Citazione di: daniele22 il 05 Marzo 2022, 21:50:59 PMSebbene il tuo ragionamento sia un po' più complesso, ed alquanto diverso dal mio, mi fa piacere, però, che tu sia arrivato alle mie medesime conclusioni!Citazione di: Eutidemo il 04 Marzo 2022, 13:21:17 PMSecondo la concezione del filosofo Vero Tarca: "il positivo, in quanto separato dal negativo, viene ad essere qualcosa di negativo"; ed infatti, anche il positivo, proprio in quanto si differenzia dal negativo, viene ad essere a sua volta negativo (appunto perché, in quanto differente dal negativo è non-negativo e cioè negativo nei confronti del negativo).Confesso che ho dato solo una rapida scorsa agli interventi. Vorrei introdurre una dimensione temporale. Positivo e negativo, vita e morte. Il positivo corrisponde ad una tesi, afferma qualcosa per la prima volta. Il negativo corrisponde all'antitesi; nega l'affermazione precedente. Tenta di uccidere la tesi. Il negativo del negativo è positivo? Innanzitutto dovrebbe corrispondere alla sintesi. Cosa fa la sintesi? Riequilibra tesi ed antitesi negando non la tesi, visto che è già stata negata dall'antitesi, bensì adeguandola all'antitesi. La sintesi diviene così almeno per un istante coincidente colla nuova tesi. Per me, eutidemo, il tuo mantra è buono
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Sinceramente, tale ragionamento non mi convince troppo!
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Ed infatti, dire che "il positivo, in quanto differente dal negativo è non-negativo e cioè negativo nei confronti del negativo", è come dire che "l'essere", in quanto differente dal "non essere", di conseguenza "non è" neanch'esso": ma, a mio parere "l'essere non è...non essere", e, quindi, è" .
Come è noto, invero, sia linguisticamente che nella logica, due negazioni fanno un'affermazione; il che significa che l'"essere" "non è" (nè può essere) ciò che "non è"; e, proprio per questo, come logica conseguenza, "è"!
Questo, secondo me, vuol dire che essere "negativo" nei confronti del "negativo" significa essere "positivo", e non "negativo" come afferma Tarca.
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Per fare un esempio, se, dopo aver fatto un tampone, io chiedo: "Sono risultanto negativo?" e il medico mi risponde: "Mi dispiace, ma la mia risposta è negativa!", vuol dire che, purtroppo, sono risultato "positivo" al tampone.
O no?
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D'altronde lo stesso Tarca ammette che, in base al suo assunto: "Ci troviamo in un'antinomia micidiale: se il positivo non differisce dal negativo allora è negativo, e se invece differisce da esso allora da capo viene ad essere negativo (rispetto al negativo); in ogni caso, insomma, il positivo viene ad essere negativo. Io compendio tutto questo nel seguente 'mantra': <<Il negativo del negativo è negativo>>".
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Il mio 'mantra', invece, è: <<Il negativo del negativo è positivo>>".
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Voi cosa ne pensate?
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