha perso gran parte della sua importanza, visto che siamo circondati da macchine che fanno molto del "lavoro sporco". Ben vengano le leggi che tutelano la maternità (rispetto della differenza) ma che non siano l'anticamera per creare dei ghetti professionali a proposito di sapienza razionale e sapienza emotiva. Io credo che sia un grande spreco di materiale genetico, relegare la donna a ruoli da comprimario. Una donna può avere qualità intellettuali molto più spiccate di un uomo, e magari le ha ricevute dal patrimonio genetico del padre (e viceversa).
Da un diverso punto di vista invece potrei scorgere un aspetto problematico in questo processo di indifferenziazione uomo-donna, che è anche un processo di indifferenziazione uomo-bambino, ed anche uomo colto-uomo incolto e molte altre. L'appiattimento verso il basso e verso una uguaglianza insensata sembra il derivato inquinante dell'industrializzazione a cui servono comunque consumatori (e quindi va bene anche il consumatore maschio di "rossetti") e in secondo luogo di una visione della democrazia come di "tutti ugualmente stupidi".
Grazie per la lettura.
#3065
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 11:03:11 AM
Se permettete partirei da una diversa prospettiva. Il problema iniziale riguardava la preponderanza di figure femminili nei ruoli dell'educazione. Questo effettivamente è un problema, poichè il bambino, specie quello della scuola primaria, deve potersi identificare in figure maschili autorevoli e simbolicamente genitoriali. Fatto sta che i maestri maschi e ormai quasi anche i professori maschi, sono una specie in via d'estinzione.
Intanto il fatto che non ve ne siano perpetua il meccanismo della loro assenza, poichè un bambino mediamente integrato sessualmente , non vorrà fare "da grande" un lavoro da femmine, come la parrucchiera, l'estetista o l'insegnante.
Ma perchè gll insegnanti maschi sono così pochi? La prima ragione la vedo nello standard economico. Si tratta di un lavoro stressante, mal pagato ma che richiede la laurea (ora anche per la scuola primaria). Gli uomini, mediamente più ambiziosi, lo vedono come un ripiego. In secondo luogo è però un lavoro che lascia molto tempo libero  e quindi la donna, a cui sono delegate le funzioni educative e di accudimento anche in casa, in questo modo, riesce a far fronte sia alle esigenze lavorative che a quelle casalinghe. Una terza ragione risiede nelle difficoltà di gestione della classe e delle relazioni con le famiglie. Ormai ad un insegnante si richiedono, molto più che in passato, doti di mediazione con le famiglie e l'occhio clinico dello psicoterapeuta. Sarebbe anche necessario avere delle caratteristiche carismatiche e talvolta dei superpoteri presi in prestito dalla Marvel. Tutto ciò per stipendi che si aggirano dai 1200 di un maestro ai 1900 euro per un prof. di scuole superiori a fine carriera.
Un quarto è che a livello di immaginario collettivo,viene effettivamente considerato un lavoro femminile, allontanando così i maschi potenzialmente interessati. Tra l'altro la supposta deriva verso il "femminile", spesso denunciata in questa discussione, è contraddetta proprio dalla assenza di docenti maschi, che avrebbero dovuto invece riversarsi a fare "le maestrine" per soddisfare il loro intimo lato femminile.
Cosa fare? Aumentare gli stipendi e le ore lavorate sarebbe una prima mossa, che però dovrà affrontare le resistenze di categorie che si sono ormai fossilizzate. Aumentare anche la cura degli ambienti e del setting scolastico sarebbe una seconda cosa da fare. Suddividere meglio il lavoro casalingo fra uomo e donna la terza (come accade nei paesi scandinavi, uno dei luoghi con il maggior benessere al mondo...). Last but not least, considerare l'insegnamento, la formazione, l'educazione, delle professioni nobili e che permettono lo sviluppo di una nazione e non una attività di ripiego per casalinghe part-time. Credo però che si stia andando  in tutt'altra direzione con due leader politici che non sono neanche laureati ed uno che non sa usare neppure il congiuntivo.
#3066
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 02:13:53 AM
"Salve. Il sapere è di stampo anglosassone. Concordo. Il sentire è di stampo latino/mediterraneo, aggiungo. Quindi, accettando una simile distinzione (incomprensibile per la maggior parte di coloro che mi leggeranno) il dilemma sarebbe il dover scegliere tra il sapere senza sentire oppure sentire senza sapere.

Ma sarebbe possibile fruire di un insegnamento che coniughi entrambi gli aspetti ?

