Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#3106
Non esiste la fattispecie giuridica "femminicidio". Esiste una aggravante rigorosamente bisex che riguarda anche la violenza sui bambini. (L.69/2019)

Quindi datevi una calmata riguardo al delitto di vilipendio della metà del cielo maschile.

Tirare poi in ballo il suicidio o l'accesso d'ira improvviso  ::) Maddai, cosa non si fa per negare la specificità patriarcale storicamente determinata della violenza di genere.

Certamente è vero che la violenza maschilista in altre parti del mondo è più diffusa che in
Italia, ma qui è sintomatica tanto quanto, avendo la stessa matrice scatenante e giustificante. Giustificante pure il riferimento alla tradizione patriarcale di quella violenza.
#3107
L'uso sociodarwinistico di Marx dei naziPD americani ed europei non è attribuibile al profeta più dell'uso che ne fece lo stalinismo, e le sue versioni attuali.

La critica al capitale e all'ideologia capitalistica si regge, fin dal 1844, su basi etiche umanistiche e il determinismo sociale, per Marx, va indirizzato politicamente in tale direzione.

Pertinente a tale argomento è l'analisi dei bisogni in Marx di una marxista che le mille pagine e oltre della sua opera le ha lette tutte. Con licenza di green:

https://www.sitocomunista.it/marxismo/altri/heller_bisogno.html
#3108
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
27 Ottobre 2022, 08:13:52 AM
La scommessa di Pascal, in quanto scommessa, può essere facilmente rovesciata: anche scommettere sull'inesistenza di Dio ha i suoi vantaggi. Oppure, visto che va tanto di moda la bisessualità, un rasserenante agnosticismo senza scommessa.
#3109
Si narra che Picasso, già celebre, in un ristorante scarabocchiò qualcosa su un tovagliolo. Il ristoratore gli chiese di firmarlo, ma Picasso si rifiutò perché conosceva bene la differenza di valore commerciale di quello scarabocchio con, o senza, la sua firma.

Il feticismo della merce non risparmia l'arte, anzi: è uno dei suoi luoghi prediletti, laddove l'aura sacrale della griffa dell'autore conta più del lavoro, genio incluso, contenuto nel manufatto.

In soldoni: lascia perdere.
#3110
Il "matriarcato" non è ancora così ferocemente insediato da aver prodotto un modello comportamentale maschicida. La brama di proprietà e dominanza sessuale estesa fino all'omicidio è una prerogativa ancora tutta patriarcale. Basti pensare al  femminicidio della figlia che rifiuta il matrimonio combinato.

Piuttosto che alla omologazione linguistica del maschicidio auspicherei il venir meno delle cause che hanno generato, nei fatti e nella linguistica, il femminicidio.

Sulla sovraestensione della problematica gender e della sessualità in generale, penso anch'io si sia superato il limite del buongusto e della ratio. Ma sono sintomi marginali di una decadenza bizantina la cui patologia va ricercata molto più a fondo, ed in cui l'integralismo patriarcale può soltanto aggravare gli effetti. Oltre ad essere eticamente inaccettabile, grondando sangue da tutte le parti della sua storia, fino ai femminicidi odierni.
#3111
Il termine "femminicidio" è nato per evidenziare il divario di genere esistente negli omicidi caratterizzati da motivazioni che un tempo venivano eufemisticamente chiamate "passionali".

Giustamente la legge, che prevede le aggravanti per delitti nei contesti "sentimentali" e familiari, non fa distinzioni di genere, ma il suo utilizzo una quantificazione di genere ce l'ha. E finché ce l'avrà sarà giustificato pure questo termine.

Quanto al "matriarcato emerso dalla clandestinità" non se ne vede traccia, se non nelle fobie di una mentalità patriarcale dura a morire. La diatriba su sfondo sessuale prosegue come da sempre, ma la proliferazione dei generi e delle preferenze sessuali ha già reso absoleta la polemica maschio-femmina.
#3112
Ho sintetizzato il concetto. Marx riconosceva i meriti, ma pure i demeriti, del capitalismo rispetto alle formazioni socioeconomiche precedenti, tanto sul piano strutturale, sviluppo delle forze produttive e della ricerce scientifica, che sovrastrutturali, superamento delle forme di governo più dispotiche (religione, habeas corpus, libertà formali), ma non si schiodò mai dalla definizione dello stato capitalista come agenzia d'affari della borghesia. Il suo modello, storicamente contingente, di stato è la Commune.

La contrapposizione di green tra stato e capitale è unsinnig per Marx e i marxisti di tutte le razze, non ancora spretati.
#3113
Citazione di: green demetr il 25 Ottobre 2022, 04:14:16 AMRipeto per l'ennesima volta non è il capitalismo che decide dell'esproprio dei beni privati. Ma è lo stato, che esso sia liberista o comunista (sedicente tale, visto che è una contraddizione in termini), e con il suo apparato militare aggiungo, come stiamo vedendo anche adesso a Piombino.
Una ripassatina sull'accumulazione originaria ? Lo stato capitalista è tagliato giusto sugli interessi del suo padrone. Marx lo chiamava "agenzia d'affari della borghesia".

