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Messaggi - green demetr

#316
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
30 Novembre 2024, 02:19:44 AM
Citazione di: misummi il 28 Novembre 2024, 10:49:12 AMFreud aveva letto Groddeck e il suo  "Libro dell'Es" , traendone una visione chiara dell'inconscio e perfino il termine Es.
Voi pensate ancora a Freud in senso classico ma lui non era così.
Aveva a che fare con un ambiente accademico chiuso e elitario che gli impediva di lavorare tranquillamente ,fare esperimenti e pubblicare quello che faceva.
Una sua frase poco nota diceva: " se non mi lasciano lavorare nel loro Paradiso io lo farò,a modo mio,all'inferno!"
Freud era un artista e in poeta che usava la parola come un pennello per rappresentare e, nel contempo,plasmare e curare  la mente.
Nel contempo era un uomo onesto anche professionalmente:" Le mie idee di Io,Es,Super Io,libido....NON SONO OGGETTI REALI MA IDEE UTILI ALLA MIA TERAPIA!"
E ancora:"Io non sono freudiano!"
Quindi,discutendo con Wilhelm Reich sulla funzione dell'orgasmo e e la somatica psicocaratteriale :"Io penso che lei si sbagli ma non posso escludere che abbia ragione. Se fosse così,lei dovrà assumersi il peso e la responsabilità della psicoanalisi"
Qui state discutendo un cliché e non un'esperienza viva e reale. 

I clichè li sta riproponendo lei utilizzando stralci di frasi che non hanno nulla a che vedere con il percorso metodologico, e perciò scientifico che ha fatto Freud.
Dire che Freud è un artista poi mi rieccheggia quello che dice che Nietzche è un artista.
Mi spiace ma o non li avete letti, o non li avete capiti.
Capisco che entrambi non siano letture facili.
Ma almeno per Freud vi è un core di idee, che dovrebbe essere riconosciuto e non osteggiato.
Il mio maestro non considera Reich un maestro, ma almeno nella prima parte della sua vita, almeno da quello che ne dicono; dovrebbe essere il più reale continuatore di Freud.
Infatti il cambio sarebbe paradigmatico non è la nevrosi un sintomi della società, ma la società un sintomo della nevrosi.
Ma su questi lidi ci sono solo io e Reich (probabilmente non avendolo mai letto  ;) )
Il primo Reich, quello che poi ragiona sull'orgone, mi sa tanto invece di follia.
#317
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
30 Novembre 2024, 01:59:51 AM
Citazione di: PhyroSphera il 28 Novembre 2024, 10:25:56 AMUna cosa sono le condizioni del malato, altro lo stato del malato stesso, che non va mai scambiato per negativo.

Il resto nel prossimo messaggio.


MAURO PASTORE

Comincia a rispondere a questo: siamo pienamente d'accordo.
Se lei legge "L'io diviso. Studio di psichiatria esistenziale" del dot Laing,
le risulterà che lo psichiatra rifiuta la richiesta d'aiuto in forma di dialogo
del paziente. Laing capisce la questione, ma poche pagine dopo, la nega. Infatti allo psichiatra quello che interessa sono gli atti.
La normo-attitudine anche intervenendo sul cervello, è il grande obiettivo da sempre.
E per questo che ritengo la psichiatria uno dei più grandi nemici e il più grande amico del moderno che ci sta spazzando via.
Senza demonizzarla. Come le dicevo vi sono casi gravi, e capisco le necessità della famiglia che ha in "cura" figli, nonni etc...problematici, fino alla consunzione.

#318
Buonasera.

Accantonata per un attimo la discussione su Hegel, in cui volevo aggiungere semplicemente la lettera da cui si capisce la conversione verso l'individuo schiavo. Schiavo di cosa? Schiavo della storia, ossia per chi sa leggere, schiavo del destino. La storia infatti la scrivono sempre i vincitori (di solito armati fino ai denti).

Avevo lasciato la lettura della bibbia ebraica per evidente contrasto tra le fonti.
Elomiti e Javisti sono due tradizioni diverse, anche se spero complementari come testimonia la tradizione che cerca di unirle, mi pare tradizione C.
Dunque dopo la pandemenza, che putroppo continua a rimanere nell'aria, nonostante ormai i dati siano pubblici, pensavo di occuparmene in maniera separata, forse tramite i libri del mamash.

Ecco allora che faccio partire questo terzo progetto, che dovrebbe durare di più.
Infatti il messaggio cristiano è un messaggio fuori dal tempo.

