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Messaggi - Eutidemo

#3151
Se siamo troppo "vigliacchi" per versare il nostro "sangue" in difesa dell'indipendenza di una nazione barbaramente aggredita da un sanguinario dittatore, almeno dovremmo cercare di non essere tanto "avari" da rimetterci un po' del nostro denaro.

Io ho spento la caldaia e ridotto gli altri consumi di gas; oggi, inoltre, farò una donazione all'Ucraina!
Come invito a fare anche  chiunque abbia un minimo di cuore e di cervello; ovviamente "troll" e trollioti a parte, i quali "omnes unius aestimaemus assis"!
https://dona.unhcr.it/campagna/emergenza-ucraina/
#3152
Attualità / Re: I "troll" filoputin
27 Febbraio 2022, 07:25:04 AM
Se siamo troppo "vigliacchi" per versare il nostro "sangue" in difesa dell'indipendenza di una nazione barbaramente aggredita da un sanguinario dittatore, almeno dovremmo cercare di non essere tanto "avari" da rimetterci un po' del nostro denaro.

Io ho spento la caldaia e ridotto gli altri consumi di gas; oggi, inoltre, farò una donazione all'Ucraina!
Come invito a fare anche  chiunque abbia un minimo di cuore e di cervello; ovviamente "troll" e trollioti a parte, i quali "omnes unius aestimaemus assis"!
https://dona.unhcr.it/campagna/emergenza-ucraina/
#3153
@Niko
Ti faccio notare quanto segue:

1)
Zelensky fu regolarmente eletto, vincendo il ballottaggio con il 73% dei voti contro il presidente uscente Petro Poroshenko; il quale, pur essendo un fantoccio di Putin, riconobbe la sconfitta elettorale e dichiarò di accettare la volontà democraticamente espressa dagli ucraini.

2)
Quanto al "Battaglione Azov", ti ricordo che, quanto a "battaglioni neonazisti", il vero "campione olimpionico" è Putin; ed infatti è soprattutto nelle sua truppe, specie in quelle mercenarie, che i "neonazisti" pullulano!
E, in buona parte, si tratta di "neonazisti" italiani!
Al riguardo, infatti, è bene ricordare:
a)
I mandati di cattura emessi nel 2018 dal Gip del Tribunale di Genova, Ferdinando Baldini, nei confronti di sei uomini, di cui quattro italiani, per associazione a delinquere finalizzata al reclutamento di mercenari neonazisti, da inviare nelle milizie filorusse che combattono nel Donbass.
Altro che "neonazisti coperti dalla NATO"!
b)
Tra questi spicca la figura di Andrea Palmeri, già leader del gruppo "Bulldog 1998" e di Forza nuova, resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere; e finito a combattere nel Donbass tra i mercenari filorussi agli ordini di Putin.
Qui lo vediamo teneramente abbracciato con la figlia di un oligarca russo vicino a Putin, Irina Osipova.

La stessa Irina Osipova, che qui vediamo abbracciata, anche se con maggiore "aplomb", ad un noto politico italiano.

Ed è la stessa Irina Osipova che Giorgia Meloni inserì nelle liste elettorali del comune di Roma nel 2016.


3)
Ma lasciando da parte i "neonazisti" moderni, che combattono al fianco di Putin, la cosa per me più significativa è che certe dichiarazioni di Putin assomigliano in modo davvero impressionante ad alcune storiche dichiarazioni fatte da Hitler in occasione delle sue aggressioni a Stati confinanti.
Ad esempio, qualche giorno fa  Putin ha dichiarato :"In Ucraina c'è una massiccia violazione dei diritti umani contro i cittadini russofoni!"
E' singolare quanto tale dichiarazione rassomigli a quella pronunciata da Hitler, al Reichstag convocato in seduta straordinaria nel 1939, per giustificare con un pretesto l'aggressione alla Polonia denunciando che in tale nazione si verificavano: "...continui  atti terroristici contro le unità etniche germaniche, e perenni maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Polacchi!"
https://manipoloavanguardia.files.wordpress.com/2017/09/discorsi-di-guerra.pdf
Dichiarazione molto simile a quella che precedette l'occupazione dei Sudeti; in quanto, anche in tale occasione, Hitler lamentò "maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Cechi"!

CONCLUSIONE
Quindi, quando Putin parla di "neonazisti ucraini" (che, ovviamente ci sono anche lì, come nel resto del mondo), dovrebbe prima "sciacquarsi la bocca" e farsi un esame di coscienza.
Ed infatti, è come "toro che dà del cornuto all'asino"!

***
Se proprio vuoi fare della "dezinformacija", almeno falla un po' meglio; a Mosca ci sono delle apposite scuole!
***
#3154
@Ipazia
Tanto per correggere un po' la tua "dezinformacija".

