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Messaggi - InVerno

#3151
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
10 Luglio 2019, 00:08:52 AM
Citazione di: Ipazia il 09 Luglio 2019, 10:43:22 AM
Bilderberg è il luogo dell'anima capitalistica globale. Ed infatti ogni anno si riunisce in un hotel diverso. Una specie di festival di San Remo della koinè globalista in cui si fa più filosofia che pratica del globalismo. La pratica ha un andamento più rizomatico come da questo organigramma dove si intersecano tra loro centri di potere sovranazionali politico-economici che sono la vera macchina da guerra del progetto globale. Nulla di nuovo. E' la solita vecchia guerra di classe, in cui la classe dominante dimostra una coesione e coerenza operativa su scala planetaria mai vista prima d'ora. Capace di abrogare le frontiere meglio delle strumentali Racket(e) d'assalto.

Non è che il globalismo abbia abolito tutte le contraddizioni interne. Occidente, Islam (sunnita vs. sciita), Israele, Cina, Russia rappresentano centri di potere relativamente autonomi e spesso conflittuali. Ma è la Borsa/Mercato nostop-fulltime l'orologio che scandisce globalisticamente i tempi dello spirito che tutti rispettano. Anche in tempo di guerra. Neppure questa è una novità. Basta rileggersi Trilussa.
Quando apro un link e mi trovo davanti un simbolo degli "illuminati" diffiderei a priori di quello che c'è all'interno in qualsivoglia modo sia giustificato, chi usa questa terminologia o è in malafede o è in ignoranza, e anche se il resto dello schema potesse valere qualcosa, si tratta di uno schema compilato da una persona che utilizza come tasselli bufale conclamate e confutate da biblioteche di informazioni. Che il mondo privato sia riuscito a sfruttare per primo le possibilità tecniche della globalizzazione è ovvio, questo però non significa che la globalizzazione sia interamente un progetto politico con un mandante individuale
o collegiale, quanto prevalentemente un prodotto della tecnica. L'unico modo per NON avere rapporti con gli States (per esempio) è tornare al mondo precolombiano,  e qualcuno tempo fa aveva proposto di tornare all'impero romano.  D'altro canto la politica può mitigare e alterare i processi di globalizzazione, l'esistenza di un  muro di Berlino fu effettivamente vantaggioso per i lavoratori di qua (meno per i russi). Trump a fatica (e per pochi giorni mi sa) è riuscito a bannare l'azienda di telefonini cinese. Ma sono innanzitutto i popoli, i sacri e illibati popoli, a non sapersi organizzare democraticamente per difendersi e cercare di tenere il passo,  se votano chi nella promesa di uno stato più "forte" (con i poveracci) agisce per uno stato più debole (politicamente), se preferiscono uno stato di polizia con confini geopolitici ridicoli ad un organizzazione di peso globale.
#3152
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
09 Luglio 2019, 10:05:52 AM
Citazione di: Ipazia il 09 Luglio 2019, 08:07:18 AMSi nascondono all'Hotel Bilderberg ogni anno a porte semichiuse con qualche menestrello della galassia mediatica (ma anche in luoghi meno mediatici e più geopolitici) e vogliono comandare il mondo. Il Globalismo è la risposta planetaria all'internazionalismo proletario la cui ultima fiammata nei movimenti del secolo scorso portò alla sconfitta dell'impero occidentale in Asia, subito ricucita col piano Condor e seguita dalla lunga marcia di recupero del tasso di profitto che ha pagato la cedola nell'89 col crollo dell'impero sovietico. E, in economia, con l'azzeramento di oltre un secolo di conquiste sindacali (per chi le aveva conquistate).
