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Messaggi - iano

#3136
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
07 Febbraio 2023, 01:26:01 AM
Non sarà che il paradiso promesso in altra vita non sia per alcuni invece in questa,  laddove si senta, almeno potenzialmente, sollevato dalla responsabilità di dover decidere, sapendo in partenza, perchè vi pone fede, quale sarà sempre la decisione giusta, provando quindi la beatitudine di sentirsi sollevato da un opprimente  peso?
#3137
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
07 Febbraio 2023, 00:45:28 AM
Benvenuto Gennaro.
Ma , secondo me dovremmo focalizzare meglio l'origine della nostra preoccupazione di essere ''una umanità che brancola nel nulla''.
Potrebbe anche essere che brancoliamo nel nulla, ma perchè ci preoccupa così tanto?
Se riusciamo a comprendere l'origine di questa preoccupazione forse possiamo meglio sviluppare il tema senza condannarlo necessariamente a un pessimismo cosmico.
Insomma stiamo dicendo che il nostro problema non ha soluzione, come se conoscessimo bene l'origine del problema. Ma è proprio così?
Il problema della ricerca di un senso nella vita non è un problema della vita se non per quella parte di vita consapevole.
E quale problema risolverebbe il trovare, o il credere di trovare, il senso della vita?
Risolverebbe il problema che ha l'essere consapevole, che è quello di dover prendere decisioni, perchè una volta conosciuto quel senso certamente tenderebbe a conformare le sue decisioni a quel senso, togliendosi di dosso le pesanti responsabilità che gli derivano dall' essere consapevole.
Le sue decisioni tenderebbero a divenire di fatto ''non decisioni'', e pur restando un essere consapevole di fatto non lo sarebbe più.
Un inutile spreco di consapevolezza.
#3138
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
05 Febbraio 2023, 12:26:29 PM
Citazione di: daniele22 il 05 Febbraio 2023, 10:19:11 AMCiao iano, tema interessante per come l'hai posto e per come l'ha ben ricalibrato anthonyi. Provocatoriamente chiedo: se "l'evidenza" fosse l'esistenza del sostantivo? Cioè, se la "classe" esiste e "Dio" esiste mi verrebbe da pensare che almeno qualcuno ne abbia colto l'esistenza e che qualcun'altro ne abbia accettato l'idea
Non sono invenzioni arbitrarie, per cui ci si può aspettare che vengano condivise, ma non sono neanche univoche, quindi non possono possedere ''una esistenza in se''.
Se vogliamo descrivere lo stato della società non possiamo riferirci agli individui uno per uno, quindi creeremo dei superindividui o classi funzionali al racconto, e una volta che le abbiamo create in un certo senso ne percepiamo l'esistenza in un modo non diverso da come percepiamo un insieme matematico una volta che lo abbiamo definito.
Queste definizioni possono portare a contraddizioni che però non ne inficiano necessariamente la funzione, ma  quelli che avranno creduto nell'esistenza di ciò che sono stati ''invitati'' a percepire, stanti le contraddizioni, andranno in confusione totale.
Quello che io voglio sottolineare è che dovremmo riflettere anche sulle contraddizioni dell'essere che noi percepiamo senza essere stati apparentemente  suggestionati a farlo.
Quando percepiamo qualcosa senza conoscere ''la storia'' di quella percezione, non è possibile decostruire quella percezione ripercorrendo la storia al contrario, come possiamo fare con relativa facilità ad esempio con le classi sociali, così che l'esistenza delle cose sembra indipendente da noi.
E' invece secondo me è dipendente da noi non meno che dalla realtà, e nella misura in cui dipende da noi non sarà univoca, perchè non è univoco il nostro modo di rapportarci con la realtà, dato che noi ''siamo quel modo'' e quel modo cambia con noi.
L'evidenza nasce dall'ignoranza della storia della nostra interazione con la realtà.
Se da un lato non si può pretendere di raccontare la storia di milioni danni, si può però pretendere di non dare troppo per scontate le nostre percezioni, anche quando sembrano avere una inalienabile solidità.
Non è che sia necessariamente utile rinunciare a quel tipo di percezione, perchè essa non può non avere una funzione, ma man mano che indaghiamo più da vicino quell'essere sempre più contraddizioni vengono fuori, e allora verrà utile ricordarsi della vera natura dell'essere che volte mostra la sua natura poco solida e argillosa, dove non è furbo costruisci sopra troppi castelli con leggerezza.
Non è il caso di caricare troppo di peso il materialismo.
#3139
Citazione di: Claudia K il 04 Febbraio 2023, 19:56:24 PMAttenendomi al titolo : il primo motivo per non credere a una religione...è che si tratti di una religione.
Nulla a che vedere con la Spiritualità, quindi.
Concordo, anche se come faceva notare Bobmax, una religione è frutto della spiritualità di qualcuno...che non siamo noi.
#3140
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
04 Febbraio 2023, 20:02:10 PM
Si tende a fare classifiche fra i generi musicali, ma c'è qualcosa che accomuna tutti i brani musicali, ed è che ci mettono a stufarti lo stesso tempo che ci mettono a piacerti.
Però , indipendentemente da ciò e dai generi, sembrano esserci geni assoluti.
Per me sono Monk, Gershwin, Puccini, Debussy, Led Zeppelin, Conte, etc...
Per contro ci sono geni universalmente riconosciuti che non riesco , pure sforzandomi, a vedere come tali.
Uno per tutti, Mozart.
E altri che non riesco neanche a fare lo sforzo.
Uno per tutti, Wagner.