1)
Quanto alle "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein, come è noto, tali armi costituirono il "casus belli", addotto da Bush per giustificare l'occupazione dell'Iraq nel 2003, al fine di destituirne il sanguinario dittatore; però, una volta invaso l'Iraq, almeno sul momento, cioè, nel 2003, non se ne trovò alcuna traccia.
Però, dopo alcuni anni, sia dalle indagini delle agenzie di intelligence, sia da alcune interviste del New York Time, sia da alcuni documenti desecretati, è emerso che dal 2004 al 2011, l'esercito americano e i soldati iracheni hanno ripetutamente rintracciato numerosi arsenali di armi chimiche appartenuti a Saddam Hussein;  complessivamente, infatti, le truppe americane hanno rintracciato circa 5.000 testate chimiche, proiettili o bombe dell'aviazione (solo nel 2006 l'esercito trovò 2.400 missili caricati con un micidiale gas nervino).
Tali armi sono considerate "armi di distruzione di massa" dalla Convenzione di Ginevra, perchè il loro effetto è molto più devastante delle cosiddette "armi convenzionali" (per quanto potenti esse siano); ad esempio a Ypres, tra le 17.30 e le 17,40 del 22 aprile 1915, i tedeschi, rilasciando  gas di cloro su un fronte di circa sei chilometri, causarono circa 5.000 morti nello schieramento alleato nel giro di soli dieci minuti.
Ad Halabja Saddam Hussein uccise con il gas 5.000 curdi; per cui sono molto contento della fine che ha fatto.
La auguro di cuore a tutti gli altri tiranni come lui ("Sic semper tyrannis")!

2)
Quanto alla Yugoslavia (cioè, alla "Grande Serbia"),  alla Libia e alla Siria, si trattò e si tratta  di "guerre civili"; le quali c'entrano come i cavoli a merenda con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, e, cioè con l'aggressione di una nazione sovrana ad un'altra nazione sovrana.
Quanto alla Siria, peraltro, ti ricordo che il dittatore che la tiranneggia, Bashar Hafiz al-Asad (il quale è stato denunciato per la strage con i gas nervini a Ghouta nel 2013 e a Khan Shaykhun nel 2017), è "culo e camicia" con Putin; il quale, da buon tiranno sanguinario come lui, ne ha solidalmente giustificato e tutt'ora ne giustifica le efferatezze.

3)
Quanto all'occupazione dell'Afghanistan, essa avvenne nell'ambito della guerra internazionale al terrorismo, seguita agli attentati dell'11 settembre 2001; il tutto con lo scopo di combattere al-Qaida e di catturare o uccidere Osama bin Laden, negando all'organizzazione terroristica la possibilità di circolare liberamente in un Pase (s)governato dai Talebani.
Questi ultimi, purtroppo, hanno però recentemente ripreso con la forza il potere in tale Paese; costringendo ad una fuga all'estero migliaia di suoi cittadini.
Ma visto che a te tale regime piace tanto, ti invito caldamente a trasferirti in Afghanistan; ovviamente, con tanto di "burqua".
https://www.corriere.it/esteri/21_agosto_12/afghanistan-testimonianze-gia-tornato-l-obbligo-burqa-chi-parla-lingue-rischia-vita-1283232e-fb99-11eb-9a2d-4c80ac9904f4.shtml
Poi mandami una foto!

4)
Infine, quanto alla questione palestinese, con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia c'entra ancora meno dei tuoi precedenti aberranti riferimenti; per cui nessun confronto è neanche lontanamente possibile.
Sarebbe come voler instaurare un confronto tra una corsa di formula 1 e una partita di tennis!

***
Se proprio vuoi fare della "dezinformacija", almeno falla un po' meglio; a Mosca ci sono delle apposite scuole!
***
#3155
Ciao Inverno. ;)
In realtà nessuno di noi due è in errore, solo che abbiamo considerato la "mendacità" di Putin sotto due prospettive diverse:
- io prevalentemente sotto quella della propaganda all'estero, la quale, soprattutto per mezzo dei "troll" * (ma non solo), ricorre quasi sempre alle vecchie tecniche della "dezinformatzija" sovietica;
- tu, invece, prevalentemente sotto quella della propaganda all'interno, laddove Putin può mentire in modo più sfacciato, soprattutto nei comizi in piazza (ma non solo lì), non avendo paura di poter essere contraddetto.
***
Poichè, però, quando fa un discorso in TV questo viene ascoltato sia all'interno che all'estero, a volte Putin passa da un "registro" all'altro: a seconda della bugia che deve dire.
***
Ad esempio:
a)
Se deve dare il numero dei caduti russi, cercherà di minimizzare il più possibile la cifra (trattandosi di una notizia molto "sensibile" all'interno); senza però dover ricorrere a particolari artifici "disinformativi".
Ed infatti, in tal caso, per lui è più facile occultare il vero numero dei morti, per cui gli basterà mentire.
b)
Se, invece, deve dare il numero dei caduti ucraini, soprattutto se civili, cercherà lo stesso di minimizzare il più possibile la cifra (trattandosi di una notizia molto "sensibile" all'estero ); però, in questo caso, dovrà necessariamente ricorrere a particolari artifici "disinformativi".
Ed infatti, in tal caso, dovrà cercare di falsificare notizie al di fuori del suo controllo diretto; per cui per cui non gli basterà semplicemente mentire.
***
Per il resto, chiarito quanto sopra, condivido pienamente tutto quello che hai scritto; soprattutto per quanto riguarda il "Progetto Eurasia", che, senz'altro, meriterebbe un apposito topic!
***
Un saluto ;)
***
* NOTA
Per meglio comprendere quello che intendo, leggi il mio post sui "troll" filoputin.
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/i-troll-filoputin/
#3156
Attualità / I "troll" filoputin
26 Febbraio 2022, 12:54:21 PM
Il termine "troll" ha una etimologia alquanto controversa.
Ed infatti:
a)
Secondo alcuni il termine "troll" deriverebbe dalla mitologia norrena, per indicare una creatura che abita i boschi, generalmente maligna, e con caratteristiche umane alquanto corrotte.
b)
Secondo altri, invece, il termine "troll" deriverebbe dal verbo inglese "to troll"; cioè, muovere un'esca abilmente contraffatta in modo tale da spingere un pesce poco furbo ad abboccare.
***
Tali due etimologie, rivedute e corrette, si attagliano entrambe perfettamente ai "troll" filoputin che infestano e appestano la rete.
Ed infatti, il "troll" filoputin tipico, è una creatura che abita nel WEB, la quale:
- è sempre maligna;
- ha caratteristiche umane decisamente corrotte;
- muove un'esca abilmente contraffatta, in modo tale indurre ad abboccare "pescinauti" non particolarmente avveduti.

