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Messaggi - anthonyi

#3121
Citazione di: niko il 26 Ottobre 2022, 12:07:50 PMHo capito, il capitalismo..... e' desiderato,




Nella tua ironia, niko, hai colto un punto essenziale, il libero mercato é desiderato da chi ci sta dentro, e da chi si trova fuori da esso e lo  va a cercare migrando (e creando tanti problemi ai paesi di libero mercato). 
E ti dirò, sotto sotto, anche quei pochi che lo contestano per spirito polemico o semplicemente per moda, alla fine lo scelgono anche loro. 
#3122
Citazione di: niko il 26 Ottobre 2022, 10:42:49 AMAdesso ci illumina dicendo che sono paesi di libero mercato ma che non hanno sviluppato appieno tutte le loro potenzialita

Questa é l'unica affermazione dotata di senso del tuo post, e quindi merita risposta.
Il libero mercato non é un'etichetta che si affibia ad un paese per questioni simboliche, é una forma di organizzazione complessa che segue la storia umana ed é fatta di progressive costruzioni che poi evolvono nel tempo. 
E' nel tempo che i paesi aderiscono a certi meccanismi organizzativi che sono nazionali e sovranazionali. Ho letto nei tuoi post precedenti che tu porti addirittura la Russia come esempio di paese di libero mercato, ed é evidente che con questa libertà di interpretazione si può dire tutto e il contrario di tutto, cioè si possono dire cose prive di senso. 
Nei paesi dove si muore di fame non ci sono sistemi produttivi efficienti, non c'é la capacità da parte degli individui di produrre in maniera efficiente e il solo sistema che si conosca per ovviare a questi problemi é quello del libero mercato che non é una bacchetta magica, ma alla lunga ha dimostrato di funzionare perché gli uomini, lasciati liberi di scegliere entro certi vincoli di compatibilità con gli altri, tendono ad imitare il meglio, e quindi fanno sempre meglio.
Il risultato é che concretamente, quando nel 1848 Marx criticava i sistemi di libero mercato parlando di "libertà di morir di fame", e allora era problematico sfamare il miliardo di individui che c'erano, oggi i sistemi produttivi di quei paesi dove possiamo pienamente dire sia effettivamente sviluppato il libero mercato danno da mangiare a 3-4 miliardi di individui e lasciano che poi gli altri si sfamino da soli imitandone più o meno bene il modello economico. 
Certo ci sono paesi ostinati che seguono altre vie, religiose o ideologiche, ma sono piccola cosa, contano poco, delle riserve antropologiche dimostrative delle molteplici tappe dell'umanità sulla via della civilizzazione. 
#3123
Ma com'é, inverno, che gli iperboli possono rappresentarli solo quelli dall'altra parte? 
C'é ipazia che parla di mondi irreali fatti di schiavitù e fame nel mondo "capitalistico" e va tutto bene, mentre a me si fanno le pulci su affermazioni che poi sono interpretabili in differenti modi, e che comunque, come anche tu ammetti in un minimo di onesta intellettuale, sono fondate sulla realtà. 
Ammettilo dai, che tu ti dichiari liberale, ma in realtà sei una quinta colonna dei comunisti del web. 
#3124
Citazione di: Ipazia il 26 Ottobre 2022, 08:11:03 AMUn capitolo a parte di tale feticcio è la mitologia dello sviluppo, sotto il quale basta scavare poco per trovare tutta la miseria etica di secoli di colonialismo e rapine planetarie per alimentare le risolse necessarie alla crescita economica. Ma è una leva sempre più corrosa che ormai si regge solo sull'industria bellica e gli arsenali nucleari.
La gran parte del commercio cerealicolo mondiale é gestito da poche big company di area Anglo-Americana,  che seguono tutte le fasi produttive e danno da mangiare al mondo intero, poi certo c'é anche l'egemonia nell'industria bellica perché lo sviluppo (che é cosa reale e non l'utopia del social-comunismo) deve essere difeso, soprattutto dai criminali che produce la madre Russia, con o senza l'ideologia comunista.
#3125
Citazione di: InVerno il 25 Ottobre 2022, 22:22:53 PMNon so perchè Anthonyi ha parlato di morti di fame, non è veramente questo la dividente, i morti di fame ci sono ovunque in tutti i sistemi,
E' Marx che dice che nel regime capitalista c'é la libertà di morir di fame. Ed é una delle sue grandi scempiaggini perché il sistema di libero mercato ha garantito un grande sviluppo economico ai paesi che lo hanno adottato nei suoi meccanismi istituzionali e sociali che permette comunque di dar da mangiare a chi é in difficoltà sia in detti paesi, è anche negli altri paesi dove le potenzialità del libero mercato non sono ancora realizzate a pieno.
Non é un caso che nelle definizioni geografico-economiche si parla di paesi sviluppati e di paesi non sviluppati o in via di sviluppo, dove con sviluppo si intende appunto quel potenziale insito nei meccanismi  istituzionali e sociali del libero mercato.
Se oggi é possibile sfamare in maniera adeguata 7 degli 8 miliardi di esseri umani presenti sulla terra questo lo dobbiamo allo sviluppo dei sistemi di libero mercato nazionali ed internazionali.
#3126
Ciao green, non capisco il senso della tua domanda: "se ci sono parametri oggettivi come fa a essere libero mercato?" 
Il pensiero liberale non é libertino, si fonda su un'etica che viene posta a gestire le relazioni tra gli individui. Liberalismo é libertà delle scelte economiche, ma non dei comportamenti morali, nei termini di quella morale che si considera necessaria al funzionamento del sistema. 
#3127
Citazione di: Ipazia il 24 Ottobre 2022, 07:26:22 AMTeologia capitalistica

