Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2022, 16:34:48 PMAnthonyi. Immaginati con la tua casetta in Garfagnana. Hai il tuo piccolo reddito agricolo. Le galline fanno le uova che vai a vendere al mercato. Hai una rete di vicinato che ti fa sentire meno solo. Ad un certo punto arriva un signore con un casco, fa delle misurazioni, qualche buco per terra. Dopo una settimana arriva l'esercito e requisisce tutto, perché nel tuo campo hanno trovato gas, terre rare, uranio, decidi tu. Tu con la tua famiglia (numerosa), vai a vivere in qualche ghetto di Firenze e magari qualche tuo figlia già incinta proverà ad arrivare in Africa e forse ce la farà e forse no.E che c'entra la "ferocia" del capitalismo con una requisizione della proprietà privata fatta per un interesse strategico pubblico. Paradossalmente mi hai fatto un esempio nel quale l'Inter sse pubblico si contrappone alla tutela della proprietà privata, e tu dici che il "feroce" capitalismo sta dalla parte dell'interesse pubblico.
Questo è quello che accade nel mondo, fuori dalla immaginaria Garfagnana che ho descritto. Al di fuori dei bordi dell'Occidente, al di fuori del miliardo di privilegiati che vivono sulle spalle degli altri sette miliardi di dannati della terra. Possiamo anche fingere che viviamo nel migliore dei mondi possibili, oppure pensare che noi questi privilegi ce li siamo meritati oppure che quelli che vivono nella povertà sono così perché non si impegnano abbastanza. Personalmente a queste frottole io non ci credo più, ed è in questa disparità che consiste la ferocia del capitalismo. È più il tempo passa, più questi meccanismi di disparità si allargano, affondando sempre maggiori strati della popolazione. Il capitalismo, senza controllo, si comporta esattamente come un delinquente, perché questa è la sua attuale natura. Non mi tiro fuori, ovviamente. Per farlo dovrei combattere questo sistema, ed invece sono anch'io parte di questo meccanismo della ferocia. E sono schierato con i dominatori. Non cè la faccio però a dormire sonni tranquilli e non posso che denunciare questo stato di cose.
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E si perché, qualunque cosa ci sia nel sottosuolo, il principio che vale in tal caso é che la proprietà di questo qualcosa é pubblica, e non del privato che occasionalmente ha la proprietà della terra.
Certo, poi questo qualcosa lo tireranno fuori delle imprese private, che ci metteranno la tecnologia e la competenza, e genererà no reddito, lavoro, imposte e oneri concessori per lo stato, magari assumeranno anche la figlia di quell'allevatore di galline.
Naturalmente comprendo la situazione di quell'allevatore, ma si rientra sempre in quella logica privatistica ed individualistica tipica di noi italiani, quella che sta venendo fuori anche a piombino, e che non tiene conto di tutti gli altri.
