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Messaggi - InVerno

#3091
Storia / Re:Il fratello di Cristo e i culti apocalittici
11 Settembre 2019, 20:00:10 PM
Penso che ne sia rimasta poca memoria perchè è una storia alquanto bizzarra, almeno in Europa nessuno pareva averci capito niente e si schierarono con i Qing perchè li ritenevano commercialmente più affidabili. Se l'Europa presa da una spinta "missionaria" avesse finanziato Hong, probabilmente i Qing sarebbero caduti definitivamente. I Qing inoltre si adoperarano per una damnatio memoriae con i fiocchi, il corpo di Hong per esempio venne sparato in un cannone (tanto per dire quanto ne volevano sentir parlare di nuovo). I comunisti cinesi poi lo "riscopriranno" , a Marx non era piaciuto per niente. Il "Regno dei cieli" comunque era una teocrazia, perciò i riti religiosi erano uniti a quelli del potere. Hong sosteneva di ricevere le leggi del suo regno attraverso degli stati di trance e di delirio in cui comunicava direttamente con Dio. Eventualmente anche altri suoi sottoposti e generali cominciarono a sostenere di parlare con Dio, il clero era militarizzato. Pare che Hong avesse elaborato un sincretismo tra cristianesimo e tradizioni cinesi, ma quanto fosse approfondito teologicamente non saprei. L'espressione del credo di Hong sta nelle sue misure sociali, dall'abolizione della proprietà privata, all'eguaglianza tra uomini e donne, la ricostruzione dei nuclei familiari. Penso fosse quello il suo modo di portare il regno dei cieli, è ricordato come l'origine dell'utopismo moderno in Cina.
#3092
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Fine della discussione
11 Settembre 2019, 15:03:02 PM
Citazione di: Elia il 11 Settembre 2019, 13:05:13 PMe vi siete scandalizzati perché si è autodefinito razzista. Apriti cielo! Ha rischiato la fucilazione in pubblica piazza. Che ne è stato? Lo avete bannato?

Alcuni sono andati via di spontanea volontà forse nauseati o annoiati dalla faziosità del forum , ma mi chiedo quanti sono stati bannati senza che se ne sapesse nulla?
L'utente Leibnitz se ne è andato per sua scelta così come praticamente tutti gli altri che avevano provato seriamente ad inserirsi (che vuol dire rispettare gli altri) ma che poi hanno deciso che questo ambiente non faceva più per loro. Il ban è una cosa molto rara e non hai alcun diritto di accusarci di fare dei desaparecidos, che è un accusa semplicemente ignobile e supportata da nessun dato.

Ora tu stai violando il regolamento contestando la moderazione (cosa che è moderata in tutti i forum del mondo, non solo nella nostra dittatura) e dovrei eliminare il tuo post, ma se lo faccio mi accuserai di averti censurato, e così tu prenderai controllo sull'intero topic e il moderatore sarà completamente inutile.
Evidentemente non può andare così.

Siamo stati così aperti da permetterti di iscriverti con tre nick diversi, sapendo benissimo che si trattasse della stessa persona e che stavi violando il regolamento apertamente e deliberatamente. Vieni qua e parli di censura insulti e cosa altro? E ovviamente se ti banniamo ti "censuriamo".. roba da matti.

Lascio i tuoi post due giorni così li possano leggere tutti , fate screenshot di questi bellissimi argomenti e salvateli, poi cancello tutto e chiedo il tuo ban. E non ti ripresentare con un altro nick.
#3093
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Fine della discussione
11 Settembre 2019, 14:35:51 PM
Citazione di: Elia il 11 Settembre 2019, 13:05:13 PME tutti i post e i commenti di propaganda politica di Eutidemo?  dove insulta Salvini senza mezzi termini e deride gli elettori di destra o chiunque non condivide le sue sacre idee di sinistra? Non mi pare sia stato mai eliminato un suo post o commento o sia mai stato bannato.

