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Messaggi - Eutidemo

#316
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del 5 e del 15
07 Settembre 2024, 10:37:20 AM
Citazione di: iano il 31 Agosto 2024, 13:03:30 PMSenza una definizione ''sono simboli grafici che non corrispondono a dei numeri''.
:D APPUNTO! :D
#317
Ciao Aspirante Filosofo58. :)
Me lo fa scrivere il fatto che mi sembra ieri che andavo ancora a scuola, mentre, tra non molto andrò per sempre al cimitero; dove già mi aspettano, impazienti, non pochi compagni di scuola!
Ormai sono a corto di "domani"!
***
"Domani, e domani, e poi ancora domani!
Il tempo striscia, un giorno dopo l'altro, fino all'estrema sillaba degli anni segnati; e tutti i nostri ieri hanno illuminato agli stolti soltanto  la via della polverosa morte!
Suvvia, spegniti o esile fiamma!
La nostra vita è solo:
- un'ombra fuggente;
- un attore da strapazzo, che si agita per breve tempo sulla scena per il poco tempo assegnato alla sua parte, e poi nessuno si ricorda più di lui;
- il racconto narrato da un idiota, senza capo nè coda, e del tutto privo di senso!" (Shakespeare - Macbeth ATTO V SCENA V).
***
"Vecchierel bianco, infermo,
mezzo vestito e scalzo,
con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle,
per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
al vento, alla tempesta, e quando avvampa
l'ora, e quando poi gela,
corre via, corre, anela,
varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e più e più s'affretta,
senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch'arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu volto:
abisso orrido, immenso,
ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
è la vita mortale." (Leopardi: "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" vv 20-35)
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
 ***
#318
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 05 Settembre 2024, 15:47:39 PM
Buon pomeriggio a tutti. I miei studi recenti mi hanno portato a considerare che:
  • Siamo tutti attori di questo immenso teatro chiamato Pianeta Terra: chi più bene e chi meno bene, ognuno recita un copione predestinato;
  • Ad ogni attore tocca una parte ben precisa in questa incarnazione, perché l'Anima ha bisogno di apprendere, di perfezionarsi, di imparare, anche attraverso la parte del "cattivo";
  • Tutto è stabilito dalle nostre Anime (sia le parti dei "buoni", che quelle dei "cattivi", come comunemente si intendono), prima delle rispettive incarnazioni;
  • a sostegno di quanto da me scritto c'è la frase pronunciata dal reo confesso dell'assassinio di Sharon Verzeni: "scusa per quello che ti sto facendo";
  • ciò spiegherebbe le stragi e i delitti commessi da diversi anni, ancora rimasti irrisolti.
Potrei sbagliarmi ma... se io avessi ragione, che cosa cambierebbe? Grazie.
La vita è un palcoscenico, in cui pensiamo di svolgere il ruolo dei "protagonisti"; e gli altri solo quello di  "deuteroagonisti", "antagonisti" o "spettatori".
E, invece, siamo  tutti soltanto delle fugaci "comparse".
#319
Ciao Anthony.
In primo luogo io non sono, nè sono mai stato, un funzionario di P.S.; ma come diamine ti è venuto in mente! :D
***
In secondo luogo, non sono mica io, ma è la legge a stabilire che, per la configurazione di un "delitto"":
- è necessario stabilire che esso sia stato commesso con "dolo", e, cioè, con la volontà consapevole di commettere un crimine;
- non è invece affatto necessario individuare il "movente", e, cioè, quale sia la motivazione specifica e concreta che ha indotto il reo a commettere un crimine (la quale, semmai, almeno in taluni casi, può eventualmente influire soltanto sulla misura della pena).
***
Vale a dire che, se io adesso mi reco da un mio vicino, gli sparo e l'ammazzo davanti a dieci testimoni, in galera ci finisco comunque (se sono sano di mente); non ha alcuna rilevanza che io mi ostini a non voler rivelare il "movente" che mi ha indotto ad ucciderlo!