In quanto divino, il Capitale ha generato una sua religione ed una sua Chiesa laddove si radunano i fedeli. Il verbo capitalistico è trasmesso ai fedeli attraverso i membri consacrati dell'ordine sacerdotale capitalistico, gli Imprenditori, che sono il primo grado di accesso alla santità capitalistica. Ad essi spetta operare la transustanziazione di ogni cosa in Denaro attravero il miracolo eucaristico della mercificazione. Con la mercificazione lo spirito santo capitalistico entra nelle case dei fedeli attraverso la forma fenomenica del Denaro, che uniforma ogni cosa ai voleri del Capitale. Il grado più elevato del culto, i vescovi e cardinali del Capitale, è dato da chi ha accesso ai misteri più elevati della fede capitalistica ed è in contatto diretto con lo spirito santo Denaro: i ministri della Finanza. La Finanza è il concistoro della vera fede. Il suo latinorum, anzi anglicorum, è l'Economics, ovvero il Verbo incarnato nel mondo dei fedeli. Essendo la religione costruita su misura della teologia più evoluta, il Verbo non disdegna, laddove la complessità dei misteri della fede raggiunge proporzioni disumane, di affidarne la gestione alle macchine pensanti, ultima forma in cui lo Spirito del Capitale si è incarnato implementato.

Già Galileo aveva intuito che la mathesis universalis è la lingua in cui si accede a Dio attraverso la Natura. L'Economics è la lingua in cui il dio Capitale si palesa alla mente umana: essa è il Verbo e spetta ad ogni fedele propagare la buona novella attraverso il Mercato, che è il corpo mistico del Capitale. Riscrivendo Spinoza: Deus sive Capitalis, attraverso la consacrazione della Natura che nel Mercato ritorna al Padre, Capitale.

Come ogni religione che si rispetti, anche l'ultima e vincente, ha la sua componente maligna che insidia la diffusione della buona novella tra i fedeli: gli atei miscredenti, denominati genericamente comunisti. Compito di ogni fedele è stare alla larga dal comunismo e convertire il miscredente alla vera fede secondo la dottrina che nella lingua sacra recita: whatever it takes. Ogni peccato sarà perdonato in questa misericordiosa opera di salvezza capitalistica.