Certamente, ma in modo incomprensibile per la maggior parte di coloro che mi leggeranno, e comunque praticamente inattuabile.

Sarebbe sufficiente affidarsi ad insegnanti mediterranei trasferitisi da piccoli in Nord-Europa, i quali sono l'unica categoria che riesce a riassumere tali due diversi approcci al mondo: quello psichico (latino), irrazionale ma ricco di spunti creativi (il binomio grandi chef/italiani vi dice qualcosa ?) e quello mentale (anglosassone), razionale e votato alla strutturazione della conoscenza scientifico-empirica. Tale diverso temperamento interiore è ciò che rende conto di tutte le differenze ed inconvenienti lamentati da Bluemax.

L'anglosassone è il pieno che riempie, il latino/mediterraneo è il vuoto che deve essere riempito. Entrambi sono privi di qualcosa e ciò non deve risultare conflittuale, bensì complementare."


Ho copiato e incollato dall'ultimo post di Viator. Mi piacerebbe capire se la attendibilità di questa configurazione è maggiore o minore di quella di Viator, ed eventualmente una dimostrazione in proposito, senza temere di dover insultare l'intelligenza dei lettori.
#3067
Bluemax. Nel passato la donna non collaborava: era semplicemente sottomessa. Come accade ora nei paesi islamici. In tutti questi discorsi ci vorrebbe maggiore coerenza.
Brevemente la storia di mia madre. Primogenita in una famiglia patriarcale. Sempre trattata come una serva e non come figlia. Dopo la V elementare viene ritirata dalla scuola mentre  i suoi fratelli proseguono fino alle superiori (parliamo degli anni 60 dello scorso secolo). Si sposa e soffre per tutta la vita di crisi depressive che subiamo noi, figli e marito, del tutto innocenti rispetto a quel mondo patriarcale violento e maschilista. Capisci quanto, ai miei occhi, i tuoi discorsi siano falsi, magari con tutte le migliori intenzioni, ma falsi.
#3068
Purtroppo siamo giunti dentro un sistema secondo il quale "democrazia=elezioni" e sistema di votazioni. Vorrei far presente che la democrazia originariamente era qualcosa di diverso, era l'agorà dove si discuteva liberamente dei problemi della polis e su come risolverli. La democrazia è in primo luogo partecipazione nella società attraverso comportamenti concreti. la votazione è solo un passaggio importante ma non l'unico.
#3069
Due obiezioni per i critici del paradigma scientifico darwiniano.
Diamo per attendibile e "scientificamente provata" la scoperta di una lunga serie di specie animali e botaniche che si sono estinte, dai dinosauri alle tigri dai denti a sciabola. Se non vi fosse un fattore evolutivo e tutto fosse già stato predeterminato nel momento "X" dovremmo concludere che ci troviamo di fronte ad un processo di progressiva estinzione di tutte le specie animali. E' come se si trattasse di un patrimonio originariamente pieno che si deteriora di era in era, al punto tale che prima o poi, "uno solo resterà".
Si tratta evidentemente di una descrizione iperbolica e del tutto priva di realtà, visto che, agli stadi biologici più semplici, batteri e virus, si formano continuamente nuove specie, con nuove combinazioni di codice genetico.
Ebbene una caratteristica delle teorie scientifiche è quella di spiegare in modo attendibile e possibilmente elegante un evento osservabile, o un processo, o un oggetto fisico e la teoria dell'evoluzione di Darwin funziona da questo punto di vista.
E' vero che c'è una certa convenzionalità in tutto questo, poichè anche il mio codice genetico differisce, anche se in misura minima, da quella degli altri homo sapiens. Abbiamo in comune circa il 99% del codice genetico, il rimanente uno per cento serve a differenziarci in termini di altezza, colore degli occhi, predisposizione alle malattie, resistenza agli agenti patogeni e così via. Quindi potrei tranquillamente anche dichiarare di far parte di una diversa specie animale: l'homo jacopiensis.
In secondo luogo criticare il modello darwininiano senza proporne uno alternativo mi sembra piuttosto insensato. Se non c'è una teoria alternativa, fondata su ipotesi più o meno fondate, provare a demolire la teoria di Darwin è un puro esercizio sterile e retorico.
#3070
Attualità / Re:I bulli e la scuola
20 Maggio 2018, 01:34:30 AM
