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Messaggi - InVerno

#3151
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
20 Ottobre 2019, 13:52:43 PM
Bene, anche se devo specificare che è la valle sottostante una montagna e che spesso la mia compagna mi viene a visitare, ma lei deve ogni tanto "riprendere fiato" nella città. In questo senso è una sorta di apnea, la si può risolvere solo facendosi crescere le branchie. Invero avrei da poco la possibilità di salire ancora più in alto, nell'ultimo rifugio prima della vetta, in compagnia di solo lupi volpi e cinghiali. Sarebbe interessante, ma bisogna stare attenti a non cadere nei pozzi come accadde a Cnemone, perchè nei pozzi le branchie non bastano, puoi respirare ma sei in assenza di luce.

Personalmente mi ci sono voluti due anni di intensa evoluzione. E sto raccontando tutto questo per fare un altro esempio letterario.. ma mi serve ancora un attimo di introduzione personale. Sono molto fortunato perchè è comunque la mia terra natia, ed è il modo di vivere che ho imparato sin dall'infanzia, anche se poi la scuola e il lavoro lo hanno interrotto per molti anni, e stavo quasi dimenticandomi come nuotare. La bellezza della natura, il tuo compasso etico, un progetto di vita, possono fungere da propellente per un periodo di tempo, finchè non li normalizzi, li acquisisci, e rimani nudo con te stesso. Bellezza, natura e progetti sono vestiti per tutte le stagioni, ma servono vestiti inVernali per resistere il freddo.. Dopo due anni ero quasi sul punto di crollare e tornare alla caotica vita cittadina, finchè non è accaduto quel momento di cui stavo anticipando: la Madeleine di Proust.

Tornavo dal fiume con due sacchi di sabbia, pesanti come solo la sabbia bagnata, e dovendo prendere lunghe pause per riposare le braccia, ne ho presa una più lunga del solito, ancora non lontano dalla riva del fiume. E' allora che un forte vento si è attorcigliato sul mio volto ed è salito nelle narici, odorava di .. fiume.. di foglie di ontano, di acqua melmosa, di colla di pesce, di erba impigliata dai rami dalla corrente..odore di fiume. Mi è salito fino al cervello, e tutta la vita a partire dall'infanzia si è riavvolta tra il mio naso e l'amigdala. In meno di venti secondi ho ritrovato il mio posto nel mondo, le branchie sono spuntate immediatamente e senza alcun dolore, grazie a quell'odore. Ora mi toccherebbe trovare un modo per replicarlo scientificamente, in modo tale da aiutare anche la mia compagna ad avere la stessa trasformazione, ma ho ovviamente desistito, non so dove sia la sua Madeleine, forse in un tubo di scarico, essendo che è nata in una delle più grandi metropoli al mondo, Mosca. Tu sai dove è la tua?

In questa immagine di Alexey Andreev, c'è un mondo popolato, caotico, meccanico.. e l'unica luce al suo interno, oltre a quella delle relazioni, uno spazio personale lontano da tutto ciò. https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-d12581e7bfd284acef17c10d846cf792
#3152
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
20 Ottobre 2019, 13:18:46 PM
Fra le tattiche dialettiche preferite dai "militanti" vi è sopratutto quella di, anzichè rispondere ai ragionamenti, selezionare accuratamente parti di testo, privarle della loro nervatura contestuale (in questo caso sarcastica) ed esclamare "eureka!" come se facendo pressione su due ossa giunte senza un muscolo, si dovesse provare meraviglia nell'osservare che esse si disgiungono. Che vi sia forse una paradossale militanza anche nel non essere militanti?
Nah...probabilmente sei semplicemente troppo stanco dell'argomento, quale lo sono io, per farti notare con dovizia di particolari che "pensiamo prima al panem che al circenses" è la risposta numero uno nel manuale di un certo tipo di militanti che vogliono dipingersi equidistanti (lo stesso argomento è stato portato sulle unioni civili, l'aborto etc) perciò te lo faccio semplicemente notare in quello che sicuramente sarà il mio ultimo intervento!
#3153
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 23:55:49 PM
Phil ho pensato di editarlo perchè sapevo che poteva essere letto male, ma l'ho lasciato sperando venisse "letto bene". Specificherò.
L'accostamento "infelice" è stato ispirato dalle precedenti suggestioni sulla svastisca, senza nessun nesso di paragone qualitativo (come avevo specificato per la svastica) Il ragionamento può essere applicato a qualsiasi categoria che ritiene di aver subito torti da un altra, e che perciò oggi rifiuta la presenza di simboli attribuibili a quella seconda categoria nella propria vita, come forma di riscatto e di autodeterminazione. Certe volte essere "anti" qualcosa significa essere "pro" qualcosa, mentre attribuire ad una persona l'essere "fobico" lascerebbe intendere una posizione di cieca violenza antipatica, si tratta invece di una posizione propositiva, nel caso specifico delle donne, di emancipazione dai famosi dettami copio incollati da Jacopus precedentemente.
Al massimo, visto che ti sei detto possibilista riguardo all'esposizione della svastica, volevo rimandare al fatto che se un ebreo se ne avesse a male, non per questo qualcuno lo direbbe "fobico", perchè capirebbe immediatamente, vista la gravità del conflitto, di dover prendere seriamente la questione,  cosa che tu tendi a non fare perchè ritieni il crocifisso ineffettivo nel fare proseliti. A qualcuno, e niko che saluto è un altro, da proprio proprio fastidio, e il fatto che non converta nessuno non lo rincuora per niente. Che cosa può dire lo stato a questi? Affari vostri?

