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Messaggi - Ipazia

#3076
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
05 Novembre 2022, 19:54:06 PM
Come nascono e chi foraggia le rivoluzioni colorate ... storia segreta di sciacalli e avvoltoi sotto copertura ovunque vi siano luoghi e risorse strategiche da rapinare.
#3077
Tematiche Filosofiche / Re: Entanglement quantistico.
05 Novembre 2022, 19:34:46 PM
Come diceva Francesco Pancetta, il fondamento dell'oggettività è la realtà empirica, basata su osservazioni oggettive e inconfutabili come la nuda cronaca delle morti in un incidente stradale. Partendo da questi dati oggettivi è possibile costruire una episteme affidabile denominata metodo scientifico. La cosa si complica un pochino quando vogliamo passare dalla nuda cronaca empirica alla misurazione e alla ricerca delle cause. La misurazione è convenzionale, ma serve a determinare la riproducibilità e quindi non se ne può fare a meno. La causalità procede per gradi e aumentando l'area epistemica dal particolare al generale che gli sta attorno il discorso si ingarbuglia. Compito dell'episteme è districarsi nel garbuglio ottenendo risultati riproducibili con le loro costanti. Ovvero scienza.

Io non vedo tutto questo rinnegamento dei figli sui padri, ma l'avvento di nuovi saperi che lasciano per strada quello che non si sapeva, si fingeva di sapere o si sapeva in contesti che una volta ampliati hanno dato errore, come il necessario ricalcolo dello spaziotempo a velocità elevate e distanze extraterrestri.
#3078
Citazione di: InVerno il 05 Novembre 2022, 09:26:04 AMA volte la toppa è meglio del buco. Consideriamo l'ebreo reale mondano, non l'ebreo del Sabbath, come fa Bauer, ma l'ebreo di tutti i giorni. Cerchiamo il segreto dell'ebreo non nella sua religione, bensì cerchiamo il segreto della religione nell'ebreo reale. Qual è il fondamento mondano del giudaismo? Il bisogno pratico, l'egoismo. Qual è il culto mondano dell'ebreo? Il traffico. Qual è il suo Dio mondano? Il denaro.  Ebbene. L'emancipazione dal traffico e dal denaro, dunque dal giudaismo pratico, reale, sarebbe l'autoemancipazione del nostro tempo. Un'organizzazione della società che eliminasse i presupposti del traffico, dunque la possibilità del traffico, renderebbe impossibile l'ebreo. La sua coscienza religiosa si dissolverebbe come un vapore inconsistente nella vitale atmosfera reale della società. D'altro lato: se l'ebreo riconosce come non valida questa sua essenza pratica e lavora per la sua eliminazione, egli si svincola dal suo sviluppo passato verso l'emancipazione umana senz'altro, e si volge contro la più alta espressione pratica dell'autoestraneazione umana.

Rothschild, Rockefeller, Soros,...direi che Marx ci è andato vicino al di là di ogni dote oracolare. Egli intuiva dove sarebbe andato a parare il capitalismo e il risarcimento pestilenziale che avrebbe concesso all'etnia ebraica, "condannata" per secoli della segregazione cristiana a trafficare solo coi soldi e poco altro. Marx non ha certo mitologie di sangue o razza in testa ma segue, da economista, la pista dell'argent. La stessa che pare seguire il buffone ucraino sulla pelle di chi l'ha eletto. Casualità ?
#3079
Citazione di: InVerno il 04 Novembre 2022, 22:17:56 PMUno che leggeva anche "Sulla questione ebraica" e concludeva che Marx era molto raffinato come antisemita.


Anche qui hai toppato. Marx (battezzato protestante) sottoscrisse una petizione per l'uguaglianza giuridica degli ebrei  rispetto ai cristiani. Ma già allora il giovane Marx guardava oltre: l'emancipazione non è della, ma dalla religione. E non basta, perché l'emancipazione vera è dallo sfruttamento capitalistico e la religione rimane un aspetto marginale e privato nel cammino della liberazione.
#3080
Che giovane marxista eri se non hai appreso nemmeno un concetto basico come "preistoria" nella lezione marxiana ? (che non è  quella degli archeologi e storici)
#3081
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
04 Novembre 2022, 21:23:30 PM
La differenza tra civiltà e inciviltà sta sul punto di vista rispetto all'arma dell'esportatore. 

