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Messaggi - daniele22

#316
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Giugno 2024, 23:49:56 PM
Aaah! Ero io il portiere! Non l'avevo mica capita. Beh, avete mandato entrambi la palla in tribuna, cialtroni che non siete altro ... ma forse non avete buone scarpe. Caro anthonyi, la mia opinione rasenta l'oggettività e, caro niko, era più che completa per quello che doveva esplicitare; quindi la verità che esponi è solo un fuorviare dal mio discorso. Queste comunque erano le mie parole "se stai da una parte continui ad inviare armi protraendo il massacro nel nome della sempiterna logica delle nazioni". Mi sembra che sempiterno significhi anche eterno ... quindi, un eterno firmamento di guerre da sempre nel nome delle nazioni. Ordunque, la russia è una nazione, l'ucraina è una nazione e lo sono pure il regno unito e gli stati uniti; l'europa è quello che è. Se agli ucraini va bene di farsi scannare nel nome della propria nazione sono tutti fatti loro, per quello che mi riguarda. Non sono nella nato, non sono in europa e noi non abbiamo alcun obbligo verso di loro. E se l'onu è quello che è lo è per soddisfare ancora una volta la logica delle nazioni; chiedetelo ai votanti che votarono per Israele. Al vostro ipocrita pietismo per le vittime civili della guerra non ci crede proprio nessuno. Cos'ho visto alla fine nei vostri interventi banalizzanti se non quegli stessi interventi da twitter con la sola differenza che qui siamo in meno gente, ma abbiamo più caratteri a disposizione. Insomma, m'avete proprio scassato, e Athena non si è più vista ahimè; vi rimando pertanto a settembre ... cercate di studiare bene e ditelo pure agli altri. Dovreste arrivare più o meno a pagina 135. Arrivederci infine, voglia sempre la buona sorte, per me e per voi. Ah, vi chiedo una cortesia se possibile: non commentate questo post ... giusto perché non posso replicare. Grazie
#317
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Giugno 2024, 19:14:10 PM
Citazione di: niko il 04 Giugno 2024, 19:25:45 PMInfatti spesso lascio perdere, ma la partecipazione emotiva di alcuni alla propaganda occidentale soprende sempre, tanto piu' mentre stiamo andando verso il disastro, cioe', chissa', forse chi crede ciecamente alla propaganda della dua parte in guerra in fondo vive meglio, ha meno preoccupazioni, bo...


Cit. anthonyi:
"Comunque, Inverno, siamo in un paese libero, per cui c'è libertà sia di informare che di disinformare. Naturalmente sta all'intelligenza di ciascuno saper vedere la differenza. Io per conto mio le idee le ho molto chiare su chi cerca di informare, su chi cerca di disinformare, e su chi è disinformato."
.
Ecco! niko, il grande maestro occidentale stesso ti ha indicato la via. Questa è ottima informazione per quanto riguarda forma e contenuto, e più onesti di così si muore.
Ora prova a pensare che sia stato Mattarella a dire agli italiani questa cosa. Per loro, gli italiani, che magari pensano di essere persone informate e che anelano comunque una corretta informazione, sarebbe questo un colpo assai duro da digerire.
Dico a costoro però: ¿Non avete mai provato a pensare cosa implichi la giusta mancanza di censura? Non a caso dissi tempo fa ad Eutidemo che piuttosto che correre dietro ai truffatori,  pigliandone pochi per certo, sarebbe economicamente più vantaggioso depenalizzare sapientemente la truffa, fior fiore della disinformazione.
Chi desidera il potere niko, la gerarchia, ovvero chi desidera che lo Stato governi i propri cittadini e non viceversa, tenderà sapientemente a generare un ordine artificiale che, seppur naturale, si appoggerebbe comunque a un ordine naturale preesistente.
Chi non desidera il potere e vuole che i cittadini governino lo Stato tenderà invece a informare, nel senso di condividere, e si volgerà così ineluttabilmente a riscoprire l'ordine naturale preesistente.
La storia dei leopard, giusto per anthonyi, era una battuta ironica buttata lì solo per impertinenza dispettosa. Immagino che l'avesse colta, nonostante la sua risposta. Ma posso anche sbagliarmi.
Metti pure, niko, che la storia dei leopard me l'avesse raccontata la madre di un carrista ucraino. ¿Che grado di attendibilità potrebbe avere? Non saprei. E che grado di attendibilità può avere una testata giornalistica nazionale, visti i trascorsi covid e anche guerra? Quale grado di attendibilità può avere infine l'informazione che col suo potere economico può stabilire quali siano gli argomenti da mettere nell'agenda delle umane attenzioni? E anche ammesso che tu faccia una critica a varie fonti, quale attendibilità potrà avere l'informazione che potrai dare? Ti capisco quindi, almeno in parte. Questo perché la fonte della mia informazione giunge dalla critica che faccio alla correttezza della forma del pensiero più che al contenuto che in esso si esprime, consapevole che le due cose si compenetrano tra loro. Ma allora, se devo diffidare dei contenuti, dato che valuto l'informazione come potenziale portatrice di disinformazione, per compensare questa parziale mancanza dovrò valutare maggiormente la storia del pensiero che ha condotto al pensiero che devo criticare nel qui e ora, pensiero che potrebbe sì essere formalmente corretto, ma che, pur essendo corretto potrebbe portare con sé dalla storia che l'ha prodotto delle contraddizioni che invaliderebbero tutto il valore della sua correttezza: classica disinformazione.
