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Messaggi - viator

#3106
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
30 Ottobre 2018, 23:46:12 PM
Salve Jacopus. Mi successe di orecchiare qualcosa e di leggere nulla della Klein. Un argomento del genere e le considerazioni che può suscitare lo trovo di un'ovvvietà tale da non meritare approfondimenti.

Io la chiamo "il mistero dell'ovvietà". A furia di considerare ovviamente veri certi concetti, sembra che la gente finisca per dimenticarsene finchè qualche "studioso" se ne occupa nuovamente.

C'è gente che si è costruita fama, carriera e ricchezza con le ovvietà.

Un effetto ancora più importante di tale contrapposizione tra l'usare ed il subire è il costituirsi di una personalità estroversa piuttosto che introversa.

Non ho comunque capito cosa dovrei nuovamente classificare. Forniscimi lumi. Ciao.




#3107
Salve Ipazia. Prendiamo l'insieme delle categorie dell'esistente. Forse possiamo chiamarlo "Tutto". Forse il tutto, tra gli altri, possiede l'attributo dell'unicità (quanti "tutto" conosci o riesci a concepire?).
Beffarda conclusione : forse "Tutto" è sinonimo di "Uno".

Stranamente, forse il "tutto" viene a contenere tutte le cose. Quindi forse consiste sia nella unicità che nella molteplicità che nell'"Assoluto".(Definizione di "assoluto" . "ciò che contiene senza essere contenuto da altro più grande di esso" - quindi "assoluto" forse è sinonimo di "tutto").

Ma se l'ASSOLUTO - TUTTO consiste nei propri contenuti....vorrà dire che è in relazione con essi (essere in relazione con qualcosa forse significa produrre effetti sul qualcosa e/o essere influenzati dall'esistere di quel qualcosa).
Quindi l'ASSOLUTO - TUTTO, essendo in relazione con ciò in cui consiste e che contiene, forse risulterebbe relativo !

NO. Dal momento che l'ASSOLUTO-TUTTO può consistere in una sola cosa, in una molteplicità di cose oppure nell'insieme di tutte le cose, qualsiasi cosa si tolga da esso o si aggiunga ad esso non può generare una influenza sulla sua essenza.

Quindi, forse, l'ASSOLUTO ESISTE, CONTIENE E CONSISTE SENZA RISULTARE IN RELAZIONE CON CIO' CHE CONTIENE.

Una nota circa il tuo essere ancorata al percepibile. Secondo te il cosmo consiste unicamente nelle sue manifestazioni percepibili ? Unicamente ciò che possiamo vedere con l'occhio e rilevare con degli strumenti ?.

Cara Ipazia, tutti questi "forse" li ho messi allo scopo di non apparire apodittico, ma anche per rispettare i tuoi scetticismi.
Certo che, se insisterai con la PLURALITA' degli ASSOLUTI, dovrò toglierti il saluto ma soprattutto vedrò confermata la mia impressione che tu abbia grandi difficoltà nel concepire il concepibile. Salutoni.
#3108
Salve Ipazia. Tornando alla tua risposta nr.105, noto che tu prediligi concepire il percepibile (le percezioni analizzabili scientificamente e possibilmente dimostrabili) che (scusa l'acrobazia) concepire il il concepibile (ciò che è mentalmente estrapolabile dal concepibile, che è analizzalibile logicamente e comunque non dimostrabile in alcun modo).

Secondo me ti perdi qualcosa. Io trovo egualmente interessanti i due aspetti.

A proposito degli assoluti relativi, se essi esistono e producono degli effetti (il produrre degli effetti è secondo me requisito fondamentale dell'esistere, dell'insistere e dell'essere), mi piacerebbe conoscere la tua DEFINIZIONE di "insieme di tutti gli assoluti" (plurali e solo eventualmente relativi.
Salutoni.
#3109
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
30 Ottobre 2018, 12:48:22 PM
Salve Lou. Non ho letto a quintalate il tuo intervento anche perchè esso risulta piuttosto conciso.