***
Ed infatti non bisogna confondere:
a)
Gli elementi che "configurano" il reato, e, cioè:
- l'elemento "soggettivo", cioè il "coefficiente psichico della condotta" dell'agente (ed infatti, se io, per sbaglio, prelevo dal guardaroba un cappotto che non è il mio, non commetto certamente un furto);
- un elemento "oggettivo", cioè l'"illecito" in se stesso (vale a dire il "fatto di reato", costituito dalla "condotta", dall'"evento" e dal  "nesso di causalità" tra il primo ed il secondo)
b)
Gli elementi circostanziali che "costituiscono" gli indizi e/o le prove che, in determinati casi, servono per accertare se l'imputato ha veramente commesso il reato ascrittogli, e cioè:
- il "movente";
- il "mezzo";
- l' "occasione".
Ovviamente tali elementi, in tutto o in parte, devono essere accertati soprattutto nei "processi indiziari", e, cioè, quando non è palese la meccanica del delitto; quando invece essa è chiara (come nel caso della "flagranza" o in analoghi casi), nessuna indagine è richiesta al riguardo.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#320
Ciao PhyroSphera. :)
A mio parere è "impossibile" avere la "certezza assoluta della inesistenza di uno specifico movente del reato"; ed infatti , la circostanza che non si riesca a trovare un movente, non significa che esso non ci sia.
***
Ad ogni modo, ai fini della configurazione di un "delitto"":
- è necessario stabilire che esso sia stato commesso con "dolo", e, cioè, con la volontà consapevole di commettere un crimine;
- non è invece affatto necessario individuare il "movente", e, cioè, quale sia la motivazione specifica e concreta che ha indotto il reo a commettere un crimine (la quale, semmai, può eventualmente influire sulla misura della pena).
***
In ogni caso, l'eventuale grave disagio sociale in cui versa il criminale, non ha niente a che vedere nè con l'uno nè con l'altra; ma, semmai, serve solo a delineare il "contesto" nell'ambito del quale si è verificato il reato.
***
Comunque, almeno giuridicamente, è escluso che la società possa determinare l'individualità delle scelte criminali di un determinato soggetto; il quale, sempre che sia in grado di intendere e di volere, è in ogni caso responsabile del crimine commesso.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#321
Tematiche Filosofiche / Le ultime parole di Amleto
04 Settembre 2024, 11:11:34 AM
Di primo acchito, verrebbe naturale pensare che, dopo la morte, non possa esserci che "SILENZIO"; ma, nell'ottica di Shakespeare, l'"inizio" della sua tragedia, il suo "centro topico" ed il suo "finale", almeno secondo me, vanno considerati in stretta connessione.
***
Ed infatti:
.
1)
All'inizio della tragedia lo spettro del padre di Amleto fa al figlio un lunghissimo discorso (uno dei più verbosi  dell'intera opera teatrale), così prescrivendogli: "Tu devi vendicare il mio turpe e innaturale assassinio." (ATTO I SCENA V).
Il che, nell'ottica della tragedia, significa che chi è morto "ingiustamente" non può dormire, nel sonno della morte, nè in "pace", nè in "silenzio", ma tornerà a fare "rumore" sulla terra!
.
2)
Nel suo monologo, Amleto dice: "E'un epilogo da desiderarsi con tutto il cuore: morire...dormire... Ma quali sogni ci possano venire, nel sonno della morte, dovrebbe farci riflettere" (ATTO III SCENA I).
3)
Alla fine della tragedia, dopo aver "vendicato la morte del padre", e dopo aver "espiato l'assassinio di Polonio" (sia pure involontario) per mano di suo figlio Laerte, Amleto ha finalmente "sciolto il amletico suo dubbio";  ed infatti sa che,  morendo "in giustizia", dormirà per sempre "in pace ed in silenzio!"
Per cui, spirando, mormora: "Il resto è silenzio" (ATTO V SCENA II)
***
.
***
Questa, almeno, è la mia personale interpretazione delle ultime parole di Amleto; ma, se non vi convince, potete trovarne molte altre nel seguente LINK, tutte diverse dalla mia:
***
.
***
P.S.
Se il LINK non vi si apre qui, provate a copiarlo e ad incollarlo nella barra degli indirizzi di INTERNET, e poi ad aprirlo da lì.
***
#322
Storia / Re: Gesù era omosessuale?
