Citazione di: Jacopus il 22 Luglio 2025, 22:39:00 PMGrazie per l'intervento Anthony. La distinzione oriente/Occidente ha una storia millenaria. Le origini sono da rintracciare nelle guerre fra Persia e Grecia, fra il supposto popolo libero e democratico e quello tirannico. Montesquieu riprese quella distinzione e l'attualizzó. Non la vedo comunque solo in questo modo. E neppure nel senso di opposizione razionalità/emozione. Perlomeno non del tutto. La distinzione consiste nella creazione "esclusivamente occidentale" del soggetto distinto dall'oggetto. In questa scissione sta il segreto (e la rovina) dell'Occidente. Perché se l'oggetto è distinto posso "usarlo", "consumarlo", trasformando prometeicamente il mondo. Ed è per questo che l'Occidente ha colonizzato il mondo (a differenza della Cina), non per la sua vocazione mercantile. A monte di quella vocazione c'è l'invenzione della soggettività scissa dall'oggetto. Un percorso accidentato che ha portato anche dei considerevoli benefici. Un libro come le Confessioni di Agostino poteva essere scritto solo da un Occidentale. Il prezzo da pagare è però elevato se non ci sono contropoteri a frenare l'idolatria verso la soggettivitá. Poiché in questo modo scompare l'umanità come relazione, l'umanità come capacità olistica di empatizzare, con gli altri, con le piante, addirittura con le strutture materiali della terra, l'acqua, l'aria, le montagne. Tutto si "spiega" in Occidente: le pieghe, le ombre, il lato oscuro di ognuno di noi, è sinonimo di malattia. La soggettività occidentale preferisce il contrasto che misura: bianco o nero. Tornando a Foucault che ha ispirato questa discussione, la psichiatria è occidentale ma resta il non dicibile della follia. E la sua vera cura è accettare la parte di follia che alberga in ognuno di noi, la parte di male, di malvagità che dobbiamo riconoscerci per non fare la fine di Edipo, personaggio ancora in bilico fra Oriente ed Occidente.Non ho abbastanza competenza filosofica per discutere la questione della soggettività occidentale, ma non riesco a condividere le conseguenze infauste che tu gli attribuisci.
In particolare per quale motivo il rafforzamento della soggettività dovrebbe danneggiare l'idea di relazione?
La relazione si intende come relazione tra soggetti, se non si rispetta il soggetto meno ancora si rispetta la relazione.
Tu contesti all'occidente la scissione tra soggetto e oggetto, ma non ti rendi conto che senza tale scissione sono tutti oggetti nel dominio dell'unico dominatore.
Rifletti su una cosa, jacopus, un sistema totalitario ha difficoltà ad avere colonie perché nel momento in cui i coloni sono fuori dal territorio originario sperimentano una libertà che non hanno mai avuto e questo diventa un pericolo per quel sistema totalitario.
Per avere imperi coloniali il peso del potere centrale deve necessariamente essere limitato, ed accettare compromessi con le realtà periferiche, che quindi vanno trattate come soggetti, certamente in subordine, ma pur sempre soggetti.
Questo é stato il segreto dei grandi imperi coloniali, sia di quello romano, sia di quello inglese.