Da non musicista la mia insana fantasia  è fare copertine di LP, per restare per quanto mi è possibile creativamente tangente alla musica.
Comunque da semplice usufruitore della musica i momenti più belli non sono quando ascolto musica, ma quando, non so come meglio dire, la musica sembra ascoltare me.
Sono momenti magici che restano nella memoria, e che spesso si legano ai luoghi d'ascolto e alle persone che hai accanto, in una alchimia irripetibile.
Non si può provocare, succede.
#3141
Citazione di: bobmax il 04 Febbraio 2023, 18:02:24 PML'Etica non può essere fondata sulla immanenza
Perché nel mondo immanente non vi è il male e il bene. Il mondo è semplicemente quello che è, né buono né cattivo.

Sei solo tu che puoi dire sì oppure no. È buono oppure no.

L'Etica è infatti solo in te stesso.
Diciamo meglio... è te stesso.
Infatti tu sei quello stesso giudizio etico.

Le religioni probabilmente nascono dallo slancio spirituale del singolo verso il Bene assoluto. Ma nel momento in cui si concretizzano, quello slancio è già perduto. E cadono irrimediabilmente nella superstizione.
Proprio perché cercano di rendere immanente l'Etica!

Il che è impossibile.
Se davvero il Bene ci fosse, non potrebbe esserci mondo.

Infatti il mondo è frutto della divisione. E la divisione è l'origine di ogni male.

Ma ciò che è distinto, determinato, in quanto tale non ne è consapevole.
Tuttavia pure lo è, in quanto Uno.

Se togliamo l'ultima parte ( o forse no) questo è veramente un bel post.
In effetti quando diamo un giudizio sulla tecnologia,  come buona o cattiva, stiamo proiettando noi stessi su di essa, e il giudizio diventa sempre più buono man mano che ci avviciniamo allo schermo, finché lo schermo non diventa parte di noi e cessa la proiezione.
La tecnologia è sempre più buona man mano che diventa parte di noi, perchè noi siamo siamo l'etica, noi siamo i buoni.
Ora non resta che sentire il pianeta sempre più vicino a noi, quindi come cosa buona, se vogliamo salvarci.