***
Ovviamente ci sono "troll" di tutti i tipi, e non solo "filoputin".
Questi ultimi, però, i quali sono in  maggioranza ad appestare le rete, possono essere in genere individuati in base a due caratteristiche particolari; le quali, teoricamente, non dovrebbero aver niente a che fare l'una con l'altra.
Ed infatti, come rivelano le statistiche, i "troll", in maggioranza, sono contemporaneamente:
- no-vax
- filoputin.
***
Come si spiega questo singolare accostamento, visto che Putin non è affatto no-vax e si è regolarmente vaccinato?
***
Anzi, nella conferenza stampa di fine anno, Putin ha attaccato direttamente i  no-vax che si trovano in Russia, dichiarando: "In epoca sovietica, nessuno chiedeva (se si poteva evitare il vaccino): paf, paf, paf, e via!"
Ed ha sottolineato il gesto con un "paf, paf, paf" più da pistola che da siringa!
***
In realtà, si tratta di un paradosso solo apparente, ma perfettamente coerente con le tecniche di "dezinformatzija" ("дезинформация") sovietica; così come venne a suo tempo ideata nel 1923, quando il vice-presidente dell'NKVD, allora diretto da Feliks Dzeržinskij,  chiese al Soviet Supremo di poter creare "uno speciale ufficio di disinformazione per condurre operazioni tattiche di intelligence estera".
Le quali non consistevano nella semplice "controinformazione" (come all'intermo dell'URSS), bensì nella "manipolazione del sistema di informazione di una nazione estera attraverso la somministrazione di dati credibili ma fuorvianti".
***
Però occorre distinguere tra i veri e propri "troll" filoputin (che, in alcuni Paesi, vengono addirittura pagati dal governo di Putin), e i "trollioti" filoputin.

a) I "troll" filoputin
I "troll" filoputin, nei loro post sui "network", non possono certo prospettare un confronto diretto tra la "democraticità" della Russia (pressochè inesistente) e la "democraticità" dei Paesi occidentali (per quanto carente essa sia); ed infatti, sebbene la madre degli imbecilli sia sempre incinta, un confronto del genere sarebbe improponibile anche al campione olimpionico di "coglioneria ad ostacoli"!
***
Pertanto, per screditare la "democraticità" dei governi dei "Paesi Liberi", evitando un confronto diretto tra con la pressochè inesistente "democraticità" della Russia (che sarebbe ovviamente improponibile), quale mezzo migliore metodo di "dezinformatzija"  che ricorrere ad una polemica:
- no mask 
- no vax
- no pass
per dimostrare che anche i governi occidentali, in fondo, non sono altro che delle dittature?
***
Inoltre, associato ai veri e propri "cyberattacchi" ad alcune strutture sanitarie dei Paesi Democratici (come quello alla Regione Lazio, palesemente di origine russa), il compito dei "troll" no vax, no pass, ecc. era anche quello di "destabilizzarli", criticandone le "istituzione chiave"; il che, vale soprattutto per i "troll" no vax, no pass, ecc. europei.
Ed infatti, una Europa Unita può mettere -sia pure molto a stento- qualche bastone tra le ruote del carro (armato) di Putin; ma una Europa indebolita e/o completamente disunita non può che opporre alla prepotenza di Putin una resistenza ancor più stentata.
"Divide et impera!"

b) I "trollioti" filoputin
I "trollioti" filoputin, a differenza dei veri e propri "troll", sono persone in buona fede, non necessariamente stupide e/o incolte, le quali, però, a causa della loro soglia critica molto bassa, e/o della loro ottusità ideologica, abboccano all'amo dei veri e propri "troll"; e, di conseguenza, diventano involontariamente dei "trollioti" filoputin, facendo da "cassa di risonanza" alla disinformazione putiniana.
***
Dio ce ne liberi (ammesso che ci riesca)!
***
#3157
Ciao Ipazia

1)
L'Ucraina è legata alla storia russa come lo è l'Alto Adige all'Austria e la Corsica all'Italia; ma questo non giustificherebbe nessuna delle due, se volessero riprendersele con la forza.

2)
La repubblica di San Marino è legata alla storia italiana, molto più di quanto l'Ucraina non sia legata alla storia russa; legami, questi ultimi, che, peraltro, non sempre sono stati positivi, come l'HOLOMODOR ci dovrebbe far sempre ricordare (e come di sicuro gli Ucraini non hanno dimenticato).
Allora, come mai non proponi che i nostri carri armati entrino in San Marino, per rinsaldare il suoi legami storici con l'Italia?