Per leggere un testo religioso come questo naturalmente bisognerebbe farlo a partire dalla fede, cosa che putroppo la grazia non mi ha consegnato.

Ma ritengo che si possa leggerlo anche in maniera agnostica, forse come anche diceva il pessimo Heidegger, è la cosa migliore da fare intellettualmente parlando.

Poichè faccio fatica a non vedere dei rimandi potentissimi fra le epoche da parte dei grandissimi autori di cui qua si vuole parlare, mi sono imbattuto nel progetto Moraldi (vedete la wiki).

Un progetto che vede il cristianesimo una investitura degli antichi pensieri della grecia e della roma classica, oltrecchè del giudaismo.

Poichè sappiamo che queste tre pensieri si fondano sull'antico egizio, è inevitabile che si parli di gnosticismo.

E' un progetto quello del Moraldi che dovrebbe trovare i suoi risultati più importanti nelle guerre giudaiche di Giuseppe Flavio, e epigoni su su fino al medioevo con la pistis sophia, testo centrale delle massonerie umanistico-risorgimentali. E da cui Jung prese spunto per la sua psicoanalisi.

Il primo testo che ci porta è Matteo. Non Marco come invece nella mia versione del Vangelo.
L'avevo iniziato a leggere, mi sono fermato naturalmente (se mi seguite nella parte filosofica) sul passo del non desiderare la donna d'altri.
Nel vangelo sta scritto non come gli ebrei dicono, semplicemente nell'atto, ma addirittura nel pensiero.
Questa robaccia è oggi totalmente inadeguata, e la ascrivo alle prime sette cristiane che avevano la necessità di staccarsi dal peso e dalla sapienza immensa degli ebrei.
Infatti questa legge ebraica va letta all'interno di un pensiero della comunità.
Una comunità che ha bisogno dell'unione per affrontare l'antisemitismo, e che faceva della famiglia il luogo madre della resistenza, per poi ottemperare ai doveri etici.
Invece il cristianesimo la fa diventare un abominio, introducendo il concetto orripilante di seduzione che dura fino a Freud, che lo liquida come una semplice proiezione. Naturalmente Freud viene ignorato e ste cagate tornano come lotta di emancipazione femminile. No non ci siamo proprio.

Ecco spero che questi momenti di polemica saranno veramente pochi, anche se sono poi quelli per cui io invito a leggere contro il cristianesimo di Nietzche.

Da un punto di vista teologico, le vere parola di Cristo sono quelle virgolettate.
Infatti i vangeli avevano anche un valore di catechesi, olre che un valore morale a se stante.

Penso che la vecchia legge ebraica basti e avanzi, non sento l'esigenza di questo moralismo inutilmente agressivo (chi infatti decide di cosa uno pensa? se non che il torturatore...etc...).

Sono partito con la polemica per vedere se qualcuno si offende.
Spero di no, infatti i passaggi precedenti che avevo letto mi erano piaciuti.