Questa sarebbe la vostra obiettività.
Il cestino è pieno di post di Eutidemo, nell'ultimo topic "Russia connection" gli sono stati eliminati CINQUE post (più che al razzista). La tua obbiettività è quella di chi non sa di cosa parla, e l'intelligenza di Eutidemo è quella di non sentirsi minacciato dagli illuminati.
#3094
Storia / Il fratello di Cristo e i culti apocalittici
11 Settembre 2019, 11:54:42 AM
Intorno al 1830 un giovane ragazzo delle campagne cinesi di nome Hong Xiuquan prova a superare l'esame di stato per diventare un funzionario statale. Superare l'esame per lui avrebbe significato abbandonare la classe degli "Hakka", gli immigrati poveri e mal voluti, ed entrare a far parte della nuova borghesia urbana. L'intero villaggio punta su di lui e lo finanzia economicamente nel tentativo di avere un contatto a Pechino, ma il ragazzo seppur molto intelligente a detta di tutti, viene bocciato per ben tre volte dai commissari di stato.

Preso dalla disperazione, anche viste le alte aspettative di tutti su di lui, Hong si chiude in camera e fa esperienza di deliri e visioni. In una di questa vede un uomo anziano che gli porge una spada, in una successiva un uomo più giovane che gli insegna ad usarla. Inizialmente Hong non da peso a questa esperienza, finchè non trova sugli scaffali un libro che parla della religione cristiana, scritto da un missionario protestante. Viene immediatamente preso da un intuizione.. Quell'uomo anziano deve essere stato Dio in persona, mentre l'uomo più giovane era sicuramente Gesù. Si convince allora di essere stato scelto da Dio e Gesù per combattere i demoni in Cina, che nel suo caso sono rappresentati dalla dinastia Qing, rea non solo di averlo bocciato all'esame ma anche di comandare ingiustamente sul sud della Cina, regione etnicamente più legata alla dinastia Han e che ultimamente mal sopportava il regno dei Qing a Pechino. Si convince non solo di ciò, ma anche di essere il fratello minore di Cristo.

Per qualche tempo lui e suo cugino vagano per le campagne cinesi provando a convincere i compaesani, ma vengono solo presi in giro e scacciati. A tempo debito la "buona novella" di Hong comincia a far presa sulla popolazione, e lo stesso riesce a radunare un esercito di ribelli. L'esercito cinese è nel frattempo occupato su altri fronti, e non riesce a sedare efficacemente la rivolta che si estende all'intero sud della Cina, conquistando in poco tempo ben seicento città in sedici delle diciotto province cinesi. Hong stabilisce la capitale del "Regno Celeste" a Nanchino, ove crea lo stato utopico che più gli aggrada. Pena di morte per chi divorzia, per chi usa droghe, per gli adulteri e i poligami, il sesso proibito anche nei rapporti coniugali. Ma non solo, abolizione della proprietà privata, redistribuzione delle terre, creazioni di "comuni" familiari, irregimentamento dei contadini in eserciti popolari. Massacri di violenza inaudita accompagnano l'ascesa di Hong al trono celestre, alla destra del padre, ma quando egli ci arriva davvero, nel suo nuovo palazzo a Nanchino, decide che la miglior cosa da farsi mentre fuori regna il chaos, è costruirsi un gigantesco harem e banchettare giorno e notte. Tutto il sud della Cina è in rivolta.

I Qing finalmente si liberano le mani dalle guerre con i francesi e decidono che è il momento di insegnare a Hong che cosa è l'esercito imperiale.. Hong non cede, nonostante le notizie delle sconfitte militari arrivino a palazzo, ordina di non indietreggiare di un solo passo ai suoi generali. Tuttavia le provviste cominciano a mancare, e ad Hong non rimane che trarre ispirazione nella Bibbia. Così come Mosè e gli israeliti si cibarono di manna nel deserto anche i suoi avrebbero fatto, e ordina ai suoi di uscire nei boschi e raccogliere qualsiasi cosa sia anche vagamente edibile. I servitori seguono il suo consiglio e gli portano delle bacche selvatiche. Lui le mangia convinto di assaggiare la manna divina, ma in realtà si becca una intossicazione alimentare. Muore. Il Regno Celeste di Nanchino perso il suo leader non perde la motivazione, e continuerà a combattere i Qing fino all'ultimo uomo.