3)
Il veneto è un "dialetto", mentre l'ucraino è una "lingua"; come qualunque glottologo ti potrà confermare.
Ad esempio, la frase italiana: "La lingua ucraina è diversa da quella russa":
- in ucraino si scrive:
"Українська мова відрізняється від російської"
- in russo, invece, si scrive:
"Украинский язык отличается от русского"
Entrambe, ovviamente, sono lingue del ceppo slavo orientale e che hanno quindi la stessa origine;  ed infatti derivano entrambe dallo slavo ecclesiastico, ma grazie a influenze differenti, esse differiscono per tantissimi aspetti.
Ed infatti, ad esempio, il polacco, insieme al ruteno antico, ha influenzato moltissimo la lingua ucraina odierna, differenziandola dal russo.
La moderna ricerca linguistica dimostra che la lingua ucraina è più vicina ad altre lingue slave che non al russo; ad esempio al ceco, al  polacco e allo slovacco (per il 22%/23%), al croato e al bulgaro (per il 21%), ma solo per l'11% al russo.
Sulla base di tali dati, alcuni linguisti mettono in dubbio la classificazione delle lingue russa e ucraina nello stesso gruppo linguistico di lingue slave orientali.
Peraltro, le statistiche mostrano che solo il 62% delle parole sono comuni alle due lingue (russo e ucraino);  quindi, secondo questo indicatore, la lingua russa in relazione a quella ucraina è solo al quinto posto dopo il polacco, ceco, slovacco e il bielorusso (per confronto, si noti che l'inglese e l'olandese hanno una convergenza lessicale vicina al 63%,  che è maggiore di quella tra russo e ucraino).
Ti basta?

4)
La strage di Odessa non venne architettata nè da Putin nè da Zelensky, bensì fu perpetrata  da estremisti nazionalisti ucraini; ed infatti, purtroppo, gli estremisti nazionalisti di destra ci sono in tutte le nazioni (Ucraina, Russia, Italia ecc.ecc.).
Ed invero, non dimentichiamoci che estremisti nazionalisti di destra tempestarono per anni di bombe l'Alto Adige (ricordo ancora la "Notte dei Fuochi"); ma non per questo noi invademmo l'Austria!

5)
I referendum, 20 anni dopo nelle aree russofone (i russofoni, però, sono solo il 42%), hanno dato esiti assai diversi da quelli del 1991, ma assolutamente inattendibili e non confrontabili.
Ed infatti:
a)
Nei referendum tenutisi sotto controllo internazionale nel 1991, alcune province dell'ex "Impero Sovietico" se ne distaccarono, rendendosi indipendenti da Mosca sia in "diritto" sia in "fatto"; il che avvenne con il pieno consenso internazionale, compreso quello della stessa Russia (la quale partecipò, più di tutti gli altri Paesi ONU, al controllo della regolarità delle operazioni elettorali).
In particolare, in occasione di tali referendum, la maggioranza degli abitanti della Crimea (54,19%) e del Donbass (Donec'k 76,85%, Luhans'k 83,86%, e Charkiv 75,83%) votarono per separarsi dalla Russia e per aderire al nuovo Stato indipendente dell'Ucraina.
b)
Il 6 aprile 2014, alcuni manifestanti armati filorussi del Donbass si impadronirono "manu militari" di alcuni palazzi governativi delle regioni di Donec'k, Luhans'k e Charkiv; dopo di che, pretesero degli altri referendum al di fuori di ogni "controllo internazionale", i quali si tennero l'11 maggio 2014, con conseguente dichiarazione della loro indipendenza dall'Ucraina.
Da rilevare che tali referendum si tennero al di fuori di ogni "controllo internazionale", però sotto stretto "controllo russo"; ed infatti, così come rilevato per mezzo di SIGINT ELINT e HUMINT, numerose truppe sovietiche e mercenari filorussi (tra i quali alcuni neonazisti Italiani) erano penetrati illegalmente nel Donbass.

6)
Il Veneto fu per parecchi decenni sotto l'occupazione di una nazione straniera, l'Austria, contro la quale si ribellò nel 1848/49 per unirsi all'Italia in via di formazione; ma tale ribellione, purtroppo, fallì.
Il Veneto,  invece, riuscì finalmente ad unirsi all'Italia in seguito al plebiscito che si tenne nelle giornate di domenica 21 e lunedì 22 ottobre 1866; il che avvenne dopo la terza guerra d'indipendenza, per sancire l'annessione al Regno d'Italia delle terre venete.
I risultati di tale plebiscito vennero contestati, soprattutto da parte cattolica (cfr. il giornale papalino "La Civiltà Cattolica, 1866"); in quanto, il Papa temeva che anche Roma sarebbe stata annessa al Regno d'Italia (come poi avvenne 4 anni dopo).
In ogni caso, oggi come oggi, secondo i sondaggi più recenti, sia pure in misura diversa a seconda delle varie aree, i Veneti si sentono principamente Italiani ed Europei.
https://www.ilgiornaledivicenza.it/oltre-vicenza/veneto/veneti-separatisti-nosi-sentono-pi%C3%B9-italiani-1.81613

7)
Quanto a golpe neonazisti, pogrom e profughi di tradizione russa in Ucraina, a parte qualche effettivo episodio isolato, si tratta precipuamente di farneticante propaganda "putiniana", a benifici dei c. e dei c..
Qui, secondo me, il vero "nazista" è proprio Putin; il quale non solo ha una mentalità tipicamemente "nazista" ma si avvale e si appoggia a "neonazisti" dichiarati.
Al riguardo, infatti, è bene ricordare:
a)
I mandati di cattura emessi nel 2018 dal Gip del Tribunale di Genova, Ferdinando Baldini, nei confronti di sei uomini, di cui quattro italiani, per associazione a delinquere finalizzata al reclutamento di mercenari neonazisti, da inviare nelle milizie filorusse che combattono nel Donbass.
Altro che "neonazisti coperti dalla NATO"!
b)
Tra questi spicca la figura di Andrea Palmeri, già leader del gruppo "Bulldog 1998" e di Forza nuova, resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere; e finito a combattere nel Donbass tra i mercenari filorussi agli ordini di Putin.