Un aspetto di questo Forum secondo me è l'estrema difficoltà, da parte dei suoi utenti, nel discernere tra i suoi contenuti seri (troppi) e quelli ironici (troppo pochi).

Capisco che molti possano considerare un sacrilegio la presenza di contenuti ironici od umoristici nel nostro "tempietto" basato sulle riflessioni (con o senza l'iniziale maiuscola). Non faccio parte di costoro.

La mia estensione dei quattro "ruoli esistenziali" portata addirittura da 1A a 4C rappresentava appunto ironia la quale veniva tra l'altro "dedicata" allo specifico utente cui stavo rivolgendomi.

Comunque, a parer mio, alla origine di qualsiasi "sottoinsieme" occorre per forza porre 2 (usare) e 3 (subire).

Ciò semplicemente perché - alla nascita - ciascuno di noi dovrà forzatamente e naturalmente confrontarsi con l'uso di ciò che gli sta intorno (per trarne ciò di cui sopravvivere e crescere) ed il subire lo stato del mondo in cui si trova a nascere (al minimo, attraverso l'adempimento dei bisogni che questo gli presenta).

Solo più avanti ciascuno di noi potrà EVENTUALMENTE dedicarsi a farlo od a contemplarlo, il mondo ! Saluti.
#3110
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
29 Ottobre 2018, 22:19:00 PM
Salve Lou. Il tuo intervento non poteva venir letto a quintalate poiché del tutto conciso.

Solamente a me pare che ciascuna delle quattro categorie potrebbe (e nei fatti può) venir posta a capo di sottoinsiemi costituiti dalle altre tre.

E questo l'avevo appunto sottinteso io stesso nel mio post di esordio.

Circa il successo delle classificazioni (alle quali io sono molto portato essendo incline alla sintesi, anche se spesso ciò facendo sopravvaluto le capacità e volontà di analisi delle stesse da parte di chi le leggerà), esse vengono assai più spesso snobbate che apprezzate.

Saluti contraccambiati ed auguri rinnovati.
#3111
Salve Socrate78. La mia risposta è di ordine filosofico-naturalistico. Ma non ne parlo certo qui.
Se interessato, e nel caso tu non abbia notato in precedenza il mio post, qui sotto c'è la mia visione :

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/perche-non-posso-piu-dirmi-'di-sinistra'/msg18811/#msg18811

Dal punto di vista storico certamente l'avvento del socialismo reale produsse grandi progressi in Russia (il Cile, la cui economia ha sempre dipeso dall'export minerario, era ed è in situazione del tutto diversa). In quella prima fase scomparve in Russia il parassitismo economico postfeudale e si affermò un pragmatismo (anche eccessivo) portato dalla modernità.

Il sistema economico di quella che diventò l'URSS è stato minato, con il procedere dei decenni, da 4 fattori :

1) l'inefficienza intrinseca dell'egualitarismo.
2) Gli oneri della strategia planetaria di diffusione della ideologia.
3) L'isolamento -. sempre strategico - che costringeva a spese militari sproporzionate al PIL.
4) L'impossibilità di tenere il passo del progresso tecnologico indotto dal capitalismo.

Mi sembra fosse Roosevelt colui che affermò : "Il capitalismo è il sistema che permette ad alcuni di diventare ricchi...il comunismo è quello che costringe tutti a restare poveri".

Lo sai perché il socialismo reale è in grado di migliorare improvvisamente ma purtroppo solo provvisoriamente l'andazzo ci certi paesi ?

Perché certi paesi sono come dei cavalli dalla salute malferma. Una bella rivoluzione è la cura ricostituente "da cavallo" che può farli ringalluzzire. Per non molto, perché i ricostituenti non guariscono le malattie sistematiche. Saluti.








#3112
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
29 Ottobre 2018, 16:33:26 PM
Salve Ipazia. Apprezzo e ringrazio.
Sai come mi autodefinisco quando vengo richiesto di farlo ? ; "un irrequieto contemplatore".