Ciao Angelo.  Le tue posizioni sul problema sono da un lato troppo generalizzanti e dall'altro troppo idealistiche. I cosiddetti bulli non sono tutti fatti della stessa pasta. Ci sono i bulli gregari e i bulli leader, ci sono i bulli vigliacchi, che appena vedono il pennacchio dei carabinieri se la fanno sotto e i bulli "duri". Ci sono bulli che provengono da ambienti familiari borghesi o anche estremamente ricchi e ci sono bulli che provengono dalle periferie e dalle borgate.
Il bullo va sicuramente fatto ragionare ma non sempre (anzi quasi mai) è disposto a seguire la voce della ragione. La sua ragione di solito tende a sminuire quello che è stato commesso (è stato uno scherzo), oppure a dire: "se lo meritava, se era davvero in gamba poteva ribellarsi...è più debole e quindi è giusto che subisca". Per non parlare dei bulli patologici, quelli che pensano che siano sempre gli altri ad attaccarli e quindi attaccano preventivamente, o quelli che hanno una percezione di sè talmente svalutata, da rendere necessario l'attacco "esterno" proprio per evitare di guardare quel sè svalutato.
Ad ogni modo la punizione è in certe situazioni doverosa, sia per salvaguardare la società, ma anche nello stesso interesse del bullo. Portarlo in una Comunità o in Carcere gli dà il senso del limite. Si rende conto, finalmente, che esiste qualcuno che si accorge della sua esistenza: paradossalmente più spesso di quello che si crede, il sistema repressivo/giudiziario da una risposta e si occupa del bullo, che precedentemente era rimasto un fastidioso rumore di fondo. Ovviamente occorre che quel sistema repressivo/giudiziario abbia del "sale in zucca" e non faccia "spaccare le pietre" ma utilizzi lo spazio del contenimento fisico per avviare un cambiamento. Credo però in sostanza che essere puniti sia un diritto degli stessi "colpevoli" o se la parola "colpevoli" non ti piace, usa "responsabili", poichè ognuno di noi deve sentirsi responsabile dei propri atti, e solo dopo si può anche discutere delle innegabili influenze della società, dei geni, della casualità, o di quant'altro.
#3071
Sottolineo due aspetti. La discussione si intitola "l'evoluzionismo darwiniano è scientificamente attendibile?". Di questo si tratta. A proposito di un disegno intelligente oppure no, direi che la questione esula dalla discussione qui avviata. Ad ogni buon conto ripeto che la teoria evoluzionista nulla dice e nulla può dire a proposito di un Ente superiore che ha progettato tutto. Teorizza soltanto come si sono sviluppati gli esseri viventi nel corso del tempo. Resta però abbastanza insoluta una domanda fondamentale: come ha fatto la materia inorganica a diventare organica, ma Darwin non si è mai sognato di rispondere a questa domanda.
#3072
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 13:35:11 PM
Ancora qualche pensiero.
CitazioneNon esistono padri che non abbiano l'obbligo di ammettere di essere anche fratelli, cioè persone che hanno anch'esse bisogno di imparare e correggersi.
Nessun padre ha l'obbligo di ammettere di essere fratello. Anzi questa sovrapposizione di ruoli è, a mio parere, patologica. Come quando i genitori dicono di essere gli amici dei figli. I genitori devono fare i genitori e questo significa essere responsabili e decidere. Magari capiterà anche di sbagliare qualche volta e il bravo genitore cercherà indubbiamente di correggere l'errore, ma comunque una volta detta una cosa, impartita una prescrizione, quella deve essere, altrimenti assistiamo a quel gioco delle parti in cui è il padre a chiedere  al figlio il permesso per fare le cose. E il figlio, talvolta può credere che tutto giri intorno a lui. E' proprio in un'ottica di interiorizzazione del principio di autorità che occorre fare questo, a meno che non si creda in un mondo dove vige l'anarchia e i figli dei fiori (ma gli esperimenti in questo campo sono stati tutti piuttosto fallimentari) e il "siamo tutti uguali" (ma non siamo tutti uguali).

CitazioneAh sì? E perché, fin'ora, come si è operato, di grazia, potrei saperlo? Il Buonismo è fallito, ora cosa facciamo, si può essere ancora più buonisti? Credo di sì. Credo che chi segue una certa mentalità di sinistra non sia più capace di vedere limiti, (come si evince dai commenti di Cannata, di Jacopus e dai quasi a mio avviso deliranti commenti di baylham), pertanto continuerà a sbattere la testa contro i muri, si vedrà sanguinante e rintontito e continuerà a sostenere che i muri sono una creazione della mente, finché non morirà a causa dei ripetuti traumi cranici.