8 )
Ma lasciando da parte i "neonazisti" moderni, che combattono al soldo di Putin e dei suoi oligarchi, la cosa per me più preoccupante è che certe dichiarazioni di Putin assomigliano in modo davvero impressionante ad alcune storiche dichiarazioni fatte da Hitler in occasione delle sue aggressioni a stati confinanti.
Ad esempio, qualche giorno fa  Putin ha dichiarato :"In Ucraina c'è una massiccia violazione dei diritti umani contro i cittadini russofoni!"
E' singolare quanto tale dichiarazione rassomigli a quella pronunciata da Hitler, al Reichstag convocato in seduta straordinaria nel 1939, per giustificare con un pretesto l'aggressione alla Polonia denunciando che in tale nazione si verificavano: "...continui  atti terroristici contro le unità etniche germaniche, e perenni maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Polacchi!"
https://manipoloavanguardia.files.wordpress.com/2017/09/discorsi-di-guerra.pdf
Dichiarazione molto simile a quella che precedette l'occupazione dei Sudeti; in quanto, anche in tale occasione, Hitler lamentò "maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Cechi"!

***
Grazie, Ipazia, per avermi dato modo di "sbugiardare" ancora meglio la "disinformazione" putiniana!
***
Un saluto!
***
#3158
Citazione di: sapa il 25 Febbraio 2022, 20:01:33 PMPerfetto Eutidemo. Posso copia- incollare questo tuo post ( citandolo come non mio, naturalmente) in un altro forum nel quale divampa la polemica? Se non si può o non vuoi, dimmelo pure sinceramente, proverò a farne un riassunto. Ciao
Non solo puoi, ma, anzi, ti ringrazio di cuore se prenderai una iniziativa del genere; se vuoi,anzi, puoi anche assumertene integralmente la paternità, in quanto non mi interessa di essere citato.
Grazie e ciao ;)

#3159
Come avevo già scritto in un mio altro TOPIC, un commento veramente "serio" al discorso di Putin, richiederebbe da parte mia un impegno critico eccessivamente approfondito e impegnativo;  e, purtroppo, ammesso e non concesso che io ne abbia la capacità, ora non ne ho proprio il tempo.
Però, molto sinteticamente, qualche passo topico del suo discorso posso anche provare a commentarlo "a volo d'uccello"; purchè chi legge tenga conto dei limiti della mia competenza in materia (e non mi sgridi per qualche imprecisione)
***
Peraltro, sebbene io conosca abbastanza bene il personaggio -che è mio coetaneo-, sin dagli anni '70 (non personalmente, ma soprattutto in base ai "dossier" che lo riguardano) ritengo di non poter esprimere un giudizio su Putin davvero esaustivo e soddisfacente.
Ed infatti, per poter esprimere su di lui un giudizio di tal genere, dovrei possedere delle competenze specifiche anche in materie che non sono propriamente le mie, quali:
- la psichiatria;
- la crimologia;
- l'esorcismo.
***
Però, almeno in generale, penso che qualcosa, al suo riguardo, posso dirla anch'io.
***

LA "DEZEINFORMATZIJA"
Dando uno sguardo "a volo d'uccello" al suo farneticante discorso, per prima cosa non si può non riconoscere in esso un vero e proprio capolavoro di "dezinformatzija" ("дезинформация") sovietica; così come venne a suo tempo elaborata dal KGB, di cui Putin era un agente operante anche all'estero.
***
La "dezinformatzija", da cui, poi, derivò il corrispondente termine "disinformazione" -che venne in voga in Occidente solo negli anni '80-, in realtà non fu creata nè dal KGB nè da Putin; il quale, però, ebbe l'indubbio merito  di portarla ai suoi estremi limiti  di perfezione, già da parecchi decenni.
Storicamemente, infatti, la "dezinformatzija", risale ad un'"arma tattica" russa risalente al 1923, quando il vice-presidente dell'NKVD, allora diretto da Feliks Dzeržinskij,  chiese al Soviet Supremo di poter creare "uno speciale ufficio di disinformazione per condurre operazioni tattiche di intelligence"; le quali dovevano consistere non nella semplice "controinformazione", bensì nella "manipolazione del sistema di informazione di una nazione attraverso la somministrazione di dati credibili ma fuorvianti".
***
A differenza della "controinformazione", che si limita a contrastare l'informazione avversaria, la "disinformazione"  consiste precipuamemte (ma non solo):
- nel  mescolare un po' di verità con delle subdole menzogne;
- rivelare solo una parte della verità, spacciandola come un completo quadro d'insieme.
Oppure, quando i canali d'informazione non possono essere completamente chiusi, si può renderli inutili saturandoli, creando quindi disinformazione: in tal modo si riduce al massimo il rapporto segnale-rumore e si scredita l'opposizione attribuendole affermazioni false e facilmente confutabili.
***
Avrei materiali per un libro, se volessi raccontare tutte le specifiche tecniche di "dezinformatzija" russa; ma non è certo questo il luogo.
***
Tra le tante, però, non posso tacerne una che eccelle in "subdoleria"!
Tale "stratagemma disinformativo", consiste nel pubblicare foto o notizie false spacciandole come vere, nascondendo però il fatto che esistono anche foto e notizie vere riguardanti gli eventi focalizzati (che danno ragione al proprio avversario); in tal modo il "disinformatore", pubblicando alcune foto o notizie appositamente falsificate relative a un evento vero, in un secondo tempo, però, "sputtanandole",  può sostenere che tale evento è stato inventato  dal proprio avversario.
Quello di cui al sottostante link è un caso tipico!
https://www.nextquotidiano.it/foto-bare-lampedusa-bare-di-bergamo-non-erano-vere-video-bufala/