Clero-fobico va anche meglio di cristianofobico, mi sono evidentemente sbagliato nel citare e mi scuso, visto che le donne avrebbero motivi ragionevoli di volersi riscattare riguardo a ciò che il clero ha interpretato del messaggio cristiano, più che al Cristo stesso, essendo coloro che scelgono quale riga leggere e quale no (per esempio obliando il fatto che Cristo credeva, rispettava e confermava la validità del decalogo mosaico, che proibisce nella maniera più assoluta la creazione e affissione di simboli).

Capisco bene la differenza tra un muro e una bandiera, così come tu sicuramente capisci che nel linguaggio simbolico, che sia esso pittoreo, scultoreo, o numismatico, la centralità ha un significato ben preciso. La bandiera non è un muro, ma il ragionamento che culturalmente è stato fatto su di essa segue un percorso storico, e il significato di averla liberata da determinati simboli,è intimamente connesso al contenuto e all'evoluzione della costituzione italiana, che dovrebbe essere il testo regolante anche i muri delle scuole. A meno che, come aveva fatto giustamente notare Baylahm, non staremmo parlando di "uguali più uguali degli altri". Non ti ho attribuito le posizioni di Anthonyi indebitamente, anche se a questo punto stento a capirci qualcosa in generale..

Chiedo ufficialmente a chi di dovere la resurrezione di Garibaldi per terminare definitivamente questa banale questione, stiamo parlando dello stato Italiano fatto daun clerofobico anticristiano! Dov'è finita la nostra tradizione! Quale educazione per i nostri figli! Non ci sono più le stagioni di una volta!
Buona continuazione :)
#3154
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 17:21:23 PM
Citazione di: Phil il 19 Ottobre 2019, 16:27:50 PM
Citazione di: InVerno il 19 Ottobre 2019, 14:36:28 PM
Vuol dire che dobbiamo disegnare svastiche in classe? In fondo è un simbolo religioso orientale, chissà mai che non vinca qualche elezione per alzata di mano.
(Non ho controllato, ma a memoria mi sembra che quella buddista sia diversa per direzione degli angoli). Chiaramente, da un punto di vista storicistico appendere una svastica non dovrebbe essere uno scandalo (nel dubbio, vogliamo cancellarla anche dai libri di storia?), così come fare il saluto romano, etc. comunque, se la legge lo vieta è questo divieto che bisogna deontologicamente insegnare a scuola ai ragazzi; tuttavia, se la legge lo consente bisognerebbe, almeno secondo me, insegnare ai ragazzi a non aver paura dei simboli (né a divinizzarli), ma a capirne il contesto e i valori. Con ciò non intendo ovviamente che un simbolo valga un altro, per storia, "presa" sui giovani, etc.
Citazione di: InVerno il 19 Ottobre 2019, 14:36:28 PM
spesso e volentieri le questioni più banali, sembrano le più propense a dover passare per il cosidetto "ufficio complicazione affari semplici".
Concordo, infatti per me la questione del crocifisso viene complicata esponenzialmente chiamando in causa equilibri geopolitici, la storia dell'uomo, etc. quando si tratta di un simbolo che rappresenta un culto da noi in declino e con sempre meno "appeal" per i giovani (simbolo che richiama una religione connessa anche a questioni economiche e sociali che tuttavia non vanno confuse con il ruolo sociale del simbolo stesso... salvo, come dicevo, voler parlare di quella religione in generale, come non da topic).
Così come hai giustamente suggerito ad Ipazia che il campo semantico del simbolo lo differenzia.. E' chiaro che un simbolo su un libro non è la stessa cosa che un simbolo su una parete, e qui tralaltro sta anche l'insostenibilità della tesi "educativa" di Anthonyi, la parete non è un libro, la parete non insegna nulla.
Si è parlato di bandiere, ne è passato di tempo prima che la bandiera Italiana fosse quella attuale, vi sono transitati simboli Savoia, religiosi, fascisti, marinareschi, motti etc. Ancora oggi esistono bandiere Italiane con dei simboli al centro, che rappresentano frazioni dello stato italiano, quali possono essere il governo, la marina, etc. Il bianco, l'assenza di simboli, invece è ciò che identifica la nazione Italiana nel suo intero e nella sua pretesa equidistanza dalle sue parti, dalle ideologie, dalle religioni etc sancita dalla moderna costituzione Italiana. Facciamo il luna park anche sulla bandiera?
Non è diverso per i muri, entrambi non faranno cambiare idea a nessuno (forse) si tratta di seguire norme comuni di composizione simbolica, dove un simbolo solo al centro, comunica evidentemente un messaggio di predominanza.

