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Messaggi - bobmax

#316
Citazione di: daniele22 il 05 Marzo 2024, 09:10:12 AM
Nella formulazione delle sentenze, mi corregga Eutidemo se sbaglio, viene valutata dal collegio giudicante pure la capacità criminale dell'imputato.
Caro Bobmax, tu sei come i politici che ci governano ... predicano di una società migliore, più giusta, e praticano invece la gestione del loro potere illudendosi, forse ma non é detto, che le loro ricette possano condurre alla società più giusta.
Se c'è una persona che in questo forum gode di tutta la mia stima questi è il credente Duc in altum col quale ebbi un'intenso dialogo nel topic "Tutte le strade portano a Dio". Al termine di tale dialogo, nella sua piena fede mi disse che non serve la ragione per avere la pace, la quale può concedersi solo con Gesù.
Citandoti: "Perché solo tu puoi riempirli di senso ... a seconda se vuoi essere o non essere".
Questo sarebbe dunque il tuo predicare bene, ma quello che precede è solo un farfugliare ingannevole di fatto, giacché se c'è una cosa che proprio non esiste alla nostra esperienza tanto quanto non esiste Dio, questa è proprio il Nulla. E tu mi dici invece: "E' per questo che è indispensabile la fede nella Verità, proprio perché è fede nel Nulla." Immagino pertanto che non esista nemmeno la Verità, ed è per questo che io ho scritto Menzogna e non menzogna. Perché se vi fosse stato un filosofo che avesse iniziato la sua trattazione filosofica con un postulato in cui dicesse che la nostra indagine sulla realtà si compie partendo dall'indagine sensoriale mi limiterei a sconfessare tale errore/menzogna con la m minuscola. Ma siccome tale errore/menzogna non esiste, dandosi cioè fino ad oggi per scontato che così sia al punto di non doverlo nemmeno specificare, ecco allora che mi sono autorizzato a scrivere "fede nella Verità della Menzogna" proprio perché esiste la menzogna, ma non la Menzogna ... tanto quanto non esiste la Verità. Ma queste non sono propriamente un Nulla come tu dici, sarebbero invece illusioni gravide di conseguenze, essendo che la loro esistenza inconsistente aleggia potente nell'aria attraverso umane parole senza mai concretarsi. Caro Bobmax, istruisci pure i tuoi devoti, ma con me non attacca e ti lascio senz'altro alle tue opache vie


Viceversa, lascio te alle tue vie luminose.

Rassicurati, non era tanto a te che mi rivolgevo.
Ma ad altri.

Quanto mi è dolce l'ignorar cotanto rumore.
#317
Citazione di: Il_Dubbio il 04 Marzo 2024, 21:45:06 PMStai mettendo sullo stesso piano l'IO, ovvero la consapevolezza di esistere, e l'illusione della volontà cioè: se la volontà non esiste (non c'è libertà) non esisto nemmeno io.
Io non ho mai dubitato di esistere. Dubito però sulla mia libera volontà. Non vedo la necessità di sovrapporre i due piani.
 
Come hai detto tu stesso è un corto circuito senza senso. Non puoi essere consapevole di non esistere.
Al limite potresti trovare un nesso tra la tua consapevolezza di esistere con una struttura logica (esterna) che ti impone la necessità della tua non esistenza nonostante tu sia contrariamente consapevole che esisti.

Mi sembra che sia questo quello che stai provando a dire, anche se io non ho capito bene la struttura logica (esterna) che ti induce a sostenere di non esistere nonostante la tua consapevolezza di esistere.
Se è solo quella sulla illusione della volontà, io credo non regga molto.

In effetti chi mette in discussione il libero arbitrio, di norma non ne avverte la profondità delle implicazioni esistenziali.
Nel naturalismo, per esempio, si è giunti a comprendere che il libero arbitrio è una illusione. Ma le conseguenze che ne traggono sono solo di ordine pratico, senza granché cogliere le implicazioni sul significato della vita.

Questa cecità dipende dal fatto che la messa in discussione del libero arbitrio ci pone davanti al limite del comprensibile razionale.
Dove crollano dei presupposti che diamo sempre per scontati. E la cui inconsistenza ci scaraventa nell'incomprensibile.

È l'orrore del Nulla.

Allora il pensiero razionale ripiega incurante dell'abisso che pure ha percepito: si è trattato solo di una allucinazione... E subito ritorna nel rassicurante mondo logico-razionale.