Pertanto, o si sta di qua, o si sta di là. Da una parte sta l'irrazionalità, dall'altra l'irrazionalità governata. Questa è la scelta ad oggi, manichea nel senso che sarebbe netta, separante. Nel caso specifico del tema di cui si tratta, se stai da una parte continui ad inviare armi protraendo il massacro nel nome della sempiterna logica delle nazioni, se stai dall'altra, smetti di inviare armi all'ucraina costringendola alla resa, ti fai carico della tua responsabilità e cerchi di avviare un percorso nel nome sì di una nazione, ma di una nazione democratica che intravede la prospettiva di uno stato governato dai cittadini, col suo esercito e le sue forze dell'ordine (e detto da un anarchico non è poco). Comunque io non vado a votare per le europee proprio perché non mi sento rappresentato da nessuno, nemmeno da quelli che si oppongono all'invio delle armi, tanto per dirla tutta. E fintanto che un partito, o più d'uno, non chiarisce esplicitamente di aderire a quell'idea di stato che prediligo, non se ne parla nemmeno che io mi rechi alle urne; non voglio avere proprio nulla a che fare con altre persone che quasi per certo mi prenderebbero in giro.
Pertanto, niko, anthonyi ti ha messo la palla sul dischetto del rigore, e non è poco. Solo a te è dato dove tirarla
#318
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
04 Giugno 2024, 17:01:02 PM
Ciao niko, mi permetto di farti un appunto. Premessa: come ti è noto io mi sono definito un solipsista consapevole, mettendomi in opposizione a coloro che, ad oggi, dal mio punto di vista sarebbero dei solipsisti inconsapevoli. Intendo con questo che l'unica realtà oggettiva, per il solipsista consapevole, è quella che sta nella sua testa. Intendo inoltre che il solipsista consapevole è colui che si rende conto che le proprie esternazioni, fattuali o fattuali linguistiche, sono precedute dal filtro della propria sfera interiore/emotiva. Qui si sente parlare a volte della filosofia dell'immanenza, io la chiamo del qui e ora. Ora ti spiego, sono tre anni che perduro nel forum e li definirei tre anni di arresti domiciliari con tutti i comfort, tre anni in cui mi sono arricchito soprattutto di una concezione peggiore sugli esseri umani di quella che avevo prima. Tant'è che questo detenuto nel suo genere si è risolto a mettere in atto pratiche che considerava quasi da mondo dei fuorilegge. Tutto può succedere per caso naturalmente, ma anche no; e sicuramente absit iniuria verbis. E soprattutto io parlo sempre per quello che so. Stamattina volevo postare il post che poi ho postato nella tematica dei missili all'ucraina. Mi sono accorto però che c'era anthonyi in linea e, dandogli il tempo di scrivere le sue cose, sono andato a prendere il pane. Ho aspettato cioè a postare sperando così che l'ultimo post delle tematiche di attualità restasse almeno un paio d'ore visibile nella home page, visto il fervore che imperversava nell'altro tema. Magari tu non l'hai nemmeno letto quel post, sempre ammesso che tu sia interessato ai miei interventi. Anthonyi comunque non aveva postato nulla e non era più in linea. Cinque minuti dopo, fatalità, anthonyi ha detto le sue cose riportando "guerra in Ucraina III" in primo piano. Ora, non è la prima volta che accade, già ne avevo avuto un preciso sentore e così "hic et nunc" ho scelto di usare la mia comunicazione per riportare alla ribalta quello che ho scritto nel tema dei missili in ucraina. Quindi, se daniele 22 sa, conosce, che possono esistere queste dinamiche del potere, e penso naturalmente a quelle fuori dal forum, mi sembra giusto informare chi magari tali possibili dinamiche non le sappia. Giungo infine all'appunto sulla tua linea politica pratica a fronte di quello che ho detto. Nel momento in cui decidi, e non ci vuole certo molto a capirlo in qualsiasi tema, che secondo te qualcuno disinforma, non sta cioè semplicemente esprimendo la propria opinione, nel mentre che tu sai per certo che vuoi informare, ¿non ti conviene lasciarlo perdere una volta per tutte?
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Ps: lo sapevate che tutti i leopard che sono stati forniti all'ucraina sono stati distrutti fino all'ultimo?, anzi no, 12 sono stati catturati
#319
Aspettavo in verità una risposta di Athena sul tema del nostro "libero arbitrio". Dato però che io, come dice Luca Zaia, "sto sul pezzo", voglio fare qualche precisazione a perfezionamento di questo ennesimo topic destinato già da oggi all'oblio.