Non ho granchè passione anche io per le discussioni antropologiche riguardo al significato della croce, tuttavia fa parte della riflessione che i "votanti (virtualmente rappresentati sul forum da varie anime) mettono in campo per giungere ad una decisione. E' lapalissiano che un certo astio abbia un origine storica, e fa parte delle responsabilità che chi ha portato la croce doveva valutare quando per esempio prendeva posizione sull'aborto. Se ora una donna non vuole vedere una croce, farla passare per "cristianofobica" è un pò come dire che i gli ebrei sono "nazistofobici".
#3155
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 14:36:28 PM
Phil, lungi da me fare paragoni assurdi, ma ti vorrei far notare che il motivo per cui ridipingiamo i muri dove è stata disegnata una svastica, non è perchè siamo preoccupati che i passanti si trasformino per magia in nazisti, è una questione di principio. Un principio diverso rispetto a quello per cui vorremmo togliere il crocifisso, ma pur sempre un principio. E chi ti dice che anche il nazismo non necessiti di maggior attenzione e provochi riflessioni?  Son cinquant'anni che li dipingiamo proprio nelle scuole, come dei cretini che hanno "inevitabilmente perso" davanti alla bontà democratica dell'occidente. In realtà Hitler e il suo cerchio magico lungi dall'essere cretini avevano un Q.I. medio che si aggirava intorno a 130-150 (li abbiamo misurati, a quelli che siamo  riusciti a catturare), e forse riflettere più su questo ed altri dati, sarebbe di buon auspicio, oggi che diamo tanto valore alla "tecnocrazia intelligente". Vuol dire che dobbiamo disegnare svastiche in classe? In fondo è un simbolo religioso orientale, chissà mai che non vinca qualche elezione per alzata di mano.

Che poi la soluzione di "eleggere i simboli" è esattamente quello che sta succedendo, cent'anni fa nessuno si sarebbe mai sognato di togliere il crocifisso, oggi che la popolazione è cambiata di composizione e i cristiani praticanti sono diminuiti drasticamente si è avviato un dibatitto pubblico perfettamente democratico per decidere cosa appendere sui muri. Ed è cosa buona e giusta che avvenga a livello nazionale, non per alzata di mano tra una ventina di ragazzi che sono fermi a Carlo Magno e dovrebbero decidere se disegnare o meno una svastica sul muro.. Questo topic dimostra due cose: A) che parlare intorno agli argomenti religiosi è sempre interessante, perchè la religione (a differenza della filosofia accademica) tocca ancora i bisogni fondamentali dell'uomo e invoglia le persone a mettersi in discussione e B) che spesso e volentieri le questioni più banali, sembrano le più propense a dover passare per il cosidetto "ufficio complicazione affari semplici".
#3156
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 13:30:48 PM
Citazione di: anthonyi il 19 Ottobre 2019, 12:30:30 PM
Ciao Inverno, io ho scritto: "Nelle pratiche sociali che sono sostenute da quel crocifisso c'è soprattutto una rinuncia volontaria a una soddisfazione immediata degli istinti, per permettere una gestione più razionale degli istinti stessi" e vorrei capire quale di questi due concetti non è autoevidente,
Nessun concetto è autoevidente, servono fatti e prove a sostenerlo, e io ho messo delle chiare discriminanti riguardo a quanto gli studi demografici possano dimostrare questo o l'altro, nonostante potrei far finta di niente e "vincere facile". Tu pensi che il cristianesimo sia la rinuncia alla soddisfazione immediata, quello che ha enunciato il famoso "senza Dio tutto è permesso" soleva vendere i vestiti della moglie per pagare i debiti di gioco, evidentemente era molto succube delle  "soddisfazioni immediate" nonostante sia passato alla storia per concetti altisonanti. Sono i fatti a tradire i "concetti autoevidenti".
Il rischio della permeazione cristiana nell'educazione, non è tanto quello che la gente vada a leggere il vangelo, quanto quello che si è palesato nella cultura americana, dove il creazionismo si affianca al darwinismo come "teoria alternativa" anzichè leggenda dell'età del bronzo. Ed è una realtà che già è in essere nelle scuole europee vocate sia al cristianesimo che all'islam, dove correntemente il creazionismo viene propagato, con tutto ciò che ne consegue in termini di biologia, geologia, astronomia, fisica, chimica etc (per sostenere il creazionismo, bisogna infatti buttare al macero tutto ciò che abbiamo imparato negli ultimi quattrocento anni).Per conto mio questo è il rischio educativo, e vale la pena spezzare una lancia a favore del mondo cattolico che a differenza di quello protestante americano si è tenuto coi piedi sulla terra ferma, seppur continui ogni tanto a fare l'occhiolino a varie stramberie.
La palla comunque rimane nel tuo campo riguardo alla vocazione educativa del crocifisso... con fatti, non concetti autoevidenti.
#3157
Citazione di: altamarea il 18 Ottobre 2019, 22:01:05 PM
In chiusura del mio precedente post ho scritto se c'è un collegamento tra globalizzazione e declino di una civiltà  e se la crisi è quantificabile o  misurabile.
Lo stesso che c'è tra la povertà e la bassa scolarizzazione, la crimininalità, la fertilità fuori controllo etc (che pur non sono in grave aumento). La globalizzazione ha impoverito i poveri e arricchito i ricchi, in parte per la presenza di un attore orientale nel teatrino, in parte perchè ha permesso al capitale di muoversi molto più velocemente delle persone e degli stati, rendendo impraticabile il modello di wellfare e trasformato un capitalismo temperato in un capitalismo a briglia sciolta. Il che ha portato l'Europa, pericolosamente sulle orme americane. Ma è una questione economica, non valoriale\culturale. L'occidentale medio ha una conoscenza mediocre del resto del mondo, e se lo conosce lo guarda con disgusto dalla sua torre "eurocentrica". Al di là delle solite sicumere dei profeti di sventura reazionari, nessun occidentale si è dato come per magia all'islam, o si è messo ad adorare divinità congolesi, o ha abbracciato il sistema delle caste indiane. Il contatto con il resto del mondo è una curiosità "orientalistica", un cimelio esotico di cui bullarsi in qualche discussione su un forum. L'unico attore degno di nota ad aver penetrato le barriere culturali occidentali è il buddismo, perchè l'immanente funziona alla grande in occidente dopo la grande delusione cristiana..
#3158
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
19 Ottobre 2019, 10:30:35 AM
Citazione di: anthonyi il 19 Ottobre 2019, 08:31:19 AM
Ciao Phil, poi però queste pratiche sociali vanno valutate nel loro significato sociale, se il crocifisso in classe ha funzione educativa, e io sono convinto ce l'abbia, io mi aspetto critiche che dimostrino la diseducatività del crocifisso stesso. Nelle pratiche sociali che sono sostenute da quel crocifisso c'è soprattutto una rinuncia volontaria a una soddisfazione immediata degli istinti, per permettere una gestione più razionale degli istinti stessi, e sono soprattutto i più giovani che hanno bisogno di qualcosa del genere, per impedirgli di farsi male da soli.
E' ovviamente impossibile da dimostrare, così come è impossibile dimostrare l'esistenza di teiere in orbita intorno alla luna, ma non per questo mi porterei un sacchettino di the, se dovessi andare sulla luna. Stai scaricando l'onere della prova sugli altri, quando in realtà sarebbe il tuo.
I laici vorrebbero l'assenza del crocifisso per un principio di equidistanza dello stato, tu invece hai affermato che esso deve essere mantenuto per la sua capacità educativa, perciò l'onere della prova spetta a te riguardo la tua affermazione di base, corollario di tutti i tuoi interventi.
Certo, se vuoi ampliare la tua affermazione, magari in salsa Dostojievskiana a-la "senza Dio tutto è permesso" questo possiamo tranquillamente escluderlo. Basta andare a vedere qualche studio sulla popolazione carceria e universitaria, e scoprire che i credenti abbondano nel primo istituto e gli atei nel secondo. Ovviamente il nesso causa-effetto non è dimostrato, ma sempre meglio che basarsi sulla tesi emotiva di un reazionario russo dell'ottocento.
#3159
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
18 Ottobre 2019, 21:15:01 PM
Penso che Ipazia abbia avuto tutto il tempo di fare le sue ricerche, perciò sarebbe il caso di dare la "mia" versione dei fatti, perchè la questione del commercio di legnami cinese ha tutte le caratteristiche per capire quale sia leva economica cinese, e su quali asimmetrie si basi.