Mentre si dovrebbe invece resistere.
Incominciando a mettere in discussione l'ovvio modo di intendere la esistenza.
Iniziare a distinguere tra "esistere" e "essere".
Che non sono affatto sinonimi!

Ma come si fa ad andare avanti laddove niente che hai attorno ha più un'anima?
Quando il mondo si rivela essere vuoto meccanismo, dove non c'è in realtà nessuno?
È il deserto, che si mostra in tutto il suo orrore.

Ma proprio qui, se resisti, può avvenire la metamorfosi!

Se la Compassione a questo punto prende il sopravvento.
Se questo mondo dolente suscita ora in te, o meglio ti fa diventare, Compassione.
#318
@daniele22

Con il termine verità (minuscolo) si intende un attributo.
Perciò la "verità di qualcosa" indica quanta verità vi sia in quel qualcosa.

Mentre con Verità (maiuscolo) si intende l'Essere. Che non è un attributo, ma è la Sostanza.
Perciò "Verità di qualcosa" significa l'Essere, la Sostanza, l'Essenza, di quel qualcosa.

Quindi la "verità della menzogna" significa quanta verità vi sia nella menzogna.

Mentre "Verità della menzogna" indica l'Essere, la Sostanza che è necessariamente nella menzogna.

Ma se con Menzogna (maiuscolo) la intendiamo anch'essa in quanto Sostanza, Essere, Essenza, allora non ha alcun senso dire "Verità della Menzogna". Perché equivale a dire Sostanza della Sostanza.

I termini Verità e Menzogna (maiuscoli per indicare la loro assolutezza) coincidono con il Nulla.

E' per questo che è indispensabile la fede nella Verità, proprio perché è fede nel Nulla.

Chiamalo come vuoi l'Assoluto: Verità, Menzogna, Essere... è comunque Nulla.

Perché solo tu puoi riempirli di senso.

A seconda se vuoi essere oppure... non essere.
#319
Citazione di: Il_Dubbio il 04 Marzo 2024, 18:09:51 PMdi quello che hai detto mi interessa questo, in particolare. Quale sarebbe l'errore logico se paragoniamo i nostri comportamenti, privi di libero arbitrio, a delle marionette?   

La constatazione della non esistenza del libero arbitrio individuale, è sostanzialmente diversa da ogni altra constatazione.
Perché ogni altra osservazione riguarda qualcos'altro, che non è se stessi.
Fosse anche un sentimento, una idea, un desiderio, sempre è qualcosa che magari ho, ma che tuttavia io non sono.
Idee, sentimenti, vanno e vengono, ma io vi sono sempre, sono sempre io.

E mi manifesto a me stesso, in quanto io, attraverso la mia volontà.

Ma se la mia volontà non è libera, se ciò che voglio non dipende da me... allora non è tanto che io non sono libero... ma che è proprio questo "io" ad essere una illusione!
Io sono una illusione a me stesso.

Quindi non sono una marionetta, perché proprio non sono altro che nulla.

Però attenzione!
Cos'è che si constata essere un puro nulla?
L'io individuale.

Ma è l'io che diventa consapevole di non esistere?
E' un corto circuito senza senso?

O avviene in realtà qualcos'altro?

Di certo, l'emergere di questa consapevolezza è una mazzata.

Dove, forse, si impone l'Etica.
#320
Varie / Re: Rastilslav e l'enigma dell'Alfiere
04 Marzo 2024, 18:10:09 PM
Yup!
Infinite sono le strade che portano a Roma... :D
#321
Citazione di: Il_Dubbio il 04 Marzo 2024, 15:07:49 PMVisto che ho fatto la domanda cerco di renderla spero ancora piu leggibile:

in senso strettamente filosofico:
1) il libero arbitrio (o libero agire..che è la stessa cosa) è necessario: indica concetti logici perchè sia necessario

2) il libero arbitrio (o libero agire...che è la stessa cosa) è inutile: indica concetti logici perchè sia inutile

se la cosa parte bene (e se esistono filosofi veri interni al forum che possano aiutare sarebbe fantastico) si può imparare a costruire adeguatamente una teoria in senso filosofico.

Con libero arbitrio individuale si intende la capacità di effettuare scelte incondizionate.
Cioè è libero ciò che è origine incondizionato di eventi.

Non importa se a causare la scelta vi siano state pure influenze esterne, ciò che conta, perché vi sia libero arbitrio, è che a causare quella scelta vi sia una componente incondizionata del soggetto.

Varie sono le considerazioni che si possono fare per constatare la inesistenza del libero arbitrio individuale.

