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Messaggi - Jacopus

#316
Grazie Bob. Visechi@. Hai perfettamente ragione. La storia come cerchio ciclico o la storia come freccia. La storia come freccia è una invenzione più recente. C'è chi la intende come freccia ineludibile perché programmata da Dio, l'uomo, il fato, l' algoritmo ecc. e c'è chi la intende come freccia che indirizziamo noi e non sempre nel giusto modo (etico direbbe Bob). Ma già in realtà nel pensiero greco si annidava la storia come freccia. Edipo Re o Antigone o Prometeo incatenato o Ulisse ne sono una chiara prova.
#317
Questo è un post di "filosofia della storia", la cui domanda è: la storia ha una direzione e se ha una direzione, chi o cosa decide quella direzione e non un'altra?

Come premessa occorre dire che la storia è il racconto di "mutamenti culturali". L'uomo di natura, quello che viveva prima di aver assaggiato dall'albero della conoscenza del bene e del male non è un soggetto storico ma un soggetto biologico, vivente in un eterno presente.

La cultura invece ci ha resi avezzi al mutamento, mutamento indirizzato al miglioramento della condizione umana, sia di una minoranza, sia di una maggioranza, sia di tutti, sia di uno.
Una volta che la ruota della storia si è attivata, non è più stato possibile fermarla. E subito (quasi subito) si è inserito il pensiero che la storia era un cammino verso il bene, la gloria, l'immortalità, la conoscenza. È il nostro stesso cervello a costruire narrazioni di senso continuamente e lo fa anche a proposito della storia.
Ora resta da capire qual'è il motore o i motori della storia. Come ho già scritto, la storia avvenuta condiziona il presente e il futuro. Ad esempio, facendo un paragone biologico, noi siamo primati, ma nell'essere primati, abbiamo dovuto adeguarci alla condizione di mammiferi e prima ancora di vertebrati. Nessuna specie di primate è stata in grado di sviluppare delle branchie o di ottenere dei denti velenosi.
Nietzsche ha parlato di questa onda lunga della storia quando affronta il tema dell'eterno ritorno, proprio nel senso che per costruire l'uomo nuovo occorre superare la pesantezza della storia precedente. Per Marx e per il pensiero positivista nelle sue varie scuole, invece non servono scorciatoie da Ubermensch. La storia si definirà da sola, nella dialettica delle classi che sfocerà nella società degli "uomini buoni".
A me sembra più appropriato il messaggio dato da Sartre, che tiene presente il condizionamento storico (determinismo) ma anche la libertà dei singoli (libero arbitrio), scrivendo: l'uomo è ciò che sa fare di ciò che la storia ha fatto di lui. E in questo fattore "libertà" ha il suo peso estremo la capacità auto riflessiva e critica dell'uomo. Che vi sia un fattore libertà è evidente. Se non vi fosse, tutte le società umane sarebbero uguali, mentre sappiamo che sono estremamente differenti nel tempo e nello spazio.
Infine, accanto alla dialettica soggetto (libertà), oggetto (determinismo), è sempre seduto il convitato di pietra, il caso, che a sua volta danza la danza della storia con i due tipi più noti.
Sulla questione eroi, è innegabile che qualcuno abbia inciso più di altri nella storia, ma credo anche che le società più armoniose siano quelle che non hanno bisogno di eroi, come vaticinava Brecht.
#318
In realtà è proprio una concezione aristocratica, superata da circa un secolo e più specificamente dagli studi storici francesi e prima ancora dalla visione marxista della storia.
#319
È una visione molto semplicistica della storia Baylham. Che ci sia una componente di caso è ovvio ma qualunque individuo è a sua volta fatto della sua storia precedente, che è sempre una storia collettiva. La storia ha un respiro lungo come teorizzato dalla scuola storica francese classica (Braudel, le goff), per cui noi siamo ancora per molti aspetti il risultato della civilizzazione greco-romana,che condiziona tutta la direzione della nostra storia. I grandi cambiamenti storici avvengono infatti quando grandi strati della popolazione sono ricettivi rispetto ai possibili cambiamenti. La storia non si muove attraverso minoranze aristocratiche, neppure quando l'aristocrazia era al suo massimo apogeo.
#320
Caso e necessità funzionano benissimo in certe sfere della conoscenza come l'evoluzionismo, mentre a livello storico subentra quella parte strettamente umana che è già stata illustrata nel primo post e che può essere anche riassunta con virtù e fortuna. A me piace più la sintesi di Sartre quando scrive che noi umani siamo ció che facciamo di quello che ci è stato fatto. In una breve frase entra la necessità (della storia già avvenuta) ma anche la virtù di ciò che dobbiamo e possiamo fare di noi, senza alcun determinismo.
#321
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
03 Settembre 2024, 20:13:33 PM
Citazione di: Duc in altum! il 03 Settembre 2024, 18:04:07 PMPeccato è peccato, per il Cristo non c'è nessuna differenza tra l'adulterio e l'assassinio, tra chi ruba un euro o un milione di euro.
Motivo in più per non crederci allora.
#322
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
03 Settembre 2024, 00:33:26 AM
CitazioneGesù accoglie, perdona e redime San Disma (il buon ladrone), ma dopo che questi ha accolto l'ingiunzione divina che include il vergognarsi di delinquere.
Annamo bene, paragonare la libertà di esprimersi sessualmente con la delinquenza.😳
#323
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
02 Settembre 2024, 20:08:22 PM
Se ci fosse come reazione l'abbraccio lo metterei, Iano.
#324
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
02 Settembre 2024, 15:13:40 PM