La Cina ha effettivamente proibito il taglio forestale massivo all'interno dei suoi confini, misura che teoricamente dovrebbe essere vista favorevolmente. Non è tanto questione di ambientalismo, quanto il fatto che la Cina ha un deserto dentro ai propri confini che si sta espandendo a vista d'occhio proprio per le politiche forestali devastanti degli ultimi cinquanta anni.
Ma facendolo non ha certo ridotto il suo fabbisogno di legname, ha semplicemente deciso di andare a cercare il suo legname all'estero, particolarmente in tutte quelle regioni del mondo dove la regolamentazione ambientale non è stringente a sufficienza dall'impedirglio, come la Siberia. I russi hanno una pessima normativa riguardo al taglio forestale, e così ce l'hanno lo Zambia, il Mozambico, il Congo.. e decini di altri paesi a cui fare "land grabbing" ovvero colonialismo in affitto. I russi hanno tentato di salvaguardare  le foreste siberiane aumentando le tariffe sulle esportazioni, ma i Cinesi hanno semplicemente controbattuto aumentando il taglio illegale. Ora i rappresentanti di Greepeace in Siberia ci fanno sapere che a questo ritmo, la Siberia sarà totalmente deforestata nell'arco di 20-30 anni. Stiamo parlando di una foresta che è 3 volte più estesa di quella amazzonica.
I Russi nel frattempo hanno aperto più di un inchiesta perchè hanno subodorato il problema. Il taglio illegale della foresta, viene "mascherato" attraverso incendi che "puliscono" la zona che rimane terra bruciata, sia per le indagini della polizia russa che dovevano pescare i cinesi in flagrante, sia per l'ambiente.  Se poi qualcuno di questi fuochi prende il sopravvento e continua verso nord "peccato, è andata così". Se ne è accorto persino quel vecchio comunista del "manifesto" quindi si suppone che gli altri possano dormire sogni tranquilli..
https://ilmanifesto.it/in-siberia-il-fuoco-si-allarga-mosca-si-defila-e-spuntano-i-cinesi/