Una di queste è che tutto ciò che avviene può avvenire o per necessità o per caso.
Entrambi non hanno nulla a che fare con la libertà.

Perché la necessità esclude il ruolo di una origine individuale. Essendo ogni individuo totalmente condizionato.
Mentre con il caso, a darlo per davvero esistente, l'individuo sarebbe in balìa del Caos.

Natura e libertà sono infatti incompatibili.

Da notare che la non esistenza del libero arbitrio non comporta il nostro essere delle marionette. Altro errore logico!

Vi sono poi altre motivazioni, a mio parere ancora più "forti", che mostrano come il libero arbitrio individuale sia una illusione.

PS
Comunque pretendere una risposta, senza neppure leggere quello che è stato scritto a riguardo in questa discussione, non sembra un buon approccio...
#322
Varie / Re: Rastilslav e l'enigma dell'Alfiere
04 Marzo 2024, 13:06:12 PM
#323
Spesso si sposa una teoria del complotto pur di dare un senso a ciò che avviene.
Perché anche la considerazione che vi sia una volontà malevola, che complotta ai nostri danni, è preferibile alla constatazione che dietro a tanti eventi, non vi sia in realtà nient'altro che la stupidità umana...

All'orrore del non senso si preferisce la malvagità del complotto. Che almeno ha un suo senso, seppur malevolo...

Per affrontare ciò che appare insensato, occorre fede nella Verità.
#324
Aver fede nella Verità non significa conoscere la Verità, bensì proprio l'opposto!
Significa ammettere a se stessi di non conoscerla. E allo stesso tempo cercarla comunque, e perciò indagare, valutare, e pure prender posizione.

Scegliere una parte invece che un'altra, sulla base della verosimiglianza e perciò rischiare.
Consci del possibile errore ad ogni passo, e allo stesso tempo prendendosi la responsabilità della scelta!
Sempre animati dalla fede nella Verità.

Invece chi non ha fede, pretende di conoscere il Vero, ed è pronto a sposare le teorie cospirative più improbabili.

Perché sempre di una valutazione probabilistica si tratta.
Ma chi ha fede non vuole ingannarsi.
E accetta che la realtà sia confusa, complessa, cercando di chiarire.

Chi invece non ha fede, si aggrappa ad ogni verità, anche la più farlocca. Perché non sta cercando la Verità.
Ma soltanto una rassicurazione di aver capito! Perché la realtà deve essere semplice, vi sono complotti!

Che poi di complotti certo ve ne sono... Ma ridurre tutto a complotto che scopo ha, se non pacificare l'ansia di ritrovarsi in un mondo complesso, con dinamiche difficili da comprendere?
Piuttosto che affrontare la complessità, meglio gridare al complotto!!!
#325
Citazione di: Koba II il 03 Marzo 2024, 11:13:36 AMPilato mette in discussione che esista una verità ultima sulla vita dell'uomo, una verità che Gesù dice di incarnare.
Non c'è nulla di assurdo nella negazione di una verità del genere, anzi. E negarla non significa negare anche che vi possano essere verità più piccole, parziali, utili per la sopravvivenza.
In tutto questo non c'è nulla di assurdo, ne di paradossale.

Questa considerazione afferma implicitamente ciò che nega.

Vi sono soltanto verità parziali, più piccole, utili...

È anch'essa una verità parziale, utile?
E se è parziale, di che cosa è una parte?

Corto circuito logico.

Siamo persi nella dissomiglianza.

Ma al di là della fallacia logica, la voragine è etica.
Per rendercene conto, la considerazione che vi siano soltanto verità parziali, piccole, utili... dovrebbe essere rivolta a noi stessi.

Cioè in me non vi è alcuna Verità!
Ma questo è un pensiero impossibile.

Sì la Verità implica dolore e disperazione.
Cosa non ci si inventa pur di non andare all'inferno...
#326
@Gyta

Il fondamento della concomitanza di putiniani e noVax è la semplice osservazione delle posizioni sulla guerra in Ucraina e sui vaccini.

È sufficiente osservare in questo stesso forum quanto sia frequente, nel medesimo partecipante, l'apprezzamento del regime russo e le denunce di complotto riguardo ai vaccini.
Una concomitanza ricorrente un po' ovunque.

Come tutte le considerazioni sociologiche, non vi è qui mai la certezza. È solo una probabilità.
Ma se incontro sempre cigni bianchi, ve ne potrà comunque essere qualcuno nero, ma intanto il colore di base dei cigni è il bianco.