Il mio ultimo intervento, cioè quello precedente a questo, fu in realtà quello di un Padre Eterno ... ennesima autocertificazione del disturbato bipolare ah ah ah ah ah aaah!! ... il Padre Eterno che tutto perdona. Ma siccome, avendo il dono dell'ubiquità, io sono anche secolarizzato in forma di 😈 diavolo, e fermo restando quindi il mio conclamato disturbo bipolare, dirò che i criminali siamo noi (cioè voi), ma nella fattispecie Usa, Nato e fumosa Europa. Infatti, le nostre buone intenzioni che il Padre Eterno attribuisce con larga mano a tutti sarebbero quelle che si espressero ai tempi dell'illuminismo, ma oggi, chissà come e chissà perché ce le siamo dimenticate, circondati come siamo da irresponsabilità (indifferenza), ipocrisia, pavidità, e ossessioni varie come conseguenza. E così facendo, da buone che erano, sono divenute quasi per magìa cattive intenzioni.
Un piccolo inciso sulle ossessioni, sempre aspettando appunto Athena: il disturbato bipolare, come sarà noto ai più che se ne sono interessati, cade facilmente vittima di considerarsi al centro del mondo, e di vedere anche a volte, tra altre cose, complotti di varia natura contro la propria persona. Beh, dato che io lo sono, anche se di fatto non lo sono più, dirò che di fronte a tanti oltraggi nei confronti della ragione mi sono pure chiesto, in tono assolutorio verso quella che per me sarebbe la vostra contorta ragione, contorta ai limiti dell'incomprensibile, mi sono appunto chiesto se voi, o almeno una parte di voi, vi siate messi d'accordo a prendermi per il culo per misurare infine la mia tenuta logico razionale e psichica. Naturalmente, avendo domato il mostro, scarto l'ipotesi di natura ossessiva proprio perché condivido in pieno quanto si afferma nel "rasoio di occam". Che bisogno ci sarebbe appunto di un complotto? Nessuno sembra, però l'ho messo in conto. Chiuso l'inciso e ritorno al tema.
Sui perché di questa dimenticanza di cui sopra che si data ai tempi dell'illuminismo non mi spendo, principio di economia, ma sul come essa si manifesti è presto detto. Nella nostra smania di giudicare stigmatizzando gli altri estraendoci dalla realtà, il famoso disturbo dell'osservatore, e lo faccio pure io, ci siamo scordati di alcuni dettagli di "buona educazione" che, pur essendo dettagli la dicono lunga su quale sia il nostro atteggiamento "occidentale", atteggiamento che sarebbe evidente anche nel forum: in una sola espressione, la mancanza di rispetto nei confronti degli altri, fatto abbastanza grave e sconcertante. Cosa questa che stride assai con le dichiarazioni di intento che a volte emergono circa il nostro presunto volersi arricchire intervenendo nel forum nel massimo rispetto delle altrui opinioni. Non mi tiro certo fuori del tutto da questo atteggiamento, però lo disapprovo e cerco di evitarlo; l'ho mantenuto infatti e di recente con Ipazia sul tema del libero arbitrio, ma non ho voluto in quel caso oppormi al suo dire per vari motivi; in ogni caso ho già contestato abbastanza una che, assieme a niko, dimostra almeno di possedere un po' più di sale in zucca rispetto ai decerebrati sostenitori del pensiero liberal nelle sue varie forme. Dirò quindi e ad esempio, che dopo avermi fraudolentemente offeso, a iano manco è passato per la capa di dare almeno un accenno di scuse, o di fraintendimenti occorsi: mancanza di rispetto. Sempre ad esempio, in questo topic aperto da Eutidemo, questi, passato il suo malessere, ha risposto a tutti tranne che a me e a bobmax; mancanza di rispetto visto pure che, avendo lui addotto ad un malessere la sua temporanea assenza, nemmeno si è degnato di ringraziare coloro che gli avevano augurato ogni bene: altra mancanza di rispetto. Ancora ad esempio: ci ha pensato anthonyi a rispondermi, salvo poi abbandonare il campo quando più gli ha fatto comodo: altra mancanza di rispetto.