Quello che voglio dire Ipazia è che la sessualità, ogni tipo di sessualità liberamente praticata è un inno alla libertà, come la libertà di pensiero e di espressione. Non a caso chi reprime l'una, di solito reprime anche l'altra. Fra repressione e merkato$e$$uale non scelgo nessuno dei due, ma non è il merkato$e$$usale a produrre donne che sono attratte da donne e così via. Esistono centinaia di specie animali che praticano l'omosessualità. Mi piacerebbe vivere in un paese meno moralista e più morale. Sará per un'altra vita ormai.
#325
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
01 Settembre 2024, 22:52:23 PM
Anche se il senso del post era diverso vorrei aggiungere che la divisione in due sessi in natura non è l'unica via. Dio (o la natura) ha anche fatto sì che i funghi fossero dotati anche di 23.000 sessi diversi all'interno della stessa specie, per non parlare delle specie anche vertebrate che si riproducono per partenogenesi (cioè da soggetti vergini che si clonano). Che quindi anche all'interno della specie umana vi possano essere più di due sessi è assolutamente nella stessa logica della natura, che non è così perfetta, anzi è molto imperfetta. Grazie a questa imperfezione si va avanti, tra l'altro. Se poi aggiungiamo il concetto di genere in una specie fortemente culturalizzata, allora si può tranquillamente dichiarare che generi e propensioni sessuali non ortodosse fanno parte della natura umana esattamente come quelle ortodosse, sia che vengano originate da squilibri fisiologici/genetici, sia da esperienze sociali, sia da un misto delle due cose (che è la situazione più comune). Mi rendo conto che questa descrizione possa infastidire i puristi sia del ramo don Camillo che del ramo Peppone, ma è così.
#326
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
31 Agosto 2024, 17:02:21 PM
Concordo Iano. Il linguaggio, descrivendo, cela rapporti di potere che non esistono nella fisiologia del corpo umano. Ad esempio hai scritto "uomini", intendendo ovviamente tutta l'umanità, ma se avessi scritto " donne", tutti avrebbero capito che ti riferivi solo alle donne.
#327
Volevo scrivere qualcosa del genere da tempo. Direi che spesso ci si parla addosso, perché ognuno ritiene di avere ragione e non concepisce la possibilità della coesistenza di ragioni diverse e tanto meno la possibilità di avere torto. Avviene a livello amplificato nei social, dove sembra  di assistere talvolta a veri e propri duelli sull'onore infranto, a causa della presenza di una variabile meteorologica o immunologica di troppo. Credo che sia farina del sacco di questa epoca, individualista, competitiva, dove il " vincitore prende tutto" come cantavano gli Abba e gli altri sono l'inferno, come scriveva Sartre. Ad un altro livello, mi sembra anche che la società di massa del passato garantiva, nell'intruppamento, una certa armonia culturale, magari divisa per grandi sfere, ma comunque presente (liberali, cattolici, comunisti, reazionari). Un intruppamento nefasto per molti ordini di motivi. Oggi alla società di massa tradizionale si è sostituita, però, una società sempre massificante ma fondata sulla spettacolarizzazione continua, dove vince chi ha la macchina più figa, fa il viaggio più avventuroso, fa il lavoro più retribuito e dove ognuno è pregato di essere "diverso", " distintivo", "autonomo", "pazzo", "geniale". Nel momento in cui questo modello non può essere indossato per ovvii motivi, subentra la frustrazione e la necessità di imporsi nel piccolo mondo dei media e dei social, dove l'autonomia, la genialità diventano l'iscrizione a gruppi complottisti, oppure, semplicemente, si manifesta nella impossibilità di dire " hai ragione tu". I post in questo forum dove è scritto a chiare lettere " hai ragione tu", saranno al massimo lo 0,01 del totale e sto esagerando per compassione verso l'umanità. Ma è difficile trovare anche quelli dove è scritto " grazie per il concetto, davvero interessante". 
#328
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
26 Agosto 2024, 21:19:54 PM
Nella Chiesa ci sono molte anime, suppongo, che ve ne sia una che si chiama "pastorale dell'inclusione" non era scontato e personalmente apprezzo questa visione. La Chiesa ha compiuto tante porcherie ma se c'è qualcosa di buono bisogna riconoscerlo. Anche qui non esiste il bianco e il nero assoluto (e manicheo).
#329
Tematiche Spirituali / Teologia LGBTQ+
25 Agosto 2024, 21:54:54 PM
La Chiesa cattolica è una immensa balena, che cerca di mantenere al suo interno anche le sue tendenze più eretiche. La tolleranza talvolta dipese, in passato, dalla grande forza della Chiesa. Oggi forse è sia un segno della sua debolezza ma anche l'impronta lasciata dal concilio Vaticano II. Ebbene, ho scoperto casualmente che esiste anche una teologa benedettina che teorizza un cristianesimo LGBTQ+. Non è sugli occhielli dei giornali ma esiste ed è come una specie di meraviglia in un mondo patriarcale e così tradizionalista come quello della chiesa cattolica. La teologa si chiama suor Teresa Forcades, e meravigliosamente presenta la diversità delle tendenze di genere dell'umanità come un dono, che non può in nessun modo essere in contrasto con le leggi bibliche, almeno con quella più nota, perché ovviamente andando a spulciare l'AT le condanne ai sodomiti & co. non mancano. Ha scritto un libro " siamo tutti diversi". Lo trovate con il motore di ricerca.
PS. Conosco già la risposta di Ipazia, pertanto chiedo ad Ipazia di stupirmi così come ha fatto suor Teresa Forcades, benedettina.
#330
Storia / Re: Santa Madre Russia
25 Agosto 2024, 19:46:33 PM
Citazionebox inclusiva "femminile"
Ipazia, basta, veramente ti prego, torna a scrivere i bei post di una volta.