Il modus operandi per il legno è lo stesso che per il resto. I cinesi sono bravi a tutelare se stessi, e fanno pagare le loro bollette agli altri, perchè ancora gli occidentali li trattano come un "arabia saudita qualsiasi" che non importa quante mani gli dai, non riuscirà mai a prendersi il braccio. E invece i cinesi il braccio se lo prendono eccome, perchè sono i capitalisti più voraci sul pianeta.
#3160
Vabbè è ovvio che un cardinale parla del proprio "occidente", quello cristiano, e ha perfettamente ragione a vederlo in declino, non serviva un mago per capirlo. A seconda del livello di generalizzazione che si adotta, tutto il mondo è occidente, come diceva Fukuyama. Io penso che si va un pò più in profondità, i blocchi continentali perlomeno, abbiano delle proprie caratteristiche, dei propri valori, e stanno intraprendendo strade molto diverse da quasi ogni punto di vista. In Europa e sopratutto in Italia lo sport nazionale è sputare nel piatto dove si mangia, ma mi pare che la situazione americana sia molto più grave, anche se non si è manifestata completamente, e infatti metà circa degli americani vedono i valori europei come la strada da seguire, per niente convinti che sia "tutto lo stesso brodo occidentale". Tutti possono finire in malora, ma non vedo quali siano gli ostacoli insormontabili per l'occidente europeo per poter aspirare a conservare ed avanzare i propri valori.. basta rimboccarsi le maniche..
#3161
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
17 Ottobre 2019, 21:53:12 PM
Citazione di: Jean il 17 Ottobre 2019, 10:40:29 AM
La qualità ed il contenuto dei tuoi post non sfigurerebbe (anzi...) in una collocazione editoriale giornalistica, davvero ben curati e sempre più accessibili... beata semplicità.
Ciao Jean,
la semplicità è d'obbligo quando si vuole parlare con gli alieni, che siano terrestri o extraterrestri.. Infatti il messaggio che abbiamo mandato nello spazio è estremamente semplice, cavernicolo, o ancor meglio "grottesco"
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/55/Arecibo_message.svg/320px-Arecibo_message.svg.png
Se non conosci il suo significato, non cercarlo, e dicci cosa ci leggi tu, alieno Jean.  
Personalmente a volte leggo libri la cui domanda principale che mi assale è "ma davvero l'autore sperava di essere capito da qualcuno?"
Per conto mio, il punto 6.54 di Wittgeinstein, si applica a tutta la comunicazione umana.. e forse anche aliena.

Ma ci sono diverse semplicità. Ne stavo appunto leggendo settimana scorsa, in un bellissimo libro scritto da Frank Westerman "Engineers of the souls". Lo consiglio vivamente, purtroppo ho paura che sia di difficile reperibilità, io l'ho ricevuto in regalo dall'autore e mi sento molto fortunato. Westerman parla della semplicità imposta agli autori sovietici da Gorky, lontana dai prolissi e barocchi autori russi dell'ottocento, ma accessibile a qualsiasi proletario. Si parla di dighe, di costruzioni, di progresso materiale, si tagliano le parole come pezzi di legno in una grande falegnameria. E onestamente, per dirla sic et simpliciter, leggere quella letteratura, più che una falegnameria, è una grossa sega che ti cade sulle palle :D. Quindi spero non sia quella la semplicità di cui parli..Ma in ogni caso ho particolarmente apprezzato leggere questo libro perchè esso è diventato tridimensionale mentre lo leggevo.

Ero su un treno, un viaggio drammatico di sette ore e quattro cambi, e un tizio sconosciuto visibilmente in fuga dal controllore si siede vicino a me. Noto subito l'abbigliamento "gopnik" e la faccia slava, ma non ci faccio tanto caso, finchè non noto anche che sta sbirciando dentro al mio libro. Continua a sbirciare finchè mi sputa in faccia un lungo insulto, di cui riconosco solo la parola "Maxim Gorky"..io mi affretto nel mio russo maccheronico a tagliare la comunicazione "ia ne govoru paruski" ("io non parlo russo"- anche se dirlo in russo, è un pò spiazzante per i russi) e lui mi guarda ancora peggio come per dire "se non parli russo, che cazzo ti frega di Gorky?" .. Allora anche lui, riconoscendosi alieno, passa in modalità "cavernicolo" e sputa quello che sa in inglese: "Gorky is shit". Io gli sorrido, in un certo senso sono d'accordo, ma non so dove finirà la conversazione.. Nel frattempo in fondo al vagone apre la porta una donna anziana e malformata, chiede l'elemosina nel vagone. Tanti l'avrebbero data per "rumena" ma l'occhio vagamente a mandorla mi suggerisce l'area del Caspio che già ho visitato e di cui conosco i lineamenti. Mi stupisco!La pagina dopo parla proprio delle saline del Turkmenistan! E' li che arriva il controllore dalla porta opposta, e il gopnik se ne accorge subito e parte con passo deciso ma silenzioso lungo il corridoio, verso la mendicante, e quando la incontra ha così fretta di scappare che la spallona su un sedile del treno. E io guardo il libro, guardo il corridoio, e penso di aver visto la stessa cosa. Un esperienza rara..