Il conflitto che seguirà e che sarà necessario ai Qing per riportare l'ordine sarà la guerra civile più sanguinosa e truculenta del secolo, gli storici stimano essa sia costata quasi venti milioni di morti, quanti la prima guerra mondiale.

Hong muore e verrà dimenticato dalla storia occidentale ma rimarrà nelle menti dei cinesi per parecchio tempo. In particolare, mezzo secolo più tardi, colpirà l'immaginazione di un giovane cinese con strane idee per la testa e che gli occidentali questa volta impareranno a conoscere..
un tale Mao Zedong.
#3095
Quello che non mi torna nel tuo ragionamento è il fatto che attribuisci al nord una maggiore efficacia per via di un più forte concetto di nazione, e fai poi dei collegamenti col volk o comunque con il sentire europeo. Per conto mio questo patriottismo è spesso frutto di propaganda successiva e ricami storici.. I padri fondatori avevano esplicitamente provato a prevenire attraverso diversi strumenti accentramenti di potere nazionalistici, sia al nord che al sud.Lo stato americano era tremendamente piccolo, alcuni ministeri avevano un pugno di dipendenti, e gli individui erano armati dal secondo emendamento proprio per prevenire che qualcuno li irretisse con strane idee e concentrasse nelle sue mani il potere. Secondo qualcuno Licoln ne concentrò troppo, e finì sottoterra.
In un panorama come quello degli states, è difficile parlare di nazionalismo con sfumature europee, lo stato semplicemente non era abbastanza forte per permetterlo. Il punto di svolta secondo me avviene quando alla guerra si aggiunge un rilievo morale: l'abolizione della schiavitù. Una guerra civile diventa una battaglia per la democrazia, per l'eguaglianza e sopratutto la libertà. Successivamente poi i vincitori si ricameranno addosso l'idea vulgata che l'intera guerra fosse cominciata proprio per quello, quando in realtà ... E' di particolare interesse il fatto che ultimamente sia uscita fuori la verità (si spera) sui rapporti intercorsi tra Licoln e Garibaldi. Il secondo infatti avrebbe accettato di intervenire nella guerra (ad aiutare truppe forse nazionalistiche, ma anche parecchio fiacche) solo se Licoln gli avesse concesso il comando unificato delle truppe e avesse abolito la schiavitù trasformandola nel motto dell'intera guerra, facendo ciò Garibaldi scrisse il nemico sarebbe stato "indebolito dai suoi vizi e disarmato dalla sua coscienza". Forse è proprio quello che successe due anni più tardi.
Rimane purtroppo sugli scaffali della "fanta-storia" l'ipotesi di un america unificata da Garibaldi, ma è certamente accaduto che un uomo si è svegliato a Caprera con l'Italia unita e gli USA in fiamme. Deve essere un risveglio particolare..
#3096
Citazione di: Ipazia il 07 Settembre 2019, 16:58:42 PMOrmai tutti hanno recepito la vulgata scientifica sulla improponibilità di ricorrere a fattori fisicalistici per distinguere e quindi contrapporre le "razze" umane.
Non so se è il caso di discuterne qua, ma vorrei far notare che sono parecchi anni - in parte per l'interesse connaturato degli eugenetisti - che la diatriba su quoziente intellettivo e razza continua ad esistere. Qualche anno fa ad un sondaggio tra i ricercatori che si interessano dell'argomento è risultato che almeno il 50% pensa che esistano cause ereditarie nella determinazione dei QI, e pochissimi in realtà lo escludono in assoluto come fattore. In ambito accademico quasi nessuno vuol prendersi carico di chiarire la questione (salvo che non voglia fare scalpore editoriale),  per timore di ciò che si potrebbe trovare e le implicazioni politiche annesse. Il questa aria di indeterminazione e forse anche un pò vigliaccheria  intellettuale, una serie di gruppi di destra sta provando a buttare benzina sul fuoco. In America che io sappia, il dibattito tra razza e QI è pubblico  e attivo anche se non è ancora arrivato al dibattito politico "mainstream". Ovviamente nessuno ha mai chiarito il nesso tra QI e biologia, ma io non mi sentirei in una botte di ferro come tu affermi.
#3097
Citazione di: anthonyi il 06 Settembre 2019, 15:31:13 PM
Ciao Eutidemo, come dice Ipazia questo argomento è campo minato, e io provo a spiegarti perché secondo me tu stai mettendo il piede su una delle sue mine.
Non esistono due razzismi, ne esiste uno solo ed è quello che tu specifichi nel punto 2.
