Al momento, a parte qualche sparuto caso, non pare che ci sia in Italia una "russofobia" dilagante tale da sfociare in atti di intolleranza nei confronti dei cittadini russi residenti nel nostro Paese; e, questo, perché gli italiani sono in larghissima maggioranza capaci di distinguere le responsabilità del Cremlino da quelle della popolazione russa.
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A mio parere, in verità, qualsiasi forma di intolleranza, per non dire di violenza (fisica o verbale) nei confronti di cittadini russi residenti in Italia, dovrebbe considerarsi assolutamente inaccettabile e intollerabile!
***
E, questo, tanto più che la propaganda di Putin, sia direttamente, sia per mezzo dei suoi italici "all. o all." (visto che "c. o c." ad alcuni non piace), cerca di confondere due cose completamente diverse tra di loro: come le pere con le mele (o meglio, le ciliege con i cocomeri).
E, cioè:
a)
La "russofobia", e, cioè, l'avversione per il popolo russo e la sua cultura, che è un atteggiamento, questo, assolutamente insensato e deprecabile; soprattutto da parte mia, in quanto i tedeschi, i russi, e gli inglesi, per motivi diversi, sono popoli che prediligo in modo particolare (senza per questo disprezzare affatto gli altri).
b)
La "putinofobia", la quale, invece, è solo una forma di "antitotalitarismo" e, cioè, l'avversione per qualsiasi regime nello stesso tempo antidemocratico, militarista, imperialista e aggressivo; il che non ha niente a che vedere con la "russofobia", così come l'"antinazismo" e l'"antifascismo" non avevano niente a che vedere con la "germanofobia" e l'"italofobia" (salvo che per i cretini).
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La propaganda di Putin, invece, seguendo anche in questo caso una collaudata tecnica della "dezinformacija" sovietica -la 4a direttiva-, cerca di metterci psicologicamente in difficoltà, cercando di farci credere che detestare il regime di Putin equivalga a detestare la Russia in quanto tale; e, poichè la seconda cosa è ovviamente deprecabile, in tal modo si cerca di far "passare" per deprecabile anche la prima cosa (che, invece, secondo me, è diversa e altamente elogiabile).
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Tale stratagemma disinformativo, benchè ormai vecchio come il cucco, è uno dei più efficaci, in quanto, inevitabilmente, nello scrivere e nel parlare è naturale che si faccia spesso ricorso ad una sorta di "sintesi metonimica".
Ad esempio;
- sicuramente, io avrò spesso scritto che "i Russi hanno deciso di aggredire ingiustificamente l'Ucraina", senza stare ad esplicitare che, ovviamente, è stato "l'attuale governo antidemocratico della Russia a decidere di aggredire ingiustificamente l'Ucraina";
- oppure avrò senz'altro scritto che "i Russi stanno facendo strage di civili ucraini con le bombe", senza stare ad esplicitare, ovviamente, che è stato "l'attuale governo antidemocratico della Russia ad ordinare ai suoi soldati di fare strage di civili ucraini con le bombe".
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Ma anche un deficiente dovrebbe essere in grado di comprendere il senso "implicito" di tali affermazioni!
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Ed invece, "traslando" il significato "metonimico" delle mie affermazioni, è un gioco da ragazzi anche per il più tonto del "troll" o dei "trollioti" putiniani, farmi passare per un "russofobo"; il che è davvero paradossale, in quanto, come ho scritto in premessa, io sono un grande estimatore del popolo russo.
Ed infatti:
- ho quasi sempre trovato una immediata empatia con i russi che ho conosciuto (anche se di idee diverse dalle mie);
- apprezzo moltissimo, sia loro musica che la loro letteratura;
- apprezzo molto anche il tipo di religiosità "esicastica" russa (ho riletto per ben tre volte la Filocalia).
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In realtà, io detesto e disprezzo i _"putiniani"_ o chi, sia pure indirettamente, gli fa da sponda, non perchè sono _"russi"_, ma perche sono _"putiniani"_!