Voglio ricambiarre le tue impressioni ipotizzando per te :

Almeno tendenzialmente, 1A, poi, in subordine, 2A, quindi 3A,........infine 4D, cioè tendi a capire quasi tutto di ciò che ti trovi a contemplare. Saluti.
#3113
Salve carissimi. Andazzo arcinoto. Le nuove generazioni pensano (oddio!, pensavano recentemente) di aver finalmente in mano gli strumenti per cambiare il mondo.

Naturalmente trascurando ciò che l'inutile saggezza dei vecchi ha sempre saputo : che il mondo ha da sempre in mano ben altri strumenti per far cambiare pensiero e speranze dei giovani !
#3114
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
29 Ottobre 2018, 12:49:15 PM
Salve Ipazia. Hai voglia classificare !


1A - Coloro che fanno il mondo usando l'estroversione.
1B - idem, usando l'introversione.
1C - idem, usando l'equilibrio relazionale.

2A - Coloro che usano il mondo utilizzando l'estroversione.
2B - idem, utilizzando l'introversione.
2C - idem, utilizzando l'equilibrio relazionale.

3A - Coloro che subiscono il mondo schiamazzando e protestando (gli estroversi).
3B - idem, da silenziosi (gli introversi - attenti però al proverbio arabo "temi l'ira dell'uomo silenzioso").
3C - coloro che subiscono restando in equilibrio sopra un palo appuntito (gli impalandi).

4A - Coloro che contemplano il mondo senza capire una mazza.
4B - idem, capendo solo ciò che fa loro comodo.
4C - idem, capendo abbastanza, cioè che il contemplare è attività sia riposante che formativa. Basta la fortuna-privilegio di poterselo permettere.

Salutoni.
#3115
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
28 Ottobre 2018, 23:07:30 PM
Salve Phil."Se sono generati dal mondo fisico ma non vi appartengono, una gerarchia che spieghi "il mondo fisico al completo"(cit.) non dovrebbe escluderli, in quanto esterni?"

Io ho affermato che tali "funzioni" sono generate dal mondo fisico, non che appartengono ad esso.

Hai fornito l'esempio della famiglia di un militare.
Appunto. Nelle gerarchie familiari (civili o militari) i figli sono generati dai genitori. Essi non fanno parte dei genitori (i figli nascono generati da ciò che la preceduti per realizzare la diversità da ciò che li ha generati).Genitori e figli mantengono la propria distinta individualità.

I figli appartengono invece - nel senso di fare parte - alla famiglia (cioè, in senso figurato, il mondo che li ha generati), della quale continueranno a fare parte anche una volta che abbiano formato una eventuale ulteriore propria famiglia.

Sono convinto che in un futuro piuttosto lontano altre stupefacenti funzioni si manifesteranno dall'interno della nostra scatola cranica. O verranno installate da Dio o saranno il frutto di nuove intricatissime trame neuronali. Saluti.
#3116
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
28 Ottobre 2018, 21:02:22 PM
Salve Ipazia. Senz'altro sono io ad essere troppo superficiale quanto laconico e sintetico.
Pensavo si capisse che per "costruttori del mondo" (nel bene e nel male) non si intendeva la manovalanza, bensì le categorie ed i ruoli dei quali ho dato due o tre esempi.

Poi avanti trovo invece che capisci. "Qual è il ruolo dominante, prevalente di ciascuno di noi se interpretato sulla base dei nostri atti così come scelti da noi stessi o imposti dalle circostanze ?". Saluti.
#3117
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
28 Ottobre 2018, 18:38:21 PM
Salve Lou. A dire il vero avevo premesso che è impossibile appartenere ad una solo di tali "ruoli esistenziali", ma evidentemente la mia precisazione ti è sfuggita.