Tornando al tema, è qui, nel maligno, la soggettività di una sinistra perduta e ritrovata, condensata nel mantra: nè Dio, nè Padrone; No God, no Master; Ni Dieu ni Maître. Chiaramente tautologica: nè Dio, nè Dio. Al netto di ogni cromatismo ideologico.

Questa metafora secondo me ha un problema, mentre nelle religioni ordinarie gli atei si tengono ben lontani dai riti religiosi, nel caso della religione capitalistica, i comunisti, pur affermando di non credere nel dio denaro, lo cercano e lo usano quotidianamente, e se qualche volta hanno la sensazione di averne ricevuto meno del dovuto allora strepitano ed urlano allo sfruttamento, invece di ringraziare chi glielo nega perché é solo in questo modo che possono liberarsi dalla patologica dipendenza dal Dio denaro. 
#3128
Citazione di: InVerno il 23 Ottobre 2022, 19:06:05 PMIo invece spero che l'attuale morsa di sanzioni faccia demordere la Cina dai suoi progetti, per il bene innanzitutto dei cinesi, così come era per il bene dei russi. Se nonostante tutto vorranno suicidarsi cercando di invadere uno scoglio presidiato dall'impero militare più forte della storia, avremo l'ennesima conferma che il comandismo autoritario è la formula dei gonzi per i gonzi, e che XiJiPing è un gigantesco allocco elevato a divinità da una gerarchia autoreferenziale e corrotta. 

I cinesi sono più pragmatici dei russi, e la banca centrale cinese detiene alcune migliaia di miliardi di dollari di bond statunitensi. Bloccare tutti questi crediti cinesi sarebbe operazione facilissima per gli stati uniti, e costosissima per la Cina. La finanza é arma assai più potente di qualsiasi atomica. 
#3129
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
23 Ottobre 2022, 14:53:48 PM
Ma immaginare l'eternità, non é già un'esperienza di eternità? 
Spiego, la nostra coscienza si costruisce sulla base della nostra esperienza, ricomponendo pezzi della nostra esperienza. Se siamo coscienti dell'eternità vuol dire che una parte di questa l'abbiamo già vissuta, è ne immaginiamo la parte restante come proiezione di questa parte. 
#3130
Citazione di: iano il 23 Ottobre 2022, 01:14:43 AMPer capire come evolveranno gli equilibri di potere in Russia, bisognerebbe sapere chi è veramente il popolo russo, e noi non lo sappiamo, e a dirla tutta fino a poco tempo fà non sapevamo neanche chi era il popolo ucraino, ma, a quanto pare, non lo sapeva neanche Putin.
Possiamo però dedurre per esclusione chi sia il popolo russo dal comportamento di Putin, che si guarda bene dal coinvolgerlo in una guerra fino a negarla.
Non è un popolo che capirebbe quella guerra, se guerra fosse.
 ma potremo capire meglio chi è da come reagirà nella misura in cui sarà coinvolto nelle conseguenze della non-guerra.
Di fatto la guerra è stata finora un affare privato di Putin e del suo entourage; è stata la loro guerra, non quella della Russia, e chi sono i seguaci stretti di Putin lo capiamo bene, ma continuiamo a ignorare chi sia il popolo russo.
Azzarderei però che non era e non è nelle sue potenziali evoluzioni tanto diverso da quello ucraino.
Mi chiedo quindi se abbiano ostato davvero fattori culturali ad una integrazione della Russia o il fatto che si tratti di una potenza nucleare.
Per il futuro dovremo chiederci cosa succede se un gruppo di potere dentro una nazione acquisisce il controllo totale sulle armi nucleari?
E chiediamoci se di fatto non è questo che è successo in Russia.
Non é proprio così, iano, il popolo russo lo conosciamo bene, al punto che più di uno stratega ci parla di un Putin che é un risultato prevedibile del popolo russo. La cultura russa é stata caratterizzata dalle ambizioni imperialista, da un forte orgoglio nazionale.
La rivoluzione sovietica si sviluppa il 1905 e il 1917, a seguito di sconfitte militari che avevano indebolito questo orgoglio, e la cosa non é stata perdonata al regime zarista.
Nella cultura russa c'é anche questa idea di supremazia nei confronti dei fratelli minori, ucraini e Bielorussi, per cui anche questa guerra era prevedibile.
Quello non previsto é invece il popolo ucraino, prima del 24 febbraio io avevo un'opinione dei due popoli sostanzialmente coincidente, mentre ora mi sto rendendo conto delle profonde differenze che li caratterizzano, il coraggio e la determinazione degli ucraini nella difesa del loro paese é notevole, e contrasta con la mancanza di coraggio di tutti quei russi che sono scappati dalla coscrizione o dalla linea del fronte. 
#3131
Citazione di: viator il 22 Ottobre 2022, 19:12:48 PMSalve anthonyi. Citandoti : "L'unica differenza é che se l'imprenditore fa scelte inefficienti paga lui in prima persona, se le fa l'amministratore pubblico pagano i cittadini".