Cioè mi stai dicendo che Lilli Gruber, Lucio Caracciolo, Elena Cattaneo e Pietro Parolin (per menzionare i "nostri globalisti") insieme al primo ministro della Serbia e il CEO della Vodafone sono i famosi globalisti che andiamo cercando? E il resto della lista è altrettanto "poco impressionante" con una lunga sequela di "trombati" e "bacucchi". Quindi sarebbero loro? La accendiamo? Voglio credere che tu stia scherzando, siamo ancora lontani mi pare, da avere nomi e cognomi vagamente realistici..chissà se questo topic riuscirà nell'impresa di andare oltre al fusarico "turbomondialisti apolidi"...  I veri "globalisti" dichiarati hanno nomi e cognomi, come Edgar Morin, ma non hanno niente da spartire con il complotto di cui parli.
#3153
Presentazione nuovi iscritti / Re:Buon pomeriggio
08 Luglio 2019, 18:30:12 PM
Buon pomeriggio Domenico, lascia che ti illumini sul regolamento del forum:

https://www.riflessioni.it/archivio/regole_forum.htm

Ho cancellato il tuo primo post in contravvenzione dei punti 7 e 9. E' un ambo, ma c'è un premio speciale per chi fa tombola.
#3154
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
08 Luglio 2019, 07:06:26 AM
Citazione di: Ipazia il 06 Luglio 2019, 17:18:35 PM
Accolgo l'invito di InVerno di dedicare una discussione mirata alle vicende migratorie aldilà delle situazioni contingenti che si verificano sempre più frequentemente in cui si mette in scena la contrapposizione tra favorevoli e contrari all'accoglienza di migranti economici dall'Africa e da qualche paese asiatico.

Illustre assente nel titolo della discussione è l'internazionalismo proletario, venuto a mancare con la (provvisoria suppongo e spero) vittoria della way of life capitalistica su scala globale.
Grazie per aver accolto l'invito, penso che un topic con questa ampiezza argomentativa era giusto fosse presente. Personalmente ho un dubbio, particolarmente riguardo a uno degli invitati al titolo-triello, i cosidetti "globalisti". Siccome immagino che questo termine verrà ripetuto aiosa in questo topic, mi chiedevo se fosse possibile definirlo. Quando penso ai "globalisti" (meglio planetaristi? mondialisti?) mi vengono in mente una lunga serie di pensatori di cultura marxista, antistalinisti, che hanno proseguito il filone delle proprie idee internazionalistiche fino a immaginare leviatani globali seguendo il  semplice assunto che per una grande parete serve un grande pennello. Si può essere in accordo o meno con questi pensatori, ed essi possono avere più o meno successo nel mondo accademico e popolare, ma sicuramente non sono loro che hanno dato vita alla globalizzazione, sono anzi tra le persone meno ascoltate sul pianeta, altrimenti organizzazioni come l'ONU avrebbero un potere reale. Perciò i globalisti (turbocapitalisti anonimi?) devono essere altri. Chi sono? Dove si nascondono?Che cosa vogliono?
#3155
Il caso seawatch si è praticamente spento sia nell'opinione pubblica sia a quanto pare in questo topic, se avete considerazioni collaterali riguardo alla politica italiana africana o chessia, vi pregherei di aprire topic dedicati. Grazie.