Esistono più tipi di razzismo, tante quante sono le diverse motivazioni ad inducere alla conclusione suprematista, che ovviamente origina pretese suprematiste diverse. Ne seppe qualcosa Jesse Owens che diede la mano ad Hitler ma non ricevette nemmeno un telegramma da Roosvelt. Diversi suprematismi a confronto. La razza per alcuni è una questione sanguigna, per altri comprende anche la cultura, per altri ancora è la cultura, sia essa rappresentata da ideologie politiche o religiose o altro. Non distinguerle rende solo più difficile identificarle. Mettere l'altro nella posizione di "subumano" è il primo passo prima di dargli una bastonata in testa, perchè altrimenti l'empatia ti fermebbe.
#3098
In realtà meglio dell'esempio del Vietnam è l'esempio della fondazione USA stessa, tredici colonie hanno effettivamente sconfitto l'impero britannico avendo dalla loro un idea di nazione. Ma per merito di Washington, un infaticabile attendista che eventualmente sfinì il nemico,  conosciuto dagli inglesi come "American Fabius" a riferimento di un imperatore romano solito far perdere tempo ad Annibale. La tattica di Lee è aggressione totale,  ricerca della battaglia definitiva e della capitolazione avversaria, il che non si addice neanche ai Vietnamiti. E Washington era il beniamino di Lee. Washington però difendeva una patria, Lee combatteva come se non avesse nulla da perdere, e questo secondo me è il rilievo più simile a ciò che intendi tu. Se Lee avesse combatutto per una nazione forse sarebbe stato più prudente e meno spregiudicato, sfinendo il Nord. In realtà ci riuscì come tu ricordi e Lincoln rischiò di capitolare, ma nel momento in cui Lee aveva finito le risorse ed era sulla difensiva, perciò Lincoln stette dove era.
#3099
Citazione di: Jacopus il 04 Settembre 2019, 18:00:41 PMUnica pecca, non parlano inglese, magari lo sanno ma fingono di non saperlo.
No, non lo sanno e aspettano che sia tu a parlare francese come se gli fosse dovuto, quello che fanno finta a volte è di non capire quello che tu provi a dire in francese per rimarcare che devi avere anche una buona pronuncia.. e uno capisce se è lui il viaggiatore in Francia(pur sempre in Europa), meno capisce se i viaggiatori sono i francesi in Italia..la maggior parte non cercano nemmeno di trovare una via di mezzo (che siano gesti o storpiature linguistiche) per venirti incontri, attendono marmorei ed immobili che tu parli francese come se fosse la lingua dell'universo intero. Mi spiace ma linguisticamente l'alterigia la si soffre eccome, non riesco mai ad entrare in comunicazione con i francesi vista la loro immobilità linguistica.
#3100
Penso il tuo ragionamento in linea di massima sia corretto, ma questo non cambia che è corretto affermare che la causa principale della sconfitta fù di tipo economico.  Avere un forte senso di unità nazionale e un buon morale non ricarica le pistole, anche se sicuramente aiuta. La causa sudista probabilmente va inquadrata in ciò che fù un insieme di realtà economico-sociali, con architrave il latifondismo agrario e la schiavitù, che non sono riuscite ad arrivare alla completezza di un idea nazionale, ma sarebbero potuto diventarlo se avessero vinto la guerra o avessero avuto più tempo. In realtà le idee sudiste sono rimaste, trasformandosi nel tempo,  in quello che oggi è il partito repubblicano (e ai tempi democratico) attraverso una serie di trasformazioni, per la maggior parte operate dalla figura di Woodrow Wilson. Wilson fù uno dei primi ad interessarsi a come "digerire" la cultura sudista e ad inglobarla negli stati uniti, da storico si interessò praticamente solo di questo e da presidente fece il da farsi, pur interrotto da una guerra che non avrebbe voluto dover affrontare. Il film "Birth of a nation", film bandiera del KKK, è uno degli esempi della cultura sudista che si affaccia nel 900 e non a caso sceglie Wilson come sua introduzione. Il sudismo è ancora tra noi, nella predatorietà  della cowboy-economy, nel potere del megacorporazioni, nel razzismo etnico e sanguigno particolarmente presente in america.. forse non è un idea di nazione, non più del "West=vera america" secondo la tesi della frontiera, ma sicuramente è un idea di comunità, di economia e di valori che è sopravvissuta fino ad oggi, fino a Trump che è l'incarnazione dell'eredità sudista.
#3101
Attualità / Re:Russia connection
04 Settembre 2019, 13:17:57 PM
Citazione di: leibnicht1 il 04 Settembre 2019, 03:13:26 AMQuanto all'idea dell'hackeraggio russo in elezioni importanti, nel referendum Brexit, nei finanziamenti fantasma alla lega di Salvini...
Ma non ti viene da ridere? Davvero i russi furono in grado di alterare, con metodi informatici, il responso delle votazioni democratiche in US e GB?