IL DISCORSO DI PUTIN
Mi limiterò solo ad alcuni esempi di "disinformazione"  tratti dal discorso di Putin.
1)
Putin ha detto:
"L'Ucraina non è un Paese confinante, ma è parte integrante della nostra storia e cultura ("Holomodor" compreso, però)"; la prima parte della proposizione è falsa, ma si tenta di "oscurarla" con la  seconda seconda parte della proposizione, che, invece, è vera.
Sarebbe come se:
- Alexander Van der Bellen dicesse, per giustificarne l'invasione: "Il Sud Tirolo non è un Paese confinante, ma è parte integrante della nostra storia e cultura";
- ovvero Sergio Mattarella dicesse, per giustificarne l'invasione: "La Corsica non è un Paese confinante, ma è parte integrante della nostra storia e cultura".
Il sofisma putiniano è ovviamente "paralogistico", in quanto, la circostanza che l'Ucraina sia parte integrante della storia e della cultura Russa, non toglie il fatto che, al giorno d'oggi, esso sia un Paese indipendente, membro dell'ONU, che vuole restare tale; e che, quindi, non può essere invaso, nè in tutto nè in parte, da un altro Paese membro dell'ONU.
La storia e la cultura non c'entrano niente!
2)
Putin ha detto:
"La situazione nel Dombass è diventata "critica e acuta!".
Il che è indubbiamente vero, però non dice che:
- l'ha resa critica e acuta lui, creando nel Dombass due "stati fantoccio",  ricorrendo a separatisti e a mercenari, tra i quali molti neonazisti (come il nostro emerito concittadino Andrea Palmeri);
- l'ha resa critica e acuta apposta, per poter giustificare un suo intervento armato.
E' un trucco vecchio come il mondo!
3)
Putin ha detto:
"L'Ucraina moderna è  stata creata dalla Russia comunista, ed è stato stato un errore del leader bolscevico (Chruščëv) strappare il territorio alla Russia!"
Evidentemente Putin si riferisce al fatto che, nel 1954, Chruščëv avrebbe "regalato" la Crimea all'Ucraina, mentre in precedenza faceva parte della Repubblica sovietica Russa; si tratta di una notizia assolutamente "vera", però utilizzata a fini chiaramente disinformativi.
Ed infatti, all'epoca, visto che l'Impero Sovietico era ancora in piedi, Chruščëv non fece altro che distaccare amministrativamente una certa area da una provincia all'altra del suo stesso Impero; cioè, è un po' come se si fosse tolto alcuni spiccioli dalla tasca destra, per metterseli nella sua tasca sinistra.
Però Putin non dice che nei referendum tenutisi sotto controllo internazionale nel 1991, alcune province dell'ex "Impero Sovietico" se ne distaccarono, rendendosi indipendenti da Mosca sia in "diritto" sia in "fatto"; il che avvenne con il pieno consenso internazionale, compreso quello della stessa Russia (la quale partecipò, più di tutti gli altri Paesi ONU, al controllo della regolarità delle operazioni elettorali).
In particolare, in occasione di tali referendum:
-  la stragrande maggioranza degli Ucraini votarono per separarsi dalla Russia e per creare il nuovo Stato indipendente dell'Ucraina.
- la maggioranza degli abitanti della Crimea (54,19%) e del Donbass (Donec'k 76,85%, Luhans'k 83,86%, e Charkiv 75,83%) votarono per separarsi dalla Russia e per aderire al nuovo Stato indipendente dell'Ucraina.
Senza considerare che, nell'accordo di Budapest del 5 dicembre 1994, la Russia aveva garantito l'appartenenza all'Ucraina di tali territori; così come erano stati attribuiti all'Ucraina dalle maggioranze elettorali di cui sopra.
4)
Putin ha detto:
"L'Ucraina non ha mai avuto una tradizione coerente dell'essere una vera nazione: ha sempre seguito modelli provenienti dall'estero che non trovavano riscontro nelle loro radici, nella loro storia".
Evidentemente Putin, che si diletta tanto a fare "appelli alla storia" per giustificare comportamenti inconcepibili nel XXI secolo, si è dimenticato del Principato di Kiev;  il quale esistette dal 1132 al 1471, e che fu senz'altro una vera e propria "nazione", senza minimamente rifarsi a modelli provenienti dall'estero.
5)
Putin ha detto:
" (Gli Ucraini) non hanno fatto altro che assecondare i voleri dell'Occidente!"
Qui è evidente il fallace "passaggio logico", per il quale, secondo lui, "non assecondare i voleri di Putin", equivale ad "assecondare i voleri dell'Occidente"; ma il "non sequitur" è evidente!
6)
Putin ha detto:
"Kiev è governata da oligarchi che non vogliono riconoscere i legami del Paese con la Russia, anzi: cercano di separarla con sentimenti nazionalisti e neonazisti!"
Ha, cioè, ribaltato la lampante verità. e, cioè, che:
"Mosca è governata da oligarchi (a cominciare da lui stesso) che non vogliono riconoscere l'indipendenza dell'Ucraina dalla Russia (come fa tutto il resto del mondo): essi cercano di annettersela con sentimenti e mezzi nazionalisti e neonazisti!"
Nei referendum sopra citati, è stata l'intera popolazione ucraina in massa volersi separare dalla Russia; gli oligarchi non c'entrano niente.
L'emulo di Hitler è lui, non Zelensky!
7)
Putin ha detto:
"Se l'Ucraina dovesse entrare in possesso di armi di distruzione di massa, la situazione del mondo cambierebbe in modo drammatico; tutti quelli che in Occidente vogliono manipolare l'Ucraina potrebbero aiutarla a dotarsi di queste armi!"
Però dimentica di dire che, nell'accordo di Budapest del 5 dicembre 1994, l'Ucraina cedette alla Russia tutte le sue 1.900 testate nucleari; in cambio di tale cessione, essendo rimasta ormai priva del suo "ombrello nucleare", l'Ucraina aveva ottenuto formali garanzie da Russia, Stati Uniti e Regno Unito, e successivamente anche da Cina e Francia, per la sua:
- sicurezza;
- indipendenza;
-integrità territoriale.