CitazioneIl capitalismo non è il nemico del comunismo: questo è quello che vogliono farci credere i liberali, i liberisti, gli pseuo-intellettuali di sinistra e in generale l'apparato ideologico moderno.
Anche qui una ripassatina alle sacre scritture marxiane. Basta anche il "Manifesto..."

CitazioneSiamo d'accordo sul valore del capitalismo, ma questo ve lo ha spiegato Marx, prima che lo tradiste a favore dello statalismo ingerente sia con l'economico che il privato
L'unico valore che Marx riconosce al capitalismo e alla borghesia è una razionalizzazione delle forze produttive e il superamento del "dispotismo asiatico". Ma certo non parteggiava per lo stato capitalista, che Lenin descrive assai bene in "Stato e rivoluzione" e a cui lo stesso Marx contrappone come modello la Comune di Parigi. Ovvero uno stato comunista.

Citazione...e non capisco questo classismo luttuoso e funerario, che caratterizza anche Ipazia, da dove venga (dall'individualismo che si spaccia per socialismo ovvio, no bisogna lavorare!).
Il classismo è nell'incipit del Manifesto: leggere per credere.

CitazioneMi pare che qui più che altrove la tua ideologia si contraddica in termini:
la divisione del lavore è capitalista, come può essere e insieme non essere.
La divisione del lavoro è nella natura della cooperazione umana. È l'evoluzione storica classista, capitalismo incluso, a renderla un mercato di schiavi a servizio di padroni.

CitazioneE chi ci mette le idee e il capitale iniziale? Ma poi prima di parlare di padrone vediamo come questo capitalista tratta la gente.
Anche se ci aspettiamo il peggio come nel tuo caso (sempre)
Le idee ce le mette chi le ha e il capitale, nella società comunista, sono le risorse comuni finalizzate alle molteplici attività produttive e sociali. Esistono anche padroni buoni e competenti, ma non è motivo sufficiente per legittimare una società classista.

CitazioneLosurdo ci dice che la redistribuzione non è il cardine del pensiero marxista (mi cospargo il capo di cenere, pensavo lo fosse).
Bisogna essere totalmente digiuni di concezione materialistica della storia per doversi cospargere il capo. Il verme capitalista inizia dalla produzione e dall'occultamento e accaparramento illecito del plusvalore contenuto nei prodotti. La distribuzione viene dopo ("a ciascuno secondo i suoi bisogni", ma prima bisogna produrre)

CitazioneI piani quinquennali sono un progetto marxista..questo è vero, è Ipazia che sta cercando di inquinare il pensiero di sinistra vero, quello marxiano. E chi se lo aspettava!  :D
Certo che anche sto frullato di sinistra maldigerita tra psicoanalisi e sovrastrutture, con strattonamenti al povero Marx per portarlo dove vuole green, chi se lo aspettava ?!?
#3114
Citazione di: anthonyi il 26 Ottobre 2022, 08:46:59 AMLa gran parte del commercio cerealicolo mondiale é gestito da poche big company di area Anglo-Americana,  che seguono tutte le fasi produttive e danno da mangiare al mondo intero, poi certo c'é anche l'egemonia nell'industria bellica perché lo sviluppo (che é cosa reale e non l'utopia del social-comunismo) deve essere difeso, soprattutto dai criminali che produce la madre Russia, con o senza l'ideologia comunista.
c.v.d.
#3115
Il "libero" mercato degli schiavi è l'unica libertà di commercio garantito dalla formazione socioeconomica capitalistica. Nelle cui regole funziona, come da sempre, il principio del panem (il minimo indispensabile) - et circenses (supporto ideologico imprescindibile, cresciuto esponenzialmente con lo sviluppo tecnologico).

Per il resto, il capitalismo tende al monopolio privato di tutto, inclusa l'aria che respiriamo, e non esita ad usare la guerra contro chi non si adegua ai monopoli politico economici dominanti: neocolonialismo, sanzioni, saccheggio militare di risorse di privati e stati non allineati, tarocchi finanziari, obsolescenza programmata, pizzi, delocalizzazioni e amenità aggressive varie.

La mitologia del "libero mercato" rientra nell'ambito del "feticismo del capitale" di cui tratta Marx.

Un capitolo a parte di tale feticcio è la mitologia dello sviluppo, sotto il quale basta scavare poco per trovare tutta la miseria etica di secoli di colonialismo e rapine planetarie per alimentare le risolse necessarie alla crescita economica. Ma è una leva sempre più corrosa che ormai si regge solo sull'industria bellica e gli arsenali nucleari. E tarocchi finanziari, per quel che valgono. La proletarizzazione dell'occidente avanza inesorabile con la decolonizzazione.