Ps. non ti preoccupare della poca partecipazione nel topic, vivo solo su una montagna da quattro anni, se essere solo fosse una preoccupazione pressante, mi sarei già suicidato :)

@Ipazia, hai ragione, evitiamo le ideologie. Facciamo maieutica. Cerca da sola che cosa sta facendo la Cina in Siberia riguardo al commercio di legnami, cerca notizie riguardo ai recenti incendi nella zona...e connetti da sola i puntini.. sono sicuro che se trarrai le conclusioni da sola, non penserai che qualcuno vuole farti cambiare idea..cosa che io non ho mai pensato possibile!
#3162
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
17 Ottobre 2019, 09:29:29 AM
https://www.youtube.com/watch?v=AZKcl4-tcuo
Qualche settimana fa la NASA aveva annunciato che avrebbe fatto un annuncio riguardo alla presenza di vita su Marte
Aggiundo informalmente anche che probabilmente l'umanità forse "non è pronta per sapere".. (?)
E' qualche tempo che la NASA fa clickbait preannunciando scoperte copernicane, e poi partorisce un topolino..
sono i tempi di facebook (e di scarsi finanziamenti). Lontani i tempi di Sagan e della divulgazione seria e futuribile allo stesso tempo..

Nessuno mette in dubbio che scoprire vita microbiotica su Marte sarebbe molto interessante..
E' vita basata sul DNA? Basata sul carbonio? Si "nutre" di rocce come alcuni batteri qui si nutrono di nylon?
Il punto è che quando Bowie si chiedeva se esistesse vita su Marte, non intendeva vita microbiotica ma una forma di vita che si tingesse i capelli di rosso e gli occhi di blu, cantasse dei propri problemi di identità sessuale, insomma, qualcuno come lui! Qualcuno "intelligente" a cui chiedere delle risposte.. Da quando abbiamo sterminato i cugini qui sulla terra ci sentiamo terribilmente soli.. non c'è nessuno con cui parlare decentemente (anche se il mio cane capisce quasi tutto)

Da quando Fermi ha enunciato la sua famosa formula riguardo alla vita extraterrestre, praticamente tutti sono convinti del fatto che "da qualche parte, forse molto lontano, vita intelligente DEVE esserci" forse non li incontreremo mai, ma da qualche parte essi sono.
La teoria di Fermi è arrivata proprio mentre la nostra comprensione dell'universo si è espansa terribilmente, e abbiamo compreso quanto l'universo sia in realtà grande, infinito. E non ci ha lasciato tempo per pensare ad una domanda: E se invece fossimo soli?

Per migliaia di anni abbiamo immaginato un universo tremendamente piccolo, formato da una manciata di pianeti del nostro sistema solare con noi al centro. In una tale cosmologia, l'idea di essere soli non era così terribile, anzi, ci sentivamo particolarmente speciali. Ma da quando sappiamo dell'infinita vastità dell'universo, sappiamo anche che da qualche parte "essi sono".

E se invece essi "non fossero"? E se i nostri segnali radio vagassero nell'universo per migliaia di anni luce, trovando solo rocce, sabbia, e vuoto? Qualcuno dice che se scoprissimo vita extraterrestre la nostra identità cambierebbe radicalmente, avremmo finalmente la motivazione per identificarci come umanità, come "terrestri", avremmo finalmente un nemico esterno per catalizzare la nostra unione come esseri umani, sentirci un unica grande tribù in competizione non su scala biologica terrestre, ma su scala universale.

Io sono d'accordo con questo qualcuno, ma allo stesso tempo mi chiedo, e se invece non trovassimo assolutamente niente che assomigliasse a vita intelligente? Gas, metalli, vuoto, luce, qualche microbo, e NOI per miliardi di anni luce.. Non dovremmo forse rivalutare chi siamo NOI?
#3163
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
16 Ottobre 2019, 18:25:39 PM
Sia nei paesi che da tempo hanno tirato giù il crocifisso, ma anche da noi, esistono centinaia di scuole private con un "ascendente religioso", che sia esso cristiano, mussulmano o altro..E di solito sono anche molto più efficienti nel conveire il messaggio religioso rispetto alla scuola pubblica + crocifisso. Il tema religioso viene approfondito, i bambini si trovano a contatto con altre famiglie dello stesso credo, si prega, si studia.. Se uno crede che il suo pargolo cresca meglio al riparo della stella polare cristiana, ci sono decine di scuole amministrate da suore e altro.. Fare finta che questa possibilità sia negata dalla rimozione del crocifisso.. è una teoria strana . A mio avviso inoltre la scuola si deve occupare di istruzione, i genitori si dovrebbero occupare di educazione, e per quanto mi riguarda la fede non deve essere istruita\inculcata ma educata\edotta, cioè è una responsabilità genitoriale, non della scuola. Se volessi che mio figlio avesse una fede di qualsiasi tipo, penso che l'idea più assurda che potrebbe venirmi in mente è aspettarmi che parcheggiandolo a scuola avvenga il miracolo.
#3164
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
16 Ottobre 2019, 09:47:43 AM
Citazione di: anthonyi il 16 Ottobre 2019, 08:49:07 AMIl raffronto con falce e martello, poi, non è appropriato, il concetto corretto correlativo sarebbe l'anarchia, il non stato messo in contrapposizione con lo stato. Anche per rispondere a Jacopus, cosa direbbe un anarchico di fronte all'esposizione in classe della bandiera italiana ?
Ti direbbe che anche in quel caso si tratta di religione, seppur civile (cioè di stato) magari riportandoti la definizione di religione di Clifford Geertz, ovvero: "un sistema di simboli che agisce stabilendo profondi, diffusi e durevoli stati d'animo e motivazioni negli uomini per mezzo della formulazione di concetti di ordine generale dell'esistenza e del rivestimento di questi concetti con un'aura di concretezza tale che gli stati d'animo e le motivazioni sembrano assolutamente realistici".
Nessuno in Italia è particolarmente preccupato che gli Italiani pecchino di un approccio eccessivamente fideistico verso lo stato e il governo, in ogni caso parlando in termini generali, dove i simboli statali abbondano nelle scuole, solitamente non è buon segno e lo sappiamo tutti. Le bandiere sono un simbolo particolare con caratteristiche particolari, ma nel caso per esempio di foto di uomini di stato (e sopratutto di governo) penso che saremmo tutti "anarchici".. nessuno vuole vedere suo figlio sotto la foto di Di Maio..
#3165
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
15 Ottobre 2019, 12:26:13 PM
Cinesi a parte, sarebbe il caso di fare un post serio in questo topic, perciò vorrei parlare di quella che ho chiamato: La teoria del freno a mano.