Come ha già fatto Angelo, invito Elia ad essere più rispettosa. Se può essere utile, la invito a leggere i post di Altamarea, che spesso hanno una vicinanza ideologica con quanto scritto da Elia, ma con l'attenzione a non offendere nessuno.

CitazionePrincipi assoluti si/no
Le masse sono manipolabili anche attraverso principi assoluti. La storia ci fornisce una serie impressionante di dati in questo senso. Invece proprio laddove vige il relativismo è più difficile riscontrare violenza sia dall'alto che dal basso. Vorrei ricordare ancora una volta che viviamo, nel mondo occidentale, nell'epoca in cui è più basso il livello di violenza e che è anche uno degli intervalli più lunghi in cui non si è scatenata una guerra. Nel terzo mondo, dove invece sono dominanti i modelli assolutistici, religiosi e politici, la violenza mi sembra leggermente superiore.
Questo discorso però forse necessiterebbe di un thread apposito.
#3073
Attualità / Re:I bulli e la scuola
17 Maggio 2018, 22:50:50 PM
Le societa' si sono sempre dotate di reazioni contro chi commetteva atti "negativi". La ricetta tradizionale vuole che al male si risponda con il male: e' la logica "retributiva" gia' divulgata da un famoso passo della Bibbia. Da allora pero' ne abbiamo fatta di strada. Voler restare a quel modello e' indice di qualche malfunzionamento sociale. E' evidente e ormai verificato che laddove le pene sono miti i reati sono in percentuale minore.
Nel caso di un bullo, chiamiamolo Donald, avere un diritto sanzionatorio mite non significa "perdonare". Donald dovra' svolgere delle attivita' riparative e formative che siano in grado di rimodellare i suoi comportamenti e prima ancora le sue credenze e i suoi ideali. Metterlo in galera rientra esattamente nel suo modello di mondo, ma la sua condanna serve soprattutto alla sete di vendetta della societa'. Forse con la privazione della liberta  si puo' ottenere qualcosa anche dal bullo, ma nel migliore dei casi sara' un soggetto represso e pronto ad esplodere in una fase problematica della sua vita. Ad esempio una alternativa e'  la riconciliazione con la vittima,  che quando la vittima lo consente ha un valore catartico e di cambiamento grandissimo, incomensurabile rispetto ad una condanna. Ma come ho gia' scritto ogni persona ed ogni bullo e' una storia a se'. Non e  escluso che in certi casi piu' difficili e minati da multiproblematicita' non vi siano alternative alla carcerazione. Ma anche in questo caso occorre tener presente il costo del carcere in termini di stigma, di apprendimento di una carriera delinquenziale che potrebbe rendere quel soggetto ancora piu' pericoloso.
Ancora una volta echeggia il motto di "Canetti": o ci salviamo tutti o non ci salviamo". Il percorso contro il bullismo e' un percorso che ci riguarda tutti e va fondato ad esempio in una distribuzione piu' equa delle risorse culturali, visto che la violenza e' spesso associata alla deprivaziond culturale. Il discorso si fa lungo.
#3074
Ciao Donalduck. Credo che mettere una lista di testi sia inutile di fronte a chi e' convinto della giustezza della sua teoria pro o contro. Faccio l'esempio della falena betullaria che avrebbe modificato il suo colore a causa dell'inquinamento dell'inghilterra industriale. Vi sono testi a favore di questa tesi e contrari. E tu potresti citare quelli avversi. L'autorevolezza della teoria evoluzionistica deriva dal metodo scientifico adottato. Inoltre se condividiamo gran parte del ns codice genetico con tutte le forme di vita mi sembra gia' una prova evidente che ci siamo sviluppati dalle stesse forme di vita. Le scoperte genetiche hanno confermato quello che aveva gia' delineato Darwin. Abbiamo il 98,2 per cento del Dna in comune con lo scimpanze' e poco meno con il gorilla e l'orango. Questo non significa che discendiamo dallo scimpanze'. L'evoluzione procede a cespuglio non per discendenza diretta. Non a caso il dna del homo sapiens conserva una parte del dna dell'uomo di neanderthal. Ovvero tra i 100.000 e i 30.000  anni fa coesistevano due specie molto simili che potevano anche accoppiarsi fra loro. Lo scioglimento dei ghiacci e la conflittualita' extraspecifica determinarono l'estinzione dell'uomo di Neanderthal.
Se vuoi una bibliografia te la posto nei prossimi giorni ma non credo che possa avere un effetto su coloro che si oppongono alla teoria evolutiva.
#3075
Da questa tua breve presentazione penso invece che tu abbia i requisiti per intervenire. Ben arrivato comunque.