E allora gli "occidentali" dicono: mica era obbligato iano a scusarsi, nonostante che fosse stato beccato con le mani nella marmellata; dicono infatti costoro che tutto sommato era cosa di poco conto. E dicono ancora gli "occidentali": mica era obbligato Eutidemo a rispondere a tutti, pensando magari qualcuno che il suo malessere fosse una balla bella e buona. E ancora, sempre gli "occidentali", dicono che anthonyi non ha mancato di rispetto a nessuno non rispondendo alla mia istanza, forse appellandosi al quantomeno discutibile, ma a volte addirittura odioso luogo comune "chiedere è lecito, rispondere è cortesia". Dato però che per articolare quel pensiero ho speso almeno un paio di ore del mio tempo, la sua non risposta dal mio punto di vista sarebbe rubricabile come mancanza di rispetto. Ma ancora una volta gli "occidentali" dicono: guarda che non te l'ha mica ordinato il dottore di spendere il tuo tempo scrivendo nel forum. Ma così dicendo negano di fatto un principio di buona educazione ed eventuali buoni propositi, quelli in cui si esprime che il forum è un luogo dove ci si arricchisce nel reciproco confronto con le altrui idee ... e poi si stracciano le vesti adducendo una sconfitta del forum quando qualcuno decide di abbandonarlo, oppure ne giustificano la dipartita dicendo che era poco umile o non aveva nulla da dire  ...Balle!, tutte balle!! ... Poi c'è ancora qualcun altro, Pensarbene, che incita a dire di sentirsi liberi di dire quello che si vuole senza rendersi conto che, per quanto attiene al genere umano, il dire corrisponde a un fare (mezzo di produzione quindi nella formula marxiana struttura/sovrastruttura - dono dell'ubiquità); costui caldeggerebbe cioè, irresponsabilmente, all'anarchia della peggior specie (faccio quello che voglio io!), proprio così come essa già si manifesta in una società democratica assai molto ridotta a colabrodo.
E che dire infine dei russi? che dire delle buone, cattive intenzioni del signor Vladimir Vladimirovich?, il grande signore dei banditi, l'uomo più ricercato al mondo. Premesso che non so se anche in Russia si comportino come qui da noi, a quello che spero sia l'ultimo degli eroi dell'umanità direi che se non è un pagliaccio come gli altri (esercizio del potere ad arbitrio delle nazioni) si cosparga il capo di cenere e si ricordi che ha violato un trattato internazionale; pertanto spetta a lui parlare pubblicamente, non tanto della sua difesa che, buona o falsa che sia, la sappiamo tutti, ma di come intenderebbe uscire dalla situazione in cui lui stesso ci ha condotto. Giusto così per sapere come mi devo regolare ... ah ah ah ah ah ah aaaaah!!
#320
Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2024, 09:24:56 AMDaniele22, tu definisci idiota qualcosa che fa parte delle strategie di menti sopraffine.
Capisco che tu sei critico nei confronti della NATO, ma un po' di valutazione strategica della comunicazione ci vuole.
Diamo per scontato che nella NATO ci sia l'egemonia degli stati uniti.
Come ci insegna Schindler parlando con il gerarca nazista il vero potere non é quello punitivo, é quello della grazia, é quello cioè del controllo dei mastini che si scatenerebbero contro la Russia se non ci fosse Biden a tenerli sotto controllo.
Lo stesso ragionamento vale per anche per le autorizzazioni ad attaccare in russia, qui addirittura la posizione di superiorità degli stati uniti si é espressa in maniera duplice.
Infatti Biden ha lasciato che il dibattito si evolvesse in Europa, permettendo a Macron di mettere in riga Scholtz, che era quello che rappresentava la resistenza più importante, è poi é intervenuto con atto notorio a certificare la soluzione.
Che poi quello del nucleare sia un bluff é ancora più evidente adesso, visto che a seguito degli attacchi ucraini al sistema radar di difesa atomica, Putin sarebbe autorizzato dalla legge russa ad usare l'arma atomica ma non la sta usando.
Comunque la NATO ha messo i B52 in circolazione sistematica attorno all'oblast di kaliningrad, anche i vertici NATO, come te, pensano che possa non essere un bluff.