La scrittura è la gravità applicata alle parole.
#3142
Citazione di: Jacopus il 04 Febbraio 2023, 17:26:48 PMo perlomeno di una certa scienza, quella che per stereotipo definiamo cartesiana o galileiana.
Si, perchè di fatto temo la scienza sia destinata alla fine a restare politestita, quale oggi è, a meno che davvero non si creda che la verità possa corrispondere a una precisa stringa di simboli messi nero su bianco.
Ma temo che la speranza/timore che la tecnologia possa andare oltre se stessa continuino ad agire.
Oggi  il timore ad esempio è rivolto all'IA.
Quando la tecnologia è nuova si tratta di timore.
Quando è consolidata da sentirla parte di noi, si tratta di speranza.
In ogni caso si tratta di un atteggiamento irrazionale, perchè in un modo o nell'altro si sopravvaluta il mezzo.
#3143
Secondo me bisognerebbe capire quale rivoluzione sia stata la scrittura, una delle cui conseguenze potrebbe essere stato il monoteismo.
Il monoteismo a me appare come l'idolatria della scrittura, che però non è limitata alla religione.
Infatti la differenza fra religione monoteista e scienza è che la religione monoteista inizia partendo da un testo unico, mentre la scienza inizia andando alla ricerca di un testo unico.
Sono quindi fondate sulla fede, riposta su un mezzo tecnologico, che possa andare oltre se stesso.
Si può supporre quindi che siano nate entrambe nel momento che il mezzo tecnologico ha smesso di essere percepito come alieno, divenendo parte di noi, per cui forse dietro ogni idolo moderno vi è nascosta  un umanità che nelle religioni politeista era invece più manifesta, dove gli dei erano repliche in grande dell'uomo.
#3144
Citazione di: Eutidemo il 04 Febbraio 2023, 11:24:08 AM
Dopo il 1963, cioè da quando sono diventato "teenager" fino ad oggi, non ho mai più seguito neanche un festival di San Remo; ed infatti, dopo aver ascoltato per la prima volta i Beatles e i Rolling Stones, non mi sarebbe comunque più stato possibile!
Il punto di non ritorno per me sono stati i Led Zeppelin.
#3145
Il mio profilo su Spotify è: ianoin
e su Deezer :iano
Date i vostri se volete e così ci siamo fatti il nostro festival. :)
Io mi diverto a scoprire fantastici artisti (per i miei gusti) a me prima del tutto sconosciuti.
Sono troppo impegnato a scoprire questi talenti sulle app di streaming on line per guardare Sanremo.
#3146
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
03 Febbraio 2023, 01:26:41 AM
@Niko.
Sei sulla giusta strada secondo me.
Due corpi puntiformi fanno, facendo un rapido calcolo ;D , due movimenti uguali e contrari, ma fanno anche una distanza, che è un metro che da solo non può misurarsi , per cui  i due corpi si muovono senza velocità, se questa non può misurasi?
Tre corpi fanno la velocità perchè possiamo misurarne uno con gli altri due?
Chissà, magari ce ne vogliono quattro, ma il concetto comunque è chiaro.
E un corpo da solo cosa fà?
Secondo Newton si muove di moto rettilineo uniforme, cioè seguendo una retta a velocità costante, però non ne specifica la velocità, perchè non può farlo.
Dice solo che è costante, e non si esclude quindi lo zero come costante, per cui il corpo, restando libera la variabile velocità, sarebbe a scelta in moto oppure fermo, non potendosi decidere fra le due cose. Potrebbe avere dunque natura duale, essere al contempo in moto e fermo, potendosi decidere la velocità solo misurandola?
Non ha una velocità finche non la si misura, come se la velocità collassasse a seguito della misura?
Newton ha anticipato senza saperlo un aspetto della meccanica quantistica? ::)
Quanto era consapevole di ciò che diceva?
Nessuno di noi lo è mai del tutto, geni compresi.
Il moto rettilineo uniforme è dunque una bella contraddizione se ci pensate, con la quale però il genio si è portato avanti col lavoro, anticipando cosa succederà al corpo quando ad esso se ne aggiungeranno altri, acquistando un moto non più contraddittorio e una velocità precisa, quindi una una o più dimensioni in cui muoversi, e poi una quantità di moto, e un momento angolare se non bastasse ancora, e così via.
#3147
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
03 Febbraio 2023, 00:14:25 AM
Citazione di: Phil il 02 Febbraio 2023, 23:29:35 PMIl ruolo dell'ipotesi non va confuso con quello dell'assioma, né in logica né in matematica.
Fino a un certo punto la geometria è coincisa con la realtà materiale, e la logica con la mente, ma oggi sono viste come due facce della stessa medaglia.
Le ipotesi sono stringhe di simboli senza significato che interagiscono fra loro secondo regole logiche, che sono a loro volta stringhe di simboli senza significato.
Per questo i computer possono fare matematica, perchè non devono conoscere alcun significato
Un assioma, se possiede un significato, non è una stringa di simboli.
Allora cosa è?
Possiamo dare un significato a quelle stringhe facendo metamatematica, che poi è fisica, come quando interagiamo con la realtà usando la teoria matematica come mappa.
Quello che a me sembra meraviglioso è che possedevamo alcune di queste mappe quando ancora della matematica eravamo analfabeti.
Per questo abbiamo potuto confondere le mappe con la realtà, non conoscendone la genesi.
Non giungevano dunque da nessuna parte per noi, come fossero state lì da sempre, ''IN TUTTA LA LORO EVIDENZA''.