Ora se trovo il tempo, li mettiamo per iscritto e ci lavoriamo sopra.
Ciao ciao!
#319
Citazione di: Morpheus il 27 Novembre 2024, 15:24:50 PM"potere nucleare" di certi miliardari col parrucchino biondo
:D povero, lo preferisco però ai dirimpettai, essendo però tu giovane, come mi par di capire, ti lascio il piacere di scoprire, se mai farai politica, cosa vuol dire veramente essere di sinistra. Certe cose si imparano sulla propria pelle. O:-)
#320
Citazione di: Koba II il 27 Novembre 2024, 17:10:15 PMO che la rinuncia, in assenza di un Dio, è desiderio di morte camuffato da generica e nobile spiritualità, ma quello che si vuole è solo morire: farla finita una buona volta.
C'è qualcosa di contradditorio in quello che dici.
Non so Schopenauer, ma Leopardi mentra parla della malvagità della natura, non lo fa dandone un valore negativo, è il lettore sprovveduto che lo fa.
Leopardi come Nietzche è un osservatore implacabile di ciò che anche oggi ci sta attorno.
La parte più interessante è infatti questa lotta, che in fin dei conti è la vita stessa, ossia lo scontro fra l'etico(la morale) e l'estetico(i costumi).
In Leopardi forse manca proprio l'estetico, troppo carico di intelligenza per non vedere l'abisso tra noi e gli antichi.
In Nietzche il supremo compito è far diventare l'estetico qualcosa di etico.
Per questo compe l'errore di abbattere l'antico.
In Kierkegaard l'enten eller è una meditazione delirante come piace a me sull'estetico, ed una composta fino all'autoconsunzione dell'etico cristiano (che nega in primis il pornografico).
Proprio nel quinto trattato (che era quello che avevo letto con profondo malumore, per cui avevo lasciato il trattello cristiano) si dice che enten-eller non sono da intendersi in senso logico o l'uno o l'altro, ma entrambi, allo stesso tempo.
All'epoca non avevo letto i Diapsalmata, ora li ho iniziasti a leggere insieme.
Quello che gli altri leggono come il labirinto di Kierkegaard, non hanno ancora capito di come la commistione dei due valga la SCELTA individuale.
Etico ed estetico insieme. In questo senso Kierkegaard è un antesignano di Nietzche, ma come possiamo ben capire, è superiore a Nietzche, perchè non butta affatto via l'antico.
Naturalmente Nietzche ha ragione a vedere nella cultura (non importa che età abbia) un abbozzo, una scimmia (un pappagallo direi io) degli antichi valori.
Quindi condivido la tua analisi, direi cinica, ma corretta, la gente si fa scudo dei valori, ma per celare qualcosa d'altro.
L'etica antica diventa cioè il suo contrario l'estetica relativistica dei giorni nostri.
Talmente relativistica che si fa mangiare in un boccone dalla tirannia (scusa questa digressione politica).
Ma anche stando al discorso dell'individuo, che tu molto bene descrivi come destinale poi del comunitarismo futuro, o la società degli amici come delirava Nietzche.
Deliri che sanno di visioni, densi fino ad impazzire di cultura alta.
E' ovvio che nell'età della rappresentazione pornografica, l'eros è proprio ciò che perisce.
Perchè l'eros pensa. Pensa la fanciulla, la donzella, la donna.
E il contrario il fanciullo, il giovine, l'uomo.
Tutto ciò è perito per sempre mi verrebbe da dire (e dunque niente è rimasto).
Sepolto da un eterno intrattenimento.
Cosa c'entra con questo la lussuria? Niente.
Voglio dire che c'è qualcosa di molto più grande che lo precede.
La lussuria (che non è l'adulterio) diventa l'unica cosa possibile, e il capitalismo ben lo sa (scusa di nuovo la digressione politica).
Per questo che dico che l'antichità va rivista attraverso gli occhi accecati dal nichilismo.
Cosa è il nichilismo? non è forse quello che dici sola alla fine?
Ma non dovrebbe essere all'inizio del discorso?
Thanatos il volerla fare finita, è una forza, e l'altra Eros, la sapienza è semplicemente la sua ancilla.
A mio parere sta qui fra questi tre autori Kierkegaard, Nietzche, Leopardi che si deve iniziare a fare sul serio. (probabilmente schopenauer pure...ma devo leggere almeno l'inizio per poterlo dire).
Inoltre la vita non è solo questa battaglia.
Mancava nel mio intervento precedente: come insegna il dao, come insegna lo zen, budda prese un fiore in mano, gli allievi si aspettarono una spiegazione, solo uno di loro guardò il budda e sorrise, e budda sorrise di rimando.
ll sorriso del budda come viene detto. La vita è anche contemplazione semplice del creato. E a volte è meglio di mille discorsi.
#321
Citazione di: Alberto Knox il 27 Novembre 2024, 12:19:42 PMOra però voglio riflettere sull ultimo post di Daniele22. Anzi, fallo anche tu, mi interessa anche il tuo punto di vista dopo tutto.
Tu hai parlato di estetica, non di etica, ossia dei costumi entro i quali vige il relativismo contemporaneo.
A Daniele22 non rispondo nemmeno, infatti nega la libertà della scelta morale.
A questo giochetto da neuroscienziati pluripagati per dire sciocchezze io non ci sto.
La morale è autonoma e si trova nel mondo iperuranico platonico, ammesso che uno ne inizi la ricerca spirituale.
La morale autonoma che si dice tale all'interno di un sistema è ovviamente una balla.
Quindi starei a quello che mi hai risposto correttamente, ossia che oggi non si fa studiare più la morale (antica) a scuola.
Infatti si fa studiare l'amoralità, il relativismo, un filosofo contro l'altro etc.
#322
Estratti di Poesie d'Autore / Re: Un mio sonetto
27 Novembre 2024, 02:46:18 AM
Bella questo sonetto petrarchesco.
E non c'è niente da fare: queste principesse saranno la nostra rovina :D, ma anche la nostra unica felicità. 8)
#323
Citazione di: Morpheus il 18 Ottobre 2024, 15:19:26 PMOvviamente è un'ipotesi molto remota e distopica ma sono curioso di sentire il vostro parere.
Non c'è bisogno dell'homo deus per estinguerci, basta che si prema il pulsante rosso che fa partire le testate nucleari.
Più che distopia, mi pare sia già la realtà.
E' da 100 milioni di anni che l'uomo sta sulla terra, ma non dovrebbe evolversi?
Ma perchè invece di ascoltare alle fantastiche teorie INDIMOSTRABILI della supposta evoluzione, non ci concetriamo piuttosto sul tema che forse non è una bella cosa affidare il potere a pochi pazzi, siano essi scienziati o politici, che di fatto senza essere homo deus, ma piuttosto austrolopitechi, possono sterminarci? :D

