Sulla scia di altri, ho deciso di aprire un mio topic personale dove rilasciare qualche flatulenza creativa a titolo personale, la maggior parte non sarebbero degne di un topic, e neanche di esistere, perciò tantovale raccoglierle qui ad uso e vantaggio della mia futura damnatio memoriae.
Il titolo è abbastanza casuale, ma mi ispira la figura della grotta perchè è il primo luogo che homo sapiens ha chiamato "casa", è altresì il luogo dove accendendo un fuoco si proiettano sulle pareti bislacche figure deformate, è anche la caverna di Platone, è anche il luogo di origine del "grottesco", un genere che personalmente mi affascina in quanto capace di mescolare il riso e il pianto in maniera "umana troppo umana". Perciò l'ho chiamato così.
Spero che il moderatore di questa sezione sarà clemente nei mie confronti, perchè è probabile che vi vengano inclusi contenuti borderline, ma cercherò di guadagnarmi la sua fiducia (e salvare il topic dalla chiusura) mettendoci qualcosa di serio ogni tanto. Ma che cosa è davvero serio e cosa non lo è? Ci dovrò riflettere se voglio raggiungere l'obbiettivo..
Ovviamente chiunque è libero di rispondere e intervenire, ma soprattutto di ignorare, questo esercizio parapsichiatrico ad uso ed esercizio del mio narcisismo e della mia instabilità mentale. E' davvero importante avere dei lettori? Non siamo forse noi i migliori lettori di noi stessi, perchè pretenderne altri? Beh se uno volesse dei lettori perlomeno aprirebbe un blog indipendente, non lo farebbe su un forum.. Purtroppo sono particolarmente apatico a riguardo.. allo stesso tempo tenere un diario è una noia mortale, nessuno ti insulta, nessuno ti legge pensando "questo è proprio scemo", nessuno ti vorrebbe moderare..
Apprezzo i pensatori che non hanno mai lasciato tracce o pochissime, come Salinger, li stimo dal profondo, ho la profonda convizione che i veri geni su questa terra non abbiano mai intinto la penna nell'inchiostro, ne provato a fondare nulla, e noi siamo rimasti a ricordarci di quelli di secondo ordine. Proprio per questo scrivo qualcosa pubblicamente e di personale, per non confodermi con questi grandi anonimi e innominati, per non aspirare a niente di più che alla seconda classe, che già sarebbe un lusso, mi accomoderò in quinta o in sesta insieme a tutti gli altri. In fondo, il silenzio forzato arriverà anche per me prima o poi, siamo tutti nati con una diagnosi terminale, tantovale godersi la vita nel frattempo, con una risata, possibilmente mista al pianto.. nella grotta.
Il titolo è abbastanza casuale, ma mi ispira la figura della grotta perchè è il primo luogo che homo sapiens ha chiamato "casa", è altresì il luogo dove accendendo un fuoco si proiettano sulle pareti bislacche figure deformate, è anche la caverna di Platone, è anche il luogo di origine del "grottesco", un genere che personalmente mi affascina in quanto capace di mescolare il riso e il pianto in maniera "umana troppo umana". Perciò l'ho chiamato così.
Spero che il moderatore di questa sezione sarà clemente nei mie confronti, perchè è probabile che vi vengano inclusi contenuti borderline, ma cercherò di guadagnarmi la sua fiducia (e salvare il topic dalla chiusura) mettendoci qualcosa di serio ogni tanto. Ma che cosa è davvero serio e cosa non lo è? Ci dovrò riflettere se voglio raggiungere l'obbiettivo..
Ovviamente chiunque è libero di rispondere e intervenire, ma soprattutto di ignorare, questo esercizio parapsichiatrico ad uso ed esercizio del mio narcisismo e della mia instabilità mentale. E' davvero importante avere dei lettori? Non siamo forse noi i migliori lettori di noi stessi, perchè pretenderne altri? Beh se uno volesse dei lettori perlomeno aprirebbe un blog indipendente, non lo farebbe su un forum.. Purtroppo sono particolarmente apatico a riguardo.. allo stesso tempo tenere un diario è una noia mortale, nessuno ti insulta, nessuno ti legge pensando "questo è proprio scemo", nessuno ti vorrebbe moderare..
Apprezzo i pensatori che non hanno mai lasciato tracce o pochissime, come Salinger, li stimo dal profondo, ho la profonda convizione che i veri geni su questa terra non abbiano mai intinto la penna nell'inchiostro, ne provato a fondare nulla, e noi siamo rimasti a ricordarci di quelli di secondo ordine. Proprio per questo scrivo qualcosa pubblicamente e di personale, per non confodermi con questi grandi anonimi e innominati, per non aspirare a niente di più che alla seconda classe, che già sarebbe un lusso, mi accomoderò in quinta o in sesta insieme a tutti gli altri. In fondo, il silenzio forzato arriverà anche per me prima o poi, siamo tutti nati con una diagnosi terminale, tantovale godersi la vita nel frattempo, con una risata, possibilmente mista al pianto.. nella grotta.