Ben ritrovato Eutidemo. Certo anthonyi che definisco idiota quel qualcosa di cui parli, perché tali menti sopraffine sarebbero per me e fino a un certo punto un libro aperto dato che mi sarebbe noto il semplice meccanismo che muove i viventi, noi compresi. In ogni caso penso che sorvegliare Kaliningrad, qualora fosse anche questo il parto di una mente sopraffina, sembrerebbe a me cosa di ordinaria amministrazione, roba da menti comuni insomma. Di tali menti sopraffine però non conosco l'unica cosa che mi interesserebbe conoscere (il libro aperto fino a un certo punto), cosa che non posso conoscere e che nemmeno tu potresti conoscere, a meno che non faccia parte pure anthonyi di quell'elite che gestisce la guerra e a meno che, pur facendone parte, qualcuno di quella elite non lo stia ingannando. Sto parlando naturalmente dell'intenzione, la quale non coincide necessariamente con la motivazione cioè con le motivazioni di questa guerra che sono infine quelle profuse quotidianamente da tutti gli opinionisti, nostro forum compreso, vuoi da quelli che appoggiano la Nato, vuoi da quelli che contrariano il suo agire. Tanto per chiarire il concetto, nel tema aperto recentemente da Aspirante Filosofo, io potrei intervenire dicendo che scrivo nel forum per affermare la mia ragione e che per fare ciò debbo necessariamente metterla a confronto mio malgrado con altre diverse e trarre quindi delle conclusioni sulla mia. Voglio cioè dire che posso pure non credere alle ragioni esposte da altri così come le hanno esposte, dati pure certi fatti che nel forum accadono. Per tutti vale comunque, me compreso, che l'intenzione per sua natura non può rivelarsi in modo certo agli occhi dell'altro ... ci si deve cioè fidare, o in alternativa occorre tirare la cinghia in modo fatale. Giungo quindi al tuo richiamo a Schindler e al "vero potere" il quale non elargirebbe punizione, ma grazia. Ordunque anthonyi mi vien da sorridere, anche di me stesso; io non nego di avere molta fantasia, fantasia che come ti è noto mi ha pure portato a dire a suo tempo che Putin sarebbe una sorta di mio alter ego, ma anche tu in fatto di fantasia non scherzi nel vedere la grazia di Biden nel suo tenere a bada i propri mastini. ¿Allora, tra Biden e Putin e in relazione al "potere vero", quello che dona punizione o grazia, cosa posso dire riguardo alla loro intenzione? Nulla, o meglio una combinazione delle quattro possibili, cioè tra: buona buona, buona cattiva, cattiva buona, cattiva cattiva. Per quanto già detto in altri topic però, essendo gli umani portatori del pensiero unico "voglio evitare il mio male" la combinazione più probabile sarebbe, contro ogni ragionevole ipotesi, che entrambi siano mossi da buone intenzioni, ma agirebbero in modo sbagliato.
Concludo chiedendomi come si comporterà l'Italia con Francia e Germania. Perché anthonyi, secondo me e nonostante tutto, noi siamo i più fighi di tutti e sai perché? Probabilmente, come auspicherebbe niko, perché almeno a livelli inconsapevoli non avremmo identità di nazione, di popolo, non saremmo di fatto e infine così sciocchi come altri che invece credono all'esistenza di una identità nazionale rischiando però in tal modo di farsi prendere per il sedere da chi li dirige, ovvero un sistema personificato che difende lo status quo est. Ferma restando quindi la mia opinione sull'idiozia del "vorrei, ma non posso" da parte Nato, ovvero quella di rifornire di armi più potenti gli ucraini ... un saluto e una buona domenica 
#321
Ti ringrazio anthonyi per preoccuparti della mia tranquillità anche se in realtà sono più che tranquillo. Quando vado in alto adige/sud tirol a volte mi piace andare per il valico della Fricca e spesso lì vi trovo autoarticolati e furgoni polacchi che a volte rallentano vistosamente il traffico. Penso che lo facciano per risparmiare sui pedaggi autostradali, ma a me disturbano assai. Pertanto, qualora i polacchi volessero andare a crepare in guerra contro i russi la cosa non mi disturberebbe affatto. Nel merito quindi di quello che dici, le minacce non sarebbero propriamente un bluff, almeno fintanto che tali restano. Ti dirò invece che questo "vorrei ma non posso" da parte Nato lo trovo assai idiota. Queste autorizzazioni a procedere che impongono a Zelensky sarebbero a mio giudizio ridicole proprio perché non ci siamo resi conto che con l'ingresso del nucleare forse era meglio ponderare diversamente la questione "guerra". Questo lo dico perché ho imparato che qualora avessi un nemico, la cosa migliore da farsi una volta capito che questi non intende ragione sarebbe quella di coglierlo di sorpresa e battere più forte che posso (una sorta di Pearl Harbour tanto per capirci ... il famoso "attacco proditorio", spiritosa invenzione). Ma sembra che nel caso in questione la cosa non sia possibile. Allora succede che noi occidentali specialmente, maestri a generare categorizzazioni in seno alla realtà al limite dell'assurdo, stiamo appunto creando la "diplomazia di guerra", sempre scaricando il tutto sulla pelle dei sudditi ignavi. Speriamo che costoro una buona volta si riscattino
#322
Auguri di pronta e felice guarigione Eutidemo. Quando penso alla Russia di oggi mi viene in mente un po' la storia di Ivan IV detto Grozny. Insomma, secondo me i russi sono gente da prendere con le molle; questi infatti non trattano certo cose e persone coi guanti bianchi, forse proprio in ragione dei loro precedenti, ovvero di tutte le ribalderie commesse per far rinascere dallo sfacelo la Russia moderna.
Tralascio considerazioni di tipo etico/morale. Seguendo quindi l'intenzione di mandare nuove armi o addirittura truppe immagino si sia consapevoli del fatto che, contrariamente ad intenti direzionati alla pace, quelli ostili farebbero precipitare i due contendenti ad esprimersi in una successione di mosse che sarebbero in un certo senso quasi obbligate, fatali. Premesso che noi ci riteniamo dalla parte del giusto (non col mio avallo), mi chiedo purtuttavia cosa vorremmo ottenere inviando armi più offensive, o addirittura truppe. Vorremmo cercare di smascherare un bluff russo, dato pure che non mancano certo indizi di una loro presumibile debolezza militare? O vorremmo esaperare il conflitto perché non siamo più in grado di sostenere economicamente una guerra di lunga durata?