03 Settembre 2024, 17:21:20 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Settembre 2024, 14:04:55 PMI ragionamenti ambigui riportati da Ostreicher dovrebbero farci riflettere sull'ambiguità del nostro linguaggio moderno che associa uno stato emotivo, come quello dell'amore, con un fatto fisico come quello della sessualità.
Nell'aramaico l'atto sessuale è riportato come "conoscenza", da cui il concetto usato oggi di "conoscenza biblica".
In aramaico, poi, il concetto di amore non esiste, Paolo usa il greco Agape, concetto assolutamente distante dall'idea di sessualità.
Come fai notare anche tu, Eutidemo, è impensabile che in un Vangelo venga riportato un riferimento ambiguo su un qualcosa che la legge ebraica condannava, e che quindi condannava anche il Cristianesimo delle origini. E' quindi evidente che per i primi narratori dei Vangeli, e per i successivi revisori, la cosa non era neanche ambigua, per loro era un amore fraterno e discepolare. Non dimentichiamo infatti che Gesù affida sua madre a Giovanni, e Giovanni a sua madre considerandolo un fratello minore.
Sono perfettamente d'accordo con te; anzi, ritengo che su alcuni punti tu sia stato molto più esauriente, incisivo e puntuale di me.
Un cordiale saluto! :)
#323
Citazione di: PhyroSphera il 03 Settembre 2024, 06:23:52 AMC'è da considerare il caso dell'accanimento terapeutico ma anche quello delle false terapie, dietro le quali ci possono essere offese al corpo e alla mente.
Negli ambienti della cosiddetta sanità non sempre si utilizzano i risultati delle scienze ma li si vorrebbe produrre con i trattamenti al paziente; inoltre non si distingue tra scienze basate su esperimenti, per esempio fisica, chimica, ottica, acustica, e scienze basate su esperienza, ad esempio biologia, psicologia, neurologia, fisiologia.
C'è poi l'idea che il prolungamento della vita a tutti i costi sia còmpito e dovere assoluto del medico. In realtà tale prolungamento può essere anche causa di problemi sanitari e malattie o peggio.
La mancanza di un orizzonte mentale sufficientemente aperto crea poi ossessività nei cosiddetti sanitari. Ecco (per esempio) che a fronte di una malattia incurabile infilano tubi dappertutto perforando anche il corpo e facendo finanche conto che la perforazione faccia bene perché nel "quadro della terapia", fingendo una misura rigorosa dei pro e i contro, senza voler ammettere che se la malattia è incurabile ciò significa che non si ha a propria disposizione proprio niente di rigoroso per valutare e fare veramente qualcosa.
Non c'è capacità di capire il valore della integrità fisica se si trattano le perforazioni come se fossero una prassi da svolgere senza emergenza e senza fortissimi limiti. Si dimenticano che i corpi aperti stabilmente in quel modo sono soggetti a virus e morbi e anche gli altri presenti possono incorrervi e soprattutto col corpo perforato si vive meno. Usano le statistiche in maniera fideistica senza capire o ammettere che senza tanti trattamenti inutili e brutali il malcapitato potrebbe vivere di più. Invece di infilare tubi, si potrebbe ogni giorno studiare una posizione diversa per il paziente nella speranza di una ripresa e sarebbe ciò non antiscientifico né contro l'etica. Ma prevale lo scientismo o proprio la falsa scienza, ma pure fantasie da morfinomani. I medici usano e fanno usare analgesici e antidolorifici e anche la stessa morfina ed evidentemente l'ambiente sociale della "sanità" non è capace di gestire la situazione: si fanno distrarre dalla percezione del dolore, idiotizzandosi solo a notare gli effetti delle sostanze negli altri. I morfinomani si trovano spesso a sognare ferite e amputazioni come in un cartone animato dove è tutto un gioco. Così la malasanità, nella smania ignorante e criminale di sperimentare, perduta negli effetti di analgesici e antidolorifici anche solo a contemplarli negli altri, compie il suo macello giornaliero.
Cosa direbbe la vera légge? Innanzitutto che a fronte di un male incurabile un vero professionista non dovrebbe fare proprio niente. In secondo luogo che l'accanimento terapeutico non è accettabile. Soprattutto: ridurre la vita a oggetto di esperimento non è accettabile, tantomeno con la costrizione. Ma la malasanità intromessa negli Stati sta abusando del nome stesso della légge.