CONCLUSIONE
Avevo scritto che non si può non riconoscere nel discorso di Putin un vero e proprio capolavoro di "dezinformatzija" ("дезинформация") sovietica; però, dopo le mie osservazioni, mi si potrebbe obiettare che Putin, invece di essere nato a San Pietroburgo, sembra essere nato in qualche villaggio della KHAZARIA, visto il basso livello dei suoi espedienti "disinformativi".

Ribadisco, invece, che i suoi espedienti "disinformativi" sono un vero e proprio capolavoro di "dezinformatzija"; e, questo, proprio perchè la gran massa di coloro che sono destinati ad abboccarvi, sono al di sotto della specifica "soglia critica" prevista dagli esperti russi di disinformazione.
***
#3160
Attualità / Re: Commento al discorso di Putin
25 Febbraio 2022, 10:54:46 AM
In questo caso, manca qualsiasi presupposto per un civile dibattito, in quanto Putin si è oggettivamente dimostrato un criminale sanguinario,  il quale si è posto al di fuori di qualsiasi contesto di correttezza internazionale; personalmente, mi ritengo in "stato di guerra" sia con lui che con tutti coloro che cercano di "confondere le acque" e di "cambiare le carte in tavola", per cercare di giustificare in qualche modo la sua banditesca e ingiustificabile  aggressione all'indipendenza e alla libertà del'Ucraina (a cominciare dai "troll" che infestano la rete al suo soldo).
Non ho alcuna intenzione di discutere con loro!
P.S.
Comunque, avevo chiaramente premesso che "un commento scritto al discorso di Putin meriterebbe un apposito TOPIC, molto lungo, complesso e impegnativo;  e, purtroppo, ora non ne ho il tempo, perchè me ne sto occupando più concretamente in altre sedi.
Per ora, quindi, mi limiterò ad un brevissimo commento audio-video, con una sintetica traduzione delle parole in russo di Putin; sebbene sia stringato al massimo, spero che esso possa risultare abbastanza efficace per esprimere il mio giudizio al riguardo.
(password per accedere: "logos")
https://www.dailymotion.com/video/x888kjt

#3161
Attualità / Commento al discorso di Putin
25 Febbraio 2022, 06:56:49 AM
Un commento scritto al discorso di Putin meriterebbe un apposito TOPIC, molto lungo, complesso e impegnativo;  e, purtroppo, ora non ne ho il tempo, perchè me ne sto occupando più concretamente in altre sedi.
Per ora, quindi, mi limiterò ad un brevissimo commento audio-video, con una sintetica traduzione delle parole in russo di Putin; sebbene sia stringato al massimo, spero che esso possa risultare abbastanza efficace per esprimere il mio giudizio al riguardo.
(password per accedere: "logos")
https://www.dailymotion.com/video/x888kjt
#3162
Citazione di: daniele22 il 23 Febbraio 2022, 21:06:09 PMMi oppongo Vs.onore. La mia scelta è stata determinata da tre fatti. Primo, gli occhi languidi della miss in una situazione di disagio non mi hanno colpito favorevolmente. Anche al punto di farmi riflettere se quella dovesse diventare veramente la mia futura sposa, ma questo non l'ho fatto. Secondo, il pilota era quello più messo male di tutti, e giudicavo certamente che il fatto che mi avesse salvato la vita non fosse determinante in questa particolare situazione. Terzo (daniele22 non è un pilota), per me l'elicottero in dotazione, anche occasionale, è un po' come l'arma per il militare: non si molla mai.
Per questi motivi chiedo una revisione del giudizio
***
 Come avevo premesso, non si si tratta di un vero e proprio "indovinello", quanto, piuttosto, di un dilemma "etico-utilitaristico-matematico", che ciascuno degli intervenuti a questo "post" può risolvere come meglio crede; ed infatti nessuna soluzione può considerarsi, in astratto, "giusta" o "sbagliata".
Per cui, la tua soluzione, vale quanto la mia e quella di Bobmax!