Bene. Allora proviamo a considerare le implicazioni della ipotesi "Sì, sono stati all'altezza del compito e lo hanno fatto."
Se sono capaci di interferire con una elezione superprotetta dalla massima potenza mondiale, allora sapranno interferire quanto vogliono con il mercato dei cambi ed anche con la contrattazione delle materie prime. Come è che, allora, nel '14-15 hanno subito una svalutazione massiccia del rublo, fino a oltre il 100%? Come si spiega che la valutazione del petrolio, ormai determinata quasi esclusivamente dalla contrattazione dei future (che sono in pratica dei derivati), nel 2016 crollò sotto i 30$ a barile?
Un apparato di manipolazione tanto potente da hackerare le elezioni americane del 2016 non sarebbe forse stato in grado di intervenire su queste speculazioni puramente finanziarie, le quali usano rete e potenze di calcolo di default
Alterare il risultato del voto non significa manomettere fisicamente il voto, significa alterarlo attraverso l'inquinamento dell'informazione attraverso fonti\soggetti vulnerabili come in particolare su internet. Hackerare le mail del partito democratico e pubblicarle non è manomissione del voto, è screditare l'avversario con mezzi illegittimi. Hackerare mail inoltre è milioni di volte più facile che alterare lo stockmarket. Considerato il margine strettissimo con cui ha vinto le elezioni, non stiamo parlando di alterare qualcosa come il 50% dei voti, quanto una percentuale inferiore al 2%, più che sufficiente per decidere l'elezione. Sono stati fatti dei calcoli da analisiti informatici riguardo agli hackers necessari ad estrapolare tutte le mail dei democratici, vagliarle e poi pubblicarle attraverso wikileaks durante la campagna elettorale (le mail di hillary sono servite da tormentone a Trump per vincere le elezioni) e si parla di un minimo di 300 persone che lavorano turni 12\24 per dieci mesi (Malcom Nance ha pubblicato una lista esaustiva di dati a riguardo). Qualcosa di diverso rispetto all'eroico e solitario Assange, qualcosa che assomiglia di più al lavoro capace solamente da uno stato. Rimane da decidere quale stato, se l'avversario geopolitico storico che ha trasformato l'eredità spionistica (già eccezionale) dell'USSR in una macchina di intelligence formidabile governata da una spia autoritaria, o... chi altro? Il Venezuela? Gli hackers possono celare la loro identità ma il loro operato rimane sul "campo", dato che esistono prove tangibili di queste manomissioni, se non sono stati i Russi serve qualcun altro con un impianto di intelligence capace di fare altrettanto.Tu suggerisci possa essere un "inside job" americano omettendo il semplice fatto che nessuno dell'estabilishment americano, in particolare chi lavora nella governance e intelligence, avesse alcuna simpatia per Trump ne fretta di vederlo alla casa bianca, ne sicuramente i democratici, perciò a che pro svaligiare tutte le email del partito avversario? Gli USA hanno ampiamente dimostrato di avere progetti di intelligence tesi a governare l'opinione pubblica (anche di paesi esteri), la tua tesi è che i Russi al contrario ne sarebbero privi o sarebbero "buoni" e non li utilizzerebbero, costringendo addirittura gli americani a spiarsi da soli pur di voler tenere fuori la Russia (che ogni indizio vorrebbe come colpevole).
#3102
Tematiche Spirituali / Re:Dies Irae
02 Settembre 2019, 14:25:36 PM
Citazione di: green demetr il 02 Settembre 2019, 02:11:33 AM(i pochi che possono capire ovvio)
Questo topic è incomprensibile, ma non è un problema dei lettori, se si apre un topic si spiega quello che si vuole dire solitamente.
#3103
Attualità / Re:Russia connection
31 Agosto 2019, 07:46:11 AM
I Russi, sopratutto più giovani (nati dopo il crollo dell'USSR), sono assai vogliosi di democrazia di stampo europeo.. molti si sono affidati speranzosi alle  proteste di Navanlnyi..ma lo zoccolo duro (e vecchio) della Russia non hai mai vissuto nessuna democrazia (fatto salvo per qualche mese di Duma fatta la rivoluzione), ma la democrazia non si instaura dal giorno alla notte, votando o parteggiando per chissà chi, va coltivata e sviluppata nel tempo (tempo che manca anche a noi Italiani). Il requisito indispensabile per la democrazia rappresentativa del 900 è una classe media forte e attiva politicamente, cosa che in Russia non si è ancora sviluppata, con le sue estreme disparità di reddito. Le differenze tra il centro moscovita, pullulante di Porsche e Maserati (persino le biciclette) e le periferie dei vecchi alveari sovietici, non sono il terreno ideale per la democrazia.