MAURO PASTORE
Condivido in pieno :)
#324
Storia / Gesù era omosessuale?
03 Settembre 2024, 12:34:55 PM
Paul Oestreicher, un sacerdote  anglicano, professore di teologia nell'Università del Sussex, ha recentemente scritto sull'autorevole quotidiano britannico "The Guardian", che, secondo lui, "Gesù era un omosessuale".
***
Al riguardo, Oestreicher si rifà al seguente passo evangelico: "Gesù allora, vedendo la madre e il <<discepolo che egli amava>> (Giovanni) lì accanto, disse alla madre: 'Donna ecco tuo figlio!' Poi disse al discepolo. 'Ecco tua madre!' E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa" (GV 19 25-27).
***
Secondo Paul Oestreicher, questo passo evidenzia il "legame speciale" che univa Gesù al discepolo Giovanni, rispetto al "legame" che lo univa agli altri apostoli; i quali, peraltro, non erano affatto, come lui, sotto la croce, perchè si erano andati tutti a nascondere.
***
Inoltre, sempre secondo Oestreicher, la singolare circostanza che Gesù, pur esserendo un "Rabbi", non fosse sposato, cosa tenuta in massima considerazione dall'Ebraismo, farebbe pensare alla sua omosessualità
***
A mio parere, però, tali argomentazioni non sono affatto convincenti.
***
Ed infatti:
.
1)
Ammesso e non concesso che Gesù fosse "davvero" un omosessuale, è assolutamente IMPENSABILE che in un vangelo si sarebbe mai accennato, neanche "tra le righe" a tale sua propensione sessuale; per cui, l'evangelista il quale ha messo in rilievo il "legame speciale" che univa Gesù al discepolo Giovanni, rispetto al "legame" che lo univa agli altri apostoli, non poteva neanche lontanamente immaginare che il suo passo si sarebbe potuto interpretare in tal senso.
Altrimenti si sarebbe ben guardato dallo scriverlo! :-X
***
Ed invero sono presenti sei passaggi nella Bibbia che fanno in qualche modo riferimento all'"omosessualità", ed hanno tutti una valenza assolutamente "negativa":
a)
Nell'Antico Testamento, nel Levitico, le relazioni omosessuali maschili sono proibite e definite un "abominio".
b)
Nel Nuovo Testamento, nella Lettera ai Romani, Paolo parla di uomini che abbandonano "il rapporto naturale con la donna, ... commettendo atti ignominiosi uomini con uomini" (1:28).
Quindi sia l'Antico che il Nuovo Testamento sono concordi nel loro ripudio dell'"omosessualità".
.
2)
In ogni caso in nessun vangelo si fa riferimento ad atti sessuali di qualsiasi genere compiuti da Gesù; quindi, dedurre che fosse un omosessuale "attivo" solo perchè non era sposato, a me sembra una illazione del tutto infondata.
Ed infatti, pur essendo un "Rabbi", Gesù era precipuamente un "asceta" (probabilmente un "Esseno"); e, quindi, è molto probabile che fosse del tutto alieno all'idea di rapporti sessuali, sia con il suo che con l'altro sesso.
***
Il che non toglie, però, che, in quanto "uomo", secondo me Gesù avrà senz'altro provato delle "pulsioni sessuali", anche se, molto probabilmente, "non tradotte in atti".
Il cui "orientamento", tuttavia:
-    ci resterà per sempre "ignoto";
- risulterebbe comunque del tutto "irrilevante" (come le sue preferenze in materia culinaria)
***
.
***
Ma questa è solo la mia opinione! :)
***
#325
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
03 Settembre 2024, 11:28:06 AM
Però, a questo punto, visto che l'UROBORO rischia di contoncersi all'infinito, io abbandono il THREAD; lasciando a voi di continuarlo, se la cosa vi aggrada!
***
Grazie e cordiali saluti a tutti gli intervenuti! :)
***
#326
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
03 Settembre 2024, 11:21:24 AM
Ciao Iano. :)
BRAVISSIMO!
***
Ed infatti sono d'accordo con te che l'"aporia" potrebbe essere riformulata eliminando il fattore tempo; si tratterebbe di un'"aporia" molto simile alla mia, ma non del tutto identica.