#323
Citazione di: iano il 31 Maggio 2024, 00:09:29 AMSei libero di ''disprezzare il pensiero'' chi ti pare Daniele.
Però di solito i pensieri non si disprezzano, si criticano.
Al massimo si può disprezzare qualcuno a causa del pensiero che esprime.
Tu ''disprezzi il mio pensiero'' in quanto non si impegna secondo te a sufficienza sul fronte della giustizia e della politica, che è quanto meno un modo contorto di esprimersi.

È capitato almeno un paio di volte in cui sono intervenuto come fossi un moderatore a difendere altri che non sono per certo sulla mia posizione di pensiero, anzi. L'ho fatto perché secondo me erano stati oggetto di una velata diffamazione. Ora devo quindi autodifendermi e invitarti a non continuare a gettarmi addosso falsità diffamatorie nei confronti della mia persona ... poiché per contraddire le tue insinuazioni appunto diffamatorie sul fatto che io sputi sentenze senza criticare è sufficiente leggere il mio post precedente e semmai anche quelli che vengono prima qualora non bastasse ... chi ha orecchio per intendere intenda
#324
Citazione di: iano il 30 Maggio 2024, 11:02:35 AMHai scritto: ''Ritiro quindi il mio disprezzo dopo i tuoi post sul diritto di Israele ad esistere, condivisibili o no che siano. Forse l'avrai fatto qualche altra volta, intendo quello di dire la tua sulla giustizia in temi di attualità, ma non sei certo un abitué di questi temi, luogo dove soprattutto si scatenano le mostruosità della fantasia umana, luogo dove un filosofo, seppur ignorante, dovrebbe dire la sua.''
Il problema è che il ritiro del tuo disprezzo sembra momentaneo, condizionato da dove interverrò nel forum in futuro.
Io intervengo dove mi pare.
Che anarchico saresti se ti metti a fare le pulci sul dove gli altri esercitano la loro libertà di intervenire ?
Partiamo dal punto in cui ho esordito dicendo che un filosofo che non produca un'etica, punto corretto in seguito con l'idea che il filosofo debba confrontarsi col senso di giustizia, tale filosofo sarebbe appunto un'ignorante. Questa è la mia opinione, che non è l'opinione di Dio né quella del re del mondo. Tu sei libero di proporre la tua visione e io di contestarla, e non sarò certo io a censurarla. Va da sé che io possa anche disprezzare tale visione, e infatti la disprezzo. Dopodiché, forse perché ho fatto menzione della tua scarsa partecipazione alle tematiche di attualità e contestualmente ho dato importanza al fatto che un filosofo dovrebbe dire la sua in quei temi ti saresti sentito di fare un intervento sul diritto di esistenza di Israele. A parte che non sono d'accordo con quello che hai detto in quel frangente, ho accolto con piacere che tu ti sia almeno pronunciato nel merito, ma non è tanto la tua presenza o assenza nelle tematiche di attualità a determinare il mio disprezzo solo in parte sopito dal tuo intervento. Sarebbe invece che mi sembra che quando parli facendo il filosofo il tema "senso di giustizia" manchi nei tuoi pensieri, o al più tendi a delegarlo a un problema da risolversi a livello individuale; cosa questa, dato che penso che la filosofia sia una disciplina che debba rivolgersi alla comunità tramite un confronto dialettico, genererebbe automaticamente il mio disprezzo. Per spiegare meglio tale disprezzo dirò che un mancato riconoscimento della giustizia come faro guida dei nostri comportamenti farebbe precipitare i nostri discorsi filosofici in un relativismo assoluto, nulla più che un bieco nichilismo, cosa senz'altro ammissibile, ma da me deprecata.
Non capisco infine per quale motivo un anarchico dovrebbe astenersi dal pronunciare giudizi, o a modificarli quando sia il caso (non uso firmare cambiali in bianco), cosa che tu imputi a me dicendo che faccio le pulci agli altri cercando di influenzare (vedasi il tuo "io intervengo dove mi pare" quasi che fossi io a impedirtelo) la loro libertà di agire nelle varie tematiche del forum. Ti dirò allora che le pulci, non solo in questo caso, ma pure in altri sei proprio tu a farmele dato che hai sollevato una fantasiosa e fastidiosa polemica accusandomi falsamente, e rimarco falsamente, di voler quasi censurare gli altri, mentre quello che faccio è solo quello di esprimere il mio disprezzo. E mi fai appunto le pulci estrapolando di volta in volta piccole parti dei miei interventi, fatalità quelli che più ti disturbano a livello personale, che, anche qualora tu avessi ragione, ma per certo non l'avresti, non andrebbero comunque ad intaccare il senso generale dei miei interventi
#325
Citazione di: iano il 29 Maggio 2024, 08:55:27 AMBontà tua.