Riguardo alla intelligenza... non è una questione di capacità cerebrale. Ma di quanto valore ha per noi la Verità.
#327
Citazione di: baylham il 03 Marzo 2024, 10:56:14 AMScusa, chi è il testimone del fatto, del colloquio, del suo contenuto, tra Gesù e Pilato?
 Il narratore racconta il vero o il falso o inventa?

Osservazione importante.

Vi era un testimone?
Questo dialogo è davvero avvenuto?

Ma andrei ancora più in profondità...
Gesù è mai esistito davvero?
O è solo una invenzione?

Ho avuto modo di discutere su questo punto in più occasioni. Anche con preti che si stracciavano le vesti, di fronte all'ipotesi che Gesù non fosse in realtà mai esistito...

"Nooo!" gridavano "DEVE essere esistito!"
Disperazione nichilistica di chi avverte la possibilità di essersi aggrappato a un rimedio fasullo.

Perché la risposta che diedi, e che do, è:
"Che importa?"

È davvero importante che Gesù sia davvero esistito?
Che ne cale che abbia detto e fatto davvero questo e quest'altro?

O non è invece importante quello che viene comunicato nel racconto?

Dov'è la Verità? Se non in ciò che nasce nel nostro cuore di fronte al racconto?
#328
Citazione di: Gyta il 03 Marzo 2024, 08:54:04 AMLe persone che usano l'intelligenza non sono a priori si-vax/no-vax ma valutano volta per volta secondo le informazioni che hanno a disposizione.

In realtà la valutazione non è mai fatta soltanto sulla base delle informazioni a disposizione...
Subentrano infatti altri fattori ben più determinanti.

Per esempio l'affidabilità riconosciuta alla informazione stessa, perciò quanto è affidabile la fonte dell'informazione.

Inoltre gioca un ruolo importante la sensazione generale di incertezza, che si sta vivendo. Un'incertezza dove il vero e il falso si confondono. E che alimenta il cinismo e non di rado il complottismo perché "Me fesso non mi fanno!"

Il complottismo esprime, a mio avviso, il bisogno di dare delle ragioni semplici a ciò che avviene.
Ragioni semplici, seppur malvagie, alleviano l'angoscia.

Difatti la realtà complessa è difficile da affrontare. E allora è più facile gridare al complotto!
E illudersi di credervi...

E il male deve essere senz'altro in poteri forti. Nascosti, ma non a me!
Crede il complottista.

E meglio è poi di certo un regime autoritario, che almeno è chiaro ed evidente! E dove si sta meglio, perché almeno non vi è più confusione mentale...
Non per niente tra i NoVax non sono infrequenti i putiniani...
#329
Citazione di: green demetr il 03 Marzo 2024, 04:15:42 AMPenso che Gesù non risponda perchè infatti la verità non è un "qualcosa".
Ricordo le ore spese a parlare del dialogo Gesù-Pilato, all'università.
Ma allora non avevo idea di cosa fosse la meta-noia cristiana.
Eh c'è ancora molto da pensare.
Comunque mi piace bobmax l'idea che l'uomo debba parlarne.

Sì, non è qualcosa.
La Verità, cioè l'Essere, non è qualcosa.
Sebbene ogni qualcosa non alluda, non parli che della Verità.

Non essendo qualcosa, non c'è, non esiste.
E ciò che non esiste è Nulla.

Essere = Verità = Nulla


#330
Solitamente a chi afferma la Verità viene fatta, da parte di colui che la nega, questa obiezione in forma di domanda retorica:
"E che cos'è la Verità?"

È cioè la medesima con cui Pilato replica a Gesù.
E a cui Gesù, da grande filosofo che era, non risponde.

Non risponde perché la stessa domanda mostra l'impossibilità di una comunicazione.
Nulla si può dire a chi nega, o mette in dubbio, la Verità.
Essendo la Verità il presupposto indispensabile per ogni autentica comunicazione.

La domanda chiede infatti una definizione della Verità.
Ed è una richiesta vuota di senso. Esprime un non pensiero.

In quanto qualsiasi definizione si fonda sulla Verità.
(In realtà, si tratta sempre di un semplice anelito verso la Verità... che però è indispensabile)

Ritornando a Winghestein, vorrei rimarcare che Gesù, sommo filosofo, parla eccome della Verità!
Ma non dice cosa è...

Dirlo è infatti impossibile.
Ma se ne può benissimo parlare. Anzi, se ne deve parlare!
La Verità, ossia l'Essere, è ciò di cui sommamente bisogna parlare.