#3156
E' pur vero che al di la delle posizioni personali dei frequentatori del forum, la sinistra italiana si è data spesso e sovente a lauto pietismo, che poi i frequentatori vengano identificati immediatamente come portatori di quel pietismo politico solo perchè rispettano i fatti accertati, è un assunto gratuito che giova solo al gioco delle parti..Il tema della sicurezza e del controllo migratorio non aveva alcuna ragione di finire nelle mani della destra, poteva tranquillamente essere gestito dalla sinistra con tutte le fondazioni ideologiche e politiche necessarie ad argomentare coerentemente una narrazione basata però sui fatti (a differenza di quel che fa Salvini) e non sui sentimenti (a differenza di quel che fa la sinistra oggi). Salvini è volato al 30% conquistando socialisti e cristiani, non so di chi meravigliarmi di meno onestamente, ma entrambi mi sembra non abbiano capito che il nazionalismo è un pacchetto completo, non è solo politiche antimigratorie. Chissà qual'è il numero di telefono che deve comporre un sovranista-isolazionista (che è appena rimasto col cerino in mano nel proprio continente) per costringere politiche di controllo demografico nell'africa subsahariana. Probabilmente quello dello psichiatra, per cercare di curare un disturbo bipolare. :)
#3157
Citazione di: Ipazia il 02 Luglio 2019, 18:28:49 PM
Nella tomba di Marx nel cimitero di Highgate sta scritto "Workers of all lands unite". Workers ha un preciso significato nell'etica e cultura marxista. Non ho nulla contro i 5 milioni di immigrati che si guadagnano da vivere onestamente in Italia
Honest regular workers with citizenship rights of all lands, unite! Ipazia l'unica cosa che dimostri (come se la storia non l'avesse dimostrato abbastanza) è che l'ideologia che dici di sposare è solo un vessillo vuoto da riempire contro chiunque, la questione non sta nella definzione di workers, ma nell'obbiettivo del risentimento personale di chi sposa queste idee che nel tuo caso capita tra i migranti. Lo spettacolo tragico di una politica nazionale piegata alla lotta contro gli ultimi, stratagemma da manuale elementare per distogliere l'attenzione dall'arricchimento dei primi, non è sufficiente per evitarci Marx? Marx, e qualsiasi persona di buon senso, avrebbe il vomito nel vedere uno scempio di politica come questa che non ha una parola da dire contro i capitalisti, ma aspre lotte da fare contro i poveracci... esperti di diritto marittimo, unitevi!
#3158
Citazione di: paul11 il 30 Giugno 2019, 18:00:33 PMAllora perchè ai poveri cristi africani non li si aiuta direttamente dai luoghi di provenienza?
Tempo fa aveva fatto scalpore il fatto che l'ex sindaco di Londra avesse affermato che Hitler fosse un sionista.. un uscita di cattivo gusto, ma è vero che una discreta parte della propaganda razzista del ventesimo secolo si lavava le mani con "aiutarli a casa loro", anche dandogli uno stato, un pò perchè è un non sequitur, un pò perche sposta il baricentro del problema. So che tu sei in buona fede nel dirlo, ma siccome poi queste invocazioni finiscono nella bocca di altri, di altri ho meno fiducia, specialmente politici, e non sono mai andate oltre agli slogan, perchè dargli risonanza perciò? C'è un dilemma morale nel mondo occidentale che è ben esemplificato dalle biografie della famiglia Rakete, il padre importante e ricco ingegnere militare, è una delle tante colonne dell'assetto geopolitico attuale. La figlia, usa la posizione agiata di famiglia per fare la crocerossina nel mediterraneo (e pare che vadano d'accordo). Da una parte li armiamo da una parte li amiamo, e andiamo d'accordo. Capisco perchè un socialista si preoccupi delle migrazioni come svalutazione delle condizioni di lavoro interne, meno capisco perchè per affermare questo semplice fatto che non ha bisogno di granchè spiegazioni, debba spingersi a flirtare con tesi complottistiche dell'estrema destra, come l'idea che dietro ai barconi ci sia il grande occhio del malefico Sauron (volevo dire Soros). Suvvia..
#3159
Tematiche Culturali e Sociali / La mancia
29 Giugno 2019, 12:41:57 PM
https://www.youtube.com/watch?v=X270oKseDaQ

E' da un po di tempo che questo "americanissimo" dialogo si presenta sempre più sovente anche nei nostri luoghi di ristorazione, Mi pare, ma potrebbe essere una mia personale sensazione, che lasciare la mancia si stia trasformando da un extra per un servizio particolarmente accomodante o un lascito di qualcuno che voleva dimostrare le proprie disponibilità, a qualcosa di "obbligatorio" onde evitare la vergogna di apparire di braccino corto e non rispettare i lavoratori. I discorsi sulla mancia si sono poi ampliati con i rider, i tassisti fai da te, e tutte queste "nuove professioni" che si basano sempre più spesso sull'elargizione della mancia per essere economicamente valide.