Cosa ha esportato l'lmpero del Bene ad Abu Ghraib ?

Vent'anni di porcate Nato legittimano la politica militare russa per un periodo altrettanto lungo. Il grande gioco, al netto delle urla e stracciamento di vesti delle prefiche dei media, funziona così. 
#3082
Citazione di: baylham il 04 Novembre 2022, 12:09:21 PMInfatti apprezzo Marx proprio per la sua analisi sistemica. Tuttavia alla base delle relazioni sociali metterei la biologia, l'ecologia, dopo l'economia.
Non condivido che il sistema capitalistico sia l'ultima fase della preistoria umana, prima dell'avvento del comunismo, l'inizio della storia.

La biologia sta alla base del vivente, ma non è che ci si possa fare molto. L'ecologia, viene da Marx riconosciuta come fondamento della vita umana chiamandola "ricambio organico uomo-natura":

"Il processo lavorativo, come l'abbiamo esposto nei suoi movimenti semplici e astratti, è attività finalistica per la produzione di valori d'uso; appropriazione degli elementi naturali per i bisogni umani; condizione generale del ricambio organico fra uomo e natura; condizione naturale eterna della vita umana; quindi è indipendente da ogni forma di tale vita, e anzi è comune egualmente a tutte le forme di società della vita umana" (dal link citato sopra).

L'ecologia è generalizzabile a tutte le formazioni sociali e quindi politicamente neutra (semmai modificabile nei comportamenti attivi a seconda dei riscontri scientifici, al netto di ogni interesse politico-economico di parte). Non così l'economia, le cui decisioni sono, al contrario, determinate da scelte di intervento sulla natura, e sulla società umana, modificabili, con solide motivazioni etiche e sociali, nel corso della storia.

Marx intende per preistoria la società classista, fondata, dalla clava alla finanza, sulla sottomissione dei soccombenti ai dominanti . In tal senso intende, utopicamente, la fine della società classista come superamento della preistoria e inizio della storia umana compartecipata

#3083
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
04 Novembre 2022, 16:32:20 PM
Citazione di: Alberto Knox il 04 Novembre 2022, 10:20:55 AMnon mi dirai che sta roba viene da una profonda riflessione filosofica spero, questo è il pensiero comune della gente comune, non a caso ho nominato il panettiere sotto casa mia. mi son sbagliato a dire che è banale. è piuttosto un parlare smielato e facilotto nei confronti dell amore.
Simplex sigillum veri. In questo caso più che altrove, vista la riproducibilità della situazione. In ogni epoca e soggetto, per chi abbia un minimo di salute emotiva, l'innamoramento merita decisamente la definizione di "esperienza di eternità". Ma solo per chi ha curato la sua salute mentale e spirituale al punto di potersi giocare il suo viziatissimo io in questo salto mortale del soggetto nell'universo che sta là fuori. Anche la religione dell'ammmore, salvo complicazioni farisee, ovvero teologiche, mi pare essere "banalmente" di questo avviso.


#3084
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
04 Novembre 2022, 07:55:39 AM
Vent'anni di guerre fallimentari Nato evidentemente non hanno insegnato nulla. Ma si può sempre raspare il fondo del barile bellico e, soprattutto, ideologico.
#3085
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
04 Novembre 2022, 07:49:57 AM
L'eternità de noantri  ::) 
#3086
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
03 Novembre 2022, 19:21:46 PM
Dipende da come la coltivano e da cosa si intende "stare bene (con ...)"

Citare il fallimento sentimentale di Leopardi  con "Aspasia" è voler vincere facile. L'innamoramento non corrisposto è l'esperienza più simile alla morte perchè l'innamoramento è il momento in cui si rinuncia al proprio coccolatissimo io e lo si mette nelle mani di un altro. Se l'operazione fallisce lo spiazzamento è totale e il recupero dell'io assai doloroso. Poi, chi ha un forte spirito risorge perchè, come dice un altro poeta dell'anima, "ciò che non uccide, rafforza". Leopardi reagì così-così. E neppure l'altro poeta se la passò bene con la sua Aspasia.