Una parvenza di mercato, se non libero, almeno più bilanciato per grandi blocchi economici, comincia a delinearsi solo con la crisi del blocco colonialistico occidentale, guerra permettendo.
#3116
Citazione di: green demetr il 25 Ottobre 2022, 04:15:30 AMparte 2 per Ipazia  ;)

Oddio Ipazia! facciamo ordine.
Il marxismo comunista è sicuramente nell'ordine di idee di evitare lo sfruttamento schiavile, e si rifà ad una salute pubblica che lo deve documentare.
Per esempio in Germania non esisteva questo organo di controllo, mentre nell'inghilterra si.
Quindi abbiamo già due ordini del discorso diverso, il primo è che vuole evitare lo sfruttamento, e il secondo che non si scenda su condizioni sub-umane, ossia economia e diritto.
Poi come dici tu approfondiamo appena apro il 3d di Marx.

L'alienazione è il prodotto, o il sintomo come preferisco, del feticismo delle merci, in gioco c'è la nevrosi identitaria, che avrebbe voluto essere, con scarso successo a quanto pare, il filo conduttore del 3d, che ormai è diventato una specie di banchetto di prova rispetto a quello che crediamo sia il comunismo (come detto va bene così).
Quindi non è che l'alienazione si ottiene, l'alienazione è il punto di partenza da cui poi lo stato di eccezione si innesta in tutta la sua megalomania sadica.
Il capitalista di quell'oggetto sadico ne gode, ma è lo Stato che lo promuove.
Ridurre il secondo al primo è un errore grave (Agamben docet).

Giusto, facciamo ordine, proprio a partire dal Marxpensiero sull'alienazione:

Qui, una sintesi interessante che correla alienazione, reificazione e feticismo.

La base ontologica dell'alienazione è la deprivazione, espropriazione, dei beni comuni a vantaggio delle classi dominanti in tutto il corso della storia delle società divise in classi. Marx usa il microscopio per visualizzare la specificità di questa categoria storica nella materialità e ideologia della fase capitalistica del classismo sociale.

Più che un sintomo, la componente psicologica dell'alienazione è una necessità ideologica della società divisa in classi per occultare l'irrazionalità e indecenza di tale suddivisione.

Marx insiste sull'irrazionalità (parassitismo), ma pure l'indecenza (etica) ha un suo peso nella fase di "presa di coscienza" della necessità della lotta di liberazione.
#3117
Citazione di: green demetr il 24 Ottobre 2022, 22:58:45 PMIpazia qui si è sbagliata. Sovrapponendo la questione del feticcio che è un valore d'uso particolare, alla teoria generale economica del valore d'uso che è sempre sociale ma generale nelle sue premesse, che non ha nulla a che fare con la religione che probabilmente è un altra cagata della pseudosinistra!

Approfondimento sul feticismo della merce nel Marx-pensiero:

https://www.treccani.it/enciclopedia/feticismo_%28Dizionario-di-filosofia%29/

Ipazia non lo confonde col feticismo religioso classico, ma semmai coglie le analogie, attraverso e analogamente al Marx-pensiero, con l'irrazionalismo parareligioso dell'ideologia capitalistica, evidenziato dallo stesso Marx con la categoria psicologica "feticismo" applicata al contesto economico.

Non c'è alcun complotto pseudosinistro dietro l'angolo.
#3118
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
25 Ottobre 2022, 19:10:24 PM
Citazione di: Alberto Knox il 25 Ottobre 2022, 17:44:21 PMritenere a priori che l'alternativa al nichilismo sia l'illusionismo si chiama giungere a conclusioni affrettate, anche lo spaventapasseri del mago di Oz lo sa.

Certamente, ma l'alternativa al nichilismo, per nostra fortuna, non è biunivocamente l'illusionismo.
#3119
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
25 Ottobre 2022, 16:19:10 PM
Che noi vogliamo o non vogliamo l'eternità cambia qualcosa nella realtà post mortem ? 

Chiamare nichilismo l'alternativa all'illusionismo è un uomo di paglia (straw  man).
#3120
Green se non ci intendiamo sulla differenza tra valore d'uso: utilità di un oggetto, individuale prima che sociale, o entrambe per particolari oggetti di alto valore simbolico, tipo l'ostia consacrata, il cui vdu è la salvezza individuale per il fedele e il vincolo comunitario sommo per la società religiosa;

e valore di scambio, ovvero merce, su cui si possono fare tutte le analisi sul feticismo della merce, che è diverso, per molti aspetti antropologici, dal feticismo della fede religiosa;

la vedo dura a scomodare l'"identità o soggetto di sinistra", che rimane un alieno (inclusa la sua ombra "pseudo"), piuttosto che, e per quanto e cosa lo sia, un alienato.

P.S. Nel paradiso capitalista, formalmente non schiavista, anche l'individuo intero e non solo il suo lavoro è "prezzato", cosa ben nota agli scafisti, per quanto analfabeti siano di economia, di tutto il mondo. Il lavoro salariato non è l'unica forma di merce umana che si compravende al Mercato.