Ciao Inverno.
Hai perfettamente ragione nel dire che la situazione è imprevedibile; così come lo sono sempre state le precedenti storiche "situazioni di tensione" ai loro "contemporanei".
In effetti, dovrei cancellare anche io gli ultimi rimasugli di umiltà che mi sono rimasti, per fare una vera e propria previsione!
***
Però, ribadendo quanto ho detto, tu mi hai indotto a riflettere su una "variabile" che non avevo considerato:
Ed infatti:
- se è vero, come avevo scritto, che quello che ha in mente di fare Putin è di prendersi almeno il Donbass (a cui ormai non può più rinunciare, senza perdere la faccia), e che, quindi, in un modo o nell'altro, cercherà di farlo senz'altro, anche a costo di ricorrere alle armi;
- è anche vero che Biden è un leader anche lui in difficoltà, e, quindi, essendo considerato un "debole" nel suo Paese, è di conseguenza indotto a reagire con la massima aggressività alla (sia pure indiscutibile) prepotenza di Putin.
***
Anche considerando che gli USA sono meno dipendenti dell'EU dalle risorse energetiche dalla Russia.
***
E' vero che se l'EU avesse minacciato la confisca dei beni degli oligarchi russi sul suolo europeo, avrebbe avuto maggiori possibilità di essere convincente; ma, visto che gli oligarchi russi (per non dire la stessa mafia russa), in un modo o nell'altro, fanno tutti capo a Putin, sarebbe stata come un'aperta dichiarazione di guerra.
***
La situazione, comunque, soprattutto stando alla "frequenza" del traffico radio militare russo, a mio parere è molto brutta!
Ed infatti:
a)
La circostanza che il SIGINT abbia rilevato un aumento di intensità del "traffico radio" delle unità militari russe al confine ucraino, in realtà, sta solo a significare un intensificato "movimento militare"; il che, solitamente, prelude ad un attacco, però, in teoria -come ha detto Lavrov-, potrebbe anche corrispondere ad una manovra generale di "ripiegamento" strategico.
b)
Però l'ELINT (ELectronic-signals INTelligence), che si occupa di telemetria da satelliti, missili, veicoli telecomandati inclusi droni, sensori radar e rilevatori, che ha rivelato anch'essa un aumento dell'intensità dei movimenti di truppe russe al confine ucraino, attesta senz'altro un "ri(s)piegamento" (con la "s" tra la "i" e la "p") strategico della forze russe: ma tale "rispiegamento" non sembra affatto essere di tipo "ripiegatitivo", quanto, piuttosto, di tipo ""dispiegatitivo", " (sebbene su differenti direttive d'invasione).
Non so se mi sono "spiegato"
E, quindi, per dirlo in parole povere, di carattere comunque "aggressivo".
***
Un saluto!
***

Hai perfettamente ragione nel dire che la situazione è imprevedibile; così come lo sono sempre state le precedenti storiche "situazioni di tensione" ai loro "contemporanei".
In effetti, dovrei cancellare anche io gli ultimi rimasugli di umiltà che mi sono rimasti, per fare una vera e propria previsione!
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Però, ribadendo quanto ho detto, tu mi hai indotto a riflettere su una "variabile" che non avevo considerato:
Ed infatti:
- se è vero, come avevo scritto, che quello che ha in mente di fare Putin è di prendersi almeno il Donbass (a cui ormai non può più rinunciare, senza perdere la faccia), e che, quindi, in un modo o nell'altro, cercherà di farlo senz'altro, anche a costo di ricorrere alle armi;
- è anche vero che Biden è un leader anche lui in difficoltà, e, quindi, essendo considerato un "debole" nel suo Paese, è di conseguenza indotto a reagire con la massima aggressività alla (sia pure indiscutibile) prepotenza di Putin.
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Anche considerando che gli USA sono meno dipendenti dell'EU dalle risorse energetiche dalla Russia.
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E' vero che se l'EU avesse minacciato la confisca dei beni degli oligarchi russi sul suolo europeo, avrebbe avuto maggiori possibilità di essere convincente; ma, visto che gli oligarchi russi (per non dire la stessa mafia russa), in un modo o nell'altro, fanno tutti capo a Putin, sarebbe stata come un'aperta dichiarazione di guerra.
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La situazione, comunque, soprattutto stando alla "frequenza" del traffico radio militare russo, a mio parere è molto brutta!
Ed infatti:
a)
La circostanza che il SIGINT abbia rilevato un aumento di intensità del "traffico radio" delle unità militari russe al confine ucraino, in realtà, sta solo a significare un intensificato "movimento militare"; il che, solitamente, prelude ad un attacco, però, in teoria -come ha detto Lavrov-, potrebbe anche corrispondere ad una manovra generale di "ripiegamento" strategico.
b)
Però l'ELINT (ELectronic-signals INTelligence), che si occupa di telemetria da satelliti, missili, veicoli telecomandati inclusi droni, sensori radar e rilevatori, che ha rivelato anch'essa un aumento dell'intensità dei movimenti di truppe russe al confine ucraino, attesta senz'altro un "ri(s)piegamento" (con la "s" tra la "i" e la "p") strategico della forze russe: ma tale "rispiegamento" non sembra affatto essere di tipo "ripiegatitivo", quanto, piuttosto, di tipo ""dispiegatitivo", " (sebbene su differenti direttive d'invasione).
Non so se mi sono "spiegato"

E, quindi, per dirlo in parole povere, di carattere comunque "aggressivo".
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Un saluto!

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