Ma cosa diresti a un moderatore che ti facesse una simile osservazione?
Da oggi sò che i miei interventi sui diversi argomenti saranno conteggiati.
E poi come continua questa storia?

Se sei interessato a continuare il dialogo dovresti cercare di essere più chiaro. Nel merito del tuo intervento non capisco infatti la bontà che mi attribuisci. Non mi è chiaro nemmeno il contenuto dell'osservazione che dovrebbe farmi un moderatore. Sorvolando quindi su quello che avresti saputo giacché riguarda solo te, non capisco infine quale sia la storia che dovrei continuare
#326
Citazione di: iano il 25 Maggio 2024, 09:51:46 AMSe disprezzi il mio pensiero vuol dire che lo comprendi, e dopo questo involontario complimento che mi fai, e che non ti posso restituire, dimmi tu se vuoi continuare il dialogo, a meno che per disprezzare non intendevi...disgiungere.
Io continuerei con piacere il dialogo, ma visto l'effetto che ti fà forse non è il caso.
Cosa ne pensi?


In realtà iano non disprezzo il tuo pensiero, anzi, trovo molto acuti certi tuoi spunti, solo che li trovo disorganizzati e, francamente, a volte sterili. Ritiro quindi il mio disprezzo dopo i tuoi post sul diritto di Israele ad esistere, condivisibili o no che siano. Forse l'avrai fatto qualche altra volta, intendo quello di dire la tua sulla giustizia in temi di attualità, ma non sei certo un abitué di questi temi, luogo dove soprattutto si scatenano le mostruosità della fantasia umana, luogo dove un filosofo, seppur ignorante, dovrebbe dire la sua.
Giungo quindi al ritornello a cui molti si appellano spesso e volentieri: "Ognuno la pensa in modo diverso e se non accetti questa cosa sei uno che..............." Beh, io penso invece che la pensiamo tutti allo stesso modo, ovvero pensiamo a tenerci alla larga dal proprio malessere; solo che ognuno lo fa, nel nostro caso lo dice, in modi a volte assai discutibili.
Retrocedendo quindi nel tempo, questo pensiero unico, quello cioè di evitare il proprio dolore, non quello di tutti intendi, manifestò linguisticamente certi concetti, certe esistenze, ad esempio Dio, proprietà privata, coscienza di classe e libero arbitrio tanto per dire. Se io non riconosco tali concetti metafisici arbitrari e offensivi nei confronti della ragione umana, ovvero se non accetto il diverso pensare degli altri, dato appunto che penseremmo tutti alla stessa cosa, chiedo: chi tra me, che non accetto, e gli altri, che accettano tutto pur di salvare il proprio tornaconto, sarebbe un autoritario, un prepotente, un fascista, cose queste che giustamente vengono stigmatizzate? Io posso tollerare Dio, no di certo tutto quello che dice, ma dal filosofo pretendo non le sciocchezze che si mettono in campo vuoi dall'una o dall'altra parte della barricata, intendi ad esempio materialismo vs idealismo. Costoro, tra l'altro, vorrebbero farmi credere che la giustizia debba essere merce di contrattazione; ma credo ben che sia materia di contrattazione se si è pervasi da idee esposte pure dall'insigne Telmo Pievani sulla natura convenzionale del linguaggio, altro arbitrio ben poco fondato e atto a farci credere che l'essere umano sia veramente superiore alle altre specie, sia cioè più intelligente. Perché, se così fosse, allora sì la giustizia, che dovrebbe essere attinente alla ragione umana e non personale, diverrebbe materia di contratto tra i più intelligenti tra gli esseri umani. Questo naturalmente in teoria perché poi in pratica e alla faccia dell'intelligenza, il senso di giustizia viene quantomeno impostato dai più forti. Infine, sempre costoro, tutti compresi, sarebbero in realtà dei truffatori, vili truffatori inebriati non so se dalle loro ideologie o di sé stessi ... hybris ... Ma i tempi sono maturi perché la nostra lingua, testimonianza di coscienza, di conoscenza collettiva, si è accorta di sé stessa, proprio come lo scimpanzé, e sentenzia, attraverso la mia voce per ora, di essere nulla più che una grande puttana.
Un cordiale saluto
#327
Citazione di: Alberto Knox il 25 Maggio 2024, 10:54:47 AMnon ti ho messo in bocca nulla per fortuna. Le cose che dico vengono dalla mia. Sereno Daniele, è bene che non la pensiamo tutti allo stesso modo.
Certo Alberto, hai solo interpretato male il mio dire, tanto che sono riuscito a trascinarti con me nel paradiso dei buffoni. Mi chiami poi sereno daniele; beh, sereno lo sono in effetti, ma adagiato su di un mare di merda, non di un "quanto verde tutto intorno e ancor più in là, sembra quasi un mare l'erba......".