Comunque e quindi, ragionando a quintalate, ciò che affermi è vero. Il contemplativo o l'eremita che defechino in un bosco certamente contribuiscono anch'essi a fare il destino del mondo. Auguri per l'allergia e salutoni.
#3118
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
28 Ottobre 2018, 17:26:53 PM
Simpaticissimo altamarea.....scusami ma io - con tutto il rispetto per gli altri (ed i saluti ne fanno parte) - non mi sono mai troppo curato di ciò che gli altri fanno. In quanto agli "usi".... beh, tieni conto che io non sono proprio aggiornato. Essendo moooolto anziano non posso che trascinarmi dietro abitudini quasi incomprensibili. Tempo fa mi iscrissi per curiosità ad un sito ateista un po' "goliardico", in cui ogni tre parole ci scappava una bestemmia. Lì dentro si usava così. Produssi due o tre interventi privi di bestemmie e poi lo lasciai perdere.

Ma magari poi avrai ragione tu : saluto solo per distinguermi dalla massa, per mio vezzo, narcisismo, vanità e protagonismo......chissà...questi sono miei piccoli segreti.

Per quanto riguarda i significati, posso solo annotare :

ANTROPOLOGIA : La tendenza ad assumere uno o più dei quattro ruoli di cui ho parlato dipende - come comunque già spiegato - secondo me ANCHE da caratteri INNATI (chiamiamoli indole, carattere, temperamento o come meglio crediamo). Tali caratteri, essendo INNATI e CONGENITI, appartengono alla sfera dell'ereditario genetico e quindi dell'antropologia. A parità di ambiente sociale e di influenze psichiche (cioè di vissuto), credo proprio che ci saranno ugualmente individui che propendono per "ruoli" diversi.

CULTURA : che la cultura al cui interno una persona nasce e vive influenzi il suo destino e il suo orientamento verso uno dei quattro ruoli, non credo sia necessario spiegarlo. Nell'Africa subsahariana nascono anche dei geni i quali, per via della completa mancanza di istruzione, per tutta la vita saranno costretti a subire il mondo senza farlo.

PSICOLOGIA : il vissuto psicologico di una persona può benissimo esaltare o deprimere la sua propensione ad agire per assumere (od evitare) uno dei quattro ruoli esistenziali di cui stiamo trattando.

Infine, io non ho presentato alcuna statistica. Solo l'ipotesi di una classificazione.

Non saluto pur non sentendoti estraneo. Auguri.

#3119
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
27 Ottobre 2018, 23:36:19 PM
Salve Jacopus. Non troppo d'accordo. Il clero secondo me non contempla affatto il mondo (magari dirà di star contemplando l'altro mondo ma in realtà sta usando questo, facendosi mantenere da esso).
#3120
Tematiche Filosofiche / Antropologia sociopsichica
27 Ottobre 2018, 22:53:19 PM
Salve (tranne che ad altamarea).
E' da molto tempo che, quando incontro una nuova persona, mi diletto - dopo che mi trovi a conoscerla un poco - a classificarla all'interno di una delle quattro categorie dalle quali secondo me è composta l'umanità :

1 - coloro che fanno il mondo
2 - coloro che lo usano
3 - coloro che lo subiscono
4 - coloro che lo contemplano

Naturalmente una simile classificazione non è rigida, nel senso che ciascuno può ritrovarsi - attraverso il tempo, le circostanze ed i ruoli, in più categorie, ma credo che, in funzione dei singoli atteggiamenti psichici combinati con le circostanze sociali in cui si viva, a ciascuno di noi possa venir riconosciuta una categoria dominante tra quelle elencate.

A chiarimento, faccio degli esempi :

- scienziati, condottieri, uomini di stato, benefattori, menti attive quanto illuminate saranno coloro che il mondo lo fanno;

- speculatori, delinquenti, avventurieri saranno coloro che lo usano;

- umili lavoratori, proletari, persone svantaggiate saranno coloro che lo subiscono;

- infine mistici, pensatori astratti e pensionati saranno coloro che lo contemplano.

Voi trovate cervellotica (vi assicuro che non mi offenderei !) o aderente alla realtà una simile classificazione ? Vi è mai capitato di fare considerazioni analoghe a livello di collettività o di individualità ?