Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#3166
Citazione di: green demetr il 14 Ottobre 2022, 01:27:08 AMNon capisco Ipazia perchè parlare di capitalismo e non invece di liberalismo?

E' il neo-liberalismo che basandosi sulla guerra, affossa il capitalismo, e deprime le potenzialità del capitalismo, usurpandole come felicemente martellando continui a ricordare.

Non è bene fare questo distinguo? o forse la cosa è proprio diversa?

Perchè il capitalismo è la formazione economica di cui il liberal-liberismo è l'ideologia: struttura e sovrastruttura visceralmente accoppiate.

Il neoliberismo affossa la convivenza umana, non certo le zoppicanti potenzialità del capitalismo di cui è la stampella ideologica funzionale all'attuale infelice stato - nel duplice significato (condizione e istituzione) - capitalistico.
#3167
Attualità / Re: Ecco gli Stati più saggi del mondo
12 Ottobre 2022, 12:01:41 PM
La guerra è il proseguimento della politica economica con altri mezzi. Mezzi necessari per rilanciare l'accumulazione capitalistica quando il ciclo economico va in asfissia di profitto. Ne trae vantaggi pure la Svizzera con la partecipazione e intermediazione nel capitale bellico.
#3168
Citazione di: InVerno il 12 Ottobre 2022, 10:22:57 AMQuando Ipazia parla di "schiavismo", lo fa nella convinzione che peggiori sono le condizioni di lavoro meglio sarà per il profitto dell'imprenditore.

Ma anche no. Il Capitale e il capitalista, suo agente materiale, non hanno di queste fisime "umane, troppo umane". Lo schiavo è un "fattore di produzione" che, quando sua santità il Mercato va bene, può pure pasteggiare a caviale, champagne e teleimbonimento. Mentre quando va male, si taglia come un ramo secco senza alcun patema.

Il problema è che il meccanismo di accumulazione capitalistica postula la crescita infinita e fa carte false, ovvero titoli tossici pari a svariati pil mondiali, per realizzarla. E quindi inevitabilmente le prospettive puntano al peggio: alla fine resteranno solo i futures per sopravvivere e il grande Cetriolo si paleserà, a schiavi (prima) e padroni (poi), in una imponente nube di fumo: atomico.

Non resta che raccomandarsi l'anima a Confucio.
#3169
Citazione di: anthonyi il 11 Ottobre 2022, 15:39:00 PMAll'interno del lavoro intellettuale c'é il lavoro imprenditoriale, il cui valore lo si misura sulla base del profitto che l'imprenditore riesce a generare

... grazie al lavoro degli schiavi. Imprenditore e capitale da soli generano chiacchere e filosofemi.


Citazionein un contesto dove il mercato dei fattori é libero, anche quello del lavoro, per cui se un lavoratore non é contento del suo salario di mercato é libero di volare per altri lidi

in un contesto truccato in cui tutti i mezzi di produzione e giuridici stanno dalla parte del capitalista e la mera forza lavoro, manuale e intellettuale, sta dalla parte libera di morire di fame se non si sottomette al regime capitalistico. O di sfruttare a sua volta degli schiavi, ma sempre sottomissione al regime è.

Citazionee non può pretendere una quota parte del reddito spettante all'imprenditore, perché quel reddito lo ha generato l'imprenditore, con la sua intelligenza.

e non pretendere la quota di plusvalore che regala, gratis et amore capitalis, al padrone.

P.S.
Marx è vivo e lotta insieme a noi, continuando ad azzeccare la sostanza dello sfruttamento capitalistico, assai interessato alle nuove forme, sempre più criminali, di accumulazione capitalistica e invenzione di capitale virtuale tot volte il pil mondiale, con metodi tipici dei casinò dei suoi tempi. Anche i marxisti, capitalismo regnante, se la passano bene, intellettualmente parlando, perché il nemico li mantiene sempre allenati e in vigile attesa.
#3170
Mica tanto. Chiacchere a gogò per nascondere l'apporto degli schiavi. C'è un unico elemento che, al netto delle truffe finanziarie e dei balzelli dello stato capitalista, può aggiungere valore ad una materia prima o semilavorato: si chiama forza lavoro (non solo manuale ma pure intellettuale).