Ciò nulla toglie all'esperenza di eterno che la poesia "l'infinito" di Leopardi comunica a chiunque coltivi una vita spirituale.
#3087
Citazione di: baylham il 27 Ottobre 2022, 11:57:31 AMDi Marx apprezzo alcune intuizioni del sistema capitalistico e quindi dei sistemi economici come sovraindividuali, trascendenti l'individuo, il cui ruolo, la cui appartenenza ad una classe emerge dalle relazioni interne al sistema. Ma non ha capito che in questo modo il sistema economico non è controllabile, che la cosiddetta classe dominante non ha il controllo del sistema.

Certo che lo ha capito e la concezione materialistica della storia ne è la teoresi. Il capitalista è vittima del sistema capitalistico quanto il suo schiavo salariato. Altro che liberazione  :-[ . Il tutto ben spiegato, inclusa la genesi dell'identità del "soggetto di sinistra", nella prefazione a "Per la critica all'economia politica" del 1859. Lavoro propedeutico al "Capitale".

Citazione"Il risultato generale al quale arrivai e che, una volta acquisito, mi servì da filo conduttore nei miei studi, può essere brevemente formulato così: nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà, in rapporti di produzione che corrispondono a un determinato grado di sviluppo delle loro forze produttive materiali. L'insieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della società, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinate della coscienza sociale. Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita. Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza. A un dato punto del loro sviluppo, le forze produttive materiali della società entrano in contraddizione con i rapporti di produzione esistenti, cioè con i rapporti di proprietà (che ne sono soltanto l'espressione giuridica) dentro i quali tali forze per l'innanzi s'erano mosse. Questi rapporti, da forme di sviluppo delle forze produttive, si convertono in loro catene. E allora subentra un'epoca di rivoluzione sociale. Con il cambiamento della base economica si sconvolge più o meno rapidamente tutta la gigantesca sovrastruttura. Quando si studiano simili sconvolgimenti, è indispensabile distinguere sempre fra lo sconvolgimento materiale delle condizioni economiche della produzione, che può essere constatato con la precisione delle scienze naturali, e le forme giuridiche, politiche, religiose, artistiche o filosofiche, ossia le forme ideologiche che permettono agli uomini di concepire questo conflitto e di combatterlo. Come non si può giudicare un uomo dall'idea che egli ha di se stesso, così non si può giudicare una simile epoca di sconvolgimento dalla coscienza che essa ha di se stessa; occorre invece spiegare questa coscienza con le contraddizioni della vita materiale, con il conflitto esistente fra le forze produttive della società e i rapporti di produzione. Una formazione sociale non perisce finchè non si siano sviluppate tutte le forze produttive a cui può dare corso; nuovi e superiori rapporti di produzione non subentrano mai, prima che siano maturate in seno alla vecchia società le condizioni materiali della loro esistenza. Ecco perchè l'umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere, perchè, a considerare le cose dappresso, si trova sempre che il problema sorge solo quando le condizioni materiali della sua soluzione esistono già o almeno sono in formazione. A grandi linee, i modi di produzione asiatico, antico, feudale e borghese moderno possono essere designati come epoche che marcano il progresso della formazione economica della società. I rapporti di produzione borghese sono l'ultima forma antagonistica del processo di produzione sociale; antagonistica non nel senso di un antagonismo individuale, ma di un antagonismo che sorga dalle condizioni di vita sociali degli individui. Ma le forze produttive che si sviluppano nel seno della società borghese creano in pari tempo le condizioni materiali per la soluzione di questo antagonismo. Con questa formazione sociale si chiude dunque la preistoria della società umana."

Corsivi miei.
#3088
Citazione di: Phil il 03 Novembre 2022, 00:12:01 AMSolitamente si chiama non sequitur ...
@Ipazia
In un uomo che non accetta di essere lasciato ed uccide la propria compagna, o in una persona violenta fino ad uccidere per gelosia o simili, vedo poco patriarcato e tanti problemi psichici (confermo il mio sospetto che stia diventando una "parola ombrello" che mischia sospettamente antropologia ed ideologia).