NO. Qui proprio non ci siamo. Gli imprenditori di successo FORSE hanno l'abitudine di mettere al sicuro qualche spicciolo personale extra-aziendale. Certo conoscerai la geografia fiscale di alcuni Paesi esteri molto ospitali. Saluti. 

E in che senso non ci siamo? L'impresa é proprietà dell'imprenditore, se l'impresa perde soldi, l'imprenditore perde soldi indipendentemente da quanto mette da parte nei paradisi fiscali.
Di Pietro direbbe: "che ci azzecca!" 
#3132
Citazione di: baylham il 22 Ottobre 2022, 17:50:06 PMLa logica di un servizio pubblico è diversa da quella di un'impresa privata, per cui un imprenditore non ha alcun vantaggio rispetto a un politico o un dirigente.

Un amministratore pubblico é un gestore di risorse pubbliche per le quali valgono le stesse leggi di efficienza che riguardano le imprese. 
L'unica differenza é che se l'imprenditore fa scelte inefficienti paga lui in prima persona, se le fa l'amministratore pubblico pagano i cittadini. 
#3133
Citazione di: baylham il 22 Ottobre 2022, 17:50:06 PMIl profitto dipende principalmente dalle caratteristiche strutturali, tecniche e psichiche, dei mercati, che sono selettivi, rispetto alle quali le capacità individuali sono secondarie.


Tutto vero, tranne l'ultima frase, perché al di là degli aspetti "meccanici" c'é una figura imprenditoriale che prende delle decisioni la cui efficacia dipende dalle sue  capacità imprenditoriali. 
#3134
Citazione di: InVerno il 22 Ottobre 2022, 16:27:47 PMCome ad esempio i fratelli Koch? Non sono mica criminali, ma sono più che sufficientemente ricchi da essere politicamente determinanti, sponsorizzato qualsiasi puttanata antiscientifica negli ultimi quarant'anni per mascherare l'impatto delle industrie sul clima, e principalmente grazie a loro in america la discussione climatica è diventata politicamente divisiva, come se esistesse un altro lato della medaglia alla rotondità della sfera. I loro interessi sono antitetici a quelli della razza umana, il che non sarebbe preoccupante se avessero una dimensione non sufficiente per influenzare le decisione politiche e praticassero le loro turbe in privato, ma purtroppo la realtà è altra, e sarebbe nell'interesse di sette miliardi di persone, o che venissero spacchettati in gruppi incapaci di fare lobbying a questo livello, o schiattassero direttamente, anche se la seconda opzione ci lascerebbe degli eredi del merito.