Il NYT ha pubblicato un lungo inserto interattivo https://www.nytimes.com/interactive/2019/08/14/magazine/1619-america-slavery.html
dove si ripercorre la storia della schiavitù in america attraverso una serie di saggi uno dei quali proposti racconta "L'america rimane ancorata ad un assunto antidemocratico sin dalla sua fondazione: che alcuni meritano più potere degli altri" (Il NYT rimane ancorato ad un assunto antidemocratico sin dalla sua fondazione online: che per fruire le sue pagine bisogna "registrarsi" ) Ciò che poi si delinea all'interno di questo percorso, è che la democrazia americana si è compiuta con l'emancipazione dei neri e non attraverso le belle parole dei bianchi, arrivando persino a considerare i neri come i veri "founding fathers" americani.

Finchè la Russia manterrà gran parte della sua popolazione in uno stato di sussistenza-indigenza, non ha importanza quanti Navalnyi usciranno fuori..  e fintanto che in Europa la classe media verrà impoverita a dismisura, possiamo solo aspettarci modelli come quello russo o cinese nel nostro futuro. Il capitalismo in Cina e in Russia ha dimostrato di non aver bisogno nè di democrazia nè di classe media, spetta a noi conservare questo lusso.
#3104
Riflessioni sull'Arte / Re:LO STATO GRIGIO
30 Agosto 2019, 08:54:29 AM
Citazione di: acquario69 il 30 Agosto 2019, 06:56:44 AM
https://www.youtube.com/watch?v=Gy7FVXERKFE