***
Peraltro:
*a)*
Mentre posso comprendere, o, quantomeno, compatire i _"russi"_, _"putiniani"_, in quanto:
- o sono stati suggestionati dalla sua pervasiva propaganda totalitaria;
- ovvero sono stati costretti ad aderirvi "per necessità familiari" (come molti nostri fascisti del ventennio);
*b)*
Provo invece una profonda e radicale disistima, per gli _"italiani"_, _"putiniani"_ in quanto:
- o sono dei veri è proprio "alleati", diretti o indiretti, di Putin;
- oppure, come "allocchi", sono stati suggestionati dalla loro ottusità ideologica antioccidentale (che è in parte anche condivisibile, ma che non è certo paragonabile alle dittature orientali).
***
Il che, ovviamente, non vuole affatto dire che non accetto critiche di sorta alla posizione occidentale nei confronti della crisi ucraina; anzi, a volte, se sono razionali e ben argomentate, posso addirittura condividerle.
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AVVERTENZA
Il presente topic riguarda esclusivamente la "russofobia", e di come essa venga ingiustamente addebitata anche a coloro che, invece, pur detestando Putin, non hanno assolutamente niente contro l'etnia russa (in tutte le sue varie articolazioni). Qualsiasi commento che esuli da considerazioni riguardanti specificamente la questione in esame, verrà considerato OFF TOPIC, e, pertanto, non verrà recepito; così come verrà considerato UNDER TOPIC qualsiasi commento di carattere meramente "fuffogeno" o "benaltristico".
***
Nota esplicativa
Per "fuffogenismo" mi riferisco a quell'espediente espediente dialettico il quale , invece di contro-argomentare una tesi con un ragionamento, gli contrappone soltanto dei vuoti slogan e clichè ideologici.
Per "benaltrismo", mi riferisco, invece, a quell'espediente espediente sofistico che consiste nell'eludere il tema posto in una discussione, adducendo l'esistenza di altre tematiche affini, ma non specificamente pertinenti al tema in oggetto.
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A mio parere, in verità, qualsiasi forma di intolleranza, per non dire di violenza (fisica o verbale) nei confronti di cittadini russi residenti in Italia, dovrebbe considerarsi assolutamente inaccettabile e intollerabile!
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E, questo, tanto più che la propaganda di Putin, sia direttamente, sia per mezzo dei suoi italici "all. o all." (visto che "c. o c." ad alcuni non piace), cerca di confondere due cose completamente diverse tra di loro: come le pere con le mele (o meglio, le ciliege con i cocomeri).
E, cioè:
a)
La "russofobia", e, cioè, l'avversione per il popolo russo e la sua cultura, che è un atteggiamento, questo, assolutamente insensato e deprecabile; soprattutto da parte mia, in quanto i tedeschi, i russi, e gli inglesi, per motivi diversi, sono popoli che prediligo in modo particolare (senza per questo disprezzare affatto gli altri).
b)
La "putinofobia", la quale, invece, è solo una forma di "antitotalitarismo" e, cioè, l'avversione per qualsiasi regime nello stesso tempo antidemocratico, militarista, imperialista e aggressivo; il che non ha niente a che vedere con la "russofobia", così come l'"antinazismo" e l'"antifascismo" non avevano niente a che vedere con la "germanofobia" e l'"italofobia" (salvo che per i cretini).
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La propaganda di Putin, invece, seguendo anche in questo caso una collaudata tecnica della "dezinformacija" sovietica -la 4a direttiva-, cerca di metterci psicologicamente in difficoltà, cercando di farci credere che detestare il regime di Putin equivalga a detestare la Russia in quanto tale; e, poichè la seconda cosa è ovviamente deprecabile, in tal modo si cerca di far "passare" per deprecabile anche la prima cosa (che, invece, secondo me, è diversa e altamente elogiabile).