Solitamente si chiama cherry picking, ovvero andare in cerca della cause prossime che fanno comodo, tagliando deliberatamente la distribuzione per genere del fenomeno e la storia della razza umana nel suo rapporto tra sessualità e potere, profondamente radicata nella psicologia e nella sociologia degli umani, pure della parte perdente di quella storia.

Sessismo, maschilismo e controreazioni ideologiche hanno una matrice comune nella "evoluzione" patriarcale della specie. "Patriarcato" e derivati va usato con parsimonia , ma ha ancora, purtroppo, un ampio spettro di derivate cruente, materiali, istituzionali e ideologiche, da coprire, ad ombrello, l'intera gamma dei comportamenti umani.
#3089
Citazione di: Phil il 02 Novembre 2022, 19:01:27 PMNon è che «patriarcato» sta diventando la nuova "buzzword di ribellione generalista" (sostituendo «nazismo» e altro) per indicare superficialmente tutto ciò che non ci piace socialmente (anche se ben poco ha a che fare con il patriarcato)? Trovo che questa fascinazione per alcuni termini sia più "sociologicamente sintomatica" delle desinenze grammaticali, nel cui caso è appunto sintomatico il discorso che suscitano, non la loro funzione grammaticale in sé (uso «sintomatico» non in senso clinico, ma come indice di una situazione più profonda e complessa dell'elemento in questione).
A proposito di emblematico, nella sua umana sincerità, lo è il fatto che spesso (non mi interessa qui l'ad personam, parlo in generale basandomi su esperienze personali) affermazioni come «tutte le persone e tutte le scelte sono degne di rispetto» risultino piene di asterischi nascosti, e non per motivi di genere, ma perché solo qualche riga dopo si parla di «battaglie stupide», per poi finire a chiedersi, seppur con «domanda aperta», se davvero non sia il caso di passare dalle rivendicazioni alle vendette in stile legge del taglione, cavalcando il "rispettabile" (o no?) binomio «giustizia/vendetta»... ecco emergere l'uomo in quanto tale, indeciso e oscillante fra estetismi filantropici e richiamo adrenalinico del sangue, un po' donatore Avis e un po' aspirante vampiro. Chiedere a quest'uomo di "perdere" uno di questi due aspetti, significherebbe disumanizzarlo e alienarlo (più di quanto facciano attività e relazioni umane vecchie come, appunto, l'uomo...). Il tertium fra discriminazione ostile e parità forzata c'è, ma essendo una dialettica tanto delicata quanto funzionale ha i suoi limiti di "attecchimento sociale" e si finisce quindi, in modo non a caso tipicamente umano, per sbilanciarsi spesso in uno dei due poli, talvolta cambiandolo a seconda del discorso.

Il patriarcato è un "fossile vivente" che continua a fare danni, tra cui il "femminicidio". È un fossile molto più diffuso di quello che il maschio occidentale laicizzato vuole far credere, in base all'esperienza sociale della parte di mondo in cui è relegato. Che la frontiera sia altrove non significa che possiamo fingerne l'inesistenza e banalizzare ogni discorso a riguardo.

Anche perché il mostro ha ancora una memoria genetica assai feconda e non è il caso di giocare a Jurassic Park, nemmeno laddove il patriarcato sia giuridicamente estinto. Si sa che fatta la legge, la psiche umana ha già pronto l'inganno. La giurassica, pure. Ed ogni femminicidio, e violenza (para)familistica sulla donna, la mostra.
#3090
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
01 Novembre 2022, 17:57:27 PM
Bisogna solo vedere fino a che punto gli ucraini, non i loro politicanti, saranno disposti a subire una guerra disastrosa conto Nato per vedere chi ce l'ha più lungo l'imperialismo. E pensare che avevano il gas quasi gratis ... Meritano l'UE anche solo per la comune irrefrenabile pulsione europea di continuare a farsi del male.