aràrà araràà

#324
Citazione di: Morpheus il 24 Novembre 2024, 17:53:43 PMPerdonatemi.
Pure a me succede  :D
Per me ludopatico e avaro non sono desideranti, ma dolenti.
Il lussurioso è poi una categoria inventata dalla religione, evidentemente anti-naturale, e perciò falsa.
Oggi viene usata a dovizia per colpire politicamente o socialmente.
Con nefandezze ogni dove, ogni tempo, sopratutto il nostro, dove la pervasività del potere invade le coscienze.
Naturalmente hai ben citato il Leopardi.
La felicità è un dono della natura, per meglio illuderci, così da punirci.
Come chiunque abbia un minimo di coscienza la vita è solo dolore.
L'unica cosa che possa sconfiggerlo è il desiderio erotico, che non a caso si piega alle  necessità della natura di avere altri esseri doloranti e dolenti.
Dimodochè il desiderio, si affina, si astrae, si rende autonomo alla vita ristretta del corpo. E diventa desiderio di Dio, laddove incontriamo il concetto di bene, ossia di bene comune come giustamente annota Tommaso.
Non c'è dubbio.
Quello che però l'antichità non ha visto, nè poteva vederlo, è il nichilismo.
Oggi parlare di felicità senza fare i conti con Leopardi e Nietzche che la negano, è dire e pensare troppo poco. E' quasi un affidarsi, quel fideismo che la filosofia ha sempre contrastato.
Naturalmente qui la domanda si complica, a mio modo di vedere il senso della vita non ha alcuna relazione con la felicità, neppure la salvezza, la intendo proprio in senso ateo, senza fideiussione cioè, l'unica banca in cui credo è la MIA ragione.
Il sendo della vita è dunque una meditazione sulle miseri del nostro destino.
E la riflessione sulla salvezza è proprio legata nel vedere la miseria come nostro destino.
Non si tratta come quel cane di Heidegger e i suoi accoliti volevano: ossia di accettare il tiranno, ma il suo esatto opposto, ossia quel gran maestro Platone diceva: la salvezza è in quel che nel nostro tempo dovremmo chiamare pensiero critico.
Non quello delle accademie, ma quello della scuola di Francoforte.
Dunque la salvezza è nella ricerca di ciò che è nobile, per andar di conto al tiranno.
E' sia ricerca del Dio interiore, è sia confronto con gli altri.
In Leopardi le domande sono così radicali, così dense di sapere antico, così impossibilmente attuali. A volte penso sia il più grande pensatore ETICO, checchè gli altri si ostinino a vederlo come pessimista.
Come diceva mastro "Nietzche"
Il più grande negatore è anche il più grande adoratore.
#325
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
27 Novembre 2024, 01:56:00 AM
Citazione di: PhyroSphera il 26 Novembre 2024, 17:26:01 PML'inconscio in filosofia esisteva già quale concetto
Bè veramente anche qualcosa di più, visto Sofocle.
Quello che non si era scoperto era il transfert.
#326
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
27 Novembre 2024, 01:29:11 AM
Citazione di: PhyroSphera il 26 Novembre 2024, 17:26:01 PMSi badi, che io non sto rapportando questo discorso alla personalità di Freud, tantomeno alla sua persona.
E' esattamente quello che ha fatto, fare un attacco ad personam, tra l'altro ignorando che la cocaina era un prodotto sconosciuto all'epoca, e di cui Freud fu un attento lettore sia delle cause somatiche che di quelle psichiche, quindi essendo un pioniere nell'affermare che fosse una sostanza che dava dipendenze.
All'epoca del caso Valium questi grandi psicanalisti DOVE ERANO? per esempio.
Ma questo poi cosa c'entra con i suoi insegnamenti?
Come si fa a criticare Freud di non aver capito la pscianalisi, pur avendola scoperta, di fatto da solo, e dopo averla scoperta, essendone stato il più grande interprete, fino all'eccellenza di alcuni passaggi di magnificenza intellettuale, a tutt'oggi molto, ma molto poco studiati.
I post-freudiani e le lore teorie sono solo fumo negli occhi, non hanno alcuna validità se non dentro i loro circoli, conniventi con l'ignoranza dei politici e dei giudici.
Quindi si siamo in un epoca davvero bula, se ce la pigliamo con l'unico che ha saputo dare una strada maestra alla verità umana.
Ma non penserete che non sia un caso giusto? 8)
#327
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
27 Novembre 2024, 01:17:29 AM
Citazione di: misummi il 25 Novembre 2024, 14:47:35 PMAllora, io aspetto da decenni studi e ricerche sulla presenza e azione della psicologia remota nell'uomo moderno.
E' una degenerazione, un terribile errore vedere l'uomo come una scimmia.
Comunque si dovrebbe guardare intorno, in libreria sono centinaia, migliaia i volumi che pretendono di far dire che le cose stiano così.
All'ultimo festival del libro c'era un solo titolo che campava gli altri: Harari.
Naturalmente per il suo bene lo sconsiglio e le dico di leggersi invece Freud.