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Tale stratagemma disinformativo, benchè ormai vecchio come il cucco, è uno dei più efficaci, in quanto, inevitabilmente, nello scrivere e nel parlare è naturale che si faccia spesso ricorso ad una sorta di "sintesi metonimica".
Ad esempio;
- sicuramente, io avrò spesso scritto che "i Russi hanno deciso di aggredire ingiustificamente l'Ucraina", senza stare ad esplicitare che, ovviamente, è stato "l'attuale governo antidemocratico della Russia a decidere di aggredire ingiustificamente l'Ucraina";
- oppure avrò senz'altro scritto che "i Russi stanno facendo strage di civili ucraini con le bombe", senza stare ad esplicitare, ovviamente, che è stato "l'attuale governo antidemocratico della Russia ad ordinare ai suoi soldati di fare strage di civili ucraini con le bombe".
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Ma anche un deficiente dovrebbe essere in grado di comprendere il senso "implicito" di tali affermazioni!
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Ed invece, "traslando" il significato "metonimico" delle mie affermazioni, è un gioco da ragazzi anche per il più tonto del "troll" o dei "trollioti" putiniani, farmi passare per un "russofobo"; il che è davvero paradossale, in quanto, come ho scritto in premessa, io sono un grande estimatore del popolo russo.
Ed infatti:
- ho quasi sempre trovato una immediata empatia con i russi che ho conosciuto (anche se di idee diverse dalle mie);
- apprezzo moltissimo, sia loro musica che la loro letteratura;
- apprezzo molto anche il tipo di religiosità "esicastica" russa (ho riletto per ben tre volte la Filocalia).
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In realtà, io detesto e disprezzo i _"putiniani"_ o chi, sia pure indirettamente, gli fa da sponda, non perchè sono _"russi"_, ma perche sono _"putiniani"_!
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Peraltro:
*a)*
Mentre posso comprendere, o, quantomeno, compatire i _"russi"_, _"putiniani"_, in quanto:
- o sono stati suggestionati dalla sua pervasiva propaganda totalitaria;
- ovvero sono stati costretti ad aderirvi "per necessità familiari" (come molti nostri fascisti del ventennio);
*b)*
Provo invece una profonda e radicale disistima, per gli _"italiani"_, _"putiniani"_ in quanto:
- o sono dei veri è proprio "alleati", diretti o indiretti, di Putin;
- oppure, come "allocchi", sono stati suggestionati dalla loro ottusità ideologica antioccidentale (che è in parte anche condivisibile, ma che non è certo paragonabile alle dittature orientali).
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Il che, ovviamente, non vuole affatto dire che non accetto critiche di sorta alla posizione occidentale nei confronti della crisi ucraina; anzi, a volte, se sono razionali e ben argomentate, posso addirittura condividerle.
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AVVERTENZA
Il presente topic riguarda esclusivamente la "russofobia", e di come essa venga ingiustamente addebitata anche a coloro che, invece, pur detestando Putin, non hanno assolutamente niente contro l'etnia russa (in tutte le sue varie articolazioni). Qualsiasi commento che esuli da considerazioni riguardanti specificamente la questione in esame, verrà considerato OFF TOPIC, e, pertanto, non verrà recepito; così come verrà considerato UNDER TOPIC qualsiasi commento di carattere meramente "fuffogeno" o "benaltristico".
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Nota esplicativa
Per "fuffogenismo" mi riferisco a quell'espediente espediente dialettico il quale , invece di contro-argomentare una tesi con un ragionamento, gli contrappone soltanto dei vuoti slogan e clichè ideologici.
Per "benaltrismo", mi riferisco, invece, a quell'espediente espediente sofistico che consiste nell'eludere il tema posto in una discussione, adducendo l'esistenza di altre tematiche affini, ma non specificamente pertinenti al tema in oggetto.
