 ;)

#3163
SOLUZIONE MIA (che concorda in pieno con quella di BOBMAX)
Io, trovandomi al posto di Adam:
a)
Cederei a lui, che è pilota come me, la guida dell'elicottero; il quale è ben riscaldato, e che, in pochi minuti, lo porterebbe in salvo alla base.
In tal modo:
- eviterei che prendesse freddo sul canotto;
- onorerei il mio debito di riconoscenza nei sui confronti.
b)
Assieme a lui, farei salire Alfar.
In tal modo:
- eviterei di fargli fare la brutta figura di essere recuperato dall'idrovolante del suo concorrente;
- forse, per riconoscenza, lui mi concederebbe l'agognato aumento di stipendio.
c)
Io, invece, rimarrei con la bella Freya.
In tal modo:
- restando con lei su una nave che affonda. le dimostrerei in modo concreto il mio interesse nei suoi confronti;
- restando con lei "tête-à-tête" su un piccolo canotto, le dimostrerei in modo ancora più concreto tale interesse (anche per tenerla al caldo).
***
Questa, almeno per me, sarebbe la scelta migliore per Adam! ;)
***
#3164
Uno yacht "flybridge", con a bordo un anziano milionario di nome Alfar e la sua bellissima figlia Freya, sta lentamente affondando al largo dell'Islanda; però, per fortuna, l'imbarcazione è munita di radio, e, quindi, i due possono chiedere soccorso.
L'S.O.S. raggiunge:
- un'isoletta non troppo distante, sulla quale c'è un eliporto di proprietà di Alfar, che si occupa proprio del recupero-naufraghi.
- un'isola un po' più distante, sulla quale c'è un aeroporto di idrovolanti di proprietà di un suo concorrente, di nome Ulfar, che si occupa anch'esso del recupero-naufraghi.
***
Dall'isoletta più vicina arriva per primo l'elicottero di Adrian, che può portare due altre persone oltre il pilota; il quale aspira sia ad un aumento di stipendio dal suo capo Alfar, sia alla mano di sua figlia Freya.
Trattandosi di un yacht "flybridge", e visto che ha un sistema di "orizzontalizzazione" ancora in funzione, su un mare assolutamente piatto, Adrian cerca di atterrare sul "ponticello" sospeso sopra l'imbarcazione.

***
Però l'elicottero è troppo ingombrante, per cui si ribalta e cade in mare; Alfar e Freya ripescano Adrian, e lo portano in salvo a bordo, ma completamente fradicio.
***
In quel momento, sempre dall'isoletta più vicina  arriva l'elicottero di Adam, che, però, può portare soltanto una persona oltre al pilota; il quale, anche lui, aspira sia ad un aumento di stipendio dal suo capo Alfar, sia alla mano di sua figlia Freya.
Anche Adam cerca di atterrare sul "ponticello" sospeso sopra l'imbarcazione; e, nonostante una leggera deriva a babordo di quest'ultima, visto che il suo elicottero è più piccolo, l'operazione gli riesce a perfezione.
Ovviamente, deve decollare subito, prima che lo yacht si inclini troppo; però, come ho già detto, il suo minuscolo elicottero può caricare al massimo un passeggero, oltre al pilota.
Già: ma quale dei tre?
::)
***
Alfar lo rassicura:
- Tranquillo, Adam, per fortuna non sei costretto al "gioco della torre";  uno di noi tre può salvarsi con il tuo elicottero, senza che gli altri due che restano qui rischino di morire annegati!!
Ed infatti un idrovolante della ditta di Ulfar, con due "posti-passegero" disponibili, mi ha appena avvisato per radio che arriverà tra meno di un'ora; per cui, i due di troppo sul tuo elicottero, dopo che tra circa dieci minuti il mio yacht sarà affondato, potranno tranquillamente attenderlo nel canotto di salvataggio in dotazione al mio yacht.-
Poi, però, aggiunge:
- Tuttavia, poichè la ditta di Ulfar è mia concorrente, io, personalmente, preferirei evitare di essere salvato da uno dei loro apparecchi; ed infatti, per me sarebbe davvero uno scorno.
Però l'elicottero è tuo, e quindi lascio a te la decisione!-
***
Adrian e Freya non dicono niente.
Però:
a)
Adrian è bagnato fradicio, e trema come una foglia, e quindi, per lui, non sarebbe troppo piacevole farsi quasi un'ora di canotto in un mare in cui galleggiano gli iceberg e sul quale spirano venti gelidi (per essendo del tutto calmo); senza contare che in una precedente occasione Adrian  aveva salvato la vita in mare a Adam.
b)
Freya, invece, è asciutta e ben coperta da una pesante pelliccia (troppo piccola per poterla prestare al colossale Adrian); però portare in salvo lei sul suo elicottero, potrebbe essere un'ottima occasione per chiedere la sua mano.
Anche considerando che adesso gli sta chiaramente facendo gli "occhi dolci", in modo chiaramente allusivo.
***
Voi cosa avreste fatto al posto di Adam?
***
Non si tratta di un vero e proprio "indovinello", quanto, piuttosto, di un dilemma "etico-utilitaristico-matematico", che ciascuno degli intervenuti a questo "post" può risolvere come meglio crede; ed infatti nessuna soluzione può considerarsi, in astratto, "giusta" o "sbagliata".
La soluzione che io ritengo, almeno per me, decisamente "ottimale", già l'ho scritta; però, prima di postarla, sarei curioso di leggere la vostra.
Sempre che vi vada di esporla.
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Un saluto a tutti! ;)
***
#3165
Citazione di: iano il 22 Febbraio 2022, 10:52:33 AMMorale della favola.
Per rendere sicura una spedizione occorre triplicarne il costo.  :D
Esatto! ;)
Ma chi non vuol farsi derubare, un poco deve pure pagare :D