L'avevi già scritto anthonyi, ma la narrazione del capitale autovalorizzante, e dell'imprenditore demiurgo, funziona solo in un contesto giuridico e socioeconomico che mette la forza lavoro sotto  il - e al - tappeto.

L'imprenditore abile non fa altro che utilizzare al meglio gli strumenti di una partita truccata a suo favore.
#3171
Già bisognerebbe chiedersi che cosa si nasconda dietro proprietà private ed eredità ma, tralasciando tale dettaglio, per quale taumaturgico processo il capitale, consacrato dalle mani dell'imprenditore, riesce a moltiplicare se stesso ?
#3172
Citazione di: baylham il 10 Ottobre 2022, 15:31:39 PMIl profitto, l'interesse e la rendita emergono semplicemente dal capitale, la migliore spiegazione è per me quella di Schumpeter, per questo l'ho citato.

Certamente, come possono derivare da rapine, estorsioni, saccheggi, espropri. Il capitale da dove emerge ?
#3173
Citazione di: baylham il 10 Ottobre 2022, 15:31:39 PMIl profitto, l'interesse e la rendita emergono semplicemente dal capitale, la migliore spiegazione è per me quella di Schumpeter, per questo l'ho citato.

Se invece secondo il marxismo il valore deriva dal lavoro e il profitto dal suo sfruttamento, dal sovralavoro, dall'eccesso di lavoro rispetto ai mezzi di sussistenza del lavoratore, non si capisce allora a che cosa serva il capitale, una società di schiavi andrebbe benissimo per arricchire i signori. Ma il capitalismo non è una società schiavista.


Dopo aver tanto starnazzato di libertà, la borghesia mica poteva permettersi una società schiavista con mercato di schiavi in catene. Ha fatto anche questo, ma si trattava di una razza inferiore cui evidentemente non era concessa la ricerca della felicità.

Superata quella contraddizione, non è rimasto che ripristinare una forma più razionale di schiavismo (magistrale la lezione di Marlon Brando ai possidenti di Queimada nel bordello) nella forma liberal-liberista del lavoro salariato sotto il dominio del padrone, detentore del capitale ,  denominato "imprenditore". Con l'avvento della supremazia finanziaria le forme di schiavismo capitalistico si sono modificate insieme alla composizione di classe, dilatando l'area dei sottomessi a fasce sociali di borghesia produttiva e professionale.
#3174
Citazione di: baylham il 10 Ottobre 2022, 10:05:29 AMEnnesima affermazione insensata che attribuisci a Marx.
Il resto consegue.

Da dove emergerebbe il plusvalore/profitto se non dallo schiacciamento del valore della forza lavoro al livello  di sussistenza della medesima ? Eventualmente socializzandone il più possibile la sopravvivenza in modo da trarre ulteriore profitto dalla "fiscalizzazione degli oneri sociali" fino ad azzerare del tutto il costo della forza lavoro ? 

Dal marxismo revisionato della sinistra fucsia che ha scoperto la natura taumaturgica dell'imprenditore ?
#3175
Tematiche Spirituali / Re: OLTRE SCHOPENHAUER
10 Ottobre 2022, 08:35:40 AM
Citazione di: Jacopus il 07 Ottobre 2022, 08:06:46 AML'atto altruistico interpretato come atto egoistico nasce dalla necessità di tradurre in termini "capitalistici", tutti i valori e le attività umane. C'è questa frase di Marx che spiega meglio di tante altre, i nostri tempi:

"Quanto meno mangi, bevi, compri libri, vai a teatro, quanto meno pensi, ami, fai teorie, canti, dipingi, verseggi eccetera, tanto più risparmi, tanto più grande diventa il tuo tesoro che né i tarli né la polvere possono consumare, il tuo capitale. Quanto meno tu sei, quanto meno realizzi la tua vita, tanto più hai; quanto più grande è la tua vita alienata, tanto più accumuli del tuo essere estraniato. Tutto ciò che l'economia ti porta via di vita e di umanità, te lo restituisce in denaro e ricchezza.

Quando il denaro diventa il fine ultimo, tutti i beni che non sono di natura economica come l'intelligenza, la cultura, l'arte, la forza, la bellezza, l'amore, per l'avaro cessano di essere valori in sé, perché lo diventano limitatamente alla loro convertibilità in denaro, che, a questo punto si presenta agli occhi dell'avaro come la forma astratta di tutti i piaceri che tuttavia non vengono goduti."

Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici, 1844

Questa citazione rivela quanto poco economicistico sia l'impianto filosofico marxista, in cui l'economicismo si presenta, non come modello socioeconomico naturale, come lo vorrebbe la narrativa capitalistica, ma come degenerazione sociale che distrugge ogni valore umanistico del vivere.

Tra l'altro qui si delinea già l'intuizione della riduzione di ogni bene, valorizzato dall'uso individuale e sociale di cui è oggetto, a insignificante portatore di un unico valore, il denaro, esclusiva forma fenomenica portatrice di valore per la visione del mondo capitalistica.

Valore unico la cui gerarchia si impone per accumulazione.

Usando una lettura nietzscheana, l'accumulazione di denaro è la forma specifica della volontà di potenza sub specie capitalistica, da cui si deduce ogni movente umano attraverso tale filtro.

Filtro che si attua attraverso la riduzione di tutto a merce, perché solo attraverso tale transustanziazione economica avviene la produzione di capitale nella sua forma fenomenica unica provvista di significato, pure esistenziale: il denaro, equivalente generale, anche metafisico e culturale, di ogni bene. Inclusa l'anima.

Qui siamo davvero oltre l'autoflagellante pessimismo schopenaueriano "secondo natura umana". Passiamo oltre, semplicemente mettendo il dito nella piaga della modernità capitalizzata.
#3177
Citazione di: baylham il 09 Ottobre 2022, 18:13:51 PMSono curioso di sentire una spiegazione marxista delle variazioni all'insù del prezzo del gas e degli extraprofitti con la teoria del valore lavoro.

Era evidente fin dai tempi di Marx, e lo scrive sul Capitale e in ogni dove, l'interesse capitalistico ad azzerare il valore-lavoro pur sfruttandolo.

Tale interesse strategico si avvale oggi di poderosi strumenti che ho già citato sopra e non mi va di ripetermi.

Ad essi aggiungerei alcune novità: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite (too big to fail, aiuti di stato e porcate varie) effettivamente non presenti all'epoca di Marx (quando esisteva ancora il rischio d'impresa), il quale conosceva peraltro l'attitudine dei capitalisti a fare carte false pur di tenere alto il saggio di profitto.

Aggiungiamo pure i treppi speculativi monopolistici facendo finta di fare libero mercato (borsa di Amsterdam, telefonia, sanzioni, rating, cartelli delle materie prime, dei prodotti agricoli e dell'energia con derivati al seguito)

E, come ciliegina sulla torta di merda capitalistica, mettiamoci pure la finanza tossica.

Voilà, il profitto è servito.
#3178
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
09 Ottobre 2022, 14:12:14 PM
Per la Cina è un test importante sulla tenuta dell'impero canaglia Nato. La Russia ci ha messo la faccia e l'esercito e di questo i cinesi terranno conto. Se si arriva al nucleare è comunque una sfida che indebolirà altre potenze, tra cui il suo maggiore competitor.

L'Eurasia non è una questione ideologica, bensì pragmatica: materie prime, tecnologia, manifatture. Si tratta solo di aspettare di veder passare nel fiume il cadavere dell'impero canaglia. Con tutta la pazienza confuciana che ci vuole.

#3179
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
09 Ottobre 2022, 09:01:29 AM
Nato ? Come north stream ?
#3180
Tematiche Filosofiche / Re: Entanglement quantistico.
09 Ottobre 2022, 07:43:54 AM
Perfettamente d'accordo. Complimenti per l'ipotesi epistemologica sull'enigma entanglement.

Il fenomeno strano di più lunga data ha dato luogo a millenni di geocentrismo. Un altro dogma "intuitivo" crollato recentemente con Einstein è la costanza del tempo. Gli stereotipi gender hanno tenuto banco per millenni ed oggi proseguono con segno opposto, in barba alla filosifica virtus aristotelica, rendendo la "verità" più politica che biologica. Similmente le questioni etniche/razziali. Per non parlare della medicina con le sue verità à la carte (di credito degli sponsor).

Del resto anche sul geocentrismo ha prevalso a lungo la camarilla politica sulla scienza. Divenuta essa stessa sempre più una setta politico-economica.

Mentre l'episteme latita sempre più, abscondita come le divinità.