Personalmente non sono contrario alla mancia, ma l'idea che essa sia obbligatoria per supportare i contratti da schifo di alcuni mi pare uno scarica barile di non poco conto, dal datore di lavoro al cliente. I motivi per cui mi sembra un chiaro regresso sono tra gli altri

- Che dietro a chi consegna il prodotto c'è una catena di lavoro che non è esposta alle mancie (dalle cucine ai magazzini) ma che ha spesso pessimi contratti tanto quanto. La mancia quindi può sollevare le sorti economiche di solo una parte dei lavoratori, ed evidentemente non può essere una soluzione reale al problema.
- In Italia la mancia continua ad essere facoltativa, ma se si arrivasse ai punti americani dove se non lasci la mancia i camerieri ti inseguono fuori dal ristorante, è evidente che sarebbe una finta facoltà quanto un prezzo fisso, calcolato nella maniera meno trasparente possibile (ed esentasse\contributi)
- Mette il lavoratore in una situazione di ricatto continuo di fronte al cliente, spesso guadagnarsi la mancia può voler dire eseguire una quantità di lavoro extra che non è detto la rendano economicamente valida per il lavoratore. Chiedere per esempio ad un rider di cambiare parte di una consegna, rifarsi tutto il tragitto immaginando di essere ben compensato, e poi venir ripagato con una mancia "modica".
- E in ultimo, rovina la natura conviviale della cena, almeno personalmente credo che il buon gusto preveda che soldi e cibo non vadano mescolati insieme, c'è sempre un momento in cui bisogna pagare, ma penso che sia un momento da gestire con discrezione ed educazione. Vedere delle cene tra amici terminare con una calcolatrice e una colletta con soldi sul tavolo è un "modus americano" che preferirei rimanesse dov'è.
#3160
Citazione di: Marco.L il 26 Giugno 2019, 17:17:38 PM

A lavoro fatto, visto la mia inesperienza non sapevo quanto chiedere per il lavoro eseguito... 50 mila lire era troppo?  :-[  ci avrò messo un'oretta o poco più a farlo... "che faccio?" domando nella mia più totale ingenutà.
"fai una fattura da 1 milione, tranquillo"
Non sono soldi che escono dalle loro tasche, non hanno un valore in quel momento, non importa da dove arrivano...
e ti meravigli se c'è evasione fiscale?
Il problema di rifiutare quel tipo di proposta assume diversi caratteri, se tu avessi scelto le 50mila saresti immediatamente bollato come un "immaturo" uno che pensa di vivere ancora nel mondo delle favole davanti agli "adulti" che predano più che possono non curanti delle regole,  i Fonzie del bigoncio. Allo stesso tempo sarebbe stato chiaro che non sei uno disposto a gonfiare le spese, e questo per molti è un motivo di isolarti, perchè non sei in grado di partecipare a schemi di "arricchimento collettivo". Addirittura queste maledizioni vanno oltre al personale, anche avere un socio "rompipalle" può voler dire non vedersi assegnare lavori. Le persone corrette vengono isolate constantemente e lo stato anzichè premiarle o fornirgli assistenza non fa altro che chiedergli le tasse, nell'assurdo assunto (perlomeno in Italia) che essere corretti è qualcosa che è "dovuto". Ma non lo è, sopratutto nella situazione Italiana.
#3161
Presentazione nuovi iscritti / Re:Buongiorno!