L'altro giorno parlando con una persona al bar, sulla scia dell'exploit di Greta, ho avuto la sensazione di aver capito la differenza tra gli allarmisti e i lassisti  )menefreghisti?), riguardo al tema climatico. Il ragionamento più o meno era questo "Si probabilmente stiamo andando a tutta velocità contro un muro, ma abbiamo sempre un freno di emergenza se ci avvicineremo troppo al pericolo". E' un ragionamento comprensibile, nelle cose che interessano la nostra vita di mammiferi spesso e volentieri abbiamo un freno di emergenza da tirare nel caso in cui ci accorgessimo di sbagliare. Ma è questo il caso? La CO2 sta all'ecologia come lo spread sta all'economia, sono due indicatori su cui alcuni si sono fissati troppo, e ora aleggia un fraintendimento, ovvero che risolvendo l'indicatore scelto salveremo la baracca. Le cose non stanno proprio così, sia l'economia che l'ecologia hanno relazioni estremamente complesse.

Negli ultimi anni ci siamo accorti che le attività umane non solo riscaldano il pianeta, ma lo raffreddano anche, attraverso quello che viene chiamato "global dimming". Il fenomeno è in realtà conosciuto da cinquanta anni, ma nessuno ci aveva prestato grande attenzione finchè nei tre giorni di chiusura dello spazio aereo americano dovuto al crollo delle torri gemelle, qualcuno si è accorto che la tempertura era aumentata di un grado centigrado. Le emissioni industriali provocano si la produzione di CO2, ma anche di una serie di gas che riflettono\assorbono le radiazioni solari, diminuendo la temperatura nelle zone esposte. Quello che succede in pratica, è che questo fenomeno ha mascherato il nostro reale impatto sulla temperatura del pianeta mitigandola.
https://science.sciencemag.org/content/363/6427/eaav0566

Il fenomeno è studiato solo recentemente, e le stime sul suo impatto sono estremamente volatili. L'efficacia di questi gas nel riflettere le radiazioni solari dipende dalla grandezza delle particelle, la loro altitudine, i venti etcetc.  Da una parte i pessimisti dicono che una riduzione delle emissioni globali di un terzo, provocherebbe l'aumento della temperatura di 2 gradi centigradi, altri tendono a stare in un ordine che va dallo 0.2c all'1c. Nel primo caso ci troveremmo effettivamente in un paradosso ecologico, per ogni grado di temperatura perso diminuendo la CO2 aumenteremmo la temperatura diminuendo la schermatura solare, in questo caso non esisterebbe alcun freno antropico al riscaldamento globale. Nel secondo caso la nostra capacità di ridurre la temperatura attraverso la riduzione delle emissioni sarebbe comunque drasticamente ridotta, rendendolo un processo molto più lento e graduale di quanto è stato attualmente stimato dall'IPCC. https://www.youtube.com/watch?v=oadRn0BrzLU La differenza è che mentre per riassorbire la CO2 serviranno secoli, attendendo il buon lavoro dei vegetali, l'effetto della mancata schermatura solare come dimostrato dal caso dell'11 settembre accade in termini di giorni.