Che l'uomo sia una scimmia e che quindi basta superare la scimmia, è una false flag, infatti i problemi nonostante questo diluvio di pubblicazioni sono esattamente uguali a quelli che c'erano prima questi geni della cultura.
Anzi con una precisazione, che studiando le scimmie, l'uomo si è dimenticato di studiare se stesso, in quanto uomo.(e in generale visto che era il compito della filosofia fin dall'antichità, di leggere gli antichi).
In quanto anima, desiderio, io puro.
Non è che il bambino quando nasce è una scimmia, infatti la prima cosa che si domanda è: perchè devo morire?
Mi pare che vi sia un salto qualitativo nella domanda rispetto alle sciocchezze della scimmia ancestrale.
#328
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
27 Novembre 2024, 01:08:52 AM
Citazione di: PhyroSphera il 25 Novembre 2024, 08:51:37 AML'interlocutore "green demetr" ha detto di non aver letto quanto ho scritto (in altro messaggio) a mo' di esempio sulle bestie feroci marine, forse ne è inquietato o forse è più inquietato dal pensare che la cronaca diffusa sul metodo psicoanalitico dice in un modo ma i fatti risultano in un altro e ancor di più inquietato che una ex malata grave di mente abbia fornito l'apporto determinante per la formulazione scientifica della psicoanalisi - non è una reazione saggia perdere la quiete per un motivo così, neanche far pesare antipatie e simpatie in una discussione così, come sento che accade ai danni dei miei messaggi
Ma io non La conosco, quindi non ho antipatie o simpatie.
Le ho già detto che condivido le Sue lamentele sulla medicalizzazione della vita.
Ritengo ogni tentativo di abbattere Freud, un tentativo delle forze oscure e occulte a volte, di celare la luce che Freud ha portato a questo Mondo.
Vede se la Scuola di Francoforte (quella originaria, non quella clownesca dei vari Zizek e company) dice di ripartire da Freud, e non da Jung e da Adler, io penso che un suo perchè l'avrà.
A me Jung non dispiace, e ho letto il suo percorso, eminentemente filosofico-religioso, atto a riconoscere le grandi lezioni dei testi gnostici del passato.
(non quelli clowneschi alla Crowley che vanno di moda nelle massoneri.
Da una parte si parla di androginia, dall'altra di sesso spinto: mi chiedo come non si faccia a vedere subito la differenza. Ma va bè, fine della digressione)
Ma in termini di lotta al nichilismo Jung che cosa può darci? Se non di nuovo l'ennesimo percorso relativista? L'ennesima meta che si discosti dalla luce della ragione per essere mangiato vivo dal serpente gnostico, dalle superstizioni religiose.
Si dice che Freud fosse ateo, ma chiunque abbia anche solo iniziato il percorso nei territori del giudaismo, sa benissimo che ateo significa religioso.
Freud desume tutte le categorie dal pensiero biblico, analizzato tramite la sapienza antica.
La gnosi per Freud era certamente la cura, ma era la gnosi antica, quella della sfinge per intenderci.
Se l'uomo non sa chi è, come può curarsi? come può prendersi cura di quello per cui è nato destinato a fare?
Jung parla di esseri soprannaturali, parla di morti che parlano, parla di entità che vivono in una presunta ombra. Un ombra che minaccia gli uomini.
Una proiezione delle sue infantili (quando era ragazzino) ricerche filosofiche: la pietra che parla.
Su Adler stendo un velo pietoso, pensare che mi sono auto-introdotto all'analisi con lui...un mostro sotto le vesti umane. Un propagatore dell'odio, della volontà di potenza, della discriminazione (altro che Nietzche).
All'epoca rimasi ferito gravemente, mi sono alzato.
Non cadrò MAI più sotto alcun maestro.

