Citazione di: altamarea il 22 Novembre 2016, 14:53:09 PMCome mi era già capitato di scrivere nel vecchio forum, l'attuale Pontefice ha una particolare predisposizione ad esprimere pensieri ed assumere decisioni nettamente contrarie alla dottrina che da secoli guida la Chiesa che dirige, e per comprenderlo senza conoscere le scritture e le varie esegesi che si sono susseguite nei secoli basta confrontare le sue affermazioni e i suoi comportamenti con l'enciclica apostolica "Quanta cura" e l'allegato "sillabo" che elenca gli "errori della modernità" secondo la Chiesa Cattolica e la sua dottrina. Il documento in questione, di Papa Pio IX, è di soli 150 anni fa, non 1.500, in un periodo iperrazionalista, positivista e anticlericale quale mai si era visto in precedenza (e neanche dopo). In seguito si è verificato un crollo verticale dell'interpretazione della dottrina della Chiesa in un senso sempre più prometeico che è culminato con i documenti emessi dal Concilio Vaticano II, e da allora si assiste alla progressiva decomposizione di un "corpo mistico" che si può ormai tranquillamente chiamare "cadavere mistico".
"Te absolvo": con il titolo di questo topic alludo alla recente lettera apostolica "Misericordia et misera" di papa Francesco riguardante la concessione pontificia ai sacerdoti cattolici di assolvere in confessione i responsabili del peccato di aborto, compresi i medici e gli infermieri. Tale concessione era stata provvisoriamente concessa durante l'anno giubilare appena concluso. Ora la facoltà di assolvere questo peccato è definitiva.
Francesco ribadisce che l'aborto è un grave peccato ma, afferma, "non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere".
Il nuovo documento papale prende l'avvio dalle due parole "misericordia e misera", che Agostino, vescovo di Ippona, utilizza per raccontare l'incontro tra Gesù e l'adultera passibile di lapidazione, secondo la legge mosaica, ma la donna viene invece perdonata.
Il papa evidenzia che in questo episodio evangelico "non c'è la legge e la giustizia legale, ma l'amore di Dio". Perciò ai preti confessori chiede di essere accoglienti con tutti e solleciti nell'aiutare a riflettere sul male commesso.
La Chiesa cattolica anche se lenta nel prendere decisioni, nel tempo prende atto delle istanze nella società laicizzata. Infatti dopo anni di polemiche tra integralisti e liberali, le democrazie occidentali hanno cancellato il reato di interruzione volontaria della gravidanza (in Italia con la cosiddetta Legge n. 194) e lo hanno sostituito con leggi che ne legalizzano le modalità di esecuzione, restituendo alle donne il diritto di decidere quel che riguarda il loro corpo.
Parallelamente, se pure con le sue regole, la Chiesa di Papa Francesco è arrivata allo stesso risultato.
Dopo l'apertura agli omosessuali, dopo la visita agli ex preti sposati, la Chiesa cattolica di papa Francesco si differenzia dall'arcigno monito che Pio XII rivolse negli anni '50 dello scorso secolo alle ostetriche italiane riguardo l'aborto. Il pontefice ha ben presente che nei continenti extraeuropei, in particolare nell'America latina e in Africa, l'aborto è largamente praticato a causa della povertà, delle malattie e il mancato controllo delle nascite.
Aver preso atto che non si potevano lasciare fuori dalla Chiesa da peccatrici milioni di povere donne che abortiscono, non è una decisione teologica-dottrinaria ma un'abile scelta di politica religiosa rivolta alle masse.
Come ho scritto ieri sera in un mio post (che poi ho eliminato perché off topic nella sezione "spiritualità"), la Chiesa riesce a sopravvivere nei secoli perché si adatta ai tempi. Perdona e condanna i suoi fedeli secondo le circostanze, con "il bastone e la carota". Allora è meglio essere infedeli. In questa sezione dedicata all'attualità e non alla spiritualità lo posso dire ?
L'ultima uscita sui sacerdoti che possono sempre assolvere chi pratica e procura l'aborto, lungi dall'avere qualche fondamento nella dottrina o negli scritti dei padri e dei dottori della Chiesa, è invece del tutto funzionale alle esigenze degli stati (in particolare di quello italiano) che si lamentano dell'aumentato ricorso all'obiezione di coscienza fra i medici e gli assistenti che dovrebbero eseguire le interruzioni di gravidanza, con la conseguenza che è sempre più difficile trovare negli ospedali medici disponibili a queste pratiche. Ora i medici "obiettori" potranno praticare un aborto al mattino, poi pentirsi al pomeriggio e confessarsi ottenendo l'assoluzione alla sera, per essere pronti ad un'altra interruzione di gravidanza il mattino successivo, con la coscienza tranquilla e la benedizione di Dio. Mi torna alla mente un libretto scritto svariati anni fa da Andrea Camilleri intitolato "La bolla di componenda"; descriveva come in molte chiese delle sue parti, in Sicilia, fosse stato in vigore fino a pochi decenni prima della seconda guerra mondiale una sorta di "tariffario" per i reati (o i "peccati" per parlare in un linguaggio più consono): tale tariffario (la "bolla di componenda", appunto) prevedeva per per la commissione di ogni azione peccaminosa una penitenza che variava a seconda della gravità: il furto di bestiame necessitava di duecento "Ave Maria" per essere perdonato, mentre per l'omicidio servivano 500 "Ave Maria", 200 "Pater Noster" e 100 "Gloria" (ovviamente i numeri li ho messi a caso poichè vado a memoria, ma il senso è quello) e così via per le più varie fattispecie.
Quello di Papa Francesco è dunque l'ennesimo, simoniaco escamotage per piegare la dottrina alle esigenze di una società moderna e secolarizzata tentando di mantenere il consenso intorno alla sua Chiesa, ma se il prezzo da pagare è quello di distruggere completamente, pezzo per pezzo, tutte le basi dottrinali su cui è fondata per salvaguardare la più vuota forma e la più bieca ipocrisia allora è davvero molto meglio dichiararsi "infedeli". L'infedeltà a questa Chiesa è certamente la migliore dimostrazione di fedeltà al suo fondatore e ispiratore.