Citazione di: viator il 09 Gennaio 2020, 22:44:20 PM
Salve Eutidemo. a proposito di : "Per quanto concerne i rapporti "inter-genere", e, cioè, tra donne e uomini, nell'ambito della coppia eterosessuale (il che, però, vale anche per quella omosessuale),...........".
Diciamo pure che le coppie omosessuali non dovrebbero venir riguardate dalla Costituzione o dalle Leggi. Ciò perchè (e lo dico su base puramente LOGICA e priva di implicazioni omofobe od omofile) proprio gli affari esclusivamente affettivi o sessuali delle PERSONE - una volta tolte di mezzo le responsabilità della procreazione - riguardano appunto le PERSONE e non le COPPIE e LE FAMIGLIE.
Per il medesimo criterio LOGICO non deve poter esistere un matrimonio omosessuale, dato anche (quasi nessuno se lo ricorda) che la corretta etimologia di "matrimonio" discende da "contratto per rendere madre" (estensivamente, se vogliamo, anche ".....per rendere padre").
I fatti propri affettivi, sessuali non riproduttivi, patrimoniali etc. etc............ripeto..........possono e devono venir regolati solo da volontà e patti rigorosamente personali magari riconoscibili e registrabili dal Diritto ma mai sorgenti da questo ! Saluti.
Viator, c'è qualcosa che non va nella tua logica, perché sebbene la maggior parte delle coppie etero sposate procreino "normalmente", c'è comunque una buona parte di coppie etero sposate che per scelta o per condizioni mediche non procreano mai nella vita o "procreano" in modi e in sensi diversi da quello tipico, con l'eterologa/l'utero in affitto/l'adozione, spesso per risolvere o aggirare un problema medico di sterilità, e godono comunque di tutti i diritti civili derivanti dal matrimonio pure se non hanno procreato mai, o hanno "procreato diversamente" con l'adozione, o sono ricorse a tecniche che prevedono l'intervento di terzi per procreare o addirittura per gestare; ora è vero che una coppia di due uomini o di due donne non potrà mai procreare normalmente, ma potrà vivere insieme non procreando (come molte coppie etero), o procurarsi figli con l'adozione, l'eterologa o l'utero in affitto (come molte coppie etero in cui uno dei due è sterile o molto vecchio), quindi non c'è alcun motivo logico per non estendere a loro il matrimonio, che gli darebbe gli stessi diritti delle coppie etero che non hanno mai procreato, ma sono comunque sposate, o che hanno superato un problema medico altrimenti insuperabile con tecniche di fecondazione o di gestazione eterologa, e sono comunque sposate.
Oppure si annulla il matrimonio per tutti, rimane come rito religioso per chi lo vuole fare, e gli effetti civili della "registrazione della convivenza", che sostituirebbe il matrimonio, varrebbero indistintamente per tutti i tipi di coppie. Ma che alcune coppie si possano sposare, e altre no, è discriminatorio, poiché la procreazione è banalmente solo un esito possibile e probabile del matrimonio, non un esito necessario e inevitabile, quindi chi non può o non vuole procreare non può essere escluso per principio dal matrimonio, a meno di non escludere tutti e non abolire un'istituzione vetusta e inutile, che per me sarebbe l'optimum, meglio ancora di legalizzare i matrimoni gay.
Io non vedo l'ora di non essere più classificabile tra i mammiferi, quando inventeranno una incubatrice abbastanza avanzata per una gravidanza interamente extrauterina, dall'inizio alla fine: in quel momento, in quel punto della storia, la razza umana (homo sapiens) uscirà dalla classificabilità tra i mammiferi da un punto di vista prettamente zoologico, e saremo sia mammiferi che ovipari, un po' come gli ornitorinchi, a proposito di postumano. Così non dovrò più sentire storie sulla famiglia "naturale", l'unione di uomo e donna santificata e ideologizzata come se fosse degna di una tutela particolare e stupidaggini varie. La natura è tecnologia, e la tecnologia, se gli diamo qualche secolo e non ci autodistruggiamo prima, ci farà superare la condizione di mammiferi, altroché famiglia naturale.
In alternativa, si dovrà inventare la macchina per fare il processo alle intenzioni o prevedere il futuro, se si vuol distinguere a priori tra chi si sposa con l'intenzione di procreare e chi si sposa senza l'intenzione di procreare.