Le cose che dici, su queste presunte verità, che la psichiatria vorrebbe nascondere...lasciano perplessi, come lasciano perplessi i personaggi che citi.
Non si tratta di antipatia. Solo di ragionamenti ad alta voce.

Nella generalizzazione invece ci troviamo d'accordo: si chiama eterogeneità dei fini.
Bizzarro.
#329
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
27 Novembre 2024, 00:40:28 AM
Citazione di: PhyroSphera il 24 Novembre 2024, 18:31:04 PMung, che a differenza di Freud si era seriamente dedicato a fornire dei modi adatti per curare le psicosi, spiegava chiaramente che ci sono dei fattori ambientali, anche materiali, che concorrono ma spiegava pure che quelli decisivi sono tutti nella nostra mente e ne riguardano il vissuto:
Mi piacerebbe proprio se lei mi indicasse dove. Non lo dico polemicamente.
Infatti caratteristica della psicosi è proprio il carattere di negazione della realtà.
Se non si entra in rapporto con loro, è anzitutto perchè viene a mancare la loro capacità simbolica.
E' ovvio che dipende dal vissuto, ma non c'è niente da fare sono forme incurabili.

Musatti in quanto a capo della società psicanalitica dei post-freudiani non può che dire inesattezze e strafalcioni come quello che Lei riporta, ossia che Freud non era psichiatra: cosa veramente risibile, è saputo che fu allievo di Bleuler, nella clinica della Salpetrie.
E per un semplice fatto: che la psicanalisi l'ha inventata lui, prima si chiamava psichiatria.

Come si può dare retta ad uno come Assaggioli che ritiene malati mentali chi è gay.
E' una chiara violazione del diritto naturale (purtroppo oggi spacciato per diritto formale).
E una evidente filiazione intellettuale del suo essere massone.

Mi pare che alla fine comunque dissentiamo solo sulla questione della curabilità delle psicosi.
#330
Citazione di: Alberto Knox il 24 Novembre 2024, 01:39:22 AMAnzi oggi abbiamo la costituzione che tutela almeno alcuni diritti , ieri non avevamo neache quello. Non si tratta di dire che Dio è morto.
La costituzione si basa su dei principi morali.
Tutti puntualmente calpestasti, perciò non diciamo cavolate.
Siamo in una delle più feroci tirannie e non te ne sei ancora accorto.
Fantastico.
Almeno una volta c'era la domenica del villaggio, oggi trovi solo carogne in giro, gente che non sa più ragionare.
Gli errori delle tirannie del passato sono sempre gli stessi: distruzione della persona, distruzione del diritto naturale.
E' un loop infinito.
Quando si parla di morte di Dio, si parla di morte dei valori, non di morte di un presunto salvatore esterno, tipico manifestazione della paranoia, detta anche loop, girare sempre e solo sugli stessi argomenti, sulle stesse facce, sull'omologazione tirannica e devastante la vita anzitutto: ma secondo te è un caso che l'occidente sia in forte denatalità?
Prova a farti questa domanda, e prova a pensare alla mancanza di valori.
Magari proprio da quelli cristiani Casa, Chiesa, Famiglia, Educazione, Patria.
Dove la patria è l'unione delle precedenti.
Devi passare da una descrizione di DIo fumettistica, quella del barbone che sta sulla nuvoletta, ad una di ampia astrazione, per poter vedere il nemico invisibile: il nichilismo. ( questo si intende per morte di Dio).