Alcuni stanno provando a sperimentare l'immissione di gas schermanti per ridurre la temperatura del pianeta
Ma i problemi di questa soluzione sono tanti..
- Non sappiamo quali sono le conseguenze sui vegetali marini e terrestri, che sono l'unica vera tecnologia in grado di catturare la co2. Fenomeni come pioggie acide, e acidificazione degli oceani aumenterebbero esponenzialmente, e questo sarebbe molto grave per la sopravvivenza del plancton e delle foreste primarie.
- Le particelle starebbero in aria per massimo cinque giorni, e questo significherebbe dover irrorare i cieli del globo settimanalmente di solfati e altre sostanze cancerogene (per la felicità tralaltro degli amanti delle scie chimiche) ed un eventuale interruzione sarebbe catastrofica.
- Schermare le radiazioni solari vuol dire ridurre la resa già ridicola dei pannelli solari e renderli praticamente degli scaldaletto (per chi ancora sperasse in questa tecnologia).
https://www.nature.com/articles/d41586-01807533-4+

Va anche detto che il global dimming è un argomento spesso utilizzato da due categorie di mistificatori ecologici, gli inazionisti, cioè quella branca di catastrofisti
che pensa che la situazione sia così grave da rendere inutile l'azione, e i .. venduti, che paradossalmente ora vorrebbero dare a bere che bruciare carbone potrebbe essere l'unico modo per salvarsi(e per ottenere "carote più belle"). Perciò bisogna prestare attenzione, anche ai cofondatori di greepeace con l'hobby
di bere glifosato per cena. https://www.youtube.com/watch?v=WDWEjSDYfxc

Il secondo problema di chi pensa di avere un freno, è di pensare di conoscere dove sia il ciglio della strada. Spesso si sente ripetere che il limite di non ritorno oltre il quale si innescherebbero feedback-loop irreversibili sta intorno ai 2c (1 grado in meno degli obbiettivi IPCC). Non esiste consenso scientifico a riguardo, e vale la pena menzionare alcuni dettagli. La differenza di cui stiamo parlando ha una temperatura di riferimento, alcuni prendono come temperatura di riferimento il 1750 (inizio rivoluzione industriale) altri il 1950, altri addirittura il 1980 (!). Essendo che già diversi studi hanno messo in luce che i parametri presi a riferimento dall'IPCC sono conservativi, vale la pena ricordare che il consenso scientifico è un processo estremamente lento. Ad esempio di ciò si può menzionare che i primi studi sul riscaldamento globale risalgono al 1839, ma dovrà passare un secolo prima che essi vengano pubblicati su una rivista  specializzata, e nel 2019 ancora qualcuno ne dubita, persino Rubbia che pur è così vecchio da ricordarsi di Annibale ma non delle temperature del tempo
(https://climatefeedback.org/wp-content/uploads/2019/07/2k_no_global_warm_cool-3.png)
Il limite oltre il quale il pianeta entrerà in una fase di autoriscaldamento è un limite sottoposto a ricerca scentifica estremamente recente, e senza un chiaro consenso, può variare dal 2c ai 5c. Praticamente ci troviamo in una situazione di miopia conclamata, o di ebrezza, dove il ciglio della strada potrebbe essere a pochi millimetri (1.5 è già raggiunto) o di alcuni metri. Perciò la precisione di "frenata" non è garantita.

Di sicuro, chi pensa che "spegnendo tutto" possa tirare una sorta di "freno di emergenza" (come i radicali che chiedono net-zero nel 2025) sbaglia, perchè l'aumento di temperatura in questo caso sarebbe immediato, esponendoci ad una situazione molto simile a quella della caduta  di un meteorite. Prendendo in considerazione un solo fattore molto vicino alle nostre necessità, i cereali,  un aumento di solo 1.5c media globale dovuta alla mancata schermatura solare (riferita a oggi) sarebbe disastroso, perchè la maggior parte di essi è coltivata in zone di entroterra che non hanno accesso alle mitigazioni marine e che sarebbero esposte alle temperature massime della media globale (+2\3c)  con una perdita di produzione netta intorno al 15% per ogni grado centigrado causando carestie inenarrabili. Molti non si preoccupano di 1 solo grado, perchè non hanno capito che l'effetto domino è esponenziale, non lineare, cioè l'acceleratore è molto più sensibile del freno.  https://www.youtube.com/watch?v=5JCm5FY-dEY

Altri invece pensano sulla macchina ci siano solo gli uomini, ovvero che il rischio sarebbe quello di avere una temperatura letale per gli esseri umani. Ho seriamente sentito dire da persone istruite che essendo che l'essere umano potrebbe sopravvivere a temperature anche di +10c, il limite sarebbe lontanissimo. Il problema è che noi siamo probabilmente una specie molto adattiva, tutte le altre non lo sono. Non siamo noi a decomporre le sostanze organiche nel terreno, non siamo a impollinare i frutti, non siamo noi a regolare il ciclo del plancton, non siamo noi a tenere il metano nel permafrost etc etc.

Perciò la metafora è questa : stiamo andando a 200 all'ora, e abbiamo solo il freno a mano e l'acceleratore. L'idea di accelerare per vedere se troviamo una salita è un azzardo, perchè è altrettanto probabile trovare una discesa, essendo che NON conosciamo la strada, e tutto questo senza sapere se questo dannato freno funziona o no, ma sapendo che se lo tiriamo troppo in fretta sbanderemo e finiremo fuori strada, non sapendo tralaltro dove si trovi il ciglio.
A questo si aggiunge che non c'è un solo autista, ma ce ne sono almeno una ventina (G20) con le mani sul volante e che provano a girare verso casa loro.
Grazie per l'attenzione. https://www.youtube.com/watch?v=bBllpRUxAlQ