26 Giugno 2019, 12:08:55 PM
Buongiorno Marco,

sei il benvenuto, non farti intimorire dal forum e dai suoi affluenti, come puoi vedere dalla scritta in alto in homepage, cerchiamo un posto dove collaborare e non prevalere, in tal senso cerca se puoi di evitare il turpiloquio, non porta di solito buoni frutti  a nessuno :) Buona giornata
#3162
Huxley diceva che esistono tre tipi di approccio alla spiritualità, quello pratico, quella mistico, e quella filosofico. La preghiera dovrebbe essere la strada maestra del primo tipo di spiritualità. La meditazione si adatta molto meglio al mio percorso, intesa come la saggia (devo dire, per una volta) definizione di wikipedia constata, cioè "il sacro che parla alla persona" anzichè la persona che "parla al sacro". A vedere come descrivi la tua preghiera Freedom, pare che assomigli più alla meditazione che alla preghiera intesa tradizionalmente, metti l'accento sull'umiltà, nel senso che quando pratichi entri in una modalità ricettiva grazie all'umità, non assertiva. Non ho mai pregato perchè mi sembra che rivolgersi in maniera verbale al sacro equivale al profanarlo, non ho nulla da dire al sacro, nulla da chiedere, preferisco mettermi in ascolto sicuro che non riceverò mai comunicazioni verbali, motivo in più per cui penso che la verbalità non sia il mezzo di contatto preferibile in questo tipo di comunione. Continuando a leggere la pagina ho visto che viene asserito il fatto che il gesto delle mani congiunte è di origine feudale, di genuflessione subordinata, che ha sostituito le braccia aperte al cielo. E' inconsistente con quello che conosco, penso che le mani congiunte siano un gesto diffuso in molte culture, un gesto che imita il contatto con l'altro, ma la posizione delle braccia alzate al cielo in effetti da un senso di apertura e ricezione molto più chiaro e drammatico, anzichè quello del sibillino richiedente di favori e favoretti al signore feudale. Se un giorno volessi pregare lo farei probabilmente così, riservando le mani congiunte per il contatto con l'altro.
#3163
Citazione di: Eutidemo il 25 Giugno 2019, 12:41:12 PMHai invece indubbiamente ragione nel dire che io sono troppo analitico; ma, purtroppo, è la REALTA' ad essere molto più complessa di quanto ci piacerebbe che fosse!
E in effetti, spesso, lo è anche OLTRE le mie limitate capacità di analisi; come tu stesso hai dimostrato con il tuo caso di specifica detrazione, che io, per SINTESI non avevo affatto considerato.
In certi casi, a dire il vero, mi sembra di essere fin troppo sintetico! :)
Non è una critica all'analiticità, ci mancherebbe, però onestamente si minimizza la questione quando si vede l'emersione del nero solo dal punto di vista del flusso di cassa dello stato. L'emersione di una fattura è l'emersione di un nodo economico, e spesso ne vedo sottovalutare l'importanza attraverso un altro tipo di semplificazione, quella "commercialistica" che tiene conto solo del flusso di cassa, facendola passare per analisi cosmologica solo perchè deve interpretare decine di gangli burocratici. Una detrazione per un adeguamento sismico non è semplicemente un modo per far uscire una fattura, è un modo per agevolare la legalità in parametri che nessuno conteggerà mai, perchè nessuno annovererà un paese raso al suolo da un sisma tra i malus del lavoro in nero, ma purtroppo è cosi, e questo discorso viaggia su tanti altri binari che non stanno sulle colonne excel dei commercialisti. Sono d'accordo con te comunque che sia difficile valutazione quanto il conflitto di interessi possa veramente aiutare nelle piccole transazioni. In generale purtroppo l'evasione, essendo praticamente impunita (cosa che viene ripetuta giornalmente in televisione a carattere "informativo" ma da cui molti prendono spunto) si combatte giornalmente non con le pene ne con i meccanismi, ma con il compasso morale delle persone. Ci vuole un certo senso morale per non evadere quando si è quasi certi di passarla liscia. Forse bisorebbe cominciare anche a premiare la buona condotta, perchè da una parte è vero che il cittadino non si fida dello stato (come testimomonia ienablindata) ma è altrettanto vero che lo stato non si fida del cittadino, e questo da vita ad un rapporto non consensuale e litigarello. In uno stato che funziona, con un popolo intelligente, il giorno in cui si pagano le tasse, dovrebbe essere un giorno di festa.