La cosa? Sai come mi è passato per la mente? Pensando all'espressione ¿ma cosa fai? ... e in successione ¿ma che cos'è una cosa?
#328
Citazione di: iano il 24 Maggio 2024, 16:11:36 PMNon ho mai pensato che fesso potesse significare altro :)), ne che coscienza potesse significare altro da consapevolezza, ma se  volgiamo  ancor parlare di un agir ''coscienzioso'', diremo che questo è proprio del filosofo.
 
La produzione filosofica viene da se, cioè dal fatto che non possiamo interrompere i nostri pensieri.
Filosofo è colui che presta particolare attenzione ai suoi pensieri, mentre sorgono, conscio del fatto che da ciò, che egli lo voglia o meno, dipenderà il suo agire, assumendosene così la piena responsabilità , senza delegarla, annacquandola , ad un entità superiore, o comunque a lui alternativa..
Voler produrre un etica significa mettere il carro davanti ai buoi, secondo me, come volersi costruirsi un alibi che possa giustificare le nostre azioni, e a questo facilmente e comprensibilmente si abbandonano i giovani, spinti da un impellenza di avventura.
Diversamente è dalla valutazione delle nostre azioni che può nascere un etica.
Un azione politica nasce dalla concordanza di etiche prodottesi liberamente, e non da una concordanza forzata dal dover aderire a un etica preconfezionata.
Si parla di umanità, ma in effetti ne esiste più di una.
Per un giovane la prima bandiera che passa è buona se promette azione.
Un anziano perderà il tempo che gli rimane per cercare una bandiera sotto cui agire, senza trovarla, e alfine, disgustato, attenderà la morte come una liberazione.

Secondo me la filosofia è una scienza che si rivolge alla collettività. Ho in precedenza espresso un'opinione sul filosofo. Da ateo, quindi, la mia riflessione è incentrata su di un concetto di giustizia che dovrebbe infine sostituire la giustizia divina, quella a cui si rivolgono i credenti. Con questi ultimi infatti condivido molte posizioni, ma non tutte. L'etica a sua volta dipende da tale concezione che il filosofo produce e non è unica, ma in modo obbligato riferibile al senso di giustizia che egli propone a coloro che filosofi non sono. Il resto è solo confusione, ovviamente dal mio punto di vista personale. Non sarò io a censurare il tuo pensiero, ¿come potrebbe un anarchico?, ma di sicuro ne ho disprezzo
#329
Citazione di: iano il 24 Maggio 2024, 08:59:53 AMSecondo me fesso è quel filosofo che crede che tutto ciò che produca passi per la sua coscienza.

Fermo restando quel che dissi, fesso significa disgiunto. Il filosofo deve confrontarsi con la giustizia e non con l'esattezza scientifica; dovrebbe pertanto produrre un'etica coerente col suo senso di giustizia. Essendo io agnostico, per me la coscienza coincide con la consapevolezza. ¿Per dove dovrebbe passare dunque tutta la sua produzione filosofica?
#330
Mi sono sorbito un'ora del datato intervento accademico postato da Jacopus per avere conferma ancora una volta che i dati epistemologici sono sempre coerenti con la mia tesi. Non sono ovviamente d'accordo con la narrazione di Telmo Pievani che dovrebbe astenersi dal compiere nel suo racconto considerazioni che seppur indirettamente sarebbero di ordine filosofico, una su tutte e inerente alla logica il ragionamento che fa sull'anello mancante, molto astuto, ma fallace. I ricercatori, i cosiddetti scienziati, dovrebbero smetterla di fare filosofia se non si sentono filosofi nell'anima. Per spiegare ciò che intendo direi che un ricercatore scientifico sta a un filosofo come un pubblico ministero sta a un giudice. In molti pensano che il filosofo dovrebbe adattarsi alle scoperte scientifiche, o addirittura che i filosofi sarebbero i fisici. Affermazione del genere sarebbero vere in parte. A mio modesto avviso, sarebbe invece che il filosofo, nel suo pensiero, dovrebbe contenere la scienza, ma quando non la contiene più cessa di essere un buon filosofo, almeno momentaneamente, ed è per questo che deve adattarsi, ed è in questo senso che l'affermazione di cui sopra sarebbe parzialmente vera. La differenza è sottile poiché nella pratica filosofica sarà decisivo il modo in cui il filosofo si adatta all'evidenza scientifica: o violenta la sua convinzione precedente, o cerca di manipolare l'evidenza senza intaccare la sua convinzione, ma così facendo prima o poi dovrebbe rivelarsi tutta la sua insipienza.
Molto più lucida, dato che lucido sarebbe stato l'intervento di Pievani, mi sembra invece quest'intervista di un paio di giorni orsono con Cacciari. Devo ammettere che a un dato punto mi ha deliziato quel suo "....Perché c'è un ateismo della totale indifferenza e ci sono atei che credono"