According to a report by American University's Investigative Reporting Workshop, the Koch brothers have built "what may be the best funded, multifaceted, public policy, political and educational presence in the nation today." Opposition to the government spending any money on climate change is among this network's activities Anthropogenic climate change skeptic Willie Soon received more than $500,000 from the Charles G. Koch Charitable Foundation and a trust used by the Kochs. The primary recipients of Koch contributions, including Americans for Prosperity, The Heritage Foundation, and the Manhattan Institute, actively oppose clean energy  and carbon legislation and are skeptical of climate science. In fact, the Koch brothers were involved in the first known gathering of climate change skeptics in 1991. Organized by the Cato Institute, the meeting shifted the position of the Republican Party on climate change. While George H. W. Bush had still supported research into global  warming under the Global Change Research Act of 1990, acceptance of scientific evidence on climate change began to weaken due to the Koch family's influence.
In realtà chi diffonde notizie false dovrebbe essere considerato criminale, pensa a tutte le falsità che sono girate sul vaccino per il covid, ma qui siamo di fronte a grossi problemi, problemi globali che poi ognuno vede nella sua parzialità. 
Anche quello che dici é parziale, tu parli dell'industria sul clima, ma l'effetto sul clima é da parte di tutte le attività umane, solo che é più difficile accettare che siamo noi gli inquinatori, é più facile dire che sono loro, gli industriali, i capitalisti. Ma poi i beni prodotti da questi industriali chi li usa? E chi li usa non é complice? E chi sa inconsciamente di essere complice preferisce ascoltare una puttanata antiscientifica che lo giustifica.
Quindi vedi che non c'é bisogno di qualcuno che finanzi idee politiche "di pancia", perché il mercato già c'é. 
Chi vota Trump vede in lui la realizzazione di un suo modello, e lo fa perché il modello é quello, si tratta di una parte di umanità che, dal mio e dal tuo punto di vista magari é irrazionale perché non ha coscienza degli effetti sul clima, dal loro punto di vista i "nemici" sono quelli che rompono i coglioni con la storia del clima. 
#3135
Citazione di: InVerno il 22 Ottobre 2022, 14:45:19 PMIl conflitto di interessi è un problema universalmente riconosciuto, non è una roba di InVerno, tanto che sia Trump che Berlusconi hanno dovuto usare dei prestanome per scivolarvi sopra. Detto questo, rimane il problema del merito, che cosa vuol dire essere più bravo, e ci sono degli assunti importanti che fai. Il primo è che l'attuale sistema economico sia efficiente nell'essere meritocratico, e per continuare ad infierire sui soliti noti, Berlusconi è uno che i soldi come li ha fatti nessuno l'ha mai capito, e chi ci è andato vicino ha trovato delle lupare, il secondo, è uno che è riuscito a far fallire un casinò, un attività dove per definizione il banco vince sempre, ma che ha ereditato la sua ricchezza da un padre che si dicesse avere "una lattina al posto del cuore", doppia eredità. Il mercato premia determinate caratteristiche dell'individuo, alcune molto affini alla psicopatia, altre prettamente narcisistiche, che sono incompatibili con quella che io considererei "bravura in politica". Ma anche se davvero il mercato fosse così meritocratico, rimangono due ulteriori assunti, il primo che basti "importare" la testa del pesce per avere il pesce intero, che rimanda a quella visione autocratica della realtà popolata da geni individuali e stronzi collettivi. La seconda, è che l'abilità nel fare soldi sia in qualche modo sufficiente a determinare una buona politica, che è quella cretinaggine degli ultimi decenni per cui il ministero dell'economia ha quasi più valore dell'intero consiglio dei ministri. Su tutti e tre gli assunti ho dubbi molto, molto, forti, tanto che propenderei per un nesso debole, una cosa a cui guardare, ma per niente determinante. Berlusconi ha fatto eleggere Draghi alla BCE? Forse, ha anche rovinato culturalmente il paese ad un tale punto che non vedo una situazione di risorgimento se non in termini di lustri, e dopo severe purghe economiche e culturali, ma perlomeno alla BCE è andata bene.

Io non ho presentato assunti, inverno, originariamente rispondevo al pericolo, che tu palesavi, che i ricchi diventino potenti anche politicamente, e ti ho presentato un argomento a favore che chiaramente non funziona nel caso in cui il ricco sia un criminale, e sia magari diventato ricco proprio perché criminale. In questo caso io sono d'accordo con te, un criminale non può avere potere politico, povero o ricco che sia.
Se però uno é capace di far funzionare attività economiche, e con questo guadagna, onestamente, questo guadagno é il segno delle sue capacità, lo é nei fatti, al di là di ogni astratto principio meritocratico.