#3164
Citazione di: Eutidemo il 24 Giugno 2019, 15:31:46 PM2)
LOTTA ALL'EVASIONE
Al riguardo, per riallacciarmi a quanto appena detto, molti sostengono (per es. TRAVAGLIO) che, per eliminare l'evasione, bisognerebbe creare un CONFLITTO DI INTERESSI tra il cliente ed il prestatore d'opera, rendendo scaricabili quasi tutte le spese; come, ora, accade solo per le spese mediche e poche altre.
Il che, secondo me, non funzionerebbe se non in minima misura.
La mia esperienza personale contraddice questo punto in particolare, ho visto così tante persone richiedere fatture per detrazioni (al contrario non avrebbero nemmeno voluto denunciare i lavori) che considero questo un punto estremamente debole della tua sempre esauriente e ben esposta tesi. Vorrei mettere la sottolineatura sulla parte tra parentesi in particolare, perchè al di la del fatto che la fattura venga prodotta, il fatto stessa che viene prodotta spesso causa l'emersione di una serie di collaterali che altrimenti non avrebbero mai visto la luce del sole e che magari non sono nemmeno detraibili. Secondo me tu pecchi nel essere troppo analitico, nel senso che spesso anche se è un gioco a somma zero (per lo stato) o addirittura in casi estremi il contribuente ci dovesse rimettere, non tutti sono così svelti nel calcolarlo precisamente di fronte alla prospettiva di un guadagno immediato, anche se per loro fortunamente esistono professionisti adibiti all'elusione\evasione fiscale pronti a ingegnerizzare i modi più affascinati di prendere per il culo lo stato. Ps. Garantire la galera secondo me funziona discretamente, se non fosse piena di piccoli spacciatori ovviamente..
#3165
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Giugno 2019, 19:51:12 PMNegli anni 50 ci si stupiva fin quasi allo scandalo che Adriano Olivetti (famoso imprenditore che
precorse i tempi nel campo del calcolo elettronico) guadagnasse 50 volte il salario di un suo
operaio. Fai tu il calcolo di quante volte, oggi, un "manager" o un campione dello sport eccede il
salario di un operaio (chiaramente precario)...
Cinquanta volte era la media anche in america negli anni 60 senza che vi fossero limiti, lo scandalo sarebbe stato aggiungere uno zero, e la risposta a come fosse possibile si può semplificare nel fatto che l'imprenditore alla domenica andava in chiesa con i suoi operai. Non tanto per dare meriti alla chiesa di per se, quanto con il fatto che gli operai non erano ghettizzati ed era una comunità molto diversa. Oggi è praticamente impossibile che un "CEO" condivida spazi comuni con i propri subordinati, sono due mondi che comunicano sempre meno, e il rischio di trovarsi le gomme tagliate  (nel senso di insubordinazione) è ridotto al minimo anche per i vasti poteri di controllo di cui sono stati dotati grazie alla tecnologia e a ricatti di vario tipo in atto grazie alla morbidezza (eufemismo) sindacale.
Peraltro quella generazione usciva fuori dalla classe operaia nella maggior parte dei casi, non gestiva un eredità, cioè aveva realmente partecipato alla competizione capitalistica ed era stata formata da un etica del lavoro e del sacrificio attraverso questa competizione. Sono d'accordo con Jacopus, tolta una parte "di riserva" che giustamente possa assicurare le basi alla propria prol, penso che un regime capitalistico che voglia onorare i propri fondamentali dovrebbe agire in tal senso.Bill Gates per esempio ha deciso di lasciare 10milioni di dollari a testa ai propri figli (sono tanti, ma su 100miliardi di patrimonio nemmeno troppi).. certo lasciarlo a discrezione dei capitalisti e sperare che lo facciano per scrupolo è ridicolo.