La mappa in sè è una sequenza di simboli senza significato, ma lo acquista quando attraverso essa interagiamo con la realtà,  quando cioè ''la usiamo come mappa''.
La mappa è matematica, ma il suo uso no.
La mappa non è usabile perchè contiene un significato, Ma acquista un significato se può essere usata, e questo significato cambia in base all'uso che ne facciamo.
Con la stessa mappa possiamo andare sulla luna o portarci la luce in casa, e così la mappa cambia di significato, ma può avere diversi significati solo se non ne possiede alcuno.
#3148
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
02 Febbraio 2023, 23:30:16 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Febbraio 2023, 22:55:44 PMDifficile formulare ipotesi in ambito scientifico totalmente slegate dal sapere pregresso. Nella fiction, inclusa la matematica, invece tutto è possibile. L'idealismo lo sa.
Concordo , non restringendo il campo alla sola scienza, ma il problema non è che siano legate, ma il non conoscere l'esatto legame.
Dietro c'è sempre un non detto, sempre smascherabile, ma solo per passare da un non detto a un altro, cosa frustrante per chi cerca la verità, ma esaltante per chi trova soddisfazione nel progredire, confortato dal sapere che esso potenzialmente non ha fine, perchè non c'è una terra promessa.
Il conflitto fra materia e idea nasconde quello che sta dentro ognuno di noi, fra progresso e conservazione.
L'eterna indecisione fra andare dello spirito e stare della materia.
Chi crede che alla sua morte si spalancano nuove stanze, ma al fine, se và bene riesce a decidere in che stanza morire, e chi dalla morte vuol farsi trovare nomade in cammino, non per sfuggirvi , ma per rendergli difficile il compito .
Parimenti ingenui, ma uomini ognuno a modo loro.
#3149
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
02 Febbraio 2023, 22:42:10 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Febbraio 2023, 22:04:05 PMLe ipotesi si reggono sensatamente su regole induttive. Tra le quali vi è pure la coerenza delle leggi fisico-chimico-(biologiche) dell'universo, di cui il pianeta Terra è un esempio esperibile.

Il progresso tecnoscientifico ha potuto estendere tali ipotesi induttive ai pianeti raggiunti dalle nostre sonde, rendendo tali supposizioni qualcosa di più certo di mere ipotesi induttive.

Altrettanto mi pare sensato ritenere esistenti tutti gli alberi che non ho visto al pari di quelli che ho visto, ed ogni volta che vedo un albero che non avevo visto ho conferma empirica di tale convinzione.

Devo ancora vedere un non-albero che non avevo visto. Quando accadrà mi convertirò dal materialismo all'antimaterialismo, che è il materialismo dell'antimateria. Restando materialista anche lì.
Le ipotesi si reggono da sole, come da sole si reggono le logiche.
E' tutto ciò che deriva dalla loro interazione che si regge su di esse.
Così l'essere si regge  su osservato e osservatore.
Non si può dire che le cose esistono solo se le osservo, come se non dipendessero anche da una realtà fuori dall'osservatore.
L'essere è l'anello di congiunzione fra osservatore e osservato.
La chimica è ciò che vede un chimico quando osserva la realtà.
Non esisterebbe la chimica senza la realtà al pari che senza i chimici.
L'evidenza di una palla da biliardo, rimasta basata su se stessa fino a un certo punto, è stata poi ricavata a partire da ipotesi non evidenti, per cui quella evidenza non è più una componente della realtà, reggendosi sulle ipotesi della teoria .
Nessuno ci impedisce però di continuare a considerarla una evidenza in sè, ma solo restringendo la nostra percezione a quella naturale, il che non è proibito fare.
Basta poi non trarre da ciò assoluti, come fino a un certo punto abbiamo creduto di poter fare, affermando che la realtà è un insieme di palle da biliardo, perchè ignari del carattere relativo della percezione.
#3150
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
02 Febbraio 2023, 22:16:50 PM
Dovremmo ormai aver acquisito la consapevolezza, grazie al lavoro fatto dai matematici a partire da Euclide fino a giungere ai giorni nostri, che le evidenze che fanno capo al nostro sistema percettivo naturale, fuori di esso possono avere solo valenza di pure ipotesi.
Ma se nei nostri discorsi che pretendiamo essere logici, non sempre, colpevolmente o meno, esplicitiamo  quali siano le ipotesi assunte e la logica ad esse applicata applicata, come ve ne fosse una sola, riteniamo ridondante fare l'elenco delle evidenze, che però valgono così come ipotesi non dette, perchè non occorre dire.
Le evidenze diventano così di fatto ipotesi non dette, ma è ciò che rende la nostra filosofia naturale, compresi tutti i suoi enti, antropomorfa.
Io non credo che si possa sfuggire a tale antropomorfismo, perchè ci sarà sempre un non detto in cui esso si nasconderà, ma il compito della filosofia naturale è di scoprire il non detto, non con l'intento impossibile di scongiurarlo, ma di progredire.
Se ipotizziamo che l'essere è il prodotto dell'interazione fra due enti, noi e la realtà, ci sentiamo di garantirne i prodotti come evidenti, solo nella misura in cui non abbiamo coscienza del meccanismo interattivo.
Perchè il meccanismo possa saltare fuori occorrerebbe qualcuno non coinvolto nell'interazione, un osservatore esterno.
Questo osservatore in effetti esiste, e anzi ne esistono una moltitudine, perchè noi non siamo mai gli stessi, e ognuno di questi osservatori è portatore di un non detto a se stesso, che può però manifestarsi ad altri osservatori, che creando confusione indichiamo tutti con lo stesso noi.