Questo qui sopra invece e' solo il trailer di un film mai trasmesso dal titolo "LO STATO GRIGIO"

(Ossia il futuro prossimo dell'Italia - e l'EU - sancito dall'ultimo sinistro inciucione...ultimo perché non vi faranno manco più votare..del resto per quello che valeva! )

E indovina un po perché il film non e' mai uscito?
Perche il regista si sarebbe "suicidato" poco prima,uccidendo pure la sua famiglia!


ooooohhhhhh ma che coincidenza !!   :o  :o  :o  
Il futuro prossimo Italiano? Cioè il nuovo governo metterà un codice a barre su tutti, confischerà tutte le armi agli Italiani, instaurando la legge marziale? E per un soggetto così banale una squadra di ninja della CIA ha ucciso il suddetto "regista", anzichè lasciarlo produrre ciò che altri producono tranquillamente in serie a puntate di centinaia di ore? L'unica cosa che dimostra questa roba è che la paranoia è una patologia seria che va curata con terapie adeguate, perchè i paranoici spesso si trasformano in violenti (anche e sopratutto dei propri cari), sopratutto quando incontrano la realtà, cioè che nessuno voleva finanziare il suo film perchè era un regista mediocre e non il profeta della verità quale evidentemente credeva di essere. La cosa peggiore è far passare per un martire-eroe, un personaggio ridicolo che ha portato con se anche sua moglie e suo figlio nelle sue delusioni personali fino alla morte, anzichè condannarlo alla dannazione che meriterebbe.
#3105
Citazione di: Jacopus il 25 Agosto 2019, 17:35:26 PM
Per Inverno. È possibile che tu abbia ragione. Non ho la sfera di cristallo. Se davvero fosse come tu dici: "meno italiani ma più competenti" sarebbe già qualcosa ma non é detto che sia cosí.
1) Se gli insegnanti sono sempre più anziani, più demotivati, le capacità degli alunni non aumentano di certo.
2) se gli italiani hanno competenze migliorate ma non hanno un tessuto occupazionale adeguato, emigrano all'estero, come già fanno.
Quello che volevo dire é che i piani di azione da me suggeriti vanno ad implementarsi l'un l'altro.
Inoltre, come ben sai, da ligure, qui ormai non si tratta più di fare un figlio invece di due ma di non farne nessuno e a 40 anni, chiamare "tesoro" e "amore mio" il proprio pit-bull.
Puoi riprendere la questione sul tuo stesso esempio (posto che non considero l'Italia un analogia per l'impero romano, quanto semmai l'EU). Gli scheletri ritrovati dopo il crollo dell'impero romano fino a circa il 900 dc mostrano chiaramente che la dieta dei plebei ebbe un sostanziale miglioramento in termini di proteine grassi e carboidrati, il che risultò in un accrescimento osseo e perciò di statura piuttosto notevole (che non si verificò tralaltro nell'impero romano sopravvissuto ad est). Perlomeno fino alla fine della dinastia merovingia dove la popolazione di nuovo ritornò ai numeri dell'impero e la dieta media del plebeo tornò ad impoverirsi. Non solo le carestie e il declino demografico contribuirono a ciò, ma anche e soprattutto il collasso delle rotte mercantili (in particolare con l'egitto) che tolsero la ricchezza dalle mani dei mercanti e la riportò nelle mani della plebe agreste che la sfruttò tralaltro per innovazioni agricole di considerevole importanza. Sarebbe facile qui delineare un parallelo tra la globalizzazzione e le rotte "globali" del mondo romano, tra i mercanti e i finanzieri moderni... ci sarebbe in effetti pane fresco e croccante da mettere sotto i denti di qualsiasi antiglobalista...Sta di fatto che il crollo demografico dell'impero romano fù (perlomeno dal punto di vista dietetico e di conseguenza economico) un miglioramento della vita dei sopravvissuti, in particolare dei poveri lontani da Roma.