***
Cioè, ipotizzando che Gianni si trovi su una barca con altre nove persone potremmo partire dall'aprioristico  presupposto che  Gianni  possa dire sempre e soltanto "cose vere".
Cosa accade, però, (sotto il profilo logico) se Gianni afferma che le altre nove persone sulla barca possono dire sempre e soltanto "cose false"?
***
Se Pinotto, che è anche lui sulla barca, gli dà ragione, riconoscendo che  Gianni  dice sempre e soltanto "cose vere", poichè Pinotto può dire sempre e soltanto "cose false", ne consegue che Gianni non dice sempre e soltanto "cose vere" (per cui Pinotto potrebbe anche non essere un "mentitore"). ::) 
***
Però, se Bombolo, che è anche lui sulla nave (e quindi è un mentitore), afferma che Gianni non dice sempre e soltanto "cose vere", allora torna ad essere vero che Gianni può dire sempre e soltanto "cose vere". ::)
***
E così via!
***
Un cordiale saluto! :)
***
#327
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
03 Settembre 2024, 06:45:44 AM
Ciao Iano. :)
E' vero che la proposizione ''domani ci sarà una battaglia navale'' è al momento in cui viene pronunciata una proposizione ''nè vera nè falsa'', costituendo perciò un terzo valore logico; ed infatti, in tal modo, si introduce il "fattore tempo", per cui ciò che oggi è ''ne vero ne falso'' domani sarà "vero o falso".
***
Ma, se partiamo dal presupposto (puramente teorico) che esistano davvero dei "profeti", allora  il "fattore tempo" viene vanificato; ed infatti, poichè essi vedono con "certezza" il futuro, per essi il "fattore tempo" non ha alcun valore.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#328
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
03 Settembre 2024, 06:31:48 AM
Citazione di: Il_Dubbio il 02 Settembre 2024, 23:37:47 PMNon ho avuto il piacere di capire il motivo che ha spinto l'autore a per scrivere un titolo così equivoco.

Prima presupposto è: Se A è vera necessariamente B è vera

Secondo presupposto è: Se A è vera allora è falso C

Se per B è vera C

Allora è falso che B sia vera e necessariamente è falso anche A (perchè A include B come vera).

Ma questa cosa..ammesso che sia quello che aveva in mente l'autore, non c'entra una mazza con profeti e roba del genere... ha fatto solo perdere il tempo.
 
Lo avevo ripetuto più volte, io stesso, che quello dei profeti era solo uno spunto; anche se non c'è dubbio che la doppia analoga predizione di Gesù e di Maometto comporterebbe una contraddizione molto simile a quella di Gianni e Pinotto, se fosse vero che esistono sul serio "profeti" e "predizioni".
#329
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
03 Settembre 2024, 06:24:47 AM
Ciao Phil. :)
L'UROBORO sta proprio in questo: e, cioè, che:
- se Gianni ha detto la "verità", e, quindi, Pinotto deve per forza dire "falsità");
- allora Gianni  ha detto anche una "falsità", perchè dopo Pinotto, se Pinotto deve per forza dire "falsità",  ci sarà necessariamente chi dirà la "verità".
La consequenzialità (il)logica di A B C, quindi, secondo me, resta.
***
Se invece Gianni ha detto una "falsità", allora Pinotto può aver detto la "verità"; ed allora può essere vero che dopo  Pinotto tutti mentiranno, rendendo vera, almeno in parte, l'affermazione di Gianni.
In tal caso il serpente non si morderà la coda, ma soltanto il proprio uccello! :D
***
Un cordiale saluto! :)
***
#330
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
02 Settembre 2024, 17:40:57 PM
Citazione di: iano il 02 Settembre 2024, 15:40:37 PMAh, si poteva dire così in poche parole :)),
ma sopratutto, cosa più importante, dove bisogna pigiare sul computer per ottenere il simbolo della freccia? :)
Qui di seguito ti elenco le combinazioni di tasti che puoi utilizzare per le frecce.
  • Alt+24: ↑
  • Alt+25: ↓
  • Alt+26: →
  • Alt+27:←
  • Alt+18: ↕
  • Alt+29: ↔
  • Alt+30: